Vole è accusato di aver assassinato una ricca vedova. Il testamento dell'uccisa, steso pochi giorni prima della sua morte, costituisce erede di una notevole sostanza il presunto assassino. La situazione di Vole è resa ancora più delicata dall'atteggiamento ambiguo della moglie Christine, una tedesca, ch'egli, inglese, ha incontrato ad Amburgo ed ha sposato durante l'ultima guerra. Il caso di Vole interessa vivamente un celebre avvocato, sir Wilfred Roberts, il quale, convinto dell'innocenza dell'imputato, malgrado la sua età non più giovane e le sue precarle condizioni di salute, ne assume la difesa.
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Premetto che non do il massimo voto perchè questo film mi ricorda troppo "Il caso Paradine", la figura di Laughton che fuma il sigaro nella stessa maniera non aiuta in questa mia impressione, d'altro canto ritengo che il film di Hitchcock abbia un tocco più personale e forse lo preferisco, o non lo ritengo inferiore. Per il resto che dire, inizia che sembra una normale pellicola, si procede con dialoghi che ti fanno ancora una volta ringraziare Billy Wilder di aver scelto una certa professione, e poi, quando quasi te ne eri dimenticato fosse presente nel cast, l'entrata in scena di lei, Marlene Dietrich. Marlene(56 anni qui???ne dimostra 20 di meno) è ovviamente la Dark Lady, l'unica in grado di dare un senso alla storia, ma nella logica del noir, e del mistero che essenzialmente è lei in questo caso, letteralmente non permetterà che venga buttata alcuna "luce" sul mistero stesso(il famigerato "test" del tutto personale dell'avvocato Wilfred Roberts). Interessante per di più la figura della Dietrich che può quasi essere collegata alla figura da lei stessa interpretata 14 anni prima in "Scandalo internazionale" sempre di Wilder, dove interpretava proprio la parte di una tedesca che cantava in un locale in Germania. Una pellicola geniale, divertente come "Sabrina", l'assenza di sbavature di "La fiamma del peccato", per un indimenticabile noir giudiziario con un indimenticabile colpo di scena finale.
bellissimo giallo condito con tanta ironia grazie al geniale personaggio di sir Wilfred, che senza dubbio da un qualcosa in più alla storia già di per se molto coinvolgente.
Film ben ideato caratterizzato da un processo in un'aula giudiziaria inglese. Grandi interpretazione di una grande Marlene Dietrich e Tyrone Power. Giallo finale, da vedere sicuramente.
Straordinario esempio di legal thriller in cui tutti gli ingredienti sono assolutamente "cotti a puntino": regia, sceneggiatura, interpreti (menzione particolare per Charles Laughton, semplicemente fantastico), ritmo, suspence e surprise (evidente l'imprinting dello stile di Agata Christie, da una cui opera minore è stato tratto il film) ed un filo di sapiente ironia che insaporisce un piatto assolutamente prelibato. A mio modesto avviso è un capolavoro, un esempio forse ineguagliabile nel suo genere... starò forse esagerando ma che diamine, ne facessero ancora di film così!
Il miglior film giudiziario. Sceneggiato alla perfezione (alterna il tono drammatico con quello ironico in modo ineccepibile), magistralmente diretto e con un cast eccelso. Davvero un gran bel film.
Eccezionale giallo, vagamente noir, girato da un Billy Wilder in forma smagliante che abbandona momentaneamente la commedia per dedicarsi a toni più foschi, senza però trascurare quella sottile e geniale ironia che fa da sfondo ad ogni suo film. Una storia maligna, tutt''altro che scontata, che nell''alternanza tra serietà ed ironia, assesta il colpo con un''amara riflessione sull''inganno e la colpevolezza. La sceneggiatura, tratta da un soggetto di Agatha Christie, risulta perfettamente architettata su una lunga serie di colpi di scena che si concentrano in un finale, forse un po troppo roccambolesco, ma efficace. Il risultato è una narrazione lineare, scorrevole ed appassionante. A tale proposito sembra che la stessa Christie ritenesse questa sceneggiatura il miglior adattamento mai fatto di un suo libro. Da consacrare la magistrale prova recitativa del grandissimo Charles Laughton nel ruolo del protagonista avvocato sir. Wilfred Robarts, seguito a ruota dalle altre due stelle hollywoodiane che lo affiancano: Marlene Dietrich e Tyrone Power, nelle parti della signora e del signor Vole. Nel cast anche la vera moglie di Laughton nella parte dell''infermiera che lo accudisce subendone le continue ma simpatiche proteste. Forse leggermente forzato, o semplificato, nel finale ma comunque più che valido. Assolutamente consigliato.
