il grande sonno regia di Howard Hawks USA 1946
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il grande sonno (1946)

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locandina del film IL GRANDE SONNO

Titolo Originale: THE BIG SLEEP

RegiaHoward Hawks

InterpretiHumphrey Bogart, Lauren Bacall, John Ridgely, Martha Vickers, Dorothy Malone, Peggy Knudsen

Durata: h 1.54
NazionalitàUSA 1946
Generethriller
Tratto dal libro "Il grande sonno" di Raymond Chandler
Al cinema nell'Agosto 1946

•  Altri film di Howard Hawks

Trama del film Il grande sonno

Philip Marlowe, é il detective che ha il compito di porre fine alle intimidazioni dirette alla figlia minore del generale Sternwood. Nella vicenda però viene coinvota anche la figlia più grande del generale, suo marito é infatti scomparso nel nulla..

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Voto Visitatori:   8,98 / 10 (88 voti)8,98Grafico
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Voti e commenti su Il grande sonno, 88 opinioni inserite

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stratoZ  @  11/07/2024 12:54:23
   9½ / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Uno dei noir più belli di sempre, poco da dire, Hawks al massimo della sua forma dirige uno dei punti di spicco del genere, aiutato ovviamente da una labirintica quanto perfetta sceneggiatura tratta dalle opere di Chandler, ma soprattutto da una coppia di protagonisti dalla chimica indissolubile come Bogart e la Bacall, in quelle che sono tra le loro interpretazioni più iconiche, per la Bacall sicuramente, per Bogart c'è tantissima concorrenza e questo la dice lunga sulla carriera straordinaria dell'attore.

"The big sleep" è un film effettivamente complesso, non è facile per lo spettatore addentrarsi all'interno di questa torbida vicenda fatta di ricatti, debiti di gioco, sparizioni, omicidi, doppigiochi e via dicendo, è un mondo in cui l'apparenza e la realtà raramente coincidono, e non è facile destreggiarsi tra un nome e un altro nel bel mezzo dell'intreccio, è così che Marlowe, il nostro detective privato protagonista, si ritroverà ad indagare ingaggiato dal generale Sternwood per via di alcuni ricatti che ha subito e per la sospetta sparizione del suo vecchio detective, ben presto però il mistero si infittisce, tirando in gioco sempre più personaggi, dalle stesse figlie di Sternwood, una splendida Lauren Bacall e la capricciosa sorella minore, ancora immatura e vogliosa di attenzioni, arrivando a librai doppiogiochisti e direttori di bische clandestine, sicari, collaboratori, c'è un po' di tutto, con una narrazione in cui il tema del sospetto e del doppiogioco sembra diventare centrale, anche nelle sottotrame sentimentali, quando scoppia l'amore, o forse sarebbe meglio dire la passione, tra Marlowe e Vivian, non si riesce mai a capire gli effettivi interessi dietro al suo personaggio, quanto possa essere sincera e leale nei suoi confronti, il detective è perso in questo mondo torbido esattamente come lo spettatore, i punti di riferimento sembrano annientati, vi è questa sarabanda di personaggi difficilmente distinguibili tra positivi e negativi, attenuando quasi del tutto la separazione tra bene a male, buoni e cattivi, le fazioni sono sciolte, ognuno sembra fare i propri interessi e lo stesso protagonista non realizza bene chi potrebbe essere un alleato e chi un nemico.

Ma intrugli narrativi a parte, il film si distingue per una messa in scena semplicemente incredibile, a partire dalla regia di Hawks che tende a scomparire del tutto, una scelta efficacissima che immerge totalmente nella narrazione, la camera prende le vesti di un eventuale personaggio che guarda tutto da una prospettiva apparentemente in seconda persona a seguire i movimenti di Marlowe che fondamentalmente non esce mai di scena, lo spettatore sa esattamente le stesse cose che sa il protagonista, probabilmente in questo modo rinuncia volutamente alla suspense - su questo principio di informare lo spettatore più dei personaggi ci stava già sviluppando una filmografia di oltre cinquanta film Hitchcock - e aumenta esponenzialmente il mistero e la curiosità, i movimenti di macchina sono minimali e fluidi, il regista ci concede spesso dei brevi ma curatissimi pianosequenza, giocando anche saltuariamente col fuori campo e con i punti di vista, basti pensare già al primo omicidio, quello di Geiger, che è semplicementa narrato grazie al sonoro, basta uno sparo e lo sgommare della macchina per narrare i fatti, solo dopo ci mostra la prospettiva di Marlowe, o ancora l'esecuzione di Jones in cui Marlowe è appostato appena fuori e non vuole farsi vedere dai sicari, l'effetto finale è una regia estremamente immersiva, che quasi non si fa notare ma è efficacissima nel creare empatia nei confronti del protagonista e vivere i suoi stati d'animo, che siano quelli del semplice sospetto, fino all'interesse tormentato per una figura come quella della Bacall, femme fatale dall'immenso fascino oscuro e sfuggente, che ci regala diversi momenti hard boiled, torbidi e sensuali, come i dialoghi al locale con Bogart in cui mostrano un'intesa imparagonabile, complici anche dei dialoghi al fulmicotone, che ancora oggi a distanza di quasi ottant'anni risultano modernissimi, con una forte componente ironica e con uno spiccato senso del sarcasmo che spesso e volentieri Bogart tira in ballo tra una situazione complicata e l'altra.


Hawks ci trasporta in un intreccio torbido e apparentemente senza via d'uscita, con un'ambientazione che pullula di fascino e suggestione, tra quella fotografia un po' sbiadita e la sua regia immersiva è una splendida odissea investigativa nella Los Angeles anni quaranta, con scene prettamente notturne, fatta di cappelli di feltro, whisky, sigarette e via dicendo, credo sia il caso di organizzare un gioco alcolico con i film di Bogart, si potrebbe fare: bevi uno shot ogni volta che Bogart fuma una sigaretta, bevi due shot ogni volta che si versa un superalcolico, bevi tre shot ogni volta che entra in un luogo chiuso senza togliersi il cappello, ha dell'ottimo potenziale.

