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Autentico capolavoro. Incredibile cosa può trasmettere questo film senza l'uso della parola, come solo Chaplin sapeva fare. Chaplin è da considerarsi un maestro... non a caso molti registi si ispirano a lui ancora oggi. Inimitabile!
Chaplin dimostra di essere uno degli inventori del linguaggio cinematografico,realizzando questa divertente quanto impegnativa farsa verso l'industrializzazione,la società e tutto quello che fa parte dei tempi moderni.Le scene d'antologia sono tantissime,a partire dall'inizio in fabbrica(davvero divertente)proseguendo con Charlot che canta nel locale dove lavora la vagabonda di cui si è innamorato e arrivando al celebberrimo finale sulla strada.Molto intelligente ed efficace,inoltre,l'utilizzo delle musiche,che finiscono con il fare parte integrante della sceneggiatura,sostenendo i pochi dialoghi.
Dopo "il grande dittatore", e' il mio preferito di Charlie Chaplin.
E' pur vero che per un pubblico frenetico come quello attuale, puo risultare non molto comprensibile. ma cercate di coglierne l'essenza di questo film.
Il più bel film di Chaplin. Molte le scene da antologia: Chaplin che avvita i bulloni e non riesce a fermarsi, Chaplin che cade tra gli ingranaggi, che cerca di farsi arrestare... Non solo un film poetico e divertente, ma anche un'opera contro la schiavitù del lavoro e la disumanizzazione della società moderna, che sfrutta l'individuo e ne soffoca la libertà.
E' una vergogna che questo film abbia 8,7 di media. E' il film più toccante e poetico della storia, ma anche a livello tecnico e comico ha anticipato i film a venire. Guardatelo.
Superba prova di Chaplin che supera le barriere del tempo grazie al messaggio universale e valido ancora tutt'ora. Davvero significativa la parabola del vagabondo che riesce con l'ironia che gli è propria, a non ridursi a puro meccanismo all'inteno di un sistema sociale che vorrebbe rendere tutti a mo' di automi capaci di esprimere se stessi ( e quindi negando se stessi) se non all'interno del meccanismo "superiore" che è quello della società industrializzata. Come evitare di farsi risucchaire in tale meccanismo? Chaplin ci invita semplicemente a mantenerci in vita conservando un lato romantico, ideale, in poche parole, conservando se stessi , il proprio io, che individua quale unica scappatoia all'alienazione imperante. Straordinario. Nico
Film capolavoro. Solo persone con disturbi mentali o traumi familiari piuttosto seri (e aspettiamo la rivelazione di paul in merito a simon nel forum) possono dargli un voto negativo.
Tempi moderni è un film a dir poco sublime, in grado ancora oggi di divertire ma al contempo di scuotere chi lo guarda (perchè, vedi Edo, nonostante abbia "100 ANNI" è ancora attualissimo nei temi che tratta). L'umorismo e lo stile di Chaplin, che non hanno certo bisogno di commenti aggiuntivi, e la sua fedeltà al linguaggio mimico lo hanno portato a realizzare questa pellicola in un'epoca in cui i dialoghi potevano tranquillamente essere inclusi - in effetti in rarissimi momenti del film è possibile udire le voci di alcuni personaggi. Uno scorcio sulla visione "estrema?!" della realtà operaia, in un futuro in cui il concetto di automazione sostituisce completamente l'idea di "essere umano"........ ......."MA COME SI FA A NON ESSERE OTTIMISTI"
Storia del cinema. Grande finale, inizio superbo, gag entrate nella memoria popolare. E per la prima volta nella storia del cinema Charlie Chaplin che canta. Unico.
Il massimo capolavoro del mitico Charlie. Innovativo e a suo modo particolarmente toccante, questo è il classico film che parecchie persone dovrebbero vedere oggi come oggi. Ambientato in una fabbrica, Chaplin riesce a compiere la sua lezione di cinema e di vita. Immortale.
Considerato l'anno in cui è uscito (1936), questo film risulta essere una denuncia contro le storture della società capitalista. Affermazione tanto vera che addirittura nell'america maccartista della caccia alle streghe, Charlie Chaplin ed il suo Charlot vennero ostracizzati e guardati con ostile sospetto dalle autorità statunitensi. Questo capolavoro (altre parole per descriverlo non ce ne sono), girato forse all'apice della carriera dell'attore regista (il film successivo fu difatti il meraviglioso "Grande dittatore") è probabilmente la sua opera migliore, nel quale vi è un sincretismo perfettamente equilibrato ed armonioso tra poesia ed ironia. L'impacciato e buffo Charlot, con la sua aria sempre dolce e gentile, col suo sorriso sempre pronto a sdrammatizzare ed ammorbidire tutti i tratti più duri della denuncia al darwinismo sociale persistente ed onnipresente in tutto il film. D'altra parte la critica alla società dell'epoca c'è tutta, a partire dalle primissime sequenze in cui si sottolinea con ironia la condizione alienante di tutti gli operai dell'epoca, regalando alla storia una descrizione che vale più di mille parole. "Tempi moderni" però non è solo satira, ma anche sentimento. L'intreccio amoroso con la giovane senzatetto, nella sua semplicità, è carico di una dolcezza e di una poesia insospettate: non è un caso che le due sequenze che rimangono più impresse nella memoria siano quella iniziale nella fabbrica, e quella finale dei due protagonisti che s'incamminano lungo la strada alla ricerca di un futuro che, per quanto duro possa essere, verrà sempre affrontato assieme. Semplice ed elementare quanto si vuole, ma assolutamente più che efficace. Coraggiosa poi la scelta di insistere sul film muto, quando oramai il sonoro era entrato nella consuetudine, dove evidentemente Chaplin si trovava ancora più che a proprio agio: compare solo una sequenza "parlata" in tutto il film, e che sequenza! "Titina" canta Charlot, una canzoncina entrata nella storia del cinema, a riconferma del fatto che l'attore-regista si trovasse all'epoca in evidente stato di grazia. Amore ed ironia, coniugati alla perfezione in una poesia perennemente addolcita dal sorriso, sono i temi che dominano questo capolavoro assoluto, che se forse non è più così attuale per le tematiche sociali affrontate, rimane comunque una semplice ma grandiosa rappresentazione della società capitalista dell'epoca. Da vedere, rivedere, e rivedere: "Tempi moderni" è uno di quei film che la prova del tempo l'ha passata più che egregiamente.
Considerando in che anno è stato girato non può NON essere considerato un capolavoro, anche solo per il coraggio di trattare certi temi. E' sicuramente uno di quei film che vanno visti se si ama il cinema.