match point regia di Woody Allen USA, Gran Bretagna 2005
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match point (2005)

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locandina del film MATCH POINT

Titolo Originale: MATCH POINT

RegiaWoody Allen

InterpretiScarlett Johansson, Jonathan Rhys-Meyers, Emily Mortimer, Matthew Goode, Brian Cox, Penelope Wilton

Durata: h 2.04
NazionalitàUSA, Gran Bretagna 2005
Generethriller
Al cinema nel Gennaio 2006

•  Altri film di Woody Allen

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Trama del film Match point

Il giovane Chris Wilton è un ex tennista professionista ora istruttore per ricchi iscritti a club esclusivi. Chris è deciso alla scalata sociale per cambiare la propia vita. Ma diventando amico e frequentando uno dei suoi allievi, la situazione si complica, si troverà infatti conteso tra due donne in una situazione terribilmente delicata...

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Voto Visitatori:   7,58 / 10 (435 voti)7,58Grafico
Miglior film dell'Unione Europea
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Miglior film dell'Unione Europea
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Voti e commenti su Match point, 435 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  28/01/2006 23:41:14
   9 / 10
Beh finalmente è arrivato il momento di archiviare le tante delusioni e riprendere in mano la tessera d'iscrizione al Fan Club del prolifico ebreo newyorkese. Con Match point si ristabilisce un contatto, le recriminazioni da amante deluso si perdono e si ritrova quel tempo perduto che non apparteneva ai miei sogni da oltre 10 anni almeno (diciamo dal quadretto espressionista di "ombre e nebbia", o l'irriverente affresco di "pallottole su Broadway"). No, davvero stavolta non è il solito annuario di routine con qualche sprazzo dell'antica classe. Stavolta è diverso, Match point ti assorbe radicalmente, turba e coinvolge, ma molto lentamente, una seduzione duratura come i corteggiamenti mai vani. E' ancora una volta una storia di crimini e misfatti col ricordo di Dostoevskji nel taschino e una Londra contemporanea che annuncia efficacemente la sua stasi temporale, nel "bel mondo" catturato come epopea Britannica. E' il "nuovo" Allen, che trasferisce nella Perfida Albione le nevrosi newyorkesi sfidando laicamente la vita, come concetto "astratto" e tragico di una funzione illiberale. Tutto è concesso al protagonista, l'arrampicata sociale, un po' come Laurence Harvey ne "la strada dei quartieri alti", ma Allen non forza mai la mano. Lo stesso personaggio della Johansson (incantevole la sua entrata in scena) è sufficientemente lontano dalla sua "plebeità", e la figlia dell'alta società non ha nemmeno eccessiva dimistichezza con il bon-ton in cui si è integrata. Nel gioco delle due parti, Allen tratteggia un trentenne quanto mai raffinato e abile nel destreggiarsi nei suoi Nuovi Mondi ("Santo cielo, ma tuo padre era un minatore specializzato in galateo?"). Ma a dire il vero sono ben altri i particolari che non possono sfuggire del film: la dimora modesta in cui vive inizialmente il protagonista, il quartiere degradato della johansson, la scelta delle classi privilegiate di assistere, indifferentemente, a uno spettacolo di Lloyd Webber o a un film di Salles sulla vita di Che Guevara, la nudità più volte esibita del giovane forse come simbolo (sintomo) di uomo spogliato nella sua coscienza (memorabile il tremolio delle mani in un taxi dopo aver realizzato il suo diabolico piano).

"Tu farai parecchia strada, se non rovini tutto"
"Come potrei rovinare tutto?"
"Per esempio provandoci con me"
"Cosa ti fa pensare che succederà?"

Dunque prendiamo la rappresentazione di una Londra contemporanea che a fatica coglie il respiro della sua forzata modernità sociale: non solo è credibile, ma geniale.
Ma anche quando l'enfasi prende il sopravvento, interviene l'aria di un melodramma a sottolineare la dimensione cinica e tragica del protagonista, la sua corsa imbelle verso il conformismo, il disprezzo delle norme vigenti e la spudoratezza omertosa della dimensione rarefatta univoca e splendente in cui vive. E poi qualche sequenza da antologia, come l'anello che non riesce a cadere nel Tamigi, segno di un'ineffabile contraddizione della colpa quando non tiene conto di un particolare che potrebbe essere(gli) fatale. C'è sempre un dubbio latente, che affiora anche nei flashback di Chris e nelle indagini degli investigatori che. quasi violentando il fatalismo crogiolante del film, la rinuncia al Castigo, sembrano usciti dall'humour nero e sottile del signor Hitchcock: un vero coup de foudre che trasmette un senso inequivocabile di smarrimento, di insensata vittoria, di legittimazione alla mediocrità dell'avere sull'essere. Amarissimo, e meraviglioso

5 risposte al commento
Ultima risposta 06/02/2006 17.08.40
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the.beatles  @  28/01/2006 18:27:41
   8 / 10
Veramente bello, un Allen insolito ma imperdibile.

JANE  @  28/01/2006 18:20:19
   9½ / 10
Un'opera d'arte. Imperdibile.

1 risposta al commento
Ultima risposta 29/01/2006 13.39.00
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joshua_tri  @  28/01/2006 12:02:56
   6½ / 10
La storia è banale, noiosa per tutto il primo tempo, stile soap, ovvero che non succede niente per puntate per poi esplodere negli ultimi 30 minuti del fim.. però in fin dei conti il percorso psicologico del protagonista riflette senza alcun dubbio la natura umana maschile e la sua debolezza..confermato anche dal riferimento alla Traviata....il film ha delle belle ambientazioni e anche gli attori sono bravi.. mi è piaciuta anche quella impunità dei delitti o delle stragi che purtroppo è segno dei tempi.. (noi italiani non ne siamo immuni purtroppo!!)... che si riflette anche nella riflessione del protagonista in quella visione onirica tipica del teatro greco... Forse vale la pena vederlo solo x questo..

serenella  @  28/01/2006 10:55:52
   9½ / 10
non ho parole, perfetto... woody allen lascia new york per londra, il jazz per la lirica (a proposito, grazie...), ma restano i suoi temi preferiti ed il suo modo di affrontarli. fra dostoevskij e sofocle (ed il finale in cucina è proprio da tragedia greca, con tanto di coro e di morale) costruisce una storia mozzafiato. bravissimi gli attori. grazie... (ieri sera ho fatto la doppietta prima A HISTORY OF VIOLENCE, poi allen...grazie ancora, caro woody, per avermi raddrizzato la serata dopo quella indicibile schifezza!!)

al_pacino  @  28/01/2006 01:59:59
   6 / 10
Film di una freddezza estrema con battute a volte assurde e irreali. Ha comunque il merito di tenerti incollato allo schermo

Invia una mail all'autore del commento ragosta  @  27/01/2006 14:30:02
   9 / 10
bello..strano ma bello..lo rivedrei altre 100 volte..gli attori azzeccatissimi finalmente Woody Allen ha fatto qualcosa di bello..

2 risposte al commento
Ultima risposta 28/01/2006 10.57.38
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super zik  @  27/01/2006 01:33:31
   8½ / 10
Bei momenti di riflessione, bello il crescendo di significato, bellissima la Scarlett, bravissima la moglie del protagonista a fare la sua parte insignificante,

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Invia una mail all'autore del commento EnglishRain  @  27/01/2006 00:50:02
   6½ / 10
Non mi ha annoiato, la regia di Woody Allen è ottima...