Godbluff2  @  25/07/2022 10:53:23
   9 / 10
Due anni prima, nel 1944, Billy Wilder con "Double Indemnity" aveva già impresso un'ulteriore evoluzione al genere del noir cinematografico, figlio diretto e legittimo dell'Hard-Boiled letterario, con elementi narrativi che diventeranno poi spesso degli standard: un film che inizia dalla fine della storia, una narrazione basata su lunghi flashback e la voce-over narrante del protagonista, ad esempio, oltre all'abbandono della classica indagine detective-poliziesca a favore di un dramma di avido squallore umano con due omicidi come protagonisti. Tutto questo Wilder lo scrisse nella guerresca e diretta collaborazione con Raymond Chandler, splendida penna dell'hard-boiled letterario che, nonostante le distanze del romanzo di Cain e del film voluto da Wilder rispetto ad alcuni tratti tipici dei suoi romanzi, compì un lavoro splendido donando ulteriore spessore narrativo al genere a lui caro.
Insomma, in pochi anni questo nuovo genere cinematografico, già di suo nel complesso il più particolare e innovativo della Hollywood classica, aveva avuto il suo "capostipite" ("The Maltese Falcon" di Huston nel '41) aveva avuto un film che già apriva nuove strade e possibilità estetiche e narrative (la Fiamma di Wilder) e aveva avuto altri più che validi esempi del genere, di gran qualità; mancava però ancora il film destinato a restare alla storia come "IL" classico più rappresentativo del genere stesso, quello che raffigurasse pienamente il puro "Hard-Boiled" letterario al 100 %. Ed è naturale che, di nuovo, si pensasse a Chandler, questa volta però non come autore ma come fonte letteraria, perché non c'è molto altro che rappresenti tanto alla perfezione l'Hard-Boiled come "Il Grande Sonno" di Raymond Chandler. Dunque sarà di nuovo la sua acuta penna a regalare al cinema il suo classico dei classici del "thriller-poliziesco" anni '40.
Alla sceneggiatura, scritta a sei mani, spicca la collaborazione di un altro scrittore del calibro di William Faulkner, così, per gradire.
La trama complessa e intricata è in realtà affatto pesante da seguire e districare, non oggi, quando troppi film hanno ripreso e omaggiato le idee e le intuizioni di questo film, con un'esperienza da spettatore fin troppo ricca di film di questo tipo ed è facile che certi snodi narrativi risultino persino prevedibili, senza che per questo risultino meno godibili o non ben scritti, anzi, tutto il contrario, è ammirevole l'ingegnosa costruzione dell'intreccio.
Gli aspetti migliori del film stanno nel suo ottimo ritmo, nei dialoghi, nei personaggi, nella fotografia e nell'inconfondibile atmosfera, il tutto incorniciato dalla regia discreta, classica, precisa, di Hawks, un marchio di fabbrica nel suo non averne, di marchi di fabbrica.
"Il Grande Sonno" lascia ben poco spazio alla sonnolenza, intrigante e ricco d'azione gustosa, ha nei suoi dialoghi tutta quell'ironia e quel divertimento in certe situazioni che il Chandler sceneggiatore non poté invece permettersi ne "La Fiamma del Peccato" che al massimo sfruttava un'ironia molto più stanca e amara. L'azione, naturalmente, è da inserire nel contesto di un film che sa prendersi i suoi tempi per esaltare l'atmosfera fumosa, notturna, scura, ma rimane sempre agile e coinvolgente.
Tra qualche necessaria modifica a storia e personaggi, per cercare di ingannare il più possibile il maledetto Codice, Faulkner e soci costellano il film di allusioni sessuali e dialoghi piccanti "in incognito", in particolare negli splendidi scambi di battute tra Marlowe/Bogart e Lauren Bacall, un'accoppiata bravissima nel trasportare tutta la loro naturale tensione sessuale e passione su grande schermo attraverso i loro personaggi. Il magnetismo dei/tra i due è percepibile e il loro carisma uno dei maggiori motivi del coinvolgimento dello spettatore nel film.
Humphrey Bogart è alla sua migliore interpretazione qui, negli indimenticabili panni del detective Philip Marlowe, figura di spicco della letteratura e del cinema Hard-Boiled. Marlowe, il Marlowe classico, è un personaggio bellissimo, per quanto nulla batta nelle mie preferenze personali il "nuovo" e riadattato Marlowe nella New Hollywood Altmaniana.
Il Marlowe classico, chiamiamolo così, è sveglio, ironico, astuto, ha una corazza da duro ma un forte senso di giustizia e un ripieno tenero in fondo, è cinico, scorretto, facile alla passione amorosa infiammata per le donne, se le donne sono del tipo "Femme-Dark Lady-Fatale". Ma, soprattutto, è umano. Marlowe è un tipo tosto, ma è fallibile. Marlowe non si da mai per vinto, ma ha paura, le mani gli tremano mentre al buio si prepara per il confronto finale, sapendo di star rischiando la vita. Marlowe è coraggioso e spericolato, ma ci prende maniche di botte e non riesce a evitare che troppe persone ci restino secche. Marlowe è una caratterizzazione graniticamente iconica, ma è anche una figura pregna di umanità, di normalità, per molti suoi tratti. Siamo lontani dal Marlowe che vive fuori tempo massimo, perdente, perennemente sconfitto di Altman e Gould, ma siamo comunque di fronte ad un personaggio indimenticabile, tanto per il suo carisma quanto per la sua umana fragilità. Il Marlowe classico è impregnato e circondato da un'eterna patina di sottile malinconia che non lo lascia mai, ed è splendido.
In tutto questo "The Big Sleep" gode della perfetta direzione d'orchestra di Howard Hawks, che sfrutta pienamente il materiale che gli viene consegnato e lo rende il capolavoro che è, nonché il punto più alto della sua carriera.
Nel complesso, ho sempre preferito Hawks nell'ambito della commedia rispetto ad altri generi da lui affrontati, contando ovviamente possibili eccezioni; ebbene, non esiste alcuna eccezione più grandiosa de "Il Grande Sonno".

Filman  @  19/01/2022 14:14:20
   8 / 10
THE BIG SLEEP è la dedizione, l'appropriazione, l'assimilazione del noir da parte di Howard Hawks, che nel mezzo del decennio della fioritura del genere, ne fa un esempio incredibilmente lucido e rispettoso di tutti i caratteri: la femme fatale, il protagonista rude ma scaltro, la trama fitta, il mistero custode solo di altri segreti, le atmosfere catatoniche. La purezza classica di questa pellicola rispecchia la purezza classica del suo genere.

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  27/03/2021 21:40:16
   7 / 10
Film estremamente complesso, difficile da seguire. Non lo consiglierei. Naturalmente le interpretazioni sono clamorose.

cort  @  24/01/2021 23:42:46
   9 / 10
Complicato, di carattere, intenso. Girato ottimamente e con attori di gran classe. Non ricordo film anche recenti con personaggi cosi di carattere come in questo film(sopratutto le donne e siamo negli anni 40). La pecca è la trama che abbisogna di grande sforzo per seguirla qundi bisogna essere ben concentrati se no si va in confusione(forse colpa dei nomi inglesi che non restano ben impressi).

The BluBus  @  31/08/2020 23:48:05
   8½ / 10
Bogart, Bacall e 100 personaggi. A tratti strepitoso e a tratti troppo intricato e forzato.

Karlo1200S  @  21/03/2020 11:21:07
   7½ / 10
adrmb  @  31/12/2019 13:50:30
   8 / 10
Il noir definitivo. Hawks, uno dei padri per antonomasia del decoupage classico, piega il suo stile registico in questa sua incursione nel genere noir, conferendo estrema chiarezza e fluidità alla storia che presenta sì un intreccio abbastanza contorto (ma non troppo più a mio avviso di altre pellicole come 'Il mistero del falco') ma gli eventi che si susseguono sullo schermo sono resi con un coinvolgimento unico, tanto che la cosa finisce per non pesare e frustrare.
Comunque oltre alla regia pulitissima, estremamente calibrata al millimetro e con pochi e funzionalissimi alla narrazione movimenti di macchina (alla fine, l'unica cosa che tradisce il film dal non essere uscito dagli anni '30 è la presenza della profondità di campo istituzionalizzata da babbo Welles, come nella scena dell'esibizione al Cabaret), ho apprezzato assai anche come uno dopo l'altro il film tocchi tutti i topoi del noir, dall'atmosfera urbana, notturna e piovosa magistralmente resa (sì, il film ha un fascino pazzesco), all'enfasi per le riprese in interna, una Lauren Bacall nel ruolo di una delle dark lady più magnetiche e seducenti che il genere ricordi (ma non è l'unica donzella, se si contano anche la sorella minore e la libraria la cui scena con Boogart pure nei suoi tre minuti riesce magnificamente a bucare lo schermo), la storia d'amore, struggente, ambigua sardonica: imposta dalla Warner non cade mai nella stucchevolezza, anzi, s'inserisce perfettamente nell'atmosfera del film, sarà per merito dei dialoghi sempre brillanti. Il fatto che la sessualità e l'amore, causa codice di Hays, non potessero essere trattati esplicitamente conferisce molta raffinatezza alle battute che pure devono inventarsi stratagemmi nascosti per passare la censura. Da qui in generale questo alto livello di scrittura della Hollywood classica che per me inevitabilmente è andato a perdersi. Alla fine l'unica cosa che manca è la "wilderiana" voce narrante, ma si chiude un occhio volentieri.
A ciliegina di tutto per me l'interpretazione di Bogart, che riprende sempre lo stilema di Sam Spade del mistero del falco a mio avviso andando però a migliorarlo e infondendogli più carisma. Forse l'unico difetto è che per quanto carismatico sia non va a discostarsi troppo da uno stereotipo e in generale vanno a mancare profondità e drammaticità (come da romanzo, a quanto ho capito). Sempre da romanzo Hawks parrebbe aver tolto un contenuto di stampo più "sociale" legato al decadimento morale della famiglia Sternwood, ma va benissimo anche così, con la storia ridotta a un formato di puro intrattenimento. E che intrattenimento...

Ohibò comunque ottimo film, gli manca tanto così per me per essere al livello di 'Double Indemnity'.

