tras el cristal - in a glass cage regia di Augustė Villaronga Spagna 1986
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tras el cristal - in a glass cage (1986)

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locandina del film TRAS EL CRISTAL - IN A GLASS CAGE

Titolo Originale: TRAS EL CRISTAL

RegiaAugustė Villaronga

InterpretiGünter Meisner, David Sust, Marisa Paredes, Gisčle Echevarría, Imma Colomer

Durata: h 1.50
NazionalitàSpagna 1986
Generehorror
Al cinema nel Novembre 1986

•  Altri film di Augustė Villaronga

Trama del film Tras el cristal - in a glass cage

Klaus č un gerarca nazista che nutre un'insana passione nell'abusare e nell'uccidere bambini. Nella sua follia, con la guerra agli sgoccioli e la conseguente caduta del reich, l'uomo decide di suicidarsi ma ottiene solo di restare paralizzato e di dover vivere all'interno di un polmone d'acciaio per il resto della sua esistenza. La moglie lo assiste, assieme alla figlioletta, in una villa dove la famiglia tedesca si č rifugiata per sfuggire al tribunale di guerra. Un giorno, d'improvviso, un giovane di nome Angelo si presenta nella casa e, spacciandosi per infermiere, riesce ad infiltrarsi pretendendo di prendersi cura di Klaus...

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Voto Visitatori:   7,63 / 10 (19 voti)7,63Grafico
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Voti e commenti su Tras el cristal - in a glass cage, 19 opinioni inserite

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zerimor  @  30/05/2021 15:16:04
   8 / 10
Sono indeciso. La pellicola è di indubbia qualità, tuttavia - prologo a parte - bisogna attendere non poco' prima che si mostri in tutto il suo orrore. Ripensandoci però non posso considerare tale aspetto come un difetto in quanto la visione nella sua interezza è glaciale, così come freddi sono i colori della fotografia. A rincarare la dose vi è l'incessabile sibilo, "affannoso" e angosciante, del polmone artificiale nel quale Klaus è "rinchiuso" per sopravvivere.
La colonna sonora è incredibile e decisamente azzeccata, in special modo nelle battute conclusive.
La sceneggiatura - sebbene non sia perfetta - di primo acchito può sembrare carente ma i vari tasselli saranno man mano inseriti fino a giungere all'ottimo finale.

Oskarsson88  @  08/11/2020 11:55:23
   7½ / 10
Uno dei thriller dalla visione più tosta che abbia mai visto, tra nazismo, pedofilia, tortura, perversioni e morte di bambini. Veramente una messa in scena sconvolgente. Girato in Spagna nel 1986, lo preferisco ai thriller moderni della stessa nazione. Una chicca davvero... malatissismo.

Spera  @  24/05/2018 08:50:01
   8 / 10
Che film ragazzi...immagino che sia stato censurato alla sua uscita nell'86.
Di certo non si può dire che questo film non contenga scene di alto livello di disturbo.
La cosa destabilizzante è che questo prodotto, nonostante un pizzico di lentezza nel ritmo, risulta essere interessante e girato bene.
La storia è affascinante ma è un pugno nello stomaco, non può lasciare indifferenti.
In più di un momento ho pensato al "Salò..." di Pasolini: poteri forti, depravazione e violenza vanno a braccetto nella Spagna franchista.
Incredibili le scene girate con veri bambini.

Un film non per tutti ma assolutamente da vedere se non siete troppo sensibili.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  08/08/2017 21:11:21
   7 / 10
Buon film. Storia conturbante che precipita lo spettatore in una spirale di follia.

