il sipario strappato regia di Alfred Hitchcock USA 1966
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il sipario strappato (1966)

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locandina del film IL SIPARIO STRAPPATO

Titolo Originale: TORN CURTAIN

RegiaAlfred Hitchcock

InterpretiPaul Newman, Julie Andrews, Lila Kedrova, David Opatoshu

Durata: h 2.10
NazionalitàUSA 1966
Generespionaggio
Al cinema nell'Aprile 1966

•  Altri film di Alfred Hitchcock

Trama del film Il sipario strappato

Nell'Europa della guerra fredda, il fisico americano Armstrong va a Copenhagen per un congresso internazionale. Qui, tra l'incredulità di tutti e la costernazione della fidanzata, annuncia di voler passare a lavorare con gli scienziati d'oltre cortina. L'incredibile voltafaccia nasconde però ben altro: Armstrong infatti vuole intrufolarsi nei santuari nucleari dell'Est per carpirne i segreti a vantaggio degli Usa.

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Voto Visitatori:   6,74 / 10 (36 voti)6,74Grafico
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Voti e commenti su Il sipario strappato, 36 opinioni inserite

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Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  24/05/2021 17:13:24
   6½ / 10
Non esattamente un grande Hitchcock questo film di spionaggio. La storia procede in modo un po'bizzarro ed i protagonisti lo sono altrettanto. Il Newman scienziato (ma anche assassino, quando serve) mi è parso una scelta un po'discutibile, tanto quanto è scarsa la parte della pur bravissima Andrews (per quel che le fanno fare, potevano prendere chiunque). Qualche momento alla Hitchcock c'è, ma bisogna aver la pazienza di arrivarci.

DitaAppiccicose  @  15/08/2017 17:34:05
   7 / 10
Spy story sulla scia di James Bond, con la stessa ( poca ) dose di credibilità. Il soggetto non è originalissimo, la regia è forse datata ma ottima, gli attori protagonisti non del tutto convincenti nei loro ruoli, nonostante un grande Paul Newman. Luci ed ombre per un Hitchcock minore ma godibile e non noioso.

Colibry88  @  11/08/2017 02:46:29
   6 / 10
Di sicuro non è tra i titoli più memorabili del maestro Hitchcock. Ambientato durante la guerra fredda, questo spy movie risulta abbastanza accettabile. Chi è innamorato del lato misterioso e oscuro di Hitchcock, potrebbe trovarlo piatto e leggermente pesante. Nelle scene particolarmente rilevanti in realtà il tocco del maestro si vede eccome ma probabilmente il genere di pellicola non aiuta. Insuperabile il grande Paul Newman, bravi anche gli altri interpreti. Guardabile, anche se di Hitchcock ovviamente preferisco altro.

Filman  @  29/07/2017 21:42:09
   7 / 10
Un simile esperimento fondato sulle richieste di mercato, con l'inserimento del thriller spionistico nell'attualità politico-bellica, Alfred Hitchcock l'aveva già condotto nel periodo della Seconda Guerra Mondiale e con risultati soddisfacenti, anche più di TORN CURTAIN, il quale non appare eccessivamente schierato ma lascia intendere il senso propagandistico e partitico imposto da un momento storico che il cinema, compresi alcuni dei più brillanti registi della storia, l'ha influenzato ampiamente. Il regista britannico non perde comunque l'occasione di metterci del proprio e costruisce un plot inclusivo di sfide contro il tempo ai limiti del cardiopalma come vuole la sua personale visione del thriller, praticamente diventata la normalità per chiunque, che ha regalato nel peggiore dei casi pellicole dirette a regola d'arte, tali da rendere trascurabili quelle semplicità collaterali al coinvolgimento del pubblico.

william sczrbia  @  29/01/2015 00:05:13
   8 / 10
Ale92  @  10/10/2013 23:42:31
   7 / 10
Non è uno dei migliori film di Hitchcock..però non è male come spy story,ricco di suspense lungo la tormentata e difficile fuga piena di imprevisti e ostacoli..grande interpretazione di Paul Newman!

