Il giovane Chance Wayne torna nella cittadina natale al fianco di Alexandra Del Lago, una diva sul viale del tramonto, di cui è diventato l'equivoco accompagnatore. Egli persegue un duplice disegno: diventare un grande attore cinematografico e sposare la dolce Heavenly, la figlia di un uomo politico locale.
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Tratto da un romanzo del solito Tennessee Williams per il quale ahimè l'enfasi non è mai troppa, un melodrammone vecchio stampo con interpretazioni magistrali ma dal finale sbagliato poichè addolcito dalla produzione. Per i tempi resta comunque una pellicola coraggiosa che non lesina critiche alla volubilità delle starlette hollywoodiane ed affronta di petto argomenti caldi come l'aborto, la prostituzione maschile e l'arrivismo umano.
Melodramma intriso di una tristezza e cattiveria unica...forme di denuncia sotto svariati profili. Il protagonista è un gigolo che si mantiene grazie ad un'attrice sul viale del tramonto che a sua volta cerca di sfruttarlo per il proprio piacere. A sua volta il protagonista è ancora innamorato della ex fidanzata figlia di un politico corrotto che ha gia promesso la figlia ad un altro personaggio. Il disincantato sogno Americano in un film senza speranza... Ottimo il lavoro del cast.
L'America che distrugge se stessa e i suoi sogni, che prende coscienza della propria bassezza morale e che si specchia in un lago di ipocrisia: "La dolce ala della giovinezza" è uno dei più feroci attacchi all'idealismo fatato degli anni '50, ma anche un ritratto impietoso del mondo del cinema, o anche un esame lucidissimo della politica corrotta che insabbia gli scandali e si ricopre di moralità. Un film travolgente, frutto di collaborazioni leggendarie oggi difficilmente ripetibili, lodato da Tennesse Williams che ne scrisse il testo teatrale (inevitabilmente alleggerito sullo schermo per ragioni censorie), diretto dal grandissimo Richard Brooks e interpretato da un cast magistrale. Newman è indimenticabile, incarnazione mitica dell'american dream che con un tuffo ad angelo crolla in una spirale di interessi senza uscita; Geraldine Page è una divina Alexandra Del Lago, patetica diva al tramonto che trova nell'alcol, nelle droghe e nel sesso un rifugio allo scorrere del tempo (la telefonata al produttore cinematografico è un pezzo di recitazione da antologia!). Una pietra miliare del melodramma hollywoodiano, crudele e audace molto più delle finte trasgressioni dei film di oggi.
Altro adattamento cinematografico di una pièce teatrale di Tennesse Williams ed ennesimo bellissimo film. Con la sua solita castità autoriale la storia del drammaturgo è un ottimo soggetto per un'analisi approfondita della società americana del periodo.
drammone ambientato nel profondo sud degli Stati Uniti, direttamente dalla bellissima e calda penna di Tennessee Williams. la storia tratta parecchi temi cari al grande scrittore, dalla prostituzione (il protagonista, uno strepitoso Newmann, è un gigolò che si fa mantenere dall'amante ) all'alcoolismo e alla droga, dalla disperata ansia per il successo alla corruzione politica, destinata a sfociare nella violenza e nella prevaricazione sul più debole. Alla descrizione dell'impietoso ritratto di Hollywood e dell'illusione della fama e della ricchezza si unisce una amara e triste rappresentazione della solitudine umana. chissà perchè ma alla fine tutti ne escono sconfitti. Questo adattamento cinematografico è uno dei più riusciti dell'opera di Williams e il merito va, oltre che alla ottima regia di Richard Brooks, anche al superbo cast qui in stato di grazia. Per la splendida interpretazione di Alessandra, diva sul viale del tramonto che affoga nell'alcool e nel sesso le sue frustrazioni e i suoi insuccessi
dei numerosi amanti non si ricorda nè il volto nè il nome
la Page ottenne una nomination all'oscar . a vincerlo fu invece Ed Begley per l'interpretazione dell'arrogante, cinico e corrotto uomo politico. Brava anche Shirley Knight nel ruolo di fragile, dolce innamorata di Chance, un grande, irruento e ferito Paul Newmann. STREPITOSO!
Altro splendido dramma di Tennessee Williams, supportato da un'altra notevole performance di Paul Newman. La realtà bassa e triviale della provincia americana, l'arroganza del Potere, i sogni di gloria, la parvenza lustra e sfavillante di Hollywood e la sua dimensione interiore segnata da opportunismo, ipocrisia, debolezze e fragilità. Sono questi i principali connotati di SWEET BIRD OF YOUTH, al cui centro si pone l'amore profondo tra due persone osteggiato dalla cieca ottusità della gente. Impietoso lo sguardo sull'American Dream, di cui viene mostrata tutta l'ingannevolezza.
Il film si cala nello straordinario di una vita per descrivere aspetti della società americana anni '60 di estrema crudezza.
Il puritanesimo, il moralismo bigotto, nelle loro forme più emarginanti si annidano in ogni piega del vivere quotidiano ed esplodono violentemente su persone e cose quando l'anormale si annida in famiflia o in paese...
Bellissimo, disincantato, decadente film di Brooks tratto da una piece teatrale di Tennessee Williams (non vorrei commettere errori, ma credo che fu lo stesso Newman a interpretarla qualche anno prima). La riduzione cinematografica è degna del miglior Williams: Brooks ambienta la storia in una piccola ma sordida metropoli, con memorabili sequenze di espressività e un climax opprimente e violento, almeno per l'epoca. Semplicemente straordinaria l'interpretazione della Psge, nei panni della star in declino tormentata e depressa.