hellraiser (1987)

Cliver Barker è uno dei pochi fortunati che a modo di dirigere un film tratto da un suo stesso racconto ed infatti la storia non solo è molto fedele alla carta stampata ma riesce anche a far avvicinare lo spettatore il più possibile ai concetti che lo scrittore intendeva esprimere nella sua novella. Certo, molte cose non rendono su pellicola come il morboso rapporto tra il malvagio edonista Frank e la corrotta Julia o la descrizione precisa di quello che Frank trova...dall'altra parte. Devo dire che però altre nel film superano il racconto come la caratterizzazione degli inquietanti cenobiti od il fatto, molto più coinvolgente, che Kirsty fosse la figlia di Larry mentre nel romanzo era una non meglio specificata amica. La pellicola è una produzione a basso budget priva di attori famosi (tanto che si tratta della prima apparizione cinematografica per quasi tutti i protagonisti), diciamolo: dalle parti della serie B; ma ciò non gli ha impedito di divenire un cult grazie alla razione di splatter e di body melting ben dosata all'interno di una storia che funziona come horror-drammatico con una ottima atmosfera privo delle cretinate tipiche degli orrorini per teen ager americani anni '80. Pur al suo debutto Barker dimostra di saperci fare con la mdp ed inserisce molte inquadrature deliranti.
Per me una delle pietre miliari del cinema dell'orrore.

Davvero originale e ben fatto. Gli horror anni 80 erano tutta un'altra cosa bisogna ammetterlo.

L'ho rivisto dopo molti molti anni ,almeno 15...
Risente un po' del tempo passato ma è un buon film ...
Punti di forza ,l'idea di base buona,alcune scene disturbanti e la storia che nn annoia quasi mai ....punti deboli secondo me ci sono ,ad esempio i supplizianti che fanno poco o nulla compreso pinhead e il finale un po' fiacco dal mio punto di vista
Ottima la scelta dell'attrice che interpreta l'amante di Frank,molto sensuale ed intrigante,una donna molto attraente....
Peccato per il finale ,per me si poteva fare qualcosa di più , comunque il voto rimane molto positivo
7-

Un film importante. Cult anni '80 che ha ispirato e influenzato l'arte al di là del cinema stesso (se penso alla "Mano di Dio" di Kentaro Miura, pace all'anima sua, il mio voto non può che essere 10); il film credo risenta del peso degli anni ma soprattutto di una seconda parte non all'altezza della prima.

L'alone volutamente sudicio che attanaglia "Hellraiser" è il primo punto di non ritorno della produzione cult di Barker.
Il film di fine anni ottanta è stato l'inizio di una saga molto famosa, a suo modo maledettamente iconica.

"Hellraiser" vive in un contesto depravato ove i personaggi sono risucchiati in un vortice di orrore e perversione. Lo spettatore è messo dinanzi ad un festival macabro: la scena inonda lo schermo con un'esplosione degente di splatter e di situazioni alquanto vomitevoli. Questa è la volontà premeditata del regista.

Il film non ha alcun significato narrativo ed è strutturato su una trama semplice e bizzarra. Insomma, si ha la sensazione che il tutto sia solo un pretesto per scatenare la fantasia splatter di Barker.
Veramente "Hellraiser" è un esempio oggettivo di horror sanguinoso, gioca su una dose impossibile di splatter e a suo modo presenta tratti e sintomi di pura fantascienza. In effetti, definire tale produzione come horror di fantascienza, non crediamo sia sbagliato.
Appurate le inesorabili defezioni di una storia/narrazione inesistente, il film si diletta attraverso un disegno di sceneggiatura mai saturo. Barker si destreggia nel circuito con molta fantasia e non perde mai l'occasione per disgustare lo spettatore. In questo ambaradan malato di immagini forti e cruenti, spiccano le atmosfere e una fotografia d'epoca, fra il kitsch e la più pura artigianalità. La cosa può piacere o meno.
Certamente il film si colloca fra i prodotti cult di quell'epoca indimenticabile che fu. Alcune icone di "Hellraiser" sono note anche alle nuove generazioni; dunque, parliamo di una produzione a suo modo indovinata.

La visione è indubbiamente consigliata, il ritmo e l'intrattenimento sono altri tasselli positivi che si aggiungono all'analisi globale della pellicola. Film originale e strampalato come pochi.

JOKER1926

Diciamolo: la testa chiodata - che solo oggi scopro chiamarsi Pinehead - è probabilmente l'immagine più iconografica dell'Horror anni '80 se non di sempre.
Da ragazzino quando lo guardai mi addormentai, ma mi dispiacque, tanto che mi ripromisi di rivederlo 'un giorno'... E trentacinque anni dopo è arrivato quel giorno.
Che dire? Ho visto uno splatterone fanta-horror che mi ha fatto venire in mente il primo Cronenberg - quello di 'Il demone sotto la pelle' ad esempio - ma che, a parte il trucco, magistrale, e la pruriginosa idea di macchiare l'horror con il sado-maso, non si eleva ad altissimi livelli qualitativi. Anzi.
La sceneggiatura è dozzinale e grossolana, la recitazione veramente pessima e gli effetti 'speciali' improponibili anche per quei tempi.
La tensione non è moltissima ma considerando quanto è disinnescata dai troppi sfondoni, direi che è fin troppa.
Non so quanti altri cult hanno generato 8 o 9 sequel come questo qui, certo è che oggi come oggi mi chiedo come sia stato possibile.

Il capostipite di una saga horror sterminata: non guarderò i suoi seguiti perchè non sono un super appassionato del genere, mi faccio bastare questa prima opera ricca di fascino e inventiva, che coniuga una storia misteriosa sospesa tra reale e fantastico, un pugno di personaggi inquietanti e alcune sequenze dall'ottima tensione. E anche il livello di recitazione sopra la media è un punto a suo favore. Promosso.

Il cult di C.Barker è un horror originale, diretto molto bene e con effetti visivi (make-up e trucco) ottimi.
Oggi giorno sarebbe realizzato per la maggior parte con la computer grafica, perdendo la sua efficacia e impatto visivo.

Merita sicuramente una visione perchè uno dei film cult degli anni '80.
L'ho rivisto di recente e, purtroppo devo dire che è "invecchiato male".
Al di là dell'atmosfera davvero inquietante fin dai primi minuti e dell'idea di base, che tutt'ora trovo geniale, ho trovato alcuni dei dialoghi imbarazzanti e qualche passaggio troppo frettoloso.

Uno degli horror più famosi di sempre. Il mitico ed inquietante Pinhead è il simbolo della saga, della quale però non mi sono mai apprestato a vederne i numerosi sequel. Il primo capitolo è terrificante, strano, inquietante. Buon ritmo, molta tensione e discreto il cast. Un cult da vedere.

grande cult anni 80 che merita tutta la sua fama, un film malato e disturbamte ancora ingrado di sorprendere e disgustare a distanza di 30 anni dalla sua realizazione
la scena della resurrezione di frank è talmente ben ralizata che da sola vale la visione di tutto il film.....secondo me, se vi piacciono le cose truculente, ci andrete a nozze!

