the green inferno regia di Eli Roth Usa 2013
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the green inferno (2013)

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locandina del film THE GREEN INFERNO

Titolo Originale: THE GREEN INFERNO

RegiaEli Roth

InterpretiLorenza Izzo, Ariel Levy, Sky Ferreira, Nicolas Martínez, Kirby Bliss Blanton , Aaron Burns, Magda Apanowicz, Matías López

Durata: h 1.40
NazionalitàUsa 2013
Generehorror
Al cinema nel Settembre 2015

•  Altri film di Eli Roth

Trama del film The green inferno

Justine, giovane studentessa di un college d’élite di New York e figlia di un funzionario delle Nazioni Unite, convinta dal dal discorso di Alejandro, studente carismatico e pericolosamente affascinante, decide di entrare a far parte di un gruppo di attivisti che hanno in progetto di andare nella foresta amazzonica e incatenarsi a degli alberi che stanno per essere abbattuti. Il loro scopo e filmare il tutto e grazie a Social Network mostrare a tutti la distruzione perpetrata dall'uomo. Il progetto ha successo, e felici i ragazzi si apprestano a tornare a casa. Ma durante il volo di ritorno l'aereo precipita nel bel mezzo della foresta amazzonica. Gli studenti sono feriti e terrorizzati. Nel frattempo, la tribù di nativi che erano andati a salvare raggiunge lentamente il luogo dell'incidente e, inaspettatamente, li prende in ostaggio. Oscure usanze primitive dominano ancora la giungla amazzonica: atti barbarici, cannibalismo e altri rituali che distruggono la mente, il corpo e l'anima.

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Voto Visitatori:   5,52 / 10 (76 voti)5,52Grafico
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Voti e commenti su The green inferno, 76 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Noodles71  @  18/11/2024 09:54:37
   6½ / 10
Ricordo il clamore mediatico e la lunga gestione prima dell'uscita del film di Eli Roth, che come al solito gli slogan pubblicitari presentavano come uno dei film del genere più crudo e terrificante di sempre. Niente di tutto ciò, il simpatico regista del clan tarantiniano fa un decoroso omaggio ad uno dei suoi miti, Ruggero Deodato, che compare in una breve sequenza come attore in "Hostel II", autore del famigerato "Cannibal Holocaust" del 1980, una delle pietre miliari della filmografia cannibale. La missione ecologista del gruppo di giovani ambientalisti contro la distruzione della foresta amazzonica peruviana e la salvaguardia delle popolazioni indigene che vi abitano, per un beffardo scherzo del destino diventa un vero e proprio inferno. Bellissime le ambientazioni nella suggestiva foresta amazzonica, qualche immancabile scena splatter, Lorenza Izzo è carinissima, inevitabili sciocchezze di sceneggiatura per un film che non va preso sul serio. "The Green Inferno" forse avrà un sequel...

Wilding  @  06/08/2024 11:43:33
   5 / 10
Ispirandosi al Cult del '79 "Cannibal Holocaust" questo è un horror splatter come tanti, peraltro poco originale.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  01/11/2022 16:42:45
   6½ / 10
Eli Roth riscopre il cinema di Deodato e lo ripropone, col merito aggiunto di non ammazzare animali per girare scene forti. Niente di eccezionale, questa pellicola, ma un horror onesto che si lascia vedere.
Uno sberleffo all'attivismo ipocrita dei ricchi americani, a cui viene contrapposta la sincera brutalità degli indios.

Alpagueur  @  26/11/2020 16:28:28
   4½ / 10
The Green Inferno è un'esperienza inquietante e sanguinosa che tenta di trasformare il sangue e l'uccisione in una forma d'arte. Entrando sapevo che Eli Roth aveva un feticcio sanguinolento, quindi mi aspettavo delle dure uccisioni, ma il film era ancora più cruento di quanto mi aspettassi ed è stato un po' difficile da guardare. Attenzione che il film non è realmente un film horror nel senso che è spaventoso, è più simile a Saw con dei cannibali. Questo film porta sangue e uccisioni così lontano che è davvero solo per coloro che amano i film eccessivamente cruenti. La recitazione, i dialoghi e la storia sono tutti deboli, ma l'attenzione preliminare del film è più diretta a tutti i modi in cui le persone possono essere brutalmente assassinate. È l'attenzione sull'uccisione che esemplifica il fatto che Roth non si preoccupava tanto della storia, voleva solo prendere l'omicidio e il sangue e renderli una forma d'arte, come Tarantino. Il film conserva un oscuro senso dell'umorismo, un esempio è che queste persone vengono uccise, mentre la tribù ha un mucchio di mucche e maiali che rimangono intatti. Alla fine questo film è un'esperienza cinematografica, niente più che un inquietante gore fest, se lo vedi probabilmente ti verranno nausea e brutta voglia, detto questo il film non è per bambini o per i deboli di stomaco. Mi sento di dire che rispetto ai due film che cerca di omaggiare (Holocaust di Deodato e Ferox di Lenzi) è carente prima di tutto nella colonna sonora (ho aspramente criticato il film di Deodato per le scene di torture reali sugli animali ma le musiche di Riz Ortolani sono di prim'ordine, così come quelle di Roberto Donati in Ferox, stiamo parlando di autentici capolavori del sound, due delle intro più straordinarie del cinema in genere, non solo tra i cannibal movies), non c'è uno straccio di musica decente (Manuel Riveiro chi? giovane compositore spagnolo, all'attivo solo 4 film: Aftershock, questo, Resa dei conti, Knock Knock...ditemi voi). Il tentativo di ambientazione leggermente diversa (la parte più occidentale dell'amazzonia, nel Perù, rispetto al Brasile degli altri due film) non è sufficiente a dare a questa pellicola un tocco di originalità. Visto una sola volta, non ricordo nemmeno se si trattava della cut o della uncat version, non mi sono assolutamente posto il problema. Dimenticabile e dimenticato. Preferisco ricordarmi la dolce sequenza iniziale di Holocaust o la bellissima scatenata funky intro cittadina (NYC) di Donati...

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AMERICANFREE  @  16/05/2020 17:56:13
   5½ / 10
Discreto intrattenimento, trama non originale, suggestiva la location e buona recitazione. Alcune scene sono ben fatte, molto realistiche e lo splatter non manca, pecca nello svolgimento della trama, risultando poco entusiasmante. Carina la Izzo

Sepuldeath  @  29/04/2020 00:09:46
   10 / 10
Bello bello bello

Invia una mail all'autore del commento Rawley Wilkes  @  04/11/2019 21:33:02
   1 / 10
Versione per scolarette dei cannibal movie italiani degli anni '70 e '80.
Ma i film di Ruggero Deodato, Umberto Lenzi e Joe D'Amato erano ben più estremi di questa boiata nonostante girati quasi 40 anni prima!
Come cavolo si fa a fare un film sui cannibali avendo perfino paura di mostrare perfino un seno?
E' demenziale come i cannibali si preoccupino di coprire le loro nudità senza far trasparire nulla.
Veramente patetico, le scene splatter poi farebbero ridiere anche i bambini.
Un film ridicolo, come del resto tutti i titoli di questo pseudo regista.

gemellino86  @  23/06/2019 19:39:49
   5 / 10
Roth rende omaggio a Deodato con questo film bruttino che ha poco da offrire. Lo splatter si limita a due scene e sono presenti anche varie idiozie. Il finale però mi è piaciuto. Facilmente dimenticabile dopo la visione.

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Thorondir  @  20/08/2018 22:52:57
   5 / 10
Eli Roth tenta l'omaggio a Deodato e da vita ad un gore puro senza fronzoli, seppur ammantato di pseudo ecologismo umanitario. Dopo una 20ina di minuti introduttivi si va dritto al punto e volano pezzi di uomini in ogni dove. Niente di più. Morti ad effetto, violenza crudissima, splatter e niente anima, niente di niente. Anche a livello di regia siamo abbastanza sul basico e gli attori a tratti sono più che imbarazzanti.
Quindi un film di genere per gli amanti dello stesso e che per di più è una sorta di mezzo remake. Banale, scontato, già visto.

