videodrome regia di David Cronenberg Canada, USA 1983
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videodrome (1983)

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locandina del film VIDEODROME

Titolo Originale: VIDEODROME

RegiaDavid Cronenberg

InterpretiJames Woods, Sonja Smits, Debbie Harry

Durata: h 1.29
NazionalitàCanada, USA 1983
Generefantascienza
Al cinema nel Settembre 1983

•  Altri film di David Cronenberg

Trama del film Videodrome

Max, proprietario di una tv porno via cavo, scopre videodrome un canale pirata incentrato su assassinii e torture in diretta. Alla lunga si accorge che videodrome nasconde ben altro.…

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Voto Visitatori:   7,72 / 10 (168 voti)7,72Grafico
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Voti e commenti su Videodrome, 168 opinioni inserite

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Invia una mail all'autore del commento iron klad  @  04/07/2022 20:26:09
   8 / 10
A mio parere i suoi film degli anni 80' sono davvero bellissimi.
Questa pellicola anticipa quello che oggi è realtà.
Belli gli effetti speciali, bellissima la storia.
Da vedere assolutamente.

Godbluff2  @  07/05/2022 17:22:01
   8½ / 10
Il film che porta la carriera di Cronenberg su un gradino superiore, il salto di qualità, l'inizio della maturazione di un'estetica e di una visione di cinema che verrà completata poi da film come "La Mosca" e "Dead Ringers". A dirla tutta qui più che una "maturazione" avviene un'esplosione, una sbrodolatona dove Cronenberg esprime e mostra tutto ciò che aveva introdotto nei film precedenti, mettendoci anche qualcosa in più, e lo esagera, lo esalta, lo rende una colata lavica di grottesca follia. A mio gusto ne esce un film fantastico.
Film ancora di produzione Canadese, indipendente ma per la prima volta forte della distribuzione sul mercato di una major di Hollywood, permette a Cronenberg di usufruire di mezzi economici maggiori che gli permettono di scatenare la sua visionarietà horror-fantascientifica senza più freni, ma con tanta di quella ributtante fantasia da lasciare interdetti.
La base è ancora quella del cinema horror-fantascientifico di genere ma mai come in "Videodrome" trionfa il senso di assoluta autorialità indipendente e personalissima di Cronenberg (che come sempre firma anche la sceneggiatura) che supera i confini del "genere" e diventa in qualche modo "cinema totale".
Certo, la fantasia grottesca e orripilante del canadese ti fa sempre chiedere che diavolo mangiasse questo qui a cena, altro che peperonata, ma nelle tirate da cantore apocalittico di Cronny ci si perde più che volentieri.
"Videodrome" è uno dei pilastri del suo cinema, è il motivo per cui si parla di mutazioni della carne, un concetto che qui viene non solo mostrato ma anche verbalmente espresso per la prima volta come colonna portante del film ("Death to Videodrome. Long live the New Flesh").
Inoltre si consacra il tema del rapporto simbiotico tra uomo-corpo e tecnologia-corpo, in un'ottica di paranoia e preoccupazione per l'evoluzione tecnologica e il crescente controllo dei mezzi audio-visivi sull'essere umano, sulla sua mente e sul tutto il suo essere. Tema scaturito tra l'altro dal mezzo e dall'occhio del cinema, ossia la forma d'espressione audiovisiva madre di quella televisiva. Pur espresse con una messa in scena e un'espressività surreale e delirante, queste ansie cronenberghiane sono lungimiranti e, aggiornate alla crescita tecnologica odierna, ancora attuali.
E attorno alla fusione uomo-macchina resta centrale il tema del sesso, della carnalità, dell'eccesso, della sensualità, perfettamente rappresentata dall'assoluta magnetica bellezza di Deborah Harry; anche il desiderio sessuale è centrale nel meccanismo di cambiamento, di nascita della nuova carne, nelle allucinazioni di Max di una Nicki ormai assorbita e parte di Videodrome che si fa nuova, sensuale carne nella surreale, straordinaria scena della televisione-labbra.
"Videodrome" trabocca di belle idee di regia, inquadrature visionarie e immagini surreali, dove dalle allucinazioni nascono nuove, fisiche realtà. Le grottesche trasformazioni della Nuova Carne.
La narrazione è funzionale ad una struttura che da il suo meglio nell'immagine e nell'invenzione visiva, molto ben espressa dalla fotografia di Mark Irwin ed accompagnata dalle musiche del fedele Shore. Ovviamente questo non vuol dire che la narrazione non sia portata avanti il più coerentemente possibile per il tipo di film, anzi il grottesco e il surreale si fanno portatori di messaggi espressi intelligentemente, per quanto Cronenberg sembri concentrarsi maggiormente sul voler imprimere proprio tutto ciò che aveva nella testa su pellicola, a livello estetico e concettuale.
In tutto questo il catalizzatore sullo schermo (quello grande e diegeticamente pure quello piccolo) è James Woods in una delle sue due interpretazioni della vita (l'altra arriverà l'anno dopo, con un altro personaggio che si chiama Max, oh, gli porterà bene 'sto nome). Bellissima prova d'attore in un delirio che lo vede protagonista assoluto. Woods aveva già una carriera ben avviata e aveva lavorato con registi importanti in alcuni film validi ma non c'è dubbio che "Videodrome" fu il punto di svolta della sua carriera, prima di raggiungere l'apice con Leone e poi purtroppo imboccare un percorso prima altalenante e poi decisamente dimenticabile, lontano dai fasti di film e interpretazioni di questo livello.
Deborah Harry dimostra di bucare il video (anche letteralmente, in "Videodrome") come poche, del tutto perfetta in un ruolo che le calza a pennello e che non necessità di particolari doti recitative; ma bellezza e funzionalità della parte l'hanno resa iconica anche al cinema, dopo l'indimenticabile carriera da front-woman dei Blondie.
Film ricco, malato, morboso, arguto, pungente e delirante, esteticamente affascinante e particolarissimo ancora oggi, diretto divinamente da un regista che inizia qui il periodo migliore della sua carriera. Dopo "Videodrome", diventato presto un cult di successo nonostante l'iniziale flop al botteghino, la strada di Cronenberg sarà spianata e la sempre maggior consapevolezza nei suoi mezzi lo porterà a realizzare, dopo la parentesi de "La Zona Morta", quelli che sono a mio avviso i due suoi film migliori.

pak7  @  21/03/2022 14:35:09
   5½ / 10
Faccio fatica a comprenderlo a quasi 40 anni dall'uscita.
L'incipit è interessante così come tutta la prima parte. Nella seconda, sembra buttare troppa carne al fuoco, la realtà si confonde facilmente col sogno e l'immaginazione e si perde il senso del tutto.

