onora il padre e la madre regia di Sidney Lumet USA 2007
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onora il padre e la madre (2007)

 Trailer Trailer ONORA IL PADRE E LA MADRE

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locandina del film ONORA IL PADRE E LA MADRE

Titolo Originale: BEFORE THE DEVIL KNOWS YOU'RE DEAD

RegiaSidney Lumet

InterpretiPhilip Seymour Hoffman, Ethan Hawke, Albert Finney, Marisa Tomei, Amy Ryan, Rosemary Harris, Alex Emanuel, Jack Fitz, Guy A. Fortt, Edwin Freeman, Natalie Gold, Sakina Jaffrey, Sarah Livingston

Durata: h 2.00
NazionalitàUSA 2007
Generedrammatico
Al cinema nel Marzo 2008

•  Altri film di Sidney Lumet

Trama del film Onora il padre e la madre

Per ragioni diverse Andy e Hank si trovano a navigare in cattive acque. Quando il maggiore dei due fratelli propone al più giovane di unirsi a lui in una rapina "facile facile", Hank s'illude di poter finalmente venire a capo della sua miseria economica e affettiva. Tuttavia, quando accetta, non sa che Andy ha organizzato il colpo nella gioielleria dei loro genitori.

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Voto Visitatori:   7,30 / 10 (227 voti)7,30Grafico
Voto Recensore:   8,00 / 10  8,00
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Voti e commenti su Onora il padre e la madre, 227 opinioni inserite

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gringo80pt  @  24/03/2008 14:16:39
   7½ / 10
Avevo letto che il film era lento...che gli attori era forzati a recitare in ruoli, che li limitavano: niente di tutto ciò!Buona recitazione, bella la storia, caratteristici i flash-back...leggermente migliore rispetto al contemporaneo "I padroni della notte"!

SOLO  @  24/03/2008 11:22:05
   7 / 10
L'apoteosi della tragedia greca......che e' gia' molto tragica ancor prima di inziare......
Una sublime molteplicita' di casi umani devoti all'autodistruzione. Il fratello maggiore, dalla molto costosa passione per le droghe pesanti, divide, a sua insaputa, la bella compagna col fratellino minore, che a sua volta non riesce a pagare gli alimenti alla sua ex-moglie....
Cosa inventarsi allora?? un colpo alla gioielleria di famiglia, propio il giorno del compleanno del loro padre(ma questo pare sia sfuggito ai due improvvisati bandidos...). Tutto va storto, esattamente in linea con le loro bieche esistenze. Le scariche di nevrosi che ne conseguono sono magistralmente interpretate, la reazione a catena trascina tutti nell'abisso. L'idea di riproporre le stesse scene da prospettive e punti di vista diversi aiuta lo spettatore non perdersi nulla del dramma famigliare....gia'!.. il povero spettatore che non sapendo per chi tifare viene accontentato dalla giustizia divina che punisce tutti seppellendo i morti e condannando i sopravvissuti....

alex75  @  24/03/2008 09:21:21
   9 / 10
Grandioso esempio di cinema, questo aggiornamento in chiave moderna e americana della tragedia greca. Due fratelli disturbati, uno represso e inquietante e l'altro colossale fallito (magistrali sia Seymour Hoffman che Hawke), si avventurano nel crimine rapinando una gioielleria: innescheranno Involontariamente (?) una catena di catastrofi che porterà al tragico epilogo.
Il grande Lumet dimostra di sapere ancora perfettamente cosa sia il vero cinema, tra inquadrature magistrali, splendida sceneggiatura e una fotografia da oscar, regalandoci un dramma solido e inquietante sugli spaventosi ingranaggi nevrotici dell'istituzione familiare, tutta recriminazioni, rivalità e antichi odii repressi. Stupendo.