John Carpenter  @  24/04/2018 18:45:42
   7½ / 10
Horror puro splatter senza tante menata varie, per gli amanti del genere. State alla larga da questo film se non volete vedere violenza e sangue. Non sara al livello di Cannibal Holocaust, ma finalmente si rivede un bel cannibal movie moderno, anche se leggermente mainstream. Non mancano diverse scene trash/comico che fanno aumentare il surrealismo della vicenda.
Come non mancano le critiche che il regista lancia verso questi nuovi paladini da "social", giovani che con la scusa di difendere qualche causa in teoria nobile, finiscono poi per sbattere contro la nuda e cruda realta.
Il migliore di Eli Roth, che con la doppietta Green Inferno e Knock Knock ha acquistato diversi punti per quanto mi riguarda. Sono molto curioso di vedere il remake di Death Wish, in barba alle critiche.

faluggi  @  28/09/2017 14:31:34
   10 / 10
Stupendo, grande Eli Roth, e cento volte meglio di quella munnezza di Cannibal Holocaust di cui andrebbero bruciate le pellicole.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  04/05/2017 01:38:24
   5 / 10
Delusione amara, una delusione questo Green Inferno firmato Eli Roth.
I primi 40 minuti di film sono una noia totale, ci sono delle denuncie sociali e delle tematiche politche molto scottanti e interessanti, ma dopo un pò diventa noioso e sembra di assistere ad un film social-politico non splatter (che poi non dice nulla di nuovo).
Il resto del film lascia a desiderare, ok le citazioni e gli omaggi a Cannibal Holocaust di Deodato e a tutti i film del genere, ma alcune scene ironiche non ci stanno, fuori luogo e esagerate, alcune scene sono troppo forzate e surreali, il finale poi è il peggio del peggio, non poteva finire peggio di così a mio modesto parere, mi aspettavo un finale più semplice e lineare.
Di positivo? sicuramente la morte dei poveri sventurati finiti nelle mani dei cannibili, la prima forse è tra le piu atroci vista fin'ora, crudele sadica e orripilante come poche, mi è rimasta impressa, buone le scenografie.
Un film evitabile, tanta voglia di vederlo e poi ecco la fregatura, peccato perché la possibilita di fare qualcosa di molto buono c'era.

paco1995  @  02/05/2017 17:15:12
   7 / 10
Non siamo sugli stessi livelli di Cannibal Holocaust, però il film diverte e sotto certi aspetti ci fa anche riflettere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  11/01/2017 20:06:07
   6½ / 10
Se non viene preso troppo sul serio, l'omaggio a "cannibal Holocaust" da parte di Eli Roth, puo' anche risultare "digeribile"...
Sicuramente meno efferato del film di Deodato, per fortuna mancano le torture inflitte agli animali, e sicuramente piu' divertente.
La vittima vegana, la tribu' drogata dalla marjuana tanto per citare due situazioni.
Non manca ovviamente lo splatter, anche ben fatto, e un finale degno di nota.
Ottimo intrattenimento.

Slipknot  @  09/01/2017 23:49:16
   4½ / 10
Non sarebbe neanche da buttare completamente, ma fallisce in troppe occasioni.
Prima parte piuttosto piatta e inutile (come fu per Hostel) e seconda con troppi "alti" e bassi. La violenza e splatter non sono stati per niente così estremi come annunciati; fotografia che non mi ha convinto e musiche non incisive. Neanche la sceneggiatura si salva. E le scene che volevano (?) essere ironiche, effettivamente, non lo sono state. Ma la caduta più grande è nel finale

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ZanoDenis  @  01/11/2016 16:53:15
   5 / 10
Oddio, molto citazionistico, e volendo si distacca abbastanza dagli horror moderni sia come tematica sia per la leggera ironia di fondo del film, ma fondamentalmente è poca roba, la prima mezzora è di una noia mortale, posso capire che il caro Eli Roth voglia ironizzare su problemi sociali e roba varia ma quando lo spettatore è convinto di vedere uno splatterone, non si aspetta mezzora di preambolo con degli attivisti politici, eh caspita.
Anche la parte splatter comunque lascia a desiderare, l'ironia di fondo viene a galla in maniera viscida e poco divertente, obiettivamente scene come la ragazza che scorreggia, il capo del gruppo che si masturba o i cannibali totalmente fatti, provano ad essere ironiche, ma praticamente boicottano il film.
Pochissima tensione, due scene al massimo realmente cruente, per me questo è un prodotto mediocre.

benzo24  @  25/10/2016 11:11:34
   7½ / 10
Non male anche questo. Grande Roth, che ritorna su un genere, che ultimamente tutti avevan dimenticato.

kazikamuntu  @  13/10/2016 00:38:01
   3½ / 10
Vedo anche voti alti, leggo Eli Roth lo ha fatto apposta, ha voluto omaggiare, ha fatto citazioni... Le situazioni ridicole le ha messe apposta.Che genio... Ma davvero basta mettere due citazioni per essere perdonato di tutto?

Il film fa schifo , ha una trama insulsa, attori pessimi, e soprattutto qualunque fosse l'intento del regista non lascia alcuna emozione.

Eli, se hai fatto apposta a fare un film pessimo ci sei riuscito in pieno.


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2 risposte al commento
Ultima risposta 21/10/2016 00.27.43
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ferzbox  @  06/10/2016 17:24:52
   6 / 10
SPOILER-SPOILER-SPOILER-SPOILER-SPOILER-SPOILER-SPOILER-SPOILER-SPOILER-

Credo che bisogna subito premettere una cosa importante: questo è un film che già rischia molto a prendersi sul serio da solo, quindi credo che sia doveroso che lo spettatore abbia il buon senso di non fare altrettanto, altrimenti la pellicola risulta senza scampo un incredibile stronzàta colossale.
Quando erano passati circa 45 minuti mi era tutto chiaro; Eli Roth dimostrava ancora(forse questa volta più di altre) che il suo modo di fare cinema non è solo citazionistico, ma anche volutamente ironico e cinico; si diverte a gonfiare i suoi film con scene stomachevoli senza mai uscire da quel "patinato" utile a rendere i suoi film accessibili alle sale per il grande pubblico.....un pizzico di ironia e il gioco è fatto(con "Hostell" c'era un concetto più o meno simile, solo che lo si notava di meno per l'originalità e per il fatto che l'ironia era molto più nascosta).
"The green inferno" vuole essere un omaggio ai "Cannibal movie" degli anni 70, primo fra tutti "Cannibal holocaust" di Ruggero Deodato, ma anche altri come "Schiave bianche-violenza in Amazzonia" o "Mangiati vivi" di Umberto Lenzi e così via....
Solo che Eli Roth ha voluto girare un film che mostrasse anche un pò di satira nascosta, senza dover sacrificare quel clima di terrore che davano alcune pellicole di 40 anni fa....in pratica, per come la vedo io, questo film è un enorme giocattolone volutamente esagerato, concepito per far ridere nel disgusto, ma pieno di clichè da blockbusters.
Le scene ridicole sono a iosa; vogliamo cominciare con quella del cadavere pieno di marijuana? Vogliamo proseguire con tutta la parte successiva della fame chimica con tanto di omaggio ai film di Romero sugli Zombie?
Vogliamo parlare del bambino aborigeno buono che salva la protagonista per simpatia? Vogliamo parlare di quando la protagonista viene liberata dal bimbo e subito dopo la vediamo con le mutande e il reggiseno?(indigeni però eh...attenzione)...Vogliamo parlare del primo sfigàto che muore fatto a pezzi?(faceva ridere ad un certo punto dai)...Vogliamo parlare di quella che ad un certo punto non ce la fa più e caga davanti a tutti con tanto di scorreggina finale?....e continuiamo con gli aborigeni che ridono? Vogliamo parlare della donna capo tribù e di quanto era finto il make up? Vogliamo parlare di quanto sia ridicolo vedere degli aborigeni essere comandati da una donna? Vogliamo parlare della foto satellitare che mostrano durante i titoli di coda? dove si vede il capo spedizione **cazzotto ancora vivo e, udite udite, nuovo stregone della tribù(qui si è raggiunto l'apice)....vogliamo parlare di quanto fosse scontato vedere la protagonista vittima della sevizia "stacca pisella"?
Vogliamo parlare di quanto fosse scontato scoprire che lei sarebbe stata l'unica a salvarsi? vogliamo parlare di quanto fosse ridicolo vedere gli aborigeni cucinare il corpo umano come facciamo noi con il pollo e il tacchino?(con tanto di spezie, attenzione)....

E va bene....ci sono una marea di scene veramente ridicole, ma veramente, mica per scherzo....però il film è chiaro sin da subito: mi prendo sul serio solo io, non fatelo voi se no l'incantesimo si spezza e non mi gustate più....
...e difatti così facendo sono riuscito a gustarmi la regia e alcuni momenti di tensione, senza farmi condizionare dalle cazzàte e senza alcun pregiudizio.....Eli Roth voleva esagerare appositamente e credo di essermi divertito a vedere "The green inferno" quanto lui a girarlo...
Un film che se si scende a compromessi e sopratutto ne si capisce la chiave di lettura bizzarra può anche arrivare alla sufficenza......ma solo in questo caso....è da prendere come un voler giocare con il vecchio cinema, ed è palese se lo si osserva con attenzione.

P.S.Comunque Eli Roth non si vuole proprio levare il vizio di creare preamboli di mezz'ora....è più forte di lui.....

Neurotico  @  25/07/2016 19:26:37
   5½ / 10
Dopo un introduzione di chiacchere inutili e scene enfatiche il vero film inizia con l'incidente dell'aereo. Da lì in poi si lascia guardare con molto piacere, e gli effetti truculenti danno un tocco d'altri tempi, oltre ad essere l'unica ragione d'essere del film. L'ironia non manca (soprattutto la scene della marijuana) ma si arriva alla fine con l'amaro in bocca per un film impalpabile, con poche ragioni d'essere (Lorenza Izzo e le truculenze) ma che trasmette amore per tutto il filone cannibal nostrano.

floyd80  @  09/07/2016 10:26:22
   3 / 10
Non spaventa, non disgusta, non intrattiene.
Attori pessimi, scene ridicole, potrei continuare all'infinito.

