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A mio parere non tutto è da buttare, certo è che ci sono tante cose che non funzionano, a cominciare dalla scelta di far interpretare Pinocchio a Benigni stesso, non tanto per una questione di età ma perché è proprio lo stile di recitazione a non essere convincente. Anche altre scelte del cast non convincono. L'intenzione di Benigni di mettere il suo tocco personale sul capolavoro di Collodi è chiara e da un lato pure lodevole, peccato che a conti fatti quello che ne viene fuori è un film veramente noioso e a tratti pure fastidioso. Non aiuta il fatto che di "Pinocchio" esistano una miriade di trasposizioni con cui è inevitabile ritrovarsi a fare un confronto, e questa è una di quelle che ne esce peggio in assoluto. L'aspetto tecnico (scenografie, costumi ed effetti speciali) è probabilmente la cosa migliore del film, ed è pure comprensibile visto che è costato parecchio, specie relativamente alle produzioni italiane. Alto budget che appare nel complesso sprecato anche più perché Benigni arrivava da quel bellissimo (e di successo) film che è "La Vita È Bella".
Pinocchio di Benigni si puo' commentare con il sucesso da alla testa costato la bellezza di 60 milioni di euro il film rappresenta tutto cio che c'è di sbagliato nel mondo benigni 50enne interpreta un bambino , non è truccato da burratino eppure i soldi c'erano. la scene della creazione del burratino registicamente è bruttissima dettaglio sul legno che viene scolpito poi primo piano fisso su giuffrè che parla a pinocchio e si sente la voce di benigni fuori campo con una vocetta infantile e fastidiosa. non si vede la lavorazione del burattino e quindi c'è la dobbiamo immaginare, i soldi non mancavano per qualche effetto speciale ripeto. quando pinocchio esce di casa a combinare guai si mette a suonare due coperchi dei bidoni come dei piatti. piu' che vedere pinocchio sembre di vedere un cinquantenne che fa il gioppino per strada. la fata turchina interpretata dalla braschi è anonima senza espressioni, il grillo parlante appare ma senza influire mai nella trama rimanendo inutile. medoro che dice signora io devo ancora finire di nascere ( che cosa??) e che va sempre in giro con un puppazzo in mano , perchè? alcuni episodi come il contadino e le tre pere sono delle grandi lezioni di vita ma beningi a traviato il messaggio riducendo tutto sull' umorismo. il gatto e la volpe sono troppo sopra le righe, lucignolo è un discolo e basta una machietta, un altra scene ridicola è mangiafuoco che fa bollire dell' acqua e l'assapora con gusto (deve essere squisita l'acqua calda ) e dice di voler mangiare il burattino ricordiamoci di legno signor mangiafuoco hai dei gusti un po duri' ma ad ognuno la sua opinione culinaria. i conigli neri indovinate un po' sono dei costumi da 4 soldi con dentro degli attori bambini. no davvero 60 milioni e poi fai il costume da recita scolastica? i personaggi ti danno zero empatia , non ci sono sentimenti tra di loro quando la fata vede pinocchio penzolare impiccato non fa alcuna espressione la scene deve essere drammatica ma invece non ti dice niente la scena finale con l' ombra del burattino che insegue la farfalla che aveva animato il tronco di legno mi dice davvero poco. da lodare sono le scenografie che sono davvero belle felliniane tra il posticcio tetrale e il realistico io il paese di pinocchio me lo immaginavo cosi' , gli effetti visivi che anche dopo vent anni sono fatti molot bene il pescecane , mangiafuoco e gli sfondi e i topini. giuffrè e Luis Molteni sono semplicemente perfetti Molteni in particolare è una via di mezzo tra il grottesco e l'inquietante l' omino di burro è un orco in forma umana è questo lo rende piu' affascinante. i costumi sono belli e anche Nicola Piovani se la cava bene come colonna sonora. questo film ha un punto in piu' rispetto ad hero perchè almeno non c'è propaganda ma solo pessime scelte di recitazione, regia e scenggiatura.
Tutto sommato carino. Si salva dall'insufficienza per i magnifici costumi. Fra gli attori quello che mi è piaciuto di più è Kim Rossi Stuart. Se non c'è niente da vedere...
