dogville regia di Lars Von Trier Danimarca, Svezia, Francia, Norvegia 2003
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dogville (2003)

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locandina del film DOGVILLE

Titolo Originale: DOGVILLE

RegiaLars Von Trier

InterpretiNicole Kidman, Harriet Andersson, Lauren Bacall, Jean-Marc Barr, Paul Bettany, Chloe Sevigny

Durata: h 2.45
NazionalitàDanimarca, Svezia, Francia, Norvegia 2003
Generedrammatico
Al cinema nel Novembre 2003

•  Altri film di Lars Von Trier

•  Link al sito di DOGVILLE

Trama del film Dogville

Sfuggita all'inseguimento di due killer, la bella Grace arriva nella sperduta cittadina di Dogville. Grazie all'aiuto di Tom, portavoce della comunità, Grace riesce ad ottenere protezione a patto che sia disposta a lavorare per la comunità. Ma quando si viene a sapere che la donna è una grossa ricercata, gli abitanti di Dogville avanzano nei confronti di Grace sempre maggiori pretese. Ma Grace nasconde un segreto che farà pentire tutta Dogville di aver mostrato i denti contro di lei...

Film collegati a DOGVILLE

 •  MANDERLAY, 2005

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Voto Visitatori:   7,72 / 10 (318 voti)7,72Grafico
Miglior Film dell'Unione Europea
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
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Voti e commenti su Dogville, 318 opinioni inserite

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Laszlo  @  20/12/2003 00:31:57
   8 / 10
Non sono mai stato un estimatore di Triers, in primis dopo l'irritante e piagnone Dancer in the Dark, devo ammettere però che questo film appartiene ad un'altra categoria; se da un lato la messa in scena teatrale non rappresenta una novità in campo cinematografico, molto originale è stata l'idea di concepire gli spazi come assolutamente trasparenti e bidimensionali all'occhio dell'osservatore neutrale, a risaltare meglio la limitatezza e la mediocrità del piccolo mondo in cui si muovono i vari personaggi.
Leggendo alcuni commenti e recensioni, ho notato che si pone l'accento sulla cattiveria o malvagità degli uni o degli altri, ma trovo che in questo film, il concetto sia fuorviante o perlomeno inadeguato.
Qui ad essere messo in scena è l'animo umano con tutte le sue debolezze e vizi nessuno escluso, e l'incapacità di
staccarsi da una logica determinista puramente meccanicistica della vita; ed proprio attraverso queste stoiche prove che la protagonista prova a sè stessa che il bene ed il male sono concetti relativi, esiste solo la necessità (talvolta mascherata da falsa virtù) e semmai l'arbitrio di chi detiene più potere degli altri.
Memorabile è la frase finale "....forse il mondo non sarà certo peggio di prima se continuerà ad esistere un piccolo paese come DogVille".
Beninteso la critica è a tutta la società universalmente concepita e non soltanto alla ipocrita e bigotta Società americana della piccola o grande provincia...
Che altro dire? ancora una volta LVT dimostra tutto il suo pessimismo cosmico verso l'animo umano ed il suo ateismo è fin troppo manifesto, tuttavia il msg finale per quanto evita di dare una risposta a tutto ciò (lasciando il compito di una sana presa di coscienza allo spettatore) a ben vedere non è privo di un barlume di speranza "...anche il potere non è necessariamente negativo..." come dice l'impeccabile interpretazione del sempre bravo James Caan.
Sulla bravura della Kidman inutile soffermarsi dato che da tempo conferma di essere la miglior attrice sulla piazza della sua generazione.

debaser  @  18/12/2003 12:54:03
   9 / 10
Eccezionale, come al solito Von Trier ci regala ogni volta nuove prospettive. non capisco la gente che si lamenta ma non is informano prima di andare a vedere un film? Lo stile Dogma lo conoscono o no?

