Covenant è il nome dell'astronave e della missione spaziale che scopre un pianeta apparentemente incontaminato e idilliaco. Il solo abitante è il sintetico David, unico superstite della spedizione Prometheus.
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vale la pena vederlo e tassativamente al cinema per le qualità tecniche e visive. Da quel punto di vista nulla da dire quindi dare meno di sette secondo me è ingiusto. Passiamo oltre. Ormai si è capito che i film di fantascienza attuali sono tutti pseudofilosofici, tutti che guardano a kubrik e tarkovskij, tutti ambiziosi tematicamente parlando, tutti che cercano risposte agli eterni interrogativi esistenziali, non mancano mai il pezzo di musica classica, (in questo caso Wagner), riferimenti ad opere d'arte (piero della francesca, michelangelo, byron, shelley) . Non che sia fuori luogo o sgradito in assoluto ma Alien era un bellissimo fanta horror e così tutti i suoi sequel, unasaga prevalentemente d'azione, così diventa tutt'altro. E poi questo spiegare a tutti i costi l'origine del "mostro" in questione, della minaccia, del male, non lo apprezzo molto in generale, non l'ho apprezzato neanche con i prequel di halloween e di texas chainsaw. Il mostro è mostro deve restare ignota la sua origine e la sua fine, deve restare sempre in agguato e deve conservare delle ombre. Nel momento in cui lo spieghi perde ogni fascino e suggestione, almeno per me. Altra cosa che non mi è piaciuta: gli attori (a parte Fassbender) scialbi ed insignificanti con i quali non si è creata nessuna empatia (non chiedevo una nuova Sigourney Weaver ma almeno un'attrice di maggiore impatto fisico ed espressivo) e la caratterizzazione dei personaggi. Quelli erano astronauti? Dilettanti allo sbaraglio sembravano! Al primo pianeta cambiano progetto (pianificato da chissà quanti anni) decidendo anche per i coloni e decidono di atterrare su un pianeta uscito dal nulla. Poi non ho mai visto in un film di fantascienza una squadra scendere su un pianeta sconosciuto senza caschi di protezione, aria respirabile a parte, esistono virus, batteri, funghi, spore. Per me questa è stata una ******* immane. E poi la tipa che si fa prendere dal panico sparando ovunque e facendo saltare la navetta. L'altro che per salvare la moglie mette a rischio la nave e tutti i coloni. La sceneggiatura è abbastanza sciatta e ridicola in alcuni punti. L'idea che gli esseri umani vadano a colonizzare (leggi distruggere) anche altri pianeti fa paura, infatti una cosa giusta David la dice: "non meritano di ricominciare". Su questo sono completamente d'accordo.
I voti sono troppo bassi..per me rimane un buon film..che deve essere visto!!Rimangono grossi punti interrogativi e buchi nella trama che speriamo vengano svelati nei prossimi 2 film
Ma il tempo di gestazione del parassita alieno nel corpo degli umani era in versione velocità 16x?? come la crescita superaccelerata dello xenomorfo..Mahh
Una media ingiustamente bassa per il mio punto di vista, come del resto fece Prometheus ai tempi. Che dire di questo nuovo capitolo di Alien? Si assiste ad un cambio di rotta rispetto alla filosofia di Prometheus, qui c'è più azione, non ci sono chissà quali discorsi dietro. Ma allo stesso tempo ne ripercorre un po' le sue tracce o almeno ci prova. Secondo me Scott è stato un po' diretto dalla produzione: il precedente film non aveva avuto dei consensi così entusiasti di pubblico e di critica, così secondo me gli avranno detto che il seguito doveva essere con più azione e più simile ai suoi predecessori, così come la scelta di essere così esplicito mettendo nel titolo