Dan of the KOB  @  24/03/2008 01:45:34
   7½ / 10
E bravo Lumet, passano gli anni e il rischio di fare qualche ******* ci sarebbe, ma se la cava con una prova magistrale!
Ci mostra con uno stile asciutto e senza troppi virtuosismi, una fotografia fredda e distaccata, che rende il tutto ancora più angosciante, un dramma familiare di proporzioni giganti!
Da una mossa azzardata nascerà una reazione a catena che non risparmierà neanche un singolo componente di questa famiglia!
Ti fa stare col groppo alla gola fino alla fine!

Da vedere!

G-nomo  @  23/03/2008 23:05:13
   7 / 10
Buona regia, ottimo montaggio e grande cast, Hoffman continua a dare prova di essere un grandissimo attore. Da vedere.

castelvetro  @  23/03/2008 19:29:25
   7 / 10
Un film benfatto, ma con una storia (secondo me) un pò scarna
che cerca di moraleggiare su uno dei 10 comandamenti.

L'assoluto vuoto della prima parte del film è stato abilmente
mascherato con flashback e flashfoward.

Personalmente è riuscito a coinvolgermi solamente alla fine

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Probabilmente è l'unico film un pò decente sul piano drammatico
che è rimasto nelle sale.


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24 risposte al commento
Ultima risposta 25/03/2008 19.06.36
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Invia una mail all'autore del commento EnglishRain  @  23/03/2008 18:02:35
   6½ / 10
Buona regia e decente sceneggiatura, bravi gli attori. Eppure c'era un qualcosa di prevedibile e di già visto..Non ricordo dove... CMq film passabile, non di certo un capolavoro..Ha alcuni momenti di vuoto e troppo lenti. Finale molto mediocre.

ciaggo  @  23/03/2008 15:43:49
   8 / 10
E' la storia di un dramma familiare che, manifestandosi ai nostri occhi piano piano nel corso del film, spiega tutto ciò che all'inizio può apparire privo di senso...
Molto belle le interpretazioni e le caratterizzazioni dei personaggi.

Gli unici due difetti:

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Nel complesso, tra i migliori film di quest'anno.

phemt  @  22/03/2008 09:22:44
   8 / 10
Una semplice rapina in gioielleria, è questo l’evento da cui parte l’ultimo film di Lumet che, malgrado l’età non più verdissima, mostra di essere ancora in perfetta forma…
Una rapina al centro di tutto ma non solo, perché c’è un dramma famigliare intorno che si sviluppa mediante un’intrigante narrazione non lineare e attraverso un montaggio in alternata molto riuscito…
Regia di ottimo livello, dialoghi pesati e mai fuori posto, cura nei dettagli, cast perfettamente in parte e un’attenta caratterizzazione psicologica dei tre protagonisti… C’è un figlio arrabbiato con il padre, un ragazzo con assoluto bisogno di soldi per far tacere la moglie e riuscire a “comprarsi” l’amore della figlia e un padre con qualche rimorso e una rabbia crescente per via di quello che è successo… Sono questi i tre protagonisti di una situazione che andrà via via degenerando…
Ottimo film, davvero da vedere!

aiemmdv  @  21/03/2008 18:39:24
   8 / 10
Un dramma familiare spietato e dal marcato pessimismo.
Il film si lascia sempre guardare volenitieri con una trama che scorre in maniera lineare e semplice.
Interessante l'idea di far rivivere le stesse scene da più prospettive ovvero dal punto di vista di ognuno dei protagonisti maschili.
Mentre le figure maschili però vengono delineate in maniera molto approfondita da un punto di vista psicologico, le donne vengono quasi inspiegabilmente trascurate e lasciate a ruoli marginali.
Nonostante questo errore, il film non può che essere notevolmente apprezzato vista la sua cinica rappresentazione della meschinità della falsità e della violenza, che si cela dietro la natura dell'essere umano

vitocortesi  @  20/03/2008 20:46:39
   8 / 10
Storia triste e molto drammatica ma film intenso che fa riflettere su dove può arrivare l'avidità dell'essere umano.

alexp79  @  20/03/2008 18:46:23
   7½ / 10
si inserisce nella top 5 dei film più tristi....i sentimenti più negativi dell'uomo tirati fuori in un crescendo di sofferenza.
bello, ma se volete 2 ore tranquille evitiatelo.

