tre colori - film bianco regia di Krzysztof Kieslowski Francia, Polonia, Svizzera, Gran Bretagna 1994
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tre colori - film bianco (1994)

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locandina del film TRE COLORI - FILM BIANCO

Titolo Originale: TROIS COULEURS: BLANC

RegiaKrzysztof Kieslowski

InterpretiZbigniew Zamachowski, Julie Delpy, Janusz Gajos, Jerzy Stuhr

Durata: h 1.31
NazionalitàFrancia, Polonia, Svizzera, Gran Bretagna 1994
Generedrammatico
Al cinema nel Giugno 1994

•  Altri film di Krzysztof Kieslowski

Trama del film Tre colori - film bianco

La vita di Karol, parrucchiere polacco che vive a Parigi, scorre felicemente. Improvvisamente però viene abbandonato dalla moglie, perde il lavoro e viene insistentemente perseguitato dalla polizia perchè senza passaporto. Gli darà aiuto un compatriota conosciuto in metropolitana.

Film collegati a TRE COLORI - FILM BIANCO

 •  TRE COLORI - FILM BLU, 1993
 •  TRE COLORI - FILM ROSSO, 1994

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Voto Visitatori:   7,46 / 10 (64 voti)7,46Grafico
Voto Recensore:   8,00 / 10  8,00
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Voti e commenti su Tre colori - film bianco, 64 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Thorondir  @  22/10/2024 16:16:49
   7 / 10
È il più politicamente sentito dei tre film ed è anche quello che colpisce meno: la storia d'amore è lasciata in secondo piano per raccontare la scalata sociale di un uomo nel periodo in cui la Polonia volta pagina rispetto alla stagione del "socialismo reale". Troppo telefonata la metafora delle forze individuali e produttive che finalmente possono liberarsi (per quanto non senza l'oscurità di sotterfugi) rispetto al passato. Il film ha un suo bilanciamento tra poesia e "sporcizia", ma lo ritengo il più debole dei "tre colori".

1 risposta al commento
Ultima risposta 23/10/2024 16.47.02
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alex94  @  17/10/2023 14:56:33
   7½ / 10
Della trilogia di Kieslowski dedicata ai colori della bandiera francese ( e di quello che rappresentano soprattutto) è probabilmente il meno riuscito,pur restando un opera d'altissimo livello.
La tematica centrale è l'uguaglianza,anche se come sempre vengono trattati molti altri temi,risultando pieno di aspetti interessanti ed in contrasto tra loro.
Divertente,ironico e paradossale nella prima parte,mano a mano che ci si avvicina al finale diventa sempre più nero,fino ad una chiusura che non lesina cattiveria.
Ben caratterizzato il protagonista ( oltre che ottimamente interpretato) un po' meno convincenti gli altri,in particolare quello della moglie.
Sceneggiatura con qualche passaggio macchinoso e forzato ma ugualmente in grado di coinvolgere emotivamente.
Come per gli altri due un opera da vedere.

Jumpy  @  27/08/2021 13:32:49
   7½ / 10
La trilogia dei colori va vista nella sua interezza, non per forza in ordine (magari però tenendosi film Rosso per ultimo).
Questo è insolito rispetto agli altri 2: mescola dramma, commedia amara a toni grotteschi e surreali

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Come negli altri 2 però al tema centrale (qui l'uguaglianza) si mescolano tanti altri aspetti: crisi della coppia, amicizie, alleanze e, su tutti, desiderio di rivalsa e di vendetta.
Forse il meno riuscito ma per il ritmo, decisamente più serrato rispetto agli altri due, quello più fruibile anche per un pubblico poco smaliziato.

Goldust  @  14/10/2020 18:23:38
   7½ / 10
Dopo lo sconforto di "Film blu" arriva l'ingegno di questo "Film bianco" dove un povero Cristo polacco lotta contro le ingiustizie della vita ed i propri limiti personali per trovare, a modo suo, una via d'uscita ( si spera per lui ) definitiva. Non lontano quindi nel discorso di base dal film precedente, è l'opera sicuramente più solare e facilmente accessibile del trittico, sferzata da un grottesco mai fuori posto, zeppa di allusioni ed aspirazioni venali come sesso e ricchezza eppure lucida al pari delle altre, se non addirittura di più, nella sua conclusione. Lo metto al pari di "Film rosso".