Alpagueur  @  09/11/2021 18:51:54
   5½ / 10
Forse semplicemente non lo capisco. Non posso negare che Videodrome abbia un grande concept. È un vincitore. James Woods e Debbie Harry formano una grande squadra sullo schermo e gli effetti speciali sono appiccicosi, disgustosi e inquietanti. Allora, perché non posso godermi questo film? Inizia bene con un programmatore televisivo locale che si imbatte in una serie di film di tortura hardcore e sessualmente modificati che riprende su un satellite. Li registra e sente che sarebbero perfetti per il suo squallido canale porno, ma più ricerca il creatore di questi video, più la sua realtà si trasforma in gomma e si ritrova a vivere in un incubo. Si potrebbe dire che Videodrome è come la versione di Ringu (o The Ring) per una persona pensante ed era in anticipo sui tempi. C'è la misteriosa videocassetta, la ricerca del suo creatore e della sua origine, e la vita del protagonista che si trasforma in un incubo ad occhi aperti, ma Videodrome smette di essere interessante dopo 45 minuti, ma continua ad andare avanti senza molto senso. Sì, ci sono alcuni grandi effetti speciali nell'atto finale, ma non puoi mai capire perché stai vedendo quello che stai vedendo e non sembrano essere lì per servire la trama o i personaggi. Sembra che Cronenberg si sia presentato sul set con un'ora di materiale legittimo e abbia composto l'ultima parte del film mentre procedeva. C'è molto da ammirare e da godere in Videodrome, ma molto della narrazione è molto frustrante. Riassumendo, è strano e surreale. Cronenberg ha sicuramente trovato il suo stile in questo film. Il film è stato uno dei favoriti nello stile di mescolare reale e allucinazioni. Il film procede in un modo che rende poco chiaro al pubblico cosa stia realmente accadendo. Personalmente trovo deludente quello stile di realizzazione di un film, a meno che non sia davvero fatto bene e il pubblico non venga coinvolto in ciò che il personaggio deve sentire. Sento che questa mossa è un po' corta nel permettere al pubblico di relazionarsi con il personaggio. Tuttavia, il film ha mantenuto il mio interesse per tutto il tempo. Dato che mi piace seguire il lavoro di Cronenberg, ho trovato questo film che vale la pena guardare, anche se è piuttosto mediocre.

Filman  @  08/09/2021 14:51:19
   9 / 10
La discesa nelle viscere della psiche trascina con sé la natura da film di genere e di intrattenimento propria di VIDEODROME, trasformandolo, mutandolo e deformandolo in un capolavoro horror e surrealista.
E' qui che David Cronenberg inizia realmente a parlare della mente, della sua fragilità, delle sue backdoor, della sua interconnessione con il corpo e con la carne. E' qui che si confermano come epicentro psichico l'idea, l'istinto e l'impulso sessuale.
Talmente criptico, illusorio e ipnotico da lasciare nello spettatore non si sa bene cosa se non la certezza di aver visto un capolavoro unico, un incubo sulla tecnologia e sull'influenza che ha sul corpo che va perdendo di lucidità ogni secondo che passa.
Una serie di ossessioni visive messe insieme come se avessero un senso preternaturale, la descrizione audiovisiva di una credenza o di una visione che l'autore trasforma in maniera quasi impossibile in film di genere.

CyberDave  @  27/03/2021 20:31:01
   7½ / 10
Allucinante film che mostra l'influenza negativa della TV sulle nostre vite, ancora attualissimo.

Non facile da seguire, però il significato arriva forte e chiaro con immagini molto forti.

zerimor  @  24/01/2021 15:37:07
   8 / 10
Strepitoso! Altro gran film firmato Cronenberg. Ricordo che la mia prima visione non fu delle più esaltati, tant'è che rimasi deluso. Probabilmente fu perché mi aspettavo un tipo di fanta-horror più schietta come "The Fly" e non mi soffermai invece sulla visione d'insieme e sull'impostazione visionaria della pellicola.
Oggi, a distanza di anni, posso dire che "Videodrome" ha un impatto devastante. Il finale, in particolar modo, mi ha lasciato di sasso.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  17/05/2020 17:04:42
   7½ / 10
Dannatamente inquietante e coinvolgente, fa riflettere riguardo all'influenza della televisione sulle nostre vite.

alex94  @  10/05/2020 00:58:47
   8½ / 10
Tra le migliori pellicole di Cronenberg, inquietante, scritto in modo intelligente ed efficace dal punto di vista visivo (difficile dimenticare gli incubi del protagonista).
Visionario e con un messaggio oggi più attuale che mai.
Da ricordare anche la straordinaria interpretazione di James Woods.
Divenuto giustamente un cult, imprescindibile.

biagio82  @  04/08/2019 20:06:21
   7 / 10
grandissimo film di cronemberg che mischia la fantascienza l'horror e una venata critica sociale.
il confondere la realtà con la tv era un concetto pioneristico all'epoca e adesso sappiamo che questo film ci aveva visto lungo, e cronemberg mischia bene gli elementi con la sua passione per il boy horror (da lui inventato) realizzando alcune delle scene più belle e disturbati che io ricordi (battute solo dal suo "la mosca") in un film che è diventato leggenda e che per me deve essere visto

VincVega  @  23/03/2019 12:09:15
   8½ / 10
Grande film visionario di Cronenberg. Pellicola magnetica quasi quanto i barboni incantati davanti alla televisione. "Videodrome" è stato realizzato più di 35 anni fa ed è stato non poco profetico nell'analizzare quanto noi essere umani siamo dipendenti da questo mezzo. Nota di merito per i stupendi effetti speciali (ricordiamolo, 1983).

Strix  @  26/02/2019 01:25:54
   7 / 10
Mi accodo a chi giudica il film come un "poteva essere ma non è stato".

Sicuramente siamo a livelli alti registicamente parlando, e la lungimiranza di Crony è spaventosa, ma lo svolgimento del film ha poco mordente e alcune scelte forse un po' troppo metaforiche (diciamo così) non ne facilitano la visione.

Come han detto in molti, non siamo ai livelli de La Mosca.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  11/08/2018 03:04:43
   8 / 10
Film divenuto oramai un classico, nonché forse il più celebre di Cronenberg assieme a La mosca e Scanners. Difficile parlare di Videodrome, la (nuova) carne al fuoco è veramente molta, si affrontano svariate tematiche ma con uno stile e un approccio assolutamente inconsueto oltre che, per molti versi, anche criptico. Tecnicamente, come al solito, Cronenberg è ineccepibile, con diverse tematiche e motivi che tornano da e in altri suoi film (primo su tutti la mutazione fisica), in questo caso a trattare in particolar modo del potere dei media e della televisione sull'essere umano. Videodrome è, forse anche proprio in virtù della sua cripticità (oltre al fatto di essere un film piuttosto splatter, cosa che purtroppo spesso allontana pubblico), meno famoso e riconosciuto di quanto meriterebbe.

C_0_  @  29/12/2017 17:49:33
   3 / 10
La mia domanda è: perchè? C'era davvero bisogno di questa roba che faccio fatica a definire film? Vuoi fare un horror inserendo scene splatter eccessive e insulse? Ok, fallo ma non ci venire a dire che stai facendo una critica sociale eccetera eccetera perchè se lo scopo era quello allora tutto è fatto in modo completamente sconclusionato. James Woods poi non m'è mai piaciuto come attore e non mi piace nemmeno qua. Salvo la Harry che è una discreta topa. Per il resto tanta noia, un po' di disgusto per alcune scene e compassione per altre scene più ridicole che impressionanti. Pensandoci bene il 3 è pure troppo come voto ma mi sento buono anche oggi.

Mattia100690  @  28/08/2017 17:59:40
   10 / 10
Malato, angosciante, visionario. Straordinario capolavoro di Cronenberg incentrato sulla relazione fra l'uomo e la televisione. Terribilmente profetico, allucinante.

topsecret  @  18/01/2017 18:53:31
   5½ / 10
Il mio rapporto con Cronenberg continua ad essere un concentrato di amore e odio e se con gli ultimi film visti in ordine cronologico, "l'amore" prevaleva, oggi, con questo VIDEODROME ecco rispuntare "l'odio" per una storia forse troppo elaborata per i miei gusti, densa di critica sociale e messaggi subliminali (ma mica poi tanto subliminali) che non mi appassionano e non mi trasmettono le giuste sensazioni. Pazienza...ce ne faremo una ragione!
Un film che ha una certa originalità alla base, che precorreva i tempi, allucinata e tesa quanto basta, con un buon protagonista ed effetti speciali abbastanza ficcanti, ma con un ritmo altalenante e momenti di poca presa, almeno per quanto mi riguarda, che non mi hanno trasmesso granchè e che hanno stentato a coinvolgermi.