suzuki71  @  20/03/2008 13:16:48
   8½ / 10
Come una tragedia greca o una maledizione biblica, in questo film New York è la odierna cornice di un eccezionale dramma, insieme antico e moderno, dove amore filale, tabu' ancestrali, disperazione e angoscia si mescolano in un film di grandissimo impatto. Forse troppo manierati i due attori principali concorrono in maniera determinante alla riuscita del film. E' una nerissima rappresentazione del difficile borderline, del sottile passaggio tra normalità e disperazione a causa dell'amore, del sesso, del danaro. E come ricordano i testi sacri, proprio il danaro è la causa della incredibile escalation rovinosa qui rappresentata, che ha l'ulteriore merito di derubricare a sciocchezze i nostri normali problemi quotidiani.

Gruppo REDAZIONE K.S.T.D.E.D.  @  19/03/2008 16:19:31
   7½ / 10
Lessi una recensione, prima di andare al cinema, che descriveva la nuova pellicola di Lumet più nera, a tratti, di "Non è un Paese per Vecchi" e la cosa mi sembrò leggermente eccessiva. Supposizione sbagliata. Di positivo in questo "Before the Devil Knows You're Dead" non c'è nulla, neanche per sbaglio. La madre forse, che, però e non a caso, la sceneggiatura si occupa di far svanire quasi immediatamente tra sangue e proiettili, ponendo un velo nerissimo sull'unica luce simil-bianca della pellicola. Quel che resta sono disperazione e dolore, descritti da un Lumet in splendida forma che con pianisequenza lunghi e spesso statici non solo non schiva l'angoscia sul volto dei protagonisti, ma li mette in primo piano, ne coglie anche la più lieve espressione e indugia su di essi fino a far respirare a chi guarda quella stessa aria dal peso pressoché insostenibile che rende ogni respiro dei protagonisti soffocante come ingurgitare litri di petrolio.
La pellicola riesce a non annoiare neanche per un istante grazie e al montaggio e alle interpretazioni perfette di Hoffman, Finney e Hawke. Fanno loro il personaggio e lo rendono reale, vivo, anche se quanto mai vicino a quel confine che separa tutto il resto dall'Inferno, a quel confine che sulI'Inferno stesso e sulla sua vastità si affaccia, cosicché il protagonista abbia tutto il tempo di rendersi conto del luogo in cui andrà a finire. E tutto il tempo per disperarsi.

Se è vero che il buongiorno si vede... allora quest'anno, cinematograficamente parlando, sarà stupendo.

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Ultima risposta 22/03/2008 13.14.23
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polsiak  @  19/03/2008 13:21:49
   6½ / 10
La storia è sicuramente interessante, così come la regia.
Mi è piaciuto molto come vengono raccontati i fatti con i vari puzzle delle vite e delle situazioni che si intrecciano e compongono il tutto.
Philip Seymour Hoffman è un attore eccezionale e meritava sicuramente almeno una canditatura all'oscar. Anche Marisa Tomei secondo me una candidatura come non protagonista poteva prenderla.
Bravo anche Ethan Hawke.
Però il film è alquanto lento, eccesivamente lento.
Ed il finale è brutto.

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Peccato poteva essere un gran bel film.

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Ultima risposta 16/07/2008 14.30.57
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sildino77  @  19/03/2008 11:47:25
   6 / 10
Ritmo lento e materiale umano che poteva essere usato in maniera migliore, abbassano la media della storia che è da brividi: non voglio aggiungere altro per non generare uno Spoiler.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  19/03/2008 00:38:06
   7½ / 10
Una caratteristica di Lumet è la costante perdita dei valori tradizionali, la moralità diventa sempre più sfumata. Da Serpico passando per Quinto potere e Il principe della città la società sta perdendo ogni valore di riferimento ed Onora il padre e la madre non fa eccezione in questo senso.
La famiglia è diventato un ricettacolo di rancori senza via d'uscita. Spietato nella sua analisi, Lumet, malgrado sia un (arzillo) ultraottantenne dimostra di saper fare del buon cinema, grazie anche ad attori pienamente in parte.

