assassini nati (1994)

Molto controverso, fin dalla sua realizzazione con la diatriba tra Tarantino e Stone con il primo che disconosce completamente il risultato finale. Di Tarantino si riconoscono più che altro i personaggi, per il resto in effetti c'è molto probabilmente poco della sceneggiatura originale.

"Assassini nati" è provocatorio in tutto, dalla trama, alla violenza, alla denuncia esplicita dell'arrivismo senza scrupoli dei mass media, il tutto esaltato da una regia che corre sul confine tra l'accozzaglia di stili diversi e una certa ricercatezza, orientata più verso la prima: bianco e nero, ralenti, fumetti, scene oniriche, sit-com, c'è di tutto e di più ma anche troppo secondo me, soprattutto si passa troppo velocemente da uno stile all'altro e senza un motivo apparente. Degna di nota invece la colonna sonora e soprattutto le interpretazioni, che assieme ai personaggi rappresentano i migliori punti di forza del film.

Ogni volta che lo rivedo non riesco mai a capire se mi piace o no, è innegabile però che pur con i suoi difetti è uno di quei film che ogni tot anni vuoi rivedere.

Quello che inizialmente nasceva come un brillante misto di dialoghi sagaci e violenza targato Tarantino venne rimaneggiato dal regista premio Oscar di Platoon, e trasformato in una satira radicale sul rapporto violenza/mass-media, messa in scena con un gusto lisergico che lascia ancora oggi attoniti. Ispiratosi ai due capofila della denuncia alla violenza (Arancia meccanica e Il cameraman e l'assassino), Stone sfodera una brutalità sfrenata per costruire un discorso metacomunicativo che sviscera la fascinazione per la perversione, e come le meccaniche mediatiche riescano a banalizzarla e a plasmarla in odierno "panem et circenses".
Il film è ammirevole per l'estrema coerenza tematica e la folgorante sperimentazione visiva: la mescolanza di generi (noir, commedia, road movie) e toni (l'adrenalina dell'action, il grottesco della geniale parodia della sit-com) si alterna a suggestivi inserti, quasi subliminali, di cartoon e filmini di repertorio su celebri serial killer, in grado di caricare all'estremo la psichedelia generale della pellicola. Particolarmente significative la fotografia a tinte pop acide e decadenti di Robert Richardson, e la colonna sonora assemblata dal frontman dei Nine Inch Nails, Trent Reznor, con brani di Peter Gabriel, Leonard Cohen e Giacomo Puccini.
La riuscita del film si deve soprattutto agli interpreti, volti eccentrici e di elevata caratura quali Tommy Lee Jones (nei panni di un direttore di carcere purulento) e il sadico poliziotto di Tom Sizemore, per arrivare a un efficacissimo terzetto di protagonisti. Se Woody Harrelson è incredibile come mostro assetato di sangue e Juliette Lewis si conferma icona femmine degli anni Novanta, la parte del leone la fa lo strepitosamente nevrotico Robert Downey Jr., giornalista coprofago che lucra su soggetti repellenti quanto lui.

particolarissimo film che si concentra sul rapporto tra i media e la violenza, due cose che spesso, specie nella società americana si alimentano a vicenda.
Tarantino scrive buona parte del film, lo si nota nella presentazione dei personaggi e nei dialoghi ricercati e Stone dirige con mano ferma ma senza risparmiarsi nel lato sperimentale con scene che ben sottolineano il mondo distorto visto dai protagonisti, cambi cromatici, montaggio schizzato e soprattutto la storia di Mallory girata come una sit-com ma senza nascondere il degrado si una famiglia malata.
il risultato è un film che o lo si ama o lo si odia, ma che nel tempo è diventato un cult.

Rivisto ieri in tv su Rai Movie. I due giovani innamorati compiono una follia omicida, glorificata dai media. La scena di apertura è così esagerata che ci si aspetta che il film inizi in seguito con un certo senso di coerenza e flusso narrativo, ma non arriva mai. In effetti, presto va in discesa con uno sketch di sitcom scadente che dovrebbe essere intelligente ma cade piatto. Questo è forse il peggior film mai realizzato da un regista premio Oscar, poiché Stone è al suo peggiore tributo di auto-indulgenza, utilizzando trucchi così scadenti come angoli di ripresa inclinati, uso casuale della fotografia in bianco e nero (sono stati usati i più disparati formati di pellicola, qualcosa come 18, tra 35mm, 16mm, Vhs, 8mm e Super 8), film proiettati nelle finestre delle case, e animazione. Combina tutto ciò con una violenza orribile e una sceneggiatura inutile e hai un film che è semplicemente inguardabile. Questo film può essere riassunto in una parola. Potresti scegliere spazzatura, noioso o semplicemente stupido. Ma alla fine penso che abbiamo un vincitore in odioso. Due parole? Davvero odioso. Sono sicuro che alcune persone possono trovare spiegazioni sul motivo per cui il film passa dal bianco e nero al colore a intervalli casuali, sono sicuro che l'uso casuale del rallentatore non li ha colpiti come strani, né l'obiettivo commutazione. Alcune persone possono vedere il futuro nelle budella di pollo, immagino che se guardi abbastanza bene troverai sempre quello che stai cercando. Non ho dubbi che la storia fosse sciocca quanto la direzione. Ahimè non riesco a ricordare una dannata cosa, forse non esisteva nemmeno. Questo spiegherebbe tutti quegli svolazzi da regista, chi si infastidisce per la mancanza di trama quando ha un mal di testa martellante? Ho spesso amato i film di Oliver Stone (Platoon, Nato il 4 luglio, Wall Street, JFK, Nixon), veterano del Vietnam e ottimo regista, ma qui mi sono sorpreso talmente tanto del 'prodotto' via via confezionato che già alla fine del primo tempo mi è venuto il dubbio sul perchè di quegli inutili primi piani ai piedi all'aria della Lewis in auto e questa strana storia a mo' di fumetto, così ho indagato e ho scoperto che il soggetto era stato scritto da Tarantino (il solito feticista, la scena mi ha ricordato così tanto quella delle 3 ragazze di "A prova di morte" prima di essere uccise da Stuntman Mike, in cui una di loro, Arlene, aveva anche lei i piedi fuori dal finestrino e finisce per perderli stroncati dai pneumatici dell'auto di Mike). Ho allora capito tutto, ma già le avvisaglie che non fosse (per fortuna) farina del sacco del sig. Stone e che Tarantino (che sia chiaro, qualche merito lo ha avuto nella sua carriera, ci mancherebbe) ci avesse le mani in pasta in qualche modo le avevo avute sin dall'inizio (il concept della sequenza iniziale all'autogrill era molto simile a quella di Pulp Fiction dello stesso anno coi due killer Vince e Jules conciati malamente). E così non mi è crollato un mito, ma ho avuto una ulteriore conferma delle robacce citazioniste di Tarantino e del suo c.d. meta-cinema tanto acclamato dai suoi fan. Quando il film si stabilisce per la seconda metà (o forse ho appena iniziato a bloccare tutti i trucchi nel tentativo disperato di arrivare alla fine del film senza scattare per la frustrazione) diventa leggermente migliore, o più precisamente meno cattivo. È ancora un film terribile, ma ero così sollevato di poter cambiare la mia opinione da 'questo film fa davvero ribrezzo' a 'questo film fa ribrezzo'. Mi è piaciuta però l'ambientazione (i deserti del Nuovo Messico e dell'Arizona, in mezzo ai cactus, alla sabbia, ai serpenti a sonagli, agli scorpioni, al NIENTE insomma, lungo la famosissima Route 66, una delle prime highway federali statunitensi, aperta nel 1926 e che originariamente collegava Chicago alla spiaggia di Santa Monica attraversando gli stati di Illinois, Missouri, Kansas, Oklahoma, Texas, Nuovo Messico, Arizona e California, su una distanza complessiva di circa 3700 km), quando si tratta di toccare stati come Arizona e Nuovo Messico il mio pollice va sempre su. Pessima scelta dell'attrice protagonista (Juliette Lewis), praticamente un grissino di 1 metro e 67 senza alcuna attitudine espressiva alla violenza, decisamente più a suo agio nei panni della figlia adolescente di Nick Nolte in Cape fear di Scorsese. E poi un po' di originalità almeno nella scelta delle armi, ne abbiamo le tasche piene di questa onnipresente Colt M1911. Uno dei peggiori film di Tarantino...ops Oliver Stone, sorry. Davvero irritante che un regista in gamba come Stone si sia prestato a questa pantomina. Bye bye "Natural born killers", spero di non avere più a che fare con te.