Alien. Da fan della saga sul più famoso alieno del cinema ho apprezzato questo nuovo capitolo per svariati motivi. In primis credo che l'atmosfera dei primi Alien sia in parte rispettata: ci sono molte scene in cui si avverte una certa tensione anche se a livello più basso rispetto al primo film del 1979, il fatto poi che questi xenomorfi si vedano poco rispetto alla lunghezza della pellicola aiuta a rimanere incollati alla poltrona. Si rispetta però anche l'atmosfera di Prometheus: si cerca di dare un senso alla storia raccontata, si svolgono passaggi essenziali per capire il tutto ed i collegamenti con la precedente pellicola non sono messi a caso ed hanno una spiegazione logica coerente con la storia di questo Alien. Peccato che gli Ingegneri, tanto protagonisti in Prometheus, abbiano uno spazio così ristretto, avrei approfondito di più questo aspetto. Tecnicamente parlando questo film è un'autentica gioia per gli occhi: atmosfera cupa, ambientazioni davvero bellissime, fotografia oserei dire quasi perfetta, la regia di Scotto è quasi arte nel saper scegliere i tempi giusti al momento giusto. Pecca un po' negli effetti speciali fin troppo finti in certi frangenti e di una colonna sonora non così prominente come nei precedenti film (anche se mi ha fatto molto piacere risentire il tema musicale di Alien e di Prometheus insieme). Un enorme plauso inoltre a Michael Fassbender che ci ha offerto una performance a dir poco eccezionale, inquietante da come riesce ad avere una presenza scenica così forte, i suoi personaggi poi sono davvero sviluppati molto bene, specialmente l'androide David che risulta molto ambiguo e quasi imprevedibile. Ora parlando dei difetti della pellicola... La sceneggiatura di per se coinvolge e non annoia affatto (ed è un gran merito essendo un blockbuster fatto per vendere ad un pubblico molto vasto) però i dialoghi dei vari protagonisti a volte risultano un po' stupidi, così come certi comportamenti dei membri dell'equipaggio della Covenant; molti passaggi invece non vengono approfonditi al meglio. Il finale poi è abbastanza prevedibile almeno 20 minuti prima che finisca il film... Sembra che ormai nessuno riesca più a scrivere una sceneggiatura decente per un blockbuster in questi ultimi anni, troppe volte si assiste a personaggi stupidi o mal sviluppati ad eccezione del protagonista. A meno che non ti chiami James Cameron... L'effetto film Marvel secondo me ormai ha contagiato tutti i film di successo. Gli attori qui non se la cavano male ma i loro personaggi non sono sviluppati al meglio (ad eccezione di Fassbender) sembrano un po' buttati li a caso. Insomma, Ridley Scott prosegue nella sua rivisitazione di Alien, ha provato a fare un qualcosa di diverso con Prometheus sapendo che se avrebbe riproposto la solita storia alla Alien anni 80 non avrebbe più funzionato, ha continuato su questa linea ed ha inserito in Covenant anche un sapore retrò dei primi Alien. La tensione c'è ma non è così potente come nel primo film, la pellicola non annoia. Poteva essere fatto meglio di così? Si, se fossero state approfondite certe tematiche e se si fosse sviluppata meglio la vicenda degli Ingegneri. Ci saranno altri 4 film prima del collegamento definitivo con Alien del 1979. staremo a vedere che cosa ne uscirà fuori. Per me comunque sia Prometheus che Alien: Covenant mi sono piaciuti. Un 7 e mezzo ci sta (a Phometheus gli avevo dato forse 8) perché comunque Scott ci ha messo molto del suo in questo film migliorando molto il tutto, nonostante la sceneggiatura abbia alcuni passaggi poco chiari ed altri che avrebbero meritato qualche minuto in più.
