Trama del film Confessioni di una mente pericolosa
La vita segreta di Chuck Barris: di giorno celebre e impertinente conduttore di show televisivi, di notte efferato agente della CIA con un certo gusto - e una sorprendente abilità - nel commettere omicidi. Ma forse l'unica cosa che Chuck ha inseguito per tutta la sua vita é stato il vero amore...
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Un voto politico, per un film che mi ha lasciato con un'enorme punto interrogativo: a chi giova tutto ciò? E' questa la domanda: dove voleva andare a parare George? Occhei, ha trasposto sullo schermo l'autobiografia (non autorizzata... ahaha) di un celeberrimo autore televisivo che dice di essere stato una spia e, con questo, ha voluto mettere su pellicola una critica alla tv che ammazza i cervelli (e allora Chuck Barris è doppiamente assassino, perchè ha ammazzato fisicamente 33 persone e ne ha lobotomizzate almeno 33 milioni). Però c'è qualcosa che manca in tutta la vicenda e sembra che i virtuosismi registici del figo brizzolato - che non sarebbe affatto male incontrare mentre viene scaricato da un motoscafo con una cassa di Martini - non vadano a parare in nessun luogo, se non nell'autocompiacimento. Però il materiale c'è e alcuni passaggi sono davvero folgoranti. Per di più i due protagonisti se la cavano egregiamente, e simpatici sono i cameo di alcune star come Brad Pitt e Matt Damon (concorrenti del Gioco delle coppie, surclassati da uno sfi.gato che si scoprirà essere poi... sssshh, scusate). Insomma, Clooney si scalda per poi girare il magnifico Good night and good luck, e questo gli vale la sufficienza.
Continuo a non sopportare Clooney come attore e come uomo, ma come regista io lo amo alla follia... George é dotato di una grandissima sensibilità, (quasi femminile, oserei dire... sarà mica uno che ama la sponda opposta... ;-D ) e di una fantasia eccellente, e con questo suo primo film le sue qualità si apprezzano tutte, e per l'intera pellicola. Film veloce, spigliato, con musiche azzeccatissime e fotografia da ricordare. Dettagli tecnici curati con precisione, una ricostruzione delicata e garbata. basta così... si capisce che mi è piaciuto! Bravo Clooney, però ti prego fai qualcosa anche per il grande pubblico, non solo opere come "Good Night..." che giustamente la guardano in tre :-)
Quando vidi questo film mi annoiai tremendamente, fu uno sforzo vederlo fino alla fine dissi. Vedendo le recensioni positive di questo film dissi" che ci troveranno di bello"
L'ho visto ieri sera e devo ammettere che mi ha spiazzato per bellezza e sincerità.... Trovo che l'esordio dietro la telecamera di Clooney sia quanto meno da incorniciare e che lo renda un po' di più rispetto allo standard a cui la gente è abituato a vederlo...., certo bisognerebbe dire a tutte quelle ragazze che vanno al cinema a vedere i suoi film solo perchè "si vede" lui che questo film è suo a tutti gli effetti e che un attore lo si segue e si ama anche quando si relega un ruolo minore come in questo film.
Come detto prima, a mio parere, il film è molto bello. Sam Rockwell davvero bravo nella parte di Chuck Barris e Draw Berrymore che per la prima volta (sempre a parer personale) fa vedere che è un'attrice. I personaggi di contorno sono molto buoni, uno su tutti Rutger Hauer (scusate se non si scrive così) nella parte del vecchio sicario e con cui ha un bellissimo dialogo con Chuck Barris. Anche Clooney si regala una parte bellissima e la scena della sua morte è molto buona. Le musiche del film accompagnano bene le scene e la storia l'ho trovata ben scritta e diretta. Insomma, oltre che ad un ottimo esordio registico, penso che il film sia da vedere proprio per la bontà in se della pelllicola. Sincero, senza strafare, Clooney regala una storia che può piacere e non piacere di per se perchè molto "americana" e quindi non per tutti digeribile..., voglio dire è come se facessero un film dopo aver scoperto che Marco Predolin o Marco Balestri o Gerry Scotti oltre che conduttori televisivi fossero anche degl'agenti speciali dello spionaggio italiano...., detto così in effetti farebbe ridere, no?!
A me il film è piaciuto e me ne dispiace per non averlo scoperto prima.
L'ho rivisto oggi per la decima volta e devo proprio ammettere che è un gran film...La regia è sincera e più che onesta sotto ogni punto di vista. La mia frase preferita è anche l'inizio del film:"Quando sei giovane le tue potenzialità sono infinite, potresti fare qualsiasi cosa, potresti essere Einstein, potresti essere Di Maggio. Poi arrivi a una età in cui ciò che potresti essere va a sbattere contro ciò che sei stato...". BELLO E DISAMARMANTE QUESTO FILM.
