Michael Moore esamina cosa è successo agli Stati Uniti dopo l'11 Settembre. Inoltre descrive i rapporti tra Bush e Bin Laden e come siano diventati nemici mortali.
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Ho visto il film ieri sera...e come diceva qualcuno prima, effettivametne certe notizie per non saperle devi stare sotto una caverna in zone sperdute del mondo....ma secondo me basta molto poco. il film è stato secondo me "sconvolgente" e mette in luce tutte le belle notizie che qui in Italia sono arrivate di volata senza essere prese in considerazione. Non ho mai pensato, e con questo film ho avuto dimostrazione, che l'America sia un paese democratico....quello che viene raccontato alla gente, quello che i media passano, quello che viene dichiarato non è mai conforme a verità....hanno consensi sulla bugia! ho trovato il film durissimo in alcuni punti, e triste perchè da piccola spettatrice non riuscirò mai ad arrivare ai massimi sistemi governativi e mi toccherà stare a guardare le sorti di un mondo volute da pochisisme anime. Questo film tocca, sconvolge, è un film di contro-informazione...un film che porta alla luce tutte o parte delle macagne che ci sono state, che rendono davvero il governo americano...deprimente e disumano. non sopporto chi ancora giustifica perchè vedere certe cose è troppo duro da crederci.....noi sappiamo solo quello che chi ci governa e chi ci informa...decide di farci vedere!!!!!!
Moore continua la tesi già presentata in bowling for columbine della cultura del terrore come metodo di controllo. Penso che il giudizio sui contenuti del film possa risentire molto della propria posizione sulle questioni trattati. A livello tecnico il montaggio m'è piaciuto molto nel senso che raggiunge lo scopo, mettere in ridicolo, passandomi il paragone m'è sembrato in alcuni tratti di vedere blob :-) Per quanto riguarda le informazioni fornite ad alcune ci si può credere o no, come quando presenta i documenti sullo stato di servizio di Bush, per quel che so io può averli scritti lui, non ho la possibilità di verificare.
Ribadisco quanto già stato detto, è strategico distribuire un documento del genere pre-elezioni, senza che la controparte, quella faccia da burattino manovrato del presidente Usa, non possa (più ormai, e chi gli crede...) far sentire la sua campana. E' crudo, questo documento, a tratti si rabbrividisce, a tratti ci si commuove. Considerando però che stando a quanto si vede, tutte le furbate del presidente repubblicano vengano fatte di nascosto e quindi la verità viene sempre imboscata, è davvero strano che un simile documentario sia stato distribuito senza censura. Possibile? Chi lo ha sponsorizzato? I democratici?Non credo, visto che durante qualche scena si andava anche contro di loro. Sarebbe interessante sapere chi ci sta dietro....
A mio parere il clamore che ha circondato questo Fahrenheit è esagerato .Non per l'ottima idea di presentare un documento così specificatamente mirato alla distruzione di un uomo che si è trovato in una situazione difficilissima ed ha sbagliato pressochè tutte le scelte più importanti ,ma perchè bene o male i fatti riportati da Moore erano già noti....comunque apprezzo la scelta di distribuire la pellicola nelle sale ,un mezzo in grado di raggiungere molte più persone.Disprezzo il fatto che si faccia pagare biglietto pieno per quello che comunque rimane un documentario ,con costi di produzione da documentario.....a tratti molto interessante ,a tratti fin troppo ironico .In alcuni casi di pessimo gusto....la signora che piange il figlio morto in Iraq di fronte alla casa bianca ,propoganda di basso livello....(penso tutti possano comprendere il dolore delle migliaia di famiglie americane che hanno perso dei cari laggiù....Moore si serve di questo dolore gratuitamente...non mi è piaciuto...)....Un documento ricco di pregi e difetti ma comunque da vedere. Se interessa a qualcuno di seguito riporto le inesattezze ,o meglio ,i particolari che Moore ha omesso : 1 - Moore dice che in un articolo del Washington post è riportato la notizia secondo cui Bush avrebbe passato ,nei primi 8 mesi del suo madato ,il 42 % del tempo in vacanza .Moore non dice però che il quotidiano spiega come questa percentuale includa anche il tempo che Bush ha passato nella sua residenza estiva lavorando e incontrando Premier di altri paesi. 2 - Moore spiega come la famiglia Laden abbia lasciato gli Stati -Uniti dopo l'11 settembre .In realtà è risaputo che questi sono partiti solo quando lo spazio aereo è stato riaperto . 3 - Il gruppo Carlysle non è controllato dalla famiglia Bush .Tra gli investitori c'è anche il finanziere George Soros ,sostenitore del democratico Kerry . 4 - Non è vero che quando Bush era governatore del texas abbia incontrato membri del governo talebano dell'Afghanistan... Le inesattezze sono anche altre...credo sia giusto conoscerle...
Valida pellicola (visto che film e documentario non vanno bene) di propaganda (JoJo), unidirezionale (Bush incarna tutti i mali dell'America), ma comunque di estremo interesse, in parte ironica e ben confezionata (se non fosse per le rapide sequenze di immagini sottotitolate non sempre facili da seguire).
L'uso del sentimentalismo, in certi casi, non lo considerò nè immorale, nè controproducente. Il dolore e il valore della vita sono universali, ma questo vale per tutti i paesi e tutte le guerre. Più che una riflessione contro Bush, la parte finale, è una riflessione sulla guerra, le armi e gli eserciti.
Esasperati certi contrasti (uno fra tutti, l'aquilone del bambino).
Certe espressioni di Bush sono inquietanti. Sembra Homer quando pensa. Cioè non pensa. Sembra imporsi di pensare. Poi a fatica termina le frasi. Stiamo lavorando su ... su ... su questioni molto importanti. Tra qualche giorno farò qualcosa. Vedrete. Intanto guardate che colpo (golf).
