Trama del film Confessioni di una mente pericolosa
La vita segreta di Chuck Barris: di giorno celebre e impertinente conduttore di show televisivi, di notte efferato agente della CIA con un certo gusto - e una sorprendente abilità - nel commettere omicidi. Ma forse l'unica cosa che Chuck ha inseguito per tutta la sua vita é stato il vero amore...
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La storia in se è interessantissima, ma in mano a Clooney...una noia mortale! Riesce a far diventare soporifera anche le scene degli omicidi... Essere un bell'uomo ti aiuta nel mestiere di attore, ma il regista...è un altro "film"!
Va bene che Clooney era alla sua prima regia, ma ha fatto decisamente di meglio. Brutta, bruttissima regia. Julia Roberts non adatta a quel ruolo. Peccato perché la storia di per sé è interessante (leggete su Wikipedia la parte sulla effettiva realizzazione degli show televisivi).
Storia realistica di Chuck Barris, presentatore di tv spazzatura e agente al soldo della Cia. George Clooney, lontano dallo stereotipo di bello e cretino, dirige un film brillante e satirico, popolato da personaggi accattivanti e da divertenti camei di attori stranoti. Da vedere.
Film che sicuramente rende onore alle doti registiche di Clooney, anche se la presenza del mitico Charlie Kaufman come sceneggiatore, è stata a parer mio edulcorata in fase di revisione. Dopo averlo visto si ha una palese sensazione di incompiutezza. La pellicola è sicuramente degna di nota, Rockwell è perfetto, ma l'impressione è che Clooney più che raccontare la frattura psicologica del personaggio - e che sarebbe stato lo strumento più squisito per ritrarre l'America - preferisca di più la didascalia, il messaggio chiaro e preciso di un'America bifronte delle trame oscure che vengono patinate in superficie. Si capisce così l'attitudine di Clooney ad un cinema revisionista ed ecco perché i successivi lavori quali "Good Luck and Goodnight" e "Le idi di Marzo" sembrano maggiormente rendere giustizia alla verve polemica del bravo George che comunque, va detto: dietro la macchina da presa dimostra tanta confidenza col mestiere. Una sorpresa proprio come Ben Affleck.
Sottovalutato ed incompreso, il film d'esordio alla regia di George Clooney è un ottimo prodotto superbamente confezionato ed interpretato. I punti di forza del film sono indubbiamente la trama, nessuna anticipazione, con colpi di scena degni di un thriller e l'ottima interpretazione di tutti gli attori, specie Sam Rockwell. Consigliato.
buon film basato sull'autobiografia di Chuck Barris che di giorno era un conduttore televisivo e di notte assassino per la CIA. Forse il miglior film di Clooney come regista. La storia è abbastanza bella e non annoia. Da vedere.
Scrivo questa stupida e merdosissima recensione con un tremendo dolore nel petto. Sarò insensibile, sarò superficiale, sarò irrispettoso, ma se in questo momento di dolore la testa mi dice di scrivere vuol dire che questo sono io, i giudizi li lascio agli altri. E li accetto tutti indistintamente. Scrivo perchè ci sono momenti in cui non so fare altro, perchè io sto film l'ho amato da sempre e scrivere di qualcosa che ami quando il cuore fa crack quantomeno quel cuore te lo tiene rattoppato sì, ma tutto intero. E se poi grazie a sto film ho conosciuto un grande amico ed è quindi giusto che senta il dovere di parlarne. Anche perchè se mai pellicola questi 10 anni è stata più sottovalutata è proprio questo esordio alla regia di George Clooney, uno straordinario, profondo e disperato biopic sulla storia, vera o presunta tale, di Chuck Barris, produttore e presentatore televisivo americano che ha praticamente inventato tutti i più importanti giochi a premi degli anni 70/80. Mentre, nel frattempo, uccideva per la CIA. Se ci si limita ala genialità dell'opera, al suo essere (troppo) originale, ai virtuosismi di regia, di montaggio e di sonoro (con una parodia di Elvis come soundtrack di una scena importante) che continuamente ci propina allora sì, il rischio di ridondanza e la sensazione di trovarsi davanti un giocattolone ben costruito possono esseresenz'altro le sensazioni principali. Ma se invece del quadro ci limitassimo per un attimo a vedere solo la cornice, la disperata e spietata rilettura di sè che fa Chuck Barris, allora