Un famoso drammaturgo, Barton Fink,, viene scritturato da una major americana, che gli commissiona la sceneggiatura di un film sul wrestling. Arrivato ad Hollywood, Barton si stabilisce nell'inquietante hotel Earle e, qui, conoscerŕ Charlie, che nasconde un segreto altrettanto inquietante...
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I Coen sono incredibili...Iniziano il film una commedia e poi lo trasformano in dramma! All'inizio è la storia di uno scrittore/drammaturgo di NY di nome Barton Fink (interpretato da un John Turturro ai massimi livelli e perfetto per la parte). Burton ha grandi doti artistiche e viene messo sotto contratto da una casa produttrice di Hollywood per scrivere un b-movie. Quando si trasferisce a LA ( dir la verità la commedia assume toni "neri" già qui in parte, con la minuziosa descrizione del degradato albergo in cui vive) incontra John Goodman (anche lui grandioso), quello che sembra il classico vicino amicone e un pò invadente: anche se all'inizio Turturro è un pò riluttante, i due diventano presto amici. Questo è l'inizio "rosa"del film... In realtà, Hollywood è molto diversa da quella immaginata da Burton, dalle persone che la compongono ai meccanismi che la regolano. Tutte le sue certezze scompaiono piano piano, lui stesso si trova a far fronte con l'incapacità di adattarsi a questa nuova vita. Ci sarebbero mille altri elementi da evidenziare: gli elementi visionari tipici di Lynch ripresi dai Coen, l'America del dopoguerra, il mondo di Hollywood...Ma non mi va di usare lo spoiler... Per concludere, non so se sia il miglior film dei Coen, è sicuramente il più cupo tra quelli che ho visto. Un bellissimo film che oltre ad essere toccante riesce comunque anche a farti sorridere...miracolo dei Coen!!
...ma che commedia, come detto da Rondi, questo film è un dramma tinto solo di nero... Bellissimo, spesso ironico e oscuro in alcuni tratti, probabilmente al fine di permettere allo spettatore un prorprio punto di vista puramente personale... Un film estremamente intelligente diretto con una maestria che pochi hanno... Consigliatissimo e aggiungo, entusiasta, che questo film è estremamente bello!
il capolavoro dei coen. un film bellissimo che polanski volle premiare a tutti i costi al festival di cannes. la coppia Turtutto - Goodman è da antologia del cinema e la regia con le giuste citazioni alla hollywood anni 30, ad hemingway, kubrick e sopratutto lynch è da brividi. da vedre assolutamente, barton fink è un film profondo e toccante, nonostante la sua esuberanza ed eccentricità.
bel film difficile da spiegare xke' realistico ma , allo stesso tempo, surreale.Inutile cercare il filo logico della storia xke' è volutamente impossibile dare a tutto una giustificazione razionale.Non è certo la storia in se ke affascina ma cio' ke rappresenta ovvero l'aspra critica allo scrittore di drammaturghi .Barton pensa di poter descrivere nelle sue opere la vita dell'uomo medio ponendosi quindi nei confronti di esso con una inconsapevole superiorita' psicologica.L'evolversi imprevedibile degli eventi dimostra proprio il fallimento dello scrittore in questo tentativo.Da sottolineare la frase "la fuori esistono altre 20 persone in grado di darmi quel tocco alla Barton Fink...."ke spiega come i film moderni abbiano ormai quasi tutti lo stesso stile quasi fossero scritti tutti dallo stesso autore.Insomma:GLORIA AI FRATELLI COEN.
Bellissimo film. Surreale e visionario in alcuni tratti, realista e spietato in altri. Grandissimo J. Goodman nella sua migliore interpretazione e splendida regia dei Cohen nel loro miglior film.
alcune parti mi sono risultate un po' oscure,non so se per una mia pecca o perchè volutamente passibili di libera interpretazione,ma rimane un gran bel film,in perfetto stile cohen.
Fino ad una buona metŕ del film, ero convinto che fosse un film da 10 e in parte lo sospetto ancora, ma non ne ho piů la certezza. Era iniziato davvero bene, grande stile, dialoghi intelligenti, trovate geniali che peraltro continuano fino all'ultimo fotogramma del film...ma piů la pellicola va avanti e piů il film diventa incomprensibile, ok forse era proprio questa l'intenzione dei fratelli Cohen...ma non mi convince.
Ci sono TROPPI punti interrogativi e temo non sappiano chiarirli nemmeno i registi. Peccato se fosse stato un minimo piů comprensibile l'avrei gradito tantissimo e non solo, come adesso, per la sua forma.
Cosa accade quando Barton Fink arriva nell'albergo? Impazzisce? Si trasforma in un maniaco omicida o quel Charlie esisteva davvero? E' piů probabile la seconda e quindi č Charlie a fare quel macello... Ma allora perchč si incendia l'albergo? Perchč dice ai due poliziotti "fa caldo..sta arrivando Charlie" e Charlie arriva davvero? E cosa c'entrano i passi della Bibbia? E cosa c'č nel pacco? Perchč alla donna sulla spiaggia dice: "Non so se il pacco č mio"? Perchč la scena finale č la stessa del quadro appeso in quella squallida stanza d'albergo? Perchč cade un uccello a mare?
Concludo dicendo che non sempre un'opera enigmatica ha un significato nascosto dal grande fascino e questo č il motivo e il caso di un mancato capolavoro
Film perfetto sotto ogni punto di vista, in cui spicca il grande personaggio di Goodman. Veramente raffinato e indimenticabile. Dopo big lebowsky il migliore dei Coen.