A distanza di 30 anni dall'uscita al cinema, ho visto per la prima volta Hellraiser. Al di là del fatto che chiaramente non riesce minimamente a spaventare come probabilmente faceva negli anni Ottanta, il film non mi ha convinto: male la regia, dialoghi banali, e molte cose spiegate male e frettolosamente( qualcosa in più sul Cubo si poteva dire, per quanto immagino che alcune spiegazioni vengano date nei successivi film della serie). Gli effetti speciali sono volutamente trash e ignoranti e i Cenobiti incutono tutti inquietudine (Pinhead su tutti), anche l'idea di base è originale, ma tutto sommato mi ha deluso. Improponibile ai giorni nostri.

---COMMENTO SPOILEROSO---

Questo si che è un horror, con l'H maiuscola. Ho capito una cosa importante dopo aver visto questo film, cioè che i film dell'orrore non necessitano di essere capolavori, come invece pellicole appartenenti ad altri generi, ma basta avere idee giuste, originali e soprattutto bisogna essere umili, perché l'horror è un genere dove spesso si pecca di presunzione ed eccessiva sicurezza, sfornando il più delle volte, dei prodotti orrendi. Ma se il regista e gli sceneggiatori hanno le giuste ispirazioni e sanno metterle in scena usando cuore e testa, ecco che il film riesce. Ed è proprio il caso di "Hellraiser" che per me è un vero e proprio gioiello.
Già la trama è molto innovativa, anche per l'epoca (la pellicola è del 1987) dove il genere horror stava esaurendo le proprie cartucce: la storia ruota attorno alla figura di Frank Cotton, un uomo viscido e spregevole che entra in possesso di una misteriosa scatola. L'oggetto, se sbloccato attraverso un rebus, trasporta chi ne è in possesso in una sorta di universo parallelo dove si sperimentano, allo stesso tempo, il piacere e il dolore più assoluto. Ed è esattamente quello che accade a Frank. L'uomo infatti, dopo aver compiuto uno strano rituale nella casa di famiglia, viene spedito in quest'altra dimensione. Viene in seguito smembrato, da ganci che gli si conficcano nella carne. Inoltre, nell'oscuro posto dove Cotton è finito, risiedono i cenobiti, esseri mostruosi direttamente responsabili dei piaceri e dei dolori che si provano venendo a contatto con il loro mondo. I supplizianti intrappolano quel che resta di Frank nel loro universo. Anni dopo, Larry, il fratello di Frank, torna nella casa dove si è consumato il fattaccio, con l'intento di trasferirsi lì con la moglie, Julia. La donna in passato ha avuto una torbida storia di sesso e sadomasochismo proprio con Frank e quella casa non fa altro che accentuare i suoi ricordi. Julia, infatti, non ha mai smesso di pensare al fratello del marito. Un giorno, durante il trasloco, Larry si ferisce accidentalmente ad una mano e il suo sangue, una volta caduto a terra, fa rinascere Frank, il quale però, è completamente dilaniato. Quando Julia scopre il suo ex amante in quelle condizioni, questi supplica alla donna di rimetterlo in sesto e in seguito di fuggire insieme. Lei accetta e per aiutare Cotton c'è solo un modo: uccidere persone per avere il loro sangue. A questo punto Julia comincia ad assassinare diversi individui per aiutare Frank, il quale nel frattempo è ricercato dai cenobiti. Ad intralciare i piani di Julia e Cotton, ci sarà Kirsty, la figlia di Larry.
Barker quindi, forse tira fuori l'ultimo horror che meriti di essere ricordato per la sua originalità e non parlo solo della trama, ma mi riferisco anche, a quello che, dal mio punto di vista, vuol comunicare il regista. Innanzitutto vorrei fare una precisazione, cioè che in un film di paura, nel 98% delle occasioni è molto difficile trovare una morale. Il director però riesce a trasmetterla, ed anche in modo veramente particolare e innovativo, quindi si merita applausi già solo per questo. Ma cosa vuole dirci Barker? Lui, attraverso "Hellraiser", vuol mostrare prima di tutto, la perfidia, la depravazione dell'essere umano. Nel film coloro che dispongono di queste "qualità", sono senza dubbio Frank e Julia: il primo perché già di per se è un individuo squallido, senza rispetto o interesse per nessuno e desideroso di voler provare i piaceri carnali più estremi, a costo di pagare qualsiasi prezzo. Julia non è molto diversa da quello che nella pellicola è il suo amante, perché in passato ha tradito il marito col fratello di questi e soprattutto non esita un attimo ad assecondare Frank. La donna diventa quindi una spietata assassina e mano a mano comincerà anche a provare un certo gusto ad uccidere con metodi brutali. Insomma, attraverso questi due personaggi, Barker condanna l'essere umano, che non è semplicemente cattivo o violento. Il director va alla ricerca dei meandri più malati della mente dell'uomo, descrivendolo come essere pervertito, depravato, deviato e chi più ne ha più ne metta.
Il regista condanna anche, in maniera esplicita, il piacere estremo. Questa cosa, agli occhi di tutti noi, può apparire come quanto più appagante possa esistere, ma non è così, difatti, come ben sappiamo, la sperimentazione del godimento corporeo più intenso, può portare a conseguenze tremende. E' interessante pensare come il director, mediante tutta la fantasia presente nel film, voglia allontanarci, da ogni forma di massimo appagamento presente nella vita reale.
Barker dirige benissimo gli attori, resi davvero credibili e caratterizza in modo preciso i personaggi protagonisti. Julia è una femme fatale un po' singolare, in quanto conserva sì, diverse caratteristiche di questo tipo di donna, però il director la mette in una veste diabolica, immorale. E' una persona marcia nell'animo, che attira uomini in casa per poi ucciderli in maniera disumana e gettarli, infine, nelle grinfie del mostro. Non riuscirà a sfuggire alla sua follia, nemmeno Larry. Il personaggio è estremamente verosimile ed ha una perfidia notevole. L'altra figura rappresentata con gran cura è quella di Frank Cotton. Un'individuo viscido, egoista, traditore. Se Barker voleva creare un soggetto da far odiare allo spettatore, ci è riuscito benissimo.