Un mezzo disastro. Tono troppo bambinesco, Benigni dedito all'overacting diventa molto fastidioso (oltre al fatto che impersonare un bambino è stata una scelta molto sbagliata), altri attori fuori ruolo. Una delle poche cose che invoglia ad andare avanti a vedere il film è la scenografia, ottima, quella si.
Allora, ho riletto di recente il romanzo capolavoro di Collodi (il libro simbolo della mia infanzia), così da poter avere una mente bella "fresca" del romanzo ma soprattutto dei suoi messaggi. Voglio che sia chiara una cosa: Benigni è un bravo caratterista, su questo non ci piove. "La vita è bella" è un film che adoro, e ci stava da parte sua voler passare da un film profondamente toccante ad un film dai toni certamente più luminosi, scegliendo stavolta di adattare un'opera nota in tutto il mondo e che è stata già adattata in tutte le salse. Purtroppo, ci troviamo di fronte ad una mezza ciofeca. Il problema principale del film risalta già nella prima scena. La fata è interpretata da Nicoletta Braschi, e va bene che è la musa ispiratrice di Benigni, ma la recitazione è ai limiti della legnosità. Ma non raggiunge (in negativo) il livello della performance di Benigni. La peggiore scelta è stata senza dubbio la scelta di Benigni di interpretare Pinocchio. Pinocchio è un bambino di al massimo dieci anni, e qui è interpretato da un uomo cinquantenne che PER TUTTO IL FILM recita in un falsetto irritante nei momenti "comici" e che rovina del tutto la ""drammaticità"" dei momenti più drammatici. Se Benigni voleva interpretare un personaggio principale entrando nel vivo della storia va benissimo, l'ha fatto in "la vita è bella" e ha funzionato, ma poteva scegliersi tantissimi altri ruoli fuorché quello del bambino! Poteva fare Geppetto (certo, sotto un bel po' di makeup) e ci sarebbe stato già meglio! Che dire, in certi momenti sfioriamo l'imbarazzo totale verso gli attori e verso la sceneggiatura che in certi punti altera abbastanza lo scritto originale. Sarò onesto, il film segue abbastanza fedelmente le dinamiche del romanzo (che sono, lo saprà bene chi l'ha letto, piuttosto movimentate) e ciò può rivelarsi un'arma a doppio taglio. Se da una parte abbiamo una buona fedeltà nel seguire l'opera originale, dall'altra abbiamo una storia frenetica che non ti lascia neanche il tempo di riprendere fiato che ti ritrovi catapultato in qualche altra sequenza. Bisogna sapere introdurre momenti più tranquilli per permettere allo spettatore di rifare il punto della situazione e rilassarsi un attimo per prepararsi ai successivi sviluppi. Non sono un esperto di cinema, ma cerco di vederne il più possibile e così notare i pregi di una sceneggiatura scritta bene e una sceneggiatura scritta male. Inutile dire a quale categoria faccia parte la sceneggiatura di questo film. Il film Disney è qualcosa di distante anni luce dal libro, ma è riuscito a mantenere intatto lo spirito della storia e dei personaggi. Una trasposizione cinematografica deve essere ossessivamente fedele? No, la fedeltà dovrebbe esserci, ma la prima cosa che deve avere una trasposizione cinematografica è lo spirito dell'originale rimasto intatto. La versione Disney ci è riuscita alla grande, non segue le dinamiche del romanzo ma comunque riesce a lanciarti gli stessi messaggi del romanzo (e poi non aveva Benigni nei panni di un bambino) Le poche cose salvabili sono l'interpretazione di Geppetto (ma un film intero non può reggersi sulle spalle di una sola persona) e gli effetti speciali, davvero ben realizzati e ricchi di un che di sognante che ben si addice alla storia. Per il resto, evitatelo. Se volete un live action che conservi bene lo spirito del romanzo, abbia buone performance e sia scritto bene correte alla versione di Comencini
Questo film secondo me non sarebbe affatto male - voglio dire, la storia nella gran parte dei casi segue fedelmente il testo di Collodi, e questo non può che esserne bene, data la bellissima storia di partenza, no? - ma secondo me ha due ENORMI pecche che incidono fortemente sulla riuscita dell'opera:
1) Benigni che recita Pinocchio. Per dare l'impressione di interpretare un bambino, il suddetto attore è costretto a usare per tutta la durata del film un forzatissimo falsetto, irritante, isterico e finto laddove pretenderebbe di risultare triste e disperato. Purtroppo 108 minuti accompagnati da questa recitazione stucchevole incidono fortemente - almeno, questo è stato il mio caso - sul gradimento complessivo dell'opera. Il peggio arriva nelle scene tra Pinocchio e Fata, con una combo malefica di recitazione leziosa di lui, e monoespressiva di lei: brutto, brutto, brutto. Non vedo l'ora di rifarmi le orecchie con la versione di Comencini. :P
2) Il tono del film. Ma solo io ho visto cadute di serietà e ridicolaggini ovunque, dall'inizio alla fine? Cosa mi rappresenta Pinocchio che deve rubare la parrucca a Geppetto per convincerlo a saltare dalla bocca del pescecane, o il Gatto e la Volpe che nel mentre uccidono Pinocchio si danno a fuoco e devono buttarsi nel lago? Io boh, ridicolaggini eccessive che spezzano indelicatamente la tensione di quelle scene. Persino sul finale serio, mi ritrovo demotivanti uscite verbali di Geppetto, assolutamente fuori contesto. Voglio dire, l'ironia nel libro non manca, ma fotunatamente è ben dosata, giusto giusto per alleggerire l'opera dei toni moralistici che mai risultano pedanti; allo stesso tempo non risulta mai veramente invadente, tanto che sul finale, veramente tanta malinconia, non lo ricordavo assolutamente così potente.
