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Non mi stupisce che Sam Raimi abbia scelto questo regista francese come nuovo autore di uno dei due nuovi film della saga di Evil Dead, del resto la regia vi è tutta come pure la scrittura dei personaggi. Claustrofobico, ansiogeno e tutto ambientato in un singolo luogo come può essere un condominio in quarantena da specie esotica letale. Di sicuro un incubo per gli aracnofobi, questi aracnidi presenti nel film sono micidiali nella loro evoluzione e nel modo di farsi sentire sempre in agguato. La New Wave francese tocca anche il genere dei ragni assassini, una tappa obbligata alla fine, che non disdegna di certo se paragonata a quelle fatte in America, anche perché pregna del tipo di scrittura sociale tipica del tessuto popolare francese e del loro umorismo.
Vedibile ma non così eccezionale dal punto di vista del thrilling. Un film che non ha grande originalità da esibire ma che appare abbastanza ben realizzato visivamente. Il fatto di doverlo seguire con i sottotitoli fuori sincro mi ha infastidito abbastanza ma il film in sè merita la sufficienza. Cast e regia nella norma, buona ma non nuova l'ambientazione condominiale.
Vermines è chiaramente un prodotto molto derivativo ed è sufficente una certa passione per il genere horror quali siano i suoi punti di rifeirimento, del passato e più recenti. Inutile stare a fare un elenco che non finirebbe mai. Malgrado tale caratteristica Vermines è un prodotto che funziona molto bene. C'è un mega condominio che viene infestato da una particolare specie di ragno che ha la brutta abitudine di proliferare a velocità esponenziale, per cui quei luoghi che sono statri il rifugio quasi naturale dell'infanzia e giovinezza diventano infidi ed irti di pericoli. E' un film che non perde mai la bussola e mantiene una tensione piuttosto alta, soprattutto in alcune sequenze dove l'angoscia si taglia con il coltello. I personaggi non sono sacrificati sull'altare del racconto e riescono a non essere bidimensionali. Nel complesso un film che ha tutte le carte per un buon intrattenimento.