BrundleFly  @  06/06/2016 12:27:47
   4½ / 10
Come mi aspettavo: troppo commerciale e sponsorizzato per essere definito estremo. Le scene veramente violente si riducono ad una (

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Non è del tutto da buttare: alcune scene hanno un buon ritmo e amo quel modo di fare "ironia" di Roth, soprattutto nella prima parte di film.
Ottimi - come sempre - gi effetti splatter del duo Nicotero/Berger.


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Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  23/05/2016 13:18:15
   3 / 10
Horror dalla trama ridicola e della realizzazione ancor più atroce. Evito di dare un giudizio sugli attori. Poi accostarlo a "Cannibal holacaust" non si può sentire!

rogilord  @  02/05/2016 01:42:15
   3 / 10
Non farò paragoni con Cannibal Holocaust ma devo dire che questo The Green Inferno é una pellicola davvero pessima. L'idea poteva essere anche interessante ma é svilippata male, le recitazioni di alcuni personaggi non sono convincenti ( sopratutto quando dovrebbero avere espressioni di paura ma si vede lontano un miglio che sono frutto di una recitazione fatta male), ci sono parecchie situazioni al limite del ridicolo ( vedi spoiler), a tratti sembra la sceneggiatura scitta da un ragazzino che vuole infarcire il film con più situazioni possibili ( spesso senza senso, ridicole, inverosimili), con tanti colpi di scena fatti male ( spesso prevedibili), la caratterizzazione dei personaggi della tribù con i soliti cliché ( tra gli indigeni " cattivi" ci devono sempre schiaffare lo sciamano con i denti dorati o la strega con l'occhio bianco catarratato), ho fatto fatica a vederlo fino alla fine. Pellicola da dimenticare..

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Macs  @  01/05/2016 20:42:45
   6 / 10
Tutto sta a non paragonare questo film a cose già viste, e ai punti di riferimento del genere. Roth intitola "The Green Inferno", richiamandosi esplicitamente a "Cannibal Holocaust" di Deodato, ma è evidente fin dalle prime scene che intende fare un'operazione diversa. Si tratta di un film che vuole essere mainstream, vuole colpir eil box office ed essere fruibile da un pubblico vasto. Per cui non aspettatevi scene da snuff movie efferato/indipendente. La fotografia è patinata, la storia non è nulla di nuovo e non c'è la volontà di shockare. Ne esce un filmetto guardabile, con qualche messaggio di critica sociale (diverso da quello del film di Deodato, che era tutto contro i media, mentre nel film di Roth i media sono l'unica salvezza). Speravo si pigiasse di più il pedale, ma ho riaggiustato subito le mie aspettative non appena il film è partito. Roth aveva il diritto di fare un film diverso da quello che ci aspettavamo, e noi avevamo il diritto di non seguirlo: invece il film comunque coinvolge, dichiaratamente non si prende sul serio con delle scene al limite del ridicolo, comunque intrattiene ma non è certo niente di memorabile o di paragonabile ai "predecessori" a cui nemmeno lega le stringhe delle scarpe.

Trixter  @  05/04/2016 09:15:27
   5 / 10
Inaccettabile dice la locandina. Concordo. Questa pellicola di Roth è francamente imbarazzante. Per carità, parte benino ma quando finalmente si dovrebbe dar sfogo alla malata e contorta fantasia splatterosa beh, qualcosa s'inceppa.
Scimmiottando i mondo movie degli anni 70, Roth confeziona un film più divertente dei cinepanettoni (confesso che alcune sequenze mi hanno fatto proprio ridere). Direi che non c'è tensione, nulla di efferato, anzi alcuni scene non hanno neppure una parvenza di veridicità. Un pò finto, direi.

werther  @  21/03/2016 23:58:01
   5 / 10
Un horror splatter visto soltanto per piacere della mia ragazza, con qualche scena addirittura comica tipica di film di questo genere, dove regna più sangue che suspance. Andrà ben presto nel dimenticatoio.

alex94  @  02/03/2016 14:33:30
   5 / 10
Non sono un detrattore di Eli Roth,i suoi film precedenti mi erano anche piuttosto piaciuti,e ammetto che aspettavo con una certa ansia questo Green Inferno,film che doveva riportare alla ribalta il sottogenere cannibal tanto in voga negli anni 70..........
Non mi aspettavo un film all'altezza di pellicole come Cannibal Holocaust di Deodato o del Ferox di Lenzi,i tempi sono cambiati (e per certi aspetti è una fortuna),i gusti degli spettatori anche....... ma il risultato finale è terribilmente deludente.
Roth confeziona un film che fino dalle prime scene da quella fastidiosa idea di finto,non ha un briciolo del terrificante realismo che avevano quelle vecchie pellicole italiane (e non mi riferisco tanto agli omicidi) ma all'ambientazione,ai personaggi e agli stessi indigeni cannibali.
Fotografia luminosissima (se potrà dire ?) e pulita,abbastanza inadatta per un film che vorrebbe emulare e omaggiare un certo genere cinematografico.
Sorpassando sopra a ciò,la stessa trama mi ha lasciato a bocca aperta,non sono riuscito a comprendere la direzione che voleva prendere,vuole essere un cannibal-movie? una parodia? cosa diavolo è?
Boh delude anche dal punto di vista splatter,i personaggi sono odiosi al punto giusto (anche se nulla in confronto ai bastardissimi protagonisti di Cannibal Holocaust ) e ci si aspetterebbe che vengano massacrati in modi truculenti e sanguinari...... ma purtroppo ciò non accade c'è un negretto ciccione che viene fatto a pezzi,una bionda che si sgozza da sola ma a parte questo c'è veramente troppo poco.
Via basta questo film non merita altro tempo,gli regalo un cinque ma forse non se lo meriterebbe.

mark75  @  27/02/2016 23:44:02
   4 / 10
Devo partire con una premessa, amo molto gli horror ma gli splatter un po' meno (per questo nessun film di roth mi esalta).
Detto questo il film non mi e' piaciuto,non c'e' tensione,paura,nulla...
Preferisco sorvolare sul finale dell'immagine satellitare, penosa.

p.s. ma qualcuno sa' dirmi dov'e' finita quella che e' scappata e si e' infilata nella barca?

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Ultima risposta 09/01/2017 23.29.11
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rox special  @  16/02/2016 12:59:42
   3 / 10
Io a Eli Roth in fondo CI voglio bene CI voglio. Ma più che altro per avermi interpretato il mitico orso ebreo in Bastardi senza gloria di Tarantino. Perché ammettiamolo, i suoi film da regista fanno molte volte ******. E non ****** nel senso positivo che dovrebbe trasmettere un film horror, no. ****** nel senso che fanno proprio ******, come in una scena epica di questa sua ultima fatica di una delle protagoniste che, presa da un attacco improvviso di scioltazza, si mette a defecare in una gabbia.

Citare il cannibal holocaust di Deodato e fare qualche scenetta splatterosa purtroppo non basta. Filmetto comicamente ridicolo.

testadilatta  @  09/02/2016 17:26:11
   1 / 10
Mediocrissssimo.
Intanto si può già mettere avanti al 40esimo minuto circa, oppure lasciarlo con volume basso e spippolare al cellulare, farsi un panino, quello che vuoi.
Poi inizia un pò d'azione, gli attivisti fanno un ciocco in aereo e di qui iniziano le speranze.
Niente, speranze che vanno a finire sempre di più nel cesso perchè:
se lo vedi come un film d'azione fa dormire, le parti comiche (sì ci sono, involontarie o no, boh) fanno piangere, le parti splatter fanno ridere di nervoso e sono inferiori ad una puntata di Kenshiro, gli attori lascia stare, la sceneggiatura..............................., la scenografia grazie al caz.o è un villaggio in una foresta, la tensione non esiste, la regia sorvoliamo come la sceneggiatura.
Eli Roth parla di film cannibalici italiani, prova a scopiazzarli prendendone il peggio e cosa che più fa arrabbiare, girando scene splatter in modo ridicolissimo.
Guardate vi prego gli smembramenti, sono di un'irreale che neanche avessero tagliato uno spaventapasseri venivano fuori scene così fatte male.
Ora capisco perchè ci ha messo tanto ad uscire dal 2013 che è stato girato...

Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento cash  @  09/02/2016 12:30:04
   2 / 10
Green Inferno, frutto del più grande equivoco horror di tutti i tempi: Mr. Eli Roth. Tralasciando il film nella sua completezza (davvero ingiudicabile), la pellicola ci regala nel solo volgere di un quarto d'ora due sciene indimenticabili: c'è la ragazza che ha visto un suo compagno magnato vivo dalli cannibali, si prende male, le viene un attacco di sciolta, si mette in un angolo della gabbietta di bambù, squirta *****, i compagni si schifano peggio di quando si son goduti lo spettacolo dell'amichetto arrosto. Bonus sciena: gli indigeni che si tappano il naso per la puzza. Seconda sciena, e qui voliamo davvero alto. La suddetta spargitrice di ***** si riprende un attimo, mentre i gentili cannibali danno da mangiare al gruppo, gentilmente, del pollo in brodo. Che potrebbe essere pure altro, ma non è questo il punto. Lei rinuncia perchè "sono vegana", e dopo cinque minuti giustamente si uccide dagliandosi la gola. Il gruppo cade in stato di sciòch e mentre qualcuno cerca di capire perchè la poveretta ha fatto quello che fatto, sentiamo provenire da fuori campo un "shiach shiach shiach" molto noto ai maschietti. Ed è così: il rumore è proprio di uno dei prigionieri che SI FA UNA SEGA esalando "La violenza è un modo per scaricare lo stress". Genio. Bonus sciena: i ragazzi cacciano nello stomaco della diluviatrice escrementale morta la loro scorta di erba, così i cannibali quando la mettono in forno si fumano tutto, diventano deboli, abbassano la guardia e poi boh, perchè non divenano deboli e non abbassano la guardia manco per niente, mettono nel menù uno dei prigionieri e lo degustano con una certa nobiltà d'animo. DOUBLE GENIUS.

Invia una mail all'autore del commento AeFiOoNt  @  22/01/2016 19:23:16
   6½ / 10
Non mi ha appassionato più di tanto. Credevo ci fosseri chissà che scene piene di sangue... invece una delle tante trovaate commerciali che fanno gli esseri umani. Visto che siamo in tempa viva i vegani, avete una beòlla pelle... vvb

maxi82  @  11/01/2016 18:44:41
   5½ / 10
perche ridursi a non fare un film horror che promette bene senza poi nascondere le scene forti;il finale si capisce da subito e le scene splatter dopo un buon antipasto si finisce con l'amaro in bocca dove come sempre si aggira la fortuna dei protagonisti e si rimane come scemi...da eli roth mi aspettavo di piu...come detto..x meta' film intrattiene e x i piu deboli si da di stomaco...poi piu il nulla

GianniArshavin  @  06/01/2016 22:00:19
   5 / 10
The green inferno è una sorta di tributo di Eli Roth ai cannibal movie che fra gli anni 70 e 80 imperversavano nelle sale grazie al coraggio e alla carica sovversiva di ,in particolare, registi di genere nostrani.

Quest'operazione ,preceduta da una campagna promozionale non da poco, è a mio parere riuscita solo in parte. Il film è scritto decisamente male, i dialoghi sono stracolmi di idiozie e le incongruenze non si contano. La paura non è di casa da queste parti ed anche la confezione patinata non aiuta a ricordare i must del genere.
Un altro problema di The green inferno è una comicità gestita malissimo , spesso e volentieri totalmente fuori luogo. Eli Roth prova pure ad inserire nella storia qualche critica , ma anche questo tentativo risulta debole e non convincente.

Per quanto riguarda lo splatter il lavoro svolto è soddisfacente malgrado non si raggiungano gli estremi delle pellicole originali. Buono invece il ritmo , il film scorre via senza fatica o lungaggini inutili.

The green inferno quindi a mio parere conferma che la fama di Eli Roth sia in parte immeritata , visto questo mezzo passo falso che si aggiunge ai già non brillanti Hostel. Un'operazione che riporta nei cinema un sottogenere ormai dimenticato, ma il regista americano sembra aver a sua volta scordato gli stilemi cardine di questa tipologia di horror.

marfsime  @  04/01/2016 21:08:18
   6½ / 10
Omaggione di Roth a Cannibal Holocaust..il risultato però non è all'altezza. Le premesse iniziali con un'ottima sequenza gore non vengono mantenute a pieno e nella seconda parte il regista è un po tirchio di scene forti. Chiaro che imitare un film come Cannibal Holocaust era impossibile..ma la sensazione è che Eli non abbia premuto il tasto sull'accelleratore. Peccato..rimane tuttavia ampiamente guardabile.

chem84  @  22/12/2015 19:58:25
   5 / 10
Dunque ammetto che la curiosità di vedere come l'altalenante Eli Roth avesse affrontato l'argomento che, già in tempi non sospetti Deodato e Lenzi avevano sviluppato in maniera più che convincente, era molto alta. Molto probabilmente il suddetto Roth nutre una discreta ammirazione per il filone cannibal all'italiana e il tentativo di ripercorrere quella strada l'ho trovato molto apprezzabile.
Bello l'inizio, che dà già l'idea di dove si andrà a parare, con interessanti riprese dall'alto che introducono l'argomento, che viene poi apertamente messo sul piatto quando si inizia a parlare delle tribù dell'Amazzonia e di tutto ciò che ne consegue, anche se all'inizio le minacce per i protagonisti di turno sembrerebbero essere altre ( quel "ci vediamo lunedì" proferito con grande leggerezza dalla ragazza suona in ogni caso di sentenza annunciata…).
I momenti vissuti a bordo dell'aereo che precipita sono assai dimenticabili,tanto che i ragazzi sembrano quasi essere al Luna Park; un paio di sequenze tuttavia non sono male, tipo quella che coinvolge il tizio alla guida.
Quando però fanno la comparsa quei bizzarri umanoidi rossastri, i riferimenti con gli illustri predecessori del genere citati sopra diventano tangibili (addirittura alcune immagini, come quella delle teste conficcate sui pali, mi sono sembrate uguali a qualcuno di essi).
Le scene all'inizio sono abbastanza d'impatto anche se oggettivamente si è visto di peggio, però devo ammettere che funzionano, tanto che la speranza del filmone si fa pian piano strada. La marinatura del "ciccione innamorato" mi ha fatto sorridere, così come la tizia che si caga addosso e i bambini cannibali che la pigliano pure per il ****.
Ed è a questo punto che purtroppo il regista si perde, non sapendo più che direzione prendere; la scena dei cannibali strafatti di erba fa ridere ma in senso negativo e dopo un inizio col botto anche gli effetti splatterosi calano notevolmente di intensità. Per non parlare poi dello sviluppo della trama e del carisma pari a zero dei personaggi (cioè la figura di Alejandro è veramente sfruttata malissimo, un personaggio che vuole essere dipinto come un grandissimo pezzo di *****, ma che alla fine fa solo la figura del super pirla).
Il finale poi, decisamente forzato, non convince appieno.
In sostanza, non si capisce bene se E.R. vuole essere serio (e in questo caso allora la storia fa acqua da tutte le parti), se vuol fare una semplice esibizione di splatter (e in tal senso parte bene e finisce male), se vuol giocare sulla vena comica (ci riesce solo in piccola parte, cadendo a volte nel ridicolo involontario) o se vuol semplicemente rivisitare i vecchi classici del genere in chiave moderna (fallimento anche qui).
Insufficiente.

horror83  @  18/12/2015 20:05:03
   6½ / 10
Mi aspettavo di meglio!!!! alla fine non si vede nulla di scioccante, tranne come uccidono il ragazzo di colore, per il resto mi aspettavo di più. Bello il paesaggio, carina la storia ma mi aspettavo di meglio.

The BluBus  @  12/12/2015 00:21:55
   4 / 10
Poca tensione, attori da arresto e trovate trash da dimenticare.

Aztek  @  10/12/2015 14:03:16
   5½ / 10
Apprezzabile lo sforzo di Roth nel riproporre in versione moderna "Cannibal Holocaust", ma il risultato non è stato granchè.
In alcune sue parti il film mi ha annoiato, e anche le scene di cannibalismo potevano essere fatte meglio (ho trovato migliori quelle del film di Deodato).
Mezza delusione.

MonkeyIsland  @  29/11/2015 23:38:22
   2 / 10
Abominio cosmico che pesca a piene mani dal filone cannibal anni 70/80 italiano che penso non mancava a nessuno vista la qualità delle pellicole che ha generato, peccato che questo oltre a esser diretto dal re mida al contrario del genere horror ovvero Roth non sa bene come al solito se parare verso la commedia o verso lo splatter, e quello che ne esce è un pastrocchio indecifrabile.
L'ho visto solo perché mi piace abbastanza Sky Ferreira come cantante e in fondo le sue brevi comparsate mi hanno fatto sorridere ma questo scempio non vale nemmeno i film dell'Asylum.

TheLory  @  29/11/2015 10:47:36
   7 / 10
La cantante Sky Ferreira al naturale è più inquietante di tutti i cannibali messi assieme, peccato per la sua piccola comparsata, poteva spaventarci molto con dei primi piani alla sua faccia.
Il film è comunque abbastanza brutale, molto sangue che farà la felicità delle brutte persone che non ne hanno mai abbastanza della violenza e di veder soffrire i propri simili soddisfando così quell'innato e inconfessato gusto per il morboso (praticamente tutti noi).
Non male!

Alex2782  @  22/11/2015 19:49:08
   4 / 10
Rispetto ai noti film cannibaleschi, questo green inferno non è all altezza, buone soltanto le scene splatter che caratterizzano il regista eli roth. Nel complesso un 4!