In realtà comunque ci sarebbero altre scelte di trama che non m'hanno convinto affatto: l'incipit tra cocchiere e fatina, assolutamente fuori contesto (ma non sarebbe stato meglio rappresentare un onestissimo incontro tra Geppetto e Mastro Ciliegia?), e banalissimo dei dialoghi, laddove pretenderebbe di risultare poetico. Altri momenti vengono invece sacrificati dalla messa in scena e non possiedono l'incisività che si meritano; ne riporto tre:
1) L'episodio di Pinocchio che si ritrova a fare il cane da guardia rappresenta un'importante lezione sull'onestà e la ricompensa che ne segue; bruttarella la rappresentazione filmica con lui che semplicemente scappa via liberato da Lucignolo, occasione persa per arricchire la psicologia del personaggio; 2) la colazione a casa di Pinocchio a base di panini imburrati e caffè-latte: nel libro legittimamente arriva dopo un periodo di serio studio e impegno, nel film campa un po' per aria così, anche qua: perde completamente di potenza e risulta essere banale e posticcio. Non ci voleva davvero nulla a rappresentare con un montaggio l'anno scolastico di Pinocchio, così da dre maggior enfasi e soprattutto contestualizzazione. 3) La trasformazione-ricompensa. La resa di Benigni non è male, ma m'è risultata un po' incompleta: penso che far vedere Pinocchio che effettivamente vende i canestri e si esercita nel frattempo in lettura e scrittura, avrebbe dato un po' più di respiro al tutto; ma questa è forse la mia "critica" più soggettiva perché ho adorato il finale del romanzo, di tal potenza e malinconia!, tal da rendermi monco quello del film, non brutto di per sé, quello no.
Cosa salvo dunque? Le interpretazioni di Geppetto e Lucignolo, nonché la confezione estetica e le suggestive musiche di Piovane, che anzi non rammentavo così belle.
I produttori americani hanno "imposto" a Benigni numerosi "tagli" ed il risultato si vede; quel che resta è "solo" la pallida versione di ciò che doveva essere..
Chissà se vedremo mai l'opera completa (1 ora in più come ha detto lo stesso Benigni)
Trattasi di revisione, ma è come se fosse la prima (visto al cinema decenni fa): Benigni ha avuto l'opportunità per bissare il successo del capolavoro" La Vita è bella", ma l'ha sprecata su tutti i fronti. Partendo dalla conferma della Braschi: capisco che è sua moglie e per darle visibilità e soldi farebbe di tutto, ma ritrovarmela in qualsiasi ruolo in ogni pellicola, è.. estenuante! .Il ruolo della fatina poteva essere interpretato benissimo da un'altra attrice, così come I Fichi d'India nel ruolo del Gatto e la Volpe: imbarazzanti. Ci si chiede come abbiano fatto per far carriera sti due, a me personalmente non mi hanno MAI fatto ridere. La pellciola poi è ridondante e si perde nei suoi costumi e nella sua poca incisività. Bocciato su tutti i fronti.