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DarkRareMirko  @  08/04/2019 22:20:13
   7 / 10
E' il primo che vedo dei tre; un pò lento e macchinoso, offre il meglio, manco a dirlo, quelle poche volte nelle quali entra in scena la Delpy.
Appesantito da una trama difficile e dalla location polacca, fa comunque sentire la mano del grande regista che comunque, qua, troppo in forma non è.

Bella la scena finale giocata sui gesti, sulla distanza.

Discreto; è il film sull'uguaglianza.

LaCalamita  @  26/05/2018 06:44:52
   7½ / 10
Così come il primo capitolo, che in teoria è centrato sul tema della libertà, anche questo secondo (sull'uguaglianza) porta al centro altri temi. Stavolta quello della vendetta, e del riscatto, per esempio.

Federico  @  23/02/2015 09:06:11
   8½ / 10
forse inferiore agli altri due della trilogia ma comunque interessante

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  11/02/2015 09:43:33
   8½ / 10
Il dramma dell'impotenza doveva interessare molto Kieslowski e Piesiewicz, se anche nel Decalogo non manca.
Della trilogia è il capitolo più anomalo e particolare: una storia tragicomica, credo non a caso: si torna in Polonia, il protagonista è un polacco, e l'ironia così sferzante e impietosa è propria di moltissimi autori di questa terra.
Soffre di qualche lungaggine al centro, ma sia il finale che alcune trovate lo rendono a suo modo uno dei lavori più anomali e interessanti di Kieslowski.
La scena finale perfetta.
Musiche di Preisner sempre di altissimo livello.

Matteoxr6  @  29/12/2014 15:49:40
   7 / 10
Senza dubbio il più leggero dei tre. Una sorta di intermezzo tra il blu e il rosso, però non stona.
Il voto va alla trilogia nella sua interezza, per me inscindibile. Per il resto, scrivo nello spoiler le mie brevissime impressioni.

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MonkeyIsland  @  06/07/2013 16:09:39
   6½ / 10
Il peggiore dei tre è lontano dalla bellezza di Film Blu e Rosso.
Sarà il tema trattato poco interessante e gli attori non proprio in parte ma non mi ha colpito affatto.

Invia una mail all'autore del commento sergioinbici  @  06/04/2013 16:11:57
   10 / 10
Amo Kieslowski a partire dalla Doppia vita di Veronica, passando dal Decalogo e finendo ai Tre colori. Blu, sublime, Rosso insipido (forse scandalizzerò ma al cuore non si comanda), Bianco inimitabile. Dei tre poi, Bianco l'ho subito da subito il più vicino alla mia realtà concreta, per quanto iperbolizzata nel film... ma chi non vorrebbe riemergere dai dolori della vita realizzandosi in qualcosa o con qualcuno e poi alla fine piangere d'amore accogliendo ciò che la sorte ti ha dato? Ecco perchè gli ho dato 10, e a nessun altro film difficilmente (tranne Blu) arriverò a dare!

Invia una mail all'autore del commento The howling  @  03/12/2012 21:23:57
   1 / 10
Poetico, profondo, ben diretto, ragiona sul senso della vita e ti chiedi se la tua vita potrebbe avere mai un senso se la realtà fosse come quella qui dipinta...

Non dico che i Vanzina sono meglio....ma almeno non sono sboroni e non si prendono minimamente sul serio!

Da vedere? Sì, se piace la crisi dell'uomo moderno.

5 risposte al commento
Ultima risposta 04/12/2012 22.03.30
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Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  29/10/2012 15:21:32
   7½ / 10
Secondo molti il capitolo più debole della trilogia, probabilmente è così ma è comunque un buonissimo film. Interessante come un film che dovrebbe avere come tema l'uguaglianza sia un film su una vendetta.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  28/07/2012 12:51:56
   6 / 10
Decisamente inferiore al primo capitolo, l'idea di partenza è buona ma il film perde tutta la magia posseduta dal suo predecessore. Un peccato.

sweetyy  @  18/04/2012 17:30:07
   6 / 10
Il più scadente della trilogia (secondo la mia opinione), storia valida (anche se con qualche buco), attori eccellenti. Assolutamente da non mettere sullo stesso piano degli altri 2.

lupin 3  @  17/04/2012 03:38:07
   6½ / 10
Secondo me alla pari del film Rosso...
Cmq della trilogia il mio preferito resta film Blu

gemellino86  @  01/03/2012 11:38:01
   9½ / 10
Secondo film della trilogia con una storia che viene narrata con attenzione e precisione. Personaggi ottimamente curati e approfonditi. Leggermente inferiore a "film blu".