4 risposte al commento
Ultima risposta 20/01/2017 14.51.26
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mrmassori  @  08/03/2016 18:30:56
   10 / 10
Visionario e struggente capolavoro di Cronemberg. Uno dei film fondamenntali della settima arte.

sagara89  @  13/04/2015 19:01:06
   6½ / 10
sinceramente non mi ha fatto impazzire come mi aspettavo. sicuramente e' un film controverso, ben realizzato e ben interpretato ma non mi ha preso piu' di tanto.

hghgg  @  06/12/2014 18:00:19
   8½ / 10
Il miglior Cronenberg inizia qui, con "Videodrome", il film che mise definitivamente a punto la poetica del cinema del canadese, l'ossessione per la carne e le sue mutazioni, l'orrore grottesco e carnale e la passione per l'orrido. Il tutto affiancato ad una bella critica al mondo dei media televisivi e ad una interessante analisi del rapporto uomo-tecnologia, con soluzioni visive tutt'oggi sconvolgenti nonostante gli effetti speciali ancora un po' artigianali, ma di enorme fascino: lo stomaco-videoregistratore, la mano-pistola, le labbrone giganti tutt'uno con lo schermo televisivo, insomma tutte le mutazioni della carne che Cronenberg ci mostra nascono in sequenze straordinarie e indimenticabili, un vero e proprio abc dell'orrido e del grottesco.

Una volta parlato della prima grandissima prova alla regia di un Cronenberg scatenato e straripante di idee, immagini, soluzioni visive e inquadrature eccezionali c'è poco altro da dire perché il crescente vortice di follia, paranoia, depravazione, critica sociale e grottesche mutazioni è tutto da godere, trascinati dalla prova eccezionale di un James Woods che regge meravigliosamente tutto sulle sue spalle, affiancato al massimo da una funzionale Sonja Smits e dal magnetismo e dalla bellezza devastanti di Debbie Harry (i "Blondie" avete presente ? Gran gruppo), una che a parole non è proprio descrivibile.

Lode anche alla fotografia un po' "artigianale" che rende straordinarie luci e immagini nelle tante sequenze del film che non si possono dimenticare (e i film del canale "Videodrome", e le scene surreali con la carne che muta), luci oscure, opprimenti, che spingono alla follia e al delirio, rosso, scuro, grigio e colori asettici (negli esterni), tutto è messo al posto giusto.

Con una sceneggiatura finalmente più libera da vincoli logici la regia di Cronenberg è finalmente senza freni ed ecco che dopo brillanti critiche al potere della tecnologia e del media televisione che sovrasta la mente e il corpo dell'uomo, cadiamo in quel finale che è sublimazione dell'orrido prima (Max che uccide i creatori di Videodrome, il tizio a cui ha sparato-con la sua pistola/mano- che si liquefà in una sequenza tra le più orripilanti che Cronenberg abbia mai diretto, una roba anch'essa indescrivibile a parole) e del surreale poi (il finale vero e proprio, l'inesistenza di una linea di demarcazione tra schermo e mondo reale, tra realtà e immaginazione).

E poi finale a parte, ma quanto càzzo è bella la scena della tv-labbroni ? Una roba meravigliosa, nel mio albo d'oro del surreale-allucinato sul grande schermo, una sequenza straordinaria il cui fermo-immagine sarebbe da stampare, farne una gigantografia e appendersela al muro, a fianco del gregge di pecore di Luis Bunuel e alla scatola blu di "Mulholland Drive" magari.

E allora di fronte alla prima opera davvero grande e davvero completa del maestro canadese cosa mi resta da dire se non:

"Morte a Videodrome. Gloria e vita alla Nuova Carne".

TheShadow91  @  10/11/2014 02:41:06
   7½ / 10
Veramente molto difficile per me giudicare questo film.L'ho visto qualche settimana fa, ma non mi è rimasto impresso come avrei voluto. Insomma l'idea è geniale,è terrorizzante e si avvicina paurosamente alla realtà mass mediatica di oggi.Il senso di terrore,di oppressione da ciò che avviene e che noi non sappiamo è ben reso...ma forse sfociare totalmente nell'horror,invece di farlo rimanere un thriller psicologico non so quanto possa essere stata convincente come scelta.Sicuramente questo è un commento molto superficiale e soggettivo, perché potrei trovarmi un capolavoro alla seconda visione invece che un semplice buon film,ma per ora mi è rimasto un film horror che però vuole essere ingegnoso ed innovativo partendo da paura presenti nella nostra realtà

Goldust  @  09/07/2014 18:27:11
   6 / 10
Un bravo protagonista, una partenza spedita, una seconda parte pasticciata dove il racconto viene appesantito da alcune scelte discutibili, in cui realtà e finzione si sovrappongono troppo spesso. Ed un pessimo finale.
Per i tempi "l'uomo videoregistratore" era una trovata geniale, oggi farebbe ridere, complice la tecnologia avanzata che ci ritroviamo. Chissà come ho fatto a non riconoscere Deborah Harry dei Blondie...

Spotify  @  20/04/2014 22:44:10
   5½ / 10
Con Cronemberg non ho legato ancora molto, sarà forse che non mi colpiscono le sue tematiche, ma è così, nonostante è un regista molto importante e noto. Finora ho visto 3 film suoi, e solo una pellicola su tre mi è piaciuta: la mosca. Invece scanners e pure quest'ultima pellicola non mi hanno convinto. Videodrome l'ho trovato troppo confusionario, e dal punto di vista mio, gran parte della colpa se la assume la sceneggiatura, la quale è troppo confusa, prevedibile, piena di lacune e tremendamente ripetitiva. Molte volte non si capisce se il protagonista del film abbia le allucinazioni o sia immerso davvero nella realtà conosciuta (una delle tante lacune di sceneggiatura). I dialoghi poi a volte sono tremendamente scontati e insensati. Bruttina pure la fotografia. Il finale poi è davvero banale, io speravo in un colpo di scena vero e proprio, e invece niente, inoltre mi è sembrato un finale troncato. Poi la pellicola, nonostante non duri molto, è lentissima e procede a ''passo di lumaca'' facendo perdere allo spettatore tensione e curiosità. Il messaggio che vuole dare la pellicola è molto chiaro e significativo, però, per me, non si accoppia bene con quello che si vede sullo schermo. Non tutto però è da buttare: ho apprezzato molto le musiche, davvero ben fatte e curate, poi discreta la regia, in particolare sono riprese molto bene le scene splatter. Woods se la cava molto bene anche se per un ruolo di un film del genere, io avrei scelto qualcun'altro. Buoni gli effetti speciali anche se un po' ''plasticosi''.
Si poteva fare molto meglio, peccato.