Dopo l'incredibile successo della "Vita è bella" ,per molti il punto più alto della carriera di Benigni , arrivò questo "Pinocchio" che paradossalmente è considerato all'unanimità il suo flop più imponente. Il film è il più costoso mai realizzato in Italia , e proprio nelle scenografie e nei costumi ha il suo miglior punto di forza. Non male nemmeno gli effetti , notevoli per una produzione nostrana. La storia , tratta ovviamente dal libro di Collodi, è stata parecchio rivista da Benigni , che ne da una sua personale interpretazione. Non mancano gli elementi cardine dell'opera cartacea, e nel complesso questa favola moderna si lascia guardare malgrado la ripetitività e il poco mordente. Il ritmo non è altissimo , spesso si cade nella ridondanza , ma la bravura dell'attore/regista e la sua ironia riescono a non far annoiare del tutto lo spettatore. La scelta degli attori di supporto effettivamente è parecchio discutibile , vista la presenza dell'immancabile e inespressiva Nicoletta Braschi e dei "Fichi D'India" , sinceramente totalmente fuori ruolo. Salvo invece Rossi Stuart. Musiche orecchiabili e simpatiche ma non particolarmente incisive. Nel complesso una pellicola imperfetta e un po pretenziosa , ma tutto sommato godibile. Benigni , forse per le altissime pressioni , toppa parzialmente in questo suo ambizioso progetto , che comunque a mio parere non è il cancro cinematografico che molti descrivono.
Dopo il successo de "La Vita è Bella" e con un ampio budget a disposizione, Benigni si è giocato la carta Pinocchio per riconfermarsi e fare quel salto di qualità per entrare nell'Olimpo...e invece..... con rammarico mi tocca affermare che dopo la poetica vita è bella, era alquanto facile scivolare...e così è stato.... Benigni da una sua personale rivisitazione della storia di Pinocchio che non esalta lo spettatore.....(ricordo ancora il senso di rammarico e dispiacere all'uscita del cinema....) sbagliando anche la scelta degli attori (i fichi d'india per esempio sono impresentabili...), si salvano i costumi e l'imponente scenografia ma niente più.... un film mediocre e deludente, che non appagò le aspettative di nessuno neanche degli americani secondo me.... Peccato, occasione mancata
Farebbe anche ******, ma Benigni alza di brutto la media..la moglie però nu se pò vedè Ah, nel cartone compare una balena Cristo santo, non uno squalo! Sono selacofobo!
Pinocchio non mi è mai piaciuto come racconto quindi sono già di parte, ma Benigni bisogna dirlo...dopo "La vita è bella" ha perso la bussola tra divina Commedia e partecipazioni/regia di film come questo, addio alle vecchie commedie "da ridere" dei primi 90 e che peccato! Questo è un film patetico e noioso, autocelebrativo per il Roberto nazionale che crede di fare il filosofo-poeta simpatico ma che alla fine mette su una pellicola inguardabile. I Fichi d'India ne "il gatto e la volpe" sono di una oscenità unica e poi mettere sempre dentro la moglie Nicoletta Braschi è una cosa che aborro :) Se proprio vuole tirare in ballo la letteratura italiana che faccia una trilogia sulla Divina Commedia, ma come si deve...con l' ironia che caratterizzava i suoi film storici!
La vita è bella è stato l'apice assoluto della carriera di Benigni; perciò logico attendersi una discesa nei film seguenti.....ma questo schifo di film proprio non lo concepisco!!...Bene solo Kim Rossi Stuart nel ruolo di Lucignolo, e le sfarzosissime scenografie!
Benigni è riuscito a rovinare un classico come Pinocchio. Ha sbagliato tutto, ma proprio tutto: ha toppato completamente la scelta stilistica. Non parliamo poi degli attoroni in questione.
Questo film rappresentava il trampolino di lancio di Benigni nel palinsesto cinematografico americano, dopo il graditissimo successo de La vita è bella. Il film infatti è stato cospicuamente finanziato dalla Miramax, nota casa di produzione degli Usa. Il risultato però è sicuramente è stato di gran lunga inferiore alle attese. Benigni compie il suo passo più falso: giocare prima di tutto con la lingua italiana, e ok... ma come tradurre in inglese il senso di certe battute tanto da lasciarne incontaminato il senso ? Non si può ! (pensate alla scena de "Rivivisci fatina !" quanti tra noi hanno riso, ma all'estero ?) Il secondo errore è la scelta del cast in alcuni punti. Il terzo è quello di aver voluto rivisitare il Pinocchio di Collodi in casa di Fellini. Roberto non è Federico, e si vede ahimè. Una comicità senza l'apiglio di significati ulteriori ci regala una bella trasposizione di un romanzo, ma davvero nulla di che cinematogrficamente parlando- almeno non se confrontato con un precedente illustre come La vita è bella. Crisi creativa per Roberto che non farà meglio con la Tigre e la Neve...