Non m'è piaciuto per niente. A metà tra il drammatico ed il grottesco scorre per due ore in un incessante caos di violenza tra immagini e visioni. L'idea alla base di Tarantino non mi sembra nemmeno tutta sta genialata.

Film leggendario! Ogni volta che lo vedo mi emoziono come la prima volta che l'ho visto...

Interessante riflessione sulla banalizzazione della violenza da parte dei media e della sovraesposizione mediatica della stessa, anche quando raggiunge inusitate vette: per farlo, Stone profluvia in un film fiume totalmente schizzato a livello visivo e registico, infarcito di rimandi metacinematografici, cartoni animati, utilizzo di filtri, fotografia sparatassima e via discorrendo. Il tentativo è riuscito, ma fino ad un certo punto: perchè il giochino viene bene ma stanca, ed alla fine sembra quasi una sorta di rivisitazione in chiave moderna e ludica del "Bonny & Clide" di Penn ma senza quell'aura magica e tremendamente epica. Il film finisce per autocompiacersi, sbrodola e esso stesso alla fine sembra banalizzare la violenza quasi indugiandone nell'utilizzo forzato.

Questo film è fuori di testa, controverso nei moventi così come nei risultati.
Se voleva essere una denuncia ai media e all'esaltazione della violenza, da un lato tale critica assume un peso marginale e dall'altro ottiene l'effetto opposto.. tant'è che non sono pochi i pazzi assassini che si sono ispirati a questo film (tra i preferiti dei due ragazzi del massacro alla Columbine High School, per fare un esempio).
Erano gli anni d'oro del Tarantino sceneggiatore che partoriva un'idea brillante dietro l'altra.. alcune se le teneva, come le Iene o Pulp Fiction, altre le cedeva, come questo o True Romance (e qua bisogna dire che Oliver Stone si dimostra decisamente più capace di Tony Scott).
Comunque, tralasciando gli aspetti etici, il film è davvero figo, complice soprattutto la regia schizofrenica. Ricorda un po' Cuore Selvaggio, di qualche anno più vecchio, in chiave ancora più pulp e sanguinolenta.
Oltre ai due protagonisti, anche gli altri personaggi sono davvero forti, come Scagnetti, il giornalista o, più di tutti, il direttore del carcere, interpretato da Tommy Lee Jones.
Perfetti i tempi, il montaggio e la colonna sonora. Nell'insieme l'ho trovato un film sadico, immorale ma molto innovativo e divertente.

Film molto particolare che, purtroppo, nonostante tenti di essere innovativo (ed in un certo qual modo ci riesca) finisce con il risultare poco più che un mero esercizio di stile.
Le idee certamente non mancano, come non mancano temi di grande importanza ed attualità (come il rapporto tra la criminalità e l'opinione pubblica, l'influeza esercitata dalla stampa e le motivazioni che stanno alla base della scelta di dedicare la propria vita al crimine), ma sono sviluppate in modo eccessivamente frammentario, nel contesto di una trama che troppo spesso si concede salti logici che la rendono difficile da seguire. Alcune trovate,

SPOILER
potevano costituire un vero e proprio valore aggiunto, ma, sfortunatamente, finiscono con il risultare fini a se stessi, così come le molte scene di violenza.
Positiva, comunque, la prova di Woody Harrelson e Juliette Lewis, e ben assortito il cast di contorno, nel quale spiccano Tom Sizemore, Robert Downey Jr. e, soprattutto, un ottimo Tommy Lee Jones.

Il commento prima del mio è fuori argomento.

Intanto questo è un film scritto da Tarantino e si vede.
Diretto magistralmente da Oliver Stone.
Recitato alla grande dai protagonisti che non sono proprio alle prime armi, ma qui si sono esaltati. Poi ci sono dei comprimari oggi ancor più famosi e noti.

Storia accattivante. Senza tante questioni psicologiche, si parte subito con mettere in visione fatti e parole pesanti.
Mi son piaciuti gli effetti animati, tetri. La sit-com...spassosa

Violento.
Infatti la censura sul dvd è vm14

Mah..che dire, il film ha i suoi anni ed al di la della particolarità mal scopiazzata da Tarantino è un concentrato di violenza e assurdità senza nessun senso, se uno doveva averlo.. Delusione.

Straordinario regista d'avanguardia, ma un po' meno esperto nello sceneggiare personaggi grotteschi e caricaturali, Oliver Stone si trova la strada sbarrata in entrambe le direzioni quando maneggia il pulp nei confini dell'umorismo nero parlando contemporaneamente della moralità americana: al confronto con i due bersagli, l'assenza di una metodologia universale porta ad un compromesso tra scelleratezza e serietà, e ciò che più rimane di NATURAL BORN KILLERS è un collage di stilemi e decostruzioni ben aderenti gli uni agli altri. Che le modifiche apportate al soggetto di partenza abbiano creato le basi per un processo di scollamento poco importa, considerando la positività del risultato, divertente e stuzzicante, non esattamente riflessivo, non propriamente teorico, ma esplosivo al punto giusto da diventare un cult a base di violenza, nelle sue cause e nelle sue conseguenze.

Amati cinefili in cerca di caviale in celluloide, carissimi cinofili che frugate nella monnezza, questo lavoro di Oliver Stone è un tripudio di inquadrature, di musica e di colori. Un gioco pirotecnico che lascia senza fiato. Il rischio è quello di rimanere tramortiti dopo i primi quaranta minuti, ma se si è allenati, gliela si può fare ad arrivare fino alla fine. Fine che arriva (incredibile), mostrando tutta la debolezza di una critica sociale che, per come viene posta, rischia di essere zoppicante o peggio fraintesa. Stone esagera non poco, sconfina nel grottesco, scavalca il muro di cinta e si avventura in un terreno non suo, pensando di farla franca con la storia dell'usucapione.
Un po' come successe per il compianto Kubrick quando il suo "Arancia meccanica" spinse diverse testoline di vitello a dare di matto, costringendo il regista a ritirare dal mercato del Regno Unito il suo film.

