i guardiani del destino (2011)

Questo film o sia ama o si odia.
Io l'ho trovato bellissimo.

Nel complesso ho trovato la trama abbastanza originale e mi ha tenuta "sveglia" e attenta per tutto il tempo (cosa che ormai non è più cosi scontata, vista la ripetitività dei temi trattati, sia dal cinema italiano che estero). Per altri versi invece, se parliamo di pathos e del piano emozionale, ho riscontrato delle mancanze...innanzitutto devo dire che Matt Damon non mi ha convinto: lo trovo un po' "piatto" e monoespressivo in tutti i ruoli che interpreta; inoltre situazioni che sembravano disperatamente compromesse e insormontabili sono state magicamente risolte, io direi un po' troppo semplicisticamente...la qual cosa mi ha provocato a tratti, una certa ilarità (e non credo che questo fosse l'intento del regista!!); il finale poteva essere un po' meno "happy end" o comunque più avulso dal luogo comune, della serie "e vissero tutti felici e contenti","l'amore trionfa su tutto".

Carino...
Un po' troppo "sentimentale" però...
:-)

Tratto da Dick un film di fantascienza dallo spunto interessante ma dallo sviluppo non eccessivamente brillante. Forse in mani più esperte, ad esempio quelle di Nolan, il film sarebbbe risultato più interessante. Nonostante questo il ritmo è buono, il cast all'altezza e il film non annoia.
Bruttino il finale, troppo pompata la storia d'amore.

Parte bene con un'idea solida ma difficilmente da sviluppare che oggi come oggi Nolan sarebbe il nome più appropriato alla regia per raccontarcela, e infatti nello sviluppo che diventa una favola a tratti comico perdendo la sua credibilità. Ottimo come non mai Matt Damon tagliato per questi ruoli.

Il film di Nolfi tratto dall'ennesima opera di Dick gode di un primo tempo ben orchestrato, fascinoso ed interessante, in cui seguiamo il protagonista Matt Damon attenti e concentrati, incuriositi. Purtroppo nella seconda parte la maggior parte delle domande resta irrisolta, oppure standardizzata, il film assume un contorno superficiale e non resta che adagiarsi fino al preannunciato e tipico happy end. Un vero peccato perchè credo che il romanzo abbia tutt'altro spessore e che si sia puntato per l'opera cinematografica sulla sicurezza di una love story conosciuta. Doppiamente punito nel voto, per l'illusione di essere qualcosa di diverso che in realtà non è; e per le enormi potenzialità che questo tipo di script poteva avere. Una prova convinta del cast e una buona fotografia salva tutto dal tracollo.

il problema e che le aspettative sono alte guardando il trailer ma poi viene fuori une mezza-banalita...
Il classico film che una volta visto dopo 30 secondi non ti rimane piu niente,le premesse sono buone,un amore non destinato a fiorire in contrasto con la iberta di scegliere...il potere di cambiare il proprio destino contro ogni avversita se ce la volonta,mai arrendersi e possibile tutto cio?gli angeli del destino etc.....insomma ce del ottimo materiale da lavorarci su,cosa che putroppo il regista non fa....i primi 15 minuti di presentazione della storia sono decenti,ma poi il film diventa una parabola a scendere e si chiude peggio ancora...
Non ce ritmo,la storia e costruita male,insomma l'unica cosa che si salva e lei che e un gran ****,e qualche effetto speciale...

SPOILER

Il trailer ti spaccia questo film per un nuovo Inception, per un nuovo filmone che ti lascerà il segno: mai niente di più sbagliato! Il film è una mezza delusione poichè vai al cinema come detto prima carico di aspettative e ti ritrovi con una storia d'amore dentro la storia principale in cui degli "angeli" fanno rispettare una specie di destino a ogni persona... E' interessante il meccanismo dei piani ma non mi è piaciuto il troppo spazio dato a loro due e a sorpresa è stato molto molto melenso, cosa che non mi sarei mai aspettato... Il prodotto finale potrebbe anche passare, ma per come si erano messe le cose è un vero peccato...

