Dopo la morte della moglie, Otto, un sessantenne scorbutico e cocciuto, è costretto a lasciare il lavoro che ha svolto per quasi quarant'anni e per questo comincia a pensare di farla finita. Ogni suo tentativo di uccidersi, però, viene sventato o mandato a monte dalle intromissioni dei suoi nuovi vicini, esuberanti e chiassosi, con cui poco per volta finisce per fare amicizia.
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Adoro Tom Hanks, a mio parere è uno dei migliori attori dei nostri giorni. Riesce a rendere credibile e interessante qualsiasi personaggio che interpreta. Anche in questo caso il film è piacevole e scorre bene.
I coniugi Hanks producono un film buonista, consolatorio e piacione confezionato in modo smaccatamente ruffiano, manipolativo e strappalacrime. Comunque la sindrome del sopravvissuto com'idea di base lo differenzia d'apparenti analogie con "Gran Torino" (Eastwood 2008), "Qualcosa è cambiato" (Brooks 1997), ecc. https://quinlan.it/2023/02/15/non-cosi-vicino/