L'America di Natural Born Killers è una totale distorsione, grottesca e tragica. E' come vedere le cose nella sua versione perversa e Mickey e Mallory sono i frutti di questa distorsione. Moralmente discutibili, ma d'altronde non lo era anche l'Alex di Arancia meccanica? Il film di Stone è un trip da incubo, un brutto sogno, la parte più oscura dell'America persa tra spazzatura televisiva e umanità lobotomizzata. Un film magnificamente sopra le righe, a livello visivo e recitativo.

Abitualmente non amo i film appartenenti al genere grottesco. Per me sopravvalutato.

SPOILER
Sono leggermente deluso da questa pellicola tendente ad una forte critica sociale,parte bene (episodio uccisione famiglia),poi la parte centrale molto debole,per poi alzare il livello durante l 'intervista.
Personaggi strambi,psicopatoci e grotteschi in gran parte.
Ottima prova di Harrelson e di un divertente e pazzo Lee Jones.

capolavoro in trip, che segue la via pulp, rea di una scrittura antecedente di Tarantino, per poi divenire una creatura singola del regista, una creatura unica e fuori di testa
impressionante la critica ai media, bravissimi la Lewis, TLJ e Bobby Downey Jr. ma immenso Harrelson, pazzesche le immagini e la sceneggiatura

Inguardabile scivolone di Stone in una carriera ottima

Particolarissimo nello stile.. ne ha tantissimi diversi nel giro di due ore.. e godibilissimo nella sua azione. E dietro all'azione si cela la critica ai mass media e alla violenza.. a suo modo geniale!

Una coppia di spietati assassini vaga per le strade americane ammazzando chi capita sotto il loro sguardo, con omicidi violenti e che danno un'immagine di un paese disgustato da una parte ma anche che vuole inneggiare a loro favore , come se fossimo davanti alle star di un reality show anni 2000'.
Ecco ricordatevi queste parole e non pensate che Assassini nati, titolo italianizzato come suo solito , sia il classico film dove il protagonismo è dovuto alla coppia Mallory e Mik , ma dietro a questi due personaggi ci sta tutta una denuncia verso il sistema televisivo americano .
Un sistema marcio e parassitario che ci coinvolge anche noi attualmente , dove personaggi criminali vengono sbattuti in programmi tv e addirittura autori di libri sulle loro vicende . Questo film cerca di mostrarci queste sfaccettature attraverso una trama geniale ma non perfetta secondo me , con diversi punti stupidotti , che i quali non esisterebbero il film non potrebbe procedere oltre .
D'altro canto dialoghi di prim'ordine , tanta violenza , che forse vista dopo 21 anni non da tutta quest impressione e un cast di contorno incredibile.
Prove eccezzionali già per il 94' di un R.D.Junior che è forse una rivelazione in questa pellicola , e riesce a buttar fuori secondo me i due protagonisti veri e propri .
La regia di Stone è perfetta sia nei movimenti di camera che nello stile di pianificazione di una scena e l 'altra e tutto sembra quasi un Thelma E louise 2.0 dove però tutto è così malato e strano.
Non è un film per tutti , quindi può non piacere come può anche affascinare chi ci da un primo affondo .
Finale da brividi !

SPOILER

Capolavoro di Stone, non ci penso nemmeno una volta ad affermarlo.
Dalla regia alle musiche, dalla sceneggiature scritta da Tarantino agli attori questo film è un groviglio strisciante di violenza e amore che riflette il mondo odierno: un mondo dove la violenza esplode in ogni sua forma e viene da noi accettata, l'amore è solo un ladro in continua fuga.
E in modo grottesco, nel film come nella vita vera, siamo assuefatti dalla violenza: quando magari sentiamo al telegiornale la madre di turno che ha ammazzato la figlia mentre mangiamo con gusto gli spaghetti a tavola oppure postiamo entusiasti su un social network la nostra foto sorridente davanti allo sfondo della nave Concordia che cola a picco o quando sosteniamo che sia un "gioco, una ragazzata" infilare un compressore nel sedere a un ragazzino.
La violenza e la morte ci circondano continuamente grazie ai media ma noi non ci scandalizziamo più, la accettiamo, anzi ne siamo attratti, la ricerchiamo proprio come Mickey e Mallory nel profondo del nostro inconscio.
Chi è più sincero allora?
Per me il film, che festeggia i suoi 20 anni, è ancora attualissimo, adoro ogni singola sequenza e praticamente tutte le interpretazioni da Woody alla Lewis e da Jones a Downey JR: strepitosi!
E per una volta direi buon doppiaggio italiano.
Fotografia surreale e che accentua i toni grotteschi della pellicola ma che sapientemente dipinge in ogni momento gli stati d'animo e le situazioni dei personaggi; colori intensi che si accendono e si spengono sono capaci di raccontare la vicenda anche senza dialoghi insieme a una regia fluttuante di inquadrature sbollate e di movimenti dinamici che ci accompagnano a braccetto in un questo strabordante trip psichedelico e romantico.
Ma la vera violenza non è quella di Mickey e Mallory ma quella di tutto il genere umano. Qualcuno potrebbe accusare Stone di essere retorico in questo frangente e potrebbe credere che il film sia invecchiato male, invece a mio avviso è proprio qui che si mantiene attuale e lo rimarrà per parecchio ancora, perchè che lo vogliamo o no è così, è la realtà sbattuta in faccia e sempre più questa direzione si sta percorrendo.
Nel Blu Ray ci sono un' infinità di scene tagliate bellissime e molto crude come quella del "tribunale"e parecchie altre.
Vi è anche un finale alternativo interessante che soddisferà i puri di cuori dove i nostri due affezionati vengono brutalmente uccisi. Non male, in realtà anche Mikey e Mallory nella loro "grandezza" sono due pedine di un gioco terribile dove la catena di violenza non risparmia nessuno e va avanti all'infinito.
Concluderei dicendo che l'ho trovato parecchio "sincero" nonostante parli di un argomento difficile: l'assassinio per Mickey e Mallory è un atto puro, l'ipocrisia sta nel resto del mondo impersonificata da Gale.
Ed è questo, insieme all'amore, che rende i nostri due anti eroi migliori degli altri.
" Solo l'amore può uccidere il demonio".
Grazie Mickey, questa è davvero poesia.

Un film deludente e probabilmente mal invecchiato,ma capisco i motivi per cui possa piacere.
Sicuramente,Oliver Stone sa il fatto suo,come si vede già da un incipit decisamente notevole e coinvolgente.E' uno stile che personalmente spesso trovo eccessivo e dispersivo,ma è innegabile il mestiere che c'è dietro.Il cast fa un'ottima figura,da Harrelson a Jones,con interpretazioni spesso volutamente ridicole,quasi grottesche.Così come è grottesca l'ultima mezz'ora e il finale,ma purtroppo manca un perno centrale,il tutto risulta vago e poco approfondito,e il messaggio trasmesso finisce per essere didascalico.A prevalere è un distacco verso questa storia,che si dimentica molto facilmente per la sua scarsa incisività.

Nel complesso non è così male,ha diverse scene che colpiscono e ottime caratteristiche tecniche.Ma tutto questo decisamente non basta per convincere,e purtroppo "Assassini nati" risulta essere una di quelle tante opere che voleva dire tanto e invece non riesce a dire nulla..

