I coniugi Chamberlain, accusati di aver ucciso la figlioletta neonata, sostengono che la bimba è stata rapita di notte da un cane selvatico, introdottosi nel campeggio dove trascorrevano le vacanze. I media impazzano, l'opinione pubblica è ostile; mentre la madre, dura ai limiti dell'antipatia, non cede, il padre invece crolla...
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Macché? E' brutto! Fosse stato diretto da Sydney Lumet sarebbe stata tutta un'altra storia. Quella sorta di didascalia, dove si vede la gente comune commentare, è davvero una trovata imbarazzante, atta a facilitare lo sviluppo della trama intensa che un bravo regista e un bravo sceneggiatore saprebbero mettere in scena con estremo agio. Se ne vedono parecchie di quelle didascalie e questo non giova allo spettatore, lo irrita e lo infastidisce non poco. Dopo di che, che dire della ripetitività? La parola "dingo" sarà stata ripetuta almeno una cinquantina di volte. Insomma, non si fanno così i buoni film. "Un grido nella notte" appartiene a quella categoria di film che hanno una trama ottima ma sono fatti male: ottima la storia (tra l'altro vera), mediocre la rappresentazione della medesima.