Nightmare97  @  03/09/2011 13:03:23
   8 / 10
veramente un bel film...da vedere....

7219415  @  22/04/2011 14:43:15
   7½ / 10
Ha un po' deluso le mie aspettative...cmq la storia è carina...ma nulla di più

ValeGo  @  06/04/2011 20:10:05
   7 / 10
COme in film Blu siamo difronte a un protagonista che si ritrova da solo..abbandonato dalla moglie,in una città straniera e ostile..La trovata della valigia per tornare in Polonia è molto divertente e altre parti sono simpatiche..il finale lascia in sospeso una storia che dovrà concludersi nel seguito con film rosso..

Oskarsson88  @  26/03/2011 20:09:04
   8½ / 10
Meno raffinato e di minor stile rispetto al Blu, ma storia decisamente più movimentata e con trovate interessanti. La risalita di un uomo che ha perso tutto, ma che riesce abilmente a risalire la china... e infine il finale che non è certo da poco...

goodwolf  @  30/01/2011 17:10:38
   7 / 10
Film per molti versi migliore del precedente, anche se l'impatto del protagonista non è certo quello che ha dato la Binoche in "Film blu", e nel complesso manca più di "genialità" registica (vedi le scene di musica).
Due modi diversi di reagire alle difficoltà, ho preferito la tenacia di questo soggetto (per certi versi molto estremo),piuttosto che lo sconforto totale di "Film Blu".Ottima storia di vendetta, molto sfaccettata e particolare.
Julie Delpy bellissima

topsecret  @  04/12/2010 10:56:23
   7 / 10
Il regista Krzysztof Kielowski gira tre film ispirandosi ai colori della bandiera francese ed ai suoi principi che si identificano con essa: Libertà, Uguaglianza e Fratellanza.
Il bianco è il film dell'uguaglianza; una storia di amore, frustrazione e riscatto che vede coinvolto un parrucchiere per signore polacco, trasferitosi in Francia per sposare e convivere con la donna che ama, una bella francese interpretata da una Julie Delpy antipatica ma affascinante, che in seguito divorzia da lui abbandonandolo senza un soldo nè un posto dove stare. L'uomo è costretto a tornare in Polonia, in modo rocambolesco e grazie all'aiuto di un suo connazionale, dove riesce a riscattarsi socialmente, diventando una persona nuova.
L'idea è abbastanza convenzionale, ma la storia in corso d'opera diventa interessante per come si sviluppa ed il finale lascia un senso di malinconia ma anche di speranza, permettendo allo spettatore di trovare quelle risposte alle domande che la storia genera.
Forse il ritmo non è di quelli serrati, ma comunque riesce a far sì che il film non presenti momenti di staticità e la buona prova del cast lo eleva abbastanza da farlo risultare godibile e degno di visione.
Per quanto mi riguarda, spero di riuscire a trovare gli altri due "colori" e completare la trilogia.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  09/03/2010 18:18:50
   7 / 10
Eccoci al secondo episodio della trilogia "tre colori" della bandiera francese!
Come episodio, bisogna dire che mi è piaciuto allo stesso modo del primo, non ho trovato molta differenza onestamente, una vendetta realizzata molto bene dal protagonista nei confronti della ex moglie.
Il film tutto sommato si lascia guardare senza pretese, anche se bisogna seguirlo attentamente per non perdersi un pò di vista, comunque e anche difficile annoiarsi quindi con buona volonta si riesce a guardare.
La scenografia e certamente la miglior cosa del film: l'ultilizzo ovviamente del colore bianco in tutto il film e semplicemente strepitoso, abbinato poi a dei paesaggi fantastici incanta senza lasciare parole, e in questo caso mi è piaciuto di più l'utilizzo di questo colore confronto al blu utilizzato nel film precedente.
Insomma: direi di concludere sottolineando come questa trilogia per ora mi si piaciuta, ora cercherò di concluedere in bellezza con film rosso.

peppone  @  05/01/2010 15:39:13
   8½ / 10
Film più leggero rispetto al precedente, ma che non molla nessuna delle caratteristiche pricipale del primo. Per questo si il mezzo voto in più

Tony Ciccione90  @  03/10/2009 12:21:09
   7½ / 10
Inferiore a film blu, è comunque un film che, nonostante la lentezza, non annoia mai. E' il film dell'uguaglianza e del riscatto. Bello.

bulldog  @  16/07/2009 11:34:01
   8 / 10
Bello,alla pari con il blu.