deliver  @  24/09/2013 00:03:13
   6 / 10
Davvero un film di bassa taglia, e mi spiace per zio Alfred. La sceneggiatura e' praticamente un gigantesco McGuffin.. alla fine ci si chiede "e quindi ??" Si ha il forte sospetto di essere stati presi per i fondelli con tanta diretta volontà.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  01/07/2013 09:56:55
   7 / 10
Film minore del mitico Hitch, che nonostante due protagonisti azzeccati ed un discreto copione, non mantiene tutte le promesse. Il ritmo latita, il messaggio di fondo è reso in modo un po' stucchevole e soprattutto in alcuni casi le forzature sono troppo evidenti (vedasi l'omicidio di Gromek). Però la scena dell'inseguimento nel museo è il solito colpo di classe, e lo stile di sir Alfred il 7 se lo becca per principio.

Goldust  @  04/06/2013 10:02:28
   6½ / 10
Una spy story sulla guerra fredda non si poteva proprio evitare, e allora ecco questo bistrattato ma non completamente deludente Torn Curtain. Siamo distanti, è ovvio, dalle migliori produzioni del Maestro, colpa di una sceneggiatura non certo infallibile nell'imporre un ritmo costante agli eventi e, soprattutto, ad una coppia poco affiatata di protagonisti. Se di houmor ce n'è poco, le sequenze d'alta scuola non mancano, a partire dal depistaggio di Gromek nel Museo per passare al successivo faccia a faccia in fattoria, senza dimenticare la concitata fuga finale in autobus. Notevole anche, durante il balletto, l'insistito primo piano sulla ballerina, che rimanda a reminescenze espressioniste.
Inutili e macchiettistici i personaggi della Contessa Kuchinska e della pedante passeggera bionda dell'autobus.

ZanoDenis  @  22/05/2013 13:45:27
   7 / 10
Non da buttare, hitchcock da comunque prova del suo talento con i suoi soliti elementi, le spy story sono un classico per lui, ottimo anche Newman, il film però non spicca più di tanto..

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  08/10/2012 23:03:58
   7 / 10
Deludente, e se ne possono ben capire i motivi: Hitchcock era rimasto profondamente deluso dal pessimo riscontro di critica e pubblico cui andò in contro "Marnie", soprattutto aveva dovuto sopportare il rifiuto dell'agognata Tippi Hedren alle sue avances sempre più insistenti. Quindi, di partenza, l'approccio a "Il sipario strappato" fu dei meno congeniali. Ulteriore testimonianza ne è la mollezza con cui il regista affrontò le decisioni di produzione, che impose la coppia di interpreti e, soprattutto, rifiutò clamorosamente lo score scritto per l'occasione dall'immancabile Bernard Herrmann (che non collaborerà più col maestro del brivido); in più, il fedele direttore della fotografia Robert Burks era morto di recente. Privo dei suoi attori, del suo compositore alle musiche, del suo fotografo e del suo montatore, Hitchcock realizzò controvoglia un film che non sembra neppure diretto da Hitchcock.
Certo, qua e la non mancano le pagine entrate nella storia del cinema (l'uccisione di una spia con ogni potenziale arma che si possa trovare in una cucina, il finale con la ballerina che, piroettando, blocca lo sguardo sui fuggitivi) ma il film resta una spy story pesante e slegata che, seppur professionale e confezionata a dovere, è priva dell'atmosfera hitchcockiana che ci si aspetta di trovare.
Il bellissimo Newman entrò in conflitto col regista prima ancora di conoscerlo: è rimasta leggendaria la sua cartella-memorandum fatta pervenire a Hitch in cui annotava tutte le variazioni sul ruolo; la Andrews è splendida per intensità e eleganza ma, ahimé, vittima di un ruolo privo di ogni spessore. Fra i due, in ogni caso, il feeling è minimo.
Comunque sia, l'Hitchcock meno riuscito sarà sempre di gran lunga superiore ad ogni filmone di oggi.

gemellino86  @  03/03/2012 22:15:04
   7 / 10
Buon film di Hitchcock ma non uno dei migliori. Trama lineare e personaggi interessanti. Rimane un prodotto valido che soddisfa.