Partiamo dalle basi. Si può capire visionando prequel e film del filone principale come RS abbia voluto differenziare i due tipi di materiale (il che è perfettamente giustificato a mio parere), confinando il primo nel genere sci-fi, dovendo essere un incipit che abbia la funzione di introdurre lo spettatore allo xenomorfo (il vero soggetto di ALien)..a quello che sarà il cult (un vero e proprio HORROR con ambientazioni sci-fi). Da questo ne deriva che in Alien-covenant: a- si ha un appiattimento nell'importanza scenica dei personaggi, nella quale non può spiccare la figura di un "eroe/eroina" (come poi sarà la Sigourney, sarebbe un elemento che andrebbe a creare ridondanza nelle due tipologie di film) ;
anzi il regista ha creato un antagonista principale in contapposizione alla Ripley
b-vi sono due piani paralleli. Quello descrittivo, che ha la funzione di spiegarne gli aspetti mancanti e quello horror, che non la fa da padrone, ma fa da tramite con la storia che verrà (vedi a livello di immagine gli omaggi a scene cult come quella del laboratorio e dell'eliminazione dell'ultimo xenomorfo). Il senso di claustrofobia e prigionia non possono chiaramente predominare, ma sono circoscritte a singoli episodi. E' un procedimento che rispetta l'idea artistica del regista;
Gli ingegneri si sono rivelati meri esseri extraterrestri uguali a noi. Hanno creato questa sostanza capace di modificare la struttura genetica di ogni essere animale dando vita ad un'arma di distruzione di massa perfetta.
Bello l'inserimento dell'androide senziente, che dal padrone ha ereditato lo scopo intrinseco in ogni forma di vita, la volontà di essere creatore. Darà alla luce un essere perfetto, figlio dalla solitudine e dalla causa vendicativa portata avanti dalla Dtt.sa Elizabeth Shaw, che subirà le conseguenze della propria curiosità per mado di una macchina creata dalle "sue" stesse mani, in un gioco contoro e diabolico di contrappasso.
In sintesi, non è certo un film innovativo, ma sicuramente una pellicola ben accolta, necessaria in questa storia e ben girata con attori credibili e una bella fotografia. Penso che la scelta di RS sia stata corretta (la saga alien c'è già e non avrebbe senso screditarla con un prequel). Questo non è ancora ALien, ci sta accompagnando passo passo nei più oscuri ed infernali corridoi della Covenant, in attesa del V capitolo della saga che sembra voglia mantenere a marchio Scott..?
PS* altissima qualità nell'omaggio ad Arnold Böcklin, "L'isola dei morti" (omaggiato anche dallo stesso Giger con una sua opera), che mi è subito fleshato in mente, ricreato nella scena in cui viene inquadrato il giardino dove viene sepolta la dottoressa e scempio del genocidio. Questo costa un mezzo punto in più.
Sceneggiatura al limite del ridicolo, nel cercare di coprire i buchi del primo Prometheus ne lascia altri grossi come voragini. Lo schema narrativo è sempre lo stesso, pessima caratterizzazione dei personaggi e l'unico che spicca è Michael Fassbender nel suo doppio ruolo ambiguo e pretestuoso. Metto un voto in più rispetto a Prometheus solo per la fotografia che era davvero suggestiva, ma per il resto film dimenticabile.
Buongiorno a tutti, visto venerdì al cinema, finalmente trovo il tempo di andarci... Che dire..siamo sulla linea di Prometheus, però complessivamente quest'ultimo mi era piaciuto di più..per cui gli dò un voto in meno rispetto al precedente.... Per il resto, comparto puramente tecnico buono (ma questo ormai per uno come Scott, è da ritenersi di normale amministrazione). Dal punto di visto della sceneggiattura, una volta visto Prometheus, non è che si potevano pensare grossi sconvolgimenti vista la strada intrapresa, da amante della saga originale (per me saga originale intendo solo i primi 2, 3 e clonazione per me non esistono!!!) devo dire che avrei preso una direzione diversa per quanto riguarda l'origine dell'alieno, tipo una evoluzione più naturale e Darwiniana rispetto alla creazione in laboratorio..comunque rimane una mia opinione... Complessivamente lo ritengo un buon prodotto, credo che Scott, comunque, nel complesso, sia riuscito a ridare dignità, ad una saga ,che con le scelte di ALIEN 3 e CLONAZIONE poi era stata letteramente buttata nel cesso!!