forse capiremmo che qua, dietro quinte semovibili, dietro montaggi assurdi, dietro personaggi macchietta, dietro punte comiche strepitose c'è un dramma raccontato con una lucidità pazzesca. "Verrà il momento in cui tutti i "potresti essere" andranno a sbattere con ciò che sei stato" dice Chuck,in una delle tante e bellissime frasi di una straordinaria voice off, una delle più belle che ricordi, doppiata da Dio anche qua in Italia. Sì, perchè tutte le scene del Chuck del presente per me sono di un'intensità pazzesca e non è certo poco il merito di Sam Rockwell, attore strepitoso, secondo per me solo ad Seymour Hoffman. E il finale col vero Chuck, con l'idea di quell'ultimo disperato gioco a premi è qualcosa di grande. Prima c'è di tutto, dalla commedia brillante ( "era solo un ritardo") al noir (splendide alcune ambientazioni), dal comico devastante (il briefing ai concorrenti, roba da infarto, le due gaffe sessuali durante le dirette televisive con il ragazzo che inizia a suonare il flauto o la coppia del "qual'è il luogo più strano dove l'avete fatto?" "ehm... il sedere?") al drammatico, dal surreale (splendide alcune scene anche se forse Clooney pigia un pò troppo l'acceleratore su questa dimensione) al tragico (alcuni omicidi sono davvero efferati) senza lasciarsi scappare parecchi elementi spy e un prefinale thriller in quella che è la scena più bella dell'intero film, la straordinaria sequenza al Chiaro di Luna tra Rockwell e la Roberts che culmina con lei che cade in terra e lui è in piedi dietro per poi mostrarci con un Beethoven maestoso tutto quello che è successo, capolavoro. E potentissima è anche l'atmosfera, densa e pregna, di tutte le sequenze in cui Chuck ha il terrore di essere ucciso da chiunque. Avrei voluto scrivere moltissimo di più su uno di quelli che, senza probabilmente meritarlo affatto, è uno dei film cui sono più legato ma basta così. Perchè scriver questa era solo una terapia. E le terapie cominciano e finiscono. Come la vita. Per te M. Magari si rigiocherà a tennis un giorno. Che poi io ultimamente son peggiorato tanto.
la prima volta non mi colpì, forse perchè lo vidi con superficialità, a casa di amici, dove c'era sempre quello che parlava o a cui squillava il telefonino...
La seconda volta è andata diversamente!!! Gran film!
Biografia presunta (e non riconosciuta dai soggetti interessati) di un Dottor Jekyll del novecento. Trama e cast mi facevano legittimamente sperare in un prodotto migliore di questo
Buon thriller/commedia, basato sulla vita del conduttore e poi agente della CIA Chuck Barris. Devo dire che la trama mi è piaciuta abbastanza, e il film, nonostante duri quasi due ore, si fa seguire senza interruzioni o cali di sorta. Molto bravo Sam Rockwell ad interpetrare un personaggio non facile come lo è il protagonista di questo film. Insomma, in conclusione posso dire che la pellicola non è assolutamente male, ed anzi, io consiglio di dargli una chance. ;)
Sorprendente esordio di Clooney alla regia che, al tempo, forse con molta invidia, tutti volevano vedere solo come uno stupido belloccio. Ho trovato la storia incredibile, e, pur trattandosi di un'autobiografia, la CIA stessa ha sempre smentito tutto (cosa che mi fa dubitare un po'meno della falsità della vicenda!). E'tutto molto ben confezionato e i personaggi sono assai efficaci (ok, c'è Julia Roberts che personalmente trovo attraente come una scopa e brava a recitare come due scope) e lo stesso Clooney riesce a non essere invadente nella sua stessa pellicola. Rockwell (sempre bravo, anzi, tra i migliori attori in circolazione) ci regala davvero una grande performance!
media stranamente bassa per questo buon film di clooney . Ennesima denuncia della società americana dei tempi non troppo remoti e relativo estremizzato (??) uso di mezzi (il)leciti . i personaggi sono azzeccatissimi , Julia roberts straborda come sempre di bellezza mitica ma ottima anche secondo me Drew Barrymore e Clooney . Pitt e Damon comparse sono tutto ridere ..... Le situazioni sono ingarbugliate ad arte e per nulla fastidioso il taglio da intervista a tratti che spezza il ritmo . Piccole perplessità su rockwell non tanto perchè non sia bravo quanto perchè somiglia troppo al " cummenda " del grande fratello e dunque mi restava insopportabile....vabbè ....
