accordi & disaccordi regia di Woody Allen USA 1999
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accordi & disaccordi (1999)

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locandina del film ACCORDI & DISACCORDI

Titolo Originale: SWEET AND LOWDOWN

RegiaWoody Allen

InterpretiSean Penn, Samantha Morton, Anthony LaPaglia, Gretchen Mol, Uma Thurman

Durata: h 1.32
NazionalitàUSA 1999
Generecommedia
Al cinema nel Luglio 1999

•  Altri film di Woody Allen

Trama del film Accordi & disaccordi

Anni '30. Emmet Ray, chitarrista jazz di scarsa fama, percorre in lungo e in largo gli Stati Uniti con la convinzione di essere secondo solo a Django Reinhardt. Nella sua vita appare una lavandaia muta che si innamora di lui, ma c'è posto anche per una scrittrice conquistata dalla sua brusca personalità.

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Voto Visitatori:   7,44 / 10 (42 voti)7,44Grafico
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Voti e commenti su Accordi & disaccordi, 42 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Filman  @  06/06/2022 12:34:50
   9 / 10
L'avere un format da mokumentary aumenta il valore di SWEET AND LOWDOWN che però non è un capolavoro in quanto biografico ma lo è nella sua sostanza, nel suo stile di scrittura totalmente fresca e originale, capace di incarnare i circa dieci anni precedenti di Woody Allen e portarli a conclusione: l'estetica vintage, il sentore nostalgico, la musica jazz vengono assorbiti dall'intera opera e smettono di essere una scatola dalla forma riconoscibile ma semi-vuota. Il protagonista è infatti uno dei migliori mai scritti dal regista, per la sua totale assurdità e la sua eccentricità fastidiosa, che mentre si porta dietro un carattere inadatto ad amare, triste e malinconico, custodisce i segreti nascosti e reconditi dell'arte, così come l'amore e la passione che l'autore ha voluto descrivere.

marcogiannelli  @  30/01/2021 16:00:15
   7½ / 10
Film tra i minori di Allen ma intriso di tutta la sua arte.
Un mix di commedia, un omaggio alla musica e un biografico.
Bellissima la colonna sonora, selezionata maniacalmente da Allen, strepitosa la ricostruzione fotografica e l'interpretazione di Sean Penn.

Wilding  @  11/04/2020 11:58:42
   5 / 10
Uno strepitoso Sean Penn manda avanti baracca e burattini, ma da solo ovviamente non riesce a tirare oltre la sufficienza una pellicola dalla trama, sì omaggiante al jazz che Allen ama, ma scarna e poco coinvolgente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  17/08/2017 20:14:59
   7 / 10
Gradevole biografia romanzata, drammatica e comica allo stesso tempo, dove a farla da padrona sono l'amore verso la musica jazz da parte del regista (che fortunatamente non condanna il film al musicale vero e proprio) e le molteplici sfaccettature del personaggio principale, legate magistralmente ai canoni dell'artista geniale e involontariamente autodistruttivo. Peccato che come biografia alla fine sia abbastanza striminzita, ma guardando nell'insieme fa per l'appunto parte del gioco.
Sean Penn supreme.

Da accostare, per narrativa "documentaristica", a "Prendi i Soldi e Scappa", tra i capolavori indiscussi dello stesso regista.

Ho odiato Allen praticamente dalla nascita per via di svariati, ignoranti pregiudizi; cosa mi sono perso!

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  14/03/2017 19:48:02
   6½ / 10
Sottolineo la grande prova di Sean Penn, che da solo riesce a valorizzare questa pellicola che risulta scorrevole ma senza particolari acuti. 6,5 ritengo sia il suo voto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  10/01/2016 16:34:48
   7½ / 10
Biopic (su un personaggio inventato) diversa dal canonico, con una vena comica che solo Allen (che tra l'altro non risparmia le sue solite elucubrazioni) ci poteva mettere.
Scelta di Penn azzeccatissima.

TonyStark  @  16/09/2014 00:53:37
   6 / 10
buon biografico alternativo diretto da Woody, momenti divertenti si alternano ad altri un pò noiosi, ma tutto sommato resta gradevole anche per l'interpretazione di Penn.

