Il Ritorno di Mary Poppins è ambientato a Londra durante la Grande Depressione degli anni '30, ventiquattro anni dopo gli eventi del film originale. Michael Banks lavora nella stessa banca in cui lavorava suo padre e vive ancora al numero 17 di Viale dei Ciliegi con i suoi tre figli Annabel, Georgie e John e la domestica Ellen. Quando la famiglia subisce una perdita personale, Mary Poppins ritorna magicamente nella vita dei Banks e, con l'aiuto di Jack, li aiuta a ritrovare la gioia di vivere e il senso della meraviglia.
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Una Mary Poppins 2.0 nella nuova politica Disney che punta al remake dei grandi classici. Un seguito/remake che vive di luce riflessa e che non aggiunge nulla di nuovo al film.Tutte le scene infatti seguono lo stesso copione facendo giusto delle piccole variazioni,basti pensare alla figura del lampionaio che ricalca pari pari Bert. La cosa però che forse più di tutti penalizza il film sono le musiche : se nell'originale le canzoni erano memorabili, iconiche e restavano nella mente qui si fa fatica a ricordarne anche solo una. Di buono comunque c'è l'ottima fotografia,le animazioni e sopratutto i camei che sollevano nell'ultimo quarto d'ora le sorti del film e ci mettono addosso quella lieve sensazione di malinconia che ci farà correre a cercare la VHS dell'originale del 64 concordando su come sia una "stupendosa idea" risentire supercalifragilistichespiralidoso!!!