1997 fuga da new york regia di John Carpenter USA, Gran Bretagna 1981
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1997 fuga da new york (1981)

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locandina del film 1997 FUGA DA NEW YORK

Titolo Originale: ESCAPE FROM NEW YORK

RegiaJohn Carpenter

InterpretiKurt Russell, Lee Van Cleef, Ernest Borgnine, Donald Pleasence, Isaac Hayes, Season Hubley

Durata: h 1.39
NazionalitàUSA, Gran Bretagna 1981
Genereazione
Al cinema nel Gennaio 1981

•  Altri film di John Carpenter

Trama del film 1997 fuga da new york

Un attentato terroristico fa precipitare il jet del Presidente degli Stati Uniti, contenente una preziosa audio cassetta, nel cuore di una Manhattan ormai in mano a criminali di ogni tipo. Inizia così la corsa contro il tempo di un ex marine per salvare il presidente e recuperare la cassetta.

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Voto Visitatori:   7,98 / 10 (227 voti)7,98Grafico
Voto Recensore:   10,00 / 10  10,00
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Voti e commenti su 1997 fuga da new york, 227 opinioni inserite

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Boromir  @  31/03/2024 14:19:19
   8 / 10
1997: Fuga da New York di John Carpenter è forse il più grande western metropolitano distopico di sempre, un memorabile esempio di classico viaggio dell'antieroe solitario che coniuga magistralmente ironia, violenza, suggestioni fantascientifiche e sfiducia verso istituzioni disumane e vigliacche. L'accoppiata dei sogni Carpenter-Russell regala un personaggio iconograficamente inarrivabile, attorno a cui viene costruita un'ambientazione urbana squallida infernale (memore dei labirinti della mitologia greca) di grandissimo impatto visivo: il melting post della Grande Mela viene portato all'eccesso, e la lotta razziale è stata sublimata in violentissimi scontri su strada o in arene di wrestling. Di innegabile spessore, 1997: Fuga da New York è l'aureo anello che congiunge le ispirazioni leoniane agli universi di Blade Runner e Mad Max.

pak7  @  22/01/2024 18:10:01
   7 / 10
Non riesco a vederlo come un capolavoro, come tanti lo descrivono, ma come un vero e proprio cult.
E giustamente per l'epoca in cui uscì è stata sicuramente una bella ventata di aria fresca.
Da premiare per l'atmosfera e per una colonna sonora trascinante, pecca a livello di coinvolgimento e ha una sceneggiatura forse un po' troppo lineare.

DogDayAfternoon  @  07/09/2023 20:12:19
   5½ / 10
Affrontato a più riprese nel corso degli anni, il mio giudizio anche crescendo (o invecchiando) non è cambiato: non so proprio a cosa sia dovuto il successo di questo film. Tolta la profonda stima che ho per Carpenter, perché uno che scrive, dirige, e addirittura compone la colonna sonora (e che colonne sonore ha fatto) dei propri film è un grande artista a 360 gradi che merita grande rispetto, aldilà di questo il film in sé mi è sempre parso una mezza cavolata.

La storia è talmente assurda che si sfiora il ridicolo, soprattutto per il fatto che viene affrontata in maniera seria: avesse un tono da black comedy (tipo "Dottor stranamore" per intenderci) l'assurdità avrebbe anche preso un significato diverso, ma messa così mi sono chiesto più di qualche volta "ma cosa sto guardando?".
Affascinante e sicuramente iconico il protagonista interpretato da Kurt Russell, ottime le ambientazioni notturne, le musiche, però non ci vedo altro, oltre ad averlo trovato anche un po' invecchiato male.

Fa sempre un certo effetto vedere nelle scene iniziali un aereo che va a schiantarsi contro un grattacielo di New York.

Noodles71  @  21/08/2023 15:30:17
   10 / 10
Altro cult diretto da John Carpenter nei primi anni ottanta nel suo decennio d'oro che va dal 1976 con "Distretto 13" fino al 1986 con il sottovalutato "Grosso Guaio A Chinatown", seguiranno altre pellicole interessanti ma non riusciranno ad eguagliare le precedenti. Film che ha ispirato altri lavori sul genere futuristico apocalittico con la figura dell'antieroe protagonista freddo e solitario. Kurt Russell offre una delle sue migliori prove attoriali ed è visivamente perfetto come "Jena Plissken", in originale "Snake" cambiato per motivi di doppiaggio ma l'enorme tatuaggio sul corpo è abbastanza palese... Frasi con battute d'effetto che sono entrate nell'immaginario cinematografico come la descrizione di una Manhattan degradata popolata da violenti ed assassini. Gli altri personaggi ben caratterizzati ed indimenticabili: il grande Ernest Borgnine il "tassista" con l'inconfondibile musica del mangianastri, Harry Dean Stanton "Mente" e la sua squinzia "Maggie" interpretata da Adrienne Barbeau, Isaac Hayes il "Duca" e Lee Van Cleef il subdolo commissario "Bob Hauk". Ottima colonna sonora composta dallo stesso Carpenter con la main title e altri pezzi che hanno contribuito a rendere "1997 Fuga Da New York" indelebile nel tempo.

LucaT  @  08/03/2021 01:09:20
   8 / 10
un film che ho rivisto casualmente
non privo di difetti
ma estremamente di atmosfera
e variegato da ottimi tocchi di classe a doc
con un Kurt Russell veramente carismatico
date e avvenimenti che sanno di retrò
e che potrebbero -stonare-
ma con la personale premessa
di essere avvenimenti di un possibile -passato/futuro alternativo-
non si sente troppo il peso -del 1999- e via dicendo
un cult che merita il suo titolo
per un film che mi è piaciuto anche rivedere

