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L'aggiornamento hongkonghese di ciò che furono il noir e il poliziesco nel periodo della New Hollywood. Uno stralcio elementare di trama basta a Johnnie To per muoversi in spazi molto ampi, popolati da numerosi personaggi (poliziotti provenienti da vari dipartimenti, membri della triade, teppistelli di mezza tacca) ben disegnati e mossi come pedine da un fato casuale. Il fatto che tutte le sottotrame convergano in un lasso temporale ristretto, una sola notta, non fa che aumentare lo straniamento dello spettatore, già di per sé catturato da un'atmosfera infernale a cui si prestano bene le insegne luminose e le arterie d'asfalto e vetro di Hong Kong. Il ritmo è quello del noir di cinquant'anni fa: PTU non è un thriller d'azione che punta alla frenesia, bensì una katabasis lenta, oscura e ricca di tensione nel ventre magmatico di un sottobosco malavitoso, in cui i confini tra giustizia e criminalità sono scomparsi ormai da un pezzo. Poi c'è lo scontro finale, di grande impatto visivo e con un retrogusto western à la Sam Peckinpah che non dispiace, capace di far perdonare l'unica nota davvero negativa dell'opera: una colonna sonora spesso inadeguata al commento delle immagini.
PTU, noir metropolitano in salsa orientale, deflagra come un lampo in una notte dove tutto è giocato dal caso. Un lampo che fa da traccia al destino dell'uomo. l'eterna lotta tra bene e male...ma non sempre vince l'uno a spese dell'altro....è solo un compromesso... e questo è l'arte del vivere.... O sopravvivere....
Scimmiotta Sabu senza pero' avere la genialita' e la sottile satira sociale del giapponese. Si lascia guardare ed è pure simpatico in certi momenti ma non è sicuramente un capolavoro e la pochezza di sceneggiatura alla lunga annoia un po'.
Buona la caratterizzazione dei personaggi, e un'atmosfera palpabile nelle varie locations. Man mano il tutto si trasforma in una grande bolla di sapone. Però possiede tutti quei riflessi colorati. In verità ricreare questi riflessi è molto più complicato di quanto si pensi. Anche da una sceneggiatura quasi nulla, ne scaturisce qualcosa di buono nelle mani di To. PTU ne è l' esempio; è poca roba, ma fatta bene. Consigliato solo a chi piace il genere... e anche a Ciaby :-)
Film di grande atmosfera e personaggi, con una colonna sonora bizzarra (spesso fuori posto) ma che contribuisce a quel senso di sogno allucinato che è alla base della pellicola. Non un film d'azione ma una vera immersione in una Hong Kong davvero surreale.
Dai commenti precedenti mi aspettavo qualcosina in più da questo film. Sicuramente PTU è un buon film, ben girato e con una buona atmosfera noir, tuttavia mi è sembrato a tratti poco coinvolgente, anche a causa di una scenneggiatura non sempre all'altezza e di una scena finale un pò troppo superficiale. Al contrario i primi minuti del film sono quelli che mi hanno più convinto. Film certamente da vedere e che piacerà ai più, tuttavia sicuramente non tra i migliori di To.
Noir poliziesco firmato Johnnie To che va ad analizzare i complessi rapporti che nascono in una lunga notte tra criminalità, polizia e forze dell’ordine speciali e del sottile (spesso molto sottile) filo che le divide… L’intreccio funziona, il film è ben scritto, ritmo misurato ma che ben si adatta alla storia che viene raccontata, un po’ di action, un po’ di sana ironia e un finale di grande effetto… Ottima la regia, eccellente la fotografia, buona la prova del cast… Per adesso il miglior To che ho visto insieme ad Exiled…
Un film molto più vicino al noir che al thriller, questo poliziesco originale di Johnny To. E' la prima pellicola che vedo di questo regista ed è stata un'autentica sorpresa in senso positivo. Molto suggestiva la fotografia dai colori freddi in una Honk Kong insolitamente desolata, immersa in un'atmosfera quasi irreale. Nei personaggi protagonisti della storia si percepisce il senso di lealtà e appartenenza di gruppo, senza tuttavia esplicitarlo con enfasi, anzi aumentando il grado di empatia che si ha con loro proprio per la loro umanità.