Una cosa che mi ha colpito, l'ennesima, è come il regista ha trattato i supplizianti. All'apparenza si può pensare che essi, siano i classici antagonisti, e invece no. Sono raffigurati come dei giudici, in quanto esprimono e decidono la sentenza riguardo chi vuole provare i piaceri più estremi da loro offerti. Altrimenti possono essere visti anche sotto forma di guardiani, visto che una volta che si è entrati nel loro universo, i cenobiti non ti lasciano andare più. Insomma, trovar loro una definizione non è affatto semplice, tant'è che lo stesso "Pinhead" dice che loro sono demoni per alcune persone e angeli per altre. E' come se fossero una specie di anello di congiunzione tra il bene e il male. Barker è bravissimo anche nel far vedere poco i supplizianti che però non risultano mai essere elementi secondari. Si tratta anzi, a mio avviso, delle ultime creature innovative del cinema horror. La loro immagine è solenne e altezzosa. E nella loro mostruosità sono esseri che suscitano un forte ascendente con un carisma ferreo. Ho fatto spudoratamente il tifo per loro.
Il ritmo è fluente, Barker divide la storia in due parti: la prima riguarda esclusivamente la "rinascita" di Frank con l'aiuto di Julia, mentre la seconda vede l'entrata in scena dei cenobiti.
Durante il primo tempo, si assiste dunque alla parte più malata del film, dove Julia uccide innocenti cercando di mettere in atto il folle progetto di Frank. L'atmosfera in questi 45 minuti iniziali è di quelle più opprimenti. Si pensi a quanta depravazione ci sia nel rapporto tra Julia e Frank. E' come se il director, tra questi due personaggi crei un rapporto sadomasochistico ma senza sadomaso. Assolutamente geniale. A dar supporto a tutto questo, ci sono una scenografia e una fotografia davvero riuscite. La prima è la casa dei Cotton, una struttura, sporca e sudicia, dove praticamente si svolge quasi tutto il film. Il posto perfetto per ricreare il clima descritto sopra. Gran parte della pellicola si svolge all'interno dello stabile, ma la noia non subentra mai. Altro, importantissimo punto a favore per la regia.
La fotografia è nerissima, lugubre, molto ombrosa. Perfetta a mio giudizio, caratterizza in maniera particolare, l'estetica di Frank Cotton.
Una prima metà non incalzante, forse, ma che prende lo spettatore, gettandolo in un vortice di perversione.
La seconda parte si snellisce nell'andamento, è più fluida, più arrembante e ha l'entrata in gioco dei cenobiti. Qui secondo me, abbiamo forse, una delle migliori sequenze non solo del cinema horror, ma di tutto il cinema fantastico in generale. Sto parlando di quando Kirsty evoca per la prima volta i supplizianti, in ospedale. Ragazzi, che scena, mette davvero i brividi. Si assiste alla comparsa imponente di questi demoni dalle fattezze orribili, dei quali "Pinhead" è senza dubbio quello più magnetico, maestoso nella sua diabolicità. Il suo sguardo, freddo e glaciale. Se posso fare un paragone, penso che l'apparizione dei cenobiti corrisponda ad una fortissima ondata di vento gelido che assale l'astante, lasciandolo impietrito per alcuni minuti. C'è da dire che nella riuscita di questa sequenza c'è anche un forte aiuto da parte di ambientazione e fotografia, le quali assumono toni cupi e freddi.
Dai due tempi, ne esce quindi, una narrazione solida, senza particolari colpi di scena da segnalare, ma avvincente e dinamica.
Eccezionale il trucco dei supplizianti, tutti molto inquietanti ed originali. Non ricordo esseri simili o anche vagamente somiglianti presenti in pellicole antecedenti ad "Hellraiser". Difficile dire quale dei quattro sia il più riuscito. La faccia di "Pinhead" sembra vera e gli spilli sul suo viso, per quanto un po' trash, sono una scelta davvero azzeccata. Un lavoro impeccabile.
Nonostante il budget ridotto, ottimi gli effetti speciali che non hanno perso il loro smalto anche vedendo il film oggi. Mi sono piaciuti specialmente nella scena della "resurrezione" di Frank. Danno un forte senso di disgusto e proprio per questo li considero ben fatti. Sullo splatter, non ce n'è in gran quantità ma produce il suo effetto quando deve. Barker si è mantenuto su livelli moderati, preferendo puntare di più sull'aura claustrofobica della pellicola.
La suspense c'è, diverse scene infondono una certa tensione, la quale, si mantiene per tutta la durata della pellicola, esplodendo in alcune situazioni. Ad esempio, il punto in cui Larry per poco non scopre il fratello, fa stare col fiato sospeso.
Il finale è un po' scontato, tuttavia è sostenuto da grandi effetti e tante sequenze rocambolesche che lo rendono "divertente".
Il cast è di buon livello: leggendario Doug Bradley nel ruolo di "Pinhead". L'attore inglese dà vita a un'icona del cinema dell'orrore. Colpisce la disinvoltura con la quale l'interprete recita il demone, ruolo che sembra tagliato apposta per lui. Eccelso nelle movenze, nelle posture. E poi c'è un'interpretazione dei dialoghi da favola. Pronunciati da Bradley con tono cavernoso, colpiscono lo spettatore che rimane letteralmente impotente di fronte a tanta malvagia magnificenza. Gli sguardi sono impassibili, distaccati, difficili da descrivere. Posso solo dire che in quei 10 minuti in cui Doug Bradley compare, si è di fronte ad una delle migliori performance attoriali che il cinema horror abbia mai visto. Molto brava anche Clare Higgins, sensuale e perfida. Da notare come l'attrice metta in scena quanta più perversione possibile, cosa certamente non semplice, ma da apprezzare perché riesce a farsi detestare dallo spettatore. Gran prova.
Colonna sonora tetra con alcuni toni epicheggianti, direi indovinata per lo stile della pellicola. Usata sempre nei momenti giusti, aiuta nella riuscita di tante sequenze.
Con la sceneggiatura abbiamo il rovescio della medaglia. Non sarebbe neanche tanto male, ma ci sono dei dialoghi veramente orrendi. Per fortuna quelli di "Pinhead" si salvano, però quelli degli altri personaggi sono di un trash inimmaginabile. Di dialoghi stupidi ce ne sono a secchiate, di illogici ancora di più e altri sono totalmente inutili. Ho avuto l'impressione che a Barker in certi frangenti, siano mancate le idee per scrivere battute decenti. Peccato perché il resto dello screenplay non è male: innanzitutto la trama è originale, piena di ispirazioni e di conseguenza ci sono varie scelte che mi sono piaciute, come l'uccisione di Larry da parte di Frank con conseguente assunzione delle sembianze, la morte di Julia sempre per via di Frank ed anche ll patto tra Kirsty ed i cenobiti, infranto da questi ultimi. Anche l'impianto narrativo è buono, lineare ma compatto. Discreta stesura dei personaggi.
Altra cosa un po' così è il montaggio, a volte si notano dei brutti stacchi.
Anche la figura del barbone non mi ha convinto a pieno, specie nel finale, però in fin dei conti la considero più una trashata che altro.