Mi hanno spaventato i ragazzi che ascoltano rock/metal per guidare i carri armati. La musica non solo motiva, ma serve a "coprire" i sussulti delle loro fragili coscienzei. Spara senza pensarci su troppo.
Da vedere e da filtrare. Moore è troppo impegnato a litigare con Bush e si fa prendere la mano. Anche lui vittima del potere?
Da vedere! e' molto interessante e i sottotitoli non riescono ad appesantire il racconto. Secondo me fa vedere la vera faccia dell'america e del suo presidente!
Eh si diciamo una prima parte interessante, ma anche abbastanza nota se leggi un pò i giornali e internet, mentre è rivelatrice se non sei stato attento nei mesi scorsi, ma anche un pò confusionaria. La seconda parte un pò lenta, un pò troppo lacrimevole (si sofferma troppo sulla signora con il figlio al fronte) e un pò troppo sparata a zero su Bush.
In qualche punto il mio pensiero: 1) Non è giusto farti credere che prima dell'invasione americana, l'Iraq fosse un paese felice, libero dove i bambini giocavano spensierati con gli aquiloni, e quindi è colpa di Bush se ora sono in queste condizioni di guerra. E' voler convincere per forza che GWB è il male e Moore è l'antidoto. L'Iraq è stato governato da una dittatura particolarmente repressiva e violenta e aveva i suoi enormi problemi, certo l'arrivo degli americani ha portato alla guerriglia urbana, sono passati dalla padella alla brace, ma che prima fosse il fantastico mondo di Amelie.... 2)Avrei puntato di più sui guai che l'amministrazione Bush sta facendo, concentrata com'è nel perseguire i suoi scopi bellici, a partire dalla disoccupazione (aumentata negli ultimi anni), dai problemi che non sono stai risolti in 4 anni, dalla perdita di competitività delle aziende americani e dai loro tonfi terribili. 3)L'idea della madre che evolve da donna patriottica all'opposto, è il messaggio che manda, ma scusate forse sarò cinico, cosa ci si può aspettare da una guerra, se non morte e dolore. Parto dal concetto che nessuna guerra è giusta e che un paese non dovrebbe arrogarsi il diritto di mandare in guerra il suo popolo.....farlo morire, rovinargli la vita e infine dimenticarsi di lui. Gli Stati Uniti lo fanno, l'hanno fatto in Europa, in Vietnam, in Somalia, in Iraq prima e dopo, ovunque sono andati, e il popolo segue il suo leader e spesso i suoi (di lui) interessi. Allora Moore invece di fermarsi sulla tragedia di una madre che è la tragedia di mille madri, poteva far capire meglio come mai Bin Laden è sparito, come mai nessuno si occupa di lui (finchè non tornerà utile occcuparsene magari tra un mesetto....), come mai Saddam e sbucato fuori a pochi giorni dalle primarie, è così che poteva mettere maggiormente in guardia il popolo, far vedere che il burattinaio Bush non si ferma davanti a niente per i suoi scopi, anche a tenere per mesi, per anni, secondo il suo calendario politico, i suoi soldati a morire nel deserto. L'amministrazione è colpevole in tanti punti, però bisogna prendere quelli giusti, una madre che piange il figlio in guerra è purtroppo normale, non normale il motivo per cui il figlio doveva stare ancora là. 4)Interessante sono i discorsi sia sul 'patriot act', che effettivamente da un'idea di come il terrore mediatico sia l'alleato migliore per Bussh & CO., sia sul reclutamento da supermarket che viene fatto dei giovani, promettendogli tutto e tutti, tranne poi, quando tornano a casa semi distrutti, abbandonarli a sè stessi (Vietnam docet).
Nel complesso un film che poteva essere migliore e anche criticare in maniera più costruttiva e obbiettiva.
PS L'inizio tutto buio durante l'attacco è comunque geniale.
Non è un film assolutamente, è un documentario. Le poche trovate "artistiche" sono di troppo facile effetto. Ma dò 8 perché concordo col "non perdetelo": è bene rendersi conto di certe cose. Certo, il regista è di parte. Certo, non siamo sicuri che tutto quello che racconta sia vero. Ma quello che mi ha colpito, e che non bisogna dimenticare, è che POTREBBE essere vero, che certi intrallazzi e giochi di potere sono possibili e saranno successi, se non in questo caso, in altri. Pensiamoci sempre!
Da vedere, anche se non dice granché di nuovo (se siete uno che sa in che mondo vive e che non si accontenta delle quattro *******te che dicono i tg per informarsi. Se invece solitamente non vi ineressa informarvi, andate a vedere questo film e scoprirete un universo tutto nuovo ;-). QUel che dice, in due parole, è che dietro a Bush figlio, persona mediocre e forse un po'stupida, c'è un gruppo di potere che ha strumentalizzato l'attacco alle torri gemelle per fare affari. Il gruppo di potere di cui parla il film fa affari con la guerra e con il petrolio. Il film dimostra come Bush & co si siano spudoratamente inventati i motivi per combattere due guerre in nome della sicurezza degli states... quando in realtà della sicurezza dei cittadini americani niente importa a nessuno. Non è un film. Andate a vederlo tenendolo ben presente.
Sufficiente perchè l'informazione è giusta anzi sacrosanta. Ciò non toglie che, sebbene ogni cosa al mondo vada interpretata e pesata secondo i propri valori, in questo caso lo spettatore deve fare un enorme lavoro di selezione e filtraggio delle nozioni che si ricevono. Un film eccessivamente di parte, cosa che diventa un paradosso, visto l'argomento trattato; ingiustificatamente patriottico e tendenzialmente mirato a colpevolizzare una sola persona, cosa che di per sè mi appare di una ottusaggine e grettezza uniche.
I concetti più fastiodiosi, a mio parere, di tutta la pellicola sono:
1 - Il fatto che Moore parli di Bush e Staff al suo seguito, così come di tutte le autorità governanti che cita, come se facessero parte di una realtà che non riguardi il cittadino medio, se non per il fatto che gli impongano una guerra di interessi. No, dico, ma chi diavolo lo ha votato Bush, i politici e i petrolieri? Avrà pure manomesso i dati elettorali, ma il 49% lo aveva comunque raggiunto.