I miei gusti cinematografici recenti non fanno che andare contro la "critica" di massa, quella dei grossi quotidiani, ormai sempre più incomprensibile: molto piacevole questo film "dickiano", ben realizzata la regia, effetti e tensione non mancano. Unico rimprovero che si potrebbe muovere, una certa qual "morbidezza" in più rispetto allo spirito di Dick, ma sono sottigliezze per chi voglia gustarsi un film d'azione ben riuscito e intelligente.
Consigliato.

Una buona storia da un racconto di Philip K. Dick, girata bene, forse con dei tratti un po' lenti, ma che rende bene le atmosfere rarefatte che aleggiano nei romanzi e nelle storie di Dick, pur nella trasposizione ai nostri giorni.

Matt Damon è ormai un fuoriclasse in ruoli drammatici di questo genere, affiancato da una buona Emily Blunt, per una vicenda che conferma ancora una volta la visionarietà ispirativa per tanta fantascienza (ma anche realtà) per gli anni a venire che ebbe negli anni '50/'60/'70 il grande scrittore Philip K. Dick (le porte tra substrati di realtà non vi fanno pensare a Matrix e alle telefonate per sfuggire al mondo delle macchine?)

Che gli sceneggiatori di Hollywood non abbiano più uno straccio d'idea, e limitino il loro lavoro ad un semplice adattamento di ciò che qualcun altro ha precedentemente scritto, è un dato di fatto; ma che questi signori travisino e sminuiscano l'opera di K.Dick è davvero insopportabile. Quel che sulla carta era una metafora del potere che condiziona e indirizza le nostre vite, diventa qui infatti un semplice pretesto per inscenar la solita storiella d'amore che, per la gioia del grande pubblico, si conclude con un lieto fine. Nemmeno mi soffermo sulla prova degli attori che sono i primi a sembrar poco convinti di quanto stiano facendo. Come sono lontani i tempi di Blade runner…

Chi scrive è un fan accanito di Phil K. Dick a parere personale tra i più grandi (se non il più grande) scrittore di fantascienza della storia!
Dalla morte in poi, Dick è divenuto un autore di culto anche e soprattutto grazie alle trasposizioni cinematografiche (non sempre all'altezza dello scritto originale a dir la verità) tratte da sue opere…
La bibliografia di Dick, intesa sia come romanzi che racconti brevi, è talmente vasta che possiamo aspettarcene ancora molte altre negli anni che verranno; questa volta è toccata a Squadra Riparazioni uno dei primi racconti scritti da Dick e venduti alle riviste di fantascienza nel 1954 un periodo in cui lo scrittore di Chicago era ancora un po' ingenuo e poco scafato ed era costretto a lavorare in fretta così da sfornare decine di racconti brevi per potersi mantenere…
Ma già in quei primissimi anni di carriera mostrò spunti notevoli e idee geniali, non per nulla il suo primo romanzo (Lotteria dello Spazio) sarà dell'anno successivo, e già nel 1953 Dick aveva dato alle stampe almeno tre classici (Impostor, Paycheck e Modello Due tutti trasposti in film in tempi più o meno recenti)…
E io sto ancora in attesa che venga trasposto in film Ubik, il vero capolavoro di Dick, e Scorrete Lacrime Disse il Poliziotto che con la giusta regia e il giusto adattamento potrebbe uscire un mezzo capolavoro!
E tutto questo senza parlare di chi ha saccheggiato Dick qua e là più o meno bene (i vari Matrix, Truman Show ecc...)!

Alla regia questa volta è stato scelto l'esordiente George Nolfi, comunque già sceneggiatore di alcuni blockbuster, che fa il suo senza strafare ma bisogna ammettere che lavorare con uno scritto di Dick non è mai facile...
I registi sono spesso tentati di adattare lo scritto alle loro voglie (o a quelle produttive come credo sia avvenuto in questo caso) invece di sfruttare quanto di buono e geniale avesse scritto Dick... La cosa ha senso se sei il Scott degli anni 80 o sei il Verhoeven al top della carriera, ha meno senso se ti chiami Tamahori, se sei il John Woo americano, se ti chiami Duguay o sei Spielberg mentre decidi di fare un'enorme spot pubblicitario invece di girare Minority Report...