VincVega  @  12/12/2018 11:53:30
   9 / 10
Un capolavoro del cinema con un grandissimo Bogart. Intricato ma scorrevole, "Il Grande Sonno" è tra i massimi esempi del film noir degli anni '40 ed influenzerà non poco i decenni successivi del suddetto genere cinematografico (il primo che mi viene in mente è "Chinatown" di Polanski).

david briar  @  24/08/2017 14:54:03
   7½ / 10
E' un film a cui sono particolarmente affezionato, avendolo presentato in un cineforum. Tuttavia, ritengo che sia un classico della storia del cinema ma non un capolavoro del genere, titolo che andrebbe dato a ben altri film , fra cui "L'infernale Quinlan" e "Ascensore per il patibolo".
"Il grande sonno" è un film che sfrutta appieno la sua matrice letteraria adattandola al contesto cinematografico e agli attori, per cui per esempio battute che nel libro riguardano l'altezza del protagonista vengono ribaltate giocando sulla bassa statura di Bogart. La coppia Bogart-Bacall funziona benissimo, tant'è che i produttori spinsero per girare ancora più dialoghi fra i due.
E' una lezione di cinema classico: Hawks applica il decoupage classico alla lettera, con un montaggio invisibile. I campi e controcampi sono fra i più eleganti della storia del cinema(il che, con una tecnica così inflazionata, non è certo semplice).
Evidente il tema centrale dell'intera filmografia di Hawks: il rapporto uomo-donna e la loro complementarietà. In questo caso lei assume un ruolo leggermente più passivo.
Probabilmente senza aver letto il libro la trama è incomprensibile, ma il segreto del film sta nel fascino degli attori e della storia in generale, ben supportata dalla regia di Hawks.
Bellour lo analizza in maniera piuttosto soddisfacente in un famoso saggio (nel mondo accademico) chiamato "L'evidenza e il codice": partendo da una sola sequenza in macchina, piuttosto semplice, Bellour riesce a trovare gli elementi fondamentali su cui è basato il film, le sue strutture intime. Questi elementi trovano una conferma rivedendo il film più attentamente, e sono sicuramente affascinanti, ma non credo che "Il grande sonno" sia un prodotto così elaborato e studiato, anche se sicuramente intrigante(ma non particolarmente emozionante). E' un film molto archetipico, e sopravvive al giorno d'oggi soprattutto per questo fascino. Credo che ci siano noir veramente moderni anche in quegli anni che visti adesso mostrano un valore decisamente superiore.
Ma questo non dipende dal film , che dopotutto non poteva saperlo quando è stato realizzato , e ricopre alla grande il suo ruolo: un classicone affascinante del genere, sicuramente memorabile, uno di quei meravigliosi anacronismi capaci di essere sempre godibili se visti con lo spirito giusto, o divertenti se ripresi in altri film. Per quel che riguarda "Il grande sonno", consiglio "Il lungo addio" di Altman e "Il grande Lebowski" dei Coen. Per chi si vuole divertire guardando film collegati, in questo caso ritengo sia particolarmente divertente notare come certi elementi vengono rielaborati in chiave moderna..

fabio57  @  30/01/2017 11:37:37
   8 / 10
Noir anni 50, a scatole cinesi, molto complesso e articolato, considerato, ciononostante, un capolavoro dalla maggior parte della critica e del pubblico. Probabilmente la ragione di tale successo, va cercata tra l'altro nella presenza di Bogart, vera icona del cinema di quegli anni, grandissimo attore di teatro prestato al cinema, con grande efficacia , che rese immortali, grazie alla sua recitazione di altissimo livello, delle pellicole non sempre eccellenti. Altro valore aggiunto Il regista Hawks , altra grande leggenda cinematografica. La sceneggiatura , ispirata ai romanzi di Chandler, peraltro era raffinatissima, con dialoghi brillantissimi. Oggi il film anche se appare un po' datato ,conserva il suo fascino.

Nic90  @  01/09/2016 22:14:16
   6½ / 10
Film super intricato con dialoghi veloci,senza sosta e con 100 personaggi,ottimo Bogart,ma a causa di questa confusione non mi ha convinto molto.
Non annoia ed è comunque da vedere,film storico.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  24/06/2016 12:26:13
   8 / 10
Ottimo noir dalla trama troppo complessa e con un eccezionale Humphrey Bogart. Dopo 70 anni è ancora un film godibilissimo. Un classico imperdibile.

antoeboli  @  24/05/2016 14:34:15
   6½ / 10
Sono tre i grandi dilemmi della vita : ci sta la resurrezione dopo la morte ? Come è possibile che Mel Brooks e Greggio fossero amici ...ma soprattutto ... Il grande sonno come fa ad avere una media cosi alta , mandando a meretrici altri film storici che potrebbero essere aggiunti alla top di filmscoop .
Di solito mi lamento di film con trame inconcludenti o che sono di una banalità massacrante , ma in questo caso ci ritroviamo davanti agli occhi un thriller noir ben girato con delle novità tecniche per l 'epoca , dove l unica cosa secondo me meritevole , sono la presenza di Bogart e i dialoghi suoi che sono da antologia del cinema .
Tante scene sono davvero originali per il periodo e fanno il mazzo ancora oggi a tanti concorrenti , ma il punto debole secondo meè la trama.
La trama che non è mai noiosa , lo diventa per colpa di troppe scene che sembrano collegate male , troppi pesonaggi inseriti ogni 5 minuti uno nuovo , e che portano ad annoiare perchè non ci si capisce più nulla .
Sfido io a capire del tutto il film nel suo complesso di come si sia svolto ogni fatto., , ogni singola situazione .


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ZanoDenis  @  04/09/2015 13:13:39
   9½ / 10
Ennesimo lavorone di Hawks, regista che trova in questo film e in "Scarface" i suoi due cult più rappresentativi, regista che, ne approfitto adesso per elogiarlo, è più duttile che mai, ha segnato un'epoca della Hollywood classica passando da più generi, dal Noir/Gangster (dove diciamo, se la cavava benino), alla commedia elegante, al western, toccando sempre vette, mantentendo sempre vivo qualsiasi genere e dirigendo piccole pietre miliari, ma probabilmente qui e in "Scarface" trova la sua massima vetta, cio che lo consacrerà alla storia.

Passando al film: probabilmente troviamo uno dei noir più rappresentativi del periodo, gli anni 40, in cui il genere era decisamente abusato, infatti finì per esaurirsi relativamente presto. Il grande sonno ne è uno dei rappresentanti per eccellenza, per tutto:

- Partiamo dalla sceneggiatura: Probabilmente una delle migliori che abbia mai visto, presa dall'intreccio di due libri di una stessa serie, presenta un intreccio molto fitto, ma mai confusionale, uno dei punti deboli può essere l'incapacità dello spettatore di ricordarsi tutti i nomi che si presenteranno durante la visione, ma basta armarsi di concentrazione. Il racconto si basa sulla tipica struttura noir di quegli anni, un investigatore privato che dovrà scoprire un semplice ricatto, si ritrova in una questione molto più grande di lui, piena di doppigiochi, inganni, altri ricatti, e una buona dose di omicidi. Altro elemento caratteristico del genere è la presenza della femme fatale, e in questo caso stiamo parlando di una delle più celebri del tempo, una Lauren Bacall dallo sguardo magnetico, affascinante, elegante, e praticamente per tutto il film piena zeppa di mistero, il che la rende una vera e propria icona del genere, fra poco parlerò anche di Bogart, ma devo prepararmi perché non ho abbastanza aggettivi per elogiare un attorone del genere.
Discreta la presenza di colpi di scena all'interno del film, tutto ben calcolato, in maniera sobria, senza rendere il tutto irrealistico, il regista ci da pure il beneficio del dubbio, non si chiarisce mai totalmente la questione, nemmeno a film terminato, lo spettatore rimarrà sempre con piccole incertezze.
Un piccolo difetto del film è l'assenza di vere e proprie scene memorabili, parliamoci chiaro, in realtà tutto il film può essere considerato una scena memorabile, ma così facendo, non c'è una scena che si fa ricordare di più rispetto ad altre, anche se diversi omicidi e diverse sequenze per quanto ben realizzate, in qualunque altro film, sarebbero diventate vere e proprie scene cult.
Bogart, Bogart, che attore, maledettamente affascinante, interpreta un uomo di mezza età, pieno di malinconia, non che la caratterizzazione del suo personaggio sia così profonda, e nemmeno così originale, già nel noir queste figure erano state realizzate, e col tempo iniziavano a stereotiparsi sempre di più, ma qui Bogart fa un lavoro eccellente, il magnetismo dello sguardo, la sua presenza scenica, il suo carisma, sembrano come bucare lo schermo, riesce ad interpretare uno dei più completi antieroi noir, un classico uomo cresciuto nella giungla metropolitana, abituato ai complotti torbidi della città in cui vive, e probabilmente proprio per questo se la sa cavare perfettamente. In ogni caso, attore immenso.
Altra nota di merito va sicuramente ai dialoghi, sempre eccellenti, brillanti e spesso ironici, guardacaso gli scambi di battute più interessanti vedono come protagonisti Bogart e la Bacall, devo dire che anche il doppiaggio italiano in questo caso si è dimostrato valido e ben capace.