edo88  @  18/03/2008 23:08:18
   8 / 10
Tra i migliori nelle sale, consigliato.
Soprattutto per non perdersi Hoffman che è veramente un attore pieno di talento e capacità mimiche incredibili.
Anche a me il film ha ricordato molto le tragedie greche, soprattutto per il rapporto padre/figlio e le "faide familiari".
Anche se la parte centrale è piuttosto lenta, il finale bilancia con un po' più di movimento.
Buona l'idea dell'intreccio che svela pian piano, non in ordine cronologico e da diversi punti di vista, la storia da cima a fondo.
Ottima la regia.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  18/03/2008 19:03:19
   7½ / 10
Nerissima e lucida requisitoria del venerando Lumet che, per ragioni di cui si dovrà tener conto, sembra seguire le orme degli ultimi Cronenberg Allen e Solondz nel riflesso di un rito familiare dal sapore acre di una tragedia greca.
Gli affetti non esistono più, diventano fabbriche di illusioni, rivendicazioni e repressi codici edipici (non per nulla l'odio che riversa Andy verso il padre ricorda indirettamente i grandi drammi degli anni cinquanta, di Sirk, o più specificatamente Tony Franciosa vs. Welles in "La lunga estate calda").
Un film che non risparmia alcuna velleità e proprio per questo rischia talvolta di risultare enfatico (verso il finale) o non tener conto del liberatorio (necessario o irritante?) bisogno del cinema di adescare lo spettatore con una fumata bianca di coscienze. In questo modo la sequenza finale, che dovrebbe essere quella determinante, è troppo distaccata dal contesto emotivo.
Ma sono riserve da poco se si tiene conto della prodigiosa performance degli attori, dal memorabile Finney al sempre più repellente/invitante Seymour Hoffman, anche e nonostante la blanda caduta post televisiva del suo apologo finale.
Almeno una sequenza memorabile: Finney che legge il giornale e la macchina da presa che lo segue fino al giardino, all'esterno, dove può immortalare il suo volto. Piccoli anzi grandi trucchi del mestiere che Lumet conosce fin dal suo esordio

"Non tutti i peccati sono uguali" (cit.)

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Ultima risposta 19/03/2008 22.43.58
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Invia una mail all'autore del commento actorar  @  18/03/2008 12:55:32
   9½ / 10
Onestamente parlando questo film lascia sconvolti per la sua crudezza e ti fa riflettere davvero tanto.Dove il filo conduttore è il potere che i soldi hanno su determinate persone e che ti fanno dimenticare ogni altro sentimento e valore importante della vita.Possiamo dire un film di gran classe.Potremmo definirlo un giallo ma allo stesso di una drammaticità unica e che finisce tragicamente.Non è una storia lineare ma è costruito attraverso flash ma che sono realizzate davvero bene e seguibilissimo. Un grande plauso a Lumet. L'unica piccola critica è il personaggio della sorella che non è ben definito come i fratelli e il destino finale di uno di loro.Eccezionali e bravissimmi gli attori ed in particolare Hoffmann e Finney .Secondo un mio modestissimo parere le scene migliori del film sono la scena della rapina l'irruzione nella casa dello spacciatore e superbo il finale.Film assolutamente da vedere.

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Ultima risposta 20/03/2008 18.03.25
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Gruppo COLLABORATORI Gabriela  @  18/03/2008 10:14:24
   8 / 10
Dramma familiare mascherato da film di ladri e assassini, dove affiorano gli istinti più bassi degli esseri umani. Il ritmo è lento e la storia viene presentata da flashback cronologicamente disordinati; un notevole puzzle che mostra lo stesso fatto attraverso tre punti di vista diversi: il padre e i due fratelli, interpretati magistralmente da Philip Seymour Hoffman ed Ethan Hawke.
Quello di Lumet è un messaggio carico di disperazione e tormento, i personaggi vengono rinchiusi come topi in una gabbia verso una spirale di vendetta e delusione.