Non sono per il capolavoro e debbo dire che col tempo, Assassini nati e' invecchiato anche piuttosto maluccio. Del resto, ci troviamo di fronte ad uno di quei film così "eversivi" che o lo si ama o lo si odia.
Tante le particolarità: narrative (continue ellissi temporali), visive (l'uso/abuso di monocromie, bianco e nero, colore, tunnel di luce, caleidoscopio) registiche (inquadrature a schiaffo, riprese con telecamera a mano, carrellate violente). Insomma, un opera dal respiro ampio che si muove come un Blob ingurgitante. E l'elemento nutrizionale preferito diventano la violenza e la volgarità della tv e dei media americani. Per Stone tali soggetti si compenetrano a tal punto da stravolgere la narrazione tradizionale: si passa dal racconto sotto forma di sitcom, al cartoon, al badass movie, al videoclip per arrivare a vette di videoarte e citazionismi assortiti (montaggio eisensteiniano e suggestioni espressioniste). A mancare e' però un freno, una misura che sancisca un equilibrio delle parti, che scongiuri l'indigestione che puntualmente arriva e che sversa, soprattutto nella seconda parte, quintali di panegirico retorico sull'invasivita' dei giornalisti, della loro frenesia di costruire lo scoop fino a fabbricare un'informazione falsa, più incline allo share e al sensazionalismo che non alla cronaca del vero. Per farla breve: assassini nati non punta il dito contro la sola violenza dei killer e degli psicopatici, ma contro quella violenza più subdola tipica della società benpensante della middle class americana.
Tuttavia, in questa reprimenda appassionata, Stone calca troppo la mano finendo per risultare eccessivamente didascalico, ansioso nel voler mettere a tutti i costi il suo messaggio critico nel film, ma smarrendo lo spessore psicologico dei suoi personaggi che diventano semplici comparse al servizio di un manifesto politico. E non è una pecca di poco conto. Troppo spesso infatti regna sovrana la monotonia e la noia fa capolino. Esagerato tacciare questa pellicola di esibizione gratuita di scene violente - ce ne sono assai meno di quel che si possa credere leggendo alcune premesse alla storia.

Fra i film più rappresentativi , nel bene e nel male , degli anni 90 è impossibile non menzionare "Assassini nati".
La pellicola è stata una delle più discusse del decennio e fu causa di grossi guai per Oliver Stone visto l'altissimo numero di dannose emulazioni che il film ispirò e che portarono a gravi fatti di cronaca nera. Oltre a questi spiacevoli eventi "Assassini nati" portò anche alla rottura fra il regista e Tarantino , che scrisse la storia di base per poi accusare successivamente Stone di aver modificato del tutto la sua sceneggiatura , diatriba che causò infine l'uscita totale dal progetto del regista di "Pulp fiction".
Passando alla pellicola vera e propria "Assassini nati" è un frullatore che gira vorticosamente fra registri stilistici disparati , un montaggio frenetico , una storia folle e schizzata e degli attori al massimo della forma. Stone dirige con estro e fantasia una vicenda dai lontani echi tarantiniani che si snoda in un crescendo di violenza , pallottole , situazioni surreali e un attacco ai media che è il presunto fulcro della trama.
A spiccare oltre al montaggio abbiamo una maestosa colonna sonora , qualche bella sequenza ispirata e delle prove attoriali con Harrelson , Jones e Downey jr. che fanno la voce grossa in performance di grande caratura per tutti e tre.
La prima parte di film devo dire che è quella che ho preferito: trascinante , divertente,pazza e intrigante la prima ora scorre via velocemente e già credevo di trovarmi di fronte ad un grande titolo. Purtroppo la seconda ora perde parecchio mordente , la succitata critica viene solo abbozzata per poi essere coperta dalla violenza che sovente risulta anche gratuita.
Stone dunque perde la bussola e non riesce ad equilibrare messaggio e intrattenimento , pendendo nettamente verso il secondo esagerando anche nella messa in scena.
Dunque "Assassini nati" è un cult movie ed è giusto che sia cosi ma ha innegabilmente i suoi difetti;peccato che l'opera pecchi proprio sotto il profilo contenutistico , che doveva rappresentare il punto di forza dell'intera produzione.

Buon film. Mi è piaciuto, lo consiglio agli amanti del genere.

Un film divenuto da tempo un cult che nonostante alcune pecche riesce a convincere.
La regia di Stone è ottima (come la sceneggiatura di Tarantino) visto che riesce a rendere bene la frenesia e la follia dei due protagonisti qui interpretati da due sontuosi Harrelson e Lewis.
I problemi che mi sento di riscontrare sono la seconda parte del film troppo compiaciuta e priva di profondità, anche il messaggio che Stone vuole trasmettere esce un po' ridimensionato (nonostante riesca a rappresentare in maniera egregia la crudeltà della stampa e della tv americana) per via dell'uso della violenza non tanto esagerato come scritto da molti ma spesso fine a sé stessa.

Un film paradossale con trame e spunti geniali.. tanta tanta violenza, a volte pacchianamente esasperata, specchio o conseguenza del mondo in cui viviamo.
Il finale però è poesia.

Stavolta ci siamo.

Coerente nel dire quel che vuole dire, sfruttando la prediletta tecnica convulsa dello Stone, finalmente ben fatta e appropriata, interpretato magnificamente, con una colonna sonora s-t-r-e-p-i-t-o-s-a.

E' un adrenalinico ed euforico melò dai toni futuristici annegato nel grottesco più torbido e tagliente, capace di momenti stupendi (la fuga dai genitori, l'incipit, lo scontro alla farmacia, la rivolta dei carcerati), saturo di colori esplosivi espressi al limite dell'eccesso visivo, carico di umorismo e martellanti sequenze videoclippare.
Come intrattenimento funziona in modo superbo, e al tempo stesso propone un ritratto di coppia cinematografica ormai antologico, a un passo dall'immaginario collettivo. Merito di sagace attenzione al dosaggio dei tempi e alle brillanti interpretazioni di Harrelson e della Lewis. In seconda linea, un Downey Jr. sorprendente e un Tommy Lee impagabile. Per non parlare dell'indimenticabile famigliola con il padre di Rodney Dangerfield (protagonista del momento più grandioso dell'intero film, velenoso e cinico humour al pepe).
L'originalità stilistica, l'orgia di frenetiche immagini sovrapposte, i deliri cromatici e lo sguardo ermetico e accattivante di Harrelson sono il cuore e la sensibilità di un'opera in definitiva assai gustosa, incredibilmente eccitante e trascinante.
Una furibonda corsa esplosiva verso la libertà, nel senso più cupo, scorretto e bieco della parola. Squisitamente perverso, si finisce col sentirsi vicini ai due maniaci, con l'accettare il lato nero del nostro stravagante cuore.
E si assiste ad una lucida e dissacrante critica ai media. Che per inciso è ben presente e palpabile, contrariando certe affermazioni che la definivano presunta. Che possa respingere o non convincere il modo in cui è posta, beh, è un altro discorso.
Ma va ammesso che tutto è davvero fuso alla perfezione. Se ne esce soddisfatti, pieni, frastornati ed eccitati.

Uno dei migliori e più interessanti risultati del gradasso Stone, che trova pane per i suoi denti dal soggetto di Tarantino, assai adatto alla sua schizofrenica idea di montaggio. Per una volta.