Di certo in fase di sceneggiatura lo scritto di Dick (una ventina di pagine) andava ampliato... Ma il lavoro di ampliamento poteva essere più curato: Alla fine della fiera di Dick rimane giusto lo spunto di base arricchito da una storia d'amore banalotta e già vista migliaia di volte e la "solita" riflessione sul libero arbitrio... Il tutto condito da una sceneggiatura molto più lineare di quello che immaginavo che avanza senza troppi scossoni... L'idea di mettere il protagonista al centro della vicenda (mentre nel racconto è solo un oscuro impiegato) ci può stare nell'ambito della visione cinematografica e in realtà la storia d'amore (ma differente) sta pure nel racconto...
Ci si perde però per strada un paio di genialate (il cane/guardiano e l'ascensore/razzo) e si finisce per mantenere l'unica cosa che secondo me andava cambiata



SPOILER

Poi per carità tutto gira bene, il ritmo è sostenuto e il film non annoia mai! Ma ho avuto come l'impressione che lo script fosse giusto la storia d'amore e intorno ci han girato il film, e che il racconto di Dick sia venuto dopo per dare un background sensato alla vicenda..
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Damon è imbolsito come non mai, il resto del cast fa il suo più che adeguatamente con citazione a Terence Stamp!

Nel complesso non è certo un film da buttare ma mi è sembrato più adatto ad un pubblico femminile! Certo che non se ne sono visti tanti di sci-fi in salsa romantica quindi anche solo per curiosità lo si può guardare!

In attesa di Ubik che a quanto pare dovrebbe diventare film nella mani di Gondry!

Il film è di quelli che vuoi vedere come va a finire, solo per questo vale la pena di vederlo. Poi arrivati alla fine e ripensandoci in effetti, ci sono cose/accadimenti che lo rendono poco credibile e il film un tantino scade.

PS: Per inciso anche io sono convinto che ci sia un complotto potente e misterioso che lavora affinchè io non possa avere una donna. Solo che i miei guardiani sono molto + solerti ed efficienti di quelli del film.

Questi sono i film che apprezzo maggiormente,la storia non è assolutamente banale e anche il senso che vuol dare il film è molto apprezabile,la cosa che un pò mi ha deluso e che forse poteva veramente far decollare il film è un'improvvisa tramutazione in action,a discapito di una strada verso lo psicologico davvero stimolante, che seppure non va disdegnata sembra essere più un freno che un valore aggiunto viste le potenzialità del film.Bravo Damon e brava oltre che bellissima anche la Blunt già apprezzata nel Diavolo veste Prada.Consigliato.

Potenzialmente un buon soggetto per un ottimo film di fantascienza, tuttavia svilito nella sua realizzazione a cui la contaminazione action toglie il fascino dell'incipit. La volontà dell'individuo nel ribellarsi ad un qualcosa di predefinito, presente in pellicole come Gattaca, regolato da una specia di entità di grigi burocrati e qualche trovata, in primis quella delle porte, sono comunque elementi positivi per risultare, tutto sommato, un film gradevole. Però, ripeto, le potenzialità secondo me erano maggiori.

Adoro questo genere di film ma questo mi ha deluso parecchio, la trama è troppo banale e scontata. Pochissimi colpi di scena.
Nell'insieme è una bella storia ma purtroppo non riesce nell'intento di interessare piu' di tanto. Peccato.

é un film pienamente godibile se si riesce a far finta di non vedere certi aspetti un pò discutibili nella sceneggiatura.
Io comunque mi sento di consigliarne una visione.
Brava e bella Emily Blunt.