2 - I soldati sono persone che partono per andare a morire in guerra. Il romanticismo lasciamolo per i film come "Salvate il soldato Ryan", per favore. La madre che piange come un vitello obeso per il figlio morto, cosa minchia si aspettava? Se fosse stata così convinta dell'inutilità della guerra, perchè non lo ha convinto ad arruolarsi tra le fila del buon vecchio Mc Donald's, invece che tra le fila dell'esercito? Che diavolo, questi americani riescono ad essere così contraddittori e paradossali in ogni loro sfumatura che lasciano basìto pure un voltafaccia come me!
E rimane comunquesia il film che ho più sofferto (ancor più di Dogville!!) e che mi ha strappato più sbadigli, tra tutti quelli che ho visto quest'anno.
Ho dato sette perchè è sicuramente da vedere. Certo non so se si può parlare di film in questo caso, a mio parere ul film è un'altra cosa. Purtroppo Moore stavolta si è lasciato un pò prendere la mano, pur trovandomi daccordo con le sue opinioni. Ripeto, la pellicola è da vedere, poi ognuno tiri le sue conclusioni.
un documentario coraggioso che va visto se non altro per aprire gli occhi su ciò che accaduto e che continua ad accadere nel mondo. non servono molte parole, le scene si commentano da sole. Dubito che in Italia un film del genere sarebbe potuto entrare nella sale. Non condivido chi lo ritiene noioso e difficile da segiure, anzi credo sia fatto appositamente perchè i contenuti siano accessibili a tutti e non manca anzi di momenti di sottile ironia. ricordiamoci che è uscito sotto le elezioni americane, se fosse stato costruito in maniera complessa e non accessibile a tutti avrebbe perso il suo scopo propagandistico, che c'è, indiscutibilmente. se di fronte a certe immagini ti annoi devi avere qualche problemino....
Molto molto interessante, un film-documentario decisamente contro la guerra, questa guerra bastarda e assetata di soldi. Mi ha fatto molto riflettere e mi ha riconfermato tutto ciò che ho sempre pensato sia di Bush che della guerra in generale.
la democrazia ha fallito. non v''è dubbio alcuno...
perchè, signore e signori, è così che va il mondo... chi decide chi comanderà per i prossimi anni non sono io, che scrivo queste incazzatissime righe, o voi, che vi prendete la briga di "investire" 10 minuti del vostro tempo per lodare Fahrenheit 9/11... chi conta davvero sono quei milioni e milioni di bravi cittadini che comprano il giornale e passano direttamente dall''oroscopo alla pagina dello sport, che hanno smesso di interessarsi di politica quando hanno scoperto che razza di delinquente fosse craxi, che hanno la tv sintonizzata su rete4 9 ore al giorno, che sono convinti che l''iraq sia in sud america, che sperano ancora in un milione di nuovi posti di lavoro e nella pensione minima a 1000 euro, che ogni mattina acquistano in blocco l''unità, liberazione, il manifesto e 2 fette di prosciutto per tappare le orecchie, che hanno versato lacrime amare per il napoli in c1...
mi ha stupito l''indignazione di alcuni per i brogli che hanno portato all''elezione di Bush... ehi, ragazzi, il VERO dramma è che, se non il 51% (come voi giustamente fate notare), quell''idiota figliodipapà è comunque riuscito a rastrellare i voti del 49% degli americani!!! ma vi rendete conto di cosa sia la politica nella più grande e vecchia democrazia del pianeta?!
mi viene il dubbio che gli americani possano essere stupidi, cattivi, ignoranti o chissà cos''altro: "come cacchio è possibile che metà di loro abbia dato il proprio voto ad un tale deficiente?!?! devono essere rin********ti per forza!"... la realtà è che sono semplicemente sottoposti a torture mediatiche estremamente più raffinate di quelle in voga qui da noi (dove comunque ci siamo accaparrati un certo berlusconi, non crediate che ci sia andata molto meglio!)!! datemi 2 miliardi di dollari da investire in comunicazione e farò eleggere uno scimpanzè!!!
solo chi mantiene ed alimenta l''ignoranza può sperare di conservare il potere... ecco perchè la democrazia ha fallito... "panem et circensem"!!!
anche fahrenheit non sfugge a questa regola... moore (coraggioso, bravo e furbo) l''ha capito da un pezzo, e non ha realizzato un documentario per far capire, o per educare, ma solo per CONVINCERE... e lo ha fatto utilizzando un arsenale mostruoso: documenti, risate, fatti, insinuazioni, una carica emotiva senza eguali (il braccio maciullato del bambino irakeno mi rimarrà negli occhi per un pezzo...)... chiunque sia a favore della guerra viene ridotto in 2 ore a losco affarista assetato di petrolio...
PERCHè MOORE NON HA DETTO CHE IL REGIME DI SADDAM HUSSEIN HA PROVOCATO IN 30 ANNI 2 000 000 DI MORTI (quando gli zeri sono SEI, si parla di milioni!!), E CHE QUESTO REGIME ADESSO NON C''è PIù?! perchè non l''ha fatto?!?! mi sarebbe bastata una citazione, 7 secondi, non di più... tanto sarebbe stato sufficiente per rassicurarmi sul fatto che il regista voleva realmente sollevare problematiche, indurre la gente a PENSARE... e invece no!! anche lui è caduto nella trappola del volere assuefare il pubblico alla propria idea, senza lasciare alle persone la possibilità di giudicare individualmente, non fidandosi della nostra, della MIA capacità di raziocinio... perchè anche tu, moore, ci hai voluto trattare come hanno fatto a loro volta i vari bush e berlusconi?!