Però doveva essere un thriller mentre per gran parte del film sembra una commedia...si riprende con il finale.

Protagonista inespressivo e scarso.

Un pò più della sufficenza, a mio parere troppo osannato

andreabr84  @  26/01/2006 18:52:15
   8½ / 10
Il film è veramente molto bello e da non perdere.Molto azzecata la musica e gli attori che si sono dimostrati all'altezza del film.La storia non risulta mai pesante o noiosa(fidatevi sono andato a vederlo alle 22:30 e mi ha tenuto incollato fino alla fine) certo non ci sono grandi colpi di scena ma penso che la bellezza di questo film sia nell'espressività deglii attori(specialmente del protagonista) che riescono appieno a lasciare trapelare le loro emozioni nelle situazioni in cui sono convolti e negli ambienti abbastanza curati che le immagini del film ci presentano(Londra è davvero una splendida città).Cmq un film da vedere e un bel 8 1/2 ci stà tutto!!!!

Invia una mail all'autore del commento francescofelli  @  26/01/2006 14:39:54
   6 / 10
apprezzabile l'idea di fondo, decenti regia e sceneggiatura. Nulla di più, nulla di meno. Certamente troooooooooppo lungo. Nessuno degli attori degno di nota.

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Ultima risposta 06/02/2006 08.42.28
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Invia una mail all'autore del commento alessiofarrell  @  26/01/2006 11:33:26
   8 / 10
Mi è piaciuto tanto!
Forse un pokino flemmatico e le musiche non sono il mio genere ma nel complesso molto molto bello... da vedere sicuramente al cinema!

jahwork  @  25/01/2006 19:08:22
   6½ / 10
A me tutta sta aria europea che leggo dappertutto mi ha sinceramente rotto i ********. Secondo me Allen è semplicemente tornato ad esprimersi sui livelli che ci aveva mostrato millenni fa, dopo mille film orribili. Tra l'altro, secondo me, la sceneggiatura nn che sia un capolavoro. Regia che nn riesce a trasmettere del tutto le emozioni e il patos della storia. Fuori fase. Discreto.

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Ultima risposta 05/02/2006 13.55.18
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento PAOLUCCIA  @  25/01/2006 17:37:46
   9 / 10
L'aria Europea porta una ventata di cambiamento non solo agli sfondi,ma un po' a tutto lo stile di Allen.
Scompare quasi totalmente il filone nevrotico e il brillante sarcasmo che da sempre ne hanno segnato i caratteri dominanti.
Sembra quasi di assistere a una sorta di maturazione del regista,che si mostra maggiormente riflessivo e rassegnato,come se non trovasse piu' sollievo nello sdrammatizzare la tragicita' della vita.

Il primo tempo lascia piuttosto perplessi e predisposti a una delusione che di certo non ci si aspetta di avere.
Non so se la banalita' e il piattume dei dialoghi iniziali fosse voluto.
Forse per rendere meglio la pesantezza e la noia dei personaggi vuoti dell'alta societa',sempre indaffarati a drinkare e a parlare del nulla.

Impressionante come tutto prenda una piega diversa man mano che la pellicola scorre.
C'e' molto di "Crimini e misfatti" in questo film,solo che qui subentra la strana tematica della fortuna.
tutto appare talmente materialistico..
Non esiste Di.o,non esiste il destino,non esiste la giustizia,
tutto e' affidato al caso.
E per qualunque atto c'e' una spiegazione.

Chris con una razionalita' e una freddezza spaventosa e' in grado di trovare giustificazioni che,per quanto assurde,hanno una logicita' e un senso che non possono non angosciare.

Forse pero' esiste dell'altro..
Un'infelicita' che e' presente,ma che se si vuole andare avanti in questa giungla,non puo' che essere messa da parte.

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Ultima risposta 05/02/2006 23.50.00
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The Jack  @  24/01/2006 20:11:50
   6 / 10
Questo film mi ha deluso.
Troppe, a mio modo di vedere le forzature, raggelante quanto suona finto e inverosimile la prima situazione (ping-pong) in cui i 2 si trovano, per quanti gin-tonic possa aver bevuto… alla fine si tratta di una semplice storia d'adulterio, dovrebbe sforzarsi di essere credibile, quanto meno.
I dialoghi sono tutti banali e spicci.

Lo stesso Jonathan (capace di correre dal suo desiderio in ogni momento… organizzato) a momenti sembra non preoccuparsi di alcunchè, poi è terrorizzato all'idea di essere scoperto, poi ancora diventa uno sprovveduto e solo alla fine diventa geniale (per quanto estremo) … strano che non sia mai riuscito a crearsi un alibi per le tante telefonate che riceve… si fa l'amante ed è costantemente gelido e distante con la moglie che di colpo svanisce ogni traccia di personalità.
E poi il suo stare con la famiglia con la morte in volto, assente… mascherava proprio bene :-) … e poi che diceva? Devo partire, devo andare in ufficio.
Risultato: nessun sospetto da parte di nessuno. Meraviglioso… uah!!

Non sembra un film di allen perchè non c'è ironia parapsicologica… per quel po' di tensione che comunque si respira… ma la regia è normalissima.
Sarà forse il soggetto ad essere originale per allen… ma una delle scene chiave (campo di grano) è una delle peggiori, per me, ripresa male, montata male e stroncata senza usare nè poesia, nè provocazione, nè musica. Due belli ripresi per un po' sotto la pioggia e che dice lei "Non ci porterà a niente"… ma dai, non si è mai sentita.

Le recitazioni, al di fuori della scarlett (impulsiva, alcolica e sexy) sono deludenti, se pensiamo che è un film che si basa sui rapporti umani, le facce poco espressive, quella di Jonathan monoespressiva nel turbamento (era sempre turbato, contratto, mai spontaneo).

Lirica…. ci stava proprio bene, assonante alle locations… anche se con Verdi e Rossini ci si poteva sbizzarire molto di più e trovare brani in contrasto o in accordo alle situazioni… invece Allen ha puntato su tanti adagi come filo conduttore… ma visto che la parte inziale/centrale è stiracchiata, un bel allegro pure troppo non ci stava male.


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Ultima risposta 15/02/2006 17.11.15
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Mariospa  @  24/01/2006 12:49:21
   8½ / 10
Un film che ti sbatte in faccia la realtà, un pugno allo stomaco.

Gruppo STAFF, Moderatore priss  @  24/01/2006 11:58:55
   8 / 10
un buon allen, fuori dal suo solito stile e pertanto decisamente sorprendente, non soltanto in termini di regia, quanto in termini di "tono".

Decisamente azzeccata la riflessione sulla (melo)drammaticità della vita, passioni tradite dal passare degli anni, l'abitudine che si sovrappone al sogno e universi piccoli e dimenticati, fatti di mediocri talenti e fiacche ambizioni.
Un uomo per cui allen ci porta a "tifare" pur nella sua pochezza: una maschera tragica, un Alfredo egoista e spietato, emblema dell'ingovernabilità della sorte.