Premetto che l' unica pecca nel film ALIEN COVENANT ( per me ) è il come io ho recepito le scene e la storia nel suo complesso. Questo perchè ( mannaggia a me ) sapevo praticamente già tutto. In questi mesi ho letto tutto e di tutto, ho visto foto, video clip e quant' altro.. Le uniche vere novità per me sono state: l' incindente con le neve della nave e il finale . Per il resto sapevo già praticamente tutto: si, persino la fine che faceva la dottoressa Shaw, conciata quasi come un dipinto di Giger . . . ---------- Tornando al film, posso dire che mi è davvero piaciuto. E' vero che la storia, in questo caso, tralascia molto gli ingegneri. Ma, come dico sempre: in questo tipo di film I MISTERI sono sempre positivi e lasciano la mente libera di poter fantasticare. Le vicende seguono una linea narrativa che io, bene o male, avevo sognato anni fa dopo la visione di Prometheus. E se David, l' androide ( un nostro prodotto artificiale ) diventasse improvvisamente un DIO.. ? O qualcosa di simile... La sua sete di andare oltre, di creare, di voler essere migliore di noi. Dopotutto lui è immortale e lo sono anche gli ingegneri ( David lo aveva capito subito già a metà del film precedente ). Quindi ho apprezzato la storia incentrata su di lui e su cosa combina. Ho apprezzato anche il ritmo e lo stile del film perchè fonde bene le atmosfere di Prometheus e quelle della serie ALIEN più classica. ------------------------------- Non ho nemmeno trovato contrasti con ciò che è già stato detto nel film precedente o che verrà detto in futuro nella serie classica ( io non tengo conto degli AVP ). Alla fine, secondo me, tutto torna ( ed è ovvio che su certi misteri si deve lavorare con un pò di SANA fantasia ). Alla fine non è detto che David sia il primo ad essere arrivato a queste forme xenomorfe. Ricordiamo il murale nel tempio di Prometheus. Gli ingegneri erano già a conoscenza di creature simili a face hugger, o di creature xenomorfe ( quello nel murale potrebbe essere benissimo un Deacon, creature che in modo primitivo nascondo dai corpi di ingegneri ). Quindi non ci vedo nulla di strano. Ora i punti sono due ( e questa cosa influenzerà sicuramente il sequel ALIEN AWAKENING ) : O gli ingegneri avevano già delle navi con il carico di uova, oppure sarà davvero David il primo a crearne tante ...... A volte in certi film non tutto deve necessariamente essere detto in modo esplicito, è vero che nel termine fantascienza c è la parola SCIENZA, ma una sana dose di fantasia è più che giusta ( sopratutto se si tratta di esperimenti con antichi liquidi alieni dalle capacità assurde ). Quindi David potrebbe benissimo aver usato molti studi , e progetti, trovati nella grande città che ha avuto tutta per lui per 10 anni !! No ? :) E quindi, tutto solo, provando e sperimentando, è arrivato a delle forme finali che vediamo sullo schermo. Tutto secondo me può tornare. E, in questo contesto, ora come ora, non vedo per forza necessari approfondimenti particolari sugli ingegneri o questa civiltà simile a loro. Sappiamo che sono antichissimi, che hanno città con templi ( sulle mura di questa città si vedono gli stessi simboli che si trovano nel tempio del film Prometheus ), che colonizzano sicuramente altri mondi ... e che ( lontano dalle loro città, su altri planetoidi ) studiavano e custodivano quelle urne piene di quel liquido nero che muta la carne, la trasforma, la distrugge anche e la ricrea . . . . Sappiamo che gli ingegneri volevano usare quest' arma contro la terra.... I Perchè possono essere molti, ma sono così necessari per scoprire la nascita dello xenomorfo ? Non credo, ora come ora . . . . . E adesso sappiamo che David è riuscito a creare questo tipo di forme di vita e si sente Dio adesso, un creatore. E questo concetto mi affascina: Noi umani siamo stati creati da una razza superiore e , a nostra volta, abbiamo creato degli esseri artificiali ( gli androidi ) .. E uno di loro, David, si sente superiore perchè è immortale ed è consapevole