Conclusione : un gioiello del cinema dell'orrore contenente un fortissimo messaggio. Da sottolineare l'originalità della trama, la regia e la figura di "Pinhead", una delle ultime figure sacre (in ordine cronologico) del genere. Se dovessi consigliare un horror a qualcuno, escludendo ovviamente i grandi classici come "L'esorcista" o "Shining", gli direi di guardare "Hellraiser". E pensare che questo prodotto è stato realizzato con un budget irrisorio. Io lo dico sempre, i film di paura belli, sono quelli anni 70/80, altro che le schifezze di oggi!
Bello e coinvolgente , il 7 e mezzo ci sta tutto.

Hellraiser pur nella sue piccole imperfezioni, specialmente nella seconda parte del film dove tende ad essere leggermente frettoloso, rimane comunque un classico del genere. I cenobiti sono la ciliegina sulla torta, ma tutto sommato sono ancora poco presenti. Il film vive di un'atmosfera sottilmente morbosa costruita soprattutto sui personaggi e sulle dinamiche che si sviluppano fra di loro. Il personaggio di Julia specialmente è interpretato in maniera straordianaria dalla Higgins, un gradino sopra tutti gli altri. Una donna che cede gradualmente alle sue pulsiuoni istintive. In fondo detesta ciò che fa, ma ormai è schiava di un rapporto perverso con Frank che le ha lacerato l'anima. Il film di Barker vive di questi contrasti, di alti e bassi, tra Paradiso e Inferno, tensione sottile e gore estremo (ottimo lo smembramento finale).

Che dire..la vetta dell'horror puro. Perverso, malsano, violento, cupo, orrorifico, visionario, originale; crea angoscia e tensione a non finire, un incubo a occhi aperti, il male fatto film. Pinhead ha un carisma assoluto ed è di gran lunga il mio personaggio horror preferito; e quel main theme musicale..non lo dimenticherò mai, esprime da solo già tutta l'angoscia e la paura che si proverà nel film. Se potessi farei un monumento a Barker per aver creato tutto questo; consigli: se potete guardatelo in lingua originale(Pinhead rende molto di più con quelle frasi leggendarie) e soprattutto astenersi chi evita lo splatter.

Non e' il genere di Horror che preferisco ma e' un buon film.

ottimo horror anni 80, inquietante al punto giusto!! l unica pecca secondo me sono gli effetti a computer luminosi (che detesto a prescindere) soppratutto nella parte finale e uno dei supplizianti che non mi ha convinto troppo nei movimenti (quello che cammina sui muri) per il resto è un film memorabile la scena che mi è rimasta impressa è

SPOILER... la storia è convincente e il fascino della scatola è una cosa assurda.. recitazione è molto convincente e il trucco è ad altissimi livelli... da vedere assolutamente!! il secondo da quello che mi ricordo non mi aveva convinto per niente proprio per i troppi effetti al computer ma lo riguarderò prossimamente...

L'ho visto adesso per la prima volta.

Ritenuto un mito dell'horror anni 80 mi ha abbastanza deluso;e' vero che i film vecchi visti adesso fanno tutt'altro effetto ma se riguardo halloween o nightmare oggi sono sempre eccezionali.

Bel film proprio coinvolgente e mano a mano sempre più inquietante.

Cult fine anni 80 che purtroppo vedendolo nel 2014 risulta solo un film trash con un'idea originale...

La trama è veramente bella e anche i personaggi sono ben caratterizzati e anche gli effetti speciali sono molto buoni per essere di quell'anno anche se vedendoli con gli occhi del 2014 fanno pena ovviamente.

Hellraiser è un cult con una trama molto originale e intrigante però è invecchiato male molto male se avete un buon ricordo di questo film non lo riguardate ..se invece non lo avete visto guardatelo ma con gli occhi anni 80

Ottimo horror diretto da Clive Barker nel 1987.
La trama è molto originale e intrigante,così come molto originali e inquietanti sono i Supplizianti.
Ottima la regia e buone le interpretazioni.
Discreta la dose di splatter, ben realizzata e buoni gli effetti speciali.
Un cult movie assolutamente imperdibile.

Sinceramente da un cult simile mi aspettavo molto di più, invece il film non va bene nemmeno per farsi quattro risate di fronte a qualche scena trash. Pessimo davvero, lo volevo vedere sopratutto per la figura di Pinhead ma si vede si e no due volte. Sconsigliato.

Gli 80's sono stati teatro di perle intramontabili quali Nightmare - Dal Profondo della Notte di Wes Craven, Evil Dead di Sam Raimi e molti altri titoloni.
Hellraiser è senz'altro il più originale.
Quello che molti non sanno e che Filmscoop non riporta, è che il primo film della saga è stato tratto da un libro scritto dallo stesso Barker che in italia è uscito con il nome di Schiavi Dell'inferno, edito da Sonzogno.
Mr. Barker ha creato qualcosa di davvero originale non tanto per la trama in se quanto per la caratterizzazione assai dettagliata degli antagonisti cosiddetti Supplizianti (nel libro) o Cenobiti (nel film).
Quest'ultimo nome fa intendere una sorta di vita in comune di questi mostri, una vita in comune nel mondo dei supplizianti che erroneamente viene confuso con l'inferno.
Questi esseri demoniaci hanno l'aspetto di chi fa soffrire, ma anche di chi ha sofferto. I loro corpi sono "segnati" in modo evidente e ciò fa intendere le torture a loro inflittegli.
La trama è abbastanza lineare eccetto qualche flashback sulla vita del famigerato Frank.
Registicamente eccellente, interpretazioni solide e colonna sonora epica sono le basi per sviluppare una sceneggiatura da brividi.
Il mostro Frank vanta un trucco eccezionale e il suo scuoiamento è splatter vecchia scuola. Stephen King nell'introduzione di "A Volte Ritornano" spiegava che le stesse persone che adorano le storie horror, riguarderebbero a rallenty un incidente d'auto. E proprio in questo film, la sua teoria trova conferma.
Io, da amante dello splatter, ho mandato indietro la vecchia VHS e messo in pausa al momento dello scuoiamento di Frank o ai vari stadi della rinascita del mostro. Questo è lo splatter che adoro! Quello artigianale, quello vecchia scuola che tramite questo film e altri di questo genere ha fatto storia.
Cccomunque, la Scatola di Lemarchand è un elemento misterioso ed enigmatico che, se risolto, regala il piacere più sfrenato, un piacere talmente intenso che arriva a coincidere con il dolore più tremendo donato dai Cenobiti.
In questo parossismo di sangue non manca il piacere così come lo intendiamo noi esseri umani: le scene di sesso sono assai realistiche.
Purtroppo il film presenta anche qualche difetto.
In primis la recitazione di Ashley Laurence lascia un po a desiderare almeno secondo il mio modesto parere. E poi la durata è troppo corta.
Avrei aggiunto qualche dettaglio riguardante la vita dei supplizianti per dissipare l'alone di mistero attorno alle loro figure ma fortunatamente ci pensano i sequel.

Un Cult al 101% invecchiato bene.

Nonostante il basso budget e i pochi mezzi,Barker nel 1987 riuscì a realizzare un film notevole diventato negli anni un cult con merito assoluto.
È vero che lo scorrere del tempo ha un po' scalfito la pellicola e alcune pecche possono risultare grossolane riviste oggi (recitazione di bassa lega, finale un po' stupido , tensione non sempre altissima ) ma le idee malate e perverse, la visionarietà del regista e lo splatter feroce ma funzionale alla storia riescono a coprire le falle e a consegnare questo titolo all'èlite del genere.
La storia principale è macabra e originale, ma tuttavia il fulcro della saga sono i tremendi Cenobiti, creature spaventose ed intriganti che attirano la totale attenzione del pubblico nelle loro poche, purtroppo, apparizioni. Il discorso sul mondo di questo esseri, la loro identità e l'origine del cubo che usano per entrare in contatto con gli umani verranno approfonditi nei capitoli successivi.
Lo splatter e gli effetti sono di alto livello e alcune sequenze vantano una realizzazione eccelsa tenendo conto del budget; stomachevoli e fantastiche le scene della morte di Frank o della rinascita dello stesso oppure quella riguardante la creatura bicefala.
Da non sottovalutare nemmeno la componente contenutistica del film, che non si ferma al solo horror ma tratta tematiche come la sfrenata ricerca del piacere anche a costo di grandi sofferenze.
Quindi Hellraiser deve essere visto da appassionati e non, essendo un titolo valido e notevole ancora oggi attuale e innovativo.