Questo non è solo un film giudiziario, è un thriller eccellente sia per la profondità dell'introspezione dei personaggi che per i numerosi colpi di scena, davvero mai scontato o minimamente prevedibile, con una Dietrich straordinaria nella sua minacciosa imperturbabilità e un Charles Laughton mattatore assoluto! il suo è un personaggio indimenticabile. Eccezionale.
Tratto da un'opera di Agatha Christie, un capolavoro a mezza strada fra il noir e il giallo giudiziario. La regia di Wilder è magistrale e ci regala un intenso dramma fatto d'inganni, di strabilianti giochi di specchi, di misteri e di menzogne, con atmosfere cupe, intrise di un inesorabile pessimismo. Un meccanismo narrativo inossidabile che resta in bilico fra apparenza e realtà, fra bugia e verità, fra assiologia ed ontologia della legalità e della moralità. In terpreti magnifici: superbo Charles Laughton; eccelsa Marlene Dietrich; assolutamente all'altezza dei colleghi Tyron Power.
Come ha perfettamente sottolineato qualcuno nei commenti precedenti, è un giallo processuale di assoluto livello caratterizzato da un umorismo "Hitchckokiano" e supportato da un cast perfetto da cui si eleva uno strepitoso Charles Laugthon.
Colpi di scena a ripetizione e dialoghi serratissimi.
Il grande Wilder ci regala l'ennesima perla, un film assolutamente Imperdibile, un vero capolavoro.
davvero bellissimo....... tra i migliori gialli che abbia mai visto! mi piace sottolineare soprattutto le splendide interpretazioni che, grazie anche alla magistrale regia di wilder, hanno saputo costruire personaggi e dialoghi di grossissimo spessore! gran bel finale! davvero un ottima pellicola
senza parole.tutto ECCEZIONALE sotto tutti i profili.assolutamente uno dei CAPISALDI del cinema holliwoodiano.grandissima la DIETRICH e superbo LAUGHTON!bravino anche TYRON POWER.
Su questo magnifico film sono state scritte già molte cose che condivido in pieno, ma vorrei sottolineare ulteriormente la strepitosa interpretazione della Dietrich. La mitica diva è qualcosa di più delle tante eroine frustrate di Agatha Christie...è il simbolo di un'intera nazione, la Germania del dopoguerra, doppiamente ingannata, umiliata e delusa. Perfino l'ambiguo Laughton sembra infine cedere al suo fascino di donna ormai sfiorita, ma sempre generosa e appassionata. Molto adatto al ruolo anche il 'piacione' Tyrone Power, candidamente odioso.
Beh, che sia la migliore trasposizione cinematografica di un suo romanzo, lo disse proprio Agatha Christie! Su questo film non c'è nulla da aggiungere, dato che è praticamente perfetto. Il giallo di fondo viene da un'autrice indiscutibile. Le scenografie sono costruite in maniera pregevole in stile old England come piace a me. Gli attori sono di un calibro che non si può paragonare ad oggi.
Una nota a parte merita la "parrucca": un simbolo e un tratto significativo per tutto il film.
Probabilmente il miglior adattamento cinematografico di un giallo di Agatha Christie. Grandi interpretazioni di Charles Laughton e Marlene Dietrich. Il finale è un po' discutibile, ma d'altra parte erano altri tempi ...
Una delle sceneggiature più intriganti della storia del cinema. Strizza l'occhio all'umorismo di hitchcock (e forse in mano a hitch avrebbe ottenuto anche la lode) e ci consegna un insieme di interpretazioni magistrali, dai due protagonisti all'avvocato, doppiamente beffato. Superbo, da rivedere prendendo appunti.