10 risposte al commento
Ultima risposta 15/01/2004 11.24.45
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Gruppo COLLABORATORI _Orion  @  16/12/2003 16:14:21
   8 / 10
Mi è piaciuto moltissimo. Un film in cui etica ed estetica finalmente non si prendono a schiaffi. Wachowski andate a scuola

auron84  @  14/12/2003 21:55:55
   8 / 10
innanzi tutto l'atmosfera è fantastica...ll'illusione delle pareti,degli alberi e tutto il resto è un idea geniale.poi il film è veramente molto bello,non sarà il massimo della vivacità ma è un film su cui riflettere...credo ke si meriti 8 tutto,non solo il finale

Invia una mail all'autore del commento Blow__  @  12/12/2003 19:31:08
   7 / 10
buon film!!! molto innovativo e particolare, grande il finale!

tilla  @  09/12/2003 11:44:37
   7 / 10
essenziale fino all’osso, troppo direi, perchè poteva essere efficace (e lo è sicuramente) anche senza essere così… “artistico”.

Invia una mail all'autore del commento panizzi  @  08/12/2003 21:55:32
   7 / 10
Grace è un’idealista divenuta tale per sfuggire a ciò che della sua vita non le piace: il padre gangster.
Una sorta di romantico e coraggioso distacco da un’etica che non accetta e che ha, come gli farà notare paradossalmente il padre, l’arroganza di rifiutare, di giudicare.
In quel di Dogville ci sono quindici brave persone finché non gli è data occasione di esser e più forti e di avere la possibilità di giocare la loro “convenienza”. Quando si sentono più forti di Grace la usano, la umiliano, scaricano su di lei la brutale loro inanità morale: quella del genere umano.
La debolezza di Grace diventa il loro mitra: è un mitra che non spara pallottole come quello di suo padre, ma uccide allo stesso modo, anzi in modo più subdolo e vergognoso. Gli esseri umani sparano, uccidono ogni giorno. Il tuo vicino di casa che così gentilmente ti saluta ogni mattina, in un altro perimetro di vita ti sbranerebbe. C’è solo lei, Grace, che per fuggire da ciò che non accetta tenta di giustificare i cittadini di Dogville. Purifica se stessa con un esercizio stoico che le fa sopportare la loro vigliacca natura usando una pietas oltre i limiti.
L’uomo dovrebbe essere forse la via di mezzo tra l’animale cattivo e spietato che deve appagare molti appetititi oltre alla fame, e la pietà di taluni per gli altri che te li fa sopportare. Grace si attacca disperatamente alla pietà per trovare ragione a se stessa, poi capisce che quelli non sono meritevoli di pietà. Capisce che sono peggiori di suo padre gangster armato.
Forse ha un po’ di ragione, in effetti la cattiveria del padre è decisamente più onesta, meno meschina e ipocrita. Alla fine sceglie di trovare se stessa nella vendetta piuttosto che nella pietà. In medio stat virus, verrebbe da pensare e insieme viene da capire che la virtù non appartiene alla media degli uomini. A Dogville se ci pensiamo bene, ci siamo già stati tutti.


Ciccio  @  06/12/2003 18:30:09
   10 / 10
Due sfere grosse come due pianeti! Queste mi sono venute nel basso ventre le prime due ore del film, ma gli ultimi venti minuti sono GENIALI! Lars Von Trier c'hai due montagne sotto la mazza! Bravo! Hai sottolineato i vari aspetti della natura umana con una precisione millimetrica! Ci hai condotti nei meandri della nostra psiche con saggezza e talento... Nicole più bella e più brava che mai! Alla fine anche un po' figlia di peripatetica! Grandi attori, grande sceneggiatura... Sembrava esser travolti dalle onde del mare, tanto non si capiva dove il film andasse a parare e invece... Invece ci hai smascherato tutti Lars è vero noi esseri umani siamo proprio dei pezzi di sterco di maiale! Non a caso alla fine si salv il cane... L'unico a meritare la vita! W La Guzzanti!

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Ultima risposta 07/12/2003 14.02.57
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Atomico  @  06/12/2003 02:47:17
   8 / 10
Questo film che ho visto l’altra notte mi è piaciuto decisamente.
Parlo di quel piacere non fatto di immagini spettacolari, o brividi continui o suspance, ma di quell’unico piacere che viene dallo spingersi in profondità nella natura umana.
Perché in questo film si parla della cattiveria, di come può nascere tra brave persone, aumentare sempre più perché priva di ostacoli, fino a diventare bestiale e incontrollata, senza più freni.
E il finale : che impartisce un grande insegnamento morale tra i dialoghi del padre e della figlia, su come la cattiveria NON VADA affrontata. Ottimo, profondo, anche se gli manca qualcosa ( ecco perché il mio voto è 8 e non 9 ).
Cosa gli manca ?
E’ insufficiente nel dare la risposta a come il male VADA affrontato. Non è certo la carneficina la risposta corretta, anche se più spettacolare alle esigenze del film.