1 risposta al commento
Ultima risposta 08/03/2021 01.23.20
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Alpagueur  @  29/01/2021 12:25:34
   8 / 10
Elegante, grintoso film di fantascienza con musica incredibile. "Escape from New York" è un film d'azione distopico americano del 1981 scritto, co-sceneggiato e diretto da John Carpenter, un film classico. È il 1997 (ma è il futuro da quando questo film è stato girato nel 1981) e il tasso di criminalità negli Stati Uniti è salito alle stelle, in particolare a New York City. Per gestire la crescente popolazione carceraria e l'abbondanza di detenuti violenti, il governo decide di trasformare New York in una fortezza di massima sicurezza per le persone che hanno commesso i crimini più vili. Non ci sono guardie all'interno della prigione, solo detenuti. Formano la loro società. Le guardie intercedono solo se un prigioniero tenta di scappare. Nessuno ne esce vivo. Quando l'aereo del presidente viene dirottato e i terroristi lo portano nella città carceraria, a 'Jena' ('Snake' nella versione originale) Plissken, un famigerato fuorilegge ed ex eroe di guerra delle forze speciali, ma ora criminale condannato e presto residente nella prigione, viene chiesto di fare l'impossibile per portare fuori il presidente vivo e di trovare un nastro con alcune informazioni importanti. In cambio la sua condanna sarà annullata e Plissken tornerà ad essere un uomo libero. Alla fine Jena è costretto ad accettare, ma per assicurarsi che torni in tempo per il briefing del presidente, gli viene iniettato un piccolo ma potente esplosivo che verrà distrutto solo se la sua missione avrà successo. Quindi non dovrà solo prendersi cura del presidente e cercare di sopravvivere tra tutti quei criminali, ma avrà anche molta pressione sul tempo...L'impostazione è ricca e avvincente, eppure c'è un'enorme quantità di retroscena che è rimasta non raccontata in "Fuga da New York" e questo è parte di ciò che lo fa funzionare. C'è un'aria di mistero che si diffonde attraverso il film che pone continuamente domande ma lascia allo spettatore il compito di immaginare quali potrebbero essere le risposte. "Perché Snake ha una benda sull'occhio?" "Cosa ha causato l'esplosione del tasso di criminalità?" "Perché il presidente ha un accento britannico?" Tutte queste domande e molto altro rendono il film divertente da discutere e rivedere ripetutamente, alla ricerca di indizi che aiutino a svelare il mistero. Kurt Russell è indimenticabile nei panni di Jena, che dovrebbe essere un personaggio odioso ma invece diventa un eroe per il quale non abbiamo problemi a tifare. Praticamente ringhia ogni linea di dialogo perché scoppietta con troppa rabbia per parlare semplicemente. In qualche modo, nonostante tutto di lui sia apparentemente antipatico, in un certo senso è ancora affascinante. Sarebbe un ospite incredibile per una cena. Da un lato, avrebbe probabilmente spaventato la maggior parte degli ospiti e li avrebbe fatti sentire stupidi. Ma d'altra parte, probabilmente farebbe pensare a tutti gli ospiti: "wow, se hai un amico come questo ragazzo, devi essere una persona davvero interessante". Invitarlo è sicuramente una grande scommessa. Tuttavia, potrebbe semplicemente ripagare. Insieme a 'Snake', il plus del film è la musica di John Carpenter. Trova un altro film degli anni '80 con una colonna sonora più interessante. Ti sfido. Carpenter ha creato alcuni dei brani musicali a tema più riconoscibili e innegabilmente eccellenti degli anni '70 e '80 ("Halloween", "Distretto 13", "La cosa", "The fog" e questo). E ha diretto tutti i film...che risultato (!). Nonostante sia stato girato nel 1981, questo film sembra ancora piuttosto futuristico. Ok, sappiamo che il 1997 non era così, ma questa volta non ha molta importanza. Se avessero fissato la data al 2097, questo sarebbe stato ancora lo stesso film e quindi non avremmo saputo che era impossibile. E anche il fatto che alcuni dettagli mostrino la vera età del film non è un male. Prendiamo ad esempio i computer. Hanno usato molte luci lampeggianti e cose del genere, ma questi sono solo alcuni piccoli dettagli che non dovrebbero rovinare il divertimento dello spettatore. Anche la recitazione in questo film va bene. Questa potrebbe essere stata una delle migliori interpretazioni di Kurt Russell e ho davvero adorato Ernest Borgnine come Cabbie. Ho persino apprezzato Lee Van Cleef in questo film (nel ruolo di Bob Hauk, New York Police Commissioner), nonostante il fatto che normalmente non sono un fan accanito dell'attore (a parte la sua recitazione in "Per qualche dollaro in più" di Sergio Leone, come antagonista del grandissimo G.M. Volontè). Credo di poter dire che tutti gli attori hanno fatto un buon lavoro. Certo, ho letto alcune disamine un po' critiche nei confronti di Russell (e di questo film in generale), secondo le quali per lui sarebbe stato fisicamente impossibile aver recitato la sua parte più di quanto non abbia fatto, che ha escogitato ogni forma di distorsione facciale possibile per sembrare essere umano, che il motivo per cui alle persone piace questo film è a causa del concetto e dell'iconica benda sull'occhio di Jena, che la sceneggiatura è orribile, la trama piena di buchi, l'illuminazione pessima, il set stupido, che l'eroe parla come se avesse un brutto caso di stitichezza, che il capo della polizia indossava un orecchino e si comportava come se stesse facendo qualcosa quando tutto ciò che faceva era seduto su una sedia davanti a un microfono, che nel personaggio di Plissken on c'è semplicemente nulla di eccentrico, individuale o interessante, tranne che è molto scortese con l'autorità, che Lee Van Cliff sembra uno zio della classe media. il grande Ernest Borgnine uno stupido tassista in un b-movie (ruolo che avrebbe potuto essere interpretato da chiunque), Donald Pleasence che ha interpretato un malvagio presidente americano unidimensionale, Harry Dean Stanton ('Mente') che indossava quel costume ridicolo e che sembrava sonnambulo nel suo ruolo. Alcuni (che hanno lavorato nel WTC) si sono spinti anche oltre cercando di smontare la premessa, con l'aliante che atterra sul tetto di una delle torri del World Trade Center, chiedendo cosa fosse successo al ponte di osservazione in cima...o ancora un muro intorno all'isola di Manhattan e nessuna forza di polizia e nessun corpo dei vigili del fuoco nonostante il posto fosse stato bruciato! Pur rispettando queste opinioni, direi che sono difetti di sceneggiatura che ci possono stare, così come la voce di Jena Plissken e i suoi atteggiamenti un po' forzati...non amo molto questo attore (mi è piaciuto molto solo ne "La cosa", sempre di Carpenter), e lo ammetto, Pleasence è decisamente buffo nei panni del presidente americano, anche i dialoghi a volte sono bizzarri, però queste carenze vengono comunque compensate dalla colonna sonora (John Carpenter e Alan Howarth), diventata iconica, dalla fotografia (Dean Cundey), dagli sfx (Roy Arbogast) e dalla scenografia (Joe Alves). Gli effetti speciali sono divertenti e l'uso delle location di St. Louis per Manhattan è sorprendentemente efficace. Nella locandina della versione italiana, Kurt Russell indossa una benda sull'occhio ed è armato di un enorme fucile d'assalto, accovacciato nel mezzo di un incendio. Sai, prendendosela comoda, facendo uno squat mentre la città brucia intorno a lui. Non appagato. Sullo sfondo, la testa decapitata della Statua della Libertà, giacente in mezzo alla strada, i suoi occhi verde rame fissano assenti in uno skyline affollato e fuori posto. Che diavolo è successo, mi sono chiesto. Dovevo aspettare che "Cloverfield" (2008) di Matt Reeves lo scoprisse, perché, a quanto pare, quell'elegante pezzo di poster art, mentre riassume nulla del film, è un atteggiamento intoccabile e stabilisce in modo permanente Kurt Russell come un'icona del tosto, ma non ha alcuna relazione con la trama del film. Quando finalmente sono riuscito a vedere il film, ho continuato ad aspettare che la testa di Lady Liberty venisse spazzata via, ma non è mai successo. Sono rimasto un po' deluso. E in un certo senso, è ancora quello che provo per "1997 Fuga da New York". La premessa (nonostante le critiche millantate sopra) è un set cinematografico d'azione quasi perfetto, e il mondo che John Carpenter crea ha così tanto potenziale per una narrazione al limite del superlativo, ma il risultato finale non mantiene pienamente le sue promesse. Ma questo non vuol dire che non abbia i suoi momenti di pura suggestione. A lungo proclamato come un classico cult dei film d'azione, c'è sorprendentemente poca azione in "Escape from New York", se escludiamo due esplosioni al minuto, il tipo a cui il pubblico di oggi infuso dalle rockstar è abituato. Guardando il film ora, quasi quarant'anni dopo che è uscito nei cinema nel 1981, EFNY sembra curiosamente rallentato. Jena/Snake zoppica per la città, picchiando di tanto in tanto un ragazzo in faccia, occasionalmente rompendo un berretto. Ma in fondo resta sempre divertente e lo perdoniamo.

biagio82  @  11/05/2020 23:56:35
   8 / 10
uno dei capolavori di Carpenter.
una trama ed una regia perfetti, un personaggio, entrato nella storia del cinema, idee che verranno poi copiate e saccheggiate negli anni a venire e un'aspra critica sociale hanno fatto di questo film un cult senza tempo da vedere assolutamente.

polbot  @  20/04/2020 00:16:20
   7½ / 10
Buon film.. di evasione. Azione su sfondo distopico

zerimor  @  22/11/2019 13:31:28
   7 / 10
Ambientazione apocalittica e notturna da capogiro, regia ottima e sonoro indimenticabile infarcito di synth come se piovesse, in puro stile Kraftwerk. Sono questi a mio avviso gli elementi migliori di questa pellicola. Trama e personaggi, tuttavia, non mi hanno colpito particolarmente.
Buon film, ma nulla di trascendentale.

antoeboli  @  14/11/2019 10:12:12
   7½ / 10
Un film divenuto un cult nel corso degli anni,tanto da ispirare anche opere videoludiche.
Un Russelle dei tempoi d oro quando con Carpenter ogni film era come oro colato,e che è come un accusa politica veso gli stati uniti.
Eccezionale inoltre il cast dove figurano un Pleacence e un Van Cleef in grande spolvero.
Regia sontuosa e fotografia di un futuro che ormai per noi è passato,davvero sorprendente.

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AgentSmith  @  16/04/2019 14:30:28
   9 / 10
Un film degno di Carpenter!
Vengono trattati tanti e tali di quei temi che si fa difficoltà a contarli. I personaggi sono descritti, anche se velocemente (1.40h di film), in una maniera molto precisa. Ma lo sappiamo che il Maestro è così: gli basta mettere mano su qualsiasi cosa per farla diventare una grande opera!
Formidabili pure gli interpreti!

Considerando che si tratta di un film degli anni 80, ho voluto premiare con un punto extra, manifestando il mio compiaciuto apprezzamento per un film che, ancora oggi, ha TANTISSIMO di attuale.

