Quasi un decennio dopo l'occupazione della Terra da parte di una forza extraterrestre, il nuovo governo alieno viene accettato da una parte della popolazione, ma un'altra fazione s'è organizzata per dare vita a una ribellione con l'obbiettivo di riconquistare il controllo sul pianeta.
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Il tema dell'invasione aliena è stato affrontato in svariati modi, dalla guerra dei mondi classico e rifacimento(indipendence day) a storie più adulte e coinvolgenti( distretto 9). Qui Rupert Wyatt regista ingiustamente sottovalutato costruisce una storia che partendo dall'invasione aliena affronta altri temi. Dal controllo sociale, all'impoverimento della società, reprressione, propaganda, fino alla clandestinità che porta uan parte degli esseri umani a combattere in maniera sottile l'invasione delle blatte. Non è un caso che il film inizi proprio con i protagonisti che reagiscono all'invasione cercando di fuggire, per riorganizzarsi e reagire in clandestinità. Il bello è che
i genitori dei due ragazzini vengono uccisi quasi subito, e i figli si trovano orfani, ma il fratello maggiore si mette a capo di un gruppo di resistenza, organizza una strategia e poi colpisce gli alieni nella zona chiusa, sacrificandosi nel tentativo.
Dopo 10 anni il mondo è cambiato, le risorse vengono estratte dal sottosuolo, e utilizzate dagli invasori. I governi sono diventati collaborazionisti, per sopravvivere, chi collabora può lavorare, avere acqua(razionata) una casa e tirare a campare. Ovviamente la disparità tra classi sociali è aumentata a dismisura, eppure in tutto questo qualcuno reagisce, ancora.... Wyatt costruisce un affresco credibile e senza fronzoli di una società sotto-occupazione, con un budget di 25 MILIONI DI DOLLARI riesce a dare credibilità a tutto lo scenario, appoggiandosi ad un cast dove se le star sono John Goodman e Vera Farmiga( visibile comunque solo tre volte) sono i comprimari-protagonisti a rubare la scena, una quinta colonna che oltre ad Ashton Sanders e Jonathan Majors,(i due fratelli di colore) annovera anche Alan Ruck,Madeline Brewer,Ben Daniels,DB Sweeney,Kewin j. o'Connor eKiki Layne. Tutti ribelli, tutti sacrificabili e alcuni
si conoscevano anche prima dell'invasione, per questo hanno deciso di agire.
Non c'è redenzione, rivincita o mezzi fenomenali per combattere gli alieni, soltanto il sacrificio di pochi per fare in modo che la massa si ribelli. Il finale anche se negli ultimi 15 minuti si era ormai svelato alla mia mente ha la forza di una sorpresa, rimasta sempre sullo sfondo, visibile e non, che alla fine colpisce
con il sacrificio di John Goodman, poliziotto, collaborazionista ma prima di tutto amico dei membri della cellula della resistenza, prima dell'invasione, e così facendosi esplodere sottoterra nel formicaio delle blatte, colpisce al cuore gli invasori
"accendi un fiammifero, scatena una guerra." Con il tempo, nonostante il flop al botteghino il film diverrà un cult.