Senza quest’approfondimento sulla natura umana, avrei dato al film un bel 5, perché visivamente parlando è povero, lento nel suo svolgimento, e spesso soporifero ( considerando la drammaticità delle cose che avvengono ), al punto da sembrare surreale.




19 risposte al commento
Ultima risposta 20/12/2003 10.03.16
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aldo colombo  @  04/12/2003 19:04:47
   10 / 10
Invia una mail all'autore del commento Mangaman  @  01/12/2003 21:40:49
   8 / 10
Tutto ciò di cui avevo bisogno dopo aver visto Dancer in the Dark GRAZIE LARS Grazie anche per il taglio dei 40 minuti noi Italiani siamo un branco di emeriti ******* e ci meritiamo sempre più spesso punizioni di questo genere, soprattutti tutti coloro che non vanno al cinema e oziano davanti alla rovina del nostro presente il televisore...
Andatelo a vedere e zitti!

Caruso  @  01/12/2003 13:55:15
   7 / 10
Chesto firme di firme gli ha di morto poco visto che a parte i soliti spop-cornii dei cafun che bazzican i ccinema , e ti sembra più d'esse a teatro ! E gli è un bene... Personaggi gnudi e crudi come la scena colle case senza pareti perchè in ogni paesino che si rispetti tutti , anche i cani , e sanno tutto di tutti. Io c'ho provaho a vede' riferimenti biblici , similitudini da intellettuali incallihi...mah...la verità gli è che questo firme e unn'insegna niente ma fa riflette' cor su attacco gratisse , senza di' davvero nulla di novo , alla società e all'omo sempre più crudele e più malato mentre i personaggi e vengan inquadrati come se fossero topini da laboratorio ! E purtroppo l'unica cosa che a vorte ti sembra gli è che ti voglia mostra' l’arroganza ipocrita di una umanità che la pretende,di mette' all’indice i suoi stessi difetti, colla stessa convinzione con cui e si criticano i difetti degli altri...insomma quasi casi facendo finta che e un non sono i Propri (difetti) . Per me e gli è da vedere anche se Grace di Grazia da chei bucaioli d,abitanti e ne riceve davvero pohina....subdolo , davvero...ma basta perchè urtimamente i' mi commenti e buttan troppo su'i sserio ! ..o no ? Caruso


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Ultima risposta 02/12/2003 21.37.33
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Il Messere  @  28/11/2003 01:49:30
   8 / 10
Appena tornato dalla sala, non potevo esentarmi dall'esprimere un commento su quest'opera incalzante.
L'ambientazione singolarmente teatrale e scarna sembra all'inizio soltanto introduttiva; poi, nel constatare che e` la scenografia di tutto il film pensiamo ad uno scherzo di cattivissimo gusto del (troppo) eccentrico regista scandinavo. Eppure quell'ostentato minimalismo risultera` un espediente assai efficace come spunto per destare l'immaginazione dello spettatore: un incentivo per accrescere il pathos con la vicenda (che tratta temi decisamente importanti) e con la presenza dei grandissimi attori; non voglio soffermarmi su Nicole Kidman: mi limitero` a constatare che e` una delle piu` belle e brave attrici viventi (devo ammettere che sono pazzo di lei).
L'ipocrisia dei nativi di Dogville (a cominciare dai mocciosi) e` piu` raccapricciante di qualunque esplicita cattiveria. E` quindi assolutamente legittimo il catartico sterminio di massa attuato da Grace: l'odio genera odio. A cominciare da quei pargoletti gia` cosi` disgraziatamente spietati. D'altronde Grace, come gli argomenta il padre, ha avuto la presunzione di reputarsi eticamente al di sopra dei meschinucci abitanti di Dogville. Attraverso la terribile vendetta finale riconosce a se stessa il contrario.