Hagen di Tronje  @  19/07/2018 21:04:25
   10 / 10
Film d'azione (anche se questa definizione è a dir poco riduttiva) diretto da John Carpenter, qui in stato di grazia. La storia, anche se semplice, coinvolge fin da subito, grazie ad una sceneggiatura agile e ad una fatiscente ambientazione notturna che riesce a comunicare allo spettatore quella tensione che accompagnerà il protagonista nel corso della sua missione. I dialoghi sono ben congegnati e alcune battute, basti pensare al celebre "chiamami Jena", sono ormai entrate nella storia. Inoltre il regista, tramite la figura del viscido presidente interpretato da Donald Pleasence, muove una tagliente critica all'ipocrisia che caratterizza il mondo della politica, valorizzando, al contrario, personaggi relegati ai margini della società.
Infine, non si può non fare riferimento al protagonista Jena (in originale Snake) Plissken, magistralmente interpretato da Kurt Russell, che scolpisce una indimenticabile figura di antieroe cinico e disilluso, che si trova a dover combattere, pur di sopravvivere, una battaglia che non gli appartiene.

Invia una mail all'autore del commento brabus  @  15/05/2018 13:31:54
   5 / 10
Ma scherzate? Ho visto questo film attirato dai voti alti addirittura 10,
È un film fatto con i piedi!! Attori mosci, dialoghi infantili, scene di azione che quelle della console atari sono più realistiche...mah!!

2 risposte al commento
Ultima risposta 16/04/2019 14.39.07
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VincVega  @  14/02/2018 18:26:18
   9 / 10
Capolavoro del cinema action/fantascientifico/post-apocalittico, dall'atmosfera cupa e pessimista. Carpenter crea un mondo alla deriva, in cui l'antieroe Jena (Snake) Plissken deve assolutamente svolgere la sua missione, in una New York notturna, degradata e ostile. Raramente una metropoli è stata così ben caratterizzata in un film di fantascienza (nonostante in realtà sia stato girato a Saint Louis).
Magnifico il lavoro di Carpenter, nonostante un budget risicato per l'epoca, ovvero 6 milioni di dollari, ad oggi sarebbero tipo 20 milioni con l'inflazione e difficilmente si riuscirebbe a realizzare un film di fantascienza di questa portata.
Colonna sonora spettacolare, come sempre nei film di Carpenter. Omaggi ai grandi registi George Romero e David Cronemberg, dato che due personaggi sono chiamati così.
P.S. su youtube c'è la scena eliminata, ovvero la parte iniziale, della fuga di Snake Plisken e del suo arresto, consiglio di guardarvela.

Mattia100690  @  28/08/2017 17:13:45
   10 / 10
Capolavoro, ancora oggi avanti anni luce rispetto a moltissimi film del genere azione-fantascientifico. Carpenter è un maestro nel delineare un universo visionario e in cui ambientare una trama intrigante ed avvincente: ottima la colonna sonora, sempre curata dal regista.

libero1975  @  05/05/2017 23:54:03
   10 / 10
In lingua originale è SNAKE...non jena

Project Pat  @  24/12/2016 18:20:06
   8½ / 10
Il carisma di un Kurt Russell dei tempi d'oro ("Chiamami Jena"...anche se forse ci sarebbe da chiamarlo Snake), gli sterminati e desolati spazi di un Carpenter maestro sui quali lo sguardo si espande, qualche tamarrata come i lampadari sui parafanghi dell'auto dello stiloso cattivo di turno (interpretato dal grande del soul Isaac Hayes) ed ecco qui uno dei cult del cinema d'azione/fantascientifico che non si dimentica facilmente, con tanto di critica sociale mescolata a botti, spari e a presenze sceniche d'effetto.
La ciliegina sulla torta? La perenne ambientazione notturna, che lo rende davvero ipnotico.
This is what is called a real good movie.

eruyomè  @  20/02/2016 17:24:14
   9 / 10
Oltre ad essere il bellissimo film che penso sia, qui obiettivamente si potrebbe ricorrere ad una parola che poche volte si usa a proposito: cioè, CAPOLAVORO. Sempre che la parola in sè abbia ancora un senso, a livello proprio etimologico, di significato della parola, qui siamo di fronte ad un qualcosa non solo di innovativo, ma che ha veramente fatto da spartiacque tra un prima e un dopo, che ha creato tanti di quegli elementi, nuovi, geniali e brillanti, che da lì in poi tutti hanno attinto, e tutti non possono fare a meno di confrontarsi con quello che è il capostipite.

Io francamente non so da dove partire per descrivere questo film, perchè quando si ha a che fare con le cose geniali è sempre difficile. Voglio solo sottolineare l'aspetto politico della vicenda, coraggioso, provocatorio e avanti anni luce, un'idea e una visione del mondo che è sintetizzata perfettamente il quel finale cattivo e spiazzante come una mazzata nello stomaco che ti lascia senza fiato. Grandissimo, Jena, primo vero anti-eroe moderno, disilluso, cinico e anche gretto, menefreghista ed egoista. Ma ancora umano, lui. Certo con una moralità più alta della maggior parte della gente, soprattutto di quella inquadrata, di quella al Potere.

marcogiannelli  @  19/02/2016 10:50:00
   8½ / 10
Uscito prima di Blade Runner, che per qualcosa ha preso spunto, presenta uno dei primi antieroi veri della storia Jena (in realtà Snake) Plissken, che avrà a che fare con personaggi bizzarri e una NY futuristica ormai distrutta
Oltre all'enorme Kurt Russell e alla scenografia mitica questo è un capostipite di molti generi in seguito sfruttati da altri registi
La critica che spesso imperversa nelle opere di Carpenter qui è più presente che mai nella rappresentazione di due mondi, quello dei terroristi e quello legale, ancora più sporco in realtà

Niko.g  @  17/11/2015 18:20:55
   6 / 10
E' talmente "fuga da New York" che è stato girato a Saint Louis.
La città è una giungla distopica e la messa in scena è di quelle che non si dimenticano, così come i piani sequenza, strumenti fascinosi in mano al bravo Carpenter. Fine dei complimenti, perché per essere un film d'azione la tensione scarseggia, per colpa di dialoghi scialbi e personaggi caricaturali che creano disarmonia. Lo stesso Kurt Russell appare sottotono nel ruolo dell'antieroe disadattato e nichilista (robetta in confronto al mood che Sylvester Stallone avrebbe dato, di lì a poco, a Rambo).
Buffa la locandina italiana con l'occhio cecato sbagliato. Il resto della Statua della libertà, invece, è finito nella locandina di "Cloverfield", che omaggia indirettamente il film.

16 risposte al commento
Ultima risposta 23/11/2015 18.41.25
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Oskarsson88  @  08/09/2015 01:30:37
   6 / 10
MI aspettavo molto di più.. mi ha annoiato parecchio.. si salvano le atmosfere dark e la colonna sonora accattivante.. per il resto tanta azione, ma poco entertainment. Delusione....

1 risposta al commento
Ultima risposta 09/09/2015 12.15.54
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Alex Vale  @  12/08/2015 01:13:13
   7½ / 10
Bellissimo film di Carpenter, anche se personalmente non un capolavoro, e personalmente lontanissimo dalla bellezza estrema di Grosso Guaio a Chinatown.Per il resto belle le atmosfere cupe, bravo Kurt Russel, notevole la colonna sonora, però forse si prende un po' troppo sul serio e la trama (non l'idea di New York come prigione ecc. eh XD) è un po' tirata via.Per il resto da recuperare, anche e soprattutto naturalmente per la maestria registica del nostro John.

kingofdarkness  @  18/05/2015 09:50:56
   10 / 10
Capolavoro ASSOLUTO nato dalla mente geniale di John Carpenter, regista che sto apprezzando sempre di più per il suo stile davvero unico.
Un film che sulla carta potrebbe sembrare un prodotto di medio livello, a metà tra azione e fantascienza, ma che invece, proprio grazie alla meticolosità di Carpenter nel saper collocare tutti gli elementi al posto giusto, diventa semplicemente divino.
La ricostruzione di Manhattan sotto forma di penitenziario di massima sicurezza è terribilmente perfetta, cupa ed agghiacciante in tutti i suoi dettagli.
Kurt Russell costruisce un personaggio tostissimo, un rinnegato menefreghista, anticonformista e anarchico ma dannatamente figo e quasi mai sopra le righe (quindi trasmette anche un certo realismo in ciò che fa).
Le musiche sono stupende, la fotografia dai toni freddi e cupi è azzeccatissima, la sceneggiatura è fondamentalmente semplice ma impeccabile (anche nel dare il giusto spazio a tutti i personaggi, evitando l'errore di focalizzare tutte le attenzioni su Snake), e tutto il resto viene da sè.
Bravi anche i personaggi di contorno, tra cui un arrogantissimo Lee Van Cleef in un ruolo del tutto insolito, uno schizzato Ernest Bogdine nella parte dell'esuberante tassinaro, e Harry Dean Stanton in quella di Brains.
Forse l'unica nota dolente nel cast è Isaac Hayes, che nonostante abbia un look carismatico ed una presenza scenica più che decente, a mio avviso non trasmette sufficiente cattiveria e spietatezza, cosa che invece ci si aspetta da un leader del suo calibro.
Il risultato finale comunque non viene affatto compromesso da queste piccolezze, Escape from New York rimane un super cult senza tempo che ogni appassionato di cinema DEVE possedere nella sua personale videoteca.