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Ultima risposta 18/03/2008 14.35.37
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  18/03/2008 09:15:23
   8 / 10
Mosaico amorale di cinismo e frustrazioni. Film teso quanto desolato, pervaso da una straordinaria negatività che scava nei non detti, in contraddizioni che implodono per una manciata di soldi, sgretolando dignità, finzioni e vite prive di luce.
Lumet a 84 anni oscura schiere di parvenue, smontando e rimontando il suo giocattolo in modo elegante, fluido e impeccabile (anche se meritava una lunghezza maggiore), con una assoluta padronanza dei primi piani. Hoffman e Finney magistrali.
Disturbante ma da vedere.

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Ultima risposta 25/03/2008 16.44.04
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Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  18/03/2008 09:15:18
   7½ / 10
Dopo Anderson e i Coen, anche il vecchio Sidney Lumet visita i meandri più oscuri dell’animo umano. L’ondata di nichilismo che ha investito Hollywood sta producendo ottimi frutti, la creatività si è risvegliata dopo l’appiattimento dei vari sequel, prequel e remake, di cui francamente siamo stanchi.

Tornando al film, Lumet, analizza questa umanità inquadrandola nella nera cornice familiare di rancori, sensi di colpa, tradimenti, vendette. Su tutto questo, l’avidità come detonatore, il fallimento di vite dissociate come leit motiv. Un frammento di umanità raccontato in modo spietato, cancellato ogni segnale di speranza in un climax di cinismo e disperazione, visto raramente al cinema.
Un film che dietro al tagliente distacco con il quale è raccontata la storia, insinua nello spettatore una penetrante tristezza, un’angoscia complice per l’intera proiezione.

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Ultima risposta 25/03/2008 16.41.58
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BennyB  @  17/03/2008 23:18:25
   7½ / 10
Onora il Padre e la Madre è davvero un bel film. Il protagonista è il primo figlio di un padre che non è riuscito a volergli bene, con due fratelli minori molto belli al contrario di lui. La sua risposta a tali circostanze è la stessa di tanti di noi: indossare una maschera che ci faccia accettare dagli altri. Così, barando sulla propria condizione economica, cerca di tenersi una bellissima donna dimostrando al resto della famiglia una notevole realizzazione lavorativa. Ma ogni recita ha un suo epilogo e così quando ha bisogno di soldi con un'unica idea concretizza il rancore nei confronti dei suoi familiari in particolare del fratello e dei genitori. Ma la sua cattiveria - a mio avviso - non supera quella del padre, vero cattivo del film e principio del male.
La regia è magistrale ed alcune sequenze bellissime. Gli attori, in particolare Hoffman, grandi interpreti di una coerente e corale recitazione che rimanda alla tradizione delle grandi tragedie classiche.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  17/03/2008 20:25:20
   7½ / 10
Allora, il prossimo che dice "il Cinema è morto" gli spacco la faccia.
è stupendo che tutti gli Anziani si siano recentemente gettati nel tortuoso sentiero del Cinema morale: Scorsese, Cronenberg, Scott, Allen, i Coen fino al francese Lumet. quanto a spunti non è inferiore all'illustre collega, se non altro però la pellicola è un piccolo gioiello, uno splendido lavoretto artigianale, non possiede quella magnificienza che ha caratterizzato per esempio il lavoro pluripremiato all'oscar.
Ricorda molto "Sogni e Delitti" di Allen, ma l'ho trovato più bello, meno occlusivo e soffocante del pur valido lavoro con Colin Farrel.
Gli attori sono strepitosi, su tutti ovviamente Hoffman (ammetto però che Hawke è leggermente fastidioso).
Molto inquietanti alcuni sguardi sociali: lo spacciatore cinico e disinteressato, ma pur sempre Angelo della Morte (gustoso il particolare dell'ala dietro la vestaglia) di questi business man vuoti e assetati, il grassone che Andy contemplerà disperato vedendosi per la prima volta per quello che è e quindi uccidendosi accecato dal dolore e disperazione.
"Onora il Padre e la Madre" ottimo titolo italiano, quasi beffardo se consideriamo quanto è poco praticabile nell'era dell'irresponsabilità genitoriale (Caino e Abele, storia vecchia come il mondo...quasi una critica a Dio??) oppure quanto il peccato dipenda dai coniugi stessi.
"Before the Devil knows you're dead", ancora più interessante. Allusione a una condizione sospesa, di limbo, in cui siamo morti e non lo siamo, ovvero tutta la Vita nell'attesa falcidiante che il Male indirizzi la Nostra, senza possibilità di salvezza (anche se quel fratello che scappa...).
Menzione speciale per la prima scena: fotografia e contenuto magistrali, da guardare e riguardare, lezione di Cinema.