Non ho mai provato grande interesse per questa serie, infatti i ricordi che avevo del film erano quasi del tutto sbiaditi, ma avendolo rivisto oggi riesco a capirne il motivo.
Innanzitutto la trama non approfondisce quasi nulla di quello che propone: una scatoletta misteriosa di cui non si conosce nulla, se non che rappresenta un varco per gli inferi, un uomo che senza spiegazioni risorge dal pavimento della sua casa in disuso e l'essere nel finale che appare dal nulla e che sembra essere il custode della suddetta scatoletta magica. E altri dettagli che non sto quì ad elencare.
Se poi dobbiamo parlare di effetti speciali, gore e make up bisogna dire che per l'epoca in cui è girato sembrano avere un loro perchè, ma oggi difficilmente potrebbero produrre lo stesso impatto.
Alcune cose non mi hanno convinto del film: in primis la poca fluidità in alcuni momenti e poi l'atmosfera tensiva che non è riuscita a coinvolgermi. Ma la mancanza più evidente in questo HELLRAISER è quella attoriale: un cast abbastanza statico, privo di abilità e carisma, non aiuta ad elevarne la qualità forse anche perchè diretto da un Barker senza esperienza.
Insomma, non mi ha colpito più di tanto e sinceramente sono molto indeciso se vedere i seguiti oppure no.

Spettacolare! Nel finale il regista si lascia prendere un po' la mano, ma resta bellissimo! Horror puro sangue.

È un gioiello dell'horror dei celebri anni 80, filosoficamente riconducibile alla tracotanza con cui Faust si impegnò a stipulare il patto con Mefistofele in Marlowe, poi in realtà in quasi ogni episodio emerge sempre quella figura integerrima e qui viene ricondotto più al Faust di Goethe; tornando al film nonostante un budget limitatissimo il make-up è ciò che più colpisce all'occhio a quasi 30 anni di distanza, immagini malsane, stomachevoli, lo spettatore è portato a provare ripudio, c'è un cocktail di carnalità ed erotismo a contraltare di quello sanguinolento, i cenobiti hanno quell'aria di onnipotenza, si avverte che siamo a contatto col male in persona, malgrado il non ruolo di rilievo rispetto agli altri 3, Pinhead trasmette quell'aurea di terrore che sembra prevalere, più avanti nella saga verrà definita anche la sua personalità fredda ma carismatica; Barker con quest'opera si ritaglia il suo meritato spazio tra i grandi del genere, maturità si riscontra anche nel non conformarsi ad un contesto teenagers, e forse per questo non ha avuto quel successo che hanno avuto altre saghe in quegli anni.

Altro cult del cinema horror anni 80 che impone una nuova figura nell'immaginario collettivo (assieme a Michael, Jason e Freddy).
Pazzo, perverso, delirante e sanguinosissimo; a parte qualche leggera caduta di tono qua e la, rimane un horror fuori dagli schemi complesso ed originale che affascina e diverte per tutta la durata (parte finale in particolare).
I Cenobiti sono fantastici, e Robinson e la Higgins due matti davvero convincenti; raramente vi capiterà di vedere dei protagonisti (che dovrebbero essere i buoni) più squallidi di questi.

Inutile a dirsi, un must per gli amanti del genere; tali non ci si può definire se non si ha mai visto questa visionaria e singolare opera di Barker.

Mmmmah...?! Per essere divenuto un cult immagino che i seguiti siano eccezionali, almeno uno. Vedremo.
Salvo solo gli effetti speciali e l'estetica dei mostri creati dal genio di Barker, per il resto è tutto di una mediocrità sbalorditiva.
Dal poco che ho visto, in casa mia pagherei per avere i quadri di Clive, non i suoi film.

Conosco piuttosto bene il Barker scrittore ed ero sicuro che la storia di "Hellraiser" portata sul grande schermo avrebbe fatto centro. Ciò che non sapevo era il buon talento che lo stesso scrittore mostra dietro la macchina da presa; certo, probabilmente un ottimo regista qui avrebbe regalato qualcosa di straordinario, ma il film risulta comunque una chicca. Visionario, cupo e ben interpretato dal terzetto di attori protagonisti. La ciliegina sulla torta sono ovviamente i Cenobiti e il modo in cui sono stati rappresentati, davvero inquietanti; trucchi ed effetti notevoli visto l'anno di produzione.
Chi ama l'horror non può non vederlo almeno una volta!

Ottimo incipit per un film, originale, visionario e con buoni sviluppi. In mano a cronenberg sarebbe stato un supercult

Con questo gioiellino un pochetto delirante ma a suo modo decisamente intrigante, forte di un fascino perverso e, oserei dire, inconscio per quanto riguarda l'ambivalenza dell'Inferno dei sensi, Barker conferma il suo (leggermente raffazzonato) talento registico che si somma a quello già smisurato di fantasioso scrittore. E si dà il via a quella che ritengo la saga horror commerciale migliore di sempre, con stron*ate annesse e connesse che ben si sopportano finchè saprai che alla fine arriva non Polly ma Pinhead <3

Gli efetti davvero pessimi dovuti al budget ridicolo non aiutano ad immergersi in questa storia leggermete originale dove, suppongo, senza le inevitabili censure il sesso l'avrebbe fatta da padrone. Il film procede lentamente con qualche momento discreto, ma la parte finale diventa banalissima e davvero mediocre. La colonna sonora originale era dei Coil ma, beffa finale, pure quella fu scartata.

Dalla favolosa mente di Clive Barker ecco hellraiser , violento,splatter, tematica malata (soffrire per godere), colonna sonora fantastica , bei SFX classici ma stupendi , Barker è un genio , tutti i suoi libri/racconti sono arte :D

Secondo me è stata la presenza degli inquietanti Cenobiti (Supplizianti fa schifo) a rendere questo film un cult. Il make-up di Pinhead, come quello degli altri suoi amici di merenda, è ben fatto e capace di catturare lo spettatore.
Per il resto la pellicola non è un granchè. La sceneggiatura è mal curata ed, esclusa la scena della "formazione" di Frank, il film non brilla di passaggi particolarmente geniali.
Tutta la storia della scatola (che deduco venga approfondita nei film successivi) è molto vaga, come le figure degli stessi Cenobiti, privando perciò il film della "fetta" più intrigante e curiosa.
Mezza delusione.