Un film che ha deluso gran parte degli ammiratori di Roberto Benigni. Forse appunto perché con i precedenti lavori non ha nulla a che fare. La fiaba di Carlo Collodi viene letta in modo particolare da Benigni che interpreta appunto Pinocchio. Nicoletta Braschi , moglie e musa ispiratrice dell'attore/regista , nonostante avesse 42 anni interpreta la fata turchina. Carlo Giuffrè è invece Geppetto. Il film non mi ha convinto gran che , avendolo visto diverse volte ma allo stesso momento non mancano momenti divertenti.
Film bruttissimo con un pessimo Roberto Benigni. Da uno dei film più costosi del cinema italiano mi aspettavo qualcosina di più. In generale questo "pinocchio" è un film evitabilissimo. Guardatevi il cartone che è molto, molto meglio di questa ciofeca. Bocciatissimo!!!!!!!!
vedendo il film non lo trovo così basso come direbbe la media. Benigni come protagonista nel film di Pinocchio è uno scivolone inaudito ,anche perchè un 40enne (anche + ) non può interpretare un ragazzino di legno. Ho apprezzato Lucignolo con Rossi Stuart e pure la figura di GEppetto a me ha fatto provare un senso di tenerezza, umiltà e povertà. I fichi d'india non sono secondo me il peggio del film, anche se si poteva trovare degli interpreti migliori. La fata turchina non sa proprio recitare ( la moglie di Benigni). COntinuo a ripeterlo ,il vero errore è Benigni nei panni del protagonista, ma nel complesso il film non merita assolutamente la media del 5.
è un mezzo scivolone del Roberto nazionale dopo quel capolavoro di nome La Vita è Bella. Bisogna pur dire che Benigni ci si mette d'impegno, si nota l'amore che ha per la fiaba di Collodi e per l'occasione prova a fare un film fiabesco e quasi onirico come Fellini, ma non vi riesce pienamente. Tralasciando anche alcune scelte di cast molto discutibili come i Fichi d'India nel ruolo del Gatto e la Volpe (che a me comunque non sono sembrati terribili, pur non avendoli mai amati), chi davvero riesce ad essere bravo nel vero senso della parola è Rossi Stuart, mentre anche Giuffré è una scelta riuscita. Stavolta ha esagerato Roberto. E pensare che ho rivalutato ancora più in positivo la Tigre e la Neve, ma dopo tanti anni questo Pinocchio mi è scaduto molto, forse perché non l'ho più guardato con occhi da ragazzino amante del racconto immortale di Collodi.
Purtroppo solo Totò avrebbe potuto fare un Pinocchio adulto all'altezza.Benigni è sottotono ed i Fichi d'india non si possono paragonare minimamente a Franco e Ciccio(che fecero il gatto e la volpe nel bel film di Comencini).Bravo Giuffrè anche se tagliato non sfigura rispetto al grande Manfredi
Ditemi voi, chi non avrebbe scommesso sul capolavoro assoluto nel momento in cui il comico toscano avrebbe interpretato Pinocchio? Non è stato così. L'operazione ha avuto un budget faraonico e dopo essere stata lungamente annunciata e lanciata in pompa magna, ha deluso quasi tutti, anche fra i più sfegatati fan di Benigni(ma ci sono anche alcuni cretini con le fette di salame sugli occhi che lo credono un capolavoro). Inoltre il set è troppo festoso e colorato, non è per niente realista, non da la più pallida idea della miseria di quei tempi. Benigni, ormai costretto a misurarsi con i grandi temi e autonominatosi erede di Fellini, fallisce cercando di far diventare necessaria la rilettura del testo.
