faccia a faccia (1967) regia di Sergio Sollima Italia 1967
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faccia a faccia (1967)

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locandina del film FACCIA A FACCIA (1967)

Titolo Originale: FACCIA A FACCIA

RegiaSergio Sollima

InterpretiGian Maria Volontè, Tomas Milian, William Berger, Carole André

Durata: h 1.48
NazionalitàItalia 1967
Generewestern
Al cinema nell'Agosto 1967

•  Altri film di Sergio Sollima

Trama del film Faccia a faccia (1967)

Un insegnante di storia (Gian Maria Volontè), in giro per il West, diventa un bandito; un bandito (Tomas Milian) si ravvede e mostra di avere un cuore.

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Voto Visitatori:   7,93 / 10 (21 voti)7,93Grafico
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Voti e commenti su Faccia a faccia (1967), 21 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

topsecret  @  16/05/2024 14:07:53
   7 / 10
Ancora una volta Sollima dirige un western coinvolgente. Questa volta sono i cambiamenti dei personaggi a rendere la storia interessante, corredata anche da un bel po' di violenza e stereotipi del genere ma tutto molto curato e realizzato in maniera sagace.
Il cast, vero punto di forza, svolge un ruolo determinate per la riuscita del film.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  04/05/2024 21:06:57
   7 / 10
Ottimo western di Sollima dal sottotesto politico che affronta il tema del potere e la correlata corruzione. Molto bene la coppia Volontè-Milian.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  26/01/2022 13:09:55
   7½ / 10
Ottimo western di Sollima, molto originale nel suo presentare i due personaggi come due vasi comunicanti di male e bene, e di tutto ciò che c'è nel mezzo. Bravissimo Milian, nonostante la ridicola parrucca piastrata.

76eric  @  02/11/2020 19:18:30
   7 / 10
Di Sollima ho preferito sicuramente altro. E' da voto positivo, ma con Volontè, Milian e le musiche di Ennio Morricone si poteva amalgamare qualcosa di meglio. La storia è interessante ed anche il messaggio finale, i cattivi sono raggruppati in una comunità non molto ben definita a mio avviso, ci sono alcuni momenti tediosi, che distolgono quel pò di interesse che riesce a suscitare. A mio avviso si poteva fare molto di più. Sempre dello stesso regista ho preferito in lungo ed in largo "La resa dei conti" sempre del 1967 con Lee Van Cleef a dare la caccia a Thomas Milian, con una battuta, una massima straordinaria.
Più che sufficiente o qualcosa meglio.

bitlis69  @  21/02/2020 00:04:45
   8½ / 10
Qui siamo di fronte ad un grande film,milian e volontè maestosi, western psicologico che ruota sulla sottile linea tra bene e male e sulle sfaccettature della mente umana... da vedere assolutamente.

The BluBus  @  13/03/2017 23:04:59
   7½ / 10
Piccola gemma poco conosciuta, da vedere

alex94  @  24/05/2016 12:08:44
   7½ / 10
Un altro gran bel film western che presenta una buona trama che si basa sullo scambio di ruoli tra il timido ed (almeno inizialmente) onesto professore ed un feroce bandito.......... piuttosto coinvolgente ed interessante anche se presenta un finale non proprio esaltante.
Buonissima la regia,grandissima la recitazione e ottime le musiche del sempre immenso Morricone.
Bello,da recuperare,se si escludono i film di Leone si colloca tra i migliori spaghetti western.

Italo Disco  @  05/03/2016 16:33:47
   9 / 10
Nel mare magnum degli spaghetti-western questo di Sollima si eleva di gran lunga, ove l'aspetto sociologico è messo in primo piano senza trascurare la parte spettacolare e violenta del genere. La trasformazione dei due protagonisti forse è resa in maniera sbrigativa, ma a grandi linee è descritta piuttosto bene grazie anche a l'ottima interpretazione di Milian e Volontè, per di più assisti da un terzo personaggio, impersonato benissimo da William Berger, cinico e antipatico. La chiara intenzione di distinguersi porta FACCIA A FACCIA oltre al genere stesso, e per fortuna manca di quella ruffianeria che imperversava nei spaghetti- politici-rivoluzionari che si giravano intorno al '68. Bella la cura dei dialoghi e stupende le musiche di Morricone. 17° posto in classifica nella stagione 1967/68.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  05/07/2015 22:43:22
   6½ / 10
Il punto cardine del film e' il progressivo ribalamento di ruoli dei due protagonisti, più precisamente, la concezione individuale che si ha del bene e del male, del giusto o sbagliato.
Detto questo, e' un buon western che pur non presentando grandi picchi emozionali può fare affidamento sulle belle interpretazioni tormentate di Milian e Volonte'.
Memorabili le musiche di Morricone, più drammatiche del solito.

