Nel mar dei Caraibi due ittiologi e un tecnico elettronico cercano di catturare un mostro marino dai micidiali tentacoli che ha milioni di anni, ma le cellule incredibilmente giovani.
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concordo con i commenti precedenti. si tratta di uno spaghetti horror, del genere beast-movies, che segue la scia dello squalo ma senza copiarlo. Tuttavia, il film non si sofferma su aspetti gore o splatter nè sulla tensione, e questa scelta lo rende più che altro un film del genere "avventura".
Per il resto, soffre di tutti i difetti e gode di pregi dell'horror nostrano di quei tempi: la trama è costruita bene, la regia è buona, il ritmo anche, la storia fa un po' acqua...ma va beh...del resto è un film su un mostro marino! Visto all'epoca, gli si sarebbe dato un sei. Visto oggi, dagli appassionati, questo film si merita ancora il suo sei. Il mostro, va beh, è fatto un po' così. Un gigante di cartapesta che fa un unico movimento: apre e chiude la bocca come un gigantesco piranha. Comunque è apprezzabile lo sforzo di fantasia fatto per diseganre il mostro: una specie di piovra tentacolata con la faccia da piranha. Il fatto che poi nel titolo ci sia la dicitura "shark" non ha nulla a che vedere con squali, ma è stato inserito per sfruttare l'onda d'urto de Lo Squalo.
Tuttavia, al sei tolgo ben un punto per la scena in cui il presunto studioso di delfini si scola la sua birra sulla nave e una volta finita sbatte la lattina vuota in mare. Scena stupida e assolutamente evitabile, anche trent'anni fa.