Peccato per la media veramente bassa. Clooney,il famoso attore sex symbol più symbol che attore oramai per la prima volta si mette in cabina di regia. E cosa sfornerà mai? Un megavideoclippone no Martini no Party pieno di manichini parlanti e vestiti sbarluccicanti? No. Sorpresa delle sorprese, Clooney sforna uno dei film più originali e divertente dei primi anni del 2000. Mi aspettavo una cozzaglia assurda,e invece mi ritrovo davanti un Rockwell,fino ad allora sottovalutato, sbattuto al centro della vicenda (finalmente) cinico e mattatore. Non è un capolavoro, ma non si dimentica neanche dopo un paio d'ore. Superbo.
Rivisto dopo tanto tempo e devo dire che i buoni ricordi che avevo di questo film non erano infondati. Un film di denuncia storica camuffato abilmente da spy-story, dove il mezzo televisivo, ed i mezzi di comunicazione in generale, sono il perfetto braccio armato della propaganda del governo negli anni del Maccartismo. La doppia vita di Chuck Barris è descritta in maniera soddisfacente, così come il suo conflitto interiore ha sempre più rilevanza man mano che la pellicola procede. La sua vita è il frutto della società americana di quegli anni, indottrinata e pronta al sacrificio per il bene della nazione contro l'avanzata comunista. Sam Rockwell è uno dei miei attori preferiti, quindi il mio parere sulla sua prestazione non può che essere positivo, penso che sia uno degli attori più versatili del panorama americano, e questo film ne è la prova. Gli altri un pochino sottotono, tranne Julia Roberts che effettivamente ha un personaggio ben caratterizzato ed interessante. Per essere la prima di Clooney dietro la macchina da presa direi che non ci si può lamentare, la regia è solida e ben architettata, così come la fotografia. La colonna sonora mi è piaciuta molto, ha rispolverato nella mia mente alcuni dei classici dimenticati degli anni 50 e 60 ed è sempre parte integrante della narrazione e delle situazioni che i personaggi affrontano.
Tutto sommato penso che sia un film valido e ne consiglio a tutti la visione, partendo però dal presupposto che non si tratta di una canonica spy-story.
Con questo film il buon George dimostra di saperci fare anche alla regia, infatti diverse scene evidenziano delle trovate davvero notevoli, specialmente per un esordiente. Il problema è che la storia, pur affrontando un argomento interessante come la lobotomizzazione delle masse attraverso il mezzo televisivo e pur avendo un bel personaggio come protagonista, risulta poco coinvolgente e discontinua nel suo sviluppo e comunque al fatto che si tratti di una storia vera non ci credo neanche un po'.
Avrei voluto mettergli almeno una sufficienza ma proprio non riesco. Nonostante l'esordio alla regia di Clooney sia buono e anzi riveli potenzialità che promettono bene è la sceneggiatura che mi ha sorpreso in negativo. Kaufman è uno sceneggiatore geniale ma questa storia (vera) è scritta in maniera strana,quasi con dei buchi e troppo frettolosa. Bello il finale ma tutto il film è molto discontinuo,troppo discontinuo. Rockwell fa il suo mestiere ma niente di che in questo caso,forse non è un ruolo adatto a lui. Il personaggio che si ritaglia Clooney è invece il più riuscito. Una delusione questo film.
Mi ricordo che lo vidi questo è tutto quanto. Niente... non mi è rimasto niente di questo film... come se avessi premuto delete.... insomma questo la dice tutta. Film di livello tecnico, e cast ottimo .... non mi ricordo pIû cosa dovevo scrivere!.... ah si... è un tipico i film per far trascorrere 2 orette all'insegna dell'ozio celebrale.
La storia non è un granchè, ma lo svolgimento è molto lineare e scorrevole. La visione, globalmente, non annoia; anche se a tratti diventa lenta nel suo sviluppo. Non è certo una pellicola da vedere a tutti i costi, comunque una visione potrebbe anche meritarla.