Nota bene: da vedere rigorosamente in lingua inglese.

TheLory  @  06/05/2015 10:22:54
   5 / 10
Il Blade Runner dei poveri. Capisco dargli un voto alto negli anni '80, ma oggi proprio non si può vedere.
A parte l'ambientazione si salva ben poco. Specialmente i personaggi di contorno sono ridicoli, ammantati di pelli, che camminano come uomini di Neanderthal, coi capelli dritti e cotonati... ridicoli diciamo.
La storia poi è semplice, anche troppo...

ostix  @  04/05/2015 13:24:33
   8 / 10
C'è poco da aggiungere a quanto sviscerato in 200 commenti tra cose buone e meno buone del film e quanto si può trovare su internet.

Questo basta a fa capire la dimensione e l'importanza di un film low budget di 35 anni fa , quando il cinema era ancora un illusione fatta da artigiani, inventori e bravi attori.

E' una pietra miliare, la storia è credibile, i personaggi tutti molto ben caratterizzati, il finale del film oggi sarebbe improponibile.

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Ovviamente un film di 35 anni fa ha tecniche di ripresa e montaggio neanche parenti delle moderne con ausilio di software sofisticati e cgi e sfondi verdi/blu, e da questo scaturisce un ritmo lento e a volte teatrale pertanto capisco le giovani generazioni che si trovano spiazzate alla visione di questi film da tutti indicati come capolavori.

Per assurdo 1997 Fuga da New York è più vicino ai film di fantascienza anni 50 che a quelli dei giorni nostri, pur essendo cronologicamente a metà strada; è il destino che tocca a tutti i film importanti degli anni 70/80 : le stesse critiche vengono mosse anche a Blade Runner, Mad Max, Halloween, Zombi di Romero, e anche i nostri Suspiria, L'Indagine di Petri, ecc.

Ad ogni modo è un film che va assolutamente visto, io l'ho fatto per colmare a 42 anni una incredibile lacuna che mi trascinavo dai tempi delle medie.... ;)

Ora tocca a Fuga da Los Angeles!

Neurotico  @  29/04/2015 16:58:39
   8½ / 10
Nel 1981 John Carpenter si immagina una New York in cui l'isola di Manhattan è trasformata in prigione di massima sicurezza per i delinquenti più inarrestabili. Un muro di cinta circonda il distretto newyorkese impedendo l'evasione ai carcerati che, se colti in fragrante, vengono trucidati senza pietà dopo un avvertimento. L'aereo del presidente degli USA viene dirottato da terroristi anti-imperialisti e fatto schiantare su un palazzo di Manhattan. I militari convocano l'ex uffiiciale delle forze Speciali Plissken, catturato durante una rapina, appena condannato e in procinto di entrare in carcere per essere giustiziato, affinchè porti in salvo il presidente.

Una volta entrato nell'isola adibita a prigione a bordo di un aliante, l'anti-eroe "Snake" Plisskin dovrà vedersela con bande di criminali nascosti ovunque (tra cui i temibili Pazzi), e affrontare il Duca, un tamarro ed esaltato despota che controlla la città-carcere, e che ha preso in ostaggio il presidente, impersonato da uno spaesato Donald Pleasence. Ma "Snake" (che in italiano diventa Jena), un grandissimo Kurt Russell, troverà manforte da un tassista, un eccentrico Ernest Borgnine, un vecchio compagno ora luogotenente del capo chiamato Brain, un furbo Harry Dean Stanton e da sua moglie, una sensuale Adrienne Barbeau.

Escape from NY è uno dei classici del maestro Carpenter, permeato da tensione e da un'atmosfera oscura e cupa dal primo all'ultimo minuto. Le musiche dello stesso regista e di Alan Howarth, sono martellanti, ossessive, ipnotiche, stralunate e contribuiscono a creare il fascino tetro e minaccioso del film, che negli anni è assurto al rango di cult movie, fondendo alla perfezione action, fantascienza e critica al sistema americano, in primis al suo governo.
Fuga da NY può essere visto anche come un western futuristico, distopico, cupissimo e sostenuto da un ritmo serrato, con un finale beffardo a conclusione di un inseguimento da cardiopalma, violento ed esplosivo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR carsit  @  07/04/2015 14:44:30
   8 / 10
CULT assoluto di Carpenter che merita la fama che lo precede.
Partendo dalla strepitosa idea di rendere l'isola di Manhattan un carcere formato città, il regista firma uno dei suoi lavori più riusciti, anche se a distanza di oltre trent'anni qualcosa non ha resistito al tempo.
Le scene di azione viste adesso sono molto macchinose e irreali ( duello sul ring), e probabilmente non tutti sapranno apprezzare qualche calo di ritmo che si può avvertire soprattutto nella seconda parte.
In soccorso dell'ultimo difetto citato gioca la durata breve del film , che impedisce però di approfondire bene i personaggi di supporto al protagonista.
Anche il personaggio icona di Kurt Russell non gode di chissà quale approfondimento psicologico, ma i dialoghi e le battute lo rendono irresistibile nel consueto ruolo di antieroe ( già ammirato ne " la cosa").
Nulla viene rivelato sul futuro tratteggiato da Carpenter nel 1997, eccetto una esplicita critica ai poteri forti e alla figura del politico, che però si palesa solamente nell'azzeccato e beffardo finale.
Insomma, parliamo di un cult che mostra dei difetti che il tempo ha impietosamente messo in luce.
Ma è bene ricordare che la Los Angeles piovosa di Blade Runner prende un po' spunto dalla suddetta pellicola, l'iconico Plissken è citato e parodiato dappertutto ( si pensi a Delgado, nemesi del mietitore in Billy e Mandy, ma anche i Griffin) , ed infine anche i videogame hanno subito l'influenza del film ( metal gear solid, fallout 3 , Rage).
Assolutamente consigliata la visione.

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Goldust  @  21/02/2015 11:26:44
   6 / 10
L'ambientazione apocalittica di una New York degradata e notturna funziona bene ancora oggi a distanza di anni ( anche se il non far sorgere il sole in 24 ore è un errore non da poco ) e direi che insieme al ritmo sostenuto è la qualità migliore del film. Ma i personaggi sono tagliati con l'accetta, poco approfonditi e fin troppo caricaturali ( si veda il tassista di Borgnine ) per essere considerati davvero indimenticabili, a partire dal Jena del poco espressivo e carismatico Kurt Russell, al quale mettono in bocca un paio di battute ad effetto e poco altro.
Un cult sì, un pò sopravvalutato forse.

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Ultima risposta 24/02/2015 10.42.02
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canepazzotanner  @  28/12/2014 17:36:53
   5 / 10
mi dispiace dover stroncare un film di culto come questo ma non mi è proprio piaciuto, forse e anche colpa delle aspettative che avevo.
Un punto in più solo per il personaggio di iena plinsky

lucamanni88  @  10/07/2014 23:22:45
   9 / 10
Carpenter è uno dei miei registi preferiti, e questo film è quello dei suoi che più preferisco....divertente, utopico, con un Russell perfetto nella parte di Jena! A coronare il tutto le musiche sempre perfette dello stesso Carpenter!
Consigliatissimo!

