Trama del film Gran turismo - la storia di un sogno impossibile
Jann Mardenborough, un giocatore del videogame 'Gran Turismo', applica le abilità apprese alla console in varie competizioni automobilistiche, per diventare un pilota professionista.
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Un buon film che riesce a intrattenere e un po' meno ad appassionare. Buona la scelta degli interpreti, mi ha fatto tornare a fine anni 90 quando giocavo a Gran Turismo 1 sulla Play 1. Ma lo rivedrei ? Probabilmente no. 7=
Recuperato questo film sportivo, prima ancora di action, che racconta una storia basata una storia vera di un "campione" delle gare di Gran turismo. Notevole impatto scenografico ed effetti speciali. Dove vi è l'azione vi è il dramma, la pista o la ami o la odi.. o diventi un campione o nessuno ti ricorda! Mi ha preso dal suo inizio alla fine!
Archie Madekwe; interessante attore inglese, ha la *****mma giusta, il volto da bravo ragazzo! Piace e convince!
Orlando Bloom: attore, co-protagonisti, ci mette la sua personalità e l'esperienza
Il regista, già affermato per vari titoli, parere personale, si supera, perchè non era facile far un film sportivo, action, di questa caratura, con questi "dettagli".. Qualcosa ha inventato e qualcosa grazie alla tecnologia moderna è riuscito a portarci alla visione! Ha creato un hype pazzesco!
Quante ore passate con la "Playstation" per terminare le lunghissime gare con il primo "Gran Turismo", indubbiamente uno dei migliori giochi di simulazione di guida mai realizzati. Neill Blomkamp riesce a regalare qualche emozione con la vera storia di "Jann Mardenborough" che da "gamer" è riuscito a diventare un pilota professionista della "Nissan" grazie alla sua abilità con il simulatore ideato e prodotto da "Kazunori Yamauchi". Il personaggio di "Jack Salter" interpretato da David Harbour è stato inventato per rendere la trama più articolata mentre Orlando Bloom impersona "Danny Moore", il creatore della "GT Academy" che in realtà il suo vero nome è "Darren Cox". Mi è piaciuta più l'idea che la trama sia in parte vera con un sogno di un ragazzo di provincia che diventa realtà. Alcuni dialoghi sono superflui e "Gran Turismo" sarebbe potuto tranquillamente durare un pò meno. Non così malamente come mi aspettavo prima di vederlo.
Un film di intrattenimento che dà il suo meglio nei momenti di gara (spesso presenti), girati molto bene. Nei momenti di non-gara a volte soffre di un po' di noia. Recitato bene, anche se i personaggi non hanno un gran spessore, a parte il personaggio interpretato da David Harbour (mentore del protagonista). Chi critica il fatto che non si sia approfondito il discorso degli e-sport forse ha ragione, ma questo film è più un biopic che un film che tratta il lato videogiochistico (ma penso sia ovvio). E, dato come di solito vengono trattati i videogiochi e dipinti i gamer nei film (dei vergini sfigati con gli occhialoni e senza vita sociale), forse è stato meglio così. Anzi, per quel poco contorno che si è fatto, i gamer sono stati trattati in maniera dignitosa. Non un filmone, ma si lascia guardare.
Sinceramente mi aspettavo di peggio. È un buon film d'intrattenimento, niente di indimenticabile ma riuscito. Il fatto che sia tratto da una storia vera è un punto in più.
Tutti i personaggi, ad eccezion fatta per il protagonista, ma nemmeno così tanto, sono di una superficialità sbalorditiva pensando a quanto il film sia un prodotto ben riuscito.
Una produzione che va... per la sua strada, veloce, senza sbavature fa quello che deve fare fino alla fine. La storia è una pura pubblicità di ciò che ha compiuto la Nissan dando questa opportunità al ragazzo. Sembra uscita davvero da un videogioco, invece è pure reale e a pensarci non sembra possibile. Secondo me questo concetto andava più espresso ma meno esplicitamente. Le scene di guida sono appassionanti ed evidenziate in modo chiaro.
Dopo "Le Mans '66 - La grande sfida" si ritorna degnamente su una delle gare più belle del mondo.
Merita a prescindere perchè ispirato a una storia vera. Appassiona fin dai primi minuti, tecnicamente molto curato per gli effetti speciali e l'impatto visivo. Le oltre 2 ore non pesano, complessivamente ben riuscito, il punto è che, tolto il protagonista tutti gli altri personaggi non han particolare caratterizzazione... per restare in tema, bidimensionali e squadrati come un gioco 8bit...
L'ho trovato particolarmente avvincente e coinvolgente (peraltro tratto da una storia vera), diretto molto bene, con bellissimi effetti speciali ma anche sonori e fotografici. A mio avviso bellissimo.