ZazieDeLaFalais  @  22/06/2009 00:14:44
   7 / 10
Lento ma non troppo, ben interpretato, triste nella fotografia come soli i paesi dell'ex unine sovietica sanno essarlo, domina il nero e il grigio ,zona di confine tra bianco e nero ,tra bene e male, tra diversità di trattamenti. disuguaglianza cromatica.
Geniale la trama, inaspettato il finale.
Quando il cinema sa stupire.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  12/05/2009 12:33:41
   6½ / 10
Belle alcune scene e simpatica e semplice la trama con la giusta dose drammatica. Trattati con riguardo i rapporti tra i protagonisti che sono la gioia della pellicola anche se, tutto sommato, preferisco "Film Blu".

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lord vampire  @  10/04/2009 18:48:49
   7½ / 10
dopo aver visto film blu questo non mi ha leggermente deluso?

VikCrow  @  09/03/2009 09:39:33
   8½ / 10
Cinico e profondo. A mio parere il più bello della trilogia.

refuse-resist  @  11/02/2009 14:55:16
   8 / 10
sono molto affezionato a questo film perche'lo vidi per la prima volta in un periodo particolare della mia vita e poi la Julie Delpy che qui è protagonista secondo me è donna assolutamente fantastica.Kieslowski in questo secondo capitolo della trilogia ispirata ai colori della bandiera francese sceglie di adottare un tono piu'lieve,meno tragico e pesante rispetto al primo capitolo,nonostante la storia che si va a dipanare sotto gli occhi dello spettatore è la storia di una finissima vendetta,il classico piatto consumato freddo.Qui valgono parecchio le figure di contorno,stralunate quasi ai limiti dell'assurdo,ci sono accenti grotteschi(il protagonista fugge dalla Francia in una valigia che in Polonia sara'rubata e lui sara'pure malmenato dai ladri),c'è una sfumata critica al libero capitalismo(coi solidi si puo'comprare veramente di tutto)e c'è un finale immerso nel candore della neve che vale piu'di mille ammissioni d'amore...Veramente un degno secondo capitolo......

Bathory  @  03/02/2009 13:20:25
   7 / 10
Dopo Film Blu e Film Rosso francamente mi aspettavo un terzo film che fosse all'altezza dei primi due..ma cosi non è stato.
Il film risulta leggero e abbastanza superficiale nella descrizione e caratterizzazione minuziosa dei personaggi, l'esatto opposto rispetto agli due film della trilogia, dove le emozioni e i sentimenti dei protagonisti erano sviscerati in ogni minima sfaccettatura.

La trama è "vagamente" ispirata (per non parlare di plagio) a "Ho affittato un killer" di Kaurismaki, ma Film Bianco non presenta lo stesso humor nero del regista finlandese, prendendo spunto da tale situazione per scene di forte impatto emotivo (superlativo il dialogo tra Karol e Nikolaj nella metro).

Julie Delpy, forse penalizzata dal parlare solo il francese perde il confronto con Irene Jacob e Juliette Binoche (protagonista del Rosso e Blu), risultando stron.za e dannatamente affascinante, ma un po' troppo fredda e distaccata.

Resterà sempre il rimpianto di aver perso troppo presto un uomo che ancora tanto avrebbe potuto dare al cinema...

TIGER FRANK  @  21/12/2008 14:51:41
   9 / 10
Piu' cinico e leggero degli altri 2.....interessante collegamento con l'episodio 10,divertentissimo e amarissimo, del decalogo.