-L'ambientazione del film, come accade per molti noir, è un altro dei punti di forza, volendo essere sincero, perferisco l'ambientazione molto più opaca e quasi onirica di altri noir, come quelli di Fritz Lang, rispetto a questa, quella aveva un suo fascino estremo, la fotografia probabilmente era superiore. Qui siamo in un frangente opposto, Hawks lascia da parte l'onirico, le ombre esagerate di Lang e preferisce dedicarsi ad una rappresentazione della metropoli più realistica possibile, sempre col suo torbidume, sempre col suo fascino ammaliante, ma ben più cruda e reale.

-Stupenda la regia di Hawks, geniale per come riesce quasi a non farsi notare, movimenti di macchina ridotti al minimo indispensabile, pochissimi virtuosismi, Hawks riesce quasi a far credere allo spettatore di star vivendo la vicenda in prima persona, riesce a far immergere totalmente nella vicenda, complici anche un montaggio straordinario, che rende il film estremamente fluido e scorrevole (e a quei tempi non era una cosa molto comune) senza un attimo di respiro, una catena di eventi in successione, senza pausa. Incredibile l'uso della macchina da presa, soltanto un genio del genere poteva riuscirci, qualche anno dopo Welles realizzerà "L'infernale Quinlan" dove praticamente userà una concezione di regia totalmente opposta, piena di virtuosismi con la macchina da presa che si fa notare il più possibile, probabilmente questi due noir rappresentano i massimi picchi di due tipi di regia totalmente diversi all'interno del genere. Provate a notarla qui la macchina da presa, se ci riuscite!!

Un film come non ne fanno più, rappresentante di un genere come non ne fanno più. Gran Cult.

wallace'89  @  01/08/2015 21:34:20
   8½ / 10
Intricatissimo e implausibile, con personaggi che entrano ed escono dalla scena, ed una narrazione che procede per accumulo con tanta (troppa) carne sul fuoco creando una insostenibile e fitta tela di misteri che vengono risolti senza alcuna credibile inferenza logica (chi si lamenta dell'ultimo film di Anderson in effetti dovrebbe fare un ripasso dei capostipiti di genere). Eppure è tutto perfetto, un film mitico ch'è l'archetipo stesso del noir: febbricitante, subdolamente voluttuoso e perverso, come da manuale. Un universo eccitante di avventure e sventure che lambiscono sempre i territori dell'eros e thanatòs, travestendoli da puri elementi da narrativa e motore dell'azione in cui in effetti è il vestito stilistico ad eccitare l'immaginazione. Lo scambio di battute cool e fulminanti, la presenza statuaria (anche quando fisicamente il protagonista non lo è) ed iconica del detective eroe che non si scompone mai e la bella femme fatale di turno, il finale (spesso) ambiguo, nel segno del nero. Bogart al suo meglio, da spettatore ti fa sentire effettivamente come Woody Allen in Play it again Sam. Peccato per qualche concessione Hollywoodiana al romanticismo di troppo, dal divergente esito nel romanzo, così come il finale un po affrettato e meno significativo.

Goldust  @  22/04/2015 11:31:25
   8 / 10
Che Bogart sia il miglior Marlowe portato sullo schermo non ci piove e lo si capisce subito dalle prime scene del film: battuta sempre pronta, sguardo e fare da duro, fascino ambiguo. L'acerba Bacall non è alla sua altezza ma la chimica tra i due è innegabile; questo, il ritmo senza pause ed i dialoghi taglienti, costantemente ed impertinentemente sopra le righe, fanno di quest'opera un cult assoluto, messo meravigliosamente in immagini da un Hawks essenziale nella tecnica e giocoso nei confronti dello spettatore. Però che fatica seguire la sceneggiatura e tenere a mente tutti i nomi dei vari personaggi...

topsecret  @  31/01/2015 16:29:43
   8½ / 10
Il film parte subito in quarta e già dalle prime battute di Bogart si ha la netta percezione di avere a che fare con un prodotto eccellente.
Dialoghi taglienti, ironici e ficcanti come poche volte mi è capitato di sentire in un film, interpreti abili e carismatici, una regia lineare e abile, un ritmo degli eventi sempre in crescendo e una storia che tiene incollati al video, costruita ad arte per essere apprezzata e ricordata a lungo nel tempo.
Imprescindibile per i cultori del genere e per tutti quelli che amano il cinema in generale.

Federico  @  18/08/2014 09:09:11
   10 / 10
non saprei cosa aggiungere a quanto è già stato detto..

Il CINEMA.

GianniArshavin  @  21/07/2014 18:49:36
   7½ / 10
Classicone assoluto del cinema hollywoodiano e caposaldo del genere noir , diretto da Howard Hawks in una delle sue migliori prove e interpretato , fra gli altri , da due superstar come Humphrey Bogart e Lauren Bacall.
Tecnicamente eccelso , magistralmente recitato , scritto altrettanto bene e sapientemente diretto , "Il grande sonno" ha ispirato centinaia di pellicole successive. Il personaggio di Philip Marlowe è uno dei migliori mai realizzati nell'ambito dei noir/polizieschi sia per quanto riguarda il cinema che la letteratura , e qui è alla sua massima espressione grazie alla prestazione di Bogart.
Anche il finale è di diritto entrato nella storia , e non poteva essere altrimenti.
L'intreccio è ottimo ma forse a tratti troppo intricato , aspetto che ha un po penalizzato la mia visione. Comunque malgrado questo particolare "Il grande sonno" è un film da vedere almeno una volta.

Charlie Firpo  @  28/05/2014 09:18:08
   5½ / 10
Il grande sonno, mai titolo fu più azzeccato... a metà film ho schiacciato un pisolino, lo consiglio a chi soffre di insonnia potrebbe riuscire nel impresa di farvi dormire dove i medicinali hanno fallito.

Si parte subito in quarta in pratica l'inizio non esiste e grazie alla scenografia e ad alcuni buoni dialoghi le premesse ci sono e sembrano buone, peccato che poi in breve tempo il film diventi ultrapalloso, prolisso, monotono, trascinandosi a fatica fino alla fine, per gli interpreti che dire... Bogart definito da alcuni come il miglior attore di tutti i tempi in realtà non vale nemmeno una scarpa dei vari Nicholson, Pacino, De Niro, e questi sì che sono attori eclettici ! Bogart sembra più una sorta di Silvio Berlusconi nelle vesti di un investigatore, la Bacall è bravina e anche un pò bruttina se paragonata alle sventole odierne della categoria brave attrici tipo per intenderci la Theron.

In conclusione è un film che non mi ha lasciato nulla, molto meglio qualsiasi film di Stanlio e Olio di inizio 900.

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Paolo70  @  02/03/2014 23:24:12
   7½ / 10
Film articolato con un buon ritmo. Bravo Humphrey Bogart.

andreuzzo  @  10/01/2014 21:06:52
   10 / 10
Finalmente sono riuscito a vederlo...e ce ne ho messo d itempo :D

E' un capolavoro, ancora Humphrey Bogart fa vedere cosa era DAVVERO il cinema hollywoodiano prima che diventasse la PATACCATA che COPIA e RUBA agli altri film che è diventato oggi.
Superbo, i dialoghi sono fantastici, il CINEMA quando ancora la gente valeva qualcosa quando ancora il livello era tutt'altra cosa.
Se potesse vedere i film che escono oggi Humphrey Bogart si rivolterebbe nella tomba che vergogna.