Semplicemente splendido....un documenterio molto coraggioso ke ci presenta un'America e un mondo non come vorremmo ke fosse ma come è in realtà,senza aggiustamenti o faziosità....le interviste e i discorsi sono quelli reali...è un'opera ke fa riflettere molto.........in quanti di fronte all'attentato dell'11 settembre o davanti alle atrocità della guerra in Iraq, girano la testa e continuano aleggere la favola della capretta?? Sono tanti purtroppo........questo non è un film politico o fazioso.....è al contrario un film molto patriottico e semplicemente contro l'ignoranza. Andatelo a vedere merita
Do nove solo perchè non è un film...e secondo me non ha quel filo conduttore di bowling for columbine. è un documentario che apre gli occhi e ogni tanto ci vuole. La speranza è che qualcuno faccia cose simili anche sui giochi di potere italico-nostrani. Il film bilancia bene il carattere irridente su un imbarazzante padrone del nostro mondo e quello documentaristico sui disastri di una guerra sensata solo a paperopoli. Chi lo definisce un'accozzaglia di *******, sostenendo che contiene solo falsità, non è detto non capisca nulla di cinema (proprio perchè non è un film); è solo il caso che si svegli, il bianconiglio se ne è andato da un po'...
anche se l'ho trovato un po' lento verso la fine (forse perchè non ho mai amato il genere documentario) reputo questo film decisamente bello e interessante. Credevo fosse molto più di parte mentre si limita a mostrare fatti veri senza esagerazioni né battute particolarmente cattive. Che uno sia d'accordo o meno su ciò che pensa Moore secondo me in questo film non troverà niente su cui ridire o commentare. Fa vedere i fatti esattamente come stanno, e da qui uno può pensare ciò che vuole. Inoltre me lo immaginavo più sul divertente, mentre è serio con un leggerissimo pizzico di ironia nella parte iniziale. Alcune cose addirittura scioccanti, assolutamente da vedere. Non mi supisco che Tarantino l'abbia fatto vincere a Cannes e se prima avevo qualche dubbio sul fatto che la vittoria di Moore fosse esclusivamente per motivi politici ora non ne ho più. Voto 8,5
film difficile da valutare. Costruito molto bene, ma davvero forte solo per gli americani, che si trovano di fonte alle prove di una delle ennesime truffe che il potere a stelle e strisce ha riservato loro...per gli spettatori non yankees, un misto di divertimento, cose già sapute, disgusto sempre latente e, per quanto mi riguarda, qualche critica politica. Non credo che i democratici possano essere la panacea di tutti i mali. Kerry si è presentato alla sua convention accompagnato dai commilitoni in Vietnam...di guerra in guerra, the show must go on. Momenti indimenticabili: la pubblicità dei prodotti "antiterrorismo" e gli sproloqui degli industriali sulla questione irachena. In generale, meno pungente e profondo di ROGER AND ME e BOWLING A COLUMBINE. Speriamo serva ad aprire qualche occhio....
mi aspettavo qualcosa di più a dire il vero, anche se alcuni documenti visivi sono davvero eccezionali. Una grossa pecca del documentario di moore è stata a mio avviso il non aver troppo approfondito la vicenda delle elezioni vinte da bush con brogli elettorali. Ne avrei parlato di più anche in relazione all'11 settembre, non ha detto quasi nulla dell'aereo schiantatosi sul pentagono di cui non si sono mai trovate tracce concrete... Insomma, bisognava rinfrescare meglio la memoria sui fatti accaduti prima, che velocemente tendiamo a scordare....
il film è davvero commovente e ironico al tempo stesso.. michael è davvero un grande!!!! ma dov''è finita la pubblicità per questo film?? uno scandalo!
un film destabilizzante, unico, decisamente meglio di "Bowling a Columbine". Michael Moore riesce a stupire, a trascinare lo spettatore in ragionamenti deduttivi, ma soprattuto riesce a dare prove convincenti di come stanno realmente le cose...Imperdibile.
9 SOLO perchè nei suoi libri c'è scritto molto molto di più e varie cose sono spiegate in modo più ampio, ma è un film e in quanto tale non si ha il tempo necessario per approfondire tutto...Più che vedere il film, consiglierei di leggere i suoi libri
Semplicemente illuminante...molte cose, è vero, le si sapevano già, ma un conto è vedere con i propri occhi, leggere i documenti, ascoltare da chi quelle cose le ha davvero vissute...non mi è mai piaciuto Bush, ma in realtà l'idea del sogno americano non mi ha mai abbandonata...grazie a questo film ho aperto gli occhi su tante cose, ho capito di non dover essere categorica e che la guerra è solo morte e violenza e non ha senso in nessun caso...
Mi aspettavo di più, non dice molto di più di quello che in molti già sapevano...spero che il messaggio raggiunga invece chi si ostina a credere alle belle favole. Se pensate che una minima parte di ciò che succede veramente arriva all'opinione pubblica, immaginate oltre a questo cosa può esserci dietro?
do un 7, media tra il 9 della prima parte e il 5 della seconda. non entro nel merito di politca, schieramenti, destra, sinistra ecc, comunque un film assolutamente da vedere, che sicuramente alla fine fa riflettere. ottima la prima parte, con una bella ricostruzione di tutti gli antefatti e una serie di particolari, vicende e intrecci che danno al film una certa connotazione rigorosa e scientifica. negativa, a mio parere, la seconda ora, troppo "americana", troppo emotiva, c'entra poco col resto del film; non mi ha dato niente di nuovo.. bush è un fenomeno, visto in alcuni atteggiamenti mi ricorda il berlusconi che fa battute ecc.. capisco perchè vadano d'accordo. ma a chi è in mano il mondo !!