Incredibile come Johnny To sia un regista pressochè sconosciuto in Italia nonostante le sue pellicole siano spesso presentate ai festival piu' importanti del mondo (Venezia inclusa),le capacita' del regista di Hong Kong sono sempre un punto di forza delle sue opere e anche questo PTU ne è la conferma. PTU è un film notturno,claustrofobico,fotografato in maniera magnifica,una storia avvincente che ha il suo incipit in un episodio bizzarro che vede l'imbranato Sergente Lo perdere la pistola e tentare in tutti i modi di recuperarla,fatto che dara' il via ad una concatenazione di eventi che coinvolgeranno diversi personaggi. Non tutto funziona in maniera perfetta,i protagonisti sono a volte eccessivamente sopra le righe e poco credibili, la tensione creata magnificamente viene spesso spezzata da siparietti ridanciani a me poco graditi o da tempi eccessivamente dilatati.Anche la colonna sonora non è particolarmente memorabile,ma nonostante questi difetti il film è comunque gradevole ,sicuramente molto meglio dei soliti action movie Hollywoodiani,inoltre risulta ben girato e ben interpretato,con una storia ritmata che vanta un epilogo davvero esplosivo. Considerato che To ha realizzato quest'opera nei ritagli di tempo non si puo' che ammirare ancora una volta la bravura di quest'autore nel raccontare storie ad alto tasso adrenalinico.
PTU fu prodotto nel 2003, anno di grande prolificità di To ma anche preludio dell'anno d'oro del più grande autore di action-movies, il 2004, durante il quale ebbero luce due pellicole di grosso spessore quali Breaking News e Yesterday Once More. Ma cmq ciò, To riuscì a sfornare un'ottima pellicola. La PTU ( Police Tactical Unit) non è altro che un semplice corpo di polizia che ha un ruolo fondamentale: quello di mantenere l'ordine durante la notte in una Hong kong notturna e malfamata, in cui è necessario avere il pugno duro. I metodi della PTU sono duri, violenti, spesso non condivisibili ma spesso efficaci. Le vicende narrate risultano meno complesse di molti precedenti film di Johnnie To, quali per esempio gli Elections, ma nonostante ciò il film non perde di mordente e ha la capacità di interessare lo spettatore. Ciò grazie a molti elementi. Su tutti un'ottima regia, To in questo è ormai una certezza e delle buone interpretazioni del cast apprezzabili, a mio parere maggiormente nella versione originale, visto che il doppiaggio in italiano non mi è piaciuto molto. Le atmosfere cupe e notturne in cui si svolgono le vicende non fanno altro che incrementare il fascino di questa pellicola, che seppur non un capolavoro, e minore di altre pellicole dello stesso regista risulta comunque di buona qualità.
film che inizia bene, ma chhe dopo gia venti minuti mostra tutte le sue lacune. sopratutto a livello di sceneggiatura. si vede che il film è stato fatto tra un progetto e l'altro di To. infatti risulta troppo frammentario e privo di coerenza. la trama mi ha ricordato le cose di Tanaka, ma To non possiede la stessa genialità dell'autore giapponese.
Primo film di To che vedo, sicuramente ne sarà seguito da altri visto il suo stile personale che ho molto apprezzato. PTU è un noir ambientato in una Hong Kong notturna che rivela la sua unicità storica e culturale, la sua modernità e i suoi compromessi nel mantenimento dell'ordine pubblico. Proprio questo è forse lo spunto più interessante: il rapporto criminalità-forze dell'ordine dove a volte, come già sottolineato, la distinzione tra le parti non è poi cosi netta. Se non ci fossero alcuni cali di ritmo nella narrazione e i protagonisti fossero stati meglio caratterizzati (a parte il mitico sergente Lo, sicuramente il personaggio più riuscito), questo film sarebbe stato un capolavoro. Rimane comunque caldamente consigliato.