L'ho già detto che la colonna sonora è s-t-r-e-p-i-t-o-s-a?
Patti Smith e Diamanda Galas: l'angelo caduto che ha cantato il male e la morte e la serpenta delle tenebre che ha furoreggiato una rivendicazione d'amore e pace fra i popoli. Non è forse uno dei più scottanti aspetti della pellicola? L'amore che sconfigge il demonio ma che è pur sempre pervaso e macchiato di malevolenza? La perdita del confine fra bene e male? La perdita della loro identità? Ecco, quando le cose sono così minuziosamente curate mi sento proprio felice. Bastava fare questo riferimento per dare un bell'8 ad un'eccentrica e memorabile parodia gore sull'allucinante, perverso, epico e sbalorditivo fascino della proverbiale, sfaccettata, variopinta violenza.

Eccellente.

Un'ora e cinquanta minuti di violenza gratuita, che per carità....ci può anche stare ma a patto che il film abbia una sceneggiatura; invece qui si cade nella ripetitività e nella banalità. Lancerà pure il suo messaggio di critica.....ma personalmente l'ho trovato un film irritante, noioso e povero di contenuti.

Film assurdo, violento, psichedelico e imperdibile per ogni amante del cinema che si rispetti.
La prova degli attori e la regia sono semplicemente impeccabili!
Reputo questa pellicola davvero stupenda, anche se le inquadrature dopo un po' stancano!
Complessivamente rimane un gran bel film che merita di essere visto. PROMOSSO!!!

Piacevole road movie, uno dei miei preferiti del genere.
Bellissima la canzone di Leonard Cohen "The Future" e il finale con l'ottima critica ai media, la morbosità dei "buoni" che viene talmente accentuata da confondere le idee e portare lo spettatore a simpatizzare per i killer.

Psichedelico.

Non è un film che mi ha coinvolto molto, pensavo che mi sarebbe piaciuto e invece sono rimasto abbastanza indifferente. Non che il film è carente nella sceneggiatura o nella trama o negli attori e solo che ad un certo punto il film comincia ad essere monotono e si vedono troppe immagini o in bianco e nero oppure di quando loro erano bambini o cose del genere. In parole povere non è un film fluido nel susseguirsi delle scene. Poi tante cose sono buone e Woody Harrelson e Juliette Lewis fanno due grandissime interpretazioni. La sufficienza c'è ma il film non mi ha coinvolto.

Visto ieri per la prima volta, non poteva certamente mancare nel mio bagaglio cinematografico un classico come questo. Ottimo film.
Tommy Lee Jones e Robert Downey J. mi hanno fatto morire dal ridere! Non me lo sarei mai aspettato...

Film assolutamente geniale!! Sia dal punto della sceneggiatura [la prima stesura l'ha scritta Tarantino, con più scene di violenza già presenti nel film (!!!), poi venduta a Oliver Stone che l'ha rimaneggiata togliendo qualche scena di violenza di troppo e modificando alcune scene, nei titoli di testa stone non ha messo tarantino tra gli sceneggiatori (l'ha messo solo per la storia) per questo Quentin gli ha rotto il setto nasale (ma probabilmente anche per il fatto di avergliela modificata)] Tornando a noi: film geniale con una regia nauseabonda che alterna bianco e nero, colore, colore (con il secondo "colore" intendo dire rosso, giallo, verde, blu..) fino ad arrivare anche ad alcune scene a cartone animato..Considerato il più efferato film dopo arancia meccanica (altro capolavoro) questo film merita tutto il mio rispetto (ho dato un voto maggiore al labirinto del fauno che è un bel film ma, pur essendo un film completamente differente, non merita assolutamente un voto più alto di questo, nel senso, ho fatto un errore io a darglielo)..film assolutamente da vedere, indipendentemente dal vostro genere preferito: drammatico (ci sarà), commedia (pure), azione (correte a vederlo!), Thriller (non perdetelo!), horror (ci sono certe scene che potrebbero mettere seriamente in ansia), documentario (è una denuncia sociale, vabbè, se vi piacciono i documentari naturalistici, a me piacciono, non ci sono scene di questo genere, comunque questo film si piò vedere in certi momenti come finto documentario), Splatter (...!!!!, anche se non è un verio e proprio genere, su questo film siete avvisati!), guerra (pure!!!! almeno, ci sono delle scene che possono ricordare una guerra, ad esempio

SPOILER)
Musical (potete balzarvelo perchè è l'unico genere che non è presente..però il film ripercorre un sacco di anni di musica, la canzone migliore è quella iniziale di Leonard Cohen)
Quindi che dire?
Geniale!

Mi sono letteralmente innamorato di questo film, tanto che sto cercando versioni speciali, blu ray ecc. (quella a disco singolo che ho non mi basta).

Scenograficamente eccelso, sperimentale ai massimi livelli, romantico, emozionante, vanta interpretazioni memorabili (Harrelson nel ruolo della vita) e tantissimi momenti riusciti.

Anche Tarantino ha aiutato molto con un soggetto poi approfondito da Stone a suo modo; effettivamente la critica alla violenza è magari un pò ipocrita (il film critica ciò che lui stesso estetizza) ma davvero pochi altri lavori filmici mi hanno esaltato così tanto (e c'è comunque da dire che certi dialoghi colpiscono nel segno, tipo quello relativo all'assassinio delle specie animali, che noi chiamiano industria).

I media effettivamente rendono le cose ciò che non sono, facendo passare per simpaticoni o per miti persone ed azioni che non meriterebbero tali denominazioni (tipo assassini e omicidi).

Mix tra vari formati di pellicola, cartoon, filmati di repertorio, scenografie sublimi, citazioni varie in un montaggio velocissimo che bombarda lo spettatore di colori ed emozioni.

Tra i migliori film di Stone in assoluto; ottimo anche il doppiaggio italiano.

Il dvd OLIVER STONE COLLECTION presenta comunque una buona quantità di extra, non ultime molte scene tagliate.

Un film epocale.

Un buon lungometraggio che riesce ad appassionare, ma non a sorprendere, d'accordo Oliver Stone, d'accordo la storia del maestro Quentin (anche se poi l'ha ripudiato), ma nulla di sorprendente, nemmeno gli esercizi di stile intermediari;

SPOILER
Buono.

Eccessivamente idolatrato, film particolare e con ottimi spunti

veramente bello, super coinvolgente, un film particolare e adrenalinico, esaltato da un'eccezionale prestazione di Woody Harrelson. Violenza cruda e diretta, una storia costruita molto bene e con degli ottimi personaggi, il tutto reso con l'ausilio di un montaggio visionario e frenetico che mi ha molto colpito. Oltre a Harrelson bene anche la Lewis, e ispiritissimi pure Tommy Lee Jones e Robert Downey Junior. Un film da vedere, sia per il divertimento, sia per la critica che porta alla commistione tra mass-media e violenza, in una spirale che l'alimenta e la esalta.

Di questo film mi resterà bene impressa la figura di Mickey, Woody Harrelson da vita a un personaggio spietato e misterioso che risulta di maggiore impatto della pur brava Juliette Lewis; non che il resto del cast sia da meno Downey Jr e Tommy Lee Jones fanno un buon lavoro nelle loro rispettive bizzarre parti.
Tuttavia mi aspettavo di più, alla fine della fiera tolta la critica ai mass media e al susseguirsi di uccisioni rimane ben poco, la cosa migliore è la caratterizzazione dei protagonisti. Quello che dovrebbe alzare la media è lo strano e visionario stile del film-fumettoso- che è apprezzabile certo, ma fine a se stesso e a tratti mi ha annoiato.
E' comunque un discreto film, forse le mie aspettative erano troppo elevate.