Un saluto a tutti, nuovi e vecchi, belli e brutti. Do 10 al film di Moore, semplicemente per il coraggio che ha nell'affrontare le cose. Film di parte? Può darsi: ma bilancia l'informazione ultra faziosa che ci siamo dovuti subire in questi tre anni di amministrazione Bush. Ovvero quella di un presidente eletto illegalmente, che non ha il consenso della maggioranza del popolo statunitense, che fa forza sull'ignoranza della gente (come facevano Hitler, Mussolini, Stalin, Saddam Hussein e via dicendo...). Ma il film di per sè è confezionato benissimo, non lascia noia allo spettatore, il montaggio è veramente degno di un grande regista. Non per nulla ha vinto la Palma d'Oro a Cannes: ricordiamolo. O sono faziosi anche i giurati di Cannes??? Qui non è questione di essere di destra o di sinistra, pro o contro America: la questione è che siamo nelle mani di uno psicopatico, il resto conta poco.
Non è di certo un film da dieci, non mi sento di dare un voto al coraggio, perchè non stiamo votando il coraggio (cmq molto) ma un film e devo dire che mette mlta carne sul fuoco e poi approfondisce poco, approfondisce solo la storia della madre...(poi danno del fanatismo agli islamici, esporre ogni giorno la bandiera degli stati uniti e roba da dopoguerra -_-'' eppure lo fanno in moltissimi) a parer mio le scene crude potevano essere evitate, anche se per ovvie ragioni questo film non è raccomandato ai più giovani. Bisogna vederlo perchè è un bel film, volenti o nolenti ha già fatto storia, introdurrà sempre di più un genere di film bellamente ignorato da tutti, sarà un ricco argomento di discussione (basta vedere questi commenti :P). Cmq devo dire che rispondere a quelli che mettono uno è ridicolo, senza fine. Non voglio insultare nessuno, ma questa gente o è troppo orgogliosa, o vuole solo rompere un po', perchè non credo che le persone siano così stupide da negare l'evidenza.... dire falso a cose documentate ampliamente... vabbe' è così che gira al mondo, volevo dire cmq che quelli che mettono 1 con un commento di mezza riga non meritano considerazione...
Un film cosi' e' da vedere assolutamente, qualcuno dovrebbe buttare fuori questa gente che vota negativo solo per il gusto di rovinare una media per un film che merita, andate a giocare a carte invece di perdere tempo vi manderei tutti in esilio sulla luna........!!!!
Mi aspettavo peggio... Invece in fin dei conti fa aprire gli occhi su molti punti, forse nel 2°tempo si tira troppo x le lunghe, ma da vedere x farsi 1 idea d come vanno le cose :)
Bellissimo documentario anche se la prima parte (ironica e coinvolgente) è netttamente superiore alla seconda (dove Moore ha calcato un pò troppo la mano). Però ci vogliono dei film così (anche se bowling a columbine è imbattibile)
Non sto ad aggiungere altro a quello che è già stato scritto, anche perché è di gran lunga molto di più di quello che avrei scritto io. Dopodiché, devo dire che non mi è piaciuto tantissimo, l'ho trovato un po' troppo retorico e fazioso, specie nel finale. Inoltre, se spera di togliere voti ai repubblicani con questo film, secondo me Moore ha sballato completamente. Come dice il voto, avrebbe potuto essere migliore.
E' stato come assistere alla discussione di una tesi dopo anni di approfondito studio. Per chi si è tolto da tempo le fette di prosciutto dagli occhi o per chi non le ha mai avute, potrà sembrare un toccante sunto di una realtà atroce, per chi si è illuminato solo dopo la visione, ahimè gli interrogativi sono appena all'inizio... Moore ha le possibilità economiche di sbattere in faccia certi retroscena, ma le possibilità intellettive, beh quelle le abbiamo tutti e nonostante i loro tentativi di appannarci tramite qualsiasi mezzo di informazione e qualsiasi frivola argomentazione, dobbiamo saper emergere, fermarci a riflettere e guardare oltre... La causa non è un solo uomo, non è una sola nazione, è una violenza collettiva e sponsorizzata da tanti, troppi individui che intingono le loro luride mani ancora bagnate di sangue nel petrolio nero... Sembrerà eccessivo, ma sappiamo bene che anche Moore non è certo il nuovo Messia, che potrebbe essere anche lui corrotto...magari potremmo trovarlo il giorno del Ringraziamento che mangia il tacchino in casa Kerry.... Troppo scettica? No! è che bisogna avvalersi di molta prudenza nel prendere per oro colato tutto quello che ci propinano ormai e non è una questione di fazioni politiche, il disgusto non è nè di destra nè di sinistra...è totale!
Darei 10 per i contenuti, perchè un film di denuncia così ci vuole e perchè, a parte la lettera del ragazzo morto in guerra che avrei evitato, non c'è nulla di superfluo. Però devo anche ammettere che Bowling for a Columbine era molto più bello (secondo me) e profondo, c'era un grosso lavoro di ricerca dietro e un indagine sulle cause che mi era piaciuta davvero. Qui la denuncia rimane un pò più fine a se stessa, i fatti sono tutti già più o meno noti e l'80 % fatta con spezzoni di repertorio commentati dall'autore piuttosto che con filmati girati di suo pugno (forse una scelta registica per sottolineare l'oggettività di quanto si mostra)... Grande ironia e forza.
E' un cinema che graffia quello di Michael Moore. Ma non lo fa con gli artigli dell'offesa o degli slogan preconfezionati. Le sue armi sono una lucida ironia (terribilmente irresistibile quando chiede ai membri del Congresso di firmare il modulo per far arruolare i propri figli nei Marines...) e le informazioni circostanziate dalle quali scaturiscono domande le cui risposte sconcertano per la loro cruda semplicità. Imperdibile.
Ci voleva che qualcuno con le palle facesse un film del genere! Certamente quello che Michael Moore ha svelato è solo la punta dell'iceberg ma è un buon inizio perchè la gente possa aprire gli occhi e cominci a ragionare con la propria testa! Certi particolare così evidenti e poco opinabili sono davvero inquietanti... per i cospirazionisti la vita deve essere davvero difficile li negli Usa! Quando penso che il futuro dell'italia potrebbe essere ciò che accade adesso negli USA.. mi vengono i brividi. In bocca al lupo Michael... e ringrazia Dio per essere ancora vivo!!!