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Ultima risposta 26/03/2008 15.28.21
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LEMING  @  17/03/2008 14:35:33
   7½ / 10
Drammatico, cinico, spietato, è questo in poche parole il riassunto del film, io sinceramente nei film drammatici preferisco un pò più di teatralità, che quì manca completamente, e questo mi fa togliere un punto al film, comunque rimane sempre un'opera ottima confermando se ce ne fosse bisogno il talento di Lumet.
Lemming

Invia una mail all'autore del commento NEO78  @  17/03/2008 14:26:52
   8 / 10
Sono rimasto veramente colpito dal risultato ottenuto dal grandissimo Sidney Lumet. Pensavo che a 84 anni suonati avesse perso un pò di smalto e invece realizza un bellissimo noir che più nero non si può. Regia impeccabile, composizione delle inquadrature perfetta, montaggio elaboratissimo ma nella sua complessità molto lineare. Intense le prove degli attori (Hoffman in primis) tranne quella di Ethan Hawke a mio avviso troppo espressiva ed esasperata.

Arrivarci a 84 anni così!

claudihollywood  @  17/03/2008 10:30:20
   10 / 10
Cinico, pessimista, senza speranza. Davvero memorabile. Il film è un capolavoro di cattiveria, sorretto da interpretazioni portentose, da Seymour-Hoffman a Finney (il primo addirittura in grado di contendere l'Oscra al pur bravissimo Day-Lewis). Ma davvero questo film era inferiore a un Michael Clayton? al carino Juno? Scandalo agli Oscar.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  17/03/2008 09:24:19
   8½ / 10
Se dovete scegliere tra i dinosauri e gli effetti speciali del patetico 10000 AC, e quest'ultimo di Lumet, non pensateci neanche perchè, il nuovo film dell'84enne regista americano è veramente di gran classe.

Si tratta di un giallo- drammatico che finisce nella tragedia e nel melodramma costruito non in maniera lineare, ma su diversi flashback che seguono i diversi personaggi, le loro azioni e le loro ragioni.

"Onora il padre e la madre" è un thriller memorabile, lontano dalle mode e in linea con i migliori film di Lumet. Si sa che la carriera quasi cinquantennale del regista (che esordì alla fine degli anni 50 con "la parola ai giurati"), non è stata sempre di alti. Ma il segno, sopratutto negli anni '60 (a prova di errore) e '70 (Quel pomeriggio di un giorno da cani) l'ha sempre lasciato.

Sarebbe probabilmente un capolavoro se Lumet si fosse dilungato di un'altra mezz'oretta, costruendo altri flashback e approfondendo i personaggi della terza sorella ( che si vede appena) e della pur bravissima (e veramente bella) Marisa Tomei.

Strabiliante la prova degli attori: Albert Finney e Philip Seymour Hoffmann sono dei mostri di bravura.
Diversi poi sono i momenti memorabili: l'epilogo, ma anche la sequenza della rapina all'inizio e sopratutto quella nella casa dello spacciatore, da studiare a memoria.

giumig  @  17/03/2008 01:11:42
   8½ / 10
Un film davvero spiazzante, angosciante, crudo e duro. Assolutamente da vedere anche per la magnifica regia e i bravissimi attori.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  16/03/2008 22:09:41
   7 / 10
Il vecchio Lumet si lancia in un dramma senza speranza, senza luce, privo di umanità, in cui ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, ma decisamente più devastante. In questo sprofondare verso il baratro, però, troppo spesso si rischia di perdere la bussola, impelagandosi in sofferenze eccessive per chiunque a discapito della compattezza d'insieme.
Straordinario il cast, in cui brilla una Marisa Tomei buona come il pane nei suoi 40 anni.