Matteoxr6  @  15/02/2014 00:51:38
   6½ / 10
Ottimo l'intento e la previsione, peraltro riuscitissima, visto che, a distanza di vent'anni, la strada tracciata dai mass media in rapporto con la società è per molti versi identica.
Non mi è piaciuto il veicolo con cui il regista ci ha voluto trasmettere questa lungimirante analisi. Preferisco tutt'altro tipo di genere e di sceneggiature; ma questo rientra nei gusti puramente personali, così come è strettamente soggettivo il voto. Premio l'allegoria e non il soggetto.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  21/01/2014 13:04:05
   8½ / 10
Solito grandissimo film del periodo d'oro di Cronenberg, che in un'angoscia senza fine descrive - con lucida preveggenza - il potere della televisione sull'uomo. Long live the new flesh!

giraldiro  @  22/10/2013 01:34:01
   4½ / 10
Alcuni ne parlano come di un cult con significati profondi, come la dipendenza dai mass media e il tema della mutazione della carne e della fusione fra tecnologia e uomo, ma il punto è che i significati bisogna saperli rappresentare e in questo Cronenberg fallisce miseramente. Troppo il delirio, così come troppe le scene insensate, che attraverso una sceneggiatura già di per sé scadente andranno a comporre un film confuso, strano e noioso.

leonida94  @  01/08/2013 15:26:23
   7½ / 10
Un buonissimo lavoro questo di Cronenberg, ricco di spunti e trovate davvero geniali.
Il gioco del mischiare realtà e allucinazione è ben strutturato e riesce a intrattenere lo spettatore anche con una buona dose di suspance.
Gli effetti speciali son realizzati egregiamente e lo stato onirico è mantenuto costante.
E' quasi palpabile la continua tensione tra Eros e Thanatos a cui il protagonista (lo spettatore) è soggetto e ciò non manca di far riflettere.
Ho trovato meno degna la conclusione (con lo sbrogliarsi della matassa) che fa perdere al film un po' della sua forza (ma non l'impulso morboso).
Del regista ho apprezzato maggiormente Existenz.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR carsit  @  24/07/2013 14:08:24
   8½ / 10
Cronenberg nei suoi lavori tende ad indagare l'oltraggio del corpo, l'ossessione e la paura circa le mutazioni che il nostro corpo potrebbe subire.
Tale filone assume il nome di body- horror, anche se Cronenberg poi accosterà ad altri generi.
" Videodrome" in verità non offre una tematica originale.
Il protagonista è un proprietario di un canale di porno , ed il suo lavoro consiste principalmente nel ricercare ed acquistare nuovi video, nuovi film, nuovi prodotti per il suo pubblico.
In una intervista televisiva il protagonista ( Woods molto bravo ) afferma che il sottoporre i telespettatori al suo canale non è affatto un male, anzi può diventare una valvola di sfogo e non potrebbe che far bene.
Perciò denota una certa supercialità e faciloneria su alcune tematiche delicate.
Successivamente diventerà amante di una ragazza ed entrambi entreranno in contatto con Videodrome.
Ma cos'è videodrome ?? sono reali quelle torture e quelle uccisioni che si vedono ??e perchè chi guarda videodrome diventa vittima di allucinazioni spaventose ??
Da questo suggestivo incipit Cronenberg ci guida in una discesa vero le tenebre e la follia del protagonista, il quale scoprirà come realtà e tecnologia ( finzione) in realtà siano ormai praticamente amalgamate.
Veramente tante le scene d'impatto , tra le quali spicca senza rivali la bocca che si apre nell'addome del protagonista.

Cronenberg esplora il labile rapporto tv-realtà e ci dimostra come la tv sia ormai un mezzo di controllo per la popolazione.
Ma peggio ancora, la tv si sostituisce al reale.
l'uomo, forse insoddisfatto da una vita ripetitiva e fondamentalmente noiosa, cerca rifugio nella tv ed in essa si perde.
Per il protagonista vedere il suo canale porno non è altro che un passatempo per trarre beneficio e conforto.
E dimentica la realtà.
" videodrome" offre quello che promette, ma ad un prezzo elevatissimo.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Come ho detto prima, d'impatto la scena dell'apertura sull'addome.
Ma assolutamente stupefacente anche la scena del braccio munito di pistola che fuoriesce dallo schermo, spara al protagonista, e poi torna ad essere il busto traforato dei proiettili dello stesso protagonista.
Illusione che finalmente esplica il significato di " tv che diventa reale".
Ottime le interpretazione del cast, superlativa la regia di Cronenberg ( pulita e precisa nel seguire lo svolgersi della vicenda ) ed ottima la sceneggiatura ( con almeno 2-3 evoluzioni della trama che sono un pugno nello stomaco ).

Melefreghista  @  24/07/2013 12:38:06
   10 / 10
Messaggio potente, trama geniale, una serie di sequenze indimenticabili, James Woods strepitoso, Debbie Harry da sogno erotico.
Questo film è la massima rappresentazione dell'incubo cronenberghiano della compenetrazione tra biologico e tecnologico, umano e macchina.
Opera d'arte che urta e getta nello sconforto.
Il picco di un regista davvero visionario.
IMPRESCINDIBILE.

Che cos'è la realtà nella società spettacolare?

MonkeyIsland  @  16/06/2013 22:32:14
   9 / 10
Il miglior film di Cronenberg a mio avviso.
Trama superlativa, pieno di scene indimenticabili.
Regia perfetta e Woods strepitoso.

Invia una mail all'autore del commento Gualty  @  12/04/2013 01:07:43
   8½ / 10
Carne e tecnologia, carne e intrattenimento: un tumore odierno e nostrano che non è una malattia ma un nuovo organo di percezione, di percezione di questa realtà visiva virtuale che si fa sempre più palpabile.
Perchè non siamo più in cerca di storie, di narrazioni, di concetti: vogliamo essere eccitati. Vogliamo SOMETHING, qualcosa, come il poster in sottofondo ci ricorda in sordina, qualcosa di vivo, di più vivo che penetri la nostra apatia.
Non è più il tempo delle Avventure erotiche di Dioniso e Apollo, è il tempo delle allucinazioni e del sangue e di una realtà che possiamo percepire come più reale.
Nulla di più odierno nonostante i feticci vintage dell'estetica di Cronenmberg: la nostra "realtà aumentata", AR, augmented reality è l'orizzonte edulcorato in chiave Android e IOS della pistola che si fonde nella pelle di Max, i nostri smartphone sono le allucinazioni collettive e programmate, il nostro videodrome.
Solo, un poco più luccicanti. Gli specchietti delle allodole, gli stessi per cui l'Africa ha venduto i suoi figli ai prestigiatori coloniali.

Badu D. Lynch  @  06/03/2013 00:46:11
   9½ / 10
Capolavoro.
Probabilmente il miglior Cronenberg. Un film imprescindibile, che non sembra avere età. E' più attuale che mai, è costante con i tempi e con i cambiamenti che essi portano. Ha una dimensione astratta per ciò che concerne una posizione spazio-temporale, ma è concreto come poche altre pellicole di tutta la storia del cinema. Qua ci sono tutti gli incubi e le paure del cinema cronenberghiano. C'è un amore raccapricciante in tutto ciò che ci viene mostrato. E' un disgusto affascinante, un'attrazione viscerale e soprattutto primordiale insita in noi. Per non parlare del messaggio socio-politico che la pellicola trasuda.. Si, trasuda silenziosamente una realtà collettiva che ci distrugge e ci divora.. Nulla sarà più come prima, la nuova carne avanza..

"L'Arancia Meccanica degli anni '80"
- Andy Wharol -

BlueBlaster  @  18/01/2013 14:23:00
   6 / 10
Mah bisogna dire che di Cronenberg ho visto pochi film ma non amo il body-horror anzi lo trovo un sottogenere malato e a volte difficile da comprendere bene...questo film è decisamente visionario ed originale nonché avanti per la sua epoca!
Sicuramente è ben fatto e la storia è interessante ma come detto è una pellicola particolare e a me non ha convinto completamente ma son gusti personali.
Ottimo Woods, ottima regia, inquietanti certe scene ma ad un pubblioc odierno ne sconsiglio la visione pur ritenendolo un pezzo di storia del Cinema...