Mi piace far notare come in PTU, cosi come in altre produzioni asiatiche, l'ironia gioca sempre un ruolo fondamentale per sdrammatizzare certe situazioni e per renderle in un certo senso più grottesche: quelli che dovrebbero essere gli eroi spesso diventano antieroi o comunque persone più "umane". Il 90 % delle produzioni americane invece cerca sempre di enfatizzare il ruolo del protagonista con battute ad effetto (non per niente si chiamano "americanate") , gesti eroici e una moralità il più delle volte inattaccabile. E questa è una delle principali ragioni per cui il cinema orientale di genere e decisamente più interessante e riuscito delle cose che ci propongono da oltreoceano.
Brillante pellicola di Johnnie To. è strabiliante come il regista riesca a capovolgere quello che potrebbe essere un definito un poliziesco "normale" in qualcosa di così geniale e divertente. Incredibile lo svilupparsi della storia, il rapporto criminali-polizia ma soprattutto quello fra le diverse forze dell'ordine, su cui è incentrato la maggior parte del film. Anche il finale sa sorprendere, ma anche far riflettere: alla fine il bene trionfa, ma in che modo? La regia è intraprendente, e le ambientazioni notturne calzano perfettamente la trama. Molto piacevole e ben fatto.
Un noir notturno tremedamente lontano dalla maggior parte dei prodotti di Hong Kong:il regista non indugia sull'action alla John Woo,ma sforna un film notturno ambientato per le strade della capitale orientale,tanto silensioso e debitore al cinema di Scorsese quanto irrisolto e abbastanza deludente... Tecnicamente la pellicola e'impeccabile,la dose di humor nero funziona in tutte le occasioni e il protagonista principale incarna alla perfezione il personaggio dell'anti-eroe combina guai,ma l'evolversi della trama appare fin troppo lineare e il coinvolgimento da parte dello spettatore ne risente fin troppo.La sparatoria finale poi,sembra piu'un contentino buttato giu'per i sostenitori degli scontri a fuoco da blockbuster che altro....peccato mi aspettavo qualcosa di piu'!
Johnnie To è un autore fondamentale. E' il regista che più sta cambiando la natura del cinema Hongkongese. Insieme a pochi altri, ha dato all'action Hongkongese di John Woo, un taglio + realistico, molto + asciutto, pur mantenedo inalterati spesso i modelli. Ed che così sono nati dei film fantastici come "Expect The Unespected" (prodotto da To), "The Mission", diretto da To, ma anche "Infernal Affairs" di Andy Lau.
"PTU" è a dir poco fantastico. Si tratta di un Noir Notturno e anti eroico, quasi in tempo reale. To è un regista superbo e qui vuole proprio essere "autore" come l'altro regista ora + importante a Hong Kong, Wong kar Wai. E colpisce per i personaggi, soprattutto il memorabile e impacciato protagonista, che non riesce in alcun modo di venire a capo della faccenda e non fa altro che causare casini. La polizia è allo stesso tempo del tutto incapace, e To dipinge gli sbirri come fanatici identici ai criminali, cinici, senza limiti, sadici e violentissimi.
Ma "Ptu", meglio di molti altri, colpisce per la messa in scena. Una metropoli notturna, elegantissima, con atmosfere rarefatte e silenziose, con strambi personaggi che si aggirano per la metropoli come fantasmi. Il modello forse è Mellville , sopratutto nei i personaggi, e a tratti anche Michael Mann, ma il primo film che viene in mente guardando "PTU" è indiscutibilmente "Fuori orario" di Martin Scorsese, e anche molto altro del cinema del grande regista americano (Mean Street, al di la della vita).
Johnny To va scardina le regole del poliziesco, e dietro un film disilluso e irreale, mixa sapientemente dramma, con tocchi di Humor nero e personaggi quasi Lynchani. Le scene memorabili sono tantissime, Le varie gag con i telefonini scambiati, il momento della tavola calda all'inizio, ma sopratutto quella delle luci nel palazzo, veramente un pezzo di grande cinema.
Completamente fuori dagli schemi, particolarmente originale e tecnicamente indimenticabile.