Nel 1666, una città coloniale è presa da un'isterica caccia alle streghe che ha conseguenze mortali per i secoli a venire, e spetta agli adolescenti nel 1994 cercare di porre fine alla maledizione della loro città, prima che sia troppo tardi
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E così nel terzo e conclusivo capitolo la trilogia di Leigh Janiak si affaccia, come già suggerito alla fine del secondo capitolo, al folk horror più classico abbracciando tutte le peculiarità. Nella prima parte del film il riutilizzo degli attori già visti è una mossa intelligente (meno la scelta della protagonista, che purtroppo priva la vera strega del suo dovuto minutaggio, relegandola a sola visione vendicativa), aggiunge ancora un approfondimento alla narrazione secolare e fornisce anche l'origine di tutti mali che hanno messo la cittadina sotto un'oscura presenza omicida. Il problema è che la seconda parte del film, che è l'epilogo della vicenda, tronca la magia della singola ambientazione di genere riportandola nello scenario anni 90 e questo si fa sentire. Comunque l'ampio disegno costruito per tre film trova il suo finale nel migliore dei modi, tutti i modi vengono al pettine nel classico happy ending ma non prima di aver visto la giusta dose di sangue e squartamenti.
La terza parte di Fear Street l'ho trovata leggermente migliore delle prime due, oddio, adesso, non che siamo di fronte ad un film straordinario, però personalmente ho apprezzato l'ambientazione storica, tipica della east coast americana del 1600, la tipica di Salem per intenderci, e le atmosfere mistiche ed esoteriche che la pellicola propone, tipiche del folk horror. Se le prime due pellicole omaggiano gli slasher, quest'ultima è molto simile appunto a questi folk horror a sfondo esoterico, in particolare mi ha ricordato quel caposaldo dell'horror moderno che è "The VVitch" ma anche "The Crucible" con Daniel Day Lewis.
Introdotto da una visione di Deena, dopo aver riportato la mano di Sara Fier al suo corpo, rivive le vicende dell'insediamento originale della città, quando vi fu questo processo per stregoneria in cui Sara Fier fu condannata e si narra abbia scagliato la maledizione sulla città. Una prima parte di film introduce i personaggi, che poi sono interpretati dagli stessi attori del presente ed è pressoché molto simile nei rapporti e nelle vicende che accadono, la stessa Sara Fier è praticamente l'alter ego di Deena e Ziggy nei due precedenti film, come loro non è ben vista nel villaggio, il film mette parecchio in mostra il bigottismo del tempo, che cozza con l'attitudine di Sara che fa lavori da uomo e ha una relazione segreta con Hannah, figlia del pastore, attirando il biasimo della popolazione locale. Una sera, sotto effetto di bacche stupefacenti fanno visita alla casa di una vecchia vedova che possiede dei libri di stregoneria, che adirata le mette in guardia sui pericoli di quei giorni. Il giorno dopo il pastore, padre di Hannah, inizia a mostrare segni demoniaci, arrivando a chiudere i bambini nella chiesa e cavandogli gli occhi, uccidendoli - tra l'altro, tra le scene più inquietanti dell'intera trilogia, niente male -
Da qui inizierà la caccia alle streghe, con l'assemblea cittadina che mostra tutto il bigottismo delle persone dell'epoca ma soprattutto quanto sia facile manipolare le menti, evento scatenante, un ragazzo a cui Sara ha rifiutato le avances e che ha visto la coppia di ragazze baciarsi nel bosco, convincendo i concittadini della natura maligna delle due ragazze. In questa parte la tensione si fa molto consistente, soprattutto per quella sensazione di essere in trappola da parte delle ragazze che sanno andranno incontro a morte certa di fronte ai grossi pregiudizi che le persone hanno di loro. Una sensazione di morte avvolgente che funziona e regala dei bei momenti, fino alla scoperta della verità, col vero colpevole che di generazione in generazione è arrivato fino al presente.
Questa visione si conclude poco dopo metà film, poi si torna al presente per regolare i conti, si torna a quelle atmosfere teen del primo film e si vira verso una sorta di revenge movie nei confronti del colpevole che è stato finalmente scoperto, con sequenze a mio parere un po' sottotono rispetto alla prima parte, molto più interessante, in ogni caso questo terzo capitolo regala dei bei momenti, specie quelli ambientati nel bosco, ad esempio la scena di quella festicciola lisergica col falò a fare da main light che crea un'atmosfera estremamente suggestiva, ma anche i successivi momenti quando ad esempio Sara prova a tornare dalla vecchia, fino a quando scopre gli orribili segreti, seppur non sia un colpo di scena così imprevedibile.