Invia una mail all'autore del commento Project Pat  @  18/01/2013 06:13:35
   7 / 10
Cronenberg osa e vince con quest'opera dal disegno di critica al lavaggio del cervello televisivo e alle cospirazioni governative di massa. Non per niente "Videodrome" sarà più volte successivamente citata in altri campi, persino da Tiziano Sclavi in "Dylan Dog" (ved. "Canale 666"). Ricercato e (soprattutto) attuale a dir poco, nonostante la poca chiarezza della sceneggiatura in alcune parti.

antoeboli  @  12/01/2013 15:49:55
   5 / 10
Devo esser sincero , di Cronenberg ho visto solo il film cult ''la mosca'' , e ho rimediato su consiglio di qualche persona vedendo videodrome completamente all'oscuro del genere che il regista vuole affrontare .
La trama e il suo significato profondo e di sdegno verso i mass media americani ha un grosso senso logico , e potrebbe benissimo ritagliarsi un pezzetto anche nel periodo attuale, e la sceneggiatura scritta dallo stesso regista è originale gia nell'83 , figuriamoci oggi .
Belli gli effetti speciali su cui si basa il tema della carne che cambia , come dice lo stesso protagonista , e seppur plasticosi ,sono resi in maniera esemplare .
Ma cos' è che non funziona secondo me e anche secondo i miei gusti in Videodrome .
Sicuramente la lentezza del film , che dura poco , ma sembra non iniziare mai , con il regista che cerca di propinarci la storia goccia a goccia , imboccandoci col cucchiaino lentamente ogni sequenza.
Poi qualcuno ha considerato il film un horror , ma questo lo si può evideziare solo per le scene splatter , perchè togli quelle due-tre potrebbe benissimo finire in un classico fantastico o fantascientifico .
Se il film della mosca mi era parecchio piaciuto , questo qui è pieno zeppo di momenti di delirio , momenti strambi che tu non capisci se sia succedendo davvero o è frutto del momento del protagonista , e il film molte di queste non le chiarisce .
Il finale poi non me lo sarei aspettato cosi banale , credendo fino all ultimo in qualche colpo di scena che non succede mai , oltretutto per molto può risultare un film complesso e soporifero .

vieste84  @  04/01/2013 18:55:58
   7 / 10
Film ancora una volta visionario, molte le scene forti. Verso la fine forse è un exploit un po esagerato di azione

Lory_noir  @  26/12/2012 21:05:51
   4½ / 10
Cronenberg ha uno stile molto particolare, che può piacere o non piacere. A me in questo caso non è piaciuto.

sweetyy  @  01/12/2012 04:19:11
   6 / 10
Personalmente trovo Videodrome un film altamente sopravvalutato, considerato uno dei suoi migliori film, per me ha fatto di meglio... (La Mosca, La Zona Morta per es.)

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Ultima risposta 22/10/2013 01.38.58
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outsider  @  30/11/2012 08:14:22
   6½ / 10
un buon prodotto, onirico a tratti, altrove fumettistico, per i tempi. certamente godibilissimo allora, interpretato alla creepshow, ancora piacevole perche' diverso.
bonta' della televisione che, nei canali digitali gratuiti, trasmette cose che, altrimenti, passerebbero, senza conoscerle, alla storia.

Supercecco  @  16/10/2012 10:22:55
   6½ / 10
Non mi sento di promuoverlo pienamente... Durante la prima parte intriga parecchio, ma quando la storia entra nel vivo la successione degli avvenimenti e gli accadimenti stessi mi sembrano piuttosto caotici... Secondo me ad un certo punto il regista si è trovato nella condizione di non riuscire più a sviluppare pienamente quello che aveva in testa, vuoi per i mezzi tecnici isufficienti, vuoi per un vicolo cieco nella storia... Per il resto è piuttosto interessante, a partire dal sesso sadomaso fino alla tematica principale che è quella del potere mediatico...

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  07/10/2012 17:03:29
   7 / 10
Verità e allucinazione... finzione che diviene più vera del vero. Tema interessante forse non pienamente sfruttato ma è comunque un buon film, visto anche l'anno di produzione.
Forse il film grazie al quale si afferma Cronenberg, un regista che ha poi fatto vedere ottime cose.

Naitsirk  @  31/07/2012 23:12:25
   8½ / 10
"Morte a Videodrome. Gloria e vita alla nuova carne! ! " Organico e originale, Cronenberg firma un grande film.

Invia una mail all'autore del commento camifilm  @  31/07/2012 19:33:23
   7½ / 10
Ai tempi in cui fu girato questo film era la TV che mangiava l'uomo, questa era la tecnologia massima che ai tempi l'uomo possedeva, con le VHS ormai consolidate. Ancora i costi non erano proprio per tutti e quindi considerata la tecnologia che presto sarebbe stata nelle case di tutti.

Il film presenta il demonio generato dalla TV ed entrato in ogni nelle persone.
Una TV che crea persino tumori al cervello che oggi possiamo paragonare alla dipendenza da tecnologia di molte persone che si abbronzano d'estate grazie al monitor del pc.

Bellissimi gli effetti speciali. Ricordiamoci l'anno 1983. Effetti non computerizzati, ma come per i migliori film del periodo risultano più veritieri di quelli oggi fatti tramite COMPUTER.

La storia è piuttosto lineare, ma allo stesso tempo paranoica.
Bene la regia e le interpretazioni.

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KRIS.K  @  29/07/2012 07:11:26
   8½ / 10
Un grandissimo film , Cronenberg conferma la sua genialità. Regia,trama, attori perfetti,una creativa critica alla tv ,che atmosfere poi. (eff.spec eccellenti).

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  23/05/2012 14:25:17
   8 / 10
Dico subito che non sono un fan di Cronenberg anche se sarebbe disonesto da parte mia negare il suo indubbio talento. Questo "Videodrome" è invece uno dei (pochi) film da lui realizzati che mi ha colpito profondamente, non tanto per i temi trattati (che più o meno sempre i soliti, ovvero le mutazioni, il condizionamento mentale,...) ma per la forza con cui li mette in mostra, utilizzando scene che resteranno impresse nella mente dello spettatore

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realizzate con effetti speciali artigianali ma di notevole impatto visivo (molto migliori di gran parte della CG che si vede oggi). Un film molto visionario, e a tratti un po' confuso per la verità, che colpisce nel segno e non si dimentica facilmente.

Gruppo COLLABORATORI Marco Iafrate  @  26/04/2012 21:41:24
   7 / 10
Le ossessioni, quando la volontà non riesce a liberarsene, portano alla follia.
Cronenberg si assicura una passeggiata su un terreno fertile per riversare al suo pubblico tutte le sue distorsioni mentali. Il chiodo fisso su tutto ciò che è mutazione, disgregamento della materia, alterazione dello stato mentale, è presentato con Videodrome su un piatto d'argento. Quale migliore bevanda avrebbe potuto offrire agli appassionati del genere, un cocktail di tortura e sesso, il fascino della pornografia può portare a percorrere strade che un uomo che fa del rigore morale la sua virtù, non può nemmeno immaginare.
Il film è una discesa nell' universo sotterraneo della perversione, quella estrema, dove le azioni che si compiono raggiungono un livello di abiezione tale da relegare la ragione in qualche parte recondita del cervello, dove si agisce in uno stato di trance, allucinati e condizionati da video che trasmettono un abominio quale è la tortura che conduce alla morte.
Le costanti di Cronenberg ci sono tutte, la contaminazione del corpo assimilata ad una potenza psichica, l'energia mentale alla conquista del corpo, le continue riflessioni sulla metafora del contagio e della mutazione, ma pur riconoscendo al regista l'audacia del tema trattato e la compattezza formale che gli è propria, Videodrome, comunque innovativo per l'epoca, non mi ha fatto strappare i capelli, un Cronenberg in chiaro scuro , confuso, un po' come il film