Una curiosita`: lo sapevate che von Trier, oltre a non aver girato il film in America, negli USA non c'e` mai stato in vita sua? Quanta presunzione da parte sua...

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Ultima risposta 01/12/2003 00.37.16
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vivaely  @  27/11/2003 12:58:41
   8 / 10
davvero bello ed originale. Magari un po' lento all'inizio, me vale la pena vederlo!

Invia una mail all'autore del commento carmen  @  20/11/2003 12:13:27
   7 / 10
Che film, che inquietudine, che rabbia, che sconcertante verità, che stupenda e meravigliosa attrice è Nicole Kindman? Sono ancora qui che ripenso a questo film o meglio rappresentazione teatrale vista attraverso una macchina da presa di un genio…. Anche se mi sono addormentata un pezzettino piccolissimo mi sono svegliata malissimo alla prima violenza subita da Grace, che mi ha totalmente fatto riassorbire dalla vicenda, per entrarci e non uscirne più fino al finale più che soddisfatta…
Mi soffermo alla vicenda, alla nuda e cruda verità che essa esprime, al dolore e alla fragilità che sono racchiuse dentro ognuno dei personaggi e quello che posso dire è che fa male, ma tanto, e in tutto il film non c’è un solo istante in cui tutto questo viene dimenticato o accantonato per farti prendere respiro…E’ da vedere questo film con una presa di coscienza di quello che si andrà ad affrontare cercando fuori nella vita una boccata di aria fresca


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Ultima risposta 15/12/2003 17.30.35
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Kaiser  @  19/11/2003 18:00:56
   9 / 10
Favoloso. Von tryer crea una spazio di stampo teatrale, plasma i corpi e gli animi di coloro che solcano il palcoscenico, sviscera le loro anime, ne mostra le nefandezze più buie. La critica alla società americana ti entra dentro e nemmeno te ne accorgi, geniale

comparo  @  18/11/2003 23:44:50
   9 / 10
Davvero incredibile,recentemente ho letto la critica di questo film,che seppure sia positiva tende ad accreditare significati inesistenti e tralascia il "vero"succo della storia.Questo film è una presa di coscenza,questo film non è trama,non è storia e nemmeno un film...è la vita,la rappresentazione "perfetta"della vita e di coloro che sono convinti di essere "meno animali di altri",ovvero noi uomini(...donne comprese ovviamente...).Titolo alternativo del film...La naturalità della fragilità umana...ben inteso che con il termine fragilità intendo quell'insieme di caratteristiche che rendono l'uomo quello che è...un animale.Sono rimasto sbalordito quando ho letto una critica relativa al finale del film,dato che costui(colui che ha scritto l'articolo)ritiene che la protagonista in conclusione si dimostra essere la più malvagia,la più violenta....NO COMMENT...*******,lasciatemi il termine di disgusto...
Lei rappresenta a mio avviso la presa di coscenza,la filosofia e allo stesso tempo l'umanità(alla fine)e tutto questo al di là del "bene" e del "male"...concezioni che sarebbe ora di dimenticare...ipocriti!
ciao a tutti...vi volgio bene!
:o)

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Ultima risposta 20/11/2003 13.16.06
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Invia una mail all'autore del commento Xavier  @  18/11/2003 13:44:42
   8 / 10
davvero singolare...però da un regista come lui me lo sarei aspettato! la Kidman davvero grande...come sempre

prozac  @  17/11/2003 14:32:41
   10 / 10
FANTASTICO, MERAVIGLIOSO, BELLISSIMO...TI METTE UNA RABBIA DENTRO CHE VIENE CALMATA SOLO ALLA FINE.KIDMAN DA OSCAR

Invia una mail all'autore del commento Marco!!!  @  16/11/2003 16:54:36
   10 / 10
il migliore film degli ultimi anni.
La kidman e' stupendamente bravissima, la scelta di girare tutto il film in un unico studio, con le cose disegnate col gesso e' semplicemente perfetta.