Per evitare di essere accusato di fare critica politica direi che il film è a mio parere molto bello, sembra più un documentario molto brillante, con una prima parte molto bella e vivace che ti tiene ancorato al video ed una seconda un pò più lenta e forse riflesssiva.. credo che il bello sia soprattutto il fatto che in questo film c'è un pò tutto da spunti ironici a drammatici a d altri di profonda riflessione. Per quanto riguarda il discorso politico, non credo abbia senso farlo, per 2 motivi: primo perchè in questo film riporta fatti e ammetto che li documenta molto bene (non credevo prima di vederlo) e secondo perchè tutti quegli ambiti dove non ha ovviamente prove (chi è stato il vero artefice dell'11/9, perchè ha voluto dire certe bugie) li lascia molto vaghi ritengo giustamentre, ma è innegabile che abbia fatto, il regista, un lavoro di ricerca e di riflessione enorme e soprattutto che la maggior parte delle supposizioni che fa siano sostenute ampiamente da dimostrazioni e da fatti..
Noto qui che i giudizi su questo film sono prevalentemente legati alla fede politica, non al cinema. "Il film fa schifo ed è pieno di menzogne" se si ama Bush, e si salta completamente la desrcizione delle immagini o del montaggi, viceversa il "film è stupendo", se si odia l'operato di George. Mi sa che sarà difficile parlare di cinema trattando di questo ducumentario. Io ci provo. Premetto che mi è piaciuto di più Bowling for Colombine. L'ho trovato più originale, molto più rivelatorio per me (sull'uso di armi, il Canada, Charlton Heaston...), meno bricolage di video e di montaggio. Bowling è più girato e con più trovate del regista, più presenza. In fahrenheit 9\11 tutta la parte finale di intervista ai soldati, ai familiari l'ho trovata un pò un avvalersi del dolore, un situazioni già riviste anche in duemila programmi TV. Mi ha annoiato. Umanamente un grandissimo rispetto per quella madre, ma se volesi fare un film di casi umani non mi basterebbero 200 ore di pellicola. Quando non "casca" nel testimoniare questo, Mooore è secondo me regista molto più brillante. Ora, sottollevando queste cose forse per qualcuno passerò come estimatore di Bush, ma invece tengo a sottolineare che sono sempre stato contro la guerra in Iraq e ritengo Bush un presidente poco intelligente e alla guida del paese sopratutto per suo interesse. Lo sapevo sicuramente già e quindi fahrenheit 9\11 mi ha fatto scoprire poco. Molto bella , cinematograficamente intendo, la scena buia con i rumori dell'attentato alle torri gemelle: Tarantino a Cannes avrà sicuramente visto un parallelo con la scena della sepoltura della sposa in Kill Bill 2. E "belle" le immagine dei grigi detriti svolazzanti in rallenty. In sunto, un buon documentario da vedere, ma che nella parte finale (da Britney Spirits in poi) mi ha un pò annoiato. Carine le due vecchiette nel finale, testimoni meno scontate di soldati e mamme. Per chi non la visto, consiglio di più Bowling for Colombine.
Il film mi è piaciuto, Moore ci sbatte in faccia molte cose, fa nomi e cognomi ed è difficile pensare che siano tutte bugie pe quanto uno voglia essere scettico...il taglio documentaristico è notevole ma nel secondo tempo il regista su butta nella retorica senza troppi complimenti. La scena esilarante è quella dove Bush tira un colpo a golf dopo aver rilasciato una dichiarazione importante sulla lotta al terrorismo! Se quelle di Moore sono veramente fandonie, attendo una risposta decisa da parte dell'amministrazione Bush.... Inoltre ritengo che, a prescindere dal pensiero politico, bisogna ascoltare e vedere anche le cose che potrebbero non piacerci ma che potrebbero essere vere....
Chi l'avrebbe detto che dopo aver fatto parte dei Griffins avrebbe fatto dei documentari così originali?! Ottimo Michael! Il suo punto di vista si può condividere o meno ma i suoi documentari sono realizzati bene e in maniera originale
credo sia da vedere e in un certo qual modo ingiudicabile. è un opera da ammirare perchè è stata fatta, e in questo risiede il suo valore; un tentativo di documentare in maniera credibile la storia degli ultimi anni. alcune verità che emergono sembrano inoppugnabili.. al di là del montaggio atto a comfermare una tesi d'accusa, la pochezza mentale e l'incapacità dannosa di bush, emergono prepotentemente dai fuori onda e dall'abituale linguaggio dell'uomo piu' potente della terra. per noi europei, il dialogo e i modi western usati per dipanare le questioni internazionali, sono quantomeno riprorevoli... ma non so' se negli stati uniti saranno in grado di cogliere altre sfumature oltre bene/male, guerra/pace etc etc. da uomo di poca fede mi chiedo se cio' che emerge da fahrenheit sia una qual forma di verità diffondibile e dunque vagliata dalla censura. oppure se il gioco che fà alla parte politica avversa lo abbia aiutato nella distribuzione o a vincere la palma d'oro... cio' che rimane a me personalmente, è la sicurezza infantile che la guerra sia una gran porcata e chi muore da entrambe le parti siano i poveracci... con l'aggravante per noi civili occidentali, di far poco per combattere le decisioni delle nostre tolleranti democrazie. l''aspetto piu' triste sono i racconti dei soldati e il loro stupore nel fraintendimento della loro missione; veramente credono di portare pace, sono intrisi di valori ipocriti e morire in guerra non è contemplato o accettato, come se si trovassero in un videogioco. in buona sostanza, io credo che moore non sia un genio ma sia stato geniale a realizzare un film unico e a rassicurarci che essere antibush non signiichi MINIMAMENTE essere antiamericani... come se essere antifascisti ai tempi di mussolini dovesse significare odiare l'italia