rockyeye  @  15/03/2012 16:47:31
   9½ / 10
Uno dei capolavori di Cronenberg! Visionario come pochi e con un messaggio davvero potente. James Woods fantastico. In questo film c'è tutta la poetica di Cronenberg. Un cult assoluto.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR HollywoodUndead  @  15/02/2012 10:28:35
   8 / 10
Un horror fantascientifico carico di tensione e pieno di suspance.
In questo film, Cronenberg da il meglio di sè per riuscire a catturare l'attenzione dello spettatore non solo sulla pellicola in sè, ma anche sul messaggio di fondo che il film vuole lanciare. Un' opera che riesce a mescolare horror, fantascienza e thriller in un unico frullato che riesce a trasmettere la giusta tensione elettrizzante.
Ottimi, in questo contesto, gli effetti visivi di Rick Baker (uno che ha vinto 7 Oscar, mica cioccolatini) che danno alla pellicola quel tocco splatter che per gli amanti dell'horror non guasta mai. La regia di Cronenberg è abbastanza lineare e riesce a catturare tutti gli aspetti della trama, non lasciando "buchi" di alcun genere. Io, personalmente, lo considero uno dei migliori registi del suo settore e oltre a Videodrome, mi piace citare anche quello che per me risulta un vero capolavoro, "Il demone sotto la pelle". Cito questa pellicola per mettere in risalto un altro aspetto che, nei primi film di Cronenberg, risulta essere un vero marchio di fabbrica del regista canadese, il tocco erotico. Infatti le scene di nudo a carattere erotico sono abbastanza generose, ma non volgari. L'erotismo è un elemento essenziale nel primo Cronenberg.
Protagonista assoluto della storia è il mitico James Woods (Casinò) che interpreta un produttore televisivo che si trova coinvolto in un programma snuff di torture chiamato (appunto) Videodrome.
Pellicola interessante e affascinante che ci fa capire quanto Cronenberg sia bravo nel creare questo tipo di storie morbose sull'ossessione e sul sadismo. Non mancano, però, qualche momentuccio noiosetto, questo a farci capire che la pellicola non è perfetta. Comunque, rimane un prodotto interessante che regala grandi brividi. Un vero cult dell'horror fantascientifico.

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Ultima risposta 18/03/2012 21.26.17
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barone_rosso  @  08/01/2012 21:45:33
   5 / 10
Bah, un po' deluso. Il messaggio è notevole ma la trama è confusa e poco incisiva, lo splatter fuori luogo...

Jack_Burton  @  06/12/2011 09:11:16
   8 / 10
Trama semplice, un po forzata e sbrigativa nel finale ma che non riduce di tanto il valore di questa pellicola, secondo me un piccolo gioiellino anni 80. L'atmosfera che si percepisce è tetra e minacciosa e la colonna sonora contribuisce a ciò. Videodrome vuole essere una critica alla televisione responsabile della depravazione delle persone trasformate in soggetti insensibili ed incapaci di pensare e quindi più facilmente manovrabili. Una frase è particolarmente significativa: "La lotta per il possesso delle menti in america, dovrà essere combattuta in una videoarena, col videodrome. Lo schermo televisivo ormai è il vero, unico occhio dell'uomo, ne consegue che lo schermo televisivo fa ormai parte della struttura fisica del cervello umano, ne consegue che quello che appare sul nostro schermo televisivo emerge come una cruda esperienza per noi che lo guardiamo, ne consegue che la televisione è la realtà e che la realtà è meno della televisione..."

gemellino86  @  21/11/2011 11:31:57
   10 / 10
Il mio film preferito di Cronenberg. L'idea è a dir poco geniale e la tensione aumenta con il passare dei minuti. Sicuramente è uno dei migliori horror anni 80. Non mi stancherei mai di rivederlo.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  07/10/2011 19:57:08
   8 / 10
Tra i film che si sono occupati del rapporto tra uomo e mezzi di tele-comunicazione, "Videodrome" è tra i più morbosi e disturbanti. Cronenberg non è solamente interessato ai messaggi veicolati attraverso lo schermo (non rifà "Quinto potere", praticamente) ma si spinge oltre, arrivando a contemplare l'apparecchio tv come prolungamento del corpo umano in una realtà che esiste solo nella percezione che noi abbiamo del reale. La teledipendenza assume le sembianze di un morbo canceroso che si insinua nella psiche, che altera i rapporti interpresonali, che falsa le esperienze sessuali fino a farne mera carne in un processo incontrollato di mutamenti straordinari.
Facile perdersi nell'immenso itinerario tematico del film (non originalissimo, a dirla tutta, se si pensa che "La morte in diretta" di Tavernier aveva già detto cose molto simili con qualche anno di anticipo), che tuttavia seduce e irretisce grazie alla potenza espressiva del regista e ad un immaginario iconoclastico difficile da dimenticare (James Woods, strepitoso, che penetra lo schermo-bocca o che prende a frustate la tv in cui crede sia in onda la Harry legata).

Crazymo  @  11/09/2011 00:28:40
   7½ / 10
Cronenberg in ottima forma, dirige questo film svelto e diretto, televisione morte. Videodrome. Effetti veramente ottimi, sembrano fatti l'altro ieri, e inoltre mi pare che il budget fosse piuttosto basso, quindi veramente, ottimi, 10.

Grande!

Invia una mail all'autore del commento Elly=)  @  21/08/2011 17:50:28
   9½ / 10
VIDEODROME inizia come thriller commerciale ma a metà film diventa una riflessione sugli effetti che la televisione può produrre. Inoltre come secondo tema, Cronenberg, scieglie di abbattere la barriera fra luoghi pubblici e privati, spingendosi cosi avanti che poi qualche scemo ignorante ha pensato bene di censurare alcune scene!!Un film troppo ma troppo sconvolgente e originale per evitare un clamoroso insuccesso commerciale. (a parte che si sa che l'arte la capiscono in pochi...!)

peppe87  @  23/07/2011 01:47:30
   7 / 10
non so se volesse predire il futuro ma sembrerebbe quasi un film preveggente.
forse un po contorto ma e' da vedere. sempre otimo james woods

Invia una mail all'autore del commento eddy93  @  19/07/2011 11:20:39
   9 / 10
Non so che dire,mi sono pentito di averlo visto scaricato,perchè una pellicola come questa penso che debba essere vista obbligatoriamente originale!
Mi ha lasciato molto confuso il finale,era questo lo scopo del film?

2 risposte al commento
Ultima risposta 20/07/2011 18.29.12
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PignaSystem  @  24/06/2011 12:25:20
   9 / 10
Il Cronenberg più ispirato e avanti secoli!

Nightmare97  @  10/06/2011 16:19:25
   6½ / 10
diciamo che è un bel film, con un messaggio innovativo e importante ma sfruttato male...piccoli difetti come il lento avvenire dei fatti o la trama un po' confusionaria rendono questo film a volte un po' noioso...
tutto sommato, però, videodrome è un film di più che sufficente bellezza che oltre ad avere una trama interessantissima lancia anche un significato molto importante che sicuramente segna il valore di questo film.

cort  @  09/06/2011 19:39:34
   8½ / 10
Cronenberg mi stupisce parecchio con questo film. da guardare almeno due volte perche nonostante il film duri poco più di un ora è molto intenso e la prima volta non si riescie a focalizzare tutte le sue qualita. mi hanno colpito molto le musiche ed il finale che non e impossibile da capire e se ci si pensa un secondo ha solo una soluzione. (nello spoiler ce un aiutino che non dovrebbe rovinare la trama). la cosa negativa e che è un film molto particolare come stile e scenografia.