BlueBlaster  @  13/08/2014 03:43:41
   7 / 10
Simpatico biopic su di un personaggio a me sconosciuto e che apparteneva ad un mondo a sua volta a me sconosciuto!
Con queste premesse parto già con il piede sbagliato e con me chiunque non apprezzi la musica jazz di un tempo.
Tuttavia il perdio storico della Grande Depressione con i night club, i gangster, l'alcolismo dilagante ecc...sono temi a me congeniali e quindi nonostante tutto ho apprezzato costumi e scenografie oltre che il contesto sociale.
Bravissimo Sean Penn sia nel comico che nel drammatico e bravi anche gli attori di contorno ed in specie la muta Samantha Morton, la Thurman e La Paglia semplicemente non essenziali.
Musica onnipresente ma non irritante, risate sporadiche ma sincere alternate a qualche emozione che fa pensare su cosa cerchiamo veramente.
Interessante personaggio questo Emmet Ray la cui storia è raccontata in modo arguto e romanzato da Allen la cui regia pare salda e che regala una certa magia quasi da favola moderna.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  30/03/2014 23:32:40
   7 / 10
Un film carino impreziosito dalla bravura di Penn, ma che, in quanto finto documentario, gira un po'a vuoto, con la scusa di far ascoltare del buon jazz e con l'unica idea di mostrare come il talento di per sè non sia legato necessariamente ad alcuna altra buona qualità in un essere umano.

Federico  @  02/09/2013 15:32:32
   7 / 10
film grazioso con un buon penn e un'ottima Samantha morton..

ad ogni modo non uno dei miei preferiti film di allen in quando l'ho trovato interessante ma per me poco coinvolgente forse per il tema trattato

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  10/07/2013 22:59:07
   8½ / 10
Senza alcun ***** di dubbio uno dei capolavori di Allen. La sua passione e la sua conoscenza della musica al servizio del cinema, della battuta geniale, del situazionismo comico e nostalgico, amaro e cinico tipico di un'America che la Depressione ha cercato (e cerca) di superarla in ogni modo possibile.
Emmet Ray è uno dei personaggi meglio riusciti dell'intera carriera alleniana, e Sean Penn è forse la scelta migliore di tutto il suo cinema. Un personaggio straordinariamente vivido, lui e le due straordinarie deuteragoniste, all'insegna della totale bizzaria. Allen è un regista fondamentale. Come lui ha concepito la commedia, variegandola in una serie infinita di sottogeneri, arricchendo il tutto con un mood irriproducibile e dalla comicità sconfinata, ecco questo non l'ha fatto proprio nessun altro. Nel cinema. Allen è un autore colto e geniale. Non è un caso che l'intero film poggi su questo assurdo concetto, su questo ossessivo ripetere "Io sono un grande artista" ("a parte quello zingaro...") e su quella densa e meravigliosa scena finale, l'apoteosi del cinema '90 di Allen, il final act della commedia cinematografica, qualcosa per cui stare muti e ringraziare. Film così non mi meraviglia che non vengano mai capiti. Spero non passi sotto silenzio nel mare di porcherie che ha realizzato questo artista.

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  20/05/2013 13:19:01
   7½ / 10
Dopo un periodo di flessione artistica, ravvisato dal sottoscritto non da tutti, Allen torna a far breccia nel cuore degli aficionados rimembrando un suo pezzo forte: il mockumentary.Trova finalmente un degno alter ego in Penn, credibile nel suo essere vanesio e spassoso -ma fondamentalmente buono- nelle sue evasioni artistiche (ammirare i treni e sparare i topi), supportato dalla figura graziosa della Morton emanante calore silenzioso, qui trabocca tutto il suo amore per il jazz e un monito contro il materialismo rimpiazzo dell'amore che prenderà piede anche nel prossimo 'Criminali da Strapazzo'.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  12/03/2013 20:23:29
   7 / 10
Buon film di Allen con un ottimo Sean Penn. Non è propriamente una commedia, ma è un film grazioso e curato.

Goldust  @  15/04/2012 16:33:46
   7½ / 10
Con la scusa di raccontare le gesta di un chitarrista in realtà mai esistito, Allen costruisce con stile documentaristico un piccolo gioiello di comicità e tenerezza che non è solo un omaggo al tanto amato jazz ma uno spaccato di vita che sa emozionare. Motivo del successo sono senza dubbio le sfaccettature che regala all'eccentrico personaggio di Emmet Ray, tanto geniale con la chitarra in mano quanto ingestibile nella vita di tutti giorni, spendaccione impenitente che amava donne, treni e sparare ai ratti nelle discariche. Il contraltare naturale a cotanta scelleratezza è la pacifica lavandaia muta interpretata da una straordinaria Samantha Morton, goffa, un pò tarda ma allo stesso tempo piena di vita. Tra alti e bassi, litigi e riappacificazioni, sullo sfondo di un'America polverosa degli anni '30 i nostri riusciranno a consegnarci una storia lieve, divertente ed a tratti toccante.