Film pieno di buona volontà e più bastonato del necessario. La cornice scenografica non è affatto male, ma i difetti del film sono la figura di Pinocchio e gli attori adulti in ruoli di bambini. Non solo il burattino, ma anche Lucignolo e tutti quelli nel paese dei balocchi. Era una cosa che si poteva tollerare a Doroty nel mago di Oz del 39 dove: vi era una diversa mentalità, lei era l'unica infantile e comunque, ancora nel limite dell' adolescenza. Discorso diverso invece nel 2002 con un attore sulla cinquantina. Era una scommessa perisoclosa e dal risultato facilmente prevedibile. Correggendo questa svista del vast e lasciando solo Benigni, apportandogli però un trucco legnoso molto pesante che ne attenuasse i tratti, penso ne sarebbe uscito fuori un filmetto discreto, comunque... chissà, può darsi che il tempo lo rivaluterà.
Che noia di film, molto fastidioso Benigni con la sua vocetta cerca di fare il bambino, la Braschi se non fosse la moglie del regista chissà dove sarebbe adesso.
Non ho letto il romanzo di Collodi quindi non so quanto sia fedele o no al libro. Credo che comunque non si riesca a salvare niente di questo film a parte le musiche di Nicola Piovani e i bellissimi paesaggi toscani. Persino le recitazioni sono pessime e forse si salva giusto il "Lucignolo Rossi Stuart". Uno scivolone del genere da parte di Benigni non me l'aspettavo davvero.
Nel mio cuore rimane sempre il Pinocchio del 1973. Questo è una rivisitazione maldestra di Pinocchio, con Benigni che si mette a fare bambino ma bambino non è. Un film veramente mediocre, molto.
Un po' troppo bassi i voti... Benigni regala la storia di Pinocchio che ricalca fedelmente il libro di Collodi. Merita una visione e comunque questo è centomila volte meglio rispetto quello della Disney!!!
reputo benigni un buonissimo attore ma questa è una spazzatura di prima categoria. non strappa neanche una risata, forzato per tutto il film in un ruolo che, apparte fisico, non gli riesce proprio. bocciato.
Buona versione di Pinocchio interpretata da Benigni. A dispetto della media, devo dire di essere soddisfatto. Non mi aspettavo nè di meglio nè di peggio. E' chiaro, poi, che avendolo visto un po' di tempo fa, magari non me lo ricordo molto bene, ma mi ha lasciato una buona impressione.
Voto 1 ed è anche troppo. Un film del genere non merita nessun altro voto in più perche' il budget speso non puo' portare ad un risultato, o meglio dire uno scempio simile. Troppi i mezzi investiti per raggiungere un risultato del genere. Nicoletta Braschi, un messaggio per te: "non sai recitare, mettitelo in testa!!!!!"
Si sarebbe salvato Kim Rossi Stuart se fosse capitato un un contesto piu' decente di questo...
Non l'ho trovato così terribile. Si il film è brutto, non ci piove, ed è parecchio deludente visto i grandi mezzi a disposizione. Sull'onda del successo internazionale de La Vita è Bella non ci si aspettava un flop del genere. Rimandato, con riserva.
Beh, è molto strano che io non abbia ancora commentato questo film. Credevo di averlo fatto. Se non altro perchè sono stato prima una comparsa e perchè poi ci ho lavorato 3 mesi come assistente di scena. Questo film fa parte di me ovviamente per i motivi che citavo, e ci sono affezionato moltissimo. Ma ricordo che poi quando andai a vederlo al cinema la delusione fu enorme. Lo trovai vagamente divertente, pensai che non decollasse mai...si sicuramente una fotografia e una senografia superba...me ne accorsi già quando ero sul set...però manca IL FILM ...e già allora ero molto scettico vedendo girare le scene.... Beh che dire, è una parte importante della mia vita e gli dò un mezzo punto in più.
Bello. Ingiustamente massacrato da critica e pubblico. Benigni ha fatto di meglio ma questo non è un prodotto di serie b. Tecnicamente è ottimo, non per nulla è costato tantissimo. Una storia troppo nota a tutti è forse il motivo del suo insuccesso. Non riesco a considerarlo un passo falso di Benigni, continuo a considerarlo un buon film.
Clamoroso scivolone di Benigni,in questo film si salva poco o nulla,e poi basta veramente di utilizzare come attrice la moglie Nicoletta"palo della luce"Braschi!!!
Ecco a voi il film più costoso della storia del cinema italiano (45 milioni di euro).