Gruppo REDAZIONE Cagliostro  @  07/11/2015 15:56:38
   7 / 10
Pur se in chiave edulcorata e patinata, Eli Roth è riuscito a riprendere lo spirito dei Cannibal Movie italiani realizzando una pellicola intrisa di ironia e che mantiene ciò che promette. Malgrado la dedica cubitale a Ruggero Deodato, il film ricorda molto più da vicino i film di Umberto Lenzi "Mangiati Vivi" e "Cannibal Ferox" e di Deodato più che il celeberrimo "Cannibal Holocaust" ricorda "Inferno in diretta" da cui riprende anche il titolo (anche se il film non è neppure citato nell'elenco finale dei Cannibal Movie italiani).
Complessivamente un discreto lavoro anche se non eguaglia né in crudezza, né in efferatezza i suoi referenti e anche se dimentica quel gusto per la carne e la carnalità, da intendersi come un ritorno allo stato di natura contrapposto al progresso, che permeava le pellicole di fine anni settanta e primi anni ottanta.

steven23  @  03/11/2015 14:21:29
   7 / 10
Direi né più né meno di quanto volevo vedere... anzi, probabilmente qualcosa in più visto quanto io e il genere "cannibal" stiamo agli antipodi. Pellicola tutto sommato più che discreta, persino buona in certi passaggi che fanno così da contraltare ad altri decisamente meno convincenti.
Si parte con un fantastico scorcio dall'alto della foresta che accompagna i titoli di testa... e già da qui è possibile capire che non c'è spazio per immagini sporche, sbiadite o che rimandano al passato: no, la fotografia è pulitissima, quasi brillante nelle sue tinte estremamente accese; beh, per quanto mi riguarda non lo trovo affatto un difetto.
Poi comincia il film... e gli elementi che oramai fanno da cardine alle pellicole di Roth ci sono tutti, compresa la solita, lunga introduzione prima di passare all'orrore vero e proprio: conosciamo Justine e il gruppo di attivisti ai quali si unirà, ci viene dato un quadro generale della situazione e di come si svolgerà finché, dopo un'abbondante mezz'ora, l'aereo sul quale viaggiano precipita nel territorio dei cannibali. La calma stemperata solo da sporadici momenti di tensione tenuta fin lì scompare... e tutto accade in fretta, molto in fretta. Prima che ci si possa rendere conto ecco forse la scena più cruenta dell'intera pellicola, quasi il momento in cui Roth da un taglio secco alla prima parte per gettarci nell'orrore del villaggio dei cannibali. Da qui in avanti l'horror diventa elemento preponderante con uno splatter non eccessivo come annunciato da trailer e locandine ma comunque notevole; anzi, personalmente premio proprio il fatto di non aver spinto fin oltre il limite con un elemento che reputo sempre bene dosare con attenzione, salvo poche eccezioni.
Una cosa, invece, che mi sarebbe piaciuto vedere era una maggiore importanza della foresta che circonda i protagonisti: purtroppo viene relegata a semplice sfondo, un vero peccato visto il ruolo fondamentale che avrebbe potuto avere insieme alla tribù di cannibali.
Per il resto direi che Roth centra almeno in parte i suoi obiettivi... voleva fare un certo tipo di critica e ci riesce (arroganza giovanile, social network e influenza sui primi), voleva colpire lo spettatore e lo fa... voleva spiazzarlo con scene in grado di stemperare orrore e tensione e riesce anche in questo malgrado un paio di volte vada decisamente sopra le righe. Però alla fine ci sta, è di Roth che stiamo parlando, è sufficiente conoscerlo un minimo per immaginarsi certe scene.
Ho lasciato per ultimo il capitolo cast e personaggi. Qui lo stesso regista attinge a piene mani da "Aftershock" ripescando svariati nomi, tra cui quelli dei due protagonisti. I risultati sono sì imbarazzanti come sostenuto da molti prima di me, ma con una singola, importante eccezione: Lorenza Izzo. Lei non lo è affatto, l'intera pellicola si poggia sulle sue esili spalle e la ragazza mostra che la mediocre performance di "Aftershock" è solo un lontano ricordo. Pur senza guizzi la sua è un'interpretazione onesta, e non unicamente per scarsità di coloro che la circondano. Se poi ripenso ai vari slasher e teen-horror usciti negli ultimi anni beh, la sua performance qui è senza dubbio sopra la media, altro che imbarazzante.
Il finale non è riuscito a convincermi seppur prologo per quello che, molto probabilmente, sarà il seguito... interessante, invece, la scelta dei titoli di coda in cui, a fianco ai nomi degli attori, si può vedere il loro profilo twitter, giusto per tornare a quanto detto sopra circa i social network.

In definitiva sì, direi un film pieno di difetti in stile Roth ma comunque più che godibile, in grado di intrattenere a dovere e con una buona protagonista. In pratica ideale per la serata che mi ero promesso di trascorrere.

leonida94  @  02/11/2015 21:38:06
   5½ / 10
Il film, soprattutto in qualche punto ben preciso, supera di qualche passo quella sottile linea che divide il demenziale dal trash. Giusto per chiarirci: demenziale è la scena in cui la ragazza defeca nella gabbia, mentre trash è la sequenza iniziale in cui i il ragazzo va a orinare con la pistola. Una cosa è strappare un sorriso, altra cosa è invece imbarazzare. E sinceramente vedere una pessima recitazione (aggravata ulteriormente da un doppiaggio italiano disastroso) congiunta alle falle disseminate qua e là nella carente sceneggiatura, oltre che a imbarazzare, mi deprime.
Scene ridicole, inutili e piazzate completamente a caso a parte (che a onor del vero sono in minoranza rispetto a quelle un minimo divertenti), il film è abbastanza guardabile. Benché non troppo originale, né tanto mento capace di creare una tensione soddisfacente, la pellicola riesce a mantenere un ritmo discreto, soprattutto nella seconda parte. Inoltre la storia riesce ad avere alcuni risvolti ironici particolarmente pungenti, che arricchiscono l'altrimenti scarna trama.
Tuttavia, come ho già sottolineato, la sceneggiatura scritta con i piedi e l'imbarazzante performance degli attori finiscono per sfigurare il prodotto, che risulta irrimediabilmente compromesso.

Cabin fever, per quel che ricordo, mi piacque molto di più (forse perché non mi aspettavo nulla?). Questa invece è ciò che rimane di una buon occasione sprecata miseramente. Riprovaci Roth!

Danae77  @  30/10/2015 19:15:24
   6½ / 10
Sensibilità raggirata, menzogna travestita da carisma, per un posto in prima fila stampato sul petto. Missione di salvezza, denuncia sulla crudeltà umana, ma l'ignoto, in quanto tale, va studiato, esplorato, conosciuto. L'illusione di una battaglia vinta, precipita, sabotata per un mercenario accattone di notizie. L'inizio della fine. Riti lontani, amorali, nei colori delle caste. Un flauto che conduce alla salvezza, negli occhi dell'innocenza coraggiosa ed immacolata. Abbandono, consapevolezza di un atto dovuto, ma per un leader che va, mille altri messia sono già sulla strada della predicazione, mentre, nei palazzi, si tace una condanna firmata, colpevole di essersi difesa e non aver compreso. L'incubo di una gabbia lasciata chiusa ed il presente che non dimentica i suoi cari.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  30/10/2015 11:32:18
   4½ / 10
Il quarto film da regista di Eli Roth conferma alcune peculiarità del personaggio. Ovvero: l'innegabile abilità dietro la mdp, l'incapacità di scrivere una sceneggiatura decente (qui stesa con Guillermo Amoedo), la fortuna di avere un ufficio marketing coi controcosi (oltre a "qualche" amicizia di spessore) in grado di vendere la solita fuffa come roba imperdibile. Roth getta fumo negli occhi, stuzzica i vecchi fans del cannibal-movie evocando il ritorno del cinema più brutale, attira le nuove leve promettendo efferatezze a iosa.
Alla fine il tutto si risolve nella prevedibile bolla di sapone. Deodato e Lenzi (tanto per citare due tra i più famosi esponenti del genere) erano altra cosa, considerata anche l'epoca in cui proposero i loro lavori. L' approccio in quel caso, pur spesso compiaciuto, era davvero sovversivo e disturbante. Roth si limita a scimmiottare risultando anacronistico e fasullo, arrivando a creare un inferno di plastica, altro che green.
La trama pretestuosa clona "Hostel" con l''interminabile parte introduttiva, e a seguire quella dove i protagonisti vengono fatti a pezzi nelle maniere più fantasiosamente tedianti. Non si prova alcun emozione, perchè la storia è improponibile, i personaggi sono descritti talmente male da risultare idioti, antipatici o semplicemente dimenticabili in un battibaleno. Lasciamo perdere i twist caratteriali, di un'incoerenza imbarazzante con il leader della spedizione - tale Alejandro- simbolo di assoluta demenzialità.
Alla fine si fa il tifo per i cannibali vista la discutibile caratterizzazione dei giovani attivisti, specchio di una società che aspirerebbe a pulirsi la coscienza. Roth fa satira ma non sa da che parte girarsi per gestire al meglio il lato più "impegnato" dell'operazione. Sfora nel trash, tira fuori gag improponibili, si prende gioco di chi arriva per difendere e finisce massacrato proprio dal debole. Il legame con l'attualità è affrontato in maniera goffa, la deforestazione e l'infibulazione sono temi importanti qui eletti a meri spunti per descrivere le pecche da una parte della società "civile" e dall'altra di quella meno evoluta. L'analogia innesca una riflessione di grana grossa, francamente molto banale.
Ennesimo bluff attira gonzi di un regista che continua ad avere troppi santi in paradiso.