Per essere il primo George Clooney alla regia non ci si può lamentare; "Confessioni di una mente pericolosa" è molto scorrevole e meno pretenzioso di quanto possa sembrare all'apparenza. La pellicola gode di una storia originale, un cast di ottimo livello in buona forma e della sceneggiatura di Kaufman che riesce sempre a stimolare la fantasia dello spettatore... il risultato finale è un film non imprescindibile ma comunque gradevole.
Un film abbastanza godibile, con una storia interessante che non annoia. Il nutrito cast contribuisce alla buona riuscita della pellicola. Certamente non un capolavoro, ma film che merita maggiore considerazione.
Ottimo esordio alla regia di Clooney con un film non facile dove sono presenti denuncia al potere dei massmedia e generi come il thriller spionistico e il noir. Rockwell bravissimo nel ruolo principale di imbonitore delle masse e tritacervelli pubblico con programmi, i cui format, purtroppo, hanno varcato i confini oltreoceano per approdare anche nei nostri lidi.
La visione di questo film è molto piacevole...protagonisti simpatici e ironia mischiata a mistero...questo perche il protagonista vive praticamente due vite diverse...Tutto mischiato sapientemente da un Clooney al debutto da regista...e direi che è un ottimo debutto! Sul fatto che sia tutto vero ci credo poco...mi sa che questo Barris ha scritto una serie di fesserie...ma va bene lo stesso per chi ,come me,vuole passare un po di tempo davanti al video per qualche ora in maniera piacevole!
Non capisco tutti questi voti bassi... è un esordio alla regia ed è assolutamente di tutto rispetto. La storia è molto carina e la regia aiutata da scenografie e fotografia ottime è scorrevolissima. La cosa piu importante per una commedia è che faccia ridere, e ci riesce benissimo, dal sarcasmo piu o meno sottile antiamericano (tipico da democratico quale george clooney è) alle scene platealmente demenziali questo film saprà accontentare molti. Non è un capolavoro ma lo straconsiglio per una serata tra amici.
Questo è un voto di parte e lo so... questo film non merita 8, ma è uno di quei film che più lo guardo più mi emoziona, e questo è quanto. Patinato, forse troppo, e bisogna ammetterlo. Grande sceneggiatura, e dallo sceneggiatore de Il Ladro di Orchidee e Se mi Lasci ti Cancello non potevo aspettarmi di meno. Rockweel si concede completamente al personaggio e appare grandioso, Clooney si concede la prima regia su un soggetto affascinante e pur con alti e bassi riesce in quel che doveva fare: dirigere un film a basso costo, avvalendosi per lo più di attori che hanno lavorato quasi gratis.
Non mi stupisco di una media così bassa, forse il film merita veramente poco, forse abbozza cose che poi non vengono sviluppate e cade troppo spesso nel grottesco. Ma se devo lasciarmi trasportare dal sentimento, questo film me ne ha fatto provare tanto!
Si lascia seguire tranquillamente, ma penso che ci siano stati dei tagli di sceneggiatura, non saprei se voluti o meno. Clooney come debutto alla regia non è male, la fotografia è buona e gli attori sono diretti bene però non ho capito a cosa voglia parare. Questo film è in parte una denuncia alla televisione, ma se non fosse per questo in sostanza sarebbe un po’ inutile.
che media bassa... a me è piaciuto!sì lento!..ma la storia quantomeno è interessante.. bella l'interpretazione di sam rockwell... bella anche la regia.. a questo punto non ve lo consiglio!ma lo potete vedere 'gratis' fatelo..
Esagerata e intrigante biografia, cucita su Rockwell, di un personaggio ambiguo e delle sue gesta professionali. Ottima regia e buone caratterizzazioni per un'opera matura ed elegante.