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kako  @  12/05/2011 00:51:00
   8½ / 10
Un film allucinato e disturbante che estremizza alla massima potenza la società della tv, della perversione e del potere economico. Assolutamente intrigante, finale un po' troppo "onirico-surreale"

Oskarsson88  @  18/04/2011 10:52:16
   7½ / 10
Pellicola di Cronenberg che si svolge in una sorta di società distopica dove regna la televisione con sesso e violenza in primo piano... ci sono i consueti elementi tanto cari al regista, la carne mista alle macchine, le visioni... il film è intrigante e mano mano che avanza si trovano sempre nuovi risvolti che sembrano chiarire la situazione, la quale però nuovamente si oscura. Alla fine non si riesce a comprendere tutto, alcuni passaggi, soprattutto nel finale, sono fortemente visionari e ognuno lo può interpretare come vuole. Questa volta pollice su per Cronenberg anche se... forse se era più limpido era meglio!

incubodimorte  @  03/04/2011 18:58:06
   8½ / 10
Un film che riesce ad essere disturbante, confusionario, allucinato e allo stesso momento ad esprimere chiaramente il messaggio che vuole trasmettere.

sergiolandia  @  01/04/2011 14:14:27
   6 / 10
non è una pietra miliare del cinema mondiale...però rimane un film particolare, anche perchè Cronenberg è MOLTO particolare.
Ingarbugliato a tratti però nel complesso, un buon film.

pipizanzibar  @  27/01/2011 22:30:54
   8½ / 10
Larry Filmaiolo  @  24/01/2011 16:51:27
   8 / 10
Wow...scioccante; folle per l'epoca, forse risulta tuttora attuale. effetti speciali magnifici, storia appassionante e crudele, che ha nella brevità e nel misterioso vuoto finale il suo punto di forza. il mio primo classico di cronenberg, mi ha fatto una buonissima impressione.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  27/12/2010 17:43:15
   7½ / 10
Amo Cronenberg ma credo abbia fatto di meglio. E'in film leggendario che in parte resiste al tempo e mantiene il suo status. Però secondo me è pasticciato e lo stesso Woods a me non ha convinto granché. Bene ha fatto a tagliare la parte dello "spiegone" dove si tentava di dare una spiegazione al funzionamento di Videodrome. Di certo l'idea del film e degli elementi che contiene erano tutti provenienti dal vissuto di Cronenberg ed assai attuali (le tv pirata al giorno d'oggi non esistono più e i timori di cosa la televisione poteva fare all'uomo ormai sono arrivati oltre. )

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Ultima risposta 31/07/2012 19.25.29
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7219415  @  19/11/2010 13:51:34
   7 / 10
non mi ha entusiasmato più di troppo...non adoro lo stile di Cronenberg

guidox  @  02/11/2010 18:42:18
   8½ / 10
l'ho voluto rivedere dopo anni e anni.
sicuramente è difficile dare una valutazione globale facendo un mix fra quello che questo film profetizzava quasi trent'anni fa e la sua realizzazione in un'ottica contemporanea.
certo è che il suo impatto è fortissimo tutt'oggi, perchè se è vero che ci rendiamo conto che il film è attuale come non mai, è vero anche che proprio per risultare così attuale, la resistenza ad un certo tipo di televisione da parte della massa è mancata e continua a mancare e ci si è assuefatti nonostante se ne vedano benissimo i tragici effetti.
del resto lo stesso Cronenberg perde parecchio mordente riadattando poi le stesse tematiche in eXistenZ, ma questa è un'altra storia.

Invia una mail all'autore del commento IL MITO.  @  21/10/2010 14:38:12
   8 / 10
Videodrome è un film che viene definito fantascientifico, ma secondo me sarebbe più giusto grottesco.
Veramente una importante opera di denuncia di Cronemberg nei confronti della televisione ancora attuale a distanza di 27 anni, se non addirittura ancora più attuale.
Dal punto di vista tecnico ci sono alcuni difetti e il film è forse un po' troppo esagerato in alcuni punti.

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Molto buona l'interpretazione di James Woods.
Uno dei pochi film che mi ha inquietato sul serio, soprattutto dopo che il film è finito ti lascia veramente un senso di disagio che non mi era forse mai capitato dopo la visione di un film.
Concludendo Videodrome è un ottimo film sempre attuale da guardare assolutamente soprattutto per i tv dipendenti.

vehuel  @  01/10/2010 08:59:45
   8½ / 10
Film che con il tempo è risultato essere "profetico", Cronenberg è un genio.

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  24/09/2010 11:15:43
   8½ / 10
Videodrome è diviso nettamente in due parti. La prima parte, oltre ad essere una lenta preparazione alla seconda, è anche l'occasione per una riflessione su temi importantissimi e cruciali, quali il rapporto esistente fra istinti di natura "estrema", insiti naturalmente nell'animo umano, e il tipo di rappresentazione/evocazione che ne fa la televisione e il cinema.
La scena chiave è quella della breve e profonda intervista/discussione su questo argomento. L'intervistatrice chiede se l'esposizione massiccia del pubblico a scene di sesso estremo e di violenza possa causare assuefazione se non imitazione. Max, uno che del sesso e della violenza (a dosi "legali") ne ha fatto un mezzo di lucro e di integrazione economico/sociale, asserisce che questa esposizione è un'utilissima valvola di sfogo per gli istinti repressi, che si sublimano nella finzione invece di realizzarsi nella realtà.
Nikki, una giornalista radiofonica che "soccorre" chi soffre (in realtà una masochista), risponde in maniera vaga e superficiale, come se per lei il problema non esistesse. La testimonianza più lucida e scioccante è però quella del dottor O'Blivion: dice chiaro e tondo che ormai la finzione, cioè la televisione, ha sostituito completamente la realtà. Addirittura la televisione è la nuova realtà e la gente ormai la percepisce come tale.
E' un'affermazione di un'importanza immensa, dalle conseguenze imprevedibili, eppure Max e Nikki chiacchierano fra di loro dando più valore ad un avvenimento piacevole che riguarda solo loro due, piuttosto che ad un cambiamento umano epocale. Sarà proprio questa tendenza a sottovalutare, l'eccessiva fiducia, la curiosità morbosa, l'ossessiva ricerca del piacere più "forte" senza limiti che porterà i due all'autodistruzione; destino finale, secondo Cronenberg, di questa corsa pazza e imprudente allo sdoganamento di tutti gli istinti umani.
Nella prima parte si certifica anche un'importante evoluzione estetica che inizia proprio negli anni Ottanta. Max critica un provino erotico giapponese perché "troppo elegante" e un altro di stampo europeo perché troppo "leggero": "il pubblico vuole roba forte, che spacca", afferma. E' la nascita dell'estetica attuale che privilegia l'effetto più della forma o del contenuto e che è culminata nel pulp e nello splatter.
La seconda parte cambia totalmente registro e si avventura in territori "irrazionali". Entrano in scena il misticismo, la fantasia creatrice, l'utopia, il gusto estetico della simbologia fantastica/inquietante. Spariscono coordinate di verosimiglianza, tempo, luogo. Entrano in scena forze ed entità misteriose di cui non viene spiegata la provenienza e il fine. Tutto si trasforma nel piacere della rappresentazione simbolica, in scene di una pregnanza davvero sconvolgente.
Non aiuta però nel godimento di queste scene l'indeterminatezza della forze in gioco (in "Il demone sotto la pelle" invece ogni cosa era "razionalmente" spiegata). Quello che ne esce fuori è la mistica della "nuova carne", cioè la fusione fra tecnologico e fisico, fra razionalità scientifica e primordiale istinto umano. E' la sintesi visuale della nuova cultura che si è imposta dagli anni '80 in poi: i prodotti tecnologici animati dagli istinti più estremi quali sesso e violenza, con meta finale probabile l'(auto)distruzione. La scena finale del film è chiarissima in proposito.
L'atteggiamento di Cronenberg è abbastanza ambiguo: evoca con partecipazione ed espressione, ma sembra che lo voglia fare per mettere in guardia nei confronti di questa evoluzione autodistruttrice. Tutto è rappresentato nel carattere di Max. Non è animato da cattive intenzioni, solo che è troppo curioso, fiducioso e imprudente. Determinante sarà l'apporto di una figura femminile (Cronenberg può tranquillamente passare per misogino) morbosa, superficiale e pansessuale che letteralmente "trascina" il protagonista dentro il gorgo degli istinti primordiali, annullando tutte le sue autodifese culturali. Così la persona convinta che tutto fosse uno sfogo fittizio, alla prima OCCASIONE di vivere il fittizio come reale (nel senso indicato da O'Blivion) si lascia andare, scoprendo che non è una finzione, uno sfogo ma un desiderio concreto. La televisione/finzione si propone addirittura come sostituita della religione come oppio dei popoli. Il gusto attuale per i reality, l'uso politico centrale che ha il mezzo televisivo ci fa capire che O'Blivion non aveva tutti i torti.
Ad analizzarlo bene questo film, al di là del gusto per l'immagine, ci propone delle riflessioni importantissime e tutto sommato, secondo me, ci vuole mettere in guardia a non essere troppo superficiali, imprudenti e fiduciosi.