Film che ha vari spunti interessanti ma altrettanti aspetti che fanno storcere il naso, e non poco. La sceneggiatura è stata scritta da Tarantino e poi modificata dallo stesso Stone, non so quanto pesantemente sia stata alterata dal regista ma comunque il risultato è ottimo, da una storia così avrebbe potuto uscire un ottimo film pulp che invece è stato in buona parte rovinato da una regia scellerata. Questo almeno il mio personalissimo pensiero, questo è un aspetto abbastanza controverso perchè molti hanno amato "Natural Born Killers" proprio per la regia di Stone così allucinata e fuori dagli schemi, per altri (tra cui il sottoscritto) invece è stata indigesta. Quel continuo passaggio dal colore al bianco e nero, le sequenze oniriche inserite un po' ovunque, le inquadrature inclinate... originali certo, ma ad un certo punto non se ne può davvero più. La parte finale



SPOILER

è molto buona, sempre affetta da queste discutibili scelte registiche ma è innegabile che abbia un buon impatto.
Anche il messaggio che si vuol lanciare ne viene fuori distorto. "Natural Born Killers" è chiaramente una critica verso i mass-media (e qui l'idea è senz'altro buona) però quella che vorrebbe essere una denuncia alla violenza sembra più un inno ad essa.
C'è da segnalare l'ottima prova di tutto il cast, a me è piaciuto molto Tommy Lee Jones, il suo è un personaggio molto sopra le righe ma altrettanto riuscito.

Proprio non riesco a considerare "NBK" un film più che decente, le potenzialità erano enormi ma secondo me Stone ha fatto un vero pasticcio.

Violentissimo ma godibile... un po meno il montaggio che se all'inizio un po ti prende, dopo è da mal di testa...

Film magnifico. C'è tutto, azione violenza...sangue. Una storia folle e una regia visionaria. Consigliatissimo !!

VIOLENZA A GO GO..sangue sangue e sangue e questo va bene
anche se secondo me il gioco tra Woody Harrelson e Juliette Lewis non funziona granché perché sarebbe potuto essere più feroce..ma cmq può andare anche così
bisogna constatare che il film in realtà a livello di regia è strutturato in maniera divina
grazie al grandissimo Oliver Stone
che tra l'atro è stato accusato pesantemente dall'altrettanto grandioso Tarantino perché,secondo quest'ultimo Stone avrebbe letteralmente ridotto a brandelli la sceneggiatura scritta proprio da Tarantino (cit.Washington Post dell'Aprile 1995)..
Io sinceramente vi consiglio di recuperare il dvd o di aspettare la prossima uscita in tv perché la tensione non manca.

SPOILER

Per tanti è un capolavoro...a me tutto quell'onirico e questo modo di girare non sono piaciuti, posso capire che per molti sia stupendo ma per me appena sufficiente.

La carne al fuoco indubbiamente non manca, ma alla fine rimane l'impressione che Stone sia stato un furbastro e abbia diretto un film che doveva diventare a tutti i costi un cult.

Ho visto molti film di Stone e mi sono piaciuti alcuni molto altri un po' meno ma si è trattato sempre di film del tutto rispettabili...ed ha scritto anche la sceneggiatura di due film che ritengo autentici capolavori.....ma in questo caso si vuole comunicare un messaggio(la critica ai media) ma lo si fa in un modo veramente pessimo...cambia in continuazione inquadratura..i colori....sembra che la macchina da presa abbia fatto uso di lsd...si fa proprio fatica a vederlo per intero

piccolo capolavoro...
film davvero malato(nel senso buono),originale econ una coppia degna di bonnie e clyde e di thelma e louise.
bravissimi i due protagonisti e molto sentita la sceneggiatura di tarantino!!!
regia tanto strana quanto bella di oliver stone!!!

SPOILER

Questo film è un capolavoro. Storia fantastica, musiche eccezionali, dialoghi brillanti e interpretazioni favolose.
In questo film non c'è un singolo attore che non reciti divinamente.
Tommy Lee Jones e Woody Harrelson da Oscar.
Anche la regia è magnifica, e la critica in sottofondo riesce sia a schifarti che a farti sbellicare.
Questo film è un capolavoro.

Ma che diavolo di media ha questo film di Stone? E' lento, noioso e scontato. Sembra che all'inizio il film voglia prendere una certa piega per poi sprofondare nell'odio nei confronti dei media.
Dite quello che volete ma se non fosse di Oliver Stone sarebbe da 5 di media..

è un film spettacolare e sconvolgente ma forse dentro c'é un po' troppa roba. buono il contrasto tra una caotica prima parte e una più strutturata seconda parte. la mano di tarantino si vede, eccome, ma é tutto portato all'estremo. comunque un film consigliatissimo

una storia d'amore e violenza che ricorda i film di quentin tarantino,che ne è lo sceneggiatore.
alcuni punti morti lo penalizzano un po',ma ve ne son qualcuno giusto nella prima parte,la seconda con la rivolta nel carcere è molto buona.
chi ama le storie un po' pulp lo veda.

Un film malato dove lo zampino di Tarantino si vede alla grande (il sangue scorre a fiumi). Girato ottimamente da Stone, la storia è coinvolgente e assurda allo stesso tempo. La follia omicida fusa con un'amore fortissimo quasi morboso il tutto riprodotto in modo perfetto. IL CARTAIO

La più bella storia d'amore del Cinema.

Da una storia di Tarantino, poi sceneggiata dallo stesso Stone, un film folle come pochi ne ho visti. All'inizio l'effetto è "simpatico" e curioso e il veterano Stone si ispira al novello Tarantino, ma lasciandosi prendere troppo la mano. Niente è normale in questo film, tutto è folle e per un po' lo si sopporta, ma verso la fine si comincia a non farcela più.
Un esperimento da non prendere troppo sul serio che prova ad inserire anche la critica sociale ai media, ma a mio parere con poco successo.
Un grande cast in cui spicca un Woody Harrelson pazzo come non mai.

Nonostante poi Tarantino l'abbia rinnegato dopo le troppe modifiche di Stone, il suo zampino si vede. Eccome.
Il film è folle, tutti sono folli! Non c'è neanche l'ombra di un personaggio minimamente normale, e se c'è stato, è stato ucciso!
Mickey e Mallory ti prendono subito dall'inizio, la scena della sit-com della famiglia di lei, con le risate fuori campo, in contrasto con la drammaticità della realtà, è qualcosa di superbo! La violenza nasce dalla violenza...
Tommy Lee Jones così "fumettoso" ricorda tanto Due Facce, e Robert Downey Jr non è mai stato così simpatico e poi qua è un...esaltato! Ahahah! Risulta comico

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Il finale, per il genere di film che è, non è scontato.