Danae77  @  13/11/2015 11:05:23
   8½ / 10
L'orrore nei retroscena della storia, esperimenti di creature, devianze di una mente sporca. La prova ed un passaggio alla finestra, la torre della salvezza...ma non basta. Rifugio dalla gabbia, la gabbia per la vita. Arduo compito per un calore che non scalda. Crocerossa per missione, non accolta, obbligata. Trasparenza che offusca il vetro e l'incipit del trascorso, carta d'identità per aggiungere un nuovo avvincente capitolo. Il serpente lascia la muta, la mantide affamata comincia la sensuale danza del corteggiamento. Bambino cancellato, effluvi in un polmone, piccole esche e lo spettacolo è cominciato. Spettatori non voluti, allontanati...messaggio strappato alla soluzione. Il padre, il figlio e lo spirito evaporato come alcool. Dipendente all'aria, guscio svanito, nuovo mondo, nuovo padrone, nuovo gregario..obiettivo raggiunto, secondo atto concluso.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  05/07/2015 21:44:46
   8 / 10
Bisogna avere uno stomaco sufficientemente forte per questo film. Non è un horror allo stato puro, ma l'atmosfera malata è tangibile e realmente disturbante. Se gli aspetti e gli orrori del franchismo venivano affrontati in chiave fiabesca, il film di Villaroga prima di Del Toro è molto più crudo e diretto. Ciò che avviene in Tras el cristal è la graduale identificazione tra la vittima ed il carnefice, per operare un completo ribaltamento dove il carnefice di un tempo è costretto dalla vittima a rivivere quotidianamente gli atti abominevole del passato, in cui la perversione umana sembra non avere nè limiti né divieti. Villaroga non concede vie d'uscita, non esiste innocenza se viene a contatto minimamente con il Male, non esiste via d'uscita una volta intrapreso un certo percorso. Un vortice che risucchia tutto, persino la speranza. Certamente un film da riscoprire ma da lasciar perdere se avete lo stomaco debole.

ferzbox  @  25/05/2015 17:06:46
   8½ / 10
Finito di vedere da circa due ore e ancora mi sento come se mi avessero dato un pugno nello stomaco......e dire che di film crudi e spietati ne ho visti,ma questo tratta un argomento terrificante con pochi scrupoli e utilizzando personaggi negativi al 100%.
Nessun eroe,solo un abominevole realtà descritta in tutta la sua essenza,dove Klaus,un infanticida nazista,costretto a dover vivere in un polmone d'acciao,viene assistito da un giovane ragazzo che ne ammira le passate gesta,prendendo dominio della casa e dei suoi abitanti in modo subdolo e agghiacciante.
La cosa più triste è che non si sa da che parte stare,perchè nonostante le azioni del ragazzo,tale Angelo,siano totalmente insane,non si riesce ad eliminare il disgusto per la vittima bloccata all'interno della sua prigione di vetro,altro mostro disumano che si ritrova faccia a faccia con le conseguenze del suo passato.
Scene con sangue o spletter di qualunque genere non ce ne sono...e non sarebbe stato tanto questo a rendere la pellicola disturbante,ma tutto l'ambiente sporco e depravato che permane durante tutta la visione,piena di cattiveria e perversione incomprensibile.
Inoltre il film mostra anche un ottima regia,quasi da film d'autore con qualche riverbero dei thriller anni 70,chiudendo il cerchio in modo magistrale.
Una produzione realizzata egregiamente....ma anche dannatamente potente nell'inorridire lo spettatore fino all'inizio dei titoli di coda;alcune scene mi sono rimaste impresse davvero.......

bluechip  @  05/05/2014 10:44:06
   7 / 10
Un film crudo, che non nasconde niente. Non sono tanto le scene espliciti ad essere così forti, ma quello che non viene detto o viene lasciato fuori schermo. Il tema trattato di sicuro però non è presente in molti film, e la situazione dell'infermità del protagonista lo rende ancora più particolare.

sweetyy  @  24/05/2012 03:41:15
   6 / 10
Particolare ma non poi così disturbante come credevo, sono poche le scene emotivamente "forti", comunque sia vale la pena darci un'occhiata.

lupin 3  @  22/05/2012 17:01:34
   6½ / 10
Mi rendo conto di trovarmi di fronte ad una pellicola valida però a me personalmente questo film non è riuscito a trasportarmi del tutto.

marfsime  @  21/01/2012 18:59:44
   6½ / 10
Film dall'atmosfera malata e malsana che tratta argomrnti delicatissimi e che sicuramente può risultare difficile da digerire per alcuni che lo guardano. La violenza è più lasciata immaginare ed il regista punta più sull'aspetto "dell'orrore psicologico" rispetto a quello visivo..infatti anche il sangue è praticamente assente..tuttavia risulta essere lo stesso distrubante. Peccato per il ritmo della vicenda molto lento..forse anche troppo..ed è per questo che non me la sento di premiarlo più di tanto nonostante nel complesso la pellicola è validissima.

pinhead88  @  10/11/2010 12:40:26
   8 / 10
"Come il peccato, anche l'orrore ha il suo fascino"

Morboso, freddo, cupo. Si passa da Pasolini, alla Cavani (boia e martire che si scambiano di posto) e a Dario Argento per alcuni cromatismi e omicidi.
L'innocenza nel viso del ragazzo trasformata in male puro. Tuttavia non è così disturbante come molti lo descrivono.
Un po' troppo lento in alcuni frangenti ma vale assolutamente la pena vederlo.