Brundle-fly  @  11/12/2008 20:56:14
   1½ / 10
Il trittico di Kieślowski “Tre colori” non è né più né meno che un progetto filmico sulla Trinità cristiana. Dopo il “Decalogo”, per concludere la propria esposizione audiovisiva del “CCC”, il Catechismo della Chiesa Cattolica, e/o del “Credo” come professione di fede ecclesiale, e/o d’un qualunque trattato manualistico di teologia fondamentale, ex apologetica, al regista polacco mancava d’affrontare la dogmatica basilare, quella del concilio niceno-costantinopolitano (325 e 381) e del concilio calcedonese (451).
“Film Blu” è l’illustrazione della “persona” dello Spirito Santo nel senso affettivo conferitogli da sant’Agostino. Dunque non solo come spirito di vita (cfr. l’ecografia finale del nascituro), ma anche come spirito d’amore, fra il Padre come Amante e il Figlio come Amato (cfr. il conclusivo “Inno alla carità” della paolina Prima lettera ai Corinzi, capitolo 13, in particolare le 15 caratteristiche attribuite all’”agàpe”/”charitas” nei versetti 4-7).
“Film Bianco” resterà sempre un racconto eccentrico, bislacco e sconclusionato finché non ci si deciderà ad applicargli la chiave interpretativa della cristologia. L’impotenza del protagonista è quella del Messia fin qui venuto solo come “Agnello immolato” e non ancora come “leone di Giuda” (cfr. Apocalisse 5, 5-6). Il viaggio in aereo e la caduta sanguinosa lungo la scarpata simboleggiano l’Incarnazione. Quando costui giunge a casa è Natale (!) e sul bar dei familiari campeggia l’addobbo d’una stella cometa (!). La sceneggiata ai danni della moglie non è altro che l’allegoria della morte e resurrezione peculiari del triduo pasquale, e la moglie viene punita (carcere=purgatorio?) per il peccato della propria mancanza di fede/fiducia.
“Film rosso” è dedicato alla figura del Padre come giudice onnisciente e passivamente distaccato dalle vicende storiche. Quest’idea del “Deus absconditus” risale nientemeno che a Isaia 45, 15. Ma è solo dal 1800 che riesplode nella cosiddetta teologia dialettico-negativa, prima con “l’infinita distanza qualitativa/ontologica” di Kierkegaard, poi con il Di\o-tutt’altro (“ganz Andere”) di Otto e Barth, e poi di nuovo con l’"etsi Deus non daretur” (“come se Di\o non ci fosse”) di Bonhoeffer. La coprotagonista è obbligata a umiliarsi pregando e supplicando in ginocchio Lui affinché Egli si decida a manifestarsi come Di\o d’amore.
Con i riferimenti della trilogia kieślowskiana al motto della rivoluzione francese si cade dalla padella alla brace. Nella diatriba fra Löwith e Blumemberg su “La legittimità dell’età moderna” (1966), e nel distinguo fra secolarizzazione e secolarismo operato da Gogarten in “Destino e speranza dell’epoca moderna” (1953), il regista prende posizione a favore del cristianesimo, e non soltanto fattualmente ma pure valorialmente: è vero ed è anche un bene che i princìpi apparentemente laici siano in realtà ancora un retaggio della religione del Nazareno.
L’esaltazione acritica della libertà rinvia alla fatidica domanda posta da Platone nell'”Eutifrone” (15b): “È giusto ciò che è santo o è santo ciò che è giusto?” A essa si risponde deformando il concetto di libertà nell'arbitrarismo dispotico se si segue quanto propugnato dal neoplatonismo, dalla scolastica francescana, dall’ultimo Schelling, Wittgenstein e Heidegger. Invece libertà e necessità assolute devono coincidere, poiché l'aristotelico sommo bene per l'intera natura si pone come legge a se stesso, autoreferenzialmente.
La fraternità è un altro residuato cristiano. Per quale motivo, infatti, non parlare piuttosto di solidarietà fra soggetti di dignità paritetica, invece di rifarsi ancora, come pure Baudelaire e Ungaretti, alla consanguineità dipendente dalla presunta discendenza da un unico Padre (eterno)?
Infine l’uguaglianza. In logica matematica un conto è il principio di uguaglianza ("=") e tutt'altro è il principio di identità ("≡"). Solo quest’ultimo non è demoniaco nell’accezione tecnica del termine, vale a dire in quanto “scimmiottamento del Bene”. Demoniaco non è il voler essere identici a Di\o, bensì il voler essere semplicemente “come” Di\o, disonorevolmente soltanto “a sua immagine e somiglianza” (Genesi 1, 26). Ma la tradizione ebraico-cristiana ci ha fatto credere l’esatto contrario e anche in questo caso la rivoluzione francese è caduta nella trappola, con grande sollazzo di Kieślowski.

Discussione proseguita su:
http://www.filmscoop.it/forum/forum_posts.asp?TID=7871&KW=Mauro+Lanari&PN=0&TPN=18

Mauro Lanari

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  27/11/2008 12:07:03
   7½ / 10
Rispetto agli altri episodi qui è piu' evidente il significato del colore della bandiera Francese...Uguaglianza!
Questo ha un po' di ritmo aggiunto rispetto al colore "blu" ma è anche il piu' semplice tra i tre colori!
Ma l'ultima sequenza è indimenticabile!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  08/06/2008 19:31:58
   8½ / 10
Ricapitoliamo:
Film Rosso, voto 10 (capolavoro assoluto, poesia allo stato puro)
Film Blu, voto 9,5 (opera d'arte di una delicatezza unica, leggermente inferiore al sopraccitato)
Film Bianco voto 8,5 (il meno complesso della trilogia in quanto a tematiche; tecnicamente sempre eccellente, con particolare riferimento alla fotografia, alle musiche e alla scelta dei colori)
Voto alla trilogia: 9,5

Grazie Krzysztof !