Superbo sotto ogni punto di vista.

steven23  @  14/10/2013 18:12:14
   10 / 10
L'ho visto per la prima volta proprio ieri. E specifico che è la prima perchè credo che occorreranno altre due o tre visioni per sperare di comprendere al meglio tutti gli intrighi e le sfaccettature che presenta la vicenda. Malgrado questo, però, un voto posso sicuramente darlo... e che voto, non potrebbe essere altrimenti. Finisce dritto sul mio podio personale dei più grandi noir della storia del cinema insieme a Sunset Boulevard e La fiamma del peccato. La vicenda è un qualcosa di impensabile, si apre con un caso all'apparenza semplice per poi diramarsi in ogni direzione tra complotti, omicidi, ricatti, seduzioni e molto altro. E' sufficiente dire che l'apparenza qui non corrisponde mai alla realtà.
In mezzo a tutto questo si muove Philip Marlowe, detective privato interpretato da un Bogart praticamente esagerato. Tra i suoi film fin'ora visti l'unico che vanta una performance paragonabile a questa è Casablanca anche se, forse, qui siamo addirittura al di sopra. A fargli da spalla svariati personaggi, tutti ambigui e difficili da inquadrare. Ovviamente una menzione particolare va alla Bacall, spalla superba qui alla sua migliore interpretazione (e su questo, invece, ho pochi dubbi): tra i due c'è intesa, c'è magnetismo, c'è persino quel volersi respingere quasi forzatamente che li rende irresistibili.
Ci sarebbe molto altro da dire, ma credo che due soli punti basteranno. Primo, la regia di Hawks. Capita raramente di utilizzare l'aggettivo "perfetta" ma qui credo sia il caso; la reputo perfetta semplicemente perchè non si vede, tanto da far fatica a credere che si stia assistendo a un film. Si ha la sensazione di stare assistendo a uno spaccato di vita reale dove noi siamo al centro della vicenda: inquadrature essenziali così come le battute, pochi movimenti della macchina da presa e atmosfera incredibile.
Il secondo punto riguarda invece il finale, dove lo stesso Bogart regala il picco della sua interpretazione quando

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER.
Ecco, la sola scena finale arriverebbe quasi a giustificare il mio voto. Se poi ci aggiungiamo tutto il resto beh, non posso che confermare il massimo!

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Ultima risposta 14/02/2014 18.26.24
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brightstar-  @  10/08/2013 17:00:30
   9½ / 10
Non si può pensare di avvicinarsi al Grande Sonno con la speranza di seguire con coscienza spazio temporale gli eventi. Mettetevela via, ci vogliono come minimo 4 visioni per far capo all'intrigo che caratterizza la storia.
Ma c'è un aspetto interessante nella vicenda: ad un certo punto ci si rende conto che il tentativo iniziale di seguire razionalmente le indagini di Marlowe si è rivelato del tutto vano (tra cadaveri che compaiono e scompaiono, personaggi che mai si vedono sullo schermo, ma attorno ai quali ruota tutta la storia...) e si viene progressivamente rapiti dal magnetismo dei protagonisti. Ed ecco che abbiamo già dimenticato di non aver capito quasi nulla dell'intreccio su cui si basa tutta la vicenda, tanto siamo catturati da ciò che sta attorno al bandolo della matassa.
Un Bogart in stato di grazia (ancora più affascinante che in Casablanca) e la sua conturbante compagna danno vita, non solo alla migliore trasposizione cinematografica del romanzo di Chandler, ma ad uno dei film più belli della storia del cinema.

super-@  @  16/07/2013 13:06:21
   10 / 10
Humphrey Bogart e Lauren Bacall nella loro migliore interpretazione assieme.
Si cimentano nel noir che ha fatto la storia del cinema. Imperdibile per tutti i cinefili.

DogDayAfternoon  @  15/06/2013 20:04:24
   7 / 10
Un grandissimo personaggio questo Marlowe, tra i più affascinanti del cinema con la sua charme; una straordinaria gatta morta questa Carmen, da legare perché non ne combini una di nuova. Le premesse per il capolavoro ci sono tutte, a partire dai due attori che interpretano gli straordinari personaggi di cui sopra. Il problema sta nella vicenda in sé, davvero troppo complicata con nomi senza volto sparati a raffica sin dall'inizio che molto spesso mandano in confusione chi guarda il film..perché per il resto è davvero un ottimo lavoro, con dei dialoghi molto originali e pungenti per l'epoca e una storia che (confusione a parte) coinvolge; peccato davvero, con una trama un po' più semplice o qualche personaggio in meno sarebbe stato molto migliore. Da rivedere anche alcune scene in cui i cazzòtti sono molto poco realistici.

-abc-  @  03/06/2013 22:43:00
   10 / 10
Poco importa se la trama è parecchio intricata, quando ammiri Bogart e la Bacall all'opera tutto il resto passa in secondo piano. Straordinario noir!

_dna-_-  @  30/05/2013 21:18:47
   9½ / 10
Uno dei migliori film noir mai realizzati. Ammetto di aver dovuto vederlo due volte per capire bene l'intreccio, ma in entrambi i casi il fascino della storia e dei personaggi, ma completamente catturata. Imperdibile esempio di ottimo cinema.

bm_91  @  20/03/2013 14:33:31
   9½ / 10
Bogart-Bacall....e ho detto tutto!

Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  08/01/2013 19:39:45
   9½ / 10
Insuperabile saggio di tensione narrativa sorretto dalla regia "classica e modernissima" di Hawks, autore insuperato nell'architettare un impianto visivo invisibile dove ogni stacco di montaggio arriva con una precisione matematica. A tale realismo si contrappone una trama così complessa da essere quasi incomprensibile, da molti (per carità anche giustamente) criticata, ma che è alla base del fascino e della riuscita del film.

Martellati da un'azione continua, fitta di dialoghi magistrali che giocano con tutti gli stereotipi del noir: il detective scaltro e solitario (il sempre insuperabile Bogart), una femme fatale e un'insolita (per il genere e per l'epoca) Lolita impersonata dalla splendida Martha Vickers. Ogni snodo narrativo stordisce e scardina certezze, ogni personaggio è sospettato e l'incoerenza e complessità degli eventi ci regala un film di suggestione, di sequenze memorabili alternate ad altre più sfuggenti, dove tutti sembrano compartecipare alla catena di morti.

Come nei decenni successivi accadrà a certi lavori di Michael Cimino e Michael Mann, la coerenza non è un problema, ciò che conta è la galleria di personaggi disperati o soli, dagli incontrollati impulsi e passioni. L'amore può consolare, ma a quale prezzo morale?

La quintessenza del noir. Imprescindibile e consigliatissimo e che merita più di una visione per mettere insieme tutti i tasselli del puzzle.

Testu  @  23/08/2012 09:57:20
   7 / 10
Non è male ma nemmeno un capolavoro. Gli attori sono contenuti ma espressivi, le donne però si rassomigliano e una di loro dopo molti casini, compare troppo poco. Bogart è molto adatto alla parte e Marlowe ha un'ironia valida, ma alcuni dialoghi sono da dimenticare e quando il detective snocciola velocemente risposte il personaggio non rende, anche se la lunghezza può essere in parte un limite di localizzazione. Marlowe non accompagna dolcemente lo spettatore nei suoi ragionamenti, mette in tavola le conclusioni e tra nomi e cambi di scena ho fatto anche io fatica a seguire la vicenda e dove soprattutto volesse continuare ad incamminarsi. Le morti, a parte il veleno, mi son parse evitabili e insieme alle collutazioni sono rese in un modo che bisogna necessariamente contestualizzare. Mai vista però tanta ********ggine sfacciata in un vecchio film, la cosa mi ha divertito, ma francamente si potevano eliminare una decina di minuti atti solo a rendere la "suola" un casanova, limitandosi ai più classici dialoghi punzecchianti attinenti solo alla trama principale. Finale così così.

Molto hollywoodiano, ma non lo definirei un must.

IL N°1  @  29/05/2012 00:13:58
   7 / 10
Noir storico di Hawks, ottima la regia, un Bogard in grande spolvero interpetra uno stratosferico Marlowe.
Ottimo sotto quasi tutti i punti di vista nonostante l' età.
Il problema è la trama che ha un difetto non trascurabile dato dalla complessità a volte fine a se stessa, ci sono poi alcuni personaggi secondari poco funzionali, questo rende il tutto un po pesante ed è facile perdersi e/o annoiarsi...

gemellino86  @  06/05/2012 22:49:04
   10 / 10
C'è poco da dire su questo grande capolavoro. Regia impeccabile e attori perfetti in una cornice elegante e fastosa. Imperdibile.