Invia una mail all'autore del commento anthonyf  @  02/08/2011 10:48:19
   8½ / 10
Non il migliore di Hitchcock, ma veramente un film di spionaggio ben girato, con straordinari Paul Newman e Julie Andrews. Coinvolgente la sceneggiatura; ottima la regia del Maestro del Brivido; eccellente il montaggio; buone le ambientazione; e ben curati i costumi e le scenografie.
Molto intenso ed accurato.

censurableah  @  30/05/2011 13:44:10
   7½ / 10
Leggendaria la sequenza del finto autobus con la musica angosciante di Prokofiev

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topsecret  @  16/05/2011 18:54:54
   6½ / 10
Forse non il migliore tra quelli che ho visto di Hitchcock, ma comunque un thriller spionistico di discreta fattura, che offre momenti di grande pathos e una punta di ironia.
Un buon cast ed un ritmo che parte lento ma finisce in crescendo, assicurando una visione lineare e gradevole.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  16/05/2011 18:48:06
   6 / 10
In tutta franchezza devo ammettere che questo lavoro non rende merito al suo creatore che con impegno tenta di districarsi tra i temi "caldi" della guerra fredda con l'uso di tecniche spionistiche e attori di prima classe, ma il risultato è mediamente deludente anche se si nota parecchio la mano di Hitchcock specialmente nelle scene clou. Uno dei film meno riusciti a mio avviso ma, sbagliare un colpo, ci può stare.

Invia una mail all'autore del commento marco986  @  29/11/2010 18:23:20
   7½ / 10
Altro bel film di Hitchcock(ambientato nel periodo della guerra fredda nella Berlino Est).Poco adatto Newman come scienziato addetto al controspionaggio, ma la Andrews e la storia sono comunque sufficienti ad un bel film

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  08/10/2010 11:12:52
   6½ / 10
Trama piuttosto originale per il grande Hitch ma lo sviluppo è spesso privo di collante e sicuramente prolisso.
Un buon film ma non all'altezza dei capolavori del regista.
La tensione si avverte ad intermittenze non regolari e alcune sequenze paiono gratuite.
Magnetico Paul Newman.

SKULLL  @  05/10/2010 05:14:12
   4 / 10
Qualche trovata "carina". Ma un film decisamente freddo, con dei personaggi tremendamente fuori luogo. Orribili le riprese degli esterni in studio. Troppo finti davvero. Già il film non coinvolge, gli attori sono distratti e inutili, e tutta quella cartapesta ti toglie anche il più minimo piacere.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  13/09/2010 16:40:57
   5 / 10
Il vecchio Hitch torna tra intrighi internazionali e politici stavolta con Paul Newman ma il risultato è soprendentemente mediocre. Trama che non appassiona,suspance ridotta al minimo,non si direbbe neanche un lavoro di Hitchcock se non fosse per la bravura tecnica innegabile e qualche scena effettivamente ben riuscita,ma il resto è francamente bruttino.
Forse l'età,il litigio con Herrman che qui non firma la colonna sonora dopo un sodalizio enorme per la storia del cinema con il regista inglese,un appannamento... sta di fatto che se confrontato al modo di fare cinema precedente di Hitch questo Sipario strappato non sembra neanche un figlio minore dei vari Vertigo,Psycho,Intrigo internazionale. E l'assenza di Herrman si fa sentire con una colonna sonora ordinaria e che non colpisce come nei precedenti lavori.
Newman va bene,invece,ma la Andrews è priva di qualsiasi fascino e erotismo delle vecchie donne prototipo di Sir Alfred. Anzi per la prima volta sembra esserci una situazione al contrario: è la donna ad inseguire un uomo freddo e distante perché innamorata di lui.