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1 risposta al commento
Ultima risposta 08/06/2008 20.05.54
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  18/02/2008 21:14:46
   8 / 10
Kieslowski cerca di limare le differenze che possono esistere fra due persone di differenti paesi. Un parrucchiere polacco sposato con una francese è abbandonato a sè stesso dopo la sentenza di divorzio e in maniera avventurosa riuscirà a rientrare in Polonia dove inizierà il proprio riscatto personale anche nei confronti della ex moglie.
Il tono del film è molto più leggero rispetto Film blu, ma possiede in fondo una perfidia che il primo non ha. L'emarginazione di uno straniero in un paese apparentemente freddo e ostile, ma anche il ritorno verso la madrepatria profondamente mutata, passata dal comunismo al capitalismo sfrenato dove la corsa per arricchirsi è più importante di ogni cosa. Non del tutto compiuto, con qualche sottotrama troppo abbozzata. Il finale però è il migliore dell'intera trilogia.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  04/02/2008 22:45:38
   7 / 10
Film bianco, il secondo della trilogia, il meno profondo dal mio punto di vista e il meno riuscito, forse per il fatto che la trama è alla fine dei conti, più cinematograficamente tangibile e "cinematografica". Il film sull'uguaglianza, un'uguaglianza sociale che spesso non viene raggiunta.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  09/10/2007 09:51:40
   7½ / 10
A mio avviso il meno riuscito ed il meno incisivo dell'intera trilogia.
Resta comunque un buon film che parla dell'assurda lucidità violenta che può scatenare un'ossessione d'amore o forse parla semplicemente d'amore. La scelta di Julie Delpy è davvero azzeccata, soprattutto nella parte finale, che è la migliore, del film.

AKIRA KUROSAWA  @  18/09/2007 16:32:09
   9 / 10
vale lo stesso discorso fatto per film blu..meno profondo e piu divertente del film precedente..ma sicuramente meno riuscito .acnhe se si tratta sicuramente di un capolavoro..

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR kubrickforever  @  02/09/2007 20:32:17
   8½ / 10
Secondo capitolo della trilogia ispirata ai colori della bandiera francese, "Film Bianco" appare meno complesso rispetto a "Film Blu". Nonostante lo ritenga inferiore rispetto al suo predecessore, "Film Bianco" è comunque un'ottima opera, che narra le vicende di Karol (un ottimo Zamachowsi) che prima vive il divorzio con la moglie e poi trama la vendetta durante il suo ritorno in Polonia. Kieslowki questa volta affronta la vicenda con toni meno drammatici e più grotteschi.

Lory_noir  @  26/08/2007 16:19:03
   5 / 10
Stessa cosa che ho detto per il primo. Trp scene morte, trp silenzi secondo me male utilizzati, un film trp statico! Molte belle immagini, ma veramente poche scene mi hanno realmente emozionato.

6 risposte al commento
Ultima risposta 18/11/2007 11.23.50
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luca2012  @  25/08/2007 11:37:42
   8½ / 10
Ancora più drammatico del primo, anche se meno intenso.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  13/08/2007 14:56:10
   9 / 10
d'accordo è minore in confronto agli altri, ma resta un film supremo nella capacità di narrare l'amore e l'uguaglianza in confronto al precedente sentimento con una miscela perfettamente in equilibrio di commedia e tragicità, cosa che pochi sanno fare.
Zamachowski è uno dei miei attori preferiti e il suo antieroismo accostato alla sua esistenza corale si pone come metafora della condizione umana dal punto di vista maschile (e per questo è più limitato rispetto agli altri due che sono universali) e non femminile, anzi la figura della dona è molto stilizzata e negativa nonostante il finale e ciò è insolito per KK.
ma la scena più bella dei Tre Colori risiede stranamente in questo episodio: quando Karol spara al suo amico (l'attore Janusz Gajos protagonista del Decalogo 4) col proiettile a salve...che potenza visiva e che sconvolgimento interiore!!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  15/06/2007 01:18:44
   7½ / 10
Non sono un kieslowskiano D.o.c., ma il volto di Julie Delphi nell'ultima grande scena, in perenne conflitto tra martirio e seduzione, è indimenticabile... la storia ricalca vagamente "Ho assoldato un killer" di kaurismaki, ma il fortissimo pathos della vicenda reca una struggente impronta realista, tutt'altro che ironica, e un beffardo esercizio di destini incrociati e alla deriva

