Ambientato durante la seconda guerra mondiale, la storia riguarda un gruppo di soldati ebrei prossimi all'esecuzione comandati dal tenente Aldo Raine (Brad Pitt), quando ottengono invece una chance per salvarsi: riportare con sč cento scalpi nazisti. Il gruppo sarŕ impegnato anche nell’operazione Kino, durante la quale dovranno attaccare il nemico mentre viene presentato, a Parigi, un film di propaganda, alla presenza di Joseph Goebbels, uno dei principali gerarchi nazisti.
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Ennesimo godibile cocktail Tarantiniano. Fumettistico ed esagerato (aggettivi ormai superflui da menzionare quando si parla del regista), tutto portato all'eccesso, ma innegabilmente coinvolgente e divertente grazie ai monologhi marchio di fabbrica (indimenticabile la tesissima conversazione nella locanda), alla vena grottesca della storia, all'affiatatissimo cast (Waltz a parte, ormai elogiato giustamente fino alla nausea, va menzionato il mitico Aldo Raine del sorprendente Brad Pitt che imita alla perfezione le espressioni di Brando nel "Padrino") e all'uso azzeccatissimo della colonna sonora (che ci si creda o no, Tarantino è sempre stato geniale nel scegliere i brani da unire alle immagini, che fossero attinenti al contesto storico o meno. In questo caso, il brano "Cat People: Putting Out The Fire" di David Bowie - composto nell'82 da Moroder per "Il Bacio Della Pantera" di Schrader - si incastra in maniera semplicemente perfetta nella sequenza di preparazione del massacro nel cinema). Insomma, ci si diverte (la durata state certi che non la sentirete neanche), ci si spaventa (i colpi di scena non sono pochi) e ci si ride a sufficienza (Hitler qui è veramente dipinto come un clown). Sebbene sopravvalutato, lo consiglio decisamente, anche se, come ho sempre detto, del regista preferisco di gran lunga il periodo gangster ("Le Iene" è da sempre uno dei miei film preferiti, ma non dimentichiamoci del capolavoro "Pulp Fiction" e del piccolo gioiellino "Jackie Brown").