Esasperato e "disonesto" film di Stone - uno dei miei registi preferiti peraltro- , che mette in scena una superficiale e artefatta critica/satira contro i media (colpevoli di esaltare e mitizzare la violenza), incensandola, idolatrandola ed ipostatizzandola a sua volta, ed in tal modo rendendo il film un "cult" proprio per la sua natura eccessiva e brutale..
Trattasi in ogni caso di un lavoro intenso e d'impatto, con un montaggio d'eccezione e diverse soluzioni uniche - come ad esempio i filtri di colore applicati alla camera, o le strabilianti scene oniriche..-
Lo ritengo un film esteticamente ineccepibile - a tratti entusiasmante- ma vuoto di contenuti e fallimentare nel suo intento principe di risultare una credibile e concreta espressione di satira.

Film veramente strano nella sua costruzione, che mi ha lasciato un pò perplesso: se il messaggio che vuole lasciare (cioè la critica ai mass-media che amplificano e mitizzano la violenza ed i suoi protagonisti) è interessante ( e soprattutto molto attuale ) è il risultato che non mi ha convinto troppo, con un elogio alla violenza, anche gratuita, spesso eccessivo e pericoloso. Qualche scena si poteva evitare

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Meglio comunque la seconda parte, ed il film decolla letteralmente quando scendono in campo Downey Jr. e soprattutto Tommy Lee Jones, entrambi bravissimi.

perverso, morboso, ossessivo, delirante, agghiacciante, spiazzante..molto molto molto ben realizzato. a tratti forse "troppo"... l'unica cosa che non mi è piaciuta è stata la palese imitazione dello stile delle iene in alcune scene.. in ogni caso, se nello stile vengono riprese un po' le tarantinate, x tutto il resto stone è sempre sontuoso.
chiaro il messaggio dato ai media sui media.
juliette lewis perfetta per la parte!

Bello il messaggio..quantomai originale.. La storia però è fuori di testa, e la regia non mi è piaciuta molto..sembra Tony Scott.. Troppo confusionario a volte, troppo assurdo altre.. Da vedere per curiosità..ma senza troppe aspettative.

SPOILER

gran bel film su violenza e mass media che si alimentano a vicenda, interpretato da due attori splendidi nei loro ruoli con dei comprimari altrettanto convincenti e con una bellissima colonna sonora che lo rende ancor più riuscito.
le critiche più pesanti a questo film le ho sempre trovate ridicole, perchè il messaggio è perfettamente capibile e non può essere frainteso, a meno che non si sia deboli di mente; e anche in questo caso comunque il problema non è addebitabile al film.
satira e politicamente corretto non possono andare di pari passo, c'è da farsene una ragione.
finezza: tutto il film è girato per sembrare un lunghissimo programma televisivo, la scena dell'incontro fra i due come in una sit com è grandiosa.

Assolutamente da vedere. Assassini Nati è uno stampo perfetto della nostra società , una società spietata e violenta, dove tutti sono colpevoli e nessuno è innocente. Nel film è difficile stabilire chi rappresenti il male, ma sò soltanto che il pubblico che seguiva le vicende di Mickey e Mallory aveva fame di violenza. Forse anche il pubblico stesso era il male. Un film cinico, violento e psichedelico che affascinerà certamente chiunque lo guardi. Lo consiglio sopratutto a chi ama un genere di film mai troppo scontato e banale.

strambo...nn il mio genere

Non l'ho apprezzato..forse perchè non sono un'amante del genere.

per gli amanti di un certo cinema grottesco e decisamente fuori dalle righe questo prodotto di Stone credo meriti un voto + alto di quello che ho dato ma io non sono precisamente un amante del cartoon dentro il cinema e di filoni surreali.Probabilmente, giustamente o meno amo ancora seguire una storia abbastanza aderente al reale ed in questo caso non lo è . Un merito alle denunce contenute nel film a varie istituzioni o ai media , un plauso( enorme ) alla Lewis( la migliore), ad Harrelson e a Downey Junior davvero bravissimi. Lee Jones in quella parte schizzata, pur ritenendolo molto bravo, non lo preferisco. Insomma davvero mi sono trovato in impaccio nel votare questo film. Avrei voluto alzare ancora il voto ma le troppe contraddizioni interne mi hanno lasciato sul 6,5 . Comunque mi sento di consigliarne la visione ( c'è molto sangue ovviamente),

Originalissimo, ma un po troppo "pazzo". Personalmente l'inizio del film mi ha irritato notevolmente, sembrava di rivivere un secondo "paura e delirio a Las Vegas", poi da quando sono entrati in carcere fino alla fine è un capolavoro. Regia stupenda nei luoghi chiusi, inquadrature ottime, gran gioco di colori / bianco e nero, attori favolosi, ognuno nel suo ruolo anche se in quasi tutti i protagonisti prevale la pazzia. Da registrare che sono passati 16 anni da quando questo film è stato fatto. 16 anni fa un film del genere era un'idea strepitosa.
Ancora attuale e stravagante.

Una delusione questo film..tentativo a mio giudizio fallito di compiere un'opera alla Tarantino. Non m'è piaciuta assolutamente la regia..troppo bizzarra e confusionaria per un film del genere..l'alternanza del b/n..le immagini a mo di caricatura da cartoon ed altre trovate troppo estemporanee hanno penalizzato la pellicola. Anche i personaggi sono stati tutto sommato poco analizzati in profondità..il tentativo di analizzare la loro natura violenta si riduce a qualche flashback di Mickey che vede il padre uccidersi all'età di 7 anni e di Mallory vittima di un padre che abusa di lei ed una madre che ha sempre saputo ma anche taciuto la cosa. Punto negativo anche l'irrazionalità dei fatti e le volute esagerazioni con la coppia di assassini che uccide 52 persone in poche settimane e che addirittura evadono da un carcere con paio di fucili in mano contro "un'orda" di A.C. che non riescono a fermarli..e naturalmente miracolosamente riescono sempre ad evitare le pallottole di chi tenta di fermarli. Peccato perchè mi aspettavo veramente un altro tipo di pellicola ed invece sono rmasto abbastanza deluso.

Stupendo, originalissimo, ci sono scene davvero bellissime, una storia fuori di testa, i protagonisti sono pieni di estro e il film si lascia guardare con molto piacere. Ci sono diversi significati da analizzare sui quali riflettere, davvero un ottimo prodotto di Oliver Stone anni 90.

Un cult spettacolare. Violenza, sangue e poi violenza, sangue, e poi...
Pigiate play e tenetevi forte.