Ottimi i meccanismi di tensione, qualche forzatura qua e là a livello di dialogo e amplificazione del sospetto e dell'incertezza.
Bel finale, misurato, sensibile pur se spietato con la sua nemesi sconfitta

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Ultima risposta 24/01/2006 13.07.25
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Mpo1  @  24/01/2006 00:53:54
   7½ / 10
L' ultimo film di Woody non è un certo il capolavoro di cui alcuni parlano. E' sicuramente un film fatto bene, curato nelle immagini ed equilibrato nella struttura, anche se forse un po' troppo lungo (credo sia il più lungo film di Allen). Un film elegante e freddo, ma a tratti coinvolgente.
Woody lascia da parte l'aspetto comico ma non si ispira neanche a Bergman, come aveva fatto in passato per i suoi film più "seri". Inoltre abbandona il jazz per l'opera, e New York per Londra. Certo che a volte non sembra neppure di assistere a un film di Woody, anche se nella totale "serietà" del film c'è spazio anche per un paio di battute di stampo tipicamente alleniano (la più bella è questa: "Mio padre ha perso le gambe e trovato Cris.to" "Beh, non ci ha guadagnato nello scambio"...).
Un film permeato dal radicale pessimismo alleniano. Condivido la sua visione della vita come senza senso e governata dal caso (anche se preferisco parlare di "caso" piuttosto che di "fortuna", come avviene nel film), e anche la critica feroce della società.
Un'osservazione va fatta: tutto quello che il protagonista fa sembra in fondo così inutile, perché la sua vita, al di là dei soldi (ma conta solo questo?), sembra veramente orrenda, con una moglie piuttosto insulsa, gli amici della moglie frivoli e superficiali, il lavoro noioso, i suoceri che gli controllano la vita... ma ne vale la pena?... il problema forse è che l'alternativa non è migliore, e che la vita in realtà è orribile in qualunque caso...
Molto azzeccata la scelta dell'attore protagonista, Jonathan Rhys-Meyers, sempre affascinante e ambiguo. Invece capisco poco le lodi alla Johansson, che non è certo la protagonista del film e la cui interpretazione non mi pare così straordinaria.
In definitiva un altro film interessante di Allen, più bello di 'Crimini e misfatti' (a cui è stato paragonato), ma non tra i film migliori del regista.

redblack  @  24/01/2006 00:05:53
   8 / 10
che bella sorpresa.....
non mi sarei mai aspettato un filmone del genere, mai banale, mai noioso, ti tiene sempre vivo x tutta la durata. gli attori , dal primo all'ultimo, recitano in maniera superlativa.
film da vedere assolutamente!
finale a dir poco emozionante....

Gruppo COLLABORATORI martina74  @  23/01/2006 17:25:02
   7 / 10
Piacevole, ben diretto, con un buon ritmo e una trama che, pur strizzando l'occhio (come già rilevato da altri) a "The talented mr. Ripley" e "Closer", si dipana bene senza scadere nella noia o nella scontatezza.
Molta la carne al fuoco, ma alla fine i conti quadrano abbastanza bene e ci si ritrova a discutere sulle tematiche affrontate da Allen.

Il gradimento è sincero, visto che ho passato il primo tempo in prima fila e il secondo sulle scale, con la schiena bloccata. ;)

Vegetable man  @  23/01/2006 15:39:52
   9 / 10
Affronta temi difficili e a forte rischio banalità con eccezionale maestria e ispirazione: la società, ma anche la giustizia e la vita ai nostri giorni. Un film spietato e davvero geniale per come la storia si evolve e per la conclusione. Da vedere.

vitellozzo  @  23/01/2006 14:11:13
   7 / 10
bha non è che sia un capolavoro...attori cosi cosi (a parte la bionda che è una topa d'altri tempi), la storia ha molte incogruenze e a tratti il ritmo è tremendamente lento...peroò il finale è un bel lieto fine come non se ne vedevano da anni!! quindi un bel 7 !

RRBB  @  23/01/2006 09:28:58
   6½ / 10
Non di certo un capolavoro ma neanche 7 euro buttati.
Il film rappresenta da un lato la crisi totale della società borghese dei giorni nostri, chiusa in se stessa, arida, vuota... un mondo di cartapesta.
Dall'altro il tema centrale è la misera condizione dell'esistenza umana, in cui tutto è dominato dalla fortuna e dal caso.
I presupposti sono abbastanza interessanti e i temi vengono sviluppati in maniera discreta; purtroppo il film presenta alcuni difetti evidenti:
----------> La trama fa acqua da tutte le parti e non sta in piedi
----------> Alcuni personaggi (Ad esempio la moglie Chloe) appaiono ridicoli e inconsistenti
----------> Il ritmo è un po' troppo lento

Comunque meglio della maggiorparte delle porcate in cui mi capita di imbattermi.

mykonos94  @  22/01/2006 21:57:34
   8½ / 10
un film davvero intrigante dall'inizio alla fine ottimi gli attori e le ambientazioni.
da vedere per chi ama il buon cinema

margò  @  22/01/2006 21:09:55
   10 / 10
semplicemente perfetto: nella scelta degli attori, nell'ambientazione, nei dialoghi, ma soprattutto nella regia, anche se come genere sembra Hitchcock,
è sempre WOODY.margò

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Ultima risposta 23/01/2006 16.22.10
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nimius83  @  22/01/2006 13:36:07
   6 / 10
Non so perche',sara' che impazzisco per le bionde...il film si basa unicamente su questo finale inaspettato che va contro tutta una tradizione di film romantici in cui si è pronti a tutto anche di finire in mezzo a una strada purche' l'amore alla fine trionfi.Il regista gioca abilmente sull'immagine pittoresca di Londra,gli ambienti nobili,la vita e i costumi per creare quel disagio nel protagonista che lo portera' alla disperazione pur di non poter rinunciare a una vita cosi' ideale dopo anni di duri sacrifici! Peccato pero' perche' purtroppo a tutto cio' si contrappone un assenza totale di un intreccio nella trama,è troppo scorrevole e facile da intuire per quasi tutto il film,i personaggi sono malamente costruiti,poco veritieri!
Nola viene introdotta come la classica ragazza intrigante,ambiziosa e passionale,si fa rimorchiare poco artisticamente da chris,che con eccessiva insistenza le sta sempre dietro e riesce a trovarla in qualsiasi angolo della capitale,vabbè...
La moglie di Chris mai si insospettisce dell'assenza del marito,non lo segue per scoprire la verita' ecc....;
sua madre è patetica nei dialoghi,la classica suocera tanto per intenderci e senza molta fantasia,senza piani elaborati per creare ostacoli al protagonista!
Chris rappresenta l'inettitudine dell'uomo che si contrappone alla sua bellezza e talento che gli ha permesso una scalata sociale cosi' difficile (non so come possano fondersi le due cose):è incapace di scegliere,compie un errore dopo l'altro dal primo momento,è senza personalita' e sopratutto cosa che mi ha piu' sconvolto SENZA COSCIENZA!!se è vero che gli occhi sono lo specchio dell'anima, lui riesce sempre a mentire spudoratamente persino di fronte a un omicidio con la freddezza di uno spietato serial killer che riesce a fregare i due poliziotti idioti di Scotland Yard in una maniera assurda. E' chiaro ke il film è centrato sui continui colpi di fortuna del protagonista,pero' quando il film diventa un giallo fa quasi venire da ridere: colpi di fucile che nessuno sente nell'intervallo fra i due omicidi;nessun passante che nota chris uscire dalla palazzina subito dopo gli omicidi e tanti,tanti elementi che non coincidono affatto!!
Insomma escludendo appunto la fortuna spacciata di Chris,rappresentata appunto dalla pallina da tennis che scavalca la rete,restano molte cose che rendono abbastanza grossolano il montaggio!
Questo film per concludere lo consiglierei solo a chi di bionde se ne intende e nient altro,non puo' andare oltre la sufficienza per me!quando si tratta di grandi registi come Woody Allen faccio sempre un paragone con un film che merita il 10 e cioè film del peso di Arancia Meccanica ad esempio!non mi sembra giusto sbilanciarsi nel dare come molti hanno fatto su questo forum voti come 8 o piu'