Un voto politico, per un film che mi ha lasciato con un'enorme punto interrogativo: a chi giova tutto ciò? E' questa la domanda: dove voleva andare a parare George? Occhei, ha trasposto sullo schermo l'autobiografia (non autorizzata... ahaha) di un celeberrimo autore televisivo che dice di essere stato una spia e, con questo, ha voluto mettere su pellicola una critica alla tv che ammazza i cervelli (e allora Chuck Barris è doppiamente assassino, perchè ha ammazzato fisicamente 33 persone e ne ha lobotomizzate almeno 33 milioni). Però c'è qualcosa che manca in tutta la vicenda e sembra che i virtuosismi registici del figo brizzolato - che non sarebbe affatto male incontrare mentre viene scaricato da un motoscafo con una cassa di Martini - non vadano a parare in nessun luogo, se non nell'autocompiacimento. Però il materiale c'è e alcuni passaggi sono davvero folgoranti. Per di più i due protagonisti se la cavano egregiamente, e simpatici sono i cameo di alcune star come Brad Pitt e Matt Damon (concorrenti del Gioco delle coppie, surclassati da uno sfi.gato che si scoprirà essere poi... sssshh, scusate). Insomma, Clooney si scalda per poi girare il magnifico Good night and good luck, e questo gli vale la sufficienza.
Ottimo esordio alla regia di George Clooney:il film e'tratto dall'autobiografia di Chuck Burris,produttore televisivo di giorno e killer alle dipendenze della C.I.A di notte.Forte del sostegno produttivo dell'amico Sonderberg,della sceneggiatura scritta da un'ottimo Kaufman e della fotografia di Tom Sigel(duttile e sempre efficace),Clooney fa subito centro,attraverso una storia inconsueta e per questo molto intrigante....approccio elegante e misurato con cast azzeccatissimo chiudono il quadro.Ingiustamente sottovalutato....
bha....non mi ha colpito....anzi mi ha deluso assai....in tutte le sue facce...dalla trama alle interpretazioni...(la roberts dark lady......bha......mi aspettavo molto meglio........)dalla sceneggiatura al finale........
Io l'ho trovato molto ben fatto, ricco di colpi di scena ed originale. Il passaggio da ideatore di programmi televisivi ad agente della Cia è talmente radicale ke finisce di trasformare il nostro già fragile personaggio in un completo pazzo omicida scatenato, quando forse l'unica cosa ke realmente voleva era solamete essere amato e rispettato dagli altri per le sue capacità. Un Sam Rockwell davvero molto convincente e una bravissima Julia Roberts nella parte della "femme fatale" rendono l'opera prima di Clooney dietro la cinepresa abbastanza convincente.
All'inizio ero partito con tutti i buoni propositi nel vedere questo film pensavo che potesse essere interessante vedere Julia Roberts versione dark lady ,la storia sembrava simpatica e il trailer era davvero accattivante così ho noleggiato il DVD...2.50 EURO SPRECATI!!!!La noia ti prende già al secondo minuto, e quella che doveva essere la storia avvincente di un presentatore assunto dalla CIA sembra essere solo una fantasia di un vecchio non più tanto sveglio.Anche perchè per quale motivo la CIA avrebbe dovuto assumere l'uomo che ha inventato "Il gioco delle coppie",tuttalpiù avrebbe dovuto assumere qualcuno per eliminarlo...Comunque il film si base su un libro scritto dallo stesso Barris non riconosciuto dalla CIA.
Geniale, graffiante e in un certo modo originale... Ma un po' mi ha deluso, pensavo che sotto si fosse un qualcosa di più profondo ma era solo quello che si vedeva e niente più...Cmq non era niente male. L'attore protagonista è formidabile, davvero bravo! Clooney come regista è davvero notevole!
Stupenda la scena quando descrive la vita dei suoi genitori : -Lei : C'è bisogno di un frigorifero nuovo... -Lui : (seduto nella poltrona guardando la TV) Ah..
Continuo a non sopportare Clooney come attore e come uomo, ma come regista io lo amo alla follia... George é dotato di una grandissima sensibilità, (quasi femminile, oserei dire... sarà mica uno che ama la sponda opposta... ;-D ) e di una fantasia eccellente, e con questo suo primo film le sue qualità si apprezzano tutte, e per l'intera pellicola. Film veloce, spigliato, con musiche azzeccatissime e fotografia da ricordare. Dettagli tecnici curati con precisione, una ricostruzione delicata e garbata. basta così... si capisce che mi è piaciuto! Bravo Clooney, però ti prego fai qualcosa anche per il grande pubblico, non solo opere come "Good Night..." che giustamente la guardano in tre :-)
con lo sceneggiatore de "il ladro di orchidee" e "se mi lasci ti cancello" era difficile fare un film al di sotto dell'eccellenza... intrigante,molto capace clooney come regista.