Invia una mail all'autore del commento Gondrano  @  04/11/2008 11:54:47
   8½ / 10
Film molto particolare, terribile nella storia e nello svolgimento, con una regia, situazioni e ambientazioni che creano un crescendo di angoscia che non si stempera nemmeno subito dopo la fine del film. Attori superlativi. Adoro sempre di più il cinema spagnolo.

DarkRareMirko  @  14/09/2008 18:52:02
   7 / 10
Buon film, recitato benissimo e dalla funzionale ed indicata fotografia, ma sinceramente non capisco tutta questa aurea da film maledetto che quest'opera si è guadagnata.
Certo, a parte i temi trattati, che son pesanti e tabù, elementi maledetti ce ne sono pure, ma se si analizzano le scene non ci si trova di fronte poi a chissà che, tranne riguardo alle scene iniziali.


Ad ogni modo questo è un consigliatissimo ed originalissimo film freddo, adulto, cattivo, controverso, con un finale incisivo e spiazzante.
Però, ripeto, gli shock-movies son ben altri, assolutamente.

phemt  @  17/05/2008 10:28:10
   7 / 10
Cattiva e in parte disturbante pellicola firmata Villaraonga che tocca un argomento difficile con grande stile, ma nel complesso il film mi ha un po’ deluso…
Una pellicola sulla ciclicità del male e della vendetta, una manciata di attori, una atmosfera malsana e morbosa e uno stile registico ragguardevole… Peccato che il film a tratti sia di una noia mostruosa! Ok, una storia del genere esige un ritmo misurato ma Villaronga esagera e in alcuni momenti è stata forte la tentazione di schiacciare il tasto forward… Io ho resistito ma altri potrebbero non farcela!
Dialoghi perfetti, cast adeguato, fotografia fin troppo cupa visto che personalmente ho trovato diverse scene fin troppo oscure, finale di buon effetto visivo…
Film molto interessante e fuori dai canoni, per pochi ma più che altro per lo stile che per quello che effettivamente si vede lo schermo…

Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento cash  @  18/07/2007 18:53:36
   8 / 10
eccellente pellicola spagnola realmente disturbante. Mi piacerebbe che passasse al cinema, magari veduta da manipoli di ragazzi che entrano in sala perchè è l'unica ad aver ancora qualche biglietto... Eh sì, il film è abbastanza un macigno, perchè per motivi a me ignoti la ggente si risente parecchio quando dei piccoli bambini vengono seviziati e uccisi. a volte però è noiosino.

benzo24  @  01/07/2007 18:26:30
   6 / 10
molto interresante ed affascinante.però secondo me villaronga non riesce a dargli il giusto ritmo a questa cruda storia.

Gruppo COLLABORATORI Aenima  @  25/01/2007 17:23:08
   9½ / 10
Avete presente "l'allievo" di Singer?
Eh...Aggiungetegli la cattiveria di "Salò" e avrete una vaga idea di cosa sia questo "Tras el cristal"...

La poesia visiva più incantevolmente malata che mi sia mai capitato di vedere...Vi giuro: ci sono almeno due scene al limite della sopportazione...
Astenersi amanti dello splatter e del cinema becero...Qui si narra il fascino della perversione senza mettere in scena una sola goccia di sangue...

Un film incredibilmente maturo, adulto e ciò nonostante fiabesco, nella sua inenarrabile crudezza...

Capolavoro...Poco da aggiungere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  14/11/2006 18:24:40
   9½ / 10
un film davvero agghiacciante, che fin dalla sua prima proiezione si è guadagnato la nomea di pellicola maledetta e di shock movie.
d'altra parte come poteva essere altrimenti, dato che la pellicola tratta di pedofilia e infanticidio, e come se non bastasse il protagonista (passivo) interpreta il personaggio di un ex angelo della morte del reich costretto a vivere in un respiratore artificiale (in a glass cage).
a parte il tema, scottante, il film di villaronga è anche dannatamente valido. nonostante il budget non eccelso il lavoro è ottimo. la fotografia porta lo spettatore in una gabbia fosca, a guardare distaccato ma consapevole gli animi maledetti che popolano la pellicola. personaggi tutti negativi, con l'esclusione della echevarria e della badante, ma splendidamente interpretati da meisner, sust e la paredes. di scene pesanti in tutto il film ce ne sono un paio, ma è il clima malatissimo che strania chi guarda e distingue la pellicola.
molto bella anche la colonna sonora.


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