CyberDave  @  26/06/2014 21:19:16
   6½ / 10
Kurt Russell è fantastico in questi generi di film, peccato che spesso, come in questo caso, non sia accompagnato da una buona trama e da una storia che regga fino alla fine.
L'incipit del film è molto bello, l'idea di trasformare Manatthan in un carcere unico è molto bella, anche se ovviament totalmente utopistica, da questa idea parte il film e il rapimento del presidente degli Stati Uniti porterà Iena Plissken all'interno del carcere per ritrovarlo. Fin qui tutto interessante e gestito bene, anche gli inizi nella prigione sono belli, cercando di capire un pò come si sono adattati e come vivono le varie bande che si sono formate.
Scopriamo che il capo di tutto è un certo "Duca", e che Iena dovrà vedersela con lui.
Da qui in poi tanta confusione e tante cose accadono troppo velocemente senza quasi un motivo.
Si arriva cosi al finale molto brutto e senza la tensione che aveva accumulato all'inizio.
Un occasione mancata, sia per l'idea e sia per sfruttare al meglio Russell, sempre a suo agio con questi ruoli da ribelle/eroe.

alex94  @  12/06/2014 13:08:00
   8½ / 10
Spettacolare film d'azione dei primi anni 80 girato dal mitico John Carpenter.
Quasi tutto è perfetto in questo film dalla regia alle interpretazioni in particolare quella di Kurt Russell nei panni del protagonista, per di più nonostante siano passati più di 30 anni restano molto buoni anche gli effetti speciali.
Un cult da vedere assolutamente.

ValeGo  @  10/06/2014 15:25:52
   7 / 10
Non è uno dei capostipite della fantascienza che preferisco ma ne riconosco comunque il valore.

Filman  @  24/04/2014 17:10:17
   10 / 10
Caposaldo della fantapolitica moderna, cardine della distopia neoclassica e fusto del genere fantascientifico, a livello cinematografico, ESCAPE FROM NEW YORK rappresenta, dalla sua epoca fino ai giorni nostri, una delle vette di maggior splendore filmico, in grado di elevare ad un'idilliaca altezza il genere fanta-futuristico, grazie ad una nuova, brillante e geniale iconografia di critica socio-politica, chiomata da una innovativa visione del genere action.
Causa delle splendenti esportazioni nel mondo filmico (e oltre), sono le innumerevoli qualità elaborate dalla mente anarchica e rivoluzionaria di Carpenter, capace di effettuare ed esporre con teatralità metafore e battute dal significato profondamente studiato e simbolicamente intelligente, che sfociano in una visione pessimistica di futura degradazione del nostro mondo.
Funzionalmente perfetto, il capolavoro massimo di John Carpenter, miscela vari elementi di generi differenti per plasmare ambientazioni, atmosfere e situazioni singolari dall'eccellente risultato tecnico-registico e narrativo. Simboleggiando l'essenza del cinema contemporaneo da noi conosciuto, la luce propria di ESCAPE FROM NEW YORK riecheggia tutt'ora, fino ai giorni nostri.

Dompi  @  17/03/2014 13:46:18
   6 / 10
Non capisco perché lo si definisce capolavoro. E' un buon film per la prima metà, le ambientazioni e la tensione sono gli unici due elementi che si salvano, insieme all'interpretazione di Kurt Russell.


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gianni1969  @  05/09/2013 21:53:44
   9½ / 10
Altro capolavoro di Carpenter, per questo film Fanta apocalittico politico, con situazioni e battute entrate nella storia, immenso Kurt Russel, così come il resto del cast all'altezza

Invia una mail all'autore del commento Alan Wake  @  27/08/2013 23:31:56
   9½ / 10
Da una sceneggiatura nata e cresciuta sin dagli inizi della sua carriera, Carpenter crea "1997: Fuga da New York", forse la sua pellicola più visionaria, originale, profonda, critica e in grado di offrire anche un sano intrattenimento.

Con una prova di maturità già superata diversi suoi film precedenti, Carpenter si ritrova nella sua forma migliore a dirigere uno dei suoi film migliori.
Il regista riesce a mescolare diversi generi (una delle sue abilità più notevoli), riuscendo a dare uno spirito pessimistico ed un tono leggero e abbordabile al film.
Nel lungometraggio si assiste sin da subito ad una descrizione accurata, estetica e non, di un futuro non lontano in cui la violenza e la criminalità hanno inghiottito la società.
Protagonista è dunque un degrado sociale incrementato, seppur in poco tempo, così notevolmente che la città di New York è divenuta letteralmente un enorme carcere a cielo aperto. Come dice l'iniziale voce narrante, qui vengono rinchiusi tutti i criminali d'America per non uscirne più.
Un attentato terroristico, però, fa precipitare il jet del presidente, diretto ad una conferenza mondiale ed in possesso di una importantissima audiocassetta.

Inizia così la triste e avvincente avventura del protagonista Snake Plissken (trasformato in Italiano senza ritegno in "Jena"), ex-marine tutt'altro che patriottico, ricattato dal governo e costretto ad entrare nella New York popolata dai criminali di ogni genere: entro 24 ore dovrà salvare il presidente e recuperare l'audiocassetta oppure verrà ucciso.
La visionarietà di Carpenter mette il luce un governo che ha perso ogni traccia di democrazia, a metà strada tra la repubblica e la dittatura.
Perfettamente plasmato è il personaggio di Plissken, un'icona coraggiosa, intelligente, anarchica ma idealista, posto da Carpenter nelle mani dei veri potenti del mondo: il governo. Snake diventa così un semplice burattino, e il suo spirito di "serpente" rimane quello di una preda nelle grinfie del rapace (ovviamente l'aquila degli USA, nel simbolismo di Carpenter)
Impossibile non cogliere ed apprezzare la scenografia di Alves, assecondata dalla visionarietà del regista che sfrutta una location perfetta e la cura ancora meglio. Ottima la fotografia di Cundey nelle scene notturne, cupa ed elegante.

Le condizioni della città, trasformata in un enorme ghetto, sono a tal punto miserabili che anche nell'enorme degrado sociale generale vi è uno scalino ancora più in basso: nonostante gli abitanti della città siano dei criminali, nelle fogne abitano una sorta di sub-criminali, rappresentati da dei cannibali che fuoriescono al calare delle tenebre.
Anche una nuova forma di politica si è instaurata nel carcere di New York: odiato dagli stessi carcerati senza manette, vi è il Duca, che decide vita e morte dei cittadini.
In realtà Carpenter, nella sua sceneggiatura, mostra da una parte i Repubblicani e dall'altra i Democratici (concetto che calcherà ancora più a fondo in "Fuga da Los Angeles") mostrando la loro poca differenza e, senza troppi sensi metaforici, il proprio parere politico su di essi (criminali in tutti i sensi).
Uscito dal carcere, l'umanità del protagonista sembra essere aumentata (chiamami "Plissken"), come se stremato dal mondo circostante.

A brillare sono la geniale sceneggiatura, la perfetta regia ed un incredibile Kurt Russell che cambia completamente prestazione dopo "Elvis -il re del rock", mostrando un personaggio freddo dentro e dall'espressione disgustata. Una recitazione stellare, coinvolgente e convincente, in grado di creare un personaggio immortale.
Di carattere teatrale, invece, gli altri personaggi, che producono comunque una buona recitazione.
Altro gioiello è la colonna sonora di Carpenter, probabilmente una delle sue migliori.

Film immortale e geniale. Una delle migliori pellicole della storia cinema.

crimal9436  @  19/08/2013 12:15:42
   7½ / 10
Ai tempi mi era piaciuto ma scusate, non posso aggiungere altro

Xzibit  @  22/07/2013 18:19:35
   8½ / 10
« Quella che un tempo fu la libera città di New York diventa il carcere di massima sicurezza per l'intero paese... »

Diciamo che se volete vedere un film originale pur essendo del'81, un mix delirante-fantascientifico, Escape from New York è il film giusto.
Non sono d'accordo sul fatto che invecchiando il film perda, semmai Distretto 13 perde nettamente il confronto, mentre questo con la colonna sonora, la cupissima fotografia, la figura di Jena Plissken "l'antieroe", + una buona sceneggiatura e finale rimane uno dei cult per eccellenza di Carpenter.

leonida94  @  22/07/2013 14:52:39
   6½ / 10
Nell'80 Carpenter firma uno dei suoi più grandi cult, che nel corso degli anni è sempre stato scopiazzato e imitato, soprattuto nel filone degli action-movie anni '90.
Buone le atmosfere e la fotografia. Credibile Russell nei panni di Jena (Snake nella versione inglese).
Si deve ammettere che il film ha perso parecchio del suo smalto, ma forse è per il fatto come già detto precendentemente, che è stato ripreso e rivisitato parecchie volte.
Alcuni tratti li ho trovati noiosi, altri avvincenti e altri poco credibili. La figura del Presidente tra l'altro è ridicola (come forse è giusto che sia).
Ne riconosco il valore, ma sicuramente non lo annovero tra i miei film prediletti.