Oskarsson88  @  18/04/2012 21:26:46
   8½ / 10
Bogart è fenomenale anche se la trama è talmente intricata e faticosa che in parte si arranca a capire chi e perchè sta finendo nei guai o è ricercato e questo è un po' un peccato..probabilmente più visioni aiuterebbero a chiarificare le varie vicende. resto però un signor noir con delle signori interpretazini, su tutti il già citato mitico Bogart con quelle sue frecciatine da duro e quella sfrontatezza che mi fanno impazzire...un idolo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  17/04/2012 22:45:37
   7½ / 10
Atmosfere imprescindibili per un noir storico di Hawks.
Da vedere almeno due volte però, per la fitta rete di dialoghi, avvenimenti, personaggi e la trama che definire complessa è poco.
Ciononostante proprio per questo il mio voto si ferma qui; se da un lato tutto è vicino alla perfezione per quanto riguarda regia, interpretazioni, fotografia, location... la trama mi ha stordito. Avevo anche letto il romanzo e mi aspettavo che gli accenni alla pornografia sarebbero stati o eliminati o trattati in maniera soffusa. Purtroppo anche i classici del passato hanno dei limiti non per colpa loro.

Ah: Bogart è un mito. Io vorrei sempre essere lui quando vedo un suo film, eppure so anche di essere minimo minimo cento passi indietro per battute fulminanti, smorfia perenne e naturalezza.

gianni1969  @  19/03/2012 14:07:11
   10 / 10
il miglior noir di sempre insieme al "mistero del falco" e "la fiamma del peccato". un bogard mostruoso interpetra il miglior marlowe mai visto,con quell'aria sconsolata e il mitico impermeabile sgualcito. la trama e' assolutamente perfetta,e attenzione,molto complessa(io l'ho visto 4 volte,e ad ogni visione annovero nuovi dettagli,un gran pregio). atmosfera sporca,piena di complotti,molto affascinante;dialoghi da urlo considerando l'eta',insomma un noir perfetto. il commento che mi precede annuncia l'entrata dell'opera nella top1,personalmente e' nella mia top20 e cmq ritengo piu' attendibile la top di filmscoop rispetto a quella di imdb.

Gabo Viola  @  18/03/2012 19:41:54
   10 / 10
Noir noir noir...uno dei migliori. Humphey sai che ti amo?

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Aloisius  @  10/07/2011 04:59:29
   9½ / 10
Uno dei più grandi noir della storia.
Figlio de "Il mistero del falco", potrei dire che ne è quasi una continuazione, non tanto per trama e personaggi quanto per tecnica narrativa: abbiamo un mistero che si va complicando ancor di più man mano che la storia avanza fino ai colpi di scena finali che sciogliono il climax che si va a creare e che tiene gli spettatori incollati alla sedia.
Bogart da un'altra prova straordinaria di sè, così come la regia di Hawks.
Come ne "Il mistero del falco" anche in questa pellicola la trama in alcuni punti è piuttosto complicata, con l'aggiunta qui di qualche personaggio di troppo che rende un po' pesante il tutto.

7219415  @  10/05/2011 00:27:08
   9½ / 10
Grandissimo Noir di Hawks. Bogart superbo. Imperdibile

guidox  @  20/03/2011 15:44:37
   8 / 10
ritmo serratissimo, dialoghi meravigliosi, atmosfera incredibile, regia perfetta, interpreti principali strepitosi, per un film assolutamente imperdibile.
è il noir per eccellenza; l'unico difetto non trascurabile, è che la trama è talmente ingarbugliata che si rischia di perdercisi dentro e questo avviene anche abbastanza inspiegabilmente, visto che non tutti i personaggi di contorno (specialmente fra i "cattivi") sono poi così funzionali, non aggiungendo altro che una confusione fine a se stessa.
resta un film imperdibile, da vedere e soprattutto da rivedere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  01/11/2010 23:11:37
   10 / 10
La carne al fuoco era davvero tanta.
Il soggetto di Chandler era piuttosto complesso da realizzare ma il lavoro è eccellente.
La sceneggiatura di William Faulkner, Leigh Brackett e Jules Furthman è pazzesca. Dipinge un Marlowe ironico e graffiante in un contesto torbido e corrotto.
Hawks è un grande. Bogart e la splendida Becall superbi.
Un'opera perfetta che potrebbe risultar difficile ad uno spettatore di primo pelo, causa l'intricata trama. Ma il fascino e il magnetismo del film catturano l'attenzione e garantiscono la possibilità di seguire bene lo svolgimento della vicenda.
Per chi ha letto lo splendido libro di Chandler non ci saranno problemi di sorta, visto la fedeltà con lo scritto.
Capolavoro senza tempo.

Sig. Chisciano  @  18/05/2010 17:38:46
   9 / 10
Tutto funziona al meglio, si parte da una gran sceneggiatura a cui basta aggiungere la direzione di Hawks e le interpretazioni di Bogart e la bella Lauren Bacall

Nutless  @  18/09/2009 18:05:05
   9½ / 10
Un genio dietro la macchina da presa, un mito davanti.
La trasposizione del romanzo di Chandler è buona, non straordinaria, ma il film è davvero imperdibile. Il ritmo, le inquadrature, il talento di Hawks e la faccia di Bogey rendono "The big sleep" indimenticabile e costruiscono un Marlowe cinematografico insuperato e insuperabile (anche se Elliott Gould in "The long goodbye" merita quantomeno una citazione...).
La bellezza della Bacall e della Vickers è la ciliegina sulla torta.
Grandissimo cinema!

Dr.Orgasmatron  @  14/09/2009 01:19:04
   10 / 10
Il Bogart che preferisco, i dialoghi che prediligo in un noir. Lo avrò visto minimo venti volte, non stanca mai. Un caposaldo del genere, un grande classico che non morirà mai

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  09/09/2009 13:15:35
   7½ / 10
Uno dei noir piu' famosi di tutti i tempi e come per "scarface"(non so se è giusto metterlo nello stesso genere) la firma è di Howard Hawks...un genio del cinema!Non ho ancora visto un suo film che non sia almeno distinto!
"Il grande sonno" non ha solo pregi,pero'!
La trama è troppo complicata e difficile da seguire,troppi personaggi,troppi cattivi,facile perdersi e annoiarsi e leggendo la recensione su questo sito ho capito che nemmeno il regista era convinto degli sviluppi della storia!
Sono di piu' i pregi sicuramente:Regia magistrale,interpretazioni ottime e sceneggiatura scoppiettante piena di allusioni davvero coraggiose per l'epoca del film!
le tantissime battute sdrammatizzano tutto cio che di negativo accade...
da vedere,ma almeno due volte...

edmond90  @  27/07/2009 16:03:05
   9½ / 10
Bogart grande protagonista e la splendida Bacall degna di lui.

Invia una mail all'autore del commento marcocorsi  @  18/07/2009 13:53:10
   10 / 10
Rifacendomi al commento rilasciato all'Infernale Quinlan, Il grande sonno è uno degli altri due film che per me compongono il podio del cinema noir. Credo che ci siano i dialoghi più entusiasmanti di sempre, tutti con protagonista un Humphrey Bogart in una forma straordinaria. Intreccio bellissimo, atmosfere da noir, finale da applauso. Tutta una serie di ingredienti che rendono il film di Hawks un capolavoro senza tempo

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  20/06/2009 16:55:25
   10 / 10
Uno dei noir per eccellenza, un'indagine nel sottobosco torbido di Los Angeles. Hawks padroneggia con maestria la struttura narrativa molto intricata del romanzo di Chandler, la sceneggiatura è un gioiello nei dialoghi che raggiungono il vertice quando sono in scena Bogart e la Bacall, ulteriore conferma della loro perfetta alchimia sullo schermo, e non solo. Per chiunque voglia conoscere il genere noir questo titolo è irrinunciabile.

polbot  @  02/06/2009 15:47:16
   8½ / 10
Ottimo noir, spiccano i dialoghi in un intrigo.. INCOMPRENSIBILE !!! Non provate nemmeno a capirlo! Bogart e Bacall divini!

