Baaria è il nome fenicio di Bagheria: attraverso le vicende di tre generazioni di una famiglia il film racconterà un secolo di storia italiana, con le Guerre Mondiali e l'avvicendarsi, sulla scena politica, di Fascismo, Comunismo, Democrazia Cristiana e Socialisti.
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L'ho visto qualche sera fa, cercavo da molto tempo di vederlo, ma poi per un problema o per l'altro non sono mai riuscito a guardarlo. Non è un capolavoro, ma è una grandissima opera di Tornatore, un film personalissimo, è giusto definirlo il suo amarcord personale. Il film racconta le vicende di una famiglia e le sue generazioni che attraversa tutto il 900, ambientata un una delle regioni più belle d'Italia, la Sicilia, con le sue superstizioni, odori, sapori e tradizioni locali. L'aspetto migliore del film è in primis nella regia, molto pulita con delle riprese mozzafiato, buonissimi anche i costumi. Lo stile di Tornatore è presente al cento per cento e non ci si scappa, possiamo trovare un'immensita d'immagini, di ricordi, di generazioni che passano e si inseguono, vedere il paese di Bagharia cambiare in quella maniera mi ha quasi emozionato, son sincero. Un'altro aspetto che mi è piaciuto molto sono le musiche di Morricone, incalzano a pennello con il film. L'unico aspetto negativo è che alcune sequenze temporali sono un pò confusionarie, poco accurate, in alcuni casi mi ci è voluto un pò per capire determinate situazioni. Per quanto riguarda il cast, tutti hanno realizzato una prova tutto sommato soddisfaciente, sia le comparse che i protagonisti principali. Un film sulla vita e sul tempo, non siamo sullo stesso livello di Nuovo cinema paradiso, ma Baarìa rimane un colossal di tutto rispetto , emozionate e simbolico.