No glamour no Clooney Bravi, davanti a uno dei pochi film veramente originali degli ultimi anni, capisco cosa vi attendavate Povero George, destinato e condannato a restare l'amabile sex symbol di tante commediole vuote (Ocean's eleven) per piacere al suo pubblico Scommetto che in pochi avranno amato "three kings" E la Roberts? A malapena capiscono "Erin Brockovich"... Ma non ti curar di loro The glamourous life of Chuck Barris Nessuno ci ha capito niente? Peggio per loro. Odiosamente utile nella sua apparente futilità, l'esordio registico di Clooney è uno sconvolgente ritratto perversamente autobiografico dell'artificiosità di essere - come dire - Divi per caso: il suo Chuck Barris racconta la verità che il pubblico non vorrebbe mai sentire, o la menzogna che molti vorrebbero scoprire Film di forte impatto, forse impersonale e contraddittorio, è l'esordio registico comunque più sincero e coraggioso degli ultimi anni Iconografia alla Tom of Finland, tutto giocato sull'apparenza e sulla riconversione - mai piatta però - dei clichè cinematografici la Roberts dark lady e Clooney improbabile ma proprio per questo strepitoso killer (indimenticabile il dialogo finale mentre impazza la musica degli who e l'uomo sta per dissanguarsi) Ma Chuck Barris è realmente un'archetipo che erudisce sul declino del pensiero nobile e la nascita dell'idiozia come forma di pensiero di massa (non dimentichiamolo il film è ambientato inizialmente negli anni cinquanta, guerra fredda, boom televisivo, etc) Ok, pieno di furti qua e là - da Casablanca a Nikita - ma non si possono negare a Clooney nè il coraggio nè la capacità di scrollarsi di dosso la sua immagine proiettandola ironicamente con quella di Rockwell Pensiamo solo alla nudità esibita del protagonista: piace che Clooney filmi per la prima volta un corpo non suo Piace la classe, l'rriverenza cialtrona del personaggio di Rockwell, e forse è più inquietante Chuck Barris come personaggio televisivo che come sicario, con buona pace di chi "lo ha derubato dai suoi sogni" Un'affermazione che fa riflettere, chi ha derubato Clooney dal sogno di dirigere un buon film e di successo? Ma il pubblico, ovviamente Quello che non si chiederà mai quanto sia ANCHE un regista capace un buon produttore e uno degli uomini in assoluto più intelligenti della Hollywood di oggi Vorrebbero rovinargli la carriera, come hanno fatto con Tom "nessun successo al botteghino" Selleck Ma tornando al film, meglio un'opera frammentaria e schematica, confusa o troppo ambiziosa - benchè memorabile - piuttosto che niente Una cosa è certa: Chuck Barris - alterego di Clooney - rimarrà s lungo nella mia memoria Le squinzie che si agitano o vanno in orgasmo per ogni sorriso di mr. clooney non sapranno che farcene - anzi a giudicare dai voti sono anche qui su questo sito - ma a me di loro non importa un ***** di niente Nel film c'è tutto pure troppo: l'estabilishment rassicurante che va al di là della coscienza civile - un tema sviluppato anche in Magnolia - tutta l'apparenza e i lustrini di un business già disonesto - la forza medianica del potere (Berlusca dovrebbe rivederlo dieci volte, e i suoi patetici elettori idem), l'enfatizzazione dichiarata dei personaggi C'è una scena in cui Barris è costretto a fuggire da una splendida ragazza che lo deride: è qui che si crea tutta la stupidità del successo, suggerisce Clooney Gesù muore a 33 anni e risorge Barris uccide (teoricamente) 33 persone e dichiara "Dio è il mio favorito" Ah dimenticavo: evidente che il film non piaccia, visto che anche della nostra miseranda condizione di spettatori televisivi trash si parla E' troppo chiederci di identificarci con la nostra voglia irresistibilite di idiozia?
ho visto dei 7....e anke un 8.....mio Dio....ma come si fà? è insignificante...solo i 10 minuti della fine sono interessanti...ma forse li ho trovati interessanti xkè sapevo ke presto sarebbe finito
a me è piaciuto..ma va saputo vedere.Non mi stupisce che la media sia così bassa,questo sito è zeppo di utenti che a parer mio hanno gusti assai discutibili.E' cinico in modo pazzesco,è acuto,è ironico,persino nei momenti drammatici.E' un film davvero cattivo,anti-televisivo a palla,un po' contro tutti ma allo stesso tempo perdona anche quel cattivo gusto su cui fa sarcasmo. Sam Rockwell favoloso.
Scusate, il film non mi ha entusiasmato particolarmente e non lo ricorderò a lungo, ma registicamente Clooney ha dimostrato ottime qualità.Chi è che dice il contrario? Vi intendete di regia o solamente il fatto che non vi è piaciuto un film vi fa giudicare male il regista?
il film è carino e la storia (dubito sia vera) è simpatica... Sam Rockwell (il migliore in assoluto in tutto il film) è molto bravo!!! clooney è riuscito a dirigere il film in maniera particolare anke se non proprio originale... ma considerando che è il suo primo film, le premesse ci sono per una sua seconda opera migliore!!!!
Degne di nota le ottime interpretazioni Di Bradd Pitt e Matt Damon... eheheh!!!! ;)
Il mondo è bello xchè e vario .... Io sono andato a vederlo con una decina di amici e non è piaciuto a nessuno di noi. Il film è lento, anzi lentissimo. La trama sembra partorita da uno Stephen King in una non splendida forma. Brad e Julia neanche si vedono. Lo sconsiglio a tutti quelli che vanno al cinema per rilassarsi e non per riflettere sui mali della società.
mi sembra molto antiamericano. Clooney e Soderberg vogliono farci vedere due volti di una brutt America, che a loro non piace, attraverso la storia di Barris. L'America politico-militare deiservizi segreti "brutti, sporchi e cattivi" che sembrano quelli dell'Urss pre-caduta del Muro, e quella della degenerazione televisiva, della tv tritapersone che crea star sfruttando le frustrazioni della gente comune ("cosa non farebbe un americano per avere un po'di notorietà"). Barris racchiude in sè i due elementi nelle sua doppia vita. La risultante èuna società americana che regista eproduttore massacrano, forse quella reaganian-bushiana che un po' odiano (si veda lascena iniziale conm Barris chje assiste al giuramento diRonadl presidente). Fantasie? Se nepuòparlare andando al di làdellastoria che appare in superficie, guardando lo sfondo che forse è più importante.