Mi sento quasi inadatto a bocciarlo ma non mi è piaciuto per niente,mi ha pure irritato.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  14/08/2010 17:17:02
   6½ / 10
Non è granchè, ma è pur sempre Hitch. (meraviglioso il suo cammeo)
Come al solito l'ironica, anzi la tragironica (passatemi il neologismo) analisi dello splendido regista sulla arendtiana "massa indifferente" è al centro di un sostrato filosofico che fa da tappeto a ogni suo film, indipendentemente dalla trama e dal genere. Si intende da subito che lo spionaggio non sia proprio il genere prediletto dal regista, o meglio non più se si pensa a quel capolavoro che è Intrigo Internazionale.
Il film fatica a decollare, anzi non decolla proprio. Troppi spostamenti, dei quali molti inutili. scene scollate tra loro (vedi l'inizio) e una misteriosità, nonchè suspance ridotta all'osso. L'unico momento in cui mi sono emozionato è la scena del teatro, in cui ho ritrovato il vecchio introspettivo e spietatamente individualista (Armstrong contro ogni singolo cittadino tedesco) Hitchcock nella sua veste più comoda.
I due interpreti sono splendidi, anche se la Andrews ha un'espressione singola che riesce a declinare solamente grazie ai suoi occhioni stupendi. Paul è sempre un mito.
Interessante la figura di Gromek, sul quale si dipinge una delle scene più sadiche e macabre dell'intero hitchcockianesimo.
Patetica e inutile la figura della donna che vuole espatriare.
Tutto sommato sufficit, però è un Hitch spento e privo di verve.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR jem.  @  13/07/2010 20:48:36
   6½ / 10
Il primo e unico film di HItch che per adesso non mi ha entusiasmata. L'ho trovato noioso e lento e la trama è poco avvincente, dopo i primi 15 minuti il mio interesse per il film era quasi del tutto svanito.

MidnightMikko  @  15/02/2010 15:08:55
   7 / 10
Non male,peccato che ogni tanto si perda.
Buon finale. Regia superba

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  16/03/2009 18:03:15
   7½ / 10
Tecnicamente è un film ineccepibile. Riesce a prendere lo spettatore e a emozionarlo come pochi altri film di Hitchcock. Il maestro lavora soprattutto sull'identificazione dello spettatore nel protagonista, il quale ha tutto quello che può "arruffianare" lo spettatore medio: bellezza fisica, intelligenza, virtù da cittadino perbene middle-class. Il personaggio femminile subisce il fascino di questa persona come noi tutti che guardiamo il film. Poi viene creata ad arte nello spettatore/compagna del protagonista una reazione di sorpresa dovuta ad un comportamente strano e misterioso del protagonista. In questa maniera, oltre all'identificazione emotiva, si provoca anche la curiosità, l'interesse, la voglia di sapere. Il "dissidio" dura però poco in quanto si svela quasi subito la vera causa dell'imprevisto voltafaccia e ciò non fa altro che esaltare ancora di più la figura del protagonista e renderlo ancora più amabile. Veramente viviamo in prima persona le sue avventure e tifiamo allo spasimo per lui. Il divertimento e il coinvolgimento sono così assicurati, nonostante le lungaggini e le prolissità frequenti. Da segnalare che le scene di lotta sono molto più cruente rispetto al passato.
Peccato però che dietro un congegno così efficace non ci sia una storia all'altezza o almeno qualcosa che dica di più di un semplice coinvolgimento emotivo in un protagonista idealizzato.
Il tema dello spionaggio è un classico dei film di Hitchcock. In passato però l'ha affrontato in maniera meno convenzionale e più sottile. Nel "Prigioniero di Amsterdam" ad esempio c'era chi faceva il doppio gioco e i caratteri erano molto più bilanciati. Le parti in gioco erano più sfumate e complesse. In "Notorius" il "cattivo" aveva una caratterizzazione più approfondita e umana e anche in "Prigionieri nell'Oceano" il cattivo era una personalità molto complessa. Qui ci si avvicina al modello dei cattivi del secondo "L'Uomo che sapeva troppo".
In questo film tutti i rappresentanti del mondo oltre cortina soffrono di forzature negative. Ci si trova davanti a due modelli: il ligio e lo zelante (e ce n'erano veramente tanti, anzi la maggioranza se si accetta il quadro fornito dal film) e l'oppositore segreto (in genere buono, dalla faccia simpatica, oppure psicologicamente distrutto dal regime come nella un po' forzata contessa polacca). Insomma c'è una separazione netta fra buono e cattivo come in genere non si vedeva nei film di Hitchcock.
Tra l'altro la sceneggiatura mostra molti punti deboli. Armstrong si vede fin dall'inizio che fa il doppio gioco, proprio per la scarsa convinzione con cui perora le nuove idee. Insomma Hitchcock non vuole urtare la sensibilità prodotta in Occidente dalla guerra fredda, creando un film che non dia un quadro netto e definito delle parti in gioco.
Si vede che stavolta Hitchcok ha voluto andare proprio sul sicuro visti gli scarsi successi dei film precedenti. Missione riuscita a metà. Il film è tecnicamente ottimo ma non si caratterizza particolarmente dagli altri film di genere.