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Ultima risposta 24/01/2006 20.18.59
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Invia una mail all'autore del commento Phantom  @  21/01/2006 23:23:46
   8½ / 10
Sicuramente un film da vedere.... appassionante sino alla fine.
Non sono un grande fan del regista ma questa volta bisogna dire che ha fatto un buon lavoro.... grande Woody e un commento a parte merita la sempre splendida la Scarlett Johansson!! voto: 8,5... ...palpabile!!!

filippo85  @  21/01/2006 21:03:21
   8½ / 10
Beh dire che dentro di me si sono scatenate una miriade di emozioni è poco..è bello capire che esistono ancora film che riescono a farti riflettere, ad incollarti allo schermo, a farti provare sensazioni che vanno dalla passione alla rabbia!!! Scarlett è meravigliosa nel suo ruolo di ragazza all''apparenza superficiale, sempre sbronza, dentro di lei invece c''è tanto rancore, la sua pallina non è mai andata oltre la rete e questo la rende insoddisfatta, infelice; Chris che dopo aver trovato la vita che ha sempre desiderato sposando una ricca donna al contrario la palla gli ha finalmente varcato la soglia del suo campo, si ritrova imprigionato, sospeso nel mezzo del campo conoscendo Nola, la passione è immensa ed è quella la vera essenza della vita, solo che Chris dopo averla messa incinta confuso decide di scegliere la strada + semplice...nn vi svelo quale, ma posso dire che decide di nascondere lo sporco sotto il tappeto, il punto è che il castigo nn c''è, la vita gli ha regalato dinuovo un matchpoint a suo favore, quindi vivrà la sua vita vincedo forse nel mondo cinico e spietato ma non nel mondo dell''amore

Tara84  @  21/01/2006 12:56:12
   8 / 10
Difficile commentare un film del genere...cmq merita! Sn uscito del cinema quasi provato dalla storia e dal'epilogo finale...bello, bello, bello!
Ce ne vorrebbero di più di film del genere...e dire che è il primo film di Allen che vedo!

stella10  @  20/01/2006 17:54:41
   7 / 10
"Chi disse preferisco avere fortuna che talento percepì l'essenza della vita...".

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  20/01/2006 14:26:29
   8 / 10
Un'altra bella, e stavolta insolita prova registica di Woody Allen.
Questa volta il regista abbandona la commedia per dirigere un thriller noir molto asciutto e magistralmente diretto.
Quella di Allen è sostanzialmente una sfida: la storia si svolge non a New York ma nella Londra dell'alta società. Non c'è la solita colonna sonora jazz, ma questa volta la lirica.
La storia è abbastanza classica e già vista, ma quello che colpisce è la semplicità, la linearità e la classicità della prova registica di Allen.
La storia, seppure prevedibilmente, procede in maniera appassionante, e non si fa fatica a riconoscere l'ombra di Hitchcock dietro all'operazione, la casualità di "Delitto per delitto", ma anche e sopratutto "Frenzy", che Hichcock ambientò a Londra, dopo anni di attività negli USA. E la somiglianza dello strambo poliziotto nell'ultima parte a quello di "Frenzy" è evidentissima.
Allen guarda anche al cinema francese, l'alta società inglese è abbastanza simile alla borghesia della provincia francese nel cinema di Claude Chabrol, è l'ultima scena è abbastanza simile a quella di "Il fiore del male" e anche altri del regista.


Nel complesso è un buon esperimento, non bellissimo, ma molto riuscito, sopratutto dal punto di vista registico. E' insolito per Allen, ma ciò non significa che dietro la macchina da presa sembra ci sia un altro regista, come molti hanno detto. Alcuni dialoghi sono molto Alleniani, analogie anche con "Crimini e misfatti" sono evidenti come pure alcune situazioni che ricordano altri film passati (la Johanson è un'aspirante attrice, il protagonista e la sua futura moglie si conoscono su un campo da tennis)

Come al solito è prodotto dalla Dreamworks di Spielberg, ma Woody Allen guarda molto di + al pubblico europeo.

Marione  @  20/01/2006 12:23:09
   8 / 10
Che dire, bellissimo! Seconda parte spettacolare con un finale che non ti aspetti, prima parte un po lenta(ma si lascia guardare) e solo per questo non metto un voto più alto.
Ambientazione e personaggi azzeccatissimi, se vi piacciono film "ragionati" e non vi turba una trama e morale un pò bastarda (La mia ragazzza all'uscita dal cinema ha rinnegato il film...più che altro per il messaggio (ma non sa che la realtà è molto peggio ahahah!!)) andatevelo a vedere!!!

Mario ne

bucci  @  19/01/2006 20:43:24
   9 / 10
Veramente un gran bel film!
Bellisssima la storia, i dialoghi e le ambientazioni; molto bravi gli attori... Insomma è quasi un capolavoro e Woody Allen si conferma il regista geniale che è!
Vi consiglio di andarlo a vedere (anche al cinema!)

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  19/01/2006 20:04:18
   6½ / 10
Mah...inneggiare al capolavoro mi sembra decisamente eccessivo. Sinceramente preferisco il Woody Allen delle origini. Il film comunque è ben fatto, i dialoghi sono interessanti e gli attori veramente bravi. Quanto ai contenuti sono interessanti i rimandi a Delitto e Castigo, ma non mi sembra che siamo di fronte a qualcosa di così trascendentale. Mi ha ricordato un pò l'amore infedele,

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ennesimo omaggio a questa società ipocrita e superficiale. Sinceramente non mi ha entusiasmato più di tanto