5 risposte al commento
Ultima risposta 24/07/2013 22.57.05
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MarkTheHammer  @  18/09/2010 00:08:00
   5½ / 10
Mah.
Bello il messaggio di fondo ma il film in sé non m'è piaciuto. La tematica, il condizionamento mediatico, è assolutamente attuale e quindi il messaggio che lascia il film è molto bello. E' la sua realizzazione che non m'è piaciuta.

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La trama, comunque, è abbastanza disturbante.
In generale, non brutto ma reputo sto film tutt'altro che un capolavoro. La mosca rimane il mio film preferito di Cronenberg.

Invia una mail all'autore del commento baskettaro00  @  30/08/2010 12:34:49
   8 / 10
Per adesso il mio preferito di Cronemberg(apparte questo ho visto"la mosca"e"scanners"), un regista che dimostra di essere davvero avanti rispetto ai tempi, 27 anni fa aveva già capito il potere dei mass-media, capaci di trasmettere allo spettatore ciò che vogliono,chi guarda tende a ripetere gli atteggiamenti visionati ed in un certo modo viene"strumentalizzato", cosa che viene svelata grazie al finale

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Gli effetti splatter son davvero ben fatti, quello della cassetta infilata nella pancia è tremendamente realistico, quasi disturbante per certi versi.
Woods incredibilmente nella parte, anche io come dice un utente quà sotto, fatico a trovare un altro attore che sarebbe così entrato nella parte come ha fatto lui.
Un film nel quale il confine tra realtà e fantasia è palpabile, e le allucinazioni si uniscono alla prima.
Un ottimo prodotto, visionario e piuttosto"incisivo", che aiutato dalla breve durata ma anche da un vortice di"magnetismo" che non riesce a staccare lo spettatore dallo schermo riesce a farti visionare il film fino alla fine rimanendo più che soddisfatti.
Consigliato a pieni voti!

4 risposte al commento
Ultima risposta 31/08/2010 10.03.40
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axel90  @  09/07/2010 09:58:36
   8 / 10
Profetico e suggestivo, "Videodrome" si presenta al pubblico come un horror senza rendersi conto che in realtà "si tratta di una realtà ancora più lugubre e macabra". Cronenberg qui attacca tutto e tutti: la società, la televisione, la chiesa, le istituzioni, l'America... ma lo fa sempre seguendo quel suo stile visionario, fatto di mutazioni corporee che danno posto alla cosidetta "nuova carne". Woods bravissimo nell'interpretare l'uomo d'affari comune che in realtà rimane sublimato dalla violenza e forza allucinogena del tubo catodico.
Un cult degli anni '80 che ancora oggi urla, forte delle tematiche sempre attualissime: la Televisione come mezzo di dittatura e sodomizzazione della società. Complimenti a Cronenberg, avanti già parecchi anni con questo film.

Kymmy  @  07/07/2010 11:02:13
   8½ / 10
Uno dei migliori film di Cronenberg, cui partecipa anche la bellissima Debbie Harry (Blondie). Interessante e visionario, certamente non annoia, e l'ide adi fondo è geniale. Consigliato vivamente a tutti.

bebabi34  @  03/06/2010 19:27:19
   7 / 10
Alcune chicche scenografiche fanno di questo film un cult intramontabile. Personaggi molto attuali e discutibilmente affascinanti.

elmoro87  @  17/05/2010 11:33:41
   6 / 10
In un film di 30 anni fa il visionario Cronenberg getta un messaggio che è quantomai attuale e veritiero... è anche vero che se il messaggio e la morale sono esemplari, la stessa cosa non si può dire per il film in sè e per la trama, molto sconnessa e priva di mordente... Ottimo il succo, ma certo non si può dire che questo film è un capolavoro...

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  22/04/2010 10:34:06
   8½ / 10
Ormai sappiamo come nel cinema di Cronenberg il tecnologico si sia unito alla carne, alla mente, dando origine ad un’unità piatta come il metallo ma che presenta gonfiori. L’interazione tra individuo e schermo è infine internamento. L’uomo cronenbergiano non cerca più la verità, ma un orgasmo che passa anche e soprattutto dal proprio dolore, come ultimo rimedio per sentirsi vivo, incastrato dove si trova nel piano del non più vivo - e restituire spessore al pensiero individuale appiattito e controllato, rilievo al video, nodulo tumorale di un organismo in avaria.

Il sangue e lo sperma si caricano di Ampere. Le vene si fanno cavi, gli occhi monitor percossi da immagini violente; un traffico di neurotrasmettitori e segnali va incanalandosi – verso false ricezioni, cortocircuiti, impasse, esaurimenti, esplosioni nervose.

E’ questo il grande cinema visionario di Cronenberg, ed è questa la sua terrificante televisione: un interminabile corridoio psichiatrico senza infermieri, un buio dedalo saturo di sinistre alcove che sanguinano.

6 risposte al commento
Ultima risposta 24/04/2010 01.21.56
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dave89  @  20/04/2010 17:35:31
   8 / 10
uno dei suoi migliori film

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  27/03/2010 01:47:52
   8 / 10
Un film horror allucinato eccezionale! io i film di Cronenberg onestamente li apprezzo, ma non li considero dei capolavori o dei film pazzesci (tranne il demone sotto la pelle), ma con questo videodrome, e senza dubbio un piccolo capolavoro.
Quello che Cronenberg vuole farci capire da questo film, e certamente il legame tra realtà e finzione, divise ovviamente dalla televisione, dove l'uomo cerca di essere quello che i media e la Tv vogliono rappresentare, tutto questo viene riprodotto da Cronenberg attraverso scene disturbanti e malate che si uniscono a delle allucinazioni metafisiche diciamo fuori da ogni limite, con una risposta non molto chiara e decisa da parte del regista.
La realizzazione del film onestamente lo trovata buona e fatta bene: non annoia e tiene sempre un livello di tensione e suspance giusti senza troppi sblazi, infine gli effetti splatter sono fatti alla grande, e le scene sadomasochiste sono molto forti e penetranti a livello psicologico.
Un piccolo capolavoro come ripetuto prima, questa volta Cronenberg mi ha semplicemente stupito. Delirante.

James_Ford89  @  25/03/2010 02:41:13
   9 / 10
Premetto che considero eXistenZ di gran lunga superiore come trama e sceneggiatura ma questa è una pietra miliare del cinema ! Già nel lontano 1983 Cronenberg aveva già capito a cosa andavamo incontro con la "perversa"(a modo suo) mania di guardare la tv. E' sicuramente un film sconvolgente e disturbante, molte scene sono incredibili e ti lascia un pò di amaro in bocca...insomma uno di quei film che piacciono a me. Incantevole

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