Un sassofonista, dopo aver ricevuto da uno strano individuo cassette in cui viene ripreso in casa sua durante la sua vita quotidiana, viene accusato dell'omicidio della propria moglie. Ma, una volta in carcere, si trasforma in un'altra persona, che viene scarcerata e inizia una vita in qualche modo parallela a quella precedente...
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Nonostante la fama di Lynch devo dire di essere un quasi-neofita per quel che riguarda questo regista. Prima di "Strade Perdute" avevo visto solamente "Mulholland Drive", film dalla nomea di capolavoro che però mi aveva estremamente deluso in quanto l'ho subito considerato un'accozzaglia di immagini senza senso. A mente fredda, e dopo averci rimuginato sopra per parecchio tempo, sono giunto alla conclusione che probabilmente la mia delusione sia stata causata, più che dal film in sè, dalla mia (non) preparazione in merito all'immaginario di Lynch (di cui, mea culpa, non sapevo praticamente nulla) e al mio approccio sbagliato verso un film così fuori dagli schemi canonici. Fu così che ho deciso di visionare un'altro blasonato film del regista, ovvero questo "Strade Perdute", cercando di liberare la mente da certe costrizioni che viene naturale avere durante la visione di un film. Tutta questa tediosa premessa, di cui probabilmente non fregherà niente a nessuno, per far capire quanto possa essere, almeno lo è stato per me, difficile visionare per la prima volta un film di Lynch. Quindi vorrei dire a tutti quelli che, come me, sono rimasti "scioccati" da un film del regista di non metterci una pietra sopra, pensate parecchio e poi provate a guardare lo stesso film, o un'altro, con un differente approccio psicologico. "Mulholland Drive" me lo aspettavo diverso e non mi è piaciuto (ma a questo punto mi sembra d'obbligo dire che per un giudizio definitivo dovrei riguardarlo), andando a guardare "Strade Perdute" avevo un'idea abbastanza chiara di cosa aspettarmi e al termine della visione il parere è stato molto diverso. Scusate il sermone non richiesto.
Fin'ora del film in sè non ho detto una mazza ma effettivamente non ho molto da dire. Anche stavolta non è che c'ho capito tantissimo però, e credo sia questa la cosa più importante, mi ha tenuto sulle spine per tutta la durata, dai bellissimi titoli iniziali fino a quei stupendi minuti finali,
poi l'immagine del protagonista in fuga dalla polizia sull'autostrada durante il tramonto è magnifica.
Ora non voglio dire che sia stato tutto rose e fiori, anche in questo caso la difficoltà di interpretare un'opera di questo tipo mi ha lasciato varie perplessità però posso dire che nel complesso sono rimasto più che soddisfatto della visione. Discorsi più approfonditi li lascio fare a chi di Lynch ne capisce veramente, se andassi avanti a farneticare finirei col dire un mucchio di *******, però mi preme citare le bellissime musiche di Badalamenti.
Ora non mi resta che vedere altri film di Lynch per avere conferma o smentita di quanto ho scritto inizialmente, e soprattutto devo riguardarmi "Mulholland Drive".