amityville horror (2005)

Difficile ricreare quelle atmosfere horror degli anni `70, complici una fotografia scranata e colori sbiaditi, scenografie reali, e volti scavati (l´impostazione fisica umana varia con i secoli... provate a vedere gli ultimi film in costume e compararli solo con quelli di 30 anni fa, e vedrete come stonano i visi e i portamenti degli attori moderni...), situazioni politiche... insomma, ogni volta che ci si avvicina ad un remake è una patata bollente perchè vivo in testa è l´originale: ebbene, questa volta, seppur vengano sbagliati certi tempi e momenti, il film segue la struttura del predecessore arricchendolo visivamente (forse appunto avendo capito l´impossibilità di ricreare quelle atmosfere horror del `70), seguendo sì la moda visiva moderna alla RING e vari rifaccimenti hollywodiany, ma facendolo con trovate visive da brividi e risultati effettistici di ottima fattura (si vede la mano della ILM).
Insomma, film godibile con un fantastico Ryan Reynolds, potente ed efficace (con delle lenti a contatto inquietantissime), con un finale stupendo e brividoso, un remake che finalmente prova a rileggere il predecessore senza cercare di seguirlo senza idee (vedi dello stesso team il remake di NON APRI QUELLA PORTA, solo nuovo nella pelle e nella fotografoia superdigitalperfetta)
Unica pecca, che nel primo fu il mio incubo da ragazzino per due mesi intiri, il sangue dalle pareti, qui bruciato all´inizio e in più riprese, e tirato via il finale

SPOILER
...in linea con il bellissimo POLTERGEIST, dove la casa si scopre costruita sopra una missione dove sono stati trucidati degli indiani: troppo fumettone e stonato con il resato del film la figura del missionario-assassino, e troppo mal scenografati i resti della missione...

Comunque, un bell`horror dopo tante bugyca(zz)ate ad Alta Tensione fregature con finali a "sorpresa".
Da vedere

si,non è male! sicuramente non è il miglior film horror che ho visto,ma ne vale la pena!

Premetto che nn avedo visto il film origiale non ho metro di paragone con quest'ultimo. Il film comunque è strutturato su una storia parzialmente reale e molto interessante che tratta di possessioni diaboliche, personalemente l'argomento che mi affascina di più nella sfera horror. Che dire, sicuramente il nuovo trend hollywoodiano che prevede montaggi serrati e una "shekerazione" di immagini nelle scene pricipali può non piacere, anche se obiettivamente funziona bene in alcune scene(su di tutte l0esplorazione della cantina). Il voto che è dato è più un 7.5/10 che un 8/10 ma essendo probabilemente l'horror migliore uscito nel 2005 mi sento di premiarlo. Non che la concorrenza sia forte, ma ci si accontenta.