di poter creare.... Queste idee, filosifiche, mi affascinano e rendono il film più interessante. --------------- C'è chi è rimasto deluso per la fine che fa la dottoressa Shaw. Io sinceramente non ci sono rimasto male. Prima di tutto perchè ho più che apprezzato le citazioni ai dipinti di Giger ( la faccia della donna con protuberanze ai lati, proprio come un dipinto biomeccanico ), e anche perchè alla fine sono contento che questi prequel abbiano anche protagonisti diversi che si susseguono .... A differenza di Ripley della serie originale. Così lei rimarrà sempre la vera e unica eroina di questo universo narrativo. In più, in questo modo, le storie possono essere libere di andare dove vogliono, senza rimanere forzatamente legati ad un personaggio preciso. ----------------- C' è chi si chiede: E il Deacon alla fine del primo film ? E come nasce la regina ? Ma sono davvero domande necessarie ? Il Deacon , come già detto, è una creatura che sicuramente gli ingegneri già conoscevano ( vedi murale ) e comunque, questa creatura nata a fine di Prometheus, può benissimo crepare su quel pianeta. Fine :) non è così necessario farla sopravvivere.... E la regina ? Ma è così difficile immaginare che, questa specie di xenomorfi ( creata da David, oppure già creata da qualche altra parte dagli ingegneri ) inizia ad evolversi da sola ? E' stata creata in "laboratorio", certo , ma poi come sempre la natura trova la sua VIA... E , questa specie così perfetta, trova il suo modo di proseguire da sola.... creando una regina che possa dare uova in quantità industriale :) Una sorta di evoluzione . . . . --------------------- E ora, le strade sono due: Se David è davvero il primo a creare degli xenomorfi perfetti ( ormai ci è arrivato vicinissimo .... ) , nel prossimo film potrebbe accadere questo ( e ovviamente qui lavorerò di pora fantasia ) : David tenterà sicuramente di infettare qualcuno della COVENANT ( i due sopravvissuti dell' equipaggio ) oppure due persone dei tanti coloni addormentati : E qui ci starebbe proprio bene il titolo AWAKENING. Lo farà appena i due face hugger saranno maturi. Magari la nave avrà qualche problema e si schianterà su qualche pianetà ... Sta di fatto che, in questo modo avremo altri personaggi protagonisti, perchè magari alcuni di questi coloni si risveglieranno e faranno squadra ( magari assieme alla protagonista di Covenant, che riesce a sopravvivere )... E in questa storia avremo il primo alveare, perchè sicuramente gli xenomorfi trovandosi, in due ( poi in tre ) , tutti assieme , inizieranno ad interagire e la natura farà il suo corso . . . . E chissà, proprio alla fine ritornano gli ingegneri ( perchè non è detto che non ce ne siano altri ben organizzati nello spazio , su altri mondi ). Arrivano con un loro vascello e sistemano tutto e si portano via tutte le uova che trovano. Ormai le uova saranno di un livello superiore, perfette come quelle della serie classica.. Gli ingegneri se le portano via, nella stiva e faranno ritorno al campo base dei loro esperimenti: cioè il pianeta LV223, quello vicino al famoso LV426 . . . Ovviamente verranno infettati durante il tragitto e la nave si schianta sul pianeta LV426 !!.... Non credo sia una trama così difficile da immaginare... Ma questa mia idea è attuabile solo se , davvero, è David il primo ad essere realmente arrivato ad una forma xenomorfa così perfetta. E spero sia così, perchè in questo modo proseguirebbe l' idea filosofica di queste prime due pellicole : David che si crede Dio , immortale ( non di carne ), e capace di arrivare oltre l' uomo e oltre gli ingegneri.. Creando L' ESSERE PERFETTO !!! ----------------- Tornando al film , e parlando in generale, trovo sia un film davvero fatto bene e con un buon ritmo. Le spiegazioni non le ho trovate pesanti... E mi sembra strano che molti si siano lamentati. E sono gli stessi che , con Prometheus, si lamentavano del fatto che non c' era nessuno che spiegazze per filo e per segno tutto quello che accadeva....
