Stephanie (Anna Kendrick) è una mamma blogger che cerca di scoprire la verità dietro la scomparsa della sua migliore amica, Emily (Blake Lively). Stephanie è affiancata dal marito di Emily, Sean (Henry Golding), in questa ricerca che darà vita a colpi di scena, tradimenti, segreti e rivelazioni, amori, omicidi e vendette.
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Prima parte sembra promettere bene con dei personaggi interessanti : la misteriosa Blake Lively e l'impacciata e ingenua Anna Kendrick..bella atmosfera da giallo-thriller,buona la fotografia, una trama che sembra intrigarsi mano mano che va avanti tra colpi di scena, rivelazioni ,tradimenti e giochi di seduzione..poi tutta un tratto inspiegabilmente vira clamorosamente verso il comedy grottesco...i personaggi si trasformano : Il personaggio di Anna Kendrick da ingenuo si trasforma nel più abile degli Sherlock Holmes anticipando in intuito le indagini della polizia, si susseguono situazioni improbabili e tutto crolla nel sopra le righe, grottesco e nello scontato lieto fine. Un vero peccato, per quelle che erano le premesse...resta cmq la bravura e bellezza delle due attrici. Alla fine potrebbe andare bene come una black comedy
A me è piaciuto molto. Parte lentamente, e pian piano la tensione sale, fino ad arrivare un finale difficile da prevedere e pieno di colpi di scena. Da un thriller ci si aspetta questo. Abbastanza buona l'interpretazione delle due attrici. Consigliato
L'immaginario filmico di Feig - con il ribaltamento dei soliti ruoli maschili e femminili ( è Emily a portare i pantaloni in famiglia, in tutti i sensi ) - è abbastanza interessante e segue una strada già tracciata nei suoi lavori precedenti. Il film non fa fatica a carburare grazie all'affiatamento e la naturale simpatia delle sue protagoniste ma finisce per caricare la storia di troppe svolte narrative, un paio colpi di scena telefonati oltre ad illogicità varie. E anche il miscuglio tra i generi ( black comedy, thriller, giallo ) non aiuta a rendere le due ore di durata meno pesanti. Il voto corretto sarebbe 5/6.
Avendo visto di recente the searching, cercando titoli alternativi son arrivato a questo. Che dire, è carino, man mano che ci si avvicina al finale comincia ad aggrovigliarsi un po' troppo su se stesso.
Tutto il thriller/comedy si fonda sul detto "l'apparenza inganna". Il film si lascia guardare, anche se la trama con lo scorrere del tempo rasenta il ridicolo. Cast più che sufficiente.
Concordo con la maggior parte dei commenti letti qui sotto. Metto un 6, perché alla fine si lascia vedere... 20 minuti in meno sarebbero stati graditi.
Simpatico comic-thriller che ha il suo punto di forza nel non prendersi troppo sul serio, l'intento parodistico copre gli evidenti limiti di sceneggiatura. Nel complesso si rivela una visione piacevole.
Thrillerino che, dopo una prima parte mediocre (sembra un film TV) ma curiosa, diventa la sagra del già visto e delle banalità. Non è possibile che ancora oggi si usi l'espediente
. Film incredibilmente apprezzato dalla critica non si sa per quale motivo. Anna Kendrick insopportabile, bene la Lively (l'unica cosa decente del film).
Un thriller nel quale il regista cerca talmente tante volte il "colpo di scena" e la sorpresa che,alla fine,neanche lui ci capisce piu' di verso,e gira talmente tante volte la "frittata" che risulta "indigesta" perche' non si capisce piu' chi sta con chi ,chi sta fingendo e chi sta dicendo la verita'.La "trovata" ......
e' gia' stata usata e non sorprende piu' di tanto,anzi e' la prima cosa alla quale si pensa.Inoltre gli attori o i loro personaggi,non sono dengi di essere ricordati.Anna Kendrick sembra una ritardata che anche davanti all'evidenza dei fatti,non capisce niente e rimane nella sua "ignoranza dorata".Poi si trasforma in un "genio del male" pronta a tutto e "calcolatrice".Blake Lively ,per giustificare i fatti che succedono ,si trova a che fare con un personaggio arrogante , aggressiva,cinica e anche volgare,e non riesce mai a calarsi in questi panni , risultando irritante,costruita,male, e odiosa.Henry Golding viene sballottato prima dalla parte della vittima,poi del cartnefice poi ancora della vittima e sembra piu' confuso del regista e degli spettatori che devono assistere a questi suoi equilibrismi.Alla fine e' un "polpetttone" mal costruito e raccontato male
Curioso questo thriller che il regista vorrebbe rendere originale...dirigendolo e facendolo interpretare come fosse una commedia; non si capisce se tale caratteristica sia un pregio o forse più un difetto. La storia non risulta del tutto inedita (vedi spoiler) tuttavia la trama si intreccia in maniera intrigante, i dialoghi serrati e ben studiati non smorzano mai il tono e tengono sempre desto l'interesse. Si lascia piacevolmente seguire anche grazie ad un sapiente uso dei flashback. Magari qualche scena forte in più non avrebbe guastato ma lo stesso ne vengono fuori un paio d'ore di onesto intrattenimento.
