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Appena visto e apprezzato parecchio.. American-Teen-Drama (non lontano dal famoso Mystic River) come oggi non ne fanno più! una galleria di personaggi "pittoreschi" uno più bizzarro dell'altro (Glover, lo sfigato di RitornoAlFuturo, matto come un cavallo!) dove paradossalmente Reeves sembra il più normale.. Il film funziona e appassiona, al netto di qualche ingenuità, proprio perchè risulta diretto, onesto, crudo, brutale, realistico, avventuroso, sentimentale e profondo quanto basta.
Esponente minore del filone del brat pack che tanto andava in quegli anni, secondo me non sfigura neanche poi tanto di fianco ad altri film più famosi. Forse paga il fatto di essere uscito lo stesso anno di "Stand by me" che lo ricorda per la tematica del cadavere, qualche personaggio un po' troppo stereotipato e dei dialoghi che in alcuni casi risultano non proprio di alto livello. Pur con i suoi difetti devo dire che comunque mi ha preso e l'ho trovato un film interessante, a suo modo affascinante. Sicuramente non ne è stato sfruttato a pieno tutto il potenziale.
Agghiacciante e spietato ritratto di una gioventù perduta della periferia americana. Pervaso da un atmosfera plumbea ( molto alla "Twin Peaks" per capirsi) e parecchio pessimista, può contare su un cast di giovani promesse ( oltre al mitico Hopper nei panni dell' outsider laido e sudicio, assolutamente indimenticabile),con un Glover schizzatissimo,un Miller giovanissimo nei panni di un teppistello di undici/dodici anni assolutamente raccapricciante e un Reeves che interpreta l'unico personaggio quasi positivo insieme alla splendida Skye. Buona la colonna sonora,interessanti alcune scene ( quelle in notturna,molto d'atmosfera). Veramente niente male,sorta di versione oscura e cattiva del classico "Stand By Me",non particolarmente conosciuto ma degno di un recupero.
Si salvano in pochi in questo ritratto raggelante di una gioventù senza principi morali. Chi reagisce con apatia, chi con indifferenza, chi con apprensione per le sorti dell'amico omicida. Purtroppo qualche momento troppo statico mina il risultato finale, comunque di buon livello. Cast altalenante, da lodare la bella e brava Ione Skye ed il solito grande Dennis Hopper, invece Crispin Glover è troppo sopra le righe e Keanu Reeves un po' acerbo. Cult in USA, qua da noi poco conosciuto.
Perlomeno gli si può riconoscere di essere stato abbastanza anticipatore dei tempi (Lynch), c'è un pò di atmosfera ed è stato pure girato lo stesso anno del simile Stand by me!!!
Bene un giovane Reeves e buona la perfomance di Hopper, che fa lievitare il film.
Per il resto regia ababstanza piatta e ritmo blando per un film con un suo perchè, anche se non esaltante.
La tematica di questo film è molto bella e forte. Non é tanto una mancanza di valori morali da parte di una generazione, ma sostanzialmente della sua insensibilità a tali valori. Sono giovani svuotati, apatici, sballati da droghe e da alcool, che di fronte ad un evento tragico non sanno come agire o se agiscono lo fanno nel modo sbagliato nella più totale incoscienza. Purtroppo ad una tematica forte come questa e tutto sommato sostenuta da un buon cast di attori, la regia piatta ed anonima di Hunter più che sgomento genera freddezza, unito a qualche scivolone moralistico che francamente se ne poteva fare a meno.
In qualche paesino sperduto, vicino ad un fiume giace il corpo nudo di un’adolescente morta. Samson, il suo ragazzo, lo stesso mattino a scuola si vanta agli amici di aver ammazzato la sua compagna, nessuno gli crede, finché non li invita a vedere il corpo. Per un attimo calmi, poi increduli, decidono di non parlarne fino a quando della vicenda vengono a sapere (e vedere) due amiche della vittima. Layne, la voce della banda e pieno di sfide, prova a convincere gli altri di non andare alla polizia ma di risolvere il problema, salvando in questo modo un amico che per quanto è sincero si mostra indifferente. Questo film, dalla trama inizialmente assurda, m’ha colto di sorpresa per la sua vasta caratterizzazione dei personaggi e gli intrecci narrativi della storia, nonché per i dialoghi semplici e diretti. Una generazione di spinelli, di problemi familiari, alle prese con un omicidio, invece di denunciare l’amico (colpevole) per il grave reato commesso, tendono ad aiutarlo, segno di un futuro allo sbando, di poca fiducia nel prossimo e zero senso morale, manipolati come pecore da un tipo più “emancipato” di loro.
Meglio del fanciullesco (in parte) Mean Creek, più serio invece di Stand by Me.
La storia prometteva davvero bene (dato anche il fatto che è ispirata da una vicenda realmente accaduta) e con un cast così era lecito aspettarsi di più. Dopo una buona partenza invece, il film si perde per strada, e l'inquietante intreccio viene subito messo in disparte per mostrare le solite problematiche di un gruppo di adolescenti ribelli, vuoti, nullafacenti e fin troppo improbabili, sopratutto quello interpretato da Crispin Glover, davvero esagerato e sopra le righe. Gli sviluppi poi sono lentissimi e privi di interesse, dovuto anche ad una sceneggiatura poco tagliente. E prima che succeda qualcosa di veramente interessante, dovrà passare più di un'ora. Bravo comunque il cast, in particolare Dennis Hopper, che rende il film in ogni caso accettabile. Peccato, avrebbe potuto essere un piccolo capolavoro.