il caso paradine regia di Alfred Hitchcock USA 1947
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il caso paradine (1947)

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locandina del film IL CASO PARADINE

Titolo Originale: THE PARADINE CASE

RegiaAlfred Hitchcock

InterpretiGregory Peck, Alida Valli, Charles Laughton, Ann Todd, Charles Coburn, Ethel Barrymore, Louis Jourdain, Leo G. Carroll, Joan Terzel

Durata: h 1.56
NazionalitàUSA 1947
Generegiallo
Al cinema nel Maggio 1947

•  Altri film di Alfred Hitchcock

Trama del film Il caso paradine

Il colonnello Paradine, valoroso e facoltoso ufficiale, viene trovato morto nel suo letto. La vedova è la prima a essere accusata. Nel corso dei ripetuti colloqui con l'imputata, l'avvocato difensore si innamora di lei trascurando la giovane moglie. Studiando il caso, il legale si imbatte in uno strano personaggio, il cameriere del colonnello, rimasto fino allora nell'ombra...

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Voti e commenti su Il caso paradine, 31 opinioni inserite

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Godbluff2  @  21/09/2022 20:00:00
   5½ / 10
Mi piange il cuore nello scriverlo ma "Il caso Paradine" è il primo film di Hitchcock che abbia mai visto a non essermi proprio piaciuto. Non mi è piaciuto un film di Hitchcock. Aiuto.
Di solito anche nei film meno riusciti di Hitchcock trovo qualcosa di valido che li rende almeno in parte piacevoli, c'è sempre un'invenzione oppure un paio di sequenze che valgono "il prezzo del biglietto"; qui, purtroppo, proprio non ce l'ho fatta. I difetti per la prima volta superano fin troppo i pregi.
Un film anche pensato bene ma sviluppato e completato come peggio non si poteva.
Erano i rischi dell'era dei Produttori-Padroni a Hollywood, quando il loro ego e le loro imposizioni rischiavano di mandare in confusione l'intera macchina realizzativa, regista in primis.
Hitchcock e la moglie Alma avevano iniziato a lavorare sulla sceneggiatura, poi il passaggio attraverso altre, troppe mani (Ben Hecht, James Bridie) fino a che lo stesso Selznick non decise dall'alto della sua, ehm, saggezza, di prendere in mano personalmente la sceneggiatura, stravolgendo, modificando, cancellando. Il risultato finale è ovviamente un lavoro pessimo, confuso e che lascia in ombra tutti i possibili punti di forza che avrebbero potuto far risaltare la storia e le caratterizzazioni dei personaggi, se Hitchcock avesse potuto lavorarci sopra con più cura e tranquillità.
Perché "Il caso Paradine" non è un bel film ma al suo interno si intuiscono i semi di quello che avrebbe potuto esserlo, un bel film: il personaggio esternamente gelido, segretamente tormentato, rinchiuso nella sua fatale solitudine, della Maddalena di Alida Valli; quello del protagonista, avvocato rampante e talentuoso che si fa trascinare in un vortice di passione perdendo presto la bussola professionale e quella morale, finendo per egoismo e gelosia per rovinare con le sue stesse mani non solo se stesso e la donna della quale si è infatuato ma soprattutto la vita di un innocente, da lui trascinato arbitrariamente nel fango. I personaggi di questo film sono macchie di fango sul pavimento, potenzialmente ottimi nella loro fallibilità, nella loro sporcizia e meschinità; purtroppo, la pessima, davvero pessima scrittura ha permesso pochissimo a questi aspetti di mettersi in risalto, senza contare il disastro fatto con molti dialoghi e la caratterizzazione della maggior parte dei personaggi.
Poteva essere, ad esempio, anche una pungente critica sulla situazione di forte sottomissione femminile in un contesto ossessivamente patriarcale-maschilista (le donne devono tacere, sono palesemente trattate come inferiori e arrivano ad accettarlo quasi automaticamente, l'unica eccezione importante è Maddalena, che ovviamente è vista come qualcosa di totalmente deleterio per la "morale") ma per come è stato scritto e messo in scena, tutte quelle sequenze finiscono con il sembrare più che altro giustificate dal film.
Ma è il risultato generale ad essere molto confuso: i personaggi hanno sempre reazioni o motivazioni poco credibili, cambiano repentinamente idea o atteggiamento, quasi già all'interno di uno stesso dialogo, gli attori non riescono mai ad entrare nella parte, lo sviluppo dell'intreccio è decisamente debole e risente anche di molti tagli fatti per arrivare alla versione definitiva, si fa molta fatica a seguire ogni dialogo, perché spesso mancano di coerenza, oltre che di forza. Inoltre, tutto lo sviluppo sembra affrettato, tagliato con l'accetta e di fatto tutto quanto si basa sul fatto che questo rampante avvocato sia un emerito imbècille morto di fìca che dopo trenta secondi si è rivoltato come una frittata perdendo completamente la testa, senza mezza transizione, un momento di passaggio, no.
Quello che di buono avrebbero potuto avere questi personaggi viene cancellato da una resa davvero pessima.
Si salva particolarmente il viscidissimo giudice di Charles Laughton, unico esempio di personaggio solido che riesce a comunicare bene ciò che deve comunicare: repulsione. Bravissimo Laughton.
Nemmeno la maestria filmica di Hitchcock può fare molto questa volta: muove in modo raffinato la mdp nell'aula di tribunale, utilizza movimenti di macchina e montaggio per cercare di evidenziare le sfumature più profonde delle personalità e dei rapporti di e tra i personaggi di Valle, Peck e Louis Jourdain, ma ci riesce poco perché il materiale che ha in mano gli si sgretola tra le dita. Anche la regia poi, quando si concentra su quei primi piani così "finti" e forzati, i volti degli attori perennemente rivolti verso la macchina e lo spettatore anche se dovrebbe essere un dialogo tra loro in campo-controcampo, una soluzione che sa di finto, di terribilmente artificioso.
Tutte le sequenze "legal" sono tra le peggiori di questo genere che io abbia mai visto, soprattutto in film di registi di così alto livello.
Un film poco sentito alla fine dallo stesso Hitchcock, sviluppatosi con le premesse sbagliate. Peccato che la prima importante esperienza americana di un'ottima attrice come Alida Valli sia stata tanto sfortunata.
Credo ci siano altri film, alcuni minori del periodo inglese, di Hitchcock che non sono buoni film, per quanto non li abbia ancora mai visti, per ora questo film rimane uno dei rarissimi casi di un Hitchcock fuori fuoco; naturalmente non è un pessimo film, ma si salva un poco più per le intenzioni e il "sarebbe potuto..." che si intravedono tra le righe di una scrittura raffazzonata; si salvano anche, in parte, certe scelte di regia e certe inquadrature costruite da Hitchcock e si salva Laughton. E si salva, in parte anche lui, il finale amaro, la presa di coscienza di Peck di quanto male abbia fatto la sua imbecillità.
Un po' poco per uno come Alfred Hitchcock.

DizionarioFilm  @  01/05/2010 01:48:52
   5 / 10
un Hitchocock decisamente minore, che ha avuto anche la sfortuna di trovarsi immediatamente dopo un colosso come "Notorious". Si possono travare alcuni dei classici spunti Hitchocockiani, ma tutto sommato è poco coinvolgente e decisamente poco incisivo

Neu!  @  22/02/2009 20:37:16
   5 / 10
uno degli Hitchcock più mediocri e inutili

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