Un cult horror, non c'è molto da dire, Hellraiser insieme ad altri film come Nightmare, Venerdì 13, Halloween ecc ha creato un personaggio cult indimenticabile, sotto di poco a Freddy Krueger e Jason.
L'avevo visto ancora molti anni fa (è stato uno dei miei primi film horror visti), mi era piaciuto un sacco, e adesso rivedendolo mi è piaciuto tanto lo stesso.
Buona tensione e buona suspanse, soprattutto nella seconda parte di film, i primi 20 minuti sono un po' spenti, ma piano piano diventa sempre più avvincente e inquietante, bellissimi gli effetti splatter e carini gli omicidi.
I demoni sono realizzati molto bene, seppur i trucchi non siano il massimo, colpiscono molto, soprattutto Pinhead!
Non lo considero un capolavoro (nemmeno Venerdì 13 con Jason) ma di certo un cult immortale, tutti gli appassionati del mondo horror non possono non averlo visto!

Primo capitolo di una lunga saga horror di culto . Mi sono avvicinato tardi a hellraiser ma ha saputo riservarmi qualche sorpresa molto gradevole , come il mettere un trama a base di tanto sangue al servizio di genialate alla Clive Barker come l'entrata in scena di personaggi geniali e inquietanti .
Forse la storia prende un po la via storta nel finale ,dove tutto diventa più banale e particolarmente frettoloso , senza quell'azione che ci si aspetta.
Ottima regia , recitazione sopra la media , a parte qualche personaggio un po sottotono ed effetti speciali ottimi misti a qualcuno meno convincente per l 'epoca ormai datata dello stesso film.

Mi aspettavo un film totalmente diverso, me lo aspettavo molto più leggero, con più comparse di pinhead e con più scene d'azione o splatter, invece si rivela un film più serio e più pesante, ma comunque apprezzabile.

Assolutamente fantastico questo film di Clive Barker,l'Horror che mi fa impazzire,quello lontano chilometri dagli stereotipi tipici,estremamente malefico,disturbante ed originale.
Ci sono molteplici modi per inorridire e terrorizzare,ma quello che spaventa maggiormente l'animo umano è il terribile potere che nasconde l'occulto,i vari misteri che può celare.
Il male,inteso allo stato puro,non ha nessuna pietà,non si adagia più di tanto,se deve colpire colpisce e basta,senza mezzi termini.
Qui non si tratta di una storia che punta il suo fascino sulle presenze spettrali o sulle scene sanguinolente,Barker ha mostrato la sua versione dell'inferno che può attaccare utilizzando le debolezze umane,come la curiosità o il sentimento,perchè in effetti è questo il modo peggiore per torturare e ammaliare l'uomo..lo dimostra anche la metafora di Adamo ed Eva.
Estremamente malvagio(come dovrebbe essere un film Horror) e girato magistralmente;la tensione ed il disagio che mi ha trasmesso la prima volta è indimenticabile.
Per i seguiti non posso dire lo stesso,ma se proprio ci tenete potete arrivare fino al terzo capitolo,dopodichè fermatevi se non volete precipitare nell'oblio dell'idiozia.

Nonostante i bassi capitali investiti nella realizzazione, "Hellraiser" si esalta nel suo essere splatter con sprazzi onirici e squilibrati. Perchè siamo tutti "libri di sangue", e la carne lasciva rischia l'Inferno.

Il terrore puro in una parola..?? Hellraiser. I personaggi di questo film sono davvero terrificanti, se siete di quelli che si ritengono ben lungi dall'essere spaventati da qualsiasi horror, ebbene con questa saga dovrete purtroppo ricredervi. Perlomeno con questo primo capitolo, per ora l'unico che ho visto, ottimo.

SPOILER

Dare un voto più alto vuol dire esser troppo buoni o aver visto un altro film.
Hellraiser, unico film che vidi della saga, è a dir poco ridicolo e noioso.
Unico lato positivo che salva interamente il film dallo schifo, rendendolo memorabile, sono i Cenobiti.
Quelli rendono il film degno d'esser stato creato. (Comparivano ovviamente anche nel libro di Barker, ma vederli è un'altra cosa.)
Comunque meglio cercare un video di 5 minuti su youtube e delle loro immagini su Google, lasciando totalmente perdere il film ...

Dopo mangiato ho voluto rilassarmi guardando Hellraiser. Quando mai l'avessi fatto. Io sono un estimatore di Krueger, di gran lunga il migliore di tutti i villains del gruppo dell'apocalisse. Ottimo anche Myers, inquietante e misterioso nella sua inaferrabilità. Ho trovato invece parecchio lacunoso e carente Leatherface di " Non aprite quella porta". Riponevo molta fiducia in PiNHead, dato che esteticamente è parecchio accattivante. Appunto, soltanto esteticamente.
A suo tempo non nego che sia stata una classica pellicola cult, ma devo dire che è invecchiato malissimo. Gli effetti speciali non sono così malvagi, anzi alcuni sono parecchio interessanti ( soprattutto quelli su Frank, l'uomo che ha passato tanti anni con i Cenobiti provando i piaceri del dolore). CI sono tre grossi difetti che fanno affondare la pellicola: la veridicità dei comportamenti dei personaggi , PinHead ed per finire la conclusione ( qualcosa di indescrivibile). La regia a mio parere è parecchio anonima e non lascia in eredità nessuna scena indimenticabile.La fotografia invece è parecchio sudicia, sporca, sanguinolenta e malata e l'ho trovata discreta rispetto a tutto il resto. Gli attori sono abbastanza pietosi, tra cui quello che impersona Larry è straordinario nelle sue facce da pesce lesso per tutta la pellicola. personaggi poco approfonditi psicologicamente e soprattutto c'è una mancanza grave nel descrivere le relazioni tra i vari personaggi. Larry sarebbe il nuovo marito della donna, ma sembra che siano dei semplici amidi di scuola. La storia d'amore tra Kristy ed il ragazzo è incredibile per quanto sia sbrigativa e banale ( un solo bacio in tutta la pellicola e basta). Ed il rapporto tra la donna e Frank?? Non nego che provavo una malata attesa per osservare un rapporto sessuale tra Frank derelitto e la donna. Ma anche qua non ho visto una grande relazione d'amore.PinHead ( villain famoso nella cinematografia mondiale) appare forse in tutto poco più di 5 minuti ( e non sto esagerando). E le poche volte che parla mi ha lasciato a bocca aperta per le banalità che sparava. Il sonoro e le musiche sono mal utilizzate e non si prova mai tensione, anche perchè il tutto viene posto di fronte agli occhi senza un minimo di mistero, di attesa, di suspance. Paura???? neanche a parlarne.
Unica nota di merito : i cenobiti. Sono in verità figure interessanti , e meritavano maggior spazio e maggior approfondimento. Invece è molto mediocre la loro caratterizzazione ed è ancora peggiore la loro uscita di scena.
Metterò nello spoiler alcune perle del film. Evitatelo, se potete! :)

SPOILER

film che non mi ha convinto. gli attori sono nella media gli effetti speciali non dispicciono ma avrei voluto sapere di più della setta dei Supplizianti(unica cosa interassate) di cui si spiega poco.

visto l'altra sera (da solo ..brrr) per la prima volta
la visione è piacevole(!) tutto sommato ma ha un grande difetto:
non conosco i sequel ma questo manca completamente d'atmosfera non parlo di quella malsana e sporca che pervade il film di quella ce n'è anche troppa ma di una regia scellerata priva di suspence di pathos di chiaro-scuri di giochi d'ombra
tutto è così esplicito, diretto, didascalico quando invece è meglio imboccare lo spettatore a piccole dosi, giocare d'astuzia, suggerire piuttosto che mostrare;
E poi questi cenobiti andavano "sfruttati meglio" visto il potenziale le (poche) apparizioni sono banali e scialbe.