9 risposte al commento
Ultima risposta 20/06/2006 12.36.51
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento GiorgioVillosio  @  19/01/2006 16:49:13
   9 / 10
L'esistenza di ogni individuo si articola canonicamente nelle tre fasi di una giovinezza giocosa e soave, una maturità operosa e problematica, e una senilità melanconica, presaga di morte; quella cui sembra arrivare ora, il geniale Woody Allen con l' ultima fatica di Match Point. In parallelo, anche poetando sull'esistenza potremmo individuare tre diversi registri; in letteratura e nel teatro, come pure nell'espressione musicale, la condizione umana può raccontarsi coi toni leggeri e brillanti della commedia (v. musica easy),con quelli seriosi e introspettivi del dramma (v. i cantautori), o con quelli disperati e disperanti della tragedia(come in tante sinfonie o nell'opera). Ma la regola non è fissa, e i diversi registri si intrecciano e compenetrano con il mutare stocastico degli eventi, guidati da un fato imperscrutabile. Sì, il destino, cieco e imprevedibile, è il vero deus ex machina della nostra esistenza; e solo al caso vanno addebitate le nostre cadute come le nostre fortune. Proprio questo asserisce Woody Allen nella sua ultima opera "Match Point", con una metafora semplice immediata, proposta per due volte nel film: una pallina ( o un anello nuziale) che indugiano a lungo cavallo di una rete da tennis ( o di protezione), prima di assegnare fatalmente il punto della vittoria , o della sconfitta, agli inconsapevoli partecipanti; il cui destino finisce per cambiare fatalmente di conseguenza. Dunque l'ordine degli eventi sembra legato indissolubilmente al capriccio del caso, alla volontà cieca della Dea Bendata, come sostiene peraltro un'antichissima scuola letteraria e di pensiero. Cui si rifà dichiaratamente l'anziano regista, citando espressamente Sofocle (credo dall'Edipo Re), per bocca del giovane protagonista: "bello sarebbe stato non nascere, per non provare tanto dolore.!".
Ciò premesso, dobbiamo ricordare che il grande Woody ha sempre mescolato nei suoi racconti i modi leggeri della commedia con quelli seriosi del dramma, in una miscela unica e personalissima di un affresco del reale, condito da un gustoso e impareggiabile humour. Con Macht Point, invece, i toni si accentuano, divenendo più gravi; la commedia si perde sullo sfondo, il dramma va in cescendo, per culminare infine nella più cupa tragedia. Il giovane protagonista rampante, tipico bello da commedia rosa, scivola dapprima sulla dinamica del dramma, per divenire fatalmente assassino, quasi a sua insaputa; travolto, se vogliamo, da un destino più grande di lui, che lo attira ineluttabilmente nel gorgo della passione e del delitto. E sì, perché, come sostiene Woody Allen, la pallina ha continuato a girare capricciosamente sul tavolo verde della vita, sino a che voleva.
L'insieme di questi pensieri fa riflettere su quella dell'autore. Evidentemente il geniale artista ebreo che per una generazione raccontava con divertente ironia le vicende del vivere comune, è arrivato ad una svolta per lui fatidica: non solo all'ultima curva, ma ormai in dirittura di arrivo! La percezione della fine lo rende più vibratile, inducendolo a pensieri di cupo pessimismo; dove l'unica salvezza sarebbe la fede, come dice in apertura il giovane protagonista assassino, pur non credendoci affatto. Il quale , peraltro, finisce per sopravvivere ai penosi sensi di colpa del delitto impunito, proprio grazie alla clemenza del caso, che fa cadere la fede nuziale della povera vittima dalla parte per lui vincente.
Per raccontare la sua personale disperazione il regista abbandona volutamente la location originaria degli USA, per trasferirsi , come gli elefanti in punto di morte alla ricerca di antiche radici, nel cimitero più congeniale della vecchia Europa. Cui attinge in effetti con espliciti riferimenti alla tragedia greca, alla letteratura russa dell'800,ai modi dell'ambiente londinese, e ai toni tragici della musica operistica italiana.
Nel complesso un'opera profonda e matura che potrebbe mettere un punto definitivo all'opera del grande regista, con un affresco grandioso sull'esistenza desunto dalla vita reale. Sul palcoscenico di Match Point si alternano emblematicamente i poli opposti e rivali della società: le famiglie borghesi abbienti, arroccate intorno ai loro privilegi, e le forze contrapposte delle classi inferiori emergenti, rampanti e volitive, con il loro cumulo di legittima rabbiosità; in un quadro complessivo di amori, passioni e sentimenti dove la supponenza dei privilegiati rende ancor più grama e risicata la vita degli "inseguitori" inferiori. Il tutto nell'ottica corale delle grandi opere di costume borghese, come nella saga dei Buddenbrock, cui giureremmo che il buon Woody si sia fortemente ispirato.
Oltretutto, a prescindere dal soggetto, tutta la regia di Match Point è di rara perfezione: interpreti tutti superbi, con primi piani di assoluta espressività, che esaltano una fotografia ricca di atmosfera e suggestivi cromatismi, unitamente alla fascinosa tensione delle arie d'opera italiana.
Per concludere, tale e tanta è la forza espressiva del film da averci comunicato un forte malessere, come in tutte le tragedie classiche. Al punto da "compatire" l'ottimo Woody per il sopravvenuto pessimismo (senile), formulandogli l'augurio migliore: con opere di questo respiro diverrà immortale, trovando sicuramente posto "tra le urne dei grandi, all'ombra dei Sepolcri".


PS: Ho già detto abbastanza del film. Sugli stessi concetti della casualità delle sorti umane sta lavorando in TV Enrico Ruggeri con curiosa trasmissione di Italia 1 "Il bivio"
E comunque tanti anni fa Roberto Vacca, in "Come avere fortuna e guadagnare un sacco di soldi" ( è + o- il titolo!), parafrasando il famoso saggio sulla felicità di Bertrand Russell, sosteneva le stesse cose di Woody, ma con maggiore

Gruppo REDAZIONE maremare  @  18/01/2006 23:44:04
   7 / 10
Un'analisi impietosa e disturbante di un Barry Lyndon della società odierna, caratterizzata dalla totale assenza di valori. Allen rispolvera i temi a lui cari, espressi con maggiore asciuttezza nel bellissimo 'Crimini e misfatti'.
In questo caso il film si trascina in maniera prevedibile fino all'ingegnoso colpo di scena finale. Ottima la scelta degli attori, fra cui spicca la divina Scarlett.

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Invia una mail all'autore del commento Maria Lucia  @  18/01/2006 18:01:20
   9 / 10
Gran bel film a mio parere il migliore di Allen, giocato molto sui primi piani degli attori i quali hanno lavoratio molto sulla espressività ed il labiale...sexy al punto giusto la Johansson...non sexy e poco espressivo il suo partener..molto meglio i co-protagonisti (nella fattispecie la moglie-Emily Mortimer ed il cognato-Matthew Goode)..liberamente tratto da "DELITTO E CASTIGO" di Ferdor D.;
stranamente girato a Londra (Allen ha lasciato la sua amata New York) resa molto bene dal punto di vista della fotografia.

ziotom77  @  18/01/2006 13:29:14
   7½ / 10
gran bel film... film che parla di come alcune scelte che facciamo ci condizionano la vita... binomio fortuna-egoismo che in questo caso vanno di pari passo... di certo il protagonista non fa nulla per meritarsi la fortuna almeno all'inizio, preferendo vivere con una moglie noiosa e frustrata, che non ama, ma l'ha sposata solo per avere un ottimo lavoro, viaggi, vita mondana ecc... e contemporaneamente vive una bella storia di passione con Nora... lui sembra calcolare tutto ma un imprevisto, e non piccolo, gli cambia del tutto la sua vita... esasperato si lascia sopraffare dalla pazzìa e commette degli errori gravissimi, che non dico...
ma quando tutto sembra finito ecco la fortuna prendere corpo, proprio come in una partita di tennis dove la pallina tocca la rete... se la oltrepassa vinci, se non la oltrepassa perdi, ma si sa che vincere in questi casi è solo merito della fortuna e non della bravura!!!!
solo una cosa non mi è piaciuta... quando il protagonista cita una frase di sofocle dove in pratica dice che la fortuna degli uomini era quella di non nascere... non mitrovo d'accordo su questo, penso che venire al mondo sia un grossa fortuna, siamo noi che poi ce la modelliamo e se siamo fortunati o sfortunati non dipende dal fato ma dalla nostra bravura nel sapercela cercare, in entrambi i casi...
alla fine il film mi è piaciuto molto e allen col suo cinismo lo ha reso ancora più affascinante....