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Ultima risposta 18/03/2008 13.06.34
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  16/03/2008 14:16:47
   7½ / 10
La tragedia edipica trasposta ai giorni nostri.
Uno dei film più angoscianti visti nella mia vita, ti afferra alla gola e non ti molla più grazie all'ottima regia di Lumet.
Ci saremmo trovati di fronte ad un capolavoro se si fosse curata maggiormente la sceneggiatura dove alcuni personaggi sono inutili o poco caratterizzati (v. sorella dei protagonisti) e non si fosse ecceduto nel volere sconvolgere lo spettatore a tutti i costi.
Nonostante ciò il film merita la visione (preferibilmente se non si è in fase negativa), per il rapporto 'velenoso' padre-figlio ben sviluppato ed esplicitato nell'efferata scena finale.
La scena del mattatoio nella casa dello spacciatore, poi, sarebbe da proiettare in tutte le scuole di cinema.

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Ultima risposta 23/03/2008 19.30.12
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onda  @  16/03/2008 12:44:07
   6½ / 10
La storia richiama un pò il recente Sogni e Delitti di Allen o alcuni film dei Coen (Fargo - L'uomo che non c'era) in cui il crimine maldestro genera una tragica spirale familiare.
Le tematiche della società americana dominata dal denaro (emblematico che perfino una bambina si permetta di dare del fallito al padre perchè non può pagarle la gita) sono ormai inflazionate.
Detto questo, si tratta di un thriller passabile, girato con mestiere, anche se vi sono esercizi di stile inutili (le sconnessioni temporali non risultano particolarmente funzionali), un finale eccessivo

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER e qualche incongruenza nella sceneggiatura. Anche le psicologie e i conflitti familiari messi in scena risultano, tutto sommato, abbastanza scontati.
Nel complesso, mi sembra un film sopravvalutato.

2 risposte al commento
Ultima risposta 17/03/2008 16.13.43
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FABRIT  @  16/03/2008 03:14:41
   8 / 10
Un gran film!Spietato!Da non perdere!Prova strepitosa da parte di tutti i protagonisti!

exdinu  @  16/03/2008 01:03:06
   8 / 10
Scontro sulle incomprensioni in una famiglia "normale" di oggi in america, dove la storia derivante della rapina alla gioielleria di famiglia, ne è il filo conduttore. Il personaggio di Andy è il più rappresentativo di "questo scontro" (io ho tifato per lui!). Dal punto di vista tecnico, se la narrazione avesse fatto un minor uso di flash-back, per me, tutto il ritmo - che comunque cammina in un crescendo che ti prende, ne avrebbe giovato!

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  15/03/2008 19:45:48
   7½ / 10
Un film che ti trasporta piano piano verso il delirante finale, con introspezione non dei personaggi, ma del momento che vivono, della loro duttilità nell'affrontare la situazione più disperata che gli potesse capitare! Di certo non è un film per tutti i palati, a molti potrà risultare privo di mordente visto che per più volte vengono riproposte le stesse scene da diversi punti di vista, ma è proprio qui che il film riesce a darci qualcosa di più rispetto a un bel prodotto drammatico (almeno dal mio punto di vista)!!! Ho letto dei commenti precedenti e non vedo tutte queste scene da film comico, mi sembra anzi molto realistico nell'affrontare la complessità dell'essere umano in una situazione da inferno, fuori da ogni canone logico! Per non parlare di tutti gli attori: bravissimi, bella e sensuale la Tomei, superlativo Hawk e il solito Hoffman ruba-scena!!! Promosso a pieni voti!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  15/03/2008 15:57:01
   8 / 10
Lumet torna con lo spietato dramma della famiglia Hanson e questo "before the devil knows you're dead" non tradisce le attese.