credo sia da vedere e in un certo qual modo ingiudicabile. è un opera da ammirare perchè è stata fatta,e in questo risiede il suo valore; un tentativo di documentare in maniera credibile la storia degli ultimi anni. alcune verità che emergono sembrano inoppugnabili.. al di là del montaggio atto a comfermare una tesi d'accusa, la pochezza mentale e l'incapacità dannosa di bush, emergono prepotentemente dai fuori onda e dall'abituale linguaggio dell'uomo piu'potente della terra. per noi europei, il dialogo e i modi western usati per dipanare le questioni internazionali, sono quantomeno riprorevoli... ma non so' se negli stati uniti saranno in grado di cogliere altre sfumature oltre bene/male, guerra/pace etc etc. da uomo di poca fede mi chiedo se cio' che emerge da fahrenheit sia una qual forma di verità diffondibile e dunque vagliata dalla censura. oppure se il gioco che fà alla parte politica avversa lo abbia aiutato nella distribuzione o a vincere la palma d'oro... cio' che rimane a me personalmente, è la sicurezza infantile che la guerra sia una gran porcata e chi muore da entrambe le parti siano i poveracci... con l'aggravante per noi civili occidentali, di far poco per combattere le decisioni delle nostre tolleranti democrazie. l'aspetto piu' triste sono i racconti dei soldati e il loro stupore nel fraintendimento della loro missione; veramente credono di portare pace, sono intrisi di valori ipocriti e morire in guerra non è contemplato o accettato, come se si trovassero in un videogioco. in buona sostanza, io credo che moore non sia un genio ma sia stato geniale a realizzare un film unico e a rassicurarci che essere antibush non signiichi MINIMAMENTE essere antiamericani... come se essere antifascisti ai tempi di mussolini dovesse significare odiare l'italia
Pensavo che dopo bowling and colombine ( che vi consiglio vivamente di affittare) Moore avesse subito una caduta di stile realizzando un polpettone politico, bene mi sbagliavo di grosso...Moore in questo suo nuovo film mette ironia, umanità e probabilmente con certe immagini schok ( come il soldato carbonizzato o i feriti di guerra) provoca il tipico spettatore benpensante americano abituato al succo di pomodoro, non annoia e fa nascere in gola un urlo di sdegno. Il mio dieci se lo merita tutto, unica piccola pecca ha sfiorato il tema delle torture in Iraq che andrebbe approfondito, ma probabilmente sarebbe andato fuori tema. Ah e una cosa, non iniziamo a dire che questo film è solo per le persone di sinistra....Perchè il tema della guerra e della corruzione del potere dovrebbe interessare tutti, di qualsiasi schieramento politico siano.Altrimenti entra in campo la superficialità.
Il documentario di Moore è ineccepibile sia nel contenuto, sia nella forma. Conferma in sostanza il grande talento del documentarista( già emerso nei precedenti lavori). Al di là dei giudizi tecnici, il film è coraggioso perché mostra con tanto di documentazione un’altra verità, o meglio ( per come la vedo io) la verità. La denuncia di Moore è feroce, tanto che la sua abituale ironia non riesce a stemperare la rabbia che si percepisce per l’intera durata del film. Io ho sorriso davvero poco, perché pur conoscendo i risvolti politici di cui si parla nel film, vedere il vuoto assoluto dietro agli sguardi di Bush e company; sentire le urla disperate, le invocazione d’aiuto di quell’11 settembre dietro lo schermo completamente buio( scelta geniale di Moore di non propinarci per l’ennesima volta le immagini delle torri); ascoltare il pianto angosciante e inconsapevole dei bambini e delle donne irakene, mi ha turbato non poco. Il documentario è un macigno di emozioni, si esce dal cinema sconfortati. Ma poi si pensa al coraggio di quei soldati che ammettono verità scomode( sicuramente avranno avuto conseguenze dure); di quella madre che si espone in prima persona perché suo figlio abbia giustizia, dei molti testimoni che raccontano la loro esperienza senza falsi patriottismi. Il coraggio non è solo di chi ha pensato e prodotto il film, questa è una speranza.
Commento esclusivamente il film (meglio sarebbe dire il documentario). Moore è un grande regista, alcune scene, con relativa scelta della colonna sonora che le accompagna, sono incredibili. Il taglio del film è, a dir poco, perfetto. Rimane, al di là della netta posizione del regista, una testimonianza storica di notevole impatto. Non entro in alcun commento di carattere politico, religioso, razziale, etc. etc. RIMANE DA VEDERE, PERCHE' E' GIRATO BENE.
Molto toccante soprattutto la seconda parte! Un film coraggioso per un momento storico come questo che elegge Moore a icona di tutto il movimento contro questa sporca guerra...
Un film utile e interessante che, come è stato già scritto, ha il pregio di essere anti-bush e patriottico allo stesso tempo. l'importante è non dimenticare cosa c'è "dall'altra parte", non rimuovere gli orrori e i pericoli delle dittature arabe ( laiche o religiose che siano ), per concentrarsi unicamente su un sentimento anti-bush che spesso sfocia in antiamericanismo ( e dunque in razzismo ). in quest'epoca è importante mantenere una visuale critica e "globale". ok alla condanna delle politiche "petrolifere" di bush, purché non si cada in sentimenti antioccidentali e filoarabi che porterebbero al suicidio di quel poco che resta della nostra "civiltà". non sono di destra, non lo sono mai stato, ma sono stufo di questo finto pacifismo a senso unico, il cui unico scopo è attaccare america e israele, negando tutto l'orrore che c'è dall'altra parte della barricata. mi auguro che tutti vedano questo bel film, ma che non lo utilizzino a fini strumentali. ricordiamoci che il vero pacifista combatte OGNI tipo di violenza e di dittatura. ricordiamoci che gli sbagli "sanguinari" di bush non sono una scusa per rimuovere - o ridurre ai minimi termini, o giustificare - gli orrori di al qaeda, di saddam hussein, dell'integralismo islamico, della cina comunista, della russia, eccetera eccetera eccetera (purtroppo l'elenco è assai lungo)...