1 risposta al commento
Ultima risposta 16/03/2009 18.04.43
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Neu!  @  16/02/2009 19:48:00
   6½ / 10
altalenante. si altarnano scene mozzafiato (l'inseguimento, l'uccisione) quasi al livello di Intrigo Internazionale (forse ho un po esagerato) e scene assolutamente inutili (quella della donna che voleva diventare americana).
deludente il finale

tati  @  13/01/2009 17:23:00
   7 / 10
bhe' certo......io sono fan del maestro ma secondo me questo film gli e' riuscito poco convincente..........forse il bellissimo newman non ha reso come avrebbe dovuto........non so'.pero' mi sono un po' annoiata

Gruppo COLLABORATORI julian  @  20/05/2008 21:35:45
   8 / 10
No, non è affatto l'Hitchcock migliore, ma a me non ha deluso affatto.
Questa volta il regista inglese si cimenta in un film di spionaggio, nel contesto a lui contemporaneo: la guerra fredda.
Ebbene questa svolta non gli giova ma nemmeno lo fa calare.
Il suo tipo di spionaggio è diverso dalle fantasticherie alla James Bond: lì ci sono paesaggi fantastici, belle donne, aggeggi elettronici sofisticati, macchine sportive e complotti mondiali che, per la loro inverosimiglianza, sono più adatti ad intrattenere e divertire anzichè a inquietare.
Hitchcock invece fa un film di spionaggio molto più cupo e reale e le scene di alta tensione, quelle che lui sa fare bene, di certo non mancano.
Già citate parecchie volte la sequenza nel museo vuoto con i passi che rimbombano sulle pareti e quella dell'uccisione di Gromek, ma molto bella anche la fuga sull'autobus "abusivo" dove la suspance raggiunge il suo apice.
Insomma una tormentata fuga piena di imprevisti e ostacoli, qualche volta superati con trovate abbastanza improbabili.
Un film anche un pò anticomunista.
Fà niente che la critica non apprezza, a me è piaciuto.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  29/03/2008 18:14:31
   6 / 10
Come Wilder anche Hitchcock ha i suoi punti deboli in fatto di tematica, e gli spionaggi internazionali della guerra fredda non gli riescono troppo bene.
Come il successivo "Topaz" anche "Turn curtain" è tra i suoi film meno riusciti, segna la fine del sodalizio con il più grande compositore di tutti i tempi Bernard Herrman e segna l'inizio della parabola discendente della propria carriera.
Di buono c'è l'interpretazione di Paul Newman, e la fotografia, per il resto manca del tutto di suspense, a parte qualche raro caso e soffre di una sceneggiatura approssimativa e fiacca, una spia furba ed intelligente come Armstrong non lascia tracce così grossolanamente come è successo nel film, mi riferisco al P greco lasciato disegnato sulla terra ad esempio.
Anche la colonna sonora non ha niente di memorabile.

