Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
In punta di piedi quando si tratta di "valutare" una pellicola in cui la protagonista è la grande Anna. La storia raccontata non brilla certo per originalità, tuttavia, come spessissimo accade, sono le interpretazioni degli artisti (perché Anna non era solo un'attrice) a fare la differenza tra una porcheria e un successo. Non ho le credenziali adatte per dire se "La Sciantosa" è una commedia di successo; posso unicamente dire che Anna è come sempre meravigliosa e convincente. Solo per lei vale comunque la pena una visione. Prima pellicola di Giannetti che scopro e non mi ha deluso.
Forse il meno bello tra i 4 film tv diretti da Giannetti ed interpretati dalla diva (il ciclo 3 donne ed un altro film); qui la Magnani recita sempre bene (e canta pure), ma storia, eventi e personaggi un pò annoiano (ed il film dura solo 90 minuti...).
Bene Ranieri, buona qualche idea (come il fare recitare la diva in modo a volte cinico e sgradevole, e da qui in parte deriva anche il titolo del film) ma, ripeto, è il film che più sente, nel ciclo, la sua destinazione televisiva.
Appositamente caricato di enfasi emozionale, questo primo film della trilogia "TRE DONNE", diretta da Giannetti per la televisione, viene elevato dalla prova della Magnani che mostra ancora una volta il suo carisma esplosivo. La storia in sè non sembra coinvolgere più di tanto, ma è proprio la prova dell'attrice romana che ne esalta le emozioni e la drammaticità, offrendo così una visione lineare anche se non eccelsa nel suo evolversi.
Filmino senza pretese, con un giovane Massimo Ranieri decisamente sopra le righe..... ma con una straordinaria Anna Magnani. senza di lei questo film varrebbe 0.....
Il più famoso dei quattro film per la televisione che la Magnani accettò di interpretare a fine carriera dopo mille perplessità. Anna porta sullo schermo in qualche modo se stessa (difficile stabilire quando la donna si distacchi dal personaggio, ma è un discorso che varrebbe per il suo intero percorso recitativo), la diva bisbetica e intrattabile ma dal gran cuore che non riesce a stare al passo con i tempi che cambiano. Il risultato è entrato giustamente nella storia della nostra tv, un interpretazione superlativa e commovente che ha la sua apoteosi nella sequenza in cui, davanti ad una estasiata platea di militari feriti, ci strazia con una esecuzione di "O surdato 'nnamurato" di irripetibile intensità. Di fronte a tale arte si resta senza parole, un'attrice letteralmente straordinaria capace di creare un transfert drammatico tra lei e lo spettaore tale da far passare in secondo piano i difetti tipici di una risicata produzione televisiva, facilona e sciatta. Un film da non perdere proprio per la nostra grande grandissima Anna, per come lei stessa riesca a valorizzare il talento (palese) del giovane Ranieri, per ammirare una recitazione unica.
Non condivido il titolo. Un film che meriterebbe 10 solo per la prestazione superba della Magnani, soprattutto quando (e per come) canta "O surdato innamorato", con incredibile pathos. Il suo personaggio esibisce anche qualche tratto autobiografico visto il carattere difficile che le attribuivano. Complesso, invece, giudicare questo film tv: se Ranieri era un volto nuovo interessante e di grande talento (lo ammetto, è stato forse il primo idolo della mia vita...) il film di Giannetti è un'operina come tante, abbastanza superficiale e "populista" per affrontare il doppio tema del mondo del varietà e della brutalità del conflitto sulla pelle di tanti giovani ragazzi... Un film come tanti altri, insomma, ma commovente e forse non insincero: Annarella che assiste alle ferite di tanti giovani in un pubblico di reduci e convalescenti è un'immagine che non si dimentica