Stupendo! Molto coraggioso, documentato perfettamente, capace di organizzare e comunicare informazioni che captiamo di sfuggita su qualche programma in onda alle 4 di notte o su qualche libro non pubblicizzato e pubblicato da piccole sconosciute case editrici. Davvero da vedere!
Non mi è piaciuto quanto Bowling for Colombine(nella costruzione del film/documentario) ma il messaggio che lancia e l'ironia con cui tratta certi argomenti (anche se forse un po' retorico) è da dieci, quindi una media dell'8 se la merita tutta. Lo vedrei bene anche un film sul nostro governo (il nano pelato e tutta la sua combriccola...)risulterebbe un successone...con tutto quello che c'è da raccontare.
Il documentario mi è piaciuto, anche se molte cose le conoscevo già grazie ad alcuni siti internet. Meno bello di bowling for columbine...forse perchè il discorso è stato incentrato troppo e solamente su Bush e C....tralasciando gli aspetti agghiaccianti della tragedia del 11/9. Comunque ci vorrebbero molti più film di questo genere x aprire gli occhi all'opinione pubblica che si ciba solo di telegiornali e giornali gestiti dai governi. A chi ha voglio di approfondire gli avvenimenti citati nei film di Moore consiglio questo sito:
www.comedonchisciotte.net
....leggete e poi vedrete e giudicherete i fatti con i vostri occhi.
Ce ne fossero di persone con questo coraggio, con questa sensibilità e con il pizzico di genio irriverente che rende questo lavoro di Moore semplicemente superlativo.
Precisa e tagliente denuncia agli intrallazzi della famiglia Bush. Dopo un inizio folgorante (memorabili i titoli di testa e la faccia di Bush, informato degli attacchi alle torri, durante la visita alla scuola elementare) perde un po' di ritmo nella seconda parte, la più retorica.
A quando un documentario di tale livello sul nostro caro presidente del consiglio? Vi siete accorti dell'incremento nelle vendite delle bandane bianche, nelle ultime settimane? Situazione da descrivere sul blog di quel giornalista che fu rapito non più sotto elezioni...
Faccio che mettere 8 anche se sarebbe un senza voto; è come dare un voto a Report o a Tg2 Dossier. Mi sento anche di passare sopra alle trovate registiche e stilistiche, all'ironia sempre puntuale e intelligente (bellissima la parte sulla coalizione), in fondo quello che ha importanza in modo preponderante in questo caso sono i contenuti, in qualsiasi modo siano raccontati: e i contenuti ci sono tutti, purtroppo. Sono cose note a chi si informa un pò, non me lo deve dire moore chi è il presidente della halliburton, il problema è che ad informarsi sono sempre meno persone, come diceva la madre del reduce morto a fine film "bisogna combattere contro l'ignoranza della gente", specialmente negli Stati Uniti si bevono tutto e si preoccupano del loro orticello (avete presente la pubblicità del bunker?) e in questo modo vengono manipolati senza problemi (agghiacciante da questo punto di vista la parte sull'arruolamento: shaggy era nei marines?!?). Sono abbastanza sconfortato e non riesco a dire tutto quello che vorrei, ve ne risparmio un bel pezzo, chiudo consigliandovi, se non l'avete fatto, di leggere 1984 di Orwell, citato alla fine del film, un libro che purtroppo stupisce per l'attualità e la lungimiranza dei suoi contenuti.
veramente importante !!! montato con precisa ironia e durezza, unica pecca.. il fatto di non risultare completamente imparziale come bowling ..nella sua visione oggettiva dei fatti "poco noti" doveva essere meno pro repubblicani..per il resto ..perfetto !!..nulla da dire sul coraggio e potere di moore di far aprire gli occhi alla massa, di trascendere l'ormai manipolato messaggio delle emittenti televisive, di documentare con abilità fatti concreti che mi hanno ..innervosito, disgustato... reso triste...
moore sei grande
ps: spero lo vedano in molti.. chi si annoia durante la visione di questa realtà..bhe è solamente privo di anima...
Lo aspettavo con ansia e l'ho visto al primo giorno di programmazione al primo spettacolo. Devo dire che è meritata la palma d'oro a Cannes, è un documentario impeccabile, perfettamente costruito, tagliente e cattivissimo, con una perfetta scelta di tempi: le cose sono dette al punto giusto, nel momento giusto.
Michael Moore si conferma per quello che è, un grande documentarista, che ha il coraggio di dire ad alta voce quello che pensa, è l'autore di una pellicola coraggiosissima, che spero tutti gli americani vedano prima di novembre.
"Bowling a Colombine" l'ho trovato molto più scorretto (specie nelle intervista a Manson e sopratutto a Heston) , comunque Farheneit 9/11 colpisce decisamente al cuore, scandalizza e colpisce senza pietà, e lo fa sempre con ironia, caratteristica peculiare di questo straordinario documentarista.
Ho assistito al primo spettacolo del film. Non vedevo l'ora di vederlo e senza dubbio è stato come me lo immaginavo: perfetto, sotto ogni punto di vista. A parte il fatto del coraggio di girare un film del genere, cosa che si era già vista nel capolavoro "Bowling for Columbine", ho apprezzato l'incredibile ironia, presente anche nei contesti più drammatici. Ottima, senza dubbio, la sceneggiatura, alla quale va il merito di sapere tenere incollato allo schermo lo spettatore, senza farlo mai annoiare. Un documentario intenso, preciso, brillante.
10 x il coraggio di schierarsi pubblicamente contro il Governo della nazione più potente del mondo! Moore da ammirare x quello che ha fatto, a prescindere dalle idee politiche di ognuno: sfidando la censura americana, ha presentato un documentario come pochi al mondo!!