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Ultima risposta 03/11/2015 10.49.34
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  29/10/2015 23:11:36
   7½ / 10
Eli Roth non ha mai fatto mistero dell'ammirazione verso il cannibalm movie italiano e di Cannibal Holocaust in particolare. La dedica a caratteri cubitali "Per Ruggero" alla fine dei titoli di coda è fin troppo lampante. Allo stesso tempo però se la storia di Green Inferno riprende il canovaccio dei Deodato e Lenzi, lo stile è completamente differente e lo mostra fin dall'inizio rinunciando sia al mockumentary e soprattutto ad un approccio quasi documentaristico del film. La fotografia di Green Inferno è limpidissima, mai sporca. Esalta la cura degli effetti speciali, ma anche paradossalmente la finzione scenica.
I personaggi non si può dire che abbiano spessore ma come in tanti film horror, lo slasher soprattutto, i caratteri sono mono o bidimensionali come carne da macello al servizio dell'assassino, dello psicopatico ecc. In questo caso specifico sono appunto carne da macello, anche e soprattutto in senso letterale, perchè fra i loro scopi c'è principalmente questo.
I protagonisti sono sottoposti ad un continuo contrappasso e puniti beffardamente nella loro arroganza. Spesso nella prima parte del film discutono in momenti conviviali, a pranzo o a cena. Si cibano per poi essere "cibati" nella giungla da quella stessa tribù che vorrebbero salvare. Cannibalizzano i miti del passato per nutrirsene ad uso e consumo del loro attivismo di facciata. Contestualmente messi in una situazione senza apparente via d'uscita, implorano il salvataggio proprio da parte di quei carnefici che erano venuti apposta dagli Stati Uniti a contrastare incatenandosi ai bulldozer.
La tensione è palpabile ma stemperata continuamente da situazioni altamente comiche: la diarrea improvvisa della ragazza, la stessa ragazza costretta a mangiare carne pur essendo vegana, lo sballo collettivo della tribù con la carne alla "maria". The Green Inferno ha la qualità di non prendersi sul serio anche quando si mostra nel suo orrore più estremo. Roth non rientra certamente fra i miei registi preferiti come anche il genere cannibal, ma penso che sia il suo film più riuscito, coniugando l'omaggio ad un genere specifico, dandogli un'impronta molto personale.

enigmista  @  27/10/2015 03:13:25
   8½ / 10
Ottimo film! Sembra non durare un'ora e 30 per quanto scorre veloce, tra tensione e angoscia. Bravo Eli Roth! Mi è piaciuta anche la scelta della fotografia così limpida per farci gustare meglio lo splatter.

markos  @  25/10/2015 11:30:14
   6½ / 10
Non mi ha entusiasmato più di tanto, salvo solo alcune scene splatter.

topsecret  @  24/10/2015 16:05:10
   5½ / 10
Un film che era già pronto nel 2013 e che per problemi gestionali ha visto la luce 2 anni dopo. Ora rimane da capire se valeva la pena montare un casino per un filmetto come questo che rende omaggio al cannibal movie italiano ma che come i cannibal movie italiani non vale granchè.
Censura e divieti assurdi a parte, THE GREEN INFERNO è un film che non ha grandi peculiarità da evidenziare. Certo, nasconde tra le righe sprazzi di critica sociale e politica ma quello che si nota maggiormente e la volontà di Roth (e dei suoi oramai fidati co-sceneggiatori Nicolas Lopez e Guillermo Almoedo) di voler dare sempre quel tocco spiazzante, specialmente nel finale, che produca nello spettatore quell'effetto sorpresa che a volte però tende a non colpire come e quanto sperato.
La caratterizzazione di alcuni dei personaggi è fatta ad hoc per instillare sentimenti negativi, l'ambientazione secondo me poteva essere sfruttata maggiormente e alcune situazioni caricate di quella tanto decantata violenza esplicita non mi è sembrata così importante da meritare il divieto ai minori. Nel complesso, il film di Roth non si discosta molto dal classico canovaccio del genere, ma comunque riesce ad offrire dei momenti di discreta tensione che mantengono vivo l'interesse di chi guarda, senza annoiarlo o inondarlo di scemenze gratuite, anche se qualche scena non è il massimo della credibilità, offrendogli un prodotto ludico quasi sufficiente.
Lorenza Izzo farà meglio nell'altro film di Roth&C. KNOCK KNOCK.

Gruppo STAFF, Moderatore stefano76  @  23/10/2015 23:13:06
   5 / 10
Tanto rumore per nulla. L'ispirazione ai cannibal movie italiani anni '80 di Eli Roth produce un semplice filmetto ordinario che la potenza del marketing spaccia come scioccante e incredibilmente splatter (di scene splatter serie io ne ho vista solo una, ma vabbè). Si poteva fare e osare molto di più. Alcune cadute di stile quasi comiche completano il pacchetto. Occasione sprecata.

antoeboli  @  23/10/2015 22:48:25
   8 / 10
Sapevo a cosa andavo incontro . Non si poteva pretendere nel 2015 , un periodo di grande ipocrisia su diversi argomenti , censure senza pretese e filmetti mediocri, qualcosa che potesse arrivare ai livelli di R.Deodato con Cannibal Holocaust , ma comunque nel bene e nel male E. Roth è riuscito ad omaggiare alla grande il famoso regista italiano , tra cui compare alla fine dei titoli di coda una precisa dedica Per Ruggero .
Tante sono le analogie con quel grandissimo prodotto made in anni 80' , da alcune sequenze fino alle situazioni che si vengono a creare andando avanti con la trama , che qui risultac del tutto curata dallo stesso Roth con la complicità di Amoedo e Lopez .
Come era abbastanza palese il tutto si basa sui chiari messaggi ecologisti e a protezione dell'ambiente , tema base su cui viene cavalcata l'onda iniziale del film .
Ma guardandoci nelle palle degli occhi ,sappiamo che a nessuno gliene importa una segaccia , quando dietro alla macchina da presa ci sta il regista di film come Cabin Fever e i vari Hostel , quindi sappiamo cosa aspettarci .
Tra i punti forti del film gli effetti splatter , come non ne vedevo da diversi anni , alcuni tendono a incollarvi di brutto al letto , alla poltrona o a quello che volete voi , e i gli indigeni risultano molto inquietanti , specie quello che appare spesso nella locandina con tanto di mega piercing sul viso . Ma in generale è la fotografia del verde amazzonico che si sposa troppo bene con il rossore della tribu , e in alcune scene si vede una bellissima regia seppur il film sul lato tecnico parte sottotono , e gli attori recitano abbastanza da cani , come se alla fine a Roth importasse molto di più ciò che viene dopo .
Non mancano tra i pregi scene comiche e trash volute giustamente e che funzionano meglio di certi spettacolini comici dei vari scary movie, e mi sono molto divertito .
Consigliatissimo a chi adora i vari saw e hostel e tiene uno stomaco forte , perchè anche le scene più normali in The green inferno risultano girate per disgustare lo spettatore , quindi occhio .

BlueBlaster  @  23/10/2015 01:14:06
   5 / 10
Un vero macello di film in tutti i sensi...
Per gli afecionados dei cannibal movies anni 80/90 questa pellcola probabilmente sarà un oltraggio, per puritani e schizzinosi un ostentazione gratuita di violenza fine a se stessa...allora l'ago della bilancia la fanno i patiti dell'horror moderno che decideranno se Roth ha fatto centro o no!
Se vogliamo parlare delle sequenze violente e splatter bisogna dire che ci sono e sono piuttosto forti e ben realizzate...il plot di base anche se derivativo (in primis "Cannibal Holocaust") ci può stare e la regia è tutto sommato più che discreta.
I punti deboli del film sono senz'altro nella sceneggiatura, nella recitazione e nelle intenzioni del regista.
La sceneggiatura è appunto fiacca e priva di idee ma anzi trasforma il tutto nel classico teen horror in cui i protagonisti delirano-fuggono-combattono...come da copione dei film di Roth ed infatti a grandi linee se prendi un Hostel, un Aftershock e questo ci trovi parecchie cose che li accomunano...i dialoghi seriosi sempre in bilico tra comico involontario ed impegnato, i protagonisti (con attori abbastanza pessimi e mal doppiati) tutti uguali con sempre uno che somiglia allo stesso Eli Roth, un inizio inutile e cretino ecc...
Insomma non si capisce se sto regista vuole fare horror o commedie...ci prende forse per il c.ulo?! A sto punto pare di si vista la fama immeritata che si è guadagnato...mah sarà un regista che si è saputo vendere bene, per me poteva appunto lavorare in una macelleria che era più utile!
L'ho trovato un film insopportabile ma non per le scene disgustose quanto invece per l'inutilità e le idiozie a livello di dialoghi...sto voto in fin dei conti non terribile è dato dalle buone riprese della foresta pluviale e per la sequenza del primo sacrificio con degustazione di occhi, lingua e smembramento.