Tra un cast di tutto rispetto (Kim Rossi Stuart, Buzzanca, Braschi, i Fichi d'India), la voglia di rivisitare il mito Collodiano si sente ambiziosamente un pò troppo, e la versione di Comencini pare tirar calci tutt'attorno al set...
Non mancano come al solito scene poetiche made in Benigni (tipo il tronco iniziale, che salta di palo in frasca) ma il tutto par troppo urlare "rivoglio l'Oscar".
il ibro nn ha niente a che vedere cn qst pinokkio cn benigni.... certo è un buon film ma il libro era stupendo..... la vedere il film e da leggere il libro di collodi....
Fra le pellicole più sottovalutate della storia troviamo in una fantomatica classifica, fra le posizioni percepibili "Pinocchio" prodotto cinematografico del regista/attore Roberto Benigni.
Il film ovviamente si ispira alla favola di Pinocchio di Collodi, ma sinceramente il concetto di "fedeltà" cinematografica va a farsi benedire… Bisogna valutare solo il lavoro di Benigni…
Attori eccezionali, effetti speciali e sonori di primissima fattura e fotografia perfetta (perfetto è un aggettivo clamorosamente riduttivo). La fotografia infatti è l'essenza di questo film, i magici colori, la sontuosità sono i pilastri della fotografia… Scenari, atmosfere chimeriche accompagnano praticamente per tutto il tempo il pubblico. Ritmo della pellicola abbastanza elevato, insomma lo spettatore non sarà mai vittima della noia, le scene incalzanti esalteranno il palato della platea. Le scene degne di nota sono tante, utopia elencarle. Esse sono drammatiche, "favolose" e soprattutto ironiche. Ottimo Benigni che nel doppio lavoro "sfodera" il meglio e la massima fantasia…
Dopo la "Vita è bella" il regista confeziona un Opera sicuramente più "leggera" ma sempre (in alcuni tratti) beffardamente drammatica. Il finale è sensazionale con metafore e concezioni importanti… Benigni ormai è un Pilastro inamovibile della Cinematografia "camaleontica", ovvero la mescolanza di concetti e di umore devastano in modo violento i canoni , i "paletti" cinematografici… Applausi, lode per Roberto Benigni… Altro grande film!
Se dico che al cinema quasi mi addormentavo e che gli altri che erano con me sbadigliavano a tutta forza, vale come commento? Non bello,anche se non paghi......purtroppo io pagai.
Benigni si è sciolto nel mare del sentimentalismo becero..mi sembra di assistere a una recita di buonismo politico. Benigni è ora di deporre le armi! I tuoi film oramai sono solamente dei Ripieni per Gonzi.
A me questo film è sempre piaciuto un sacco, sarà perchè ho un debole per le favole. Benigni è adatto a fare il burattino, o almeno, si è adattato bene nella parte. Ottima la fotografia (la scena dell'"impiccagione", con una luna gigantesca sullo sfondo, è da tramandare). Un po' fuori luogo la Braschi nel ruolo di Turchina, ma si sa, non c'è film di Benigni senza di lei. Bravi invece gli altri attori (Giuffrè, Rossi Stuart, i Fichi).
Forse tutti sanno della storia di un piccolo burattino di legno che grazie ad una fatina è riuscito a diventare un bambino come tutti gli altri! Forse tutti sanno del romanzo scritto da Collodi di queste avventure di questo burattino e dei suoi compagni! Nel film vediamo un grandissimo Benigni che ha portato alla massima perfezione la storia davvero appassionante conosciuta forse dal mondo intero! Film per me molto significativo e importante! Un bacio slinguazzoso dal vostro Affy di fiducia! AeFiOoNt
fedele ricostruzione della fiaba di Collodi ma decisamente noioso. L'interpretazione di Benigni è un po' sottotono, la fatina più che una mamma sembra avere una vaga connotazione erotica mentre il Geppetto di Giuffrè appare freddo e anche cinico.Consigliabile la visione della versione di Comencini per un confronto
ecco i film che ti fa benigni quando meno te lo aspetti si butta in personaggi molto strani come PINOCCHIO essendo una favola classica e amata da tutti i bimbi lui ti fa notare il passaggio da bambino ad uomo adulto da vedere
Ben confezionato e dotato di un badget da kolossal,il pinocchio diretto da benigni e'solo un pessimo riassunto di tutti gli episodi chiave del classico di Collodi,con una sceneggiatura piatta e incapace di donare continuita'agli avvenimenti:meccanico,approssimativo e abbastanza mediocre nella costruzione dei personaggi(tutti ridotti a banali macchiette),il film tocca il punto piu'basso propio nel protagonista principale,rappresentato come un bambino insterico in preda ad attacchi epilettici...da salvare fotografia,scenografie e costumi,ma per il resto niente da fare.
a me sinceramente è piaciuto,anche se l'ho apprezzato di più la seconda volta che l'ho visto. Fenomenale l'interpretazione di Begnini,belle le scenografie.La storia e scorrevole, e non annoia.