Gruppo COLLABORATORI julian  @  20/01/2012 02:25:39
   8½ / 10
Capolavoro di stile di Woody Allen, brutalmente ignorato nel range dei film più interessanti usciti nell'ultimo quindicennio almeno nel panorama hollywoodiano e incomprensibilmente depennato persino dalla filmografia principale del regista newyorchese, nella quale meriterebbe invece di figurare ai primi posti.
E' un film praticamente perfetto in tutto: Sean Penn tira fuori una performance che sembra sedimento ed espressione di vita vissuta più che una semplice interpretazione attoriale; Emmet Ray vive in lui e lui, mentre girava il film, viveva effettivamente da Emmet Ray. A far deliziosamente da spalla, una figura di contrasto, emotivamente carica, quale Samantha Morton.
Girato in maniera semplicemente geniale sotto forma di mockumentary, come già fu Zelig, mettendo insieme e integrando alla perfezione l'esistito e l'inventato, il reale e il, meravigliosamente, romanzato.
La figura di Emmet Ray si costruisce tutta sullo spettro del, quello si esistito, più grande jazzista degli anni '30 Django Reinhardt, verso il quale il film diventa inevitabilmente un indiretto omaggio.
La condizione di eterno secondo, la produttività artistica strettamente connessa all'emotività, l'impossibilità di espletare rapporti sentimentali all'infuori della propria chitarra e, da questo, l'ambivalenza di fondo del personaggio, spiegata metaforicamente dal titolo originale e resa (male) in italiano. E poi c'è tutta la prima parte, estremamente divertente, tra mirabolanti effetti scenici, discorsi sulla profondità dei treni e caccia ai topi di discarica.
Tutto inserito in un indimenticabile riquadro di America anni '30, sorretto delicatamente dalla colonna sonora del jazz sinti.
Insomma, tanta roba, davvero.

"Bè, ci sarebbe un certo zingaro che vive in Francia...".

2 risposte al commento
Ultima risposta 11/07/2013 00.06.50
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Lory_noir  @  27/10/2011 17:09:35
   6½ / 10
Malgrado la mia venerazione per Woody Allen questo film non mi ha entusiasmato. L'ho trovato interessante ma un po' freddo.

FurFante9  @  11/10/2011 15:54:06
   5½ / 10
insomma...

2 risposte al commento
Ultima risposta 12/10/2011 15.29.18
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  21/06/2011 21:10:12
   7 / 10
Da un amante del Jazz come Allen doveva arrivare , prima o poi, un film dedicato a questo genere musicale.
Lo fa ovviamente a modo suo inventando la storia di un fantomatico musicista ubriacone e donnaiolo interpretato da Sean Penn!
Girato con stile documentaristico dove il "falso" è piu' difficile da individuare rispetto a uno "Zelig"!
Infatti ho scoperto che il personaggio fosse inventato solo dopo una breve ricerca su internet...
I momenti piu' divertenti sono quelli passati accanto alla ragazza muta...

Black Eight  @  27/05/2011 00:37:48
   6½ / 10
Si, buon film ma nulla di più. Credo che Allen riesca meglio con altri canovacci. Qui vuole sperimentare narrando la storia di questo fantomatico chitarrista americano degli anni '30, una personalità eccentrica che incarna genio e sregolatezza. Insomma, niente di straordinariamente nuovo, nonostante sia evidente l'intento di andare oltre la commedia tratteggiando con toni tristi e malinconici un modo di vivere caro agli artisti. Le ambientazioni e la fotografia sono sicuramente curate, ma ci pensa la regia fredda di Allen a fare da contraltare. Sean Penn ha il compito di regalarci questo personaggio e lo fa con misura (diciamo senza infamia e senza lode), mentre è molto più sorprendente la sua spalla "muta", Samantha Morton, che sullo schermo risulta tenera e piacevole. Il vecchio Woody prova sempre a coinvolgerci con le sue passioni (in questo caso l'amore per il jazz). Talvolta ci riesce, talvolta no. Purtroppo con me non ci è riuscito questa volta

kako  @  14/05/2011 14:25:32
   7½ / 10
Omaggio agli artisti di strada e ai loro sogni. Allen sforna questa originale e piacevolissima commedia (un po' amara) interpretata da uno Sean Penn in grande forma, nei panni del musicista un po' beone un po' donnaiolo che non vuole far emergere i suoi sentimenti, e proprio questi sarebbero quel tocco in più che manca alla sua arte musicale, cosi buona nella tecnica ma cosi fredda.