Non mi è piaciuto per niente. Storiella da due soldi e trovate che sfiorano il ridicolo. Finale banale e scontato. Inoltre

SPOILER

Premetto che amo questo genere di film. I Guardiani del Destino è un thriller che racchiude al suo interno altri generi di film, come fantascienza, azione e psicologico. La frase migliore per definirlo è, come dice lo stesso trailer, un incrocio tra The Bourne e Inception. Questo per far capire che tipo di film stiamo per vedere: una storia veramente bella, la vita di David Norris che, una volta conosciuta Elise, cambierà per sempre. Delle strane figure, i guardiani del destino, li dovranno separare poichè la loro storia non fà parte del " piano" : i loro destini non si devono incrociare. Come si può evincere da questa piccola spiegazione della trama, è una pellicola che gioca sul fattore psicologico del destino: un uomo è libero di scegliere, o tutta la sua vita è già prestabilita? Esiste la scelta o vi è solamente un percorso univoco? Queste le domande che il film pone allo spettatore, e che lo accompagna per tutta la durata della pellicola. Pellicola resa ancora più bella dall'interpretazione di Matt Damon, veramente azzeccato per questo tipo di film.
In conclusione, cosa dire: I Guardiani del Destino è un thriller psicologico e d'azione che ricorda, seppur vagamente, Inception. A me è piaciuto davvero tanto, complice il fatto che amo questo genere di film. Quindi consiglio veramente a tutti di vederlo.

film carino che scorre bene e non annoia.peccato x il finale che poteva essere diverso e prendere l'etichetta del film da ricordare

SPOILER

Un film da vedere assolutamente.
La storia fa riflettere molto sull'esistenza o meno del destino, cosa che a tutti è capitata di pensare almeno una volta nella propria vita. Il regista dà una propria interpretazione che è tratta dal libro "Squadra riparazioni" di Philip K. Dick anche se io non l'ho letto.
Gli attori sono molto bravi ed espressivi ed interpretano la parte molto bene, soprattutto Matt Damon ed Emily Blunt.
Insomma un film da vedere che non annonia e che lega il mondo del fantascientico ad una storia d'amore molto forte.

Parte bene con un buono spunto ma poi si perde in stereotipi di vari tipi. Un film che si dimentica facilmente. Ho trovato un po' forzata la storia d'amore del protagonista. Non convincente la prova di Damon.

Un thriller fantascientifico che si lascia vedere volentieri ma non completamente riuscito, mi aspettavo un migliore adattamento delle atmosfere paranoiche e inquietanti dei romanzi di Philip Dick. Ritmo fin troppo lento nella prima parte del film, che non riesce mai a trascinare e coinvolgere pienamente, viene dato troppo risalto alla storia sentimentale tra i due protagonisti, in certi momenti sembra più una commedia romantica, con un finale davvero prevedibile e scontato. Matt Damon sempre convincente e carismatico, ma il resto del cast piuttosto anonimo.

film godibile,con un ottimo Damon,consigliato-

Poteva essere migliore anche se tutto sommato è abbastanza piacevole come visione.

L'argomento trattato è talmente vasto che solo un genio, come ad esempio Nolan, poteva uscirne indenne e creare un vero e proprio capolavoro. Il risultato nelle mani di Nolfi è un thriller fantascientifico, a tratti commedia, che si muove piuttosto goffamente per tutta la durata risultando leggero e inconsistente. L'impressione però è che il regista non fallisca cercando di dare vita ad un grande lavoro, ma voglia semplicemente fare un film così.
Ci sono diversi tipi di fantascienza: quella che parla di una cosa non ancora esistente ma teoricamente possibile e quindi trasmette un senso di realtà; quella esagerata ma talmente fatta bene da coinvolgere totalmente lo spettatore fino a portarlo, senza che se ne renda conto, in un altro mondo; e infine quella dove per come è realizzata, magari anche ottimamente sugli aspetti irreali ma tralasciando tutti gli altri, non passa un solo secondo che faccia dimenticare di stare a guardare un film. I guardiani del destino appartiene a quest'ultima categoria. Troppo esplicito per essere credibile, è comunque un passatempo apprezzabile più che sufficiente sotto tutti i punti di vista che attraverso porte di matrixiana memoria e alcune frasi azzeccate (come il discorso del prtagonista dopo la sconfitta alle elezioni) racconta di un amore che lotta contro destino e piani superiori. Può divertire e far pensare, ma potenzialmente poteva dare molto di più.

