Lo straniero" e "Aquila" trovano un tesoro, ma il secondo gioca l'avversario e fugge con l'oro. "Lo straniero", dopo che "Aquila" ha violentato la donna, uccide tutti i suoi avversari, consegna l'oro all'esercito e si fa pagare il dovuto compenso.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Uno spaghetti Western atipico, ambientato per gran parte della sua durata in un semideserto e spettrale paesino che da quasi l'idea di trovarsi davanti ad una pellicola post apocalittica. Sceneggiatura semplice, vista e rivista che comunque funziona piuttosto bene, dialoghi ridotti all'osso, scene d'azione e di violenza ben fatte e sfruttate bene. Atmosfera tetra, protagonista sgradevole al punto giusto. Buone le musiche ed il duello finale. Una buona pellicola che riesce a farsi perdonare alcune ingenuità presenti nel plot e che si distingue un minimo dalla miriade di pellicole del solito genere.
La matrice è chiaramente leoniana, la storia non è che un canovaccio ripetuto molte altre volte , tuttavia il personaggio dello Straniero è intrigante, antieroe dalle caratteristiche quantomeno controverse. Qualche buona scena alternata a dei cali di ritmo accentuati. Non mi è dispiaciuto tutto sommato.
E' il primo film della semisconosciuta " trilogia dello Straniero " di Luigi Vanzi e devo confessare che se li avessi visti nell' ordine cronologico , avrei rinunciato a guardare gli altri ... Invece , mentre questa pellicola è una mezza chiavica , la seconda ( "Un uomo , un cavallo e una pistola " ) mi è parsa almeno discreta . Questa volta il fainesco protagonista Tony Anthony deve affontare una banda di sanguinari bandidos messicani capitanata dall' unico attore di fama del film , un crudelissimo Frank Wolff , il quale sfoggia una sgargiante camicia rosa shocking ed una capigliatura insolitamente corvina oltre ad avere una donna che pare una dominatrice sadomaso ... La trama è di una pochezza e di un' ingenuità disarmanti , piena di di lentezze e di silenzi . Sicuramente gli sceneggiatori non si devono essere sforzati molto a scrivere i dialoghi ! Violenti pestaggi , neonati abbandonati , fughe rocambolesche , comportamenti insensati ed armi improbabili sono all' ordine del giorno . Le locations sono nelle consuete cave laziali , mentre le musiche , di Benedetto Ghiglia , sono probabilmente la cosa migliore del film , ed è tutto dire ... Voto 4,5 .
Primo western di Tony Anthony, che aveva già in mente, insieme a Vanzi, di smitizzare e mettere in ridicolo la figura stereotipata del pistolero solitario e senza nome alla Clint Eastwood con questo personaggio. Infatti il "nostro", oltre ad essere una subdola carogna (piglia pure parte ad una rapina) che agisce solo per il suo tornaconto personale, se le busca pure di santa ragione (sia da uomini che da donne) per una buona metà del film e praticamente solo alla fine riesce davvero a prendersi la rivincita contro tutti. Inoltre è perseguitato da una s**** pazzesca, il tutto molto prima del Trinità di Terence Hill. Nonostante ciò il film non è affatto una commedia grottesca, ma un coktail perfetto tra western e ironia (fatto comunque che vale per tutti i western di Anthony); infatti in questo film non mancano violenza, brutalità, sparatorie, morti di vario genere (viene ucciso persino un prete) e scene drammatiche. Un altro punto di forza del film sono le ottime scene d'azione, la rapina con tutti i banditi travestiti da frati che stanno tenendo una processione e i cattivi: il perfido Aquila interpretato da un grande Frank Wolff, che non si fa scrupolo a minacciare ed uccidere donne e bambini; la sua donna che frusta lo straniero, il quale alla fine le spaccherà letteralmente la testa; il bandito Marinero chiamato così per la sua mania di finire la gente affogandola. Inoltre è fantastico il finale in cui lo straniero, armato di doppietta, sfida Aquila che maneggia una mitragliatrice.