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enter  @  18/01/2006 10:17:41
   7½ / 10
effettivamente e il miglior film di allen,un film davvero toccante,ma non fa bene alla coppia vederlo :)

amoreblu  @  18/01/2006 09:57:41
   7½ / 10
buono il film, gli attori (non tutti) anche. La biondona fa bene la sua parte e si tira su rispetto a the island.
si avverte la fretta di finire quando si scopre il colpo di scena.

claudihollywood  @  17/01/2006 21:03:52
   10 / 10
Hai capito Woody Allen! Non che ci avesse abituato male, ma di tipicamente suo c'è solo del cinismo pazzesco! Gran film, interpretazioni a volte un po' anonime...Rhys Meyers non è un campione di espressività, ma il ruolo è effettivamente piuttosto ambiguo e rischioso...In definitiva, con 2 p.a.l.l.e. così.

Invia una mail all'autore del commento cupido78  @  17/01/2006 17:37:46
   6½ / 10
poteva essere un grande film,ma il risultato è comunque buono!!il mio è un voto basso perchè woody allen poteva fare molto di più!!!morbido nella fotografia,curato in tutto e per tutto,ma debole nei momenti salienti del film...forte drammaturgicamente,ma debole nell'interpretazione dei protag..la bella bionda parte stereotipata e diventa noiosa e monotona in tutto il secondo tempo,ma mai realmente minacciosa da portare il protagonista ad un gesto così estremo...in poche parole NON C'HO CREDUTO!!!...mi ha ricordato un po la conversione al lato oscuro di anakin skywalker...poco credibile nelle motivazioni,ma soprattutto nelll'interpretaz dell'attore(io darei la vita per star wars!!!ci tengo a precisarlo!!)J.R-meyers è scialbo,insipido,non si riesce a capire da dove proviene quella seduzione che nel film conquista tutti...mentre lo spettatore lo segue con noia e irritazione!!
..cmq mi piace questo allen un pò inedito,ma sempre molto personale,che strizza l'occhiolino al maestro alfred hitc..l'altra sera appunto ho rivisto psyco e alcuni momenti di tensione e di apnea match point me li ha trasmessi,insieme a un messaggio sulla vita,sugli affetti e sulla lealtà..ma non bastano per farne un gran film!

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fede977  @  17/01/2006 14:21:00
   9 / 10
Il film è veramente bello. Woody Allen si cimenta in una nuova opera e ne esce vincitore. Gli attori sono molto bravi e lei, la Johansson si conferma una delle attrice emergenti migliori sul mercato, senza soffermarsi sul fatto che le sole scende di "vedo non vedo" valgono il prezzo del bigilietto.
La storia è realistica, purtroppo ....
Poetiche un paio di scene in cui Allen ci mette lo zampino con la sua genialità e dove il regista conferma di essere un cinico pazzesco.
Voto 9, perchè nell'ultima stagione cinematografico è quello che mi ha dato pi emozioni e .... ANSIA.

Fede

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Ultima risposta 17/01/2006 15.48.11
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Piccola83  @  17/01/2006 14:10:06
   8 / 10
Oh...io non so cosa significa guardare questo film senza sentirsi uno dei protagonisti..E non so cosa signiifichi NON riuscire a immaginare cosa si prova...
Bel film,molto bello,ma ti fa sudare freddo,da qualsiasi parte tu stia...(nella vita reale intendo,purtroppo)

L'importante,alla fine della Fiera,e' che IO NON VOGLIO MORIRE!!!!!AHAH
A parte gli scherzi,grande Allen,e grandi gli attori.

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Ultima risposta 30/01/2006 08.56.18
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andreapau  @  17/01/2006 09:53:39
   7 / 10
film che gode dello stesso smisurato credito del quale usufruisce il regista.usare uno pseudonimo sarebbe stato piu' opportuno perchè un film di allen senza allen,scopre pericolosamente il fianco.mi ha ricordato "il talento di mr ripley" e il recente "closer" e in questo senso non mi è apparso particolarmente originale.il tocco del genio è tutto nell'incipit nonchè conclusione.tocchi da maestro che elevano il film al disopra del noir di maniera.il gioco,il tennis come metafora della vita e dell'importanza irrinunciabile della fortuna,cieca e spietata risolutrice arbitraria dei conflitti.la fortuna che non ha morale,ne tantomeno regole certe è arbitro di due destini opposti,facendo trionfare il meno meritevole grazie ad un provvidenziale errore che poteva sembrare sfortuna.non è un film di buoni sentimenti ed è pervaso da un sinistro pessimismo piuttosto plausibile in verità.complimenti a woody allen!nelle mani sbagliate questa sceneggiatura sarebbe diventata un film orrendo

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Ultima risposta 10/10/2006 09.50.19
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Reinas  @  17/01/2006 02:17:00
   9 / 10
Che dire... Woody allen si conferma un genio! un vero artista. dopo la prima mezz'ora mi sono detto che forse questa volta i soldi del biglietto li avevo proprio buttati... ma poi la storia ti intriga, ti fa entrare dentro ogni personaggio e vivere le sensazioni del protagonista... ed anche la musica ripetitiva è come sembra quasi un riproporsi dei dubbi... un finale a sorpresa e inaspettato che ti fa rimanere ancora sulla sedia.... forse non è finito.... ma poi ripensi ai primi dialoghi del film ed alla battuta finale... e.... grande allen!

Clotilde  @  16/01/2006 21:13:15
   7 / 10
il match è stato vinto dalla fortuna in questa pellicola.....
La fortuna esiste e aiuta ma solo per commettere altri errori e follie
è solo momentanea circoscritta all'evento da aiutare, il senso di colpa e il conflitto è per sempre......Il gioco continua , la parita va avanti, chi vincerà?????
Ai posteri.......

KANE  @  16/01/2006 16:15:04
   10 / 10
capolavoro assoluto!!
sarà il vero allen o solo una prova della sua duttilità come regista!?
cmq il film è girato benissimo, interpretato con bravura e passione e accompagnato da una collona sonora con bellissime musiche d'opera italiane!
bellissimo noir che lascia tutto il tempo di conoscere i personaggi e le loro storie, i loro gusti e la loro amina, per poi sconvolgerci nel finale ad "alta tensione" dove l'inaspettato allen viene fuori nella sua bravura!!
un film che parla della fortuna contrapposta alla bravura, in un finale degno di un capolavoro!!
gli attori tutti bravissimi, molto "inglesi", come anche la scenografia e la fotografia!
la scena di sesso sotto la pioggia nel campo di grano è già cult!