Spotify  @  11/07/2013 15:04:59
   8 / 10
Bellissimo film con un Kurt Russell bravissimo nel ruolo di Jena Pliskeen. La grande parte la fa nel colloquio con il commissario. Il film scorre alla grande e non annoia per niente. Penso sia il miglior film di carpenter, autore di bei film horror, che quì sforna un film di diverso dal suo stile ma con un cocktail di generi impressionante: infatti il film è sopratutto d'azione ma anche thriller, fantascienza, avventura, fantapolitica, distopico. Bellissima manhattan devastata dal crimine e l'ambientazione è molto cupa. Scenografia ottima, belle anche le musiche. 90 minuti di grande cinema. Gli anni che ha non si sentono per niente. Magari oggi si facessero ancora film così.

Luca401  @  29/06/2013 22:50:59
   8½ / 10
LUDWIG  @  30/05/2013 20:00:41
   6½ / 10
Vi sono vecchie e impolverate pellicole che, a tutt'oggi, e nonostante le grandi e recenti innovazioni introdotte nel mondo del cinema, mantengono integro il loro fascino e virtuosa e profonda la loro regia; ve ne sono altre, invece, il cui fascino tende, col tempo, a sbiadire e a perdere la propria luce.
" 1997 fuga da New York ", ahimè, appartine a questa seconda categoria.
Un film che non resiste affatto al peso del tempo, e che, rivisto ai giorni nostri, risulta pesante, ridicolo e decisamente invecchiato.
Poteva anche essere un cult negli anni ottanta, ma l'atmosfera decadente e futuristica che lo rese tanto celebre appare oggi asettica e superata, gli scenari oscuri e metropolitani rappresentati, ora, in modo scarno e poco interessante, le scene d'azione ormai poco avvincenti; persino l'antieroe Jena Plissken ha perso tutto il suo carisma, rimpiazzato da attori che, nel ruolo dei duri, l'hanno superato alla grande. E nemmeno le scollature di Adrienne Barbieau risollevano il film dal baratro nero del tempo.
Metto sei per l'importanza storica che ha avuto e che non può non essergli riconosciuta; ma i veri capolavori resistono al peso del tempo e, a mio parere, non tramontano mai. Peccato...

LUDWIG

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  24/05/2013 15:09:48
   7½ / 10
Buonissimo film firmato Carpenter, non l'avevo ancora visto!
Un mix d'azione e fantascienza, poteva essere più ricco d'azione, ma va bene anche così, regge lo stesso.
L'atmosfera e l'ambientazione sono molto cupe, una New York nel degrado più assoluto, in mano a criminali di ogni genere, questo è certamente il tallone d'achille del film, e se ci abbiniamo delle colonne sonore fatte in grande stile (Carpenter in questo è formidabile), il mix è perfetto.
Tutto sommato la tensione persiste e le scene sono fatte molto bene, la sceneggiatura è scritta bene e non cade nel banale.
Nella parte attori, Kurt Russel è stato stellare, non mi dimentichero facilmente di Iena Plinsky, grande parte recitata in grande stile, buona prova per Lee Van Cleef, stessa cosa per Isaac Hayes nella parte del famigerato Duca!
Fuga Da New York non è il capolavoro di Carpenter, c'e ne sono altri a mio avviso migliori del regista, ma è di buon spessore e ti rimane impresso, forse non tiene il fascino che poteva avere 30 anni fa, ma rimane un film di tutto rispetto.

ferzbox  @  11/05/2013 16:00:50
   8½ / 10
Carpenter non è solo horror,Carpenter è sopratutto un modo di fare cinema unico e caratteristico..non c'è alcun bisogno di vedere un horror per amare o lasciarsi trasportare dallo stle di questo regista.
Nel 1997 ci ha regalato questo ennesimo gioiello degli anni 80,un film di fantascienza suburbano,oscuro malfamato e martoriato...un riflesso negativo della nostra realtà,l'ipotesi di un futuro prossimo vittima dell'egoismo umano.
In mezzo a questo mondo c'è una New York presa a ferro e fuoco,stracolma di delinquenti e psicopatici,crimini e violenze....solo una parte della città è adibita a carcere di massima sicurezza;l'isola di Manatthan,dove i criminali catturati vengono lasciati alla deriva dentro quello spazio....nessuno si chiede cosa può succedere al suo interno,potrebbero nascere contese tra gang criminali,violenze continue tra di loro..qualunque cosa,ma al mondo esterno interessa solo che non escano da li..
Cosa succederebbe se l'Air Force One subisse un attentato terroristico proprio sopra quello spazio?
Cosa succederebbe se la capsula di salvataggio del presidente andasse a finire proprio nel centro di Manatthan?
Cosa succederebbe se oltre alla vita del presidente degli Stati uniti fosse in gioco qualcosa di ancora più importante?..qualcosa come una cassetta registrata con informazioni importantissime da recuperare?
Dato che il presidente è nelle mani di criminali pronti ad ucciderlo se qualcuno prova ad avvicinarsi, si può solo chiamare Jena Plissken,criminale appena condannato al carcere di massima sicurezza,estremamente abituato a cavarsela nelle situazioni più pericolose e dal carattere decisamente antisociale.....e nacque un altro grande mito dei favolosi anni 80.
Lo stile di Carpenter si sente in modo lampante,alcuni criminali sembrano aborti viventi,ombre che appaiono e scompaiono tra i vicoli di questa terrificante metropoli.
Le musiche sono entrate nella leggenda del film,in particolar modo quella dell'intro,tipiche del genio di Carpenter.
La sceneggiatura dista anni luce dai film di oggi..un ritmo meno dinamico per dar spazio ai dialoghi e all'atmosfera che si respira intorno ai personaggi,oltre che all'azione;esattamente come sulla "Cosa" o "Blade Runner",quel genere di ritmo che oggi è poco amato perchè meno spettacolarizzato...ed alcune persone non capiscono che è proprio questo il bello dei film di un tempo...si dava importanza a quello che doveva comunicare il film,non agli effetti speciali...(che ad ogni modo,pure quelli erano superiori a mio avviso,meno computer e più manodopera umana e robotica,non ci sta confronto).
Un bellissimo lungometraggio di Carpenter,tra i più simbolici del maestro e grande rappresentante della fantascienza di 30 anni fa.

N.B. Da sottolineare che il personaggio di Jena..o meglio "Snake" nella versione americana,è stato la maggior fonte di ispirazione per la creazione del mitico "Solid Snake",personaggio della popolare e geniale saga videoludica di "Metal Gear Solid"...(altro grande capolavoro che gli amanti del cinema "non giocatori" è un peccato non l'abbiano mai vissuta).

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Ultima risposta 11/05/2013 16.06.29
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Jack_Burton  @  22/04/2013 09:14:35
   9 / 10
Eccezionale film: attori, ambientazione e musiche sublimi...tutto gira quasi alla perfezione in questo ennesimo cult firmato John Carpenter.
L'unica pecca che ho trovato è legata al ritmo della pellicola, che a causa degli anni passati (il film ha infatti più di 30 anni) e del basso budget con cui è stato girato, risulta essere un pò fiacco ed ingessato.
Se si va oltre questo piccolo (a mio avviso) difetto, si riesce ad apprezzare nel modo corretto questo piccolo capolavoro che ha ispirarato e continua ad ispirare molti registi (tarantino, rodriguez) nella realizzazione dei loro film.

Orikum  @  29/03/2013 11:26:14
   8½ / 10
Quando film fatti con pochi mezzi, diventavano grandi pellicole di culto. Capolavoro 80s firmato Carpenter. " Mi chiamo Plissken "..

bagninobranda  @  18/03/2013 21:20:51
   5 / 10
Gli attori sono davvero pessimi, dal primo all'ultimo, Kurt Russel cerca di fare il Rambo ma sembra come se si sentisse in imbarazzo, la ragazza con le tette...beh di lei ci ricorderemo solo le tette, il Duca cerca di fare l'attore con il tic all'occhio destro, piuttosto ridicolo.
Il film cmq è riuscito perché crea un atmosfera piuttosto interessante per l'epoca, ma rivedendolo oggi risulta piuttosto stupido come film. Ma forse dovremmo valutarlo in base all'anno in cui è uscito.