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  14/06/2007 16:47:28
   8½ / 10
E' il più controverso di tutta la trilogia. Kieslowski mette da parte la tecnica ricercatissima degli altri due per concentrarsi di più sul lato umano del film. Il risultato è una pellicola meno accattivante per gli occhi, ma molto meno fredda e più "intima".

quaker  @  03/06/2007 19:52:06
   8½ / 10
Ripeto quanto ho appena scritto per Film Blu: non considero nessuno dei film della trilogia un capolavoro, ma riconosco però a Kieslowski grande maestria. I tre film vanno giudicati (e visti) insieme: sono decisamente sopra la media, come qualità, abilità registica, interpretazione, sceneggiatura.
Film bianco viene, a torto, giudicato "inferiore" agli altri. In realtà ha più pregi, ma anche più difetti: e nella somma algebrica mi pare che si compensino e che il giudizio finale debba essere lo stesso degli altri due.
E' un film che dell'uguaglianza dà una strana interpretazione: il rendere pan per focaccia non (?) ci rende uguali... o forse sì.
Unico film in parte polacco come ambientazione e personaggi, ha rari momenti di delicata poesia, mescolati con altri truci, e grotteschi, ed il fatto di rimanere quasi irrisolto, e di terminare in una maniera a dir poco "particolare" (non aggiungo altro, e non voglio ricorrere allo spoiler) lo rende secondo me particolarmente intrigante. Altro punto di forza del film è una buona dose di ironia che manca agli altri.
Julie Delphy si vede pochissimo, e sarebbe ingeneroso paragonarla alla Binoche di Film Blu. però riesce a caratterizzare benissimo personaggio decisamente "difficile".

Beefheart  @  25/03/2007 18:37:59
   5 / 10
Secondo capitolo della trilogia "Tre colori", non all'altezza del primo. Vertendo, teoricamente, sul tema dell'uguaglianza, cerca di approfondirlo raccontando la grottesca storia di un uomo umiliato e messo alle strette che, dibattendosi con fatica, riesce a riconquistare il proprio onore per "restituirlo" alla donna amata, nonchè odiata fonte delle sue sventure. La narrazione ha un taglio drammatico piuttosto sobrio, gli eventi si susseguono con un discreto ritmo, la trama c'è; peccato che il tutto finisca, clamorosamente, naufragando nel non senso. A rimarcarne la mediocrità si aggiungono una recitazione non memorabile ed alcune zone d'ombra della sceneggiatura che ne complicano la comprensione. Delusione.

davil  @  05/03/2007 11:49:16
   8 / 10
film per me ingiustamente considerato l'anello debole della trilogia, mi è piaciuto molto come quasi tutti quelli del grande regista

Exodus  @  23/02/2007 10:24:24
   6 / 10
Questo secondo capitolo invece ha una struttura completamente differente; sembra quasi diretto da un altro regista. Mancano quasi del tutto quegli intensissimi momenti di "pausa", che osserviamo in qualsiasi altra sua opera, e l'intensità delle emozioni e delle espressioni ne risulta sminuita; anche dal punto di vista della trama, non è niente più di una storiella.
Se dovessi cercare una qualche somiglianza, accosterei questo film a Decalogo 10; condividono lo stesso impianto da commedia, ma con risultati ben diversi.
Un buco nell'acqua? Difficile dare un giudizio, visto che i momenti intensi non mancano: la scena secondo me più toccante e commovente dell'intera trilogia è qui (SPOILER), non nell'ottimo Film Blu o nel magnifico Film Rosso.
La mia impressione (personalissima) è che l'apparente mediocrità del Bianco sia in realtà una "pausa di riflessione", una specie di siparietto che separa Blu ( ancora un film del vecchio impianto, cioè come Kieslowski ci ha abituati, accostabile per scelte tecniche e per tematiche al Decalogo) da Rosso ( che sarà il testamento spirituale del regista, la summa del suo pensiero e della sua filosofia, nonchè suo ultimo film).
Non a caso, è anche il meno criptico dei tre; il messaggio lanciato non si nasconde dietro montagne di simbolismi, cosa mai accaduta a mia memoria in un film del nostro amico polacco.