Il valore "storico" comunque non si discute

Super splatterone cattivissimo, imperdibile per i fan del genere.
Anche se non sono molto sicuro che valga i seguiti che ne sono usciti.

Noioso e lento, non riesce nemmeno a spaventare; pure la tecnica è di basso livello. Un film completamente trascurabile.

Ottimo film, il migliore della saga....molto inquietante. Da vedere !!!

Grande schifezza! Non mi capacito come questa roba sia divenuta così famosa...Clive Barker poi si inventa di quelle storie, a parte "Prossima fermata - L'inferno", mi hanno fatto tutte vomitare.

Mostro sacro, ma com'è invecchiato male.

Considerato un cult e capostipite di una delle serie horror più famose e longeve, il suo protagonista indiscusso, Pinhead, va ad affiancarsi a Freddy Krueger & Co.
Personalmente lo considero un buon film, non un capolavoro ma forse avrebbe potuto esserlo se non fosse per la parte finale incredibilmente brutta. C'è anche da dire che purtroppo risente tantissimo del passare degli anni. Per quel che riguarda gli horror anni '80 preferisco di gran lunga "Nightmare".

Una gran perdita di tempo! Trama ridicola, personaggi ridicoli (cioè, ma il tipo con gli spilli in faccia dovrebbe fare paura??)…. Poi le scene con gli unici e le catene sono fatte malissimo, si vede che è tutto finto …... Una brutta copia di Saw!! Non lo consiglio a nessuno, davvero brutto e noioso

Rivisto ieri sera il primo capitolo di Barker, e devo dire che mi è piaciuto molto di piu' della prima volta. Una cifra stilistica rappresentata da una ferocia carnale sanguinaria spaventosa: per credere vedere la sequenza dello smembramento di Frank, con pezzi di carne impigliati ovunque.

SPOILER

horror innovativo e geniale diretto da colui che in seguito sarebbe stato il creatore di cabal , rawhead rex e candyman , x gli amanti del genere è più che godibile.

Ero partito con le migliori intenzioni, però alla fin fine il film mi ha veramente stupito in negativo.
La noia regna sovrana, visto che sono arrivato alla fine con molta fatica. Per me questo film è invecchiato davvero male, forse vent'anni fa mi avrebbe impressionato di più, ma oggi come oggi il film non mi ha trasmesso nulla.
L'idea di base è abbastanza originale, ma non basta a salvare un film realizzato coi piedi.
Anche la scenografia e gli effetti speciali non mi sono piaciuti granchè, pure gli attori non mi hanno fatto impazzire. Trascurabile!!!

Rivisto con molto piacere..si è vero..con le tecnologie d'oggi il film perde un pò quel suo senso horror..ma bisogna dire che a livello di idee è innovativo ed è girato abbastanza bene..una spanna più alto dei contemporanei film dell'epoca !!! fatto bene.. merita di essere guardato!

non mi ha mai convinto del tutto quest'horror.
paga (caro) la prova del tempo, attori monoespressivi ed effetti speciali ai limiti del banale.
improponibile ai giorni nostri.

Parere personale: Hellraiser 1 è di per se una "chicca" horror del suo tempo, particolare, curioso, a tratti inquietante e con una discreta tensione, unico nel suo genere anche se "dimostra il suo tempo", è da vedersi tutto di un fiato con il seguito hellraiser 2 che è anche migliore come storia e situazioni, e se proprio volete finire la serie anche hellraiser 3 che e un po peggio dei primi 2 (solo per sapere come la storia finisce dopo il 2'), e qui mi fermerei perche i restanti sono veramente fatti male e non reggono il confronto con i primi, anzi "sono proprio brutti".
Considerazioni a parte invece per hellraiser-inferno e hellraiser-revelations che potendo essere considerati piu che seguiti, "spin-off", e non dispiacciono.

Trama interessante e ben sfruttata, la tensione che trasmette è a buoni livelli nonostante gli anni che si porta dietro. Peccato per il finale un pò troppo sbrigativo per i miei gusti sennò sarebbe stato davvero un bel film.

L'ho visto un pò di tempo fa, e mi sono dimenticato di commentarlo... vabbè...
Un buon film, questo dello scrittore-regista Clive Barker, uno dei più importanti nel genere horror. Una sceneggiatura abbastanza originale, tutto sommato, oltre che una regia più o meno buona. Discreto.
Buono anche il makeup dei Cenobiti.

Fotografia orrenda, scenografia inguardabile ed effetti speciali da 4 soldi.
Uno dei film più noiosi della storia. Me ne hanno parlato non so quanto, dicendomi che avrei dovuto vederlo perchè è un "cult" dell'horror..la storia ci può stare ma è costruita su un filone narrativo imbarazzante. Noioso oltre ogni limite..ah, questo l'ho già detto :) merita 4 solo per la fama e l'idea di Barker.

Un grande cult dell'horror. Non mancano tensione e paura ma in questo caso fanno rima con "claustrofobia". Da vedere soprattutto per gli appassionati.

Eccellente horror anni 80, Hellraiser ci regala uno dei più affascinanti mostri della storia, ovvero Pinhead, capace di incutere terrore e angoscia, ma nello stesso tempo attrae magneticamente. La prima parte è ineccepibile, forse dopo scema un po' diventando prevedibile, ma non ha molta importanza. Pinhead basta a reggere il tutto, quasi gli si vuol bene. Un gioiellino.

appena rivisto dopo secoli, è invecchiato maluccio, anche se solo per quanto riguarda gli effetti speciali, perchè la storia seppur potesse essere approfondita in miglior modo, non è poi così male.
anni Ottanta fino al midollo, mi sento di consigliarlo solo ai nostalgici di quell'epoca.

film magnifico per il fatto che per essere un film abbastanza vecchio è fatto molto bene e la trama è unica anche se con qualche pezzo magari non troppo chiaro...comunque si sà...hellraiser è un capolavoro!!!

questo film e bello anche se pensavo meglio scorre bene però mi aspettavo meglio la fine non mi è piaciuta per niente

pinhead è stato uno dei miti della mia adolescenza, un personaggio fenomenale.
E' uno dei miei horror preferiti e ancora oggi, nonostante gli effetti speciali obsoleti (il mostrone del labirinto è veramente comico), rimane un cult movie dalla bella e intrigante trama.

Quando lo vidi 4/5 anni fa non mi entusismò molto, forse perchè non ero ancora appassionato del genere. Anche se non eccelle in quanto a regia e interpretazioni, è comunque un buon horror con un'abbondante dose di splatter e una storia interessante.
Finale così così.