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Ultima risposta 05/05/2015 13.03.15
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vieste84  @  02/01/2013 23:20:02
   5½ / 10
Vedo molti voti altissimi, forse chi lo ha visto al momento dell uscita ne conserva un buon ricordo, ma io che lo visto nel 2010 devo ammettere che lo trovato un po invecchiato male e non trasmette quella suspence che avrebbe potuto trasmettere negli anni 80. La trama è accattivante per carità, già in se per se di trasformare new york in un carcere, ma lo svolgimento manca di quel qualcosa che lo possa far rimanere dentro. Gli altri carcerati non sono poi così spietati, il duca addirittura e un benemerito imbecille e l'inseguimento finale con la macchina sul ponte minato non mi ha emozionato proprio, anzi l'ho trovato ridicolo e forzato in alcune decisioni, tipo che colui che lo aiutava esplode e jena così come il duca corrono sprezzanti del pericolo sembrando quasi immuni alle mine. Estremamente indovinato il personaggio di Kurt Russell ma si ha la netta sensazione che l'idea poteva essere sfruttata decisamente meglio, alla fine si ha come risultato un normale film d'azione fine a se stesso tendente alla commedia in alcuni punti

Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  02/01/2013 00:11:31
   9 / 10
John Carpenter è un maestro e questo è il suo diamante più prezioso.

Insieme a The Warriors di Walter Hill è un capolavoro dell'action anni 80 e uno di quei film che purtroppo non si vedono più.
Atmosfera notturna indimenticabile, senso del ritmo e del tempo (tutto si svolge in poche ore) perfetti, Kurt Russell d'antologia.

Epocale!

Lory_noir  @  05/12/2012 22:37:05
   6½ / 10
Sinceramente mi ha annoiato. Sarà che il genere non mi entusiasma ma secondo me doveva puntare meno sull'azione fine a se stessa e più sul messaggio che vuole dare e che emerge quasi completamente nelle scene finali che hanno alzato la valutazione.

prof.donhoffman  @  28/11/2012 20:02:25
   8½ / 10
Visto così può sembrare un comune film di genere ma è molto di più. A livello di sotto testi c'è più materiale che in un qualsiasi film di Von trier.

Inn10  @  16/10/2012 15:30:55
   5 / 10
Altamente sopravvalutato. Magari 30 anni fa aveva il suo fascino ma vedendolo oggi risulta essere abbastanza piatto e ridicolo per certi aspetti. Poi trovo inverosimile la scelta di Manhattan come luogo di detenzione. Tra tanti posti degradati che offre il suolo americano...quelli che fanno? Ovviamente scelgono la Mela...cioè uno dei luoghi più ambiti in assoluto. Questa boiata pazzesca con la quale inizia il film certo non aiuta...ma poi ne seguono altre...

alepr0  @  27/09/2012 17:48:53
   7½ / 10
Bel film post apocalittico. Grande interpretazione di Kurt Russell. Musiche epiche.

SnakePlissken  @  26/09/2012 17:01:23
   10 / 10
CApolavoro di CArpenter !
Mix di generi insuperabile,personaggio memorabile,regia perfetta.

hghgg  @  23/09/2012 18:43:07
   7½ / 10
Ahhhh, uno dei film simbolo del cinema di fantascienza mescolato con l'action-movie. Carpenter dopo due film puramente horror dirige questo gioiellino distopico creando un film che, pur con tutti i suoi difetti, entra di diritto tra i migliori film d'azione che io abbia mai visto. Il film puzza di anni '80 fino al midollo e forse non è invecchiato benissimo ma di questo poco mi importa. Atmosfere ed ambientazioni cupissime e perfettamente riuscite (nonostante i soliti 10 dollari dati a Carpenter come budget), anzi direi che sono la cosa migliore del film, la New York degradata, sporca e oscura di 1997 è memorabile non c'è alcun dubbio. Regia abile come al solito e soprattutto dialoghi da urlo. Sono tamarrissimi, non possono non strappare un sorriso, ma in film come questo calzano a pennello e non posso che lodarli. Poi certo la sceneggiatura ha dei buchi notevoli (con il buon John capita spesso) e il film, in continuo sospeso tra scene di forte tensione ed altre piuttosto spassose, non è certo questo grande capolavoro, ma resta valido per tante cose in primis l'ottimo, e tamarro, finale. Kurt Russell tratteggia un personaggio memorabile (anche se farà molto meglio l'anno successivo ne "La Cosa"), ottimo anche il fedelissimo Pleasence, timbra il cartellino anche il grande vecchio Lee Van Cleef. In definitiva un film cult, un buon film ben diretto e degnamente interpretato, adatto per passare un'oretta e mezza senza troppo impegno. Nell'ambito dell'action/fantascienza resta una perla. Poi avrà anche difetti notevoli, ma ha anche una scenografia che ti si pianta in testa, e non esce più.

nyc93  @  20/09/2012 11:25:12
   5 / 10
nulla di che, un film che non mi ha coinvolto più di tanto.

IceKiller  @  19/08/2012 14:58:20
   8 / 10
"1997.." si deve interpretare come un possibile "futuro" alternativo dagli anni 80'.
Film che "dimostra" il suo tempo, ma con un'atmosfera unica nel suo genere, una "chicca" inizio anni 80', ben realizzato sotto molti aspetti, ottimo Kurt Russel, ottima l'interpretazione e il carisma del personaggio, l'ambientazione, molti "punti" della storia, anche se con qualche "punto" in ribasso. Piacevole, se vi piace il genere, guardatelo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  30/06/2012 15:19:23
   7 / 10
Valido, l'ambientazione in un possibile futuro distopico è sempre affascinante. Avrei preferito un po' più di tensione, ma nel complesso il film mantiene un buon ritmo. Carismatico Kurt Russell.

Nightmare97  @  25/06/2012 14:15:50
   7½ / 10
buon film, sviluppato bene e buona l' ambientazione e l' atmosfera della città...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  21/06/2012 12:04:29
   7½ / 10
Un piccolo cult degli anni '80 (uno dei tanti di Carpenter anche se non il mio preferito).
Belle le atmosfere notturne di una New York abbandonata a se stessa anche se lo spunto migliore è il personaggio di Jena (Snake) Plissken: Kurt Russel con quella benda sull'occhio è veramente cazzuto. L'idea di base è sicuramente bella e originale (tanto che è stata clonata una miriade di volte) forse si poteva fare qualcosa di meglio per quel che riguarda il ritmo dello svolgimento (soprattutto conoscendo ciò che è in grado di fare Carpenter) che è piuttosto altalenante. Belle le musiche, vero e proprio marchio di fabbrica del regista.
Da notare anche la presenza di varie citazioni, su tutte quelle a Romero e Cronenberg.
Non è male neanche il sequel.

gemellino86  @  01/05/2012 16:38:03
   9½ / 10
Il genio di Carpenter colpisce ancora. Personaggi riusciti e scene d'azione fatte proprio come piacciono a me. Un cult degli anni '80 che rimane ancora oggi uno dei miei film preferiti.

2 risposte al commento
Ultima risposta 05/05/2012 09.40.00
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Invia una mail all'autore del commento DjAlan78  @  05/04/2012 10:56:10
   8 / 10
Film cult per eccellenza. Il voto resta quello che avrei dato quando lo vidi per la prima volta in epoca adolescenziale. Memorabile.

franky83  @  16/03/2012 12:43:27
   6½ / 10
A momenti mi addormentavo durante la visione,ma l'idea di fondo non è male. Kurt Russel interpreta un personaggio che mi lascia piuttosto indifferente

Beefheart  @  05/03/2012 17:08:39
   8½ / 10
A mio parere il miglior film di Carpenter che dall'horror sovrannaturale passa con disinvoltura e maestria al thriller d'azione fanta-apocalittico. Il film in realtà è un fumettone di rara efficacia visivo-narrativa accompagnato da un'ottima colonna sonora originale di musica elettronica composta dallo stesso regista, che gioca, tanto per cambiare, a provocare ed a citare cinema in tutti i modi: ad esempio affida i nomi di Cronenberg al personaggio del medico sbirro che inietta le capsule a Jena e quello di Romero allo psycho-punk braccio destro del Duca. Fotografia scura ma nitida, scenografie gotico-decadenti, sceneggiatura serrata, ritmo sostenuto, tutto concorre a trasmettere suggestione, tensione ed immedesimazione con Kurt Russel, ottimo protagonista, e compagni. Dialoghi e recitazione assolutamente all'altezza, grazie anche ad un cast di bravissimi attori, tra i quali spicca forse particolarmente un inossidabile Ernest Borgnine, al quale per altro è affidato lo stesso ruolo di taxista che anni prima ricoprì altrettanto felicemente in "Pranzo di nozze" di Richard Brooks.
Nel complesso è un prodotto azzeccatissimo, funzionante, divertente e con un suo bel perchè, che ha fatto storia e che merita di essere visto almeno una volta.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Peter Lyman  @  16/02/2012 12:21:55
   7½ / 10
Buon film, discreta trama e sufficiente "messa in scena". Non un capolavoro però qualcosa di certamente apprezzabile, forse l'unico film di Carpenter che sia riuscito ad apprezzare pienamente.