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Ultima risposta 23/02/2007 12.49.07
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  02/10/2006 20:25:05
   8½ / 10
molto bello anche il secondo film della trilogia dei colori che si incastra molto astutamente con il film blu.

ancora una volta Kieslowski utilizza una capace nonchè affasciante donna che segna l'esistenza sfortunata e fortunata (IL CASO) di un lucidissimo "karol"

Mavors84  @  07/04/2006 10:14:24
   7 / 10
il meno riuscito della trilogia a mio parere... ci sono dei momenti alti ma non mi ha convinto molto!

ds1hm  @  17/02/2006 15:27:56
   9½ / 10
Credo che il film bianco sia il più audace della trilogia dei colori. Rispetto a film blu ha il pregio di non dare la sensazione di essere composto da frammenti mentre non raggiunge l'intensità umana e la perfezione artistica di film rosso. Lo trovo audace perchè a parer mio realizzato in base ad un progetto cinematografico (uno dei tanti proposti dal regista polacco che hanno nel giro di pochi anni rivoluzionato il posizionamento della macchina da presa e l'utilizzo della fotografia) che poi però Kieslowski non ha avuto il tempo di approfondire e perfezionare, ovvero la volontà di nascondere un messaggio (l'uguaglianza in questo film) attraverso la moltitudine dei suoi stessi significati. Il rischio era e resta quello di occupare la mente dello spettatore con la storia semplice e sarcastica dei protagonisti, come se il film fosse in realtà fatto di un bel niente. Ma da questa sensazione dell'assenza di un contenuto si ottiene una delle poche pellicole dove da parte di Kieslowski emerge finalmente un giudizio (etico e sociale in film bianco contro la sua nazione e l'europa orientale: il valore dei soldi cambia la personalità di una persona, annienta l'dentità di una nazione). L'uguaglianza è l'elemento che smaschera ogni ipocrisia.

Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  11/01/2006 17:17:59
   7½ / 10
Film di Kieslowsky stranamente leggero. Si lascia guardare, ma non decolla mai

Moderator  @  04/06/2005 18:43:24
   7 / 10
fatto bene si fa seguire, buon film

polbot  @  11/05/2005 09:08:43
   8 / 10
il + abbordabile dei tre...geniale

unpoeta67  @  11/05/2005 00:07:50
   7 / 10
buon film , scivola veloce , da vedere e da capire , vendetta, maschilismo, dolore per una decisione...solidarieta' ... amarezza...c'e' di tutto ..come sempre...

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  09/12/2004 09:50:57
   7 / 10
A mio parere il meno riuscito della trilogia.
La fotografia, che colpisce negli altri due film, qui è + anonima; la storia ha un che di forzato, una vendetta sopra le righe che lascia un gusto strano in bocca, specialmente per i maschi credo.

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Ultima risposta 23/12/2004 09.14.37
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dragonfly  @  08/11/2004 19:24:32
   7 / 10
Buon film ma decisamente a mio avviso il più debole dei tre: di un maschilismo spietato e ingiustificato, alla fine lascia un amaro non di quelli che colpiscono, ma di quelli che irritano. Delusione.

wight  @  16/10/2004 21:50:25
   9 / 10
Kieslowski non sbaglia un film. Anche se secondo me gli episodi 1 e 5 del Decalogo sono il suo capolavoro.

Gruppo REDAZIONE cash  @  04/08/2004 11:14:54
   8 / 10
vedi recensione

Gruppo REDAZIONE maremare  @  11/07/2004 11:23:40
   9 / 10
Il migliore della triologia kieslowskiana.
Digressione felice con una commedia 'velenosa' dallo stile inconfondibile.

Gruppo COLLABORATORI paul  @  30/06/2004 21:46:11
   9 / 10
lo non sono un fan di Kieslowski, ma questo film mi è piaciuto tantissimo. Per due motivi principali:
1- parla di vendetta, un tema (io shakesperiano convinto e fan di leone, scerbanenco e tarantino) a me molto caro.
2- parla di amicizia fra uomini, contro la tirannide (a volte è il contrario) donna.
E poi è un film che parla di riscatto, il che non è male. Insomma, se Kieslowski è (a mio giudizio giustamente) sopravvalutato, in questo caso ha fatto un gran film. Da vedere.

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