2 risposte al commento
Ultima risposta 07/12/2003 19.32.58
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farfy  @  16/11/2003 14:17:40
   8 / 10
La scelta del regista di ambientare tutto il film in un set che assomiglia ad un palco teatrale è sicuramente coraggiosa (molti la consideranno astuta, altri azzardata).
E' certamente uno dei film più originali che abbia mai visto negli ultimi anni, Nicole Kidman è straordinaria, il suo personaggio buca lo schermo per tutta la durata del film. Il finale fa capire che se il male e l'ignoranza sono radicati in un certo luogo, essi non potranno essere curati, neanche con la gentilezza e l'amore. L'uomo ha la possibilità di ragionare, ha il materiale per studiare, ma a volte ignora tutto questo per assecondare i propri istinti, anche se sa che sono sbagliati. Credo sia questo l'errore degli abitanti di Dogville. :)

Invia una mail all'autore del commento krampack2000  @  16/11/2003 10:33:24
   7 / 10
La bontà non è di casa a DOGVILLE e la cattiveria malcelata da un finto buonismo dei suoi abitanti fa presto a farla da padrone. A DOGVILLE sono tutti malvagi, crudeli, perfidi e le sole sensazioni che trasmettono sono di rabbia e di vendetta. Un gran finale e finalmente si tira un sospiro di sollievo, se si potesse fare anche con i nostri vicini di casa poco simpatici sarebbe fantastico.
Per andare a vedere DOGVILLE devi essere preparato psicologicamente, devi entrare nel meccanismo strano della rappresentazione teatrale, la più scarna e minimale e così riesci a sopportare anche la presenza di quella attricetta da quattro soldi di Nicole Kidman.


13 risposte al commento
Ultima risposta 21/11/2003 10.35.51
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ELY81  @  16/11/2003 00:07:45
   8 / 10
non conoscevo Von Trier prima di vedere questo film. Non posso fare, quindi, dei paragoni con le sue precedenti pellicole. Credo che Von Trier abbia realizzato una delle pellicole più provocatorie e crude che mi è capitato di vedere in questi ultimi tempi, dove tutto sembra perfetto e imperfetto al tempo stesso, reale e surreale. Le case prive di struttura, la gente approfittatrice, i gangster e Grace...la dolcissima e tenera Grace. ma cosa si svela in questa scarna scenografia teatrale e nei pochissimi personaggi presenti in questa utopica Dogville?E' un film dalle diverse interpretazioni, che tocca fino in fondo all'animo. Grace è il bene, che con l'arma del potere vince ogni umiliazione, sopruso e qualsiasi altra cattiveria. Questo film è un piccolo gioiello che può essere amato oppure odiato, come Von Trier. E' un peccato pensare che nella versione integrale presentata a Cannes durava 40 min. in più. Avrei voluto vederlo in versione integrale!

4 risposte al commento
Ultima risposta 12/07/2007 23.19.44
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supervixen  @  15/11/2003 22:12:55
   8 / 10
Eccezionale nel momento in cui ha catturato i miei pensieri sotto innumerevoli aspetti diversi..Un film sull'atrocità della creatura umana.

Invia una mail all'autore del commento Holly  @  10/11/2003 01:04:28
   9 / 10
che pugni allo stomaco.
E' difficile dare un voto... la genialità non si può negare; la bravura degli attori è incredibile; non c'è che dire, questo film è scioccante.

Invia una mail all'autore del commento dama del fiume  @  09/11/2003 18:52:40
   10 / 10
Un film straordinario e molto intelligente, aperto a molteplici chiavi di lettura; notevoli le foto durante i titoli di coda: l'America non è solo Hollywood

Rama  @  09/11/2003 08:22:48
   7 / 10
Sono sostanzialmente d'accordo con il giudizio di Cineamatore. Ma bisogna considerare l'ardita sperimentazione di questo film. Pubblicizzato come un dramma, o un thriller, ha deluso il pubblico. Ma dopo il Dogma 95 von Trier prende ancora tutti in contropiede con questo affascinante connubio tra cinema teatro e letteratura. Senza scordare la provocazione finale; fateci caso, il film non è altro che una lunghissima introduzione delle immagini finali.
Nel merito però, rimane il giudizio di Cineamatore, anche se ricordiamo che la grandissima provocazione/pretesa del regista è quella di descrivere l'america non per esperienza diretta (non c'è mai stato), ma attraverso la sua produzione cinematografica.

P.S.: perchè hanno tagliato 40 minuti di film? che bisogno c'era?

19 risposte al commento
Ultima risposta 17/11/2003 08.58.10
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