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Ultima risposta 28/11/2015 13.13.40
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LuckyLù  @  21/10/2015 20:22:12
   6 / 10
Ammetto che dopo i primi 5 minuti di film ero convinto di essere a casa a guardare una puntata di Geo&Geo invece che un horror, d'accordo mostrare i luoghi (peraltro meravigliosi...), ma su 1h30 di film buona parte viene usata per mostrare il panorama, va bene tutto ma dopo un po' anche basta.
In ogni caso non malissimo questo film anche se da Eli Roth mi aspettavo molte scene più forti, mentre alla fine quelle davvero cruente forse sono un paio a dir tanto.
La trama e alcuni personaggi lasciano parecchio a desiderare, insomma questo gruppetto (tra cui la protagonista) seguono questo demente e la sua degna compare in un viaggio in Perù per riprendere col cellulare le attività distruttive in corso (e già se ne potrebbe discutere...), poi arrivati sul posto si ricorda che ha omesso di dire che possono sparargli addosso, ma nonostante tutto il gregge gli va dietro.
Da lì in poi c'è poco da commentare,vengono rapiti dai nativi e da lì in poi si svolgerà tutto nel villaggio con tentate fughe annesse.
Ma la ragazza tatuata che riesce a scappare a metà film che fine fa?! boh non è dato saperlo o sono io che l'ho persa? forse era una di quelle impalate? ha raggiunto il campo dei lavori? lavora da Starbucks? insomma non se ne sa più niente...
Anche il finale lascia un po' così e ti viene da chiedere perché?
Insomma bene ma non benissimo anzi, gli do una sufficienza striminzita perché è un genere che si vede poco sul grande schermo e per l'interpretazione della protagonista e della ragazza in preda alle crisi di panico che non mi sono dispiaciute per niente. Per il resto c'è poco da salvare ma tutto sommato se non si ha niente da fare un'occhiata a questo film si può anche darla...
Ho letto che è in programma un sequel nel 2018, caro Roth anche no grazie

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Ultima risposta 22/10/2015 10.56.37
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atreides  @  21/10/2015 18:38:27
   1 / 10
ma stiamo scherzando? questa pellicola è un insulto all'intelligenza dello spettatore, orribile e grottesco, personaggi improbabili e forme di cannibalismo ai limiti dell'idiozia, effetti di serie Z e recitazione pessime, risultano più bravi i finti indigeni raccattati e improvvisati attori, veramente pessimo.

-Uskebasi-  @  06/10/2015 19:06:53
   6 / 10
La delusione è talmente grande che sciopererei dal commento. Roth voleva omaggiare e inorridire, era l'uomo giusto per farlo, ma toppa clamorosamente. Il suo film è come una caricatura demenziale. Nei vecchi "cannibal movies" tutto sembrava vero, qua tutto finto, indigeni compresi.
Da salvare la promettente Lorena Izzo, la scena dello schianto, l'arrivo nella tribù e il primo sacrificio, meglio sorvolare su tutto il resto.
Triplice finale dove gli "esticàzzi" volano come rondini a primavera.

vinicio  @  04/10/2015 12:47:20
   4 / 10
ieri sera ho voluto dare una possibilità a questo film, andando al cinema.. tempo sprecato personaggi odiosi, storia oscena, le musiche carine e le scene di splatter ben realizzate ma buttate li a cazzum... c e spazio per il trash

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i paragoni con i classici italiani sono inutili questa è vera spazzatura... gli do un 4 per lo splatter quasi ben riuscito.. ma non lo riguarderei mai in vita mia... ah e nel finale sembra dar possibilita a un sequel, mi auguro non lo facciano!!!

Larry Filmaiolo  @  03/10/2015 13:33:25
   6 / 10
sufficienza risicata per un filmetto decisamente lontano dall'hype di gore estremo che gli si era costruito intorno. Più esilarante che scioccante, soffre di una sceneggiatura troppo stereotipata e per nulla eversiva come i classici cui ammicca, nel miglior stile Ignoranza USA; poco splatter, poca incisività, poca cattiveria. ma comunque in grado di intrattenere. meglio non farsi aspettative, nemmeno sul divertimento che non ci sarà poi tanto.

InvictuSteele  @  03/10/2015 12:32:37
   4½ / 10
Nutrivo grosse speranze per questo film e invece è stato una delusione totale. Girato in modo tropo televisivo, la prima sembra un filmetto di canale5 trasmesso la domenica pomeriggio, la seconda parte è nettamente superiore, le scene estreme ci sono e gli effetti speciali sono elevati, anche se poi è tutto il contorno a essere mediocre. Girato male, con attori pessimi e con certi scivoloni trash che avrebbero potuto tagliare. Non vi pare che a tipa protagonista, dopo mezza lezione sulla cultura indigena e dopo una sola riunione con i pacifisti, decida di imbarcarsi in questa avventura pericolosa armata di telefonino? Poi i ragazzi della spedizione sono dei veri imbe.cilli, sopratutto il capo. Ma ci sono troppe scene inverosimili e comportamenti sciocchi che non sto a elencare per non rovinare sorprese a chi non lo ha ancora visto. Dopo il titolo di coda c'è un'ultima scenetta, pure quella buttata li e incredibilmente paradossale, una porcata che si vede raramente e che rovina persino il discreto finale. Un film da vedere a casa se non si ha nulla da fare, al cinema sono soldi buttati.

lupin 3  @  01/10/2015 21:10:46
   6 / 10
Sufficiente da guardare a passatempo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  30/09/2015 14:19:22
   7½ / 10
Dopo un inizio un po' frettoloso, l'horror di Eli Roth prende forma.
Superfan di film come Ultimo Mondo Cannibale e naturalmente Cannibal Holocaust, Eli gira questo tributo ai cannibal movies italiani, uno splatterone coi fiocchi, pezzi di cadaveri, sangue e brandelli disgustosi. Ci sono intermezzi comici, ma non è comunque per i deboli di stomaco.
Reputo che abbia fatto un buon lavoro: la scena dove l'aereo precipita fa battere il cuore a mille, e le riprese sempre limpide tratteggiano una natura incontaminata molto minacciosa. I nativi sono davvero realistici, mi chiedo dove ha trovato questi attori! Che quel villaggio esista veramente?
Non è finita qui, perché dietro la veste horror, Eli sbeffeggia gli universitari manifestanti e le politiche di deforestazione.
Alla prossima, Eli!

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  30/09/2015 10:06:25
   6½ / 10
Premio la scelta coraggiosa di fare un cannibal movie oggi. Oggettivamente non bello, ma divertente e con alcune scene cultura.

2 risposte al commento
Ultima risposta 28/10/2015 15.15.20
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El merendero  @  29/09/2015 12:37:38
   5 / 10
Decerebrati col telefonino contro spietati cannibali.
E' il sogno di chiunque voglia vedere i modaioli social fatti a pezzi. Ahimè, la regia non si distacca dalla stessa moda su cui si voleva infierire. Filtri e mascherini da serie C.S.I., incomprensibili. Fotografia da documentario Discovery Channel ed il risultato diretto è che lo stesso splatter viene presto a noia. La giungla avrebbe potuto essere protagonista (come nel Predator di McTiernan), del resto il titolo del film ce lo dice, ma risulta per lo più rilegata a ruolo di wallpaper dalle continue riprese aeree. I restanti campi medi e lunghi fanno da sterile contorno.

Che spreco.

Parrok  @  29/09/2015 01:56:06
   6½ / 10
Sono un po' deluso, ho amato alla follia cannibal holocaust ma questo non é manco lontanamente paragonabile. La prima parte é molto carina, la seconda lascia un po' interdetti. Secondo me solo quando c'é la prima vittima é veramente terrificante, dopo la tensione cala di molto.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER secondo me si poteva osare molto ma molto di più, così come é conciato il film non mi sembra molto riuscito, non sono riuscito bene a identificarlo perché a volte osa, a volte si tira indietro, a volte sembra una presa in giro Boh!!! Prendersi il vm18 per una scena e poco più non ha molto senso. Non credo di avere ben capito cosa volesse realizzare il regista con questo film. Avevo aspettative alte ed é un vero peccato.

lucasssss  @  27/09/2015 20:34:52
   3 / 10
no, caro Eli non ci siamo proprio, film privo di qualsiasi aggettivo che la locandina riporta, ma quale feroce, ma quale aberrante, niente di tutto questo, qualche scena splatter (pochissime), pure fatte male e trama scontatissima
Giusto la location si salva

per non parlare di.......

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

insomma delusione totale

sconsigliatissimo

bye bye

gianni1969  @  27/09/2015 17:57:29
   8½ / 10
Sarà la carenza del genere ma a me è piaciuto. Un grande omaggio di Roth ai cannibal movie nostrani, ottime ambientazioni,così come i dialoghi,buone dosi anche di splatter. Promosso a pieni voti

john doe83  @  27/09/2015 03:54:04
   6 / 10
Un po' una delusione questo film di Roth, si lascia guardare ma nulla più. Gore serio solo in una scena, mi aspettavo più scene violente. I personaggi odiosi uno più dell'altro, dopo mezz'ora non vedi l'ora che muoiano tutti. Belle le location.

john doe83  @  27/09/2015 03:51:35
   6 / 10
Un po' una delusione questo film di Roth, si lascia guardare ma nulla più. Gore serio solo in una scena, mi aspettavo più scene violente. I personaggi odiosi uno più dell'altro, dopo mezz'ora non vedi l'ora che muoiano tutti. Belle le location.

Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  27/09/2015 00:38:06
   8 / 10
Mi sono divertito un mondo. La storia c'è lo splater anche e non mancano le risate.
Davvero riuscito.

darkscrol  @  27/09/2015 00:35:14
   8 / 10
Davvero un bel film!!

Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman  @  26/09/2015 10:43:58
   7½ / 10
Se l'avesse fatto un regista italiano,o l'Asylum,avremmo già gridato al capolavoro.
E invece va a"scomodare" il cannibal movie(genere fra l'altro inesistente nel panorama del cinema contemporaneo) nientepopodimeno che Eli Roth.
I risultati sono accettabilissimi,il regista e sceneggiatore si sporca le mani di terra e sangue,si reca in Cile con tutto il cast e la troupe a disposizione e riprende tutto ciò che è necessario per puntare il dito contro le multinazionali arraffa-soldi,il disboscamento dei boschi,i finti attivisti perbenisti che pensano solo a mettersi in mostra su YouTube o affini,alla tendenza new-age dell'essere vegani,il tutto in chiave sia orrifica che umoristica allo stesso tempo.
L'ha ammesso lui stesso"volevo prendere questi ragazzi che pensano di dominare il pianeta con l'arroganza e uno smartphone in mano,tagliuzzarli e punirli a dovere".

Lo splatter c'è e non in dose massiccia come si poteva pensare,il trucco è gestito magnificamente,le parti cruenti vengono riprese a mano con inquadrature sporche e si arriva al punto da credere a ciò che sta avvenendo su schermo.
Pervade lo stile documentaristico che Herzog metteva in gioco già molti anni prima,però The Green Inferno ha tutta l'aria di arrivare al cuore di una nuova generazione in declino,che probabilmente pensa solo di divertirsi a guardare smembramenti e scene di cannibalismo estremo,ma c'è ben altro servito sul piatto della tribù.

Roth riprende temi già trattati in Cronache Dei Morti Viventi di Romero,inserisce con dovizia nei particolari la critica quando serve e con un piglio ironico azzeccatissimo (anche nei titoli di coda con i profili Twitter a fianco alla lista del cast,come per dire"ormai siamo stati inghiottiti dalla tecnologia,è inutile negarlo") e si districa bene tra i confini della tensione e del grottesco,regalandoci scene divertenti e mai troppo demenziali.

In più non si vedeva un film così da...boh dall'inizio degli anni 80 con Lenzi?
Quindi ci stava attualizzare il tutto con lo stile scanzonato ma indubbiamente preciso nel fotografare paesaggi lugubri e sinistri del regista/sceneggiatore Eli Roth.
Per quanto riguarda il cast segnaliamo una performance deliziosa di un'attrice emergente Lorenza Izzo,a lei le redini dell'intera pellicola e con Justine ci addentriamo nella giungla per sopravvivere con le unghie e con i denti.Ammetto che grazie ai primi piani del suo volto dipinto di terrore,sono riuscito a teletrasportarmi nella gabbia dei prigionieri per pregare che a lei non le capitasse nulla.

Un V.M 18 trasmesso al cinema finalmente.Vale la pena darci un'occhiata?Se siete in vena di un film si splatter ai limiti del sopportabile,ma di una trama che offra spunti di riflessione su come i social network e i Mass media facciano il lavaggio del cervello a giovani incalliti che parlano di rivoluzione,senza che ci sia una vera causa dietro,allora ve lo consiglio caldamente.

Un saluto dal vostro tnx di fiducia.

wuwazz  @  26/09/2015 09:51:19
   3 / 10
Difficile salvare qualcosa di questo G.I.

Scritto male, diretto peggio, senza guizzi e a tratti molto irritante.
Ma quello che è peggio: Green Inferno è un film in cui dal primo all'ultimo minuto si sente che la mdp è avvolta da almeno 7 bandiere americane ed è tenuta da Eli Roth.
Film dichiaratamente buonista dall'inizio alla fine, pieno di inutili scenette riempitive per arrivare all'ora e mezzo (considerate che i soli titoli di testa - una inutile ripresa di una foresta dall'alto - durano tipo 2 minuti)

Un film che vuole essere un omaggio al cinema gore anni '80, ma che di omaggio non ha proprio niente, se non una scena una che è accostata - per forza di cose - al vecchio film di Deodato.

No, Roth, ancora una volta non ci siamo. Ma proprio per niente. Non hai talento. Senza il team di fotografi, scenografi, sceneggiatori e postproduttori che ti fa il 90% del lavoro (vedi evidentemente hostel), non sai proprio che pesci prendere. E si vede.

venetoplus  @  25/09/2015 11:18:02
   7 / 10
Mi aspettavo piu' gore, piu' "nefandezze", che il "genio(!) di Roth partorisse qualcosa di piu' "malsano".. Invece nulla di tutto cio'... Per carita', le scene forti ci sono, ci mancherebbe, ma il battage pubblicitario mi aveva fatto pensare decisamente ad altro. Nel complesso cmq non son rimasto deluso, anzi! Fotografia sontuosa, musiche azzeccate e una trama che scivola lenta lenta verso lo scontato finale. Alcune sequenze cmq son davvero divertenti (vedi spoiler), il messaggio sulle distorsioni/ipocrisia del buonismo ecologico lo lascio ad altri, di certo non son entrato in sala per farmi convincere da Eli Roth che l'uomo, da qualsiasi lato (o latitudine) lo si guardi, resta sempre l'animale piu' pericoloso!

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Giovans91  @  18/09/2015 15:10:34
   8 / 10
Ho avuto la fortuna di vedere questo film e di conoscere Eli Roth durante il Festival internazionale del film di Roma nel novembre del 2013. Finalmente posso commentarlo, dopo quasi due anni, il 24 settembre 2015 esce al cinema!

Posso dire che Eli Roth è un grande appassionato del cinema di genere italiano degli anni '70, soprattutto del filone cannibal-movie. Questo "The Green Inferno" infatti omaggia il film "Cannibal Holocaust" del regista Ruggero Deodato, uscito nel 1980, il quale Eli Roth è molto affezionato.
Ovviamente avrei preferito che fosse un regista italiano a rilanciare il cinema di genere italiano, ma visto che noi italiani non riusciamo più a confezionare (tranne in rare eccezioni, vedi film dei Manetti Bros.) un film tale di questo nome, ecco che ci pensano gli americani a valorizzare il nostro cinema del passato.
Comunque sono ugualmente contento, perché adoro il cinema di Eli Roth, una miscela perfetta di scene splatter e inquietanti con momenti divertenti. Una particolarità che potrà anche non piacere alla critica internazionale e dar fastidio forse al grande pubblico, ma è un tocco registico che rende le sue pellicole uniche nel suo genere.

Riguardo il film, la sceneggiatura di "The green inferno" è molto classica ma ben strutturata ed equilibrata, in alcuni frammenti ricorda vagamente il cinema di Terrence Malick (forse un altro omaggio del regista vuole fare).
La pellicola mostra da subito la sua potenza visiva, con una magnifica scena iniziale: una ripresa aerea di tutta l'area della foresta Amazzonica, accompagnata da un sonoro molto roboante, questo per far capire allo spettatore che dentro questa bellezza naturale si nasconde l'inferno. Il male è lì e attende.
Bisogna attendere un po' di minuti prima di assistere alla prima scena di cannibalismo. Una lunga e inquietante sequenza, forse la più cruda e violenta di tutto il film; ma chi ama questo genere il divertimento è assicurato. I cannibali di "The Green Inferno" non conoscono censura: spezzando braccia, corpi, ossa, bevendo sangue, masticando occhi e interiora, per poi cucinare i malcapitati di turno come se fossero tacchini del Ringraziamento.
Da precisare, "The Green Inferno" prende una strada diversa rispetto al film di Deodato (dal genere found footage), non vediamo nessuno stile reportage e inquadrature sporche, ma un'opera molto più cinematografica, visivamente affascinante, con una bellissima fotografia e dalle immagini nitide e pulite. -Lo spettatore vive e partecipa in prima persona a questa impressionante ed elettrizzante avventura-.
Eli Roth, in conclusione, lancia una critica al mondo dei social network e all'uomo civilizzatore. Infatti a fine film lo spettatore si domanda "…ma chi sono i veri cannibali?".

Dopo averlo visto in anteprima al festival alle 9:00 del mattino […], ora lo vedrò in sala per gustarmelo nuovamente. Il film lo consiglio solo agli amanti del genere (anche se è meno violento secondo me di "Hostel part 2"), ma non so se soddisferà le persone, ma questo è normale, è avvenuto per tutti i film di Eli Roth.
W ELI!

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