Ottimo esordio per Clooney dietro la cinepresa che, oltre alla bravura nel girare questa pellicola, dimostra anche buon gusto nella scelta della storia. La vicenda di C.Barris è infatti assurda e accattivante come poche altre e da la misura di come dietro ad un'apparente futilità si possano celare verità inconfessabili. Una nota in particolare per Rockwell che riesce a dare al personaggio un perfetto mix di cialtroneria e freddezza. Precursore nel campo televisivo, Barris è stato uno dei primi ad intuire la potenzialità di questo mezzo, e di come la gente sia disposta a ridicolizzarsi pur di apparire.
Come opera prima niente male. Film a metà tra lo spy-movie e lo psico-dramma. Divertente, ironico, ben fotografato e con un super cast. Eccezionale la repentina apparizione di Pitt e Damon. Insomma un film che soddisfa appieno l'aspetto ludico del cinema.
Quando vidi questo film mi annoiai tremendamente, fu uno sforzo vederlo fino alla fine dissi. Vedendo le recensioni positive di questo film dissi" che ci troveranno di bello"
L'ho visto ieri sera e devo ammettere che mi ha spiazzato per bellezza e sincerità.... Trovo che l'esordio dietro la telecamera di Clooney sia quanto meno da incorniciare e che lo renda un po' di più rispetto allo standard a cui la gente è abituato a vederlo...., certo bisognerebbe dire a tutte quelle ragazze che vanno al cinema a vedere i suoi film solo perchè "si vede" lui che questo film è suo a tutti gli effetti e che un attore lo si segue e si ama anche quando si relega un ruolo minore come in questo film.
Come detto prima, a mio parere, il film è molto bello. Sam Rockwell davvero bravo nella parte di Chuck Barris e Draw Berrymore che per la prima volta (sempre a parer personale) fa vedere che è un'attrice. I personaggi di contorno sono molto buoni, uno su tutti Rutger Hauer (scusate se non si scrive così) nella parte del vecchio sicario e con cui ha un bellissimo dialogo con Chuck Barris. Anche Clooney si regala una parte bellissima e la scena della sua morte è molto buona. Le musiche del film accompagnano bene le scene e la storia l'ho trovata ben scritta e diretta. Insomma, oltre che ad un ottimo esordio registico, penso che il film sia da vedere proprio per la bontà in se della pelllicola. Sincero, senza strafare, Clooney regala una storia che può piacere e non piacere di per se perchè molto "americana" e quindi non per tutti digeribile..., voglio dire è come se facessero un film dopo aver scoperto che Marco Predolin o Marco Balestri o Gerry Scotti oltre che conduttori televisivi fossero anche degl'agenti speciali dello spionaggio italiano...., detto così in effetti farebbe ridere, no?!
A me il film è piaciuto e me ne dispiace per non averlo scoperto prima.
molto bello, simpatico ed intelligente. bella prova di Clooney come regista, anche se ricalca un pò i miti della regia e utilizza tecniche scontate di ripresa. bravissimo il protagonista e la Drew Barrymore, che finalmente da prova di saper almeno recitare. effettivamente si potrebbero trovare varie pecche, ma per il buon lavoro d'insieme vale anche un otto.
L'ho rivisto oggi per la decima volta e devo proprio ammettere che è un gran film...La regia è sincera e più che onesta sotto ogni punto di vista. La mia frase preferita è anche l'inizio del film:"Quando sei giovane le tue potenzialità sono infinite, potresti fare qualsiasi cosa, potresti essere Einstein, potresti essere Di Maggio. Poi arrivi a una età in cui ciò che potresti essere va a sbattere contro ciò che sei stato...". BELLO E DISAMARMANTE QUESTO FILM.