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Ultima risposta 18/01/2006 19.18.34
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Invia una mail all'autore del commento cicciobagigio20  @  16/01/2006 15:36:24
   9 / 10
Sconsigliato a tutti i gelosoni !!!
Gran bel film anche perchè Woody allen non compare!

Invia una mail all'autore del commento bugattiPD  @  16/01/2006 15:11:05
   7 / 10
forse sono andato a vederlo con troppe aspettative dato che la critica ne parlava piuttosto bene, ma in effetti ho trovato un buon film lo ammetto, molto algido, perfetto ma che non ha saputo coinvolgermi più di tanto.
Non credo che sia la migliore performance in carriera della Johansson, Londra sembra solo una cartolina illustrtata...le musiche troppo ripetitive.
Insomma mi aspettavo qualcosa di più corposo, ma non credo ci sia molto meglio al cinema in questo periodo!

farfy  @  16/01/2006 13:26:44
   7½ / 10
Trovandomi in Scozia, ho visto il film in lingua originale. L`ho trovato carino, scorrevole, anche se il gesto finale del protagonista, troppo eccessivo. Nella prima parte Scarlett recita veramente da schifo, ma per fortuna si riprende poco a poco...c`e` da dire che e` bellissima e molto sensuale, quindi le si perdona veramente tutto....
Anche il ragazzo e` veramente un figo, io e le mie amiche abbiamo sbavato tutto il tempo....
Scusate se sembra in commento di una ragazzina frivola e in tempesta ormonale, ma a volte e` bello prendersela easy...........
A presto, bacioni da Glesga

kerkyra  @  16/01/2006 11:43:51
   9 / 10
Premetto che non ho mai apprezzato Allen, soprattutto per l'antipatico doppiaggio che occorreva sopportare.
Questo film mi ha proprio conquistata: è asciutto, senza sbavature.
Mostra con estrema durezza quanto la maggior parte della gente è disposta a vendersi per ottenere vantaggi materiali.
Bello!!

benluan  @  16/01/2006 11:08:06
   7 / 10
Interessante e ben interpretato, forse solo un po' lungo per raccontare la storia di un adulterio. Da W. Allen mi aspettavo qualcosa di più e di diverso di un film ben girato.

L_INKre@dibile  @  16/01/2006 10:50:53
   10 / 10
Ragazzi quando c'è da criticare non mi tiro certo indietro...
Quando si vede un film così bello meglio tacere ed applaudire!!!!!!!!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR tylerdurden73  @  16/01/2006 10:23:21
   6½ / 10
Il ritorno di Woody Allen è realmente spiazzante,non solo per l'ambientazione che passa da New York a Londra,ma soprattutto per le tematiche trattate in questa pellicola,non la solita storia d'amore ricca di nevrosi e imperniata sullo humor,ma un dramma che parla sicuramente d'amore ma non nel senso prettamente romantico del termine.
Fortuna ,egoismo,ambizione sono le tematiche trattate dal regista che probabilmente ritiene che nella vita sia meglio essere fortunati che corretti e se il destino gira dalla tua parte non ci sono santi che tengano per rischiare che le cose vadano male.
Trovo azzeccatissima la sequenza della pallina da tennis (che apre Match point),quando questa colpisce il nastro della rete non si sa mai dove finira',solo la fortuna potra' far si che cada dal lato dell'avversario...
Il film è da ritenersi interessante piu' per la svolta di Allen che per i contenuti della pellicola,"Match point" è infatti spesso eccessivamente verboso,a tratti troppo "chic",le sequenze che hanno come colonna sonora le arie di un opera finiscono con l'innervosire,anche perche' il pezzo è sempre uguale,inoltre l'attore principale (Jonathan Rhys-Meyers) non appare all'altezza del compito,troppo algido ed ingessato a mio personale parere.
Cresce sempre di piu' Scarlett Johansson,bellissima e brava in un ruolo che sembra adattarsi alla perfezione alla sua fisicita'.
In conclusione un film interessante ma che non mi ha esaltato piu' di tanto,sicuramente da applaudire per la voglia di proporre qualcosa di nuovo da parte di Allen.

Gruppo COLLABORATORI antoniuccio  @  16/01/2006 09:58:46
   9 / 10
Premetto che ho avuto sempre la puzza sotto al naso per Woody Allen e per snobbarlo non l'ho conosciuto bene.
Però guardando oggettivamente questo film, ho trovato che fosse un film originale, per nulla scontanto, ed a tratti "elettrizzante".

Per opportunità, molte cose le dico nello spoiler.

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Ultima risposta 17/01/2006 16.18.07
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Gruppo COLLABORATORI paul  @  16/01/2006 01:20:48
   9½ / 10
Era dai tempi di "Crimini e Misfatti" che Woody Allen non firmava un'opera così bella, cruda nella sua amoralità, tremenda nel suo beffare e beffarsi del destino e del caso. A me ha fatto riflettere molto, per tutti i temi trattati tra i quali (ma ognuno può leggere le diverse problematiche presenti nella pellicola) quello toccante se sia meglio lasciarsi prendere dalla passione o lasciare che le cose vadano come stanno. Conta più l'amore o la passione?Caso e fortuna forse non dominano il mondo, ma di certo la necessità muove spesso le intenzioni degli uomini. Finale tremendo e beffardo.

yoyo  @  15/01/2006 23:00:43
   7 / 10
vale la pena vederlo

Misia71  @  15/01/2006 20:05:14
   7 / 10
Ottima l'idea di ambientare il film a Londra in un contesto molto raffinato ed esclusivo (che spettacolo l'appartamento con vista sul Tamigi!).
I film di Woody Allen hanno sempre una scenografia particolarmente curata e questo film affascina principalmente per la bellezza degli ambienti (gli appartamenti in città, la casa in campagna, il club ecc). Perfino per il cast sono stati scelti attori particolarmente carini (la Johansson davvero sensuale che però è subentrata all'ultimo, al posto di Kate Winslet).
Questa parentesi aristocratica nella vecchia Europa, tra musica lirica e citazioni letterarie (Dovstojevskj), rende il film più interessante rispetto all'ultimo (Melinda e Melinda) eppure, pur essendo bello nel complesso, non ha nulla a che vedere con quelli nei quali è lo stesso Allen a recitare magari accanto ad attrici meno attraenti ma decisamente più espressive (Diane Keaton dove sei?)
Speriamo che il prossimo film (Scoop) ci regali qualche sana risata con le care vecchie battute che hanno reso Woody Allen così unico.

justin81x  @  15/01/2006 19:55:58
   7½ / 10
è un ottimo film,bella la trama,bravi gli attori,ma soprattutto è una gnoccona la Johansson! eheh :-)

sopranina  @  15/01/2006 18:24:34
   9 / 10
bellissimo!
i costumi sono fantastici,soprattutto gli abitini di chloe!!!
sono tutti bravissimi attori(anche se detesto scarlett..e la sua doppiatrice,che in è stata realmente insopportabile!!)
la colonna sonora è meravigliosa,le arie d'opera hanno saputo esprimere al meglio le varie situazioni..

bello bello bello....