Non sono mai stato un accanito fan di questa saga, difatti non ho visto tutti gli episodi, però non posso negare che Pinhead sia stato uno degli spauracchi che maggiormente mi terrorizzarono.
Rimedierò alle lacune e comunque mi tengo ben stretto la purtroppo scarna edizione del primo mitico capitolo.
Il merito del successo è da attribuire totalmente allo scrittore Clive Barker, considerato ai tempi il degno erede del Maestro, qui in veste anche di regista.
Dopo un ' inspiegabile momentaneo stand-by voluto e imposto dalla censura nel corso degli anni '80 ( più o meno verso la metà) che penalizzava le scene maggiormente cruenti di film di genere più o meno conosciuti come la serie di Venerdì 13, Halloween ed il secondo capitolo di Nightmare ad esempio per citare i titoli più famosi, vero e proprio toccasana dei più accaniti splatterologhi, è con questo film di Barker o con il Bad taste di Jackson che gli schermi si tingono nuovamente del colore più amato.
Lo spunto geniale di Barker parte da una scatola, una misteriosa scatola che non doveva essere aperta. E che porta con sè nel nostro mondo un misterioso ed ostile universo parallelo dominato dalla sofferenza mista al piacere (?) del dolore fisico e che porta alla destrutturazione della materia. Un mondo o meglio un inferno dominato dai Cenobiti, orripilanti creature d' oltretomba capitanati dal malvagio Pinhead.
E da qui potrebbe essere sottinteso anche un chiaro riferimento di carattere religioso ad un veto, ad uno di quei peccati che non dovrebbero mai essere commessi, in questo caso per l' appunto l' adulterio.
Per essere stato realizzato con a disposizione un budget risicato, Barker compie un lavoro magistrale, sia nelle scene dei ganci che arpionano il "colpevole" protagonista sia nel make up di ricostruzione che di quello dei mostri, nonostante qualche lieve imperfezione nella realizzazzione di questi ultimi ( si pensi al suppliziante con gli occhiali da sole).
Ottime le musiche, cosìccome le interpretazioni degli attori principali, soprattutto della bella protagonista principale Ashley Laurence che tornerà a vestire i panni di Kristy anche nei successivi 2 capitoli.
Non un capolavoro, ma sicuramente un Cult, un Cult che magari non ha l' altisonanza di altre saghe orrifiche, che però dà il via alla spietatezza di uno dei più grandi personaggi dell' Horror: il leggendario testa chiodata Pinhead.
Bisogna assolutamente averlo nella personale videoteca.

Uno dei pochi cult del genere che mi mancavano. M spiace andare cosi tanto controcorrente ma non mi è piaciuto per niente, la storia sarà anche particolare, il personaggio di pinhead avrà fatto storia ma visto oggi non capisco come sia potuto piacere cosi tanto. Il mio voto è del 2011 e quindi se l'avessi visto 10 anni fa da ragazzino magari mi avrebbe fatto molta paura e gli avrei dato 10, oggi purtroppo non mi ha fatto nessun effetto.

Vi prego di non giustiziatemi sarà che ormai sono assuefatto dalla concezionecontemporanea di Horror e questo più di tanto effetto non mi ha fatto...

di certo bisogna rendere atto che è uno fra i primi e sicuramente il precursore per questo merita sicuramente qualche favoritismo in più...

Cmq un film sicuramente guardabile e che non annoia con attori bravi e con una focalizzazione sul fetido e l' immondo davvero interessante. Molto originali i Supplizianti! ( che gli Slipknot non si siano basati su di loro???)

Guardabile! :)

Uno dei migliori horror che siano usciti in quegli anni. Irreale, malato, fetido.
Pinhead, insieme a Freddy e ai vari mostri sacri rimane una delle migliori icone del cinema orrorifico.

Un horror niente male. Visto ora per la prima volta. Mi aspettavo sinceramente qualcosa in più, data la fama. Forse un po' troppo incentrato sul ''disturbo'' dello stomaco, più che quello psicologico. La vicenda, molto intrigante e veritiera, forse poteva essere sviluppata un po' di più. I personaggi sono molto caratteristici, ma fanno solo da cornice all'interno del film, quando saranno proprio loro a completare la trama. Per quanto riguarda gli effetti speciali, direi ben fatti per quegli anni.

http://martyvala92.blogspot.com/

Enigmi infantili, effetti speciali e scarse suggestioni visive.
Un mistero come sia potuto divenire oggetto di cult.

Una trama originale e interessante sviluppata nel peggiore dei modi grazie ad una regia e ad una sceneggiatura pes-si-me.
I dialoghi e il susseguirsi delle azioni sono di una banalità estrema, mentre la storia esigeva un approfondimento maggiore sui temi del masochismo e della cupidigia umana.
Peccato.

Originale nella trama, effetti speciali notevoli per l'87. Crea tensione e angoscia...la scena del corpo che si ricompone è fantastica. Un pò ridicoli però il mostro che sbatte i denti e quello obeso.

Mi chiedo ancora come mai ho aspettato così tanto tempo per vederlo! Beh, che dire, un signor horror! Trama originale e intrigante, buoni gli interpreti e ottimi gli effetti speciali. E che dire dei cenobiti, credo gli antagonisti più intriganti che abbia mai visto (peccato per il loro ruolo marginale.. avrei preferito un maggior approfondimento). Pinhead è a dir poco magnifico! Inevitabilmente guarderò i sequel! Cavoli che bello!

Un Cult Horror, ma non cosi' esaltante come mi aspettavo!.

Uno dei più bei film degli anni 80 e caposaldo del cinema horror.
Il soggetto è originale, sia per quanto riguarda la storia in sè, che ha tutto un suo fascino, sia per i personaggi che sono molto ben caratterizzati. Non spicca ancora Pinhead, ma il quartetto di cenobiti promette bene.
La visione dell'inferno di Clive Barker è molto suggestiva (e anche molto sadomaso...), ed è suggestivo anche pensare che all'apertura della scatola il mondo che conosciamo si trasformi in un passaggio per l'inferno.
Per chi non l'avesse mai visto, è da vedere.

Un po' dalla visionarietà di Carpenter, e un po' dall'onirismo di Craven, m'è parso abbia attinto questo Horror; che ha un inizio niente male, ma che finisce decisamente meno bene.
Anzi dietro agli effetti speciali e al sangue sembra starci, in principio, un tema piuttosto ‘adulto', sin troppo forse: l'ossessione di un amore extraconiugale 'in famiglia', radicato nei ricordi, nei pensieri, su in soffitta, doloroso e magnetico. Poi ciò si perde via andando, e il sopravvento se lo riprendono lo splatter, i demoni, i mostri vari. Allora quella serietà, tutto sommato, rischia di apparire un tantino ridicola.
L'enigma che gravita intorno alla scatola stregata rimane irrisolto: perché la si desidera? Quale dimensione apre? Chi sono veramente i suoi custodi? Il regista sceglie di evocare senza spiegare, la suggestione illogica.
Ma sono, probabilmente, proprio quella estrema copulazione che si respira tra supplizio ed eros, quella concomitanza tra dolore carnale e psichico, e il celebre mostro col volto cereo trafitto da spilli (perlomeno finché non apre bocca), a proporsi come gli aspetti più interessanti di questa pellicola.