Film scialbo. Spunto iniziale interessante.....ma che nel proseguo diventa ridicolo.....lo sceneggiatore non sapeva come concludere, come dargli un senso ed allora ha chiuso la storia e la trama del film a DICK'S DOG.

il tema trattato è molto abusato, ma l'idea di fondo era originale. anzi, devo dire che la storia intrigherebbe anche. il problema è che poi si scade in una banalità allucinante ed il film crolla miseramente.
l'aspetto tecnico infatti è qualcosa di letteralmente ridicolo. la regia soprattutto.

SPOILER
matt demon appena sufficiente. il resto è nulla.
sarebbe anche da qualche voto in meno.

Quale oscuro segreto fa di "I guardiani del destino", un film che sconfina spesso e volentieri nei territori del ridicolo, una pellicola tanto affascinante e creativa? I dialoghi sono risibili, nonostante i buoni interpreti (ehm la blanda figura femminile non sembra agli antipodi rispetto alla Jenny di Forrest Gump), lo svolgimento assurdo fino a diventare esilarante, Philip Dick è compresso tra Joseph K. e qualche tardiva metamorfosi tecnologica dello spirito di Frank Capra - solo che l'Angelo, vista l'America di Obama, ha la pelle nera. Dunque se vogliamo trascorrere 90 minuti di puro divertimento, l'effetto è assicurato. Tranquilli che nessuno qui vuole farc(v)i del male, come capìta ai giovani di "Non lasciarmi". E' un caso che il protagonista sia Matt Damon, ormai assunto ad artefice (o per meglio dire cavia) del controllo della ragione sui nostri istinti/desideri primordiali.
Il film, che complessivamente può essere una mezza ciofeca - mmh d'ora in poi avviserò una sorta di fobia davanti a tutti i passanti che portano un cappello - diventa bellissimo quando ci proietta in quello spazio urbano di una New York filtrata dalle mappe dell'fbi o della cia (mai citate però...).
Tutti i film americani visti di recente sono stati deludenti nelle loro storie ma in ognuno di essi c'è sempre un'elemento sociale di "sovversione" atti a riabilitarli.
In The next three days per esempio si mette a nudo la necessità di sovvertire l'estabilishment, quindi Joseph K., quello che abbiamo conosciuto, non è più tra noi.
Qui ci vorrebbe Nolan mentre vediamo Terence Stamp dare vita al personaggio luciferino e un pò burocrate con cui ha costruìto parte della sua carriera (che sia Rimbaud Toby Dammit o un collezionista di insetti è del tutto irrilevante).
E il fondamento su cui si basa il film? L'America che ha riscoperto i valori dell'amore rispetto al carrierismo e ai soldi, "padrona del suo destino" e indipendente da tutto il resto?
Via, è improbabile almeno quanto un deputato che bacia una sconosciuta nei bagni degli uomini.
Il "caso" pretende che crediamo a tutto, ma quello che suggerisce il film è l'utopìa di un passaggio. E nel momento della crisi siamo disposti a credere ai sogni e a recepirli come un bisogno effettivo di vita migliore

mm diciamo che mi aspettavo un pò di più... non è male eh, è carino e mai noioso... sicuramente la fine lascia riflettere sull'eterna domanda


SPOILER

tuttavia la fine l'ho trovata un pò sbrigativa, e nel complesso un pò "povero" come film... La sufficienza la merita tutta, ma va poco oltre quella...

L'idea fantascientifica che fà da sfondo è da apprezzare visto che sfrutta una storia del grande Philip K. Dick - e questo dovrebbe essere già un motivo allettante per la visione.. Il tutto però gira intorno al destino di una noiosa e prevedibile storia d'amore che si trascina stancamente fino alla fine.. Un potenziale sprecato dalla volontà di fossilizzarsi su un argomento sentimentale - un po come era successo anche con un'altra mia personale delusione in Mr Nobody.. Pretenzioso come una bolla di sapone.

Un film magnifico.
L'ho visto senza sapere niente della trama ed è coinvolgente dall' inizio alla fine.
Bravissimi gli attori, romantico, fantascientifico...
Davvero una sorpresa inaspettata.
La lingua originale aumenta il fascino.
Matt Damon più ispirato del solito, bellissima e bravissima Emily Blunt.
Non posso che consigliare la visione a tutti, a patto di avere una mente aperta.