No Mercy  @  15/01/2006 17:18:37
   9 / 10
Elegante e straziante riflessione sul ruolo(determinante)della furtuna nella vita...dialoghi,ambientazioni e interpreti si combinano alla perfezione con speciale nota di merito per la bellissima Scarlett Johansson!Peccato per il doppiaggio davvero pessimo...

albema  @  15/01/2006 14:31:10
   7½ / 10
Lo ammetto: è un film che mi ha turbato parecchio. Chi conosce a fondo Allen sa che molti dei suoi film si svolgono su un sottofondo tragico, mitigato però sempre dalla geniale comicità del regista (Le più belle parole non sono "ti Amo", ma "è Benigno").
Qui le cose cambiano. Dimenticatevi l'ironia e le musiche jazz di sempre. Non c'è spazio. Non può non venire in mente Dostoevskij (più volte citato e fonte d'ispirazione del film), che nel suo più fortunato romanzo fa compiere un efferato delitto ad un malandato studente senza un soldo; qui però il delitto pare ancora più nefasto perché compiuto con una fredda determinazione dettata quasi da un istintivo (e tragico per chi lo compie) sentimento di autoconservazione di cui l’assassino è pienamente cosciente. Può, ci si chiede, un simile delitto restare impunito? Può la sorte beffarsi delle vittime?
E' un film che mostra l’accentuarsi di una visione della vita (sarà l’età?) che fa del regista il candidato più vicino ad un futuro capolavoro alla Bergman.

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Ultima risposta 16/01/2006 19.26.10
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Papomao  @  15/01/2006 13:58:31
   7½ / 10
Veramente un bel film,non conosco molti film di woody allen ma posso assicurarvi che questo film non vi deluderà o almeno non deledurà i novizi dei film di allen.La trama è accattivamente e veramente per nulla prevedibile,gli attori piuttosto bravi e a mio avviso anche la regia non è affatto male.Particolarmente curata è a mio avviso la fotografia del film,bellissime le ambientazioni che sono perfette cornici alle scene,belle a vedersi(soprattuto le sequenze alle varie mostre d'arte)e adeguate a rappresentare la società descritta nel film!

Invia una mail all'autore del commento Axel  @  15/01/2006 03:20:43
   7 / 10
Non facile dare un voto a questo film. Le idee sono da 9, la realizzazione da 5.
Un "Delitto e Castigo" del 2000, assimilato alla (arida) realtà spirituale del 2000.
Le leggi che governano il capitalismo, la lotta di classe e di sesso sono spietate e
osservate con cinismo disarmante. Il nichilismo dostojeskjano vince perchè, questa volta, non ha autentici rivali con cui confrontarsi. Ambientazioni, contrasti, e musica notevolissimi; tuttavia la vicenda si snocciola in modo troppo didascalico e prevedibile, se non fosse per il colpo di genio e le battute finali.

blasfemus  @  15/01/2006 02:50:55
   8½ / 10
Non amo atteggiarmi(come molti utenti fanno)a esperto critico cinematografico e con molta sincerita'confesso che Match Ponit e' il primo film di Allen che mi capita di vedere...quindi non potendo fare paragoni lo giudico per quello che e':un gran bel film colmo di dialoghi molto eleganti e arricchito da una scenografia gandiosa(mi hanno gia'preceduto nel l'elogiarla quindi evito di ripetere).Sono rimasto molto colpito dal finale(visti gli sviluppi della trama immagginavo tutt'altro)veramente ben escogitato e in linea perfetta con la GRANDE TEORIA CHE NELLA VITA LA FORTUNA E' TUTTO....abbasso mezzo voto per il doppiaggio dei personaggi(a mio dire davvero scandaloso)e chiudo il mio commento con una perla molto scontata:la bellezza di Scarlett vale da sola il prezzo del biglietto!

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Ultima risposta 17/01/2006 11.47.49
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Invia una mail all'autore del commento bobo94  @  15/01/2006 01:48:49
   7 / 10
Film a mio parere di discreto livello. La storia è una classica storia di tradimenti. I dialoghi non sono cosi' speciali come normalmente ci si aspetta da Allen. Le interpretazioni sono buone, ma non sfuggono da alcuni stereotipi. Nonostante questo il film risulta interessante e mai noioso. Sicuramente lento, ma non per questo brutto. E poi ci sono 2 cose che mi sono piaciute molto. La teoria della palla sul nastro della rete e la colonna sonora che permea il film dall'inizio alla fine...

Zoso87  @  14/01/2006 22:08:15
   7 / 10
Bel film, non posso paragonarlo come altri hanno fatto con gli ultimi di Woody perchè purtroppo non li ho visti. Questo però è particolare, sicuramente non un capolavoro ma rimane comunque un bel thriller con un ottimo quanto stupefacente finale. Il primo tempo infatti risulta forse un po' noioso ma nel secondo tempo acquista un'atmosfera ed un fascino particolare.

MyName  @  14/01/2006 14:55:17
   8 / 10
Non è una commedia. Ma è pur sempre un grandissimo film. Allen in gran spolvero e di nuovo in sella come i vecchi tempi. Film veramente interessante con dei colpi di scena che ti fanno vibrare le budella. Scarlett, pur essendo una polpettina parlante è molto sexy.

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Ultima risposta 16/01/2006 16.43.04
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Invia una mail all'autore del commento antua  @  14/01/2006 11:07:48
   7½ / 10
Non male, non ho visto molti film di Woody Allen, questo è interessante.
Riesce in qualche modo a colpire, non risulta troppo prevedibile, si , alcune cose non convincono, ma essendo una commedia...

Lo consiglio, vi stupirà il finale.
Scarlett è immensa.


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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  @  14/01/2006 11:02:05
   9 / 10
Il film, nello stile di Woody Allen, ha un andamento raffinato e letterario, i dialoghi, seppur a volte eccessivamente prolungati, non disturbano perché sono inseriti in sfondi visivi ricchi di opere d'arte e architettoniche d'ogni genere come ad esempio i grandi quadri surrealisti e la bellissima casa che dà sul Tamigi con ampie vetrate a parete. I dialoghi molto colti sono anche accompagnati da sfondi sportivi tennistici che alleggeriscono il peso dei problemi che colgono. La lirica e la bellezza degli attori principali accompagnano piacevolmente il film rendendolo soave. Da notare come Woody Allen non voglia sconvolgere lo spettatore con la visione dei corpi appena uccisi dopo averlo addolcito in precedenza con scene delicate e ricche di raffinatezza. Il contenuto del film sembra sollevare la questione dell'egoismo maschile e del suo arrivismo cinico e senza etica, in particolare in coloro che vengono dalla povertà, come appunto il protagonista del film.
La giustizia viene problematizzata non rispetto a presunte carenze etiche ma nella direzione dei suoi limiti tecnici e umani.
Un film di alto valore espressivo che va apprezzato non per quello che dice ma per come lo dice. Un film che istruisce per come riesce a trasmettere toni letterari e andamenti stilistici di estrema gradevolezza estetica. Film per amanti sottili della bellezza.

grumi  @  14/01/2006 01:35:53
   7½ / 10
appena visto... commentato a caldo... mi è piaicuto. fatto abbastanza bene e sceneggiatura intrigante, anche se forse a volte un po' troppo forzata. bravi gli attori tranne il padre di lei un po' amorfo.

Giulio R C  @  12/11/2005 10:24:51
   8 / 10
Bel film drammatico, non sembra di Woody Allen. Bravi gli attori, bella fotografia e buona regia. Da non perdere

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