Inserisco il DVD, premo PLAY e mi accomodo sulla poltrona. Dopo 15 minuti realizzo che Benigni non si è sforzato di rivisitare la vicenda come invece mi aspettavo. Resisto altri 5 minuti e realizzo che Benigni adulto nelle vesti di un ragazzino con tanto di "vocina" è assolutamente fastidioso. Inverto l'azione: mi alzo dalla poltrona, premo STOP e disinserisco il DVD. Distinti saluti.
Che delusione, quando andai al cinema, mi ricordo che ero veramente emozionata perché sapevo dentro di me che Benigni aveva tirato fuori un capolavoro. Che delusione invece....Niente di piu' della storia che noi tutti conosciamo bene di pinocchio, Benigni c'era?? io non l'ho visto, c'era uno che faceva la parte di pinocchio che gli assomigliava, ma non era benigni... Anche i Fichi d'india si sono attenuti strettamente al copione. Sconsigliatissimo se avete visto altre trasposizioni di pinocchio e non volete restare delusi!
PINOCCHIO DI BENIGNI E' UN FILM SUBLIME DRAMMATICO E COMICO... NON E' LA PRIMA VOLTA CHE IL GENIO BENIGNI CI OFFRE UN FILM DA I DUE VOLTI, VEDI LA VITA E' BELLA... OTTIME INTERPETRAZIONI, BUONI GLI EFFETTI SPECIALI, NON SO CHE CRITICARE A QUESTO FILM ABBELLITO CON UN GRANDE SCENA FINALE! LA COLONNA SONORA E' BUONA, IL FILM NON TI ANNOIA...
E INVECE QUI LA "GENTE" CONTINUA A CRITICARE QUESTO CAPOLAVORO...
E io che pensavo fosse una versione comica e satirica del capolavoro di Collodi... Adoro Benigni e adoro Pinocchio, ma questo film non mi è piaciuto molto. Sicuramente il peggior Benigni, se ripenso alla Vita è Bella o a Il Mostro mi viene da piangere. Va beh, comunque penso che i 45 milioni di euro che è costato potevano essere facilmente risparmiati per altre pellicole.
Sebbene non sia la migliore trasposizione cinematografica del libro di Collodi, credo che il film di Benigni sia stato eccessivamente criticato. La storia risente di alcuni tagli dovuti alle esigenze di presentare al pubblico un film non troppo lungo e questo fa perdere, a mio giudizio, un po' del fascino di questa storia. Sono proprio alcuni episodi secondari, alcuni scambi di battute fra personaggi ad imprimere vivacità alla trama. Giuffrè è molto bravo, ma purtroppo non regge il confronto col Geppetto interpretato dal grandissimo Nino Manfredi. Nicoletta Braschi sfiora, ma non raggiunge la sufficienza nella sua interpretazione. Benigni, però, è bravissimo nel suo ruolo ed interpreta magnificamente lo spirito pinocchiesco del film. In fondo deve trattarsi di una favola per bambini, e di sicuro questo obiettivo viene centrato. Le ambientazioni sono poi eccezionali, davvero fiabesche. Benigni inoltre dimostra di essere bravo anche dietro la cinepresa, proponendosi come un buon regista. Anche se il film non è eccezionale, credo si sia ingiustamente sparato a zero sulla qualità di questa pellicola.
Considerato da tutti come il "flop" di Benigni. Mi ricordo che era abbastanza noiosetto, neppure Benigni, nonostante si impegnava, riusciva a risollevare il film. Sconsigliato.
Irritante, noioso ai limiti della sopportazione. Roberto Benigni con questo film ha veramente toccato il fondo. Per me che l'ho amato alla follia in pellicole come Berlinguer ti voglio bene, Chiedo asilo, Tu mi turbi, un obbrobrio del genere è deleterio alla salute.