Jack_Burton  @  01/01/2014 13:01:28
   7 / 10
Classico spaghetti western, ben girato, con una trama che coinvolge progressivamente, senzo però mai farlo con decisione.
Sicuramente è un interessante film di genere, ma in definitiva è lontano galassie dai capolavori di Sergio Leone e qualche spanna sotto anche dai film di Corbucci, tanto per citarne qualcuno.

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  21/03/2013 01:08:18
   7½ / 10
Il finale è deboluccio, peccato...mi sarebbe piaciuto mettere di più. Bravi come sempre i due mostri sacri Milian e Volontè

benzo24  @  14/03/2013 20:05:23
   9 / 10
Uno dei western più belli e più profondi. Una apologia sulla violenza fantastica.

Invia una mail all'autore del commento anthonyf  @  16/03/2012 20:28:09
   6½ / 10
"Faccia a Faccia" di Sergio Sollima è senza dubbio un buon esempio di spaghetti-western, ma questa definizione, purtroppo, va leggermente (e correttamente) analizzata. Inizio col dire che il film parte bene e regala allo spettatore serenità e buone aspettative: un'inquadratura su un tavolo, un cappello da maestro che viene posato, e subito la macchina da presa che va sul volto, emaciato dalla malattia, di un grande Gian Maria Volontè che, rivolto agli alunni, spiega il motivo per il quale sarà costretto a lasciarli dalla scuola in cui era solito insegnare. Poi, dopo alcune brevi ma accettabili battute, ecco che il protagonista, il prof. Fletcher, arriva in Texas e si trova sul terrazzo di una tavernetta gestita da messicani, a respirare aria pura, cercando di rilassare la mente e di curarsi. Da qui comincia poi la storia della pellicola ed è anche il punto in cui il film perde completamente credibilità e comincia a barcollare fortemente. Arriva nel locale una diligenza con degli uomini di legge (apparentemente) che hanno con loro un bandito, un certo Beauregard, e iniziano a maltrattarlo. Volontè si oppone e, venendo poi, con uno stratagemma, rapito dallo stesso, ne diverrà amico, fido alleato nelle imprese banditesche ed, infine, egli stesso subirà una negativa trasformazione, diventando, dal mite professore che era, incapace di uccidere un solo animale per cibarsene, un feroce e crudele bandito, che sfrutta la popolazione di Pietra di Fuoco e che uccide e stupra donne senza pietà. Per carità, l'interpretazione di Volonté è superba, ma è la storia che non è credibile, assolutamente. Milian dal canto suo se la cava molto bene, aiutato anche dalla voce di Locchi, e se vogliamo, la narrazione scorre anche godibilmente, ma la storia diventa sempre più infarcita di eccessi e di cliché che, purtroppo, anche ad un appassionato di western (italiani) come me, viene davvero voglia di strapparsi i capelli, dati gli attori e il potenziale sprecato. Eppure il film gode almeno di qualche brevissimo, impercettibile quasi, frammento di Grande Cinema: un primissimo piano, glaciale, di Tomas Milian, quando va dallo sceriffo per far scarcerare un suo vecchio amico, e poi la scena della rapina in banca, sempre un po' citofonata, ma molto particolare. Per il resto, ci si annoia anche e, i 'risvolti umanistici che caratterizzano l'opera di Sollima, differenziandola dai soliti western all'italiana' che molti citano ed ossequiano, io non gli ho visti proprio. In più il duello 'psicologico' è banalissimo e le musiche di Morricone sono un tantino altisonanti, con alcuni accordi indubbiamente ripetuti in opere precedenti. Le ambientazioni sono, ovviamente, le stesse di altri western come "Per Qualche Dollaro in Più" e "Quein Sabe?", quindi tirando le somme, il mio 6.5 è più che generoso, ma anche meritato. E', in fin dei conti, un western guardabile, ma non credibile e girato abbastanza egregiamente. Sollima non l'ho mai apprezzato troppo come regista, perché nelle sue opere è sempre partito bene, ma quasi rararemente ha mantenuto le stesse aspettative iniziali fino alla fine della storia. Ed in ogni caso, se l'é cavata meglio con il ciclo di "Sandokan" o con due noir come "Revolver" con Oliver Reed e "Città Violenta" con Charles Bronson.
"Faccia a Faccia" va visto per quello che è: un tentativo di variare le tematiche dello Spaghetti, riducendo la violenza e aumentando i risvolti 'umanistici', spesso poco trattati.
Senza fare troppo paragoni, se volete godervi proprio dei capolavori senza cliché che colpiscono ad ogni visione per espressività visiva, per poesia, per recitazione, regia e per epicità, vedetevi i western leoniani, da "Per un Pugno di Dollari" al drammatico-politico su sfondo messicano "Giù la Testa".
Se proprio volete fare, invece, un salto proprio d'originalità (ma non vi assicuro che vi possa piacere), vedetevi "Indio Black" con Yul Brynner, un antico precursore del 'pulp' che indubbiamente ha ispirato registi come Tarantino e Rodriguez.