Sepultura  @  17/05/2009 02:55:40
   10 / 10
La summa del noir perfetto: trama, regia, interpreti, dialoghi e finale da urlo. L'accoppiata Bogart-Bacall è una sicurezza

Bogart59  @  07/05/2009 01:55:09
   10 / 10
Quante volte l'ho visto...quante volte lo rivedrò...Questo amici è super super super cinema d'autore

85sarina  @  10/03/2009 23:53:17
   10 / 10
dialoghi strepitosi, una fotografia che non ha eguali..e che dire della coppia d'oro di bogart-bacall? trasudano desiderio e passione a go-go! 10!

heartbreaker  @  05/03/2009 22:40:30
   8 / 10
Un noir davvero di ottima fattura, con una ottima prestazione di Humphrey Bogart circondato da fantastiche donne e sempre con la battuta in bocca. Tutto il film gira naturalmente attorno al suo carismatico protagonista. La trama è invece spesso troppo confusionaria e alcuni punti devono essere necessariamente metabolizzati.

Nonostante tutto siamo davanti a un noir davvero interessante, con tantissime battute fulminanti che non fanno altro che aumantare il fascino e l'indiscusso carismo di Bogart, attore-simbolo di un cinema che, ahimè, non esiste più.

paolino77  @  07/02/2009 12:44:33
   10 / 10
Concordo in tutto con Granf che mi precede, ma tra i più grandi capolavori del noir aggiungerei al pari di quelli già citati anche "La fiamma del peccato". La summa del cinema noir è qui

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Granf  @  30/01/2009 14:26:57
   10 / 10
Immenso capolavoro di Howard Hawks. Probabilmente, insieme a "Il mistero del falco" il più grande noir della storia del cinema. Indimenticabile il personaggio di Marlowe interpretato con stile ed eleganza dall'immenso Humphrey Bogart, che si destreggia tra femme fatale, doppi giochi, colpi di scena e omicidi. Secondo me è il film con i più bei dialoghi di sempre.

"Ti rendi conto dei pericoli a cui vai incontro?"

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Ultima risposta 30/01/2009 14.46.45
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Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  27/01/2009 12:28:42
   8½ / 10
Rutilante noir firmato da Hawks... che si affida completamente ad un immenso Bogart, costruendo il film tutto attorno al suo personaggio. E come nel più classico dei film porno, gli ronzano attorno solo splendide donzelle, tutte pronte sciogliersi come un gelato al sole al primo ammiccamento del grande Humphrey...
Marlowe ci conduce in viaggio nelle atmosfere torbide e decadenti della Los Angeles anni 40, in un susseguirsi continuo di colpi di scena (forse anche troppi) e di delitti efferati . Non sempre la trama scorre fluida e in alcuni punti sembra quasi aggrovigliarsi su stessa, ma il film rimane un capolavoro del suo genere con dialoghi che rimarranno nella storia del cinema

fragolina51  @  26/01/2009 01:38:51
   10 / 10
Vederlo e rivederlo senza mai stancarsene. Capolavoro immenso del noir con un Bogart strabiliante. Dialoghi strepitosi

Touch of Evil  @  25/01/2009 18:49:07
   10 / 10
Tutti gli ingredienti del grande noir....Bogart-Bacall super come sempre...Hawks eccellente....finale entusiasmante.....il TOP

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  19/01/2009 14:42:43
   8½ / 10
Il Noir dei Noir! Bellissimo film di Hawks che sottolinia l'immensa bravura di Bogart nel cimentarsi nel durissimo personaggio dell'investigatore privato. Tutte le componenti sono al loro posto, pieno di dinamicità sotterfugi e sparatorie "il grande sonno" è uno dei film che rappresenta il genere in quegli anni e che molti hanno tentato di copiare senza troppo successo. Molto veloce però nelle sequenze che quasi non arrivi a capire bene la storia, ma poi pian piano si rilassa nel finale e lo comprendi a pieno. Il punto forte sono i discorsi. Eccelsi e ironici davvero.

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Ultima risposta 23/01/2009 13.56.05
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Dan of the KOB  @  08/09/2008 23:29:04
   9½ / 10
Il miglior noir della storia del cinema!
D'altronde gli ingredienti ci sono tutti! Un regista che ha dato vita ad un cinema virtuoso e di classe, un attore fantastico che con la sola mimica facciale riesce a reggere una scena e un soggetto e una sceneggiatura migliori di quanto non sia il romanzo stesso!
Tanto di cappello all'accoppiata Hawks & Bogart, opere di questo genere se ne fanno ogni 50 anni se tutto va bene...

Invia una mail all'autore del commento wega  @  06/08/2008 15:29:05
   9½ / 10
Veramente un gran film.

popoviasproni  @  31/03/2008 20:42:07
   8½ / 10
Spumeggiante noir dalle brillanti battute con un Bogart magnetico ed esilarante.

xxxgabryxxx0840  @  05/03/2008 01:20:54
   9½ / 10
Mamma mia che film superlativo!!! Howks sfiora la perfezione.
L'interpretazione di Bogart è sensazionale

Vegetable man  @  22/01/2008 01:03:42
   7½ / 10
La sceneggiatura deve i suoi momenti brillanti esclusivamente al libro: infatti i dialoghi sono tanto migliori quanto sono più fedelmente ricopiati dal romanzo di Chandler...devo dire però che Bogart è strepitoso. Meno convincenti le prove degli altri attori, quasi a disagio davanti al gigioneggio di Boogie.
La trama 'compressa' è comunque troppo complessa per la trasposizione cinematografica, ed ogni tanto ci si perde nella consequenzialità logica degli eventi.
In generale, è il film più riuscito sul personaggio di Marlowe. Forse ne accentua troppo la posa da duro, tralasciando le venature malinconiche, ma la resa dell'atmosfera da noir è davvero notevole.

phemt  @  23/11/2007 14:05:23
   9 / 10
Splendido noir firmato Hawks… Eccellente il plot alla base del film, superbi e geniali i dialoghi, ottimo il cast… Uno di quei capolavori immortali del cinema!

Crimson  @  18/11/2007 21:46:01
   9 / 10
Questo film è stupendo, sceneggiato in maniera superba, con un finale leggendario (in termini di genialità, restando nel genere, lo trovo secondo solo a quello di 'le doulos').
Interpreti eccezionali (specie la coppia Bogart-Bacall)e dialoghi veloci e originali, che colpiscono ancora oggi. Molte le allusioni sessuali, e un protagonista (Bogart) di cui colpisce la perseveranza unita ai propositi umani: mosca bianca in una vicenda turpe e di degrado morale.

addicted  @  31/10/2007 15:41:41
   9 / 10
Perfetto adattamento cinematografico di un romanzo di Chandler.
Se amate Marlowe non vi deluderà.
Battute folgoranti e atmosfere gustosamente noir.
Un classico.
Lauren Bacall è bella da morire, Bogart "duro" quanto basta.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  02/10/2007 14:30:20
   9½ / 10
Marlowe eroe moderno entrato nell'immaginario collettivo della gente. recentemente leggendo la postfazione di una serie di racconti noir di Cornell Woolrich si parlava del noir come un genere di sfogo e sogno per le persone, un genere che si pose come al tempo si pose la narrativa cortese. Marlowe (chissà se c'è un riferimento al Faust?) è un archetipo, è un personaggio molto studiato, ma la sua fortuna è Humprey Bogart, è il genio di questo grandissimo attore che gli ha dato un impronta così magica e indimenticabile. è inutile spendere parole sulla regia di Hawks, veramente superba, quindi sofffermiamoci ancora sulla figura di Marlowe, una specie di super-uomo "umanizzato". interessante vedere la sua alta moralità in contrasto con il suo cinismo, quest'ultimo in contrapposizione all'amore per una bella e intelligente ragazza, la sua è una dimensione angelica, egli sembra conoscere la soluzione degli enigmi cui va incontro, ma va avanti perchè interessato all'Umanità delle persone, ma anche alla scoperta delle loro debolezze e delle loro sozzure. sembra un cinico disinteressato, ma è fortemente critico, deluso e indignato per tutta la sordida attività del perbenismo americano, questo si constaterà soprattutto verso la fine dopo la morte di Henry Jones.

