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Una donna con le gambe amputate scrive una lettera mentre un infermiere (pare Lynch stesso) le medica i moncherini. Immagini in bianco e nero, camera fissa, per una probabile quanto criptica riflessione sull'incomunicabilità, qui esasperata dalla situazione di chiara ed intima interazione tra i due personaggi. Siamo in pieno delirio tipico dell'autore, sperimentatore senza freni e abile a scavare nei meandri più vulnerabili della mente umana, laddove sedimentano le paure più recondite, laddove si può temere la diversità, ancora più terribile quando non congenita. Al solito Lynch, da una situazione apparentemente innocua, riesce a far emergere una buona dose di inquietudine.
Spiazzante, lineare ma imperscrutabile, criptico, poco chiaro.
Tra le opere prime di Lynch (che qui interpreta, ovviamente travestito, l'infermiera che medica la donna!!!) si segnala almeno per una certa intenzione provocatoria.
Weird, limitato, poco significativo, interessante, strano, poco spiegato.
Il maestro comunque maturerà nel tempo e nel tempo, quasi unicamente riguardo ai lungometraggi, darà prova di saper realizzare veri e propri capolavori filmici.
Corto molto particolare che Lynch fece per testare due tipi di pellicola per un amico. Ne risulta un corto surreal e inquietante,che non ti lascia niente alla fine se non inquietudine e domande. Tra i corti di Lynch non è certamente il migliore.
Ho cercato in tutti i modi di capire il senso di questo corto, ma niente, non ci riesco proprio. Lynch è ancora alle prime armi, e si vede, ma questo non giustifica un lavoro del genere. Corto che si può evitare ad occhi chiusi.
Il fine era quello di provocare e innorridire? Mah, per quanto mi riguarda un certo disgusto l'ho provato, vero, solo quando comincia a fuoriuscire il liquido dalla gamba. Per il resto sono rimasto totalmente indifferente sia alla scenetta che alle parole della lettera apparentemente prive di senso.
Sostanzialmente mi ha lasciato piuttosto freddo questo corto di Lynch. E' probabile che l'uso della camera fissa abbia tolto quella sensazione di profondo disagio che ha lasciato ad altri utenti. In definitiva troppo distaccato per provocare una reazione emotiva.
Mi dispiace ma secondo me questo corto non ha nulla da dire. Assolutamente nullo, non mi ha lasciato niente e non mi ha detto proprio niente. Cosa voleva dire Lynch? Io non lo so. Dura 10 minuti ma poteva durare anche 2 minuti. La povera donna che ha subito l’amputazione scrive una lettera dove parla di amori mancati, ma cosa c’entra?! La camera è fissa e mostra le stesse azioni per tutta la durata, senza rumori, trucchi o una cosa che sia almeno minimamente interessante. Non mi è piaciuto per niente.
buon corto di lynch che mi ha incuriosito ed affascinato. ho trovato stupendo il momento in cui degli schizzi di sangue ,provenienti dalla gamba della donna,finiscono sulla lettera che lei stessa sta scrivendo provocando in lei un attimo di disapprovazione per poi continuare nella scrittura... per me un'ottima prova in vista delle opere future
Camera fissa su una donna con entrambe le gambe amputate (the amputee). Scrive una lettera e fuma. Un infermire(Lynch) la medica. Come ha già detto qualcuno, questo corto è insapore, veloce e ripetitivo. Se vogliamo trovare metafore possiamo, ma così non ha senso... Insomma.. ho trovato le immagini vuote e prive di significato, tanto è che non sono riuscito neppure ad interpretarlo. Mi sbaglierò...
Qui c'è un Lynch che punta meno sullo stile ma più sul contenuto. Ci parla di "Una donna che cerca di scrivere una lettera mentre un infermiere cerca di medicarle il tampone della gamba." basta.
Inquieta perchè effettivamente le amputazioni inquietano come tutte le diversità e ci pone questa realtà in modo crudo davanti agli occhi. Non ci leggo il dolore forse di più l'incomunicabilità di uno stato dela persona. Efficacissimo il modo con cui una piccola sequenza di immagini possano mettere a nudo le nostre recondite paure.
State li ad esaltare qualsiasi st.....di Lynch e poi non riconoscete un prodotto valido e mamma mia non è che quando non faccia un'opera cervellotica da settimana enigmistica significa che abbia toppato ATTENZIONE :)
Esiste il 5 politico? Insomma, capisco lo sperimentare, ma oltre al fatto che i due non si rivolgano la parola [cioè, mi pare più che normale, se vogliamo tirar fuori metafore su metafore non è difficile inventarsi qualcosa..] c'è giusto lei che scrive una lettera.. Bon. Quasi del tutto insapore, su.
Non classificabile. Si tratta di un test, costituito da una inquadratura fissa in cui si riprende una donna con le gambe amputate, assorta nei suoi pensieri da tradurre nella stesura di una lettera, ed una infermiera (impersonata dallo stesso David Lynch!) occupata a medicare una delle due gambe ferite. E’ solo un documento curioso, che però può interessare i cultori del grande cineasta americano.
differente dai prededenti corti per come è realizzato; nonostante non si riscontrino particolari trovate originali ho provato una morbosa curiosità e piacere nel vedere questo corto...
Mi discosto dai giudizi dei miei illustri predecessori e ammetto che secondo me "The amputee" è un film largamente valutabile. Come sottolinea Maia l'opera prima di Lynch tratta dei temi quali l'incomunicabilità e il dolore, temi che verranno poi più volte ripresi nell'arco della carriera del regista (si pensi solo a "INLAND EMPIRE", summa lynchiana che racchiude fondamentalmente anche queste due tematiche). Lo sguardo di David, assolutamente impietoso, rende la visione di "The amputee" davvero difficile e perfino sconvolgente. "The amputee" dura solo cinque minuti; ma anche questi pochi istanti a ben pensare sono di fondamentale importanza nell'arco della carriera del più grande regista vivente.
Il cortometraggio è stato girato in VHS durante una pausa delle riprese di Eraserhead. La camera da presa fissa riprende una donna con entrambe le gambe amputate che scrive una lettera, mentre un uomo ( lo stesso Lynch ) le medica i moncherini. Un'ulteriore conferma delle ossessioni del regista, dei suoi viaggi sperimentali all'interno dell'Io, dell'impossibilità della comunicazione ( durante tutto il corto i due si ignorano completamente), del dolore. Mi associo ai miei predecessori con un 6 politico. Invalutabile.
lynch ad inizio carriera filmò diversi corti, tutti cupi e quasi senza nulla da dire, il preludio, in certi si riconoscono facilmente elementi utilizzati poi in eraserhead