Ho apprezzato le citazioni artistiche. Prima fra tutte lo scenario che sembra uscito dal dipinto L' ISOLA DEI MORTI ( del 1883 ). Dipinto adorato da Giger che ne fece una sua personalissima versione biomeccanica.
Unici nei per me sono il fatto che, per promuovere il film, hanno puntato solo sulla figura dello xenomorfo classico. Quando in realtà il film racconta molto altro. Lo xenomorfo è parte di una creazione vasta. E' un risultato di un qualcosa di complesso. Non è semplicemente il mostro messo li e che deve uccidere tutti. E' la fase finale di un' incubo che prende sempre più forma. Purtroppo, molta gente, si aspettava un film TUTTO solo su quel tipo di ALIEN e quindi sono rimasti delusi, storditi anche da tutto quello che viene messo in scena. Per il resto, be.... è normale che ogni spettatore ha la sua sensibilità e si aspetta sempre qualcosa di diverso. C 'è chi è rimasto deluso dalla fine che fanno fare alla dottoressa Shaw, chi voleva vedere più cose sugli ingegneri . . . Sta di fatto che, personalmente, ho apprezzato la linea del film . E poi..... basta aspettare il prossimo
Tra I pregi di Alien : Covenant c'é sicuramente un ritmo ben strutturato che, seppur copiaincollato da altri film ( molto vicino a Prometheus per dire) evita allo spettatore ( almeno a me li ha evitati) cali di attenzione o quant'altro. Altro punto a favore , senza scomodare l'aspetto estetico che é quasi interamente intoccabile, riguarda il personaggio di David, che riserva sempre un certo fascino
Altra gradita sorpresa la morte di Shaw per mano di David
Tra I difetti é innegabile la scarsa profonditá e caratterizzazione dei personaggi, I quali sono letteralmente trascinati dagli eventi e dall'androide nello scorrere della storia , come anche il finale telefonato che poteva essere gestito meglio soprattutto dal punto di vista del montaggio, per evitare conclusioni precoci
Non capisco una media così bassa; certo, non si raggiungono gli standard dei primi film ma addirittura meno di quella schifezza di Kong: Skull Island non me l'aspettavo. Il film mi ha piacevolmente sorpreso; non avrei mai creduto che sarebbero riusciti a realizzare un buon prodotto di intrattenimento usando una trama così trita e abusata eppure ce l'hanno fatta! Ottimi effetti speciali, sceneggiatura non priva di buchi logici ma accettabile, ritmo narrativo ben sostenuto senza momenti di noia, buona la prova del cast ed è pure abbastanza truculento e spaventoso. Le uniche cose che non ho apprezzato sono il colpo di scena finale (anche se funzionale al prossimo capitolo) e
la scena in cui Demian Bichir viene infettato dopo essere stato a contatto con il facehugger solo pochi secondi, quando negli altri film ci voleva molto più tempo.
E con questo siamo arrivati al ridicolo . Sceneggiatura davvero inutile e patetica. Lei dove L hanno presa una brutta copia di Demy More. Dimenticatoio .
Dopo il buon Prometheus Scott fa cilecca con questo Covenant. Manca quasi totalmente di pathos e di tensione. Bravo Fassbender ma non basta. Il risultato è un film da vedere una volta sola.
Un insulto alla saga di Alien! Film con una trama vergognosa, personaggi piatti che si comportano come ragazzini in un film slasher. Dopo Prometheus un altra schifezza, errare è umano, perseverare è diabolico.