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  18/04/2011 15:05:40
   7 / 10
Preferisco l'Allen di Mariti e Mogli e Crimini e Misfatti, tuttavia impossibile non apprezzare questo gioiellino.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR jem.  @  18/03/2011 21:20:14
   7 / 10
E’ proprio più forte di me. Io Penn lo detesto. Poverino ha fatto mica nulla di male, è solo che non posso vedere la sua faccia. Tuttavia, ciò non è stato sufficiente a rovinarmi la visione. In compenso ho trovato splendida la Thurman nel suo ruolo, decisamente perfetta.
Un film che è quasi un documentario, scorrevole e, ovviamente, divertente.

paride_86  @  07/02/2010 21:58:46
   6½ / 10
Storia del chitarrista Emmet Ray, in un ritratto personale e al tempo stesso collettivo e di un'epoca.
Un film diverso dal solito per Woody Allen che, stavolta, affida il ruolo del protagonista al bravissimo Sean Penn piuttosto che farlo lui stesso.
Nonostante tutto non mi ha entusiasmato più di tanto.

DarkRareMirko  @  13/10/2009 23:41:03
   10 / 10
Un Allen ingiustamente considerato minore nonchè ampiamente, almeno in questo caso, ignorato, firma uno dei suoi capolavori, se non una delle sue opere più convincenti di sempre.

Nel tratteggiare l'immaginario musicista protagonista della vicenda, interpretato da un grande Sean Penn, non si rinuncia nè ad ironia nè a momenti tristi, tra loro abilmente mescolati.

Eccellente anche la componente quasi mockumentary, con interviste e curiosi dietro le quinte, tra i quali è presente anche il mitico Woody (ottimamente doppiato da un compianto Oreste Lionello).

Grandiosa fotografia, grande regia, strepitose caratterizzazioni, cameo del mitico John Waters, ottima la muta Samantha Morton (Mister Lonely), sexyssima la Thurman, per un filmone con la F maiuscola.

Da non perdere.

topsecret  @  09/09/2009 15:48:00
   6½ / 10
La grande prova di Sean Penn, riesce da sola a valorizzare una storia che altrimenti risulterebbe abbastanza ordinaria, senza grandi acuti, anche se scorrevole e godibile.
A mio avviso il film non presenta quella sottile ironia, marchio di fabbrica di Allen, marcatamente più incisiva in altri suoi lavori, ma risulta comunque una pellicola apprezzabile.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  02/05/2009 22:06:32
   8½ / 10
Probabilmente il progetto più ambizioso di Woody Allen, non il più pretenzioso perché il precedente "Celebrity" è difficile da battere. Premetto che sono un po' combattuto nella valutazione, se fosse per la profondità del soggetto il voto sarebbe un 10 tondo. Certo è che non si tratta di un film poi così divertente come ce lo si aspetterebbe, ma comunque uno straordinario saggio sull' arte in base alla relazione artista/sentimenti. Sulla carta il personaggio rivelatosi poi una Gelsomina alleniana faceva intendere a qualcosa di troppo melenso o stereotipato e invece è uno dei punti forti di tutta la pellicola; chissà, forse anche una sorta di rimando del regista all' incomunicabilità del tanto amato Antonioni. Struttura tra "Zelig" e flashback di aneddoti di *un sacco di altri suoi films*, e divertentissima l' idea del "chitarrista eterno secondo" con il timore reverenziale nei confronti del primo ma che riuscità a definirsi "uno dei due chitarristi migliori al mondo". Sean Penn sempre il più grande attore della storia del Cinema e sa fingere benissimo di suonare la chitarra; per chi non l' ha mai presa in mano è impossibile capire se sia davvero lui o meno.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  06/01/2009 04:39:58
   8 / 10
A mio avviso una splendida pellicola di Allen. Essendo un musicista non potevo non apprezzarla!:) Al di la di questo, è un gran film e va omaggiato a dovere. SPASSOSISSIMO!!



