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Prima incursione di Lucio Fulci nell'horror, "Zombi 2" è una pellicola cruentissima, cattiva e spietata, che si distacca dagli zombie movie di Romero, nonostante il titolo lo rimandi ma probabilmente sono delle dinamiche di distribuzione a me oscure, in ogni caso in questo film è lontano dalla critica sociale della saga dei morti viventi e si concentra più sulle origini del mito degli zombie, che già nel cinema erano state trattate da film come "White zombies" e "I walked with a zombie" di Tourneur, è così che Fulci ci porta in un'atmosfera esotica in un'isola caraibica dove avvengono fatti strani da qualche tempo, collegati ai riti voodoo dei nativi dell'isola, è un film che ci sta un po' ad ingranare - escluse le prime già cruentissime sequenze sulla nave a New York che anticipano il massacro a cui si sta per assistere - che si prende il suo tempo per creare un'ottima atmosfera esotica tra le palme di questa isoletta e la splendida colonna sonora di Frizzi molto vicina alla world music fatta di tamburi, djembe e strumenti a percussione vari tipici del posto, ogni tanto interrotta da un synth parecchio sinistro, da verso metà film in poi Fulci scatena tutta la sua vena macabra e creativa realizzando delle scene splatter da manuale, a partire dall'incontro con lo zombie sottomarino, scena carichissima di tensione, data anche la situazione di svantaggio della donna aggredita, dato che non può respirare, ma soprattutto la lentezza dei movimenti sott'acqua rende la scena particolarmente ansiogena e claustrofobica, continuando con altre scene ad altissimo tasso di gore, dalla scena al cimitero spagnolo dove uno zombie si risveglia con ancora tutte le larve sugli occhi e stacca la giugulare ad uno dei personaggi, arrivando alla cruentissima scena della moglie del dottore a cui uno zombie cava un occhio portandola verso un pezzo di legno della porta appuntito, con Fulci che non ci risparmia nulla, con degli ottimi effetti speciali per l'epoca ci mostra tutto nella sua crudezza.
L'autore impone una grande regia alla pellicola, abbatte anche la convenzione dell'orrore sempre ambientato di notte e in questo film si scatena quasi tutto alla luce del sole, regala ottime trovate come la soggettiva dello zombie che si risveglia con la terra ancora sugli occhi - e quindi sulla telecamera - scatena tutta la componente macabra, soprattutto in quella che ritengo una delle scene più riuscite del film, il banchetto degli zombie, che stanno divorando le interiora di Paula, in cui Fulci non censura nulla, ci mostra gli zombie piegati a ginocchioni a divorare intestini, milza e fegato come fosse il pranzo pasquale, raccapricciante.
Grande zombie movie, dal discreto successo che convincerà Fulci poi a continuare sulla strada dell'orrore con gli ottimi risultati che conosciamo.