No glamour no Clooney Bravi, davanti a uno dei pochi film veramente originali degli ultimi anni, capisco cosa vi attendavate Povero George, destinato e condannato a restare l'amabile sex symbol di tante commediole vuote (Ocean's eleven) per piacere al suo pubblico Scommetto che in pochi avranno amato "three kings" E la Roberts? A malapena capiscono "Erin Brockovich"... Ma non ti curar di loro The glamourous life of Chuck Barris Nessuno ci ha capito niente? Peggio per loro. Odiosamente utile nella sua apparente futilità, l'esordio registico di Clooney è uno sconvolgente ritratto perversamente autobiografico dell'artificiosità di essere - come dire - Divi per caso: il suo Chuck Barris racconta la verità che il pubblico non vorrebbe mai sentire, o la menzogna che molti vorrebbero scoprire Film di forte impatto, forse impersonale e contraddittorio, è l'esordio registico comunque più sincero e coraggioso degli ultimi anni Iconografia alla Tom of Finland, tutto giocato sull'apparenza e sulla riconversione - mai piatta però - dei clichè cinematografici la Roberts dark lady e Clooney improbabile ma proprio per questo strepitoso killer (indimenticabile il dialogo finale mentre impazza la musica degli who e l'uomo sta per dissanguarsi) Ma Chuck Barris è realmente un'archetipo che erudisce sul declino del pensiero nobile e la nascita dell'idiozia come forma di pensiero di massa (non dimentichiamolo il film è ambientato inizialmente negli anni cinquanta, guerra fredda, boom televisivo, etc) Ok, pieno di furti qua e là - da Casablanca a Nikita - ma non si possono negare a Clooney nè il coraggio nè la capacità di scrollarsi di dosso la sua immagine proiettandola ironicamente con quella di Rockwell Pensiamo solo alla nudità esibita del protagonista: piace che Clooney filmi per la prima volta un corpo non suo Piace la classe, l'rriverenza cialtrona del personaggio di Rockwell, e forse è più inquietante Chuck Barris come personaggio televisivo che come sicario, con buona pace di chi "lo ha derubato dai suoi sogni" Un'affermazione che fa riflettere, chi ha derubato Clooney dal sogno di dirigere un buon film e di successo? Ma il pubblico, ovviamente Quello che non si chiederà mai quanto sia ANCHE un regista capace un buon produttore e uno degli uomini in assoluto più intelligenti della Hollywood di oggi Vorrebbero rovinargli la carriera, come hanno fatto con Tom "nessun successo al botteghino" Selleck Ma tornando al film, meglio un'opera frammentaria e schematica, confusa o troppo ambiziosa - benchè memorabile - piuttosto che niente Una cosa è certa: Chuck Barris - alterego di Clooney - rimarrà s lungo nella mia memoria Le squinzie che si agitano o vanno in orgasmo per ogni sorriso di mr. clooney non sapranno che farcene - anzi a giudicare dai voti sono anche qui su questo sito - ma a me di loro non importa un ***** di niente Nel film c'è tutto pure troppo: l'estabilishment rassicurante che va al di là della coscienza civile - un tema sviluppato anche in Magnolia - tutta l'apparenza e i lustrini di un business già disonesto - la forza medianica del potere (Berlusca dovrebbe rivederlo dieci volte, e i suoi patetici elettori idem), l'enfatizzazione dichiarata dei personaggi C'è una scena in cui Barris è costretto a fuggire da una splendida ragazza che lo deride: è qui che si crea tutta la stupidità del successo, suggerisce Clooney Gesù muore a 33 anni e risorge Barris uccide (teoricamente) 33 persone e dichiara "Dio è il mio favorito" Ah dimenticavo: evidente che il film non piaccia, visto che anche della nostra miseranda condizione di spettatori televisivi trash si parla E' troppo chiederci di identificarci con la nostra voglia irresistibilite di idiozia?
film strano ma mi è piaciuto! e ho scoperto solo leggendo sopra che il regista è clooney (i titoli di coda non li leggo quasi mai se non x il nome di qualche attore o per le musiche)!
Non è un film molto facile da vedere; clooney si ispira liberamente a film come magnolia un pò per scelta ed anche per l'estro e la fantasia del protagonista. non diverte, non coinvolge più di tanto ma sorprende abbastanza anche per il cast e le "comparse" che di volta in volta fanno capolino
ho visto dei 7....e anke un 8.....mio Dio....ma come si fà? è insignificante...solo i 10 minuti della fine sono interessanti...ma forse li ho trovati interessanti xkè sapevo ke presto sarebbe finito