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Dalle scenografie kitsch anni 70 un po' fuori tempo massimo ma sempre affascinanti,meno esaltanti gli effetti speciali e con un cast che sinceramente non mi è parso molto coinvolto (Douglas imbolsito e a tratti imbarazzante nel suo fare il "giovanotto",splendida e sempre un bel vedere la Fawcett, all' apice della fama ma non particolarmente espressiva,Keitel,villain svogliato). Per quanto riguarda il plot non è malvagio, c'è qualche buona idea e una discreta atmosfera ( oltre che qualche inaspettato slancio splatter),pecca però di un ritmo eccessivamente lento e di qualche macchinosità di troppo. Confezione tecnica curata anche se si nota che la materia trattata non è molto nelle corde di Donen. Insomma un prodotto con alti e bassi,dalla produzione travagliata,curioso per l'amante del genere, tranquillamente tralasciabile per tutti gli altri.
Un film nato vecchissimo, così datato da essere inguardabile (e fallire su ogni fronte, critica e boxoffice). Pensare di fare un trhiller nello spazio dopo Alien, per giunta copiandone gli unici aspetti positivi, in peggio, e aggiungendo elementi a caso (la bellona inutile, l'assassino senza motivi, il robot-bidone dall'aspetto esilarante) credo sia stato un vero abbaglio. Donen, chiamato a salvare il film dal naufragio, non ci riesce (e come avrebbe potuto).
Probabilmente negli anni in cui è stato girato veniva considerato un film originale ed innovativo, vederlo oggi invece non vi si trova nulla di trascendentale. A parte l'ottimo cast che sembra essere molto affidabile, la storia non suscita grande coinvolgimento, risultando abbastanza prevedibile nonostante la presenza di alcune scene ad alta tensione, e offrendo poco dal punto di vista dell' intrattenimento. Un prodotto, a mio parere, quasi sufficiente ma che non rappresenta una visione indispensabile.
Il robottone è molto ridicolo e la storia troppo semplice. Kirk Douglas non mi è piaciuto mentre Harvey Keitel è veramente terrificante. Mi dispiace falsare un po' il mio voto, ma con una Farrah Fawcett così che aleggia su tutto il film, non si riescono a staccare gli occhi dallo schermo: un voto in più è tutto per lei.
Il film è davvero scenicamente suggestivo e d'impatto purtroppo è difficile da seguire e a volte confuso. Il cast c'è tutto, Douglas molto bravo, ma non riesce a dare potenza a questa fantascienza che è si rivoluzionaria per l'epoca, ma anche troppo impiastrata. Comunque è un esperienza particolare che va fatta.
Sostanzialmente concorde col commento precedente..per me non sufficiente..la sceneggiatura ha qualche buco di troppo..la prima parte del film è veramente noiosa e priva di interesse..si risolleva un po' nel finale con la lotta tra la macchina-uomo e il protagonista..però insomma..si poteva fare di meglio.
il film parte bene, l'ambientazione su Saturno è originale e affascinante, anche gli effetti speciali pur non eccelsi sono dignitosi. Poi però entra in scena quel ferrovecchio di robot e la sceneggiatura e l'azione diventano sciaguratamente farragginose. Il cast nonostante i nomi è abbastanza in panne. Sufficienza stiracchiata: 6-
Ineressante film fantascientifico sul tema dello sviluppo dell'Intelligenza Artificiale sui robot. Niente a che vedere, però con le tre leggi della robotica di Asimov o con i film tratti da quel libro. Il confronto tra l'ingegno dell'uomo e l'abilità del robot è mostrato con grande maestria dal regista ed è sicuramente accentuato dalla grande interpretazione di Kirk Douglas. La struttura del robot è la nota dolente di questo film. Si poteva fare meglio. La tensione, quasi assente nella prima parte, cresce in maniera esponenziale nel finale. La sceneggiatura è di prima qualità, anche se una maggiore durata dal film avrebbe giovato al susseguirsi degli eventi.
Sconbinato film fantascientifico, abbastanza confuso e sconclusionato. Qualche sequenza interessante, sopratutto alla fine, sul duello uomo -macchina, prima di "Terminator", le belle scenografie, ma anche Keitel, Douglas e la bella Fawcett lo salvano dalla mediocrità.
Il film è diretto con mestiere da Stanley Donen, il regista di "Singin' in the rain" , che non si trova perfettamente a suo agio in un genere completamente diverso dai suoi campi.
cosa dire di questa storia che mi è capitata. Non so perchè mi sia accaduta. Talvolta penso sia successo perchè ero troppo bella e attraente e questo ha favorito il tutto . Ora che ripenso alla mia storia vedo tutto più nitido..... colori.....corridoi...la base....il mio lavoro con la persona che amavo.... laggiù....in una luna di saturno....vivevamo io e lui felici del nostro lavoro...... riuscivamo anche a svagarci .....mi piaceva il mio lavoro.....correvo nei corridoi....si quei corridoi silenziosi....colorati da serpentine di ogni tipo e colore..... le mie piante laggiù...la mia base....e lo spazio fuori ...... Poi, qualcuno arrivò dicendo che poteva aiutarci nel nostro lavoro con una macchina che avrebbe facilitato il nostro compito....... io e lui correvamo.....lungo i corridoi bellissimi .....in fondo ad essi c'e una svolta...quale prendiamo? andiamo a destra? sinistra?....dove può essere? cosa facciamo? ci è sempre addosso.....non ho più idee mi disse il mio uomo disperato.....forse qualcosa si può ancora fare,l'ultima carta da giocare..... laggiù... nel silenzio....in quella luna di saturno.......