Secondo me il miglior film di Oliver Stone, almeno per quanto riguarda gli anni 90. Due attori eccellenti Woody Harrelson e Juliette Lewis che incarnano la coppia di psicopatici serial killer più amata-odiata d'america. O letto commenti contrastanti, in cui il film è stato fatto a pezzi, in maniera a mio avviso un pò ingiusta. Indubbiamente un film del genere, con polemiche sulla violenza, sul (presunto) incitare alla violenza è un qualcosa che probabilmente non verrà mai più fatto. Inutile paragonarlo ad Arancia Meccanica, un altra epoca un altra storia. Ma qua Stone ci azzecca in pieno, oltre allo stile videoclipparo e visionario, che non è mai fine a se stesso riesce a costruire una storia bella, brutta che comunque ci fà schierare, chi per la coppia di assassini chi per le vittime. Personalmente penso che i serial killer sono un prodotto tipicamente USA e GETTA. Gli Stati Uniti li creano, li usano e li gettano, fino all'arrivo di quello nuovo. Nel film sono tutti demoni, Mick e Mallory, i genitori di entrambi, gli sbirri, le guardie carcerarie, sono serpenti che mordono. D'altronde tutti abbiamo un ombra alle spalle dice Mick, ma non sappiamo com'è. Implicitamente siamo tutti un pò buoni e un pò cattivi, dipende dalle circostanze. Se i genitori ti picchiano e tuo padre ti stupra potresti diventare violento, o forse no...
La vena polemica nei confronti dei media è invece sintomatologica, belve assetate di sangue come Bruno Vespa per il delitto di Cogne, assaporano il fatto che la gente stia lì morbosamente incollata allo schermo, a gustare sangue, sperma, viscere, carne, parolacce, pianti, urla. Tutto fà brodo, le icone della follia americana sono servite come contorno al superbowln. così tutti sono contenti: forze dell'ordine psicopatiche, governi fascisti, popolazione forcaiola, la verità è che quelli che stanno incollati allo schermo sono già morti e non lo sanno dice il serial killer. Sono tutti coinvolti, lui è un assassino nato, ma in fondo chi non lo è?
Basta poco, a volte, e ci trasformiamo noi stessi in belve sanguinarie.... benedetta civiltà a volte mi spaventi!
Comunque un film che adoro, sempre attuale, sempre pronto a farmi riflettere, oltre ai serial il resto del cast e a mio dire assolutamente perfetto, Robert Junior, ottimo giornalista d'assalto disumano e folle quanto i suoi killer preferiti, Tommy Lee Jones un altro folle nel carrozone mediatico, poi il poliziotto psicopatico e tutti gli altri. Gag tragicomiche, sceneggiatura di Tarantino ampiamente rimaneggiata da Stone e gli effetti benefici si notano, ottima regia, fotografia e musiche da urlo, tra cui i RATM nella loro foga migliore con Evil Empire! Il FILM CHE TARANTINO NON SARA MAI CAPACE DI FARE!
Perchè oltre alle *******te, ci vuole anche cuore e cervello, e stone ci ha messo entrambi!
"che la festa cominci!"

Un film che non sa su che genere puntare e che prende spunto palesemente (così come aveva fatto Una Vita Al Massimo) da La Rabbia Giovane di Mallick mischiando la cattiveria nera di Tarantino (qui sceneggiatore). Vorrebbe essere anche una critica ai mass media, ma alla fine quel che ne vien fuori è un'opera che non cattura, non tocca, dal ritmo da telefilm e pure noioso, data la violenza ripetuta e grottesca dei protagonisti, troppo sopra le righe.
Gli attori se la cavano bene, ma la scelta registica di Stone buttata troppo sullo humor non funziona, e alla fine il tutto prende il ritmo da sit-com, e la vena cattiva sparisce del tutto.
Sopravvalutato, ultimamente non troppo per fortuna.
Stone qui al suo peggio, capolavori come Salvador, Platoon e Talk Radio lontani anni luce.

Questa è una sciocchezuola di film dove per la prima volta le trovate di Tarantino non sono utili allo strumento CINEMA.

Quando si vuol fare una critica e si ottiene l'effetto contrario. Bonnie e Clyde gridano vendetta.

Scritto da Tarantino si dice stravolto da Stone..grande film!

Secondo me "Assassini Nati" è davvero uno dei punti più bassi raggiunti da Oliver Stone.
Il tentativo era di fare un film pulp, e la storia scritta da Tarantino era buon punto di partenza, ma il modo in cui è stato girato ha vanificato ogni prerogativa.
Innanzitutto i personaggi, nonostante si cerchi di scavare nel loro passato, non hanno psicologia e restano sempre bidimensionali; il montaggio isterico e l'alternanza di colore, bianco e nero, cartone animato e filtri colorati non danno allo spettatore il tempo di entrare nella storia, catapultandolo da un episodio all'altro senza avere il tempo di capire cosa sta succedendo e perché; il continuo aggiungere elementi irreali alle scene (tipo fuoco, apparizioni, altri video che scorrono sulle pareti) non aggiungono un tocco visionario alla storia, piuttosto la riempiono di confusione. Inoltre il famoso messaggio contro il potere dei media non è così in primo piano come Oliver Stone ha millantato, e la maniera demenziale in cui R. Downey Jr. interpreta il giornalista sciacallo toglie sostanza e significato alla polemica.
Insomma, "Natural Born Killers" è un film dimenticabile.

Rielaboro alcuni miei giudizi per meglio proporzionarli ad altre mie valutazioni.

Non si discute assolutamente l'importanza del messaggio che trasmette il film: i media riescono davvero a trasformare dei killers spietati in vere e proprie superstars. Tra l'altro Stone argomenta questo messaggio nella maniera più brillante possibile...e probabilmente è proprio questa che va a discapito del film, in quanto la sua potenza figurativa va ad intaccare fin troppo, secondo me, la narrazione. Juliette Lewis è fantastica nel suo personaggio (skizzata come meglio non poteva); Woody Harrelson superlativo; e particolari elogi per Robert Downey JR (davvero in gamba nei panni dell'assatanato giornalista). Detto questo...è un film che consiglio comunque a tutti di visionare...con la consapevolezza di non trovarvi di fronte all'opera assoluta del regista.

crudo ma decisamente da non perdere. attori bravissimi, forte critica - in modo grottesco - ai mass media e ai valori in genere della società. ottimo.

Un film allucinante che mi è piaciuto molto, Grande prova per downey jr e Harrelson.
In mia opinione uno dei migliori film di Stone.
Consigliato

Film allucinato e malato.Stone dopo Talk Radio torna a modo suo sull'argomento mass-media, questa volta lo fa in modo crudo e diretto.
Ho visto il film due volte per capirlo a pieno e dare un giudizio, ma è difficile lo stesso commentarlo.
La regia di Stone si vede da un km ed è grandiosa, la storia è scritta da Tarantino e anche questo si vede.Geniale secondo me è l'intervista del giornalista a Mickey...(leggi spoiler).
Devo dire che alla seconda visione l'ho apprezzato di più il film, anche se un pò disturba lo stesso.

SPOILER

Bel film davvero, impreziosito senza dubbio da un'ottima colonna sonora.
E poi la scelta degli attori a mio avviso è stata veramente azzeccata...

Vale la pena di dedicargli 2 ore della vostra vitaccia!

L’arduo compito di trasformare i criminali in eroi, certamente riuscito bene ad altri registi (si pensi ad esempio a “Il clan dei Barker” di Corman), qui fallisce miseramente. I due protagonisti sono sì eroi, ma idioti, fasulli e ridicoli. Assassini nati, già, ma perché? Critica alle istituzioni? Ai mass-media? Inno alla violenza nichilista? In mezzo a tante domande il film si perde in una serie di idiozie strepitose, insiste nell’eccesso, non ironizza dove dovrebbe, fa schifo ma quasi si compiace (che coraggio!).
Ritrovarvi dentro la musica di Cohen è stato un piccolo sollievo, come il gusto dolce di una ciliegina, dopo però essersi ingurgitati una casseruola piena zeppa di letame.

"un sacco di gente la gente là fuori è già morta e non lo sa"
la violenza è parte dell'essenza dell'essere umano e l'uomo osserva con indifferenza e interesse la violenza attorno a sè.
Ottima storia, bei dialoghi, il ritmo forse un po' troppo frenetico e confuso all'inizio ma alla fine tutto torna.