La presenza della bellissima Blake Lively non fa raggiungere la sufficenza a questa dark comedy dai risvolti thriller. La Kendrick brava e simpatica. Il finale abbastanza deludente e forse un pò troppo sbrigativo.
A tenere in piedi il film sono la bravura della Kendrick ed il fascino fatale della Lively. Ammetto che mi ha tenuto inchiodato alla poltrona per un'ora abbondante, nel momento in cui la commedia prende la piega del thriller/noir il film sembra decollare. Poi, boh, qualcosa sembra non funzionare più, fino ad una conclusione tra il farsesco ed il grottesco che, ahimè, lascia un pò l'amaro in bocca. Nel complesso, Un Piccolo Favore è guardabile, ma non memorabile.
Threiller travestito da parodia..o viceversa, sostanzialmente nonostante la buona prova delle attrici protagoniste è un film nè carne nè pesce. Presente più di un riferimento ad altri film.
Ha le vaghe sembianze del thriller, in fondo la storia effettivamente è un thriller, ma è solo una patina per rappresentare una commedia nera che si svilupperà specialmente nella seconda parte fino ad una parte finale vicina al farsesco. Potrebbe sembrare un film poco riuscito, eppure riesce a giocarsi bene le sue carte in primo luogo nella costruzione dei personaggi e negli attori che li interpretano, adeguati al ruolo e giocando molto sui loro stereotipi che permette di scoprire le loro ambiguità e lati nascosti. La filosofia di questo film è proprio quella di creare un'apparenza per poi andare in direzioni diverse. Non è un capolavoro, questo è certo, tuttavia da apprezzare.
Film sorpresa ... parte come la solita commedia degli equivoci all'americana ma poi prende una piega decisamente noir e addirittura nella mezz'ora finale c'e' qualche momento di Hickcokiana memoria con un gioco di specchi e ruoli pregevole . Peccato che un finale sbrigativo rovini un pò tutto . apprezzabile comunque . la Kendrick in un ruolo cucito per lei . la Lively bellissima femme fatale
Nella prima parte e anche godibile...a tratti commedia thriller drammatico...seconda parte abbastanza grottesca...diciamo che è accettabile ma avrei preferito un altro svolgimento
Il film è avvincente, scorre bene, la trama si infittisce, la tensione aumenta...e poi bam! Il film prende una piega inaspettata e del tutto insensata. Almeno a me è parso che da un certo punto in poi gli eventi fossero un susseguirsi di cose davvero tirate a caso. Peccato
Un intrattenimento tutto sommato discreto, anche se un po' troppo artificioso nella messa in scena soprattutto nel personaggio della Kendrick. Si lascia guardare senza distrazioni, anche perchè le due protagoniste hanno fascino da vendere, ma alla fine dei conti non sembra essere uno di quei filmoni che si rivede con sommo piacere.
E' sicuramente insolito ed originale... fino a mezz'ora si ha idea di vedere un certo tipo di film, dopo, cambiano completamente le carte in tavola. Tra sticom americana e dramma, romantico/sentimentale e giallo. Il mix regge piuttosto bene, però perde colpi sul finale.
Commedia o Thriller? Rosa o giallo? Il miscuglio di questi due non mi piace particolarmente, e questo è forse il difetto di una pellicola che da comunque soddisfazione, con una discreta regia e due brave interpreti.
Verso l'epilogo il regista sembra suggerire lo spettatore di non prendere nulla sul serio, e in effetti la seconda parte diventa così raffazzonata d rasentare il genere demenziale. Peccato perchè questo ibrido di Eva contro Eva +Basic Insticts+I diabolici+Il diavolo veste Prada+Sisters (quello di De Palma) sorprende positivamente. Strapiace la femme fatale semi-lesbo che attira una specie di Doris Day meno sprovveduta e candida di quanto sembri. Le attrici sono brave ed Emily in particolare - nome del tutto inappropriato per lei - è davvero conturbante e lasciva.Poi il gioco si perde in un meccanismo troppo parodistico per essere davvero trasgressivo e vetriolico. Certo si ride spesso, e di gusto, anche quando l'effetto è il contrario cfr. Una sorta di trattenuta commozione. Promuovo comunque un film che ha il coraggio di inserire "Bonny e Clyde" di Serge Gainsbourg e Brigitte Bardot, e che tenta almeno in parte di sfaldare i cliché e le ipocrisie della società americana