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Esordio di Parker ( futuro creatore di South Park) che si diverte a parodiare e a dissacrare i luoghi comuni e gli stilemi tipici delle pellicole classiche hollywoodiane. Diretto con sicurezza ( nonostante i due spicci di budget),azzeccate le sequenze musicali,con canzoncine orecchiabili e dai testi esilaranti,spruzzatina di gore nell' intro e nessuna scena di nudo ( la Troma qui distribuisce e basta). Il cast anche se anonimo regge la scena. Una pellicola ovviamente non eccelsa ma divertente e con numerose trovate che funzionano,merita una visione.
Esordio alla regia di Trey Parker. il film è stato girato mentre Parker stava facendo l'università. la storia narra del noto cannibale del colorado Alferd Packer figura che in america è quasi folkoristica. non mancano nel film future citazioni e stile che tornerà in south park ad esempio Matt Stone qui indossa un colbacco e giacca arancione come Kyle in south park. Trey canta una canzone "il mio cuore è ricolmo di patate al forno" che viene citato nel film di south park quando a Kenny gli viene sostiutito il cuore con una patata "figlioulo di abbiamo sostituito il cuore con una patata lessa ti restano solo tre secondi di vita" abbiamo degli indiani che sono interpretati da asiatici. un fantomatico ciclope che in realtà è un tizio con un occhio guercio che schizza i suoi fluidi in faccia a tutti. un po di splatter ma secondo me troppo leggero è non disturbante : esempio trey parker sbrana i suoi compagni nel flashback il sangue nel bianco è messo in risalto, il cadavere che viene divorato, la pelle dei castori, il tizio con il piccone e gli altri atrezzi conficcati in faccia e poco altro. con lo splatter comico è meglio Peter Jackson. la regia è altalenante qualche scena con la camera a mano, dettagli sugli occhi, zoom , panoramiche per poi passare a inquadrature fisse che rendono il film troppo televisivo. le canzoni sono troppe e le coreografie non sono un granchè ci sono a volte troppe gag e dialoghi il che rende il film noioso in molti punti. sono molte belle invece le ricosturzione del vilaggio west e le montagne del colorado. altre cose come i vestiti troppo moderni per l'epoca , la barba di Trey Parker posticcia fanno storcere il naso. nel finale c'è la pariodia del clichè in cui la camera inquadra il cielo con le didascalie in cui si dice il destino del personaggio, poi la telecamera ritorna su i due protagonisti che si accorgono che il tizio con il piccone in testa è ancora vivo e sbuca dietro di loro e il film finisce con un fermo immagine che diventa un' illustrazione. in sintesi un film con una bella idea parodistica ma che risulta troppo leggera e amatoriale con qualche guizzo di idea qua e là . curiosità:Durante la scena iniziale del processo, Packer esclama: «Ma non è questo il modo in cui è successo!». Questo è un riferimento all'episodio di Star Trek intitolato Corte marziale, in cui il capitano Kirk esclama la stessa frase. In South Park, il balletto finale presente in ogni puntata deriva dal cortometraggio che è alla base di Cannibal! The Musical.
Divertente per ampi tratti di questo disgraziato viaggio di pionieri fra cannibalismo, trapper cantanti ed altri personaggi bizzarri come gli indiani giapponesi, una delle migliori trovate. Non ha l'umorismo corrosivo di South Park, ma non si può certo che sia politicamente corretto. Sennò non sarebbe Trey Parker.
Premetto che amo Trey Parker, Matt Stone e South Park, ma questa sua prima opera non mi è piaciuta quanto mi aspettavo. Trattandosi di un film poco più che amatoriale è ben realizzato, ma quello che manca è il ritmo, facendo sembrare la pellicola interminabile nonostante la ricchezza di battute e gag. Le canzoni poi non sono niente di che (che ci volete fare, South Park mi ha abituato sin troppo bene), e la noia ogni tanto si fa sentire. Resta comunque un film simpatico, consigliato a tutti quelli che vogliono conoscere a fondo questo genio (e non uso la parola a sproposito) e a chiunque voglia guardarsi un musical diverso dal solito.
Il musical più bello che abbia mai visto! Mi direte che sto esagerando, ma ognuno ha i propri gusti, in fondo. Oltre a ottime e divertentissime canzoni (una su tutte Let's build a snowman!) il film si avvale di una regia perfetta, dialoghi "intelligenti" (cioè, intelligenti nel senso che sanno far ridere senza cadere nel ridicolo), recitazione incomparabile.... Da sbellicarsi dalle risate, e anche gli amanti del gore saranno saziati. Giudicato giustamente il miglior horror-musical dai tempi di Rocky Horror Picture Show.
Non lo ha fatto per provare sensazioni particolari ed elettrizzanti. Non lo ha fatto per sviluppare un'innovativa forma d'arte necrofila. Nemmeno per soddisfare bizzari e deviati istinti sessuali con le proprie vittime, diciamo che lo ha fatto...per Amore. Secondo Trey Parker il famigerato e quasi omonimo Alferd Packer non era uno spietato cannibale assassino, non aveva nulla da spartire con alcuni dei suoi più illustri colleghi , si è comportato da tale solo per sopravvivere e coltivare la speranza di poter riabbracciare un giorno l'unico vero amore (platonico? spero di si) della sua vita, strappatogli via da malvagi cacciatori di animali da pelliccia, con un pessimo gusto nel vestirsi. Siamo nell'epoca dei pionieri e della frontiera, un gruppo di minatori (con alla guida AP) si avvia verso il colorado con la speranza di mettere fine alle proprie pene, ma ahime il caso, il destino e Alfred Packer li farà perdere in mezzo alle montagne del luogo, dove incontreranno tralaltro indiani "non nativi" del luogo, ciclopi con l'occhio che schizza pus a getto continuo (d'altronde si sa,la frontiera era irta di pericoli) e i succitati cacciatori col pessimo gusto nel vestirsi, il tutto ovviamente (essendo un musical) mentre si balla si canta e ci si mangia a vicenda.