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gasy  @  03/01/2009 18:41:43
   7½ / 10
Un Woody Allen minore, meno divertente di quello di una volta. Oltre al sempre bravo Sean Penn una menzione speciale va alla straordinario Samantha Morton nel ruolo di una lavandaia muta innamorata di Penn.

manera4  @  11/02/2008 14:39:14
   9 / 10
Assolutamente splendido Penn recita benissimo, musica e cinema connubio perfetto .

Pink Floyd  @  04/01/2008 14:45:03
   7½ / 10
In questa commedia dal respiro bergmaniano Allen rappresenta la biografia di un finto chitarrista jazz -magnificamente rappresentato dal Sig. Sean Penn-.
Agli accordi del suo strumento corrispondono inesorabilmente i disaccordi della sua persona, la sua pochezza, le sue debolezze, i suoi enormi limiti umani e sociali.
Da rimarcare le bellissime musiche, ottime anche le prove delle sue due donne.

AMERICANFREE  @  18/11/2007 10:53:55
   8 / 10
film molto non io essendo un appas di commedia!! grande Penn come sempre!! consiglio di vederlo!

benzo24  @  06/10/2007 19:07:13
   9 / 10
chi ama la musica e chi ama il cinema, non può non amare questo film. Sean penn poi da una delle sue interpretazioni migliori di sempre.

Invia una mail all'autore del commento zulejko  @  04/05/2007 12:36:36
   8½ / 10
bellissimo film e stupenda la colonna sonora

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Giordano Biagio  @  15/11/2006 20:33:24
   7½ / 10
Buon film, senza molte convenzioni, invenzioni briose e grande ironia umorista...
Amarezze ben paracadutate in battute indimenticabili...

quaker  @  15/10/2006 00:20:21
   9 / 10
E' noto che ci sono due Woody Allen: quello di Io ed Annie e quello di interiors. La vena di umorismo ebraico del ragazzo di Brooklyn, e quella malinconica e disperata, bergmaniana. In questo film si fondono, un po' come in Crimini e misfatti, e il risultato, se qualche volta sconcerta un po', è però, alla fine dei conti, eccellente.
Il film, nonostante l'apparente leggerezza, è piuttosto complesso e difficile: uno di quelli da vedere due o tre volte. E poi questa volta Woody ha ben due assi nella manica: Sean Penn, che è veramente un attore straordinario, ed Uma Thurman straordinaria.

Jeremy1979  @  12/08/2006 18:17:36
   7 / 10
All'apparenza non mi sembrava niente di speciale,ma alla fine si e' rivelato un bel film.Ottimo come sempre Sean Penn

nEuRoTiK  @  26/07/2006 22:20:26
   8 / 10
Divertentissima commedia in stile Allen, con Sean Penn in grande spolvero.

Gruppo COLLABORATORI Victor  @  09/07/2006 18:40:56
   7 / 10
Buona commedia di Allen che si diverte a raccontare la biografia di un cantante in realtà mai esistito soffermandosi anche su vizi e ossessioni .Buono Sean Penn, ottima Samantha Morton.Tuttavia siamo ben lontani dal Woody Allen di Manhattan.

lindatarantino  @  18/02/2006 15:11:53
   9 / 10
mi è piaciuto tantissimo,woody allen è sempre imprevedibile nel dirigere i suoi film,sean penn è simpaticissimo,e uma thurman è irriconoscibile.
davvero un film divertente!!complimenti ad Allen.

durito  @  10/02/2006 09:04:55
   7½ / 10
Ecco il caso di un film leggero e godibile, realizzato con gusto!
E' un omaggio di Allen al periodo degli anni '30 ed alla sua musica, il jazz.
Per farlo il vecchio Woody decide di raccontare la vita scanzonata di un artista : Emmet Ray, raffinato sbruffone pioniere della chitarra manouche, ben interpretato da Sean Penn.
Le musiche sono bellissime!

la mia opinione  @  17/11/2005 23:34:37
   6 / 10
Io ho visto qualche film del maestro Allen ma sono rimasta un po delusa. Questo di qua è un filmetto alla fine non so. C'è qualcuno che puo indicarmi i migliori di Allen? Grazie.

2 risposte al commento
Ultima risposta 20/10/2008 14.55.25
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polbot  @  07/09/2005 17:31:31
   7 / 10
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