3 risposte al commento
Ultima risposta 27/12/2008 15.55.45
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Crimson  @  05/12/2007 11:43:41
   7 / 10
Ha il merito di essere molto scorrevole, con delle scene riuscitissime degne dei grandi film del regista. Eppure si ha la costante sensazione che manchi qualcosa. Lo trovo un film eccessivamente freddo, i due protagonisti, per quanto molto ben interpretati, non hanno quel punto di contatto con lo spettatore come di consueto. Armstrong per quanto intrepido e determinato, non si scompone mai.
Meglio il personaggio della fidanzata, ma in definitiva l'unico personaggio che dà un pò di vivacità in tal senso è quello di Lindt. Una vera e propria pantomima quella della donna polacca, al contrario, in quella che è sicuramente la parte meno coinvolgente del film.

Gruppo COLLABORATORI paul  @  13/07/2007 18:21:44
   6½ / 10
Nemmeno io amo alla follia questo film di Hitch, anche se alcune scene sono davvero indovinate. Ma se si pensa a film come Il Delitto Perfetto, Intrigo Internazionale, Psyco, Delitto per delitto, beh, non si trova un paragone.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  10/06/2006 16:51:00
   7 / 10
A me non è dispiaciuto nemmeno questo film di Hitchcock.

Gruppo STAFF, Moderatore priss  @  06/02/2006 17:30:42
   7 / 10
non è l'hitch a cui mi piace pensare, un buon film ma non straordinario specialmente per i temi poco consoni agli intrighi e alle sottili tensioni che il nostro gentiluomo britannico ci aveva regalato in passato.
La regia è come sempre impeccabile ma senza picchi, splendido l'uso delle leuci riflesse per creare l'effetto naturale in ambienti ricostruiti in studio, la trama però non appassiona fino in fondo e newman è da prendere a sberle.

moebius  @  06/12/2005 20:09:00
   7½ / 10
non sarà il suo migliore, d'accordo, ma la suspance è sempre di elevato livello!
e poi come non menzionare il cast, veramente interpretazioni ottime!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  13/06/2005 19:37:08
   6 / 10
temi non particolarmente interessanti come in altri film...pero ci sono sempre i picchi di suspance del grande regista

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  12/05/2005 15:05:48
   7 / 10
Uno dei meno riusciti film di Hitch.
Più o meno sono d'accordo con il pèrecedente comento.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  05/05/2005 22:34:17
   6 / 10
Hitch non è nè La Carrè nè Graham Greene e le tematiche da "guerra fredda" non fanno per lui. E così dopo l'ennesimo tributo alla psicanalisi in "Marnie" negli ultimi lustri della sua carriera si è lasciato catturare non tanto da tematiche estranee ma dalla vocazione pretenziosa di rileggere con uno spirito alquanto progressista i temi politici. Newman stesso non è un'attore adatto a Hitch, la sua recitazione non è mai sommessa e "dominata" dalle idee del regista ma particolarmente impostata sull'actor's studio. Che le bizze tra i due siano state parecchie è cosa di cui molti sanno. Forse varrebbe l'autocritica di Newman quando ammette che certe volte la sua recitazione è enfatizzata e influenzata dai suoi trascorsi da Strasberg. Il punto è che Torn Curtain è un convenzionale film di spionaggio, che riesce nella difficile impresa di generare distacco e scarso coinvolgimento anche nei non rari momenti dove la tensione dovrebbero implodere (l'odissea dei profughi in autobus, per es., o la rappresentazione teatrale) . C'è sempre un divario non casuale tra l'azione e l'imprevisto costante eppure stavolta Hitch non coinvolge e non è coinvolto. Forse per colpa dello script. Il momento migliore - anche il piu' cruento - è la lunga lotta nella cucina tra coltelli e forni, dove la vittima fa una fine degna dei peggiori incubi Grimmani. Ma resta un film irrisolto e prolisso, che non diverge poi tanto da molti altri del genere molto in voga negli anni sessanta. Che almeno in parecchi altri casi erano venati di un fine erotismo. Meglio il simpatico "intrigo a stoccolma" girato da Robson nel 1964 con lo stesso Newman e parodia dichiarata del cinema di Hitchcock

6 risposte al commento
Ultima risposta 16/05/2005 22.21.15
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Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

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LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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