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  18/01/2012 15:29:59
   7½ / 10
Un buon film. è sempre bello vedere una pellicola in cui reciti Lee Van Cleef

giraldiro  @  16/01/2012 16:35:48
   5 / 10
Un filmetto per ragazzini che non ho mai apprezzato. Da molti è considerato un cult ma a me sinceramente sembra un prodotto commerciale di medio-basso livello girato e strutturato discretamente. Fra l'altro scorre con un ritmo spezzato, alternando momenti di leggera suspence a scene di totale piattezza ed è caratterizzato da situazioni e personaggi che di fico hanno veramente poco (a parte Jena ovviamente).

Molto sopravvalutato.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bellin1  @  01/01/2012 13:11:29
   6 / 10
Film anni 80, riproposto spesso in tv. Carina l'ambientazione cupa ed apocalittica, bella la colonna sonora elettronica (soprattutto il pezzo della presentazione del duca in macchina). Russell fa la sua parte. Cio nonostante nell'azione la pellicola è forse un po troppa lenta nel suo evolversi e questo nel 2012 si fa sentire. Succosa la Barbeau, moglie per un periodo dello stesso regista.
Sufficiente.

wallace'89  @  12/12/2011 20:36:35
   8 / 10
"Chiamami Jena!" ed il grande pubblico non si sarebbe mai più dimenticato questo nome. Kurt Russell è lo splendido anti-eroe protagonista con tanto di benda nera sull'occhio di un film di fantascienza post-apocalittico, vero apripista di un intero filone. Un incubo ad occhi aperti sul nostro futuro (che per fortuna non è arrivato così precocemente come suggerisce il titolo-anno) con una New York degradata e trasformata in carcere di massima sicurezza per criminali e reclusi sociali e un presidente USA da salvare. Il nichilismo del regista John Carpenter, che pervade il film di invettive sociali e politiche, e la sfacciataggine da cow-boy di Russell resero il film un mito immortale. Il tutto incorniciato da un tripudio di azione, violenza, battute al fulmicotone, atmosfera da B-movie e tanto citazionismo (i personaggi chiamati Romero e Cronenberg, la presenza di Isaac Hayes…). Per non parlare della colonna sonora elettronica composta dal regista che all'epoca si disse sembrare il ticchettio di un orologio Casio. Cult, anche se i più giovani tendono a preferire il sequel del 1996 Fuga da Los Angeles.

Redlife88  @  19/08/2011 19:07:38
   7 / 10
Film coinvolgente, ottimo Russell. Ci sono particolari del carcere-città che mi lasciano perplesso. Carina invece la critica all'ipocrisia del sistema penitenziario americano e del potere, corrotto e subdolo che trasforma l'anti-eroe in eroe.

Invia una mail all'autore del commento nightmare95  @  06/08/2011 01:11:00
   9½ / 10
non c'è che dire John è il numero uno in assoluto. film di una bellezza assurda con un grandissimo Kurt Russel alias Jena senza alcun dubbio un film da 10, però per essere obbiettivo gli do mezzo voto in meno per via della scena nel ponte, che non mi è piaciuta tantissimo, comunque a parte questo un CAPOLAVORO ASSOLUTO.

PignaSystem  @  19/07/2011 11:18:21
   7½ / 10
"Chiamami Plissken".In una battuta finale e'tutto il senso di questo classico della fantascienza di un piccolo maestro che ha avuto un rapporto bizzarro con il grande pubblico,capace di creare prototipi per grandi successi,densi di idee sfolgoranti,pero' concretamente autore solo di due o tre grandi hits.Carpenter immagino',diresse,musico' "1997:fuga da NY" inserendo un antieroe allo sbando come ultima risorsa degli Stati Uniti per salvare il presidente caduto nelle grinfie dei dannati confinati nel carcere senza sbarre quale e'divenuta qui Manhattan(!).E se all'inizio Jena Plissken, canaglia pura dice al capo dei Servizi speciali "Chiamami Jena",nel finale lo corregge asserendo" Chiamami Plissken",ribadendo un distacco tra lui e gli uomini dei giochi sporchi.In un soprassalto di rabbia e di dignita'ritrovata Plissken fa un brutto scherzo all'ipocrita governo e manda all'aria il piano per l'armistizio che chiuderebbe la III guerra mondiale tra Usa,Russia e Cina.Fotografia cupa,effetti speciali molto artigianali,stile da fumetto del passato,"1997" e'un film il cui fascino non accenna ad appannarsi,con un bel cast capeggiato da un Kurt Russell duro e dalle asciutte battute,con un fondo di humour nero quasi impalpabile ma che colpisce il bersaglio.

GTX33guitar  @  27/06/2011 14:46:22
   8½ / 10
ottima l'ambientazione e le atmosfere bella la storia...

dagon  @  15/05/2011 22:51:03
   8½ / 10
Al tempo dell'uscita questo film si impresse nell'immaginario collettivo, generando uno sciame infinito di imitazioni (parecchie, italiane e non, sono delle gemme del trash).
Il laconico ed anarchico Jena (Snake) Plissken è un'icona del cinema di fantascienza, forse il personaggio migliore di Russell. La colonna sonora di Carpenter, nel suo periodo d'oro come "scorer", è memorabile; tutti i personaggi di contorno sono perfettamente tratteggiati ed interpretati da fior d'attori: da Van Cleef a Borgnine a Pleasance.
Un Cult impertibile ed immortale.

-Uskebasi-  @  09/04/2011 00:31:26
   7½ / 10
Vedendo ora per la prima volta Fuga da New York mi rendo conto di quanti successivi film ne hanno preso spunto, con risultati sia peggiori che migliori, e che anche Hideo Kojima nel creare Big Boss deve aver pensato sicuramente a Jena (Snake) Plissken. Quindi è un film che ha grandissimi meriti.
E' un altro cult di Carpenter, ma anche questo lontano dal capolavoro per cui alcuni lo spacciano.
Da vedere.

BlueBlaster  @  07/04/2011 14:48:17
   7 / 10
Per molti è un capolavoro, per me no ma di certo è un cult....insomma il personaggio di Snake è indimenticabile,
Come sempre ben girato e belle atmosfere però non siamo ai livelli di alcuni capolavori di John.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Dexter '86  @  01/04/2011 16:34:48
   7 / 10
Uno di quei film che hanno subito tantissimi tentativi di imitazione. Infatti è innegabile che la scenografia, l'atmosfera e la visione pessimistica del futuro in quegli anni fossero qualcosa di innovativo, peccato che invece la storia sia piuttosto debole e dallo sviluppo poco interessante. Sicuramente è possibile apprezzare gli intenti di critica sociale e politica che stanno dietro alla realizzazione del film ma, se durante la visione non ci appassiona, perdono in parte la loro efficacia.

simo96  @  08/03/2011 22:22:33
   9 / 10
mamma mia russel quanto è bravo...
il film è perfetto.non ho ancora visto il sequel ma lo farò...
la storia è originalissima e ben fatta.
grande film.

Larry Filmaiolo  @  30/01/2011 15:12:36
   4 / 10
John Carpenter: faceva scalpore negli anni 70/80, ora ti metti quasi a ridere davanti a film come questo e capisci che alcuni capolavori mantengono nel tempo la loro forza, altri la perdono e cadono nel ridicolo. Ad esempio questo film 30 anni fa poteva essere divertente, innovativo, quello che volete: avendolo visto solo un anno fa, mi è sembrata una storia delirante, assolutamente inverosimile, risibile, come se fosse stata scritta in 2 giorni da un ragazzino di 12 anni. Recitazione scarsa (dispiace per il mitico Van Cleef!), Russel fa tanto il figo ma non basta. Finale affrettato.
In conclusione un prodotto di consumo di massa abbastanza inutile; non certo un capolavoro.

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