thetruth34  @  06/03/2012 19:38:00
   9½ / 10
davvero straordinario! forse uno dei western che più mi ha colpito. bella la storia e commovente quasi la "trasformazione" dei due protagonisti. inutile stare qui ad elogiare le loro prestazioni, da notare anche la fotografia, insomma che dire se non lo avete ancora visto non perdete un minuto di più! :D imperdibile anche per i non appassionati del genere

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  05/02/2012 19:36:31
   8½ / 10
"Ragione di stato, tu hai studiato e mi capisci. Senza odio, con civiltà"

Di stampo meno classico rispetto alla pellicola precedente (la resa dei conti), non tanto per un discorso puramente visivo, ma dei contenuti esposti nell'ottica del genere western. E' interessante il percorso speculare dei due protagonisti (bravissimi sia Volontè che Milian), così agli opposti, così vicini e di nuovo all'opposto. Come il concetto di violenza, vissuto istintivamente da Beauregard quanto applicato con inquietante raziocinio da Fletcher. Proprio quest'ultimo offre alla pellicola di Sollima il suo sguardo più cupo e angosciante. E' qualcosa di più di un semplice western, è un cammino sulla sottile linea fra bene e male.

terubisco59  @  30/12/2011 21:38:32
   10 / 10
Grandissimo film. La trama bellissima e originale, due protagonisti eccellenti quanto diversi fra loro. Milian serio, i lunghi e nerissimi capelli al vento, gli occhi scurissimi e guardinghi della belva. Volontè mattatore dei dialoghi (in realtà irresistibili monologhi), intellettuale timido, frustrato, violento, folle.
Una regia perfetta racconta una bella vicenda umana senza dimenticare lo spettacolo western, dosando sapientemente le sparatorie. Tutte le sequenze di azione sono girate con maestria, come la rapina al treno, raccontata con poche efficaci inquadrature.
La chitarra di Morricone incalza le scene di tensione, ma ci sono anche sequenze maestose dove la lirica del Maestro vola davvero alto.
Bellissima la prefazione, la sigla, la scena finale. Bellissimo tutto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  29/12/2011 10:20:57
   7½ / 10
Non è il solito spaghetti-western rozzo e senza storia dove la trama viene messa da parte per lasciar spazio alla violenza gratuita.
Questo film racconta del processo di evoluzione di due uomini...un fuorilegge e un professore!
Sollima è molto bravo a mostrare tutte le evoluzioni del cambiamento che porteranno a quel finale che non ti aspetti!
Cast ottimo e sinceramente non avrei pensato a due attori diversi per questo ruolo,perfetti!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  12/03/2009 15:29:31
   8 / 10
Splendido, un altro western all'italiana fatto con i controfiocchi. Bravo Sollima.

rapture  @  07/10/2007 23:16:18
   9½ / 10
Che storia! Che personaggi! Sollima ci delizia, ci turba, ci sconvolge con questo western-formativo, sul significato della giustizia, sulla ricerca della verità. Grande cast, buona regia e fotografia, soddisfacenti le musiche di Morricone. Ma la trama che c'è dietro è sviluppata davvero alla grande, ti prende, ti trascina nel vortice delle mille sfacettature dei suoi personaggi, una visione davvero interessante. Da non perdere.

BobRobertson  @  23/08/2006 15:21:45
   8½ / 10
il punto più alto e splendente della TRILOGIA POLITIKA di sergio sollima, ke komprende i seguenti titoli:

- LA RESA DEI CONTI;
- FACCIA A FACCIA;
- CORRI UOMO CORRI.

una storia bellissima kon un messaggio veramente forte...
il top questo film lo raggiunge anke grazie alla recitazione di due grandi attori kome volonte' e milian (da apprezzare in questi film e no negli episodi del "monnezza").
un film indimentikabile, ke erita assolutamente di essere visto e kollezionato in dvd!!!!!

PS: sergio sollima è uno dei registi più amati da tarantino...

WildBill  @  21/08/2006 18:03:20
   7½ / 10
Bellissimo!!!
La trasformazione dei due protagonisti è descritta ebnissimo.
Il film è un'escalation di tensione narrativa che sfocia in un gran finale!Davvero un bel film!

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