Tutto sommato, è godibile ed è quello che ho preferito della trilogia, certo alla fine è una trilogia molto modesta, quasi perdibile.
Terzo capitolo del trittico ispirato dalla penna del maestrino del brividino R. L. Stine. Un po' The Witch e un po' Stranger Things. Buona conclusione di una trilogia teen horror abbastanza gradevole.
Buon film, l' incastro della storia di uso in 3 parti. Godibile. Il Supermarket mi ha ricordato stranger things Il miscuglio ripugnante il film la cosa La parte 2, una stagione di Ams.
Non mi ha molto entusiasmato molto tutta la storia, però devo dire che il finale e inaspettatamente buono...si ricongiunge il tutto perfettamente,sono stato ben consigliato
un ottimo finale, che spiega finalmente la storia della strega, della maledizione, e che chiude tutte le trame e gli indizi sparsi nei film precedenti, oltretutto con una parte finale, dove temporalmente ci ritroviamo nel 1994, davvero esplosiva, ben orchestrata e mai caotica, nonostante la presenza di parecchi personaggi tra cui spiccano un numero impressionante di assassini. un ottimo prodotto a cui mi sento di consigliare la visione in sequenza come ho fatto io per goderne appieno. si, rimane un prodotto spiccatamente per ragazzini, ma ce ne fossero di più così ben pensati e sviluppati.
La tendenza di fondo in questa terza parte è che è presente una certa componente politica, rimasta sullo sfondo nelle prime due parti, ma qui approfondita in maniera maggiore. La differenza sociale è una forma di parassitismo di una città nei confronti dell'altra. Il sacrificio diventato rituale tragico da cronaca nera di Shadyside di riflesso è la prosperità di Sunnyvale. I poveri sono sempre più poveri, mentre i ricchi sono sempre più ricchi. Questa terza parte è divisa in maniera netta in due parti forse troppo distinte. Il folklore della prima parte, certamente più riuscito, con la sua caccia alle streghe o qualunque comportamente considerato un abominio nei confronti della comunità come l'amore fra due ragazze. Qui echeggia l'opera di Eggers che ha riportato in auge questo genere, anche se non siamo certo a quei livelli, mantre la seconda parte si ritorna nel 1994 e lo stacco è piuttosto netto. Tutto sommato il film è godibile, come discreta è tutta l'operazione della trilogia. Non certo un capolavoro, ma sano intrattenimento.
Ambientano nell'anno 1666, il capitolo finale della trilogia svela la verità sull'identità della sventurata Sarah Fier attraverso le visioni di Deena. Lo scontro finale nel presente forse poteva essere più hard... Il secondo capitolo resta il migliore sotto tutti i punti di vista. Comunque ho visto la trilogia con piacere.
A mio avviso il meno bello di questa valida trilogia horror per teenager... Anche se non amo i film ad ambientazione coloniale devo dire che certe sequenze (su tutte quella in chiesa con i bambini) sono davvero macabre e ricche d'atmosfera, bisogna dire che quella parte ha il suo perché anche a fronte di dover dare una spiegazione e tirare le somme su quanto raccontato nei precedenti capitoli. Peccato per la parte finale in cui si torna al 1994 nella quale non si capisce più niente. Comunque è una trilogia che consiglierei agli appassionati di slasher.
Si conclude degnamente la trilogia con quest'ultimo capitolo. Insieme al secondo è il migliore, trama ben congeniata e finale che non mi ha deluso. Nell'insieme è una buona trilogia che consiglio soprattutto ai ragazzi amanti del genere.
Come mi aspettavo nella terza parte ritorna prepotentemente interessante la storia di Sarah Fier, si parte direttamente nel periodo di vita della ragazza, dove pian piano tutto si farà sempre più chiaro ed interessante, fino fare ritorno ai giorni nostri per la chiusura della vicenda, che avviene in modo ottimale, con qualche buona trovata che riesce anche a divertire.
In conclusione è sicuramente una buona trilogia, cn una taglio sicuramente teen, che però riesce con qualche spavento e buon uso dello splatter ad essere piacevole anche per chi ha qualche anno di più.
Come prevedibile per questo terzo capitolo la regista prende come riferimento gli horror contemporanei: the Witch per la prima parte, Stranger Things (seconda stagione) per la seconda parte. Purtroppo in questo caso il confronto è impietoso: il ricordo di The Witch è troppo fresco ed il film troppo bello per poter essere omaggiato da un horrorino adolescenziale senza pretese come Fear Street. Se però si riesce a dimenticarsi per un po' delle atmosfere di The Witch, quello che resta è il solito filmetto divertente a cervello spento.