La prima parte del film è smontata e rimontata dal regista di Philadelphia con maestria dando allo spettatore un tassello alla volta per ricomporre la sequenza temporale che porta i due fratelli Charles e Hank a disgregare la loro famiglia.
La seconda è più lineare e ad una maggior introspezione dei personaggi si aggiunge un crescente pathos dove l'ottimo cast da il meglio di sè: Hawke, Finney, Tomei e soprattutto Hoffmann danno luogo a una ottima prova, grazie anche al resto dei personaggi minori perfettamente caratterizzati.
Magistrale poi Lumet:quando si assiste ad un film di un regista di questo calibro si nota subito che ogni singola scena, dall'inquadratura alla fotografia, dalla scenografia alla musica, è curata nei minimi particolari.
Assolutamente da vedere.

2 risposte al commento
Ultima risposta 17/03/2008 00.00.09
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  15/03/2008 12:06:28
   7½ / 10
Dramma familiare amaro,cinico e drammatico,per un escalation di morte e violenza senza precedenti...caratterizzato da un montaggio non lineare fatto di salti temporali e flashback,il film ruota intorno ai diversi punti di vista dei protagonisti principali,immergendo lo spettatore in un'inferno sempre piu'opprimente e angosciante,con un cast perfettamente in parte e una sceneggiatura ricca di elementi tutti ottimamente amalgamati.
Eccezionale la regia di Lumet,mai fine a se stessa e soprattutto capace di perforare l'animo meschino dei suoi personaggi,ottima la colonna sonora e da urlo la prova del trio Hoffman,Hawke,Finney,con la sorpresa Marisa Tomei (quarantenne di una bellezza disarmante),il cui personaggio magari poteva essere maggiormente approfondito.
Forse la pellicola manca di ritmo in alcuni snodi narrativi e il finale dopotutto risulta oltremodo forzato,ma parliamo cmq di un thriller da non perdere,una storia nera come il carbone,una tragedia intensa e meno scontata di quello che puo'sembrare dopo i primi trenta minuti di proiezione....l'analogo film di Woody Allen uscito nello stesso periodo,non e'minimamente paragonabile.

Marenco  @  14/03/2008 22:30:39
   9 / 10
Film superbo, regia impeccabile. Atmosfere da tragedia classica, intrecci quasi shakesperiani. Lumet dimostra ancora una volta di conoscere alla perfezione i meccanismi cinematografici. Pur non ricorrendo all'azione pura il film descrive un tragico progetto criminale che mette a repentaglio gli affetti familiari.
Straordinario Hoffman e molto seducente Marisa Tomei (ma perchè fa pochi film??? E' brava e bella!!!)...
Qualche forzatura nei toni, fotografia a volte cupa e gelida. Caso strano nel film si riscontrano molte affinità con l'ultimo Woody Allen "Sogni e delitti"...

Gianmaria  @  02/12/2007 17:13:28
   9 / 10
Visto anche questo alle "Giornate professionali di Cinema" a Sorrento in italiano,il film del grande Lumet inizia con una scena di erotismo estremo che fa capire che genere di film andremo a vedere.Un film forte,violentissimo non solo nelle scene ma soprattutto nell'argomento. Philip Seymour Hoffman come sempre straordinario e un Ethan Hawke devo dire molto sorprendente.
Ma non possiamo dimenticare Alber Finney che ci regala un personaggio buono che purtroppo "grazie" alla morte della moglie esce e diventa un personaggio brutale:

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Un film che gioca molto sulla struttura narrativa,perchè nel film la tragedia viene vista da tutti i personaggi e quindi si va indietro,si va avanti,alla fine si deve seguire il film.
Alla fine un film bellissimo che mi ha molto turbato e che racconta il dolore dell'animo umano,attraverso una tragedia greca e attraverso una violenza assolutamente non gratuita.
Terribili qualche scene

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