Noooooooooooooooooooooo maledetto ridley, sei riuscito a rendere prometheus un capolavoro in confronto a questa cag**a di film colpa dell'hype certo ma possibile che oltre ai soliti dialoghi di m++++a senza senso, sceneggiature con buchi e motivazioni improbabili, adesso canna pure la regia . ed è pure fotograficamente inferiore visto su uno schermo normale senza isense etc, quindi sicuramente perdeva un pò ma non ho ritrovato ne claustrofobia del primo ne i paesaggi maestosi e l'eleganza visiva di prometheus mi sà che l'unica cosa decente è la creatura resa benissimo lo spiegono che tt aspettavano è talmente banale e scontato da essere quasi scocciante. avessero seguito le trame dei comic books (che già erano poverelle) ci usciva la divina commedia...
Parto subito con il rendere noto che il voto potrebbe essere più basso di quanto il film in se meriti per tutto ciò che lo compone: Effetti speciali, musiche, trama .... Probabilmente la causa di questo lieve abbassamento è dovuto alle mie troppo alte aspettative e all'illusione che in esso avrei rivissuto le stesse atmosfere e la stessa intensità d'azione.
Purtroppo a mio modesto parere non vi è ne l'una ne l'altra condizione. Il film parte lentamente, e prima di entrare nel vivo dell'azione, pur dopo le sue 2 ore, impiega quasi un tempo per far raggiungere all'equipaggio l'ostile pianeta. Da quel momento in poi si entra in modalità "ostile", ma vengono forniti poche immagini (sempre a mio modo di vedere) piuttosto "soffici" per spiegare ciò che è successo dal momento in cui la povera SHEW e quell'androide idrofobo di David hanno lasciato il pianeta in cui hanno incontrato per la prima volta gli architetti ... e i loro esperimenti.
Bene ... in realtà l'azione non lascia scampo, ben poche possibilità di sfuggire ad un virus che in pochi minuti crea dentro di te addirittura un essere dotato di braccia e gambe e che in pochi secondi riesce a compiere piroette, però .. passi pure quello.
Per non parlare della Shew .... miseriaccia che autogol. Ero tornato al cinema anche per vederla recitare. Mi era piaciuta tantissimo.
Concludendo. Un film sicuramente sufficiente, ma che non si avvicina a Prometheus e alle sue premesse, o peggio, che poco ha a che fare con l'atmosfera imponente e truce dei primi Alien.
Boh, forse con gli anni sono cresciuto e ho smesso di emozionarmi .... oppure ...
un ottimo e sottolineo ottimo sci-fi horror , girato e costruito come pochi altri film ( sia per scenografie che per qualità della regia in altre scene piu' movimentate e gore ) , gradevole passaggio da un Prometheus di atmosfere misteriose , che personalmente mi era piaciuto moltissimo nonostante qualche piccola defaiance , un III capitolo che a questo punto dovro' attendere abbastanza comodo ; un passaggio piu' horror di quello che pensavo , i richiami ad Alien sono molto piu' presenti ora come concept , diciamo che come gore o monster movie nel panorama sci fi non c'è di molto meglio per cui gli metto un bell'8..nella sua categoria.. anche qualcosa in piu' .. Ridley Scott ha ancora cose da dire , essendo uno dei miei 2 registi preferiti di sempre sono solo felice. consigliatissimo agli amanti del genere un po' meno a tutti gli altri
l'ho visto ieri sera con i ragazzi della redazione di blob rai 3.
l alieno in questa crittica di particolare , si aggancia ad una osmosi di dilemma quasi kafkiano.equipaggio e alieno in una dicotomia avulsa da una assertazione di condotta tra il vuoto metafisico e l incline all ironia. la pellicola di scott erge al livello semantico dell irascibile e del ponibile, in una sorta di arancia meccanica di livello alchemico. la quadrangolarità del bisogno di massima, si accorda nell equipaggio che detiene il controllo non perfetto ,di una ricevuta assenza e di essenza, quasi fosse lo spazio kubrichiano del mito che rielegge la sua specie attraverso l alieno di mec anold. non stupitevi allora se l'eccesso qui nel film diviene quasi consenso di quell ultima mitopoiesi classica del pannelo oscuro.