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  @  02/04/2007 00:11:43
   10 / 10
Uno dei massimi capolavori del noir.
Humphrey Bogart crea un Marlowe affascinante, sardonico e sdrucito nel proprio impermeabile, col suo sguardo malinconico ma acuto, fiero ma generoso. A far da sfondo, un'atmosfera percorsa da un brivido di carnalità e voluttuosità, di desiderio e peccato, che rischia di annebbiare la vista e far perdere la ragione.
Dialoghi brillanti ed assolutamente geniali, gemme incastonate in una sceneggiatura ad orologeria ui ha collaborato anche Faulkner: c'èanche la sua firma in uno dei più grandi classici di tutti i tempi.

Gruppo REDAZIONE Cagliostro  @  18/03/2007 16:52:52
   10 / 10
Superba trasposizione dell'omonimo romanzo di Raymond Chandler.
L'eccellente sceneggiatura, scritta a sei mani da William Faulkner, Leigh Brackett e Jules Furthman, ha regalato alcuni dei dialoghi più memorabili della storia del cinema.
Il Grande Sonno è un capolavoro del noir, con atmosfere cupe, torbide, morbose e sottilmente seducenti. Uno spaccato di un'umanità in bilico fra il complotto e la perdizione, fra il fascino sottile del peccato e la speranza di redenzione.
Bogart (benché Chandler abbia sempre dichiarato che avrebbe tanto amato che fosse Cary Grant ad interpretare il detective da lui creato) ci regala la più memorabile incarnazione di Philip Marlowe, uomo disincantato che vive la scissione del proprio io, combattuto fra il suo idealismo e quella realtà amorale, squallidamente cinica e crudele, che deve affrontare giorno per giorno. La dicotomia fra il male di vivere e il riposo della morte.
La regia di Howard Hawks è impeccabile e di una modernità impressionante. Regia sempre imitata e mai uguagliata.
Un film di gran classe che ha fatto scuola.
Un capolavoro intramontabile.

ds1hm  @  27/02/2007 15:22:54
   8 / 10
tutto perfetto, dalla trama ai ritmi, dalla complessità della storia ma anche alla sua facile visione. c'è solo una cosa che proprio non sopporto: l'interpretazione di Bogart, quelle battutine ironiche che non stanno nè in cielo e nè in terra ma che personalmente vanno ad offuscare la solennità di un film, ovvero di un grande film.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  29/01/2007 11:37:24
   9 / 10
Una trama complicatissima ed ingarbugliata, non a caso l''adattamento del romanzo di Chandler per il cinema è stato realizzato da Faulkner!
Probabilmente il più bel noir della storia del cinema.
I protagonisti sono perfetti, un affascinante ed ironico Bogart padroneggia la scena come pochi altri, e grazie al suo occhi languido ed alle sue battute sagaci riesce a sedurre ogni spettatore così come ogni donna che nel film si imbatte in Marlowe! Forma una bellissima coppia con la misteriosa ed intensa L. Bacall.
Una pietra miliare del cinema, assolutamente da vedere!

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  16/01/2007 00:14:33
   10 / 10
E' la seconda volta che vedo questo capolavoro ed è già uno dei miei film preferiti. Siamo proprio sicuri che Hawks fosse un umano e non un alieno? Insomma, a me pare proprio che i suoi film rasentino realmente la perfezione in tutto e per tutto. Ad una straordinaria tecnica registica, si accosta un'altrettanto invidiabile capacità narrativa in grado di rendere "Il grande sonno" uno dei migliori film mai visti. In effetti la trama, che è tanto ricca di nomi e di eventi, non annoia mai: se da un lato lo spettatore è assolutamente coinvolto dall'incidere della vicenda, dall'altro riuscirà anche a "divertirsi", poiché la pellicola è infarcita di momenti piuttosto umoristici (quasi tendenti alla commedia).
Per quanto concerne i personaggi protagonisti, sono ravvisabili un po' tutte le peculiarità del noir: Marlowe non è il solito eroe americano; egli è piuttosto (come già scritto nel commento di "Blade Runner"), un personaggio che cerca di far chiarezza a se stesso. Più che indagare per gli altri, egli indaga per se stesso: il suo è un processo di integrazione, al termine del quale, egli avrà fatto chiarezza su tutto, a partire dall'indagine fino ad arrivare alle sue questioni sentimentali. Anche la Bacall risulta essere un personaggio di un certo spessore: la sua perenne ambiguità, il suo perpetuo "mescolare le carte" e il suo ammaliante fascino non potranno non far perdere la testa allo spettatore. Ai due protagonisti, si vanno poi ad affiancare una serie di co-primari, più o meno subdoli che confermano il degradato ambiente che Hawks ci aveva fatto intuire già dalle prime scene: Bogart non è un uomo onesto; egli è piuttosto "un angelo con la faccia sporca" (sempre per citare un suo film), che però è circondato da facce ben più sudice della sua.
Manca, a differenza di molti neri, la solita voce fuori campo ma direi proprio che non fa nessuna differenza. Il bianco e nero è tra i migliori mai visti; peccato che tra gli ultimi noir prodotti, ben pochi siano girati in questa maniera. Sinceramente avrei visto ancora meglio “Mulholland drive” in b/n (magari, con l’aggiunta del colore in qualche particolare, un po’ come in “Sin City”).
Immagino che sia impossibile trovare qualcuno a cui non possa piacere il film e quindi lo consiglio indistintamente a tutti. Guardatelo e sciacquatevi gli occhi alla comparsa della scritta "The end".

5 risposte al commento
Ultima risposta 04/08/2008 20.56.08
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The Monia 84  @  29/12/2006 15:56:45
   9½ / 10
Forse il miglior noir mai realizzato nella storia del cinema.
La vicenda è tratta da un racconto di Raymond Chandler e vede in azione il detective Philip Marlowe (un curioso misto tra azione, riflessione, scetticismo ed umanità) alle prese con un'intricatissima storia (doppi giochi, tentativi di copertura, depistaggi, brutali omicidi), condita con una salsa mista di humour, squallore, amore, erotismo e suspence. H. Bogart mette la propria recitazione monolitica ma fortemente espressiva (il personaggio "osservatore", ma allo stesso tempo parte della storia che racconta) al servizio di una delle più grandi icone della storia del cinema.
Dall'autore di Scarface (il più grande gangster movie mai realizzato prima del Padrino).

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento stefano76  @  08/12/2006 22:53:06
   8½ / 10
Film entrato nella leggenda, rappresenta uno dei capostipiti del genere noir americano insieme a "La fiamma del peccato" e "Il falcone maltese". Film icona delle storie di detective, con un Bogart in forma strepitosa che interpreta un personaggio indimenticabile, che riesce sempre a tirare fuori dai guai gli altri e se stesso. Dialoghi serrati e veloci, velati spesso da una gradevole ironia, interpretazioni di buon livello, regia e fotografia impeccabili, il film difetta forse nella sceneggiatura, a volte eccessivamente complicata e non facilissima da seguire: una seconda visione aiuta.

Da antologia la battuta conclusiva del film:

-"Hai qualcosa che non va?"
-"Nulla che tu non possa sistemare".

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  16/11/2006 02:36:53
   10 / 10
Ragazzi, ho l'impressione anch'io di aver visto l'essenza stessa del noir, il suo affascinante mix di morte, lussuria, solitudine di anime disperate che nascondono le lacrime sotto la pioggia incessante di una squallida città. Tutto questo dietro lo sguardo di un Humprey Bogart nella parte del detective Marlove, professionista del mestiere che sà che i pericoli più grandi si nascondono dietro la bellezza assassina di ammalianti dark lady come Lauren Bacall, algida e sensuale come nessun'altra attrice dell'epoca d'oro di Hollywood. Dialoghi memorabili:

- Detective Marlove, lei è piuttosto audace
- Non così tanto, visto che sto lasciando proprio in questo momento la sua camera

Assolutamente da vedere, un capolavoro del noir.

P.S.: Black Dahlia....tse! Alcuni registi a volte dovrebbero dare una ripassatina indietro prima di addentrarsi in certi immaginari così potenti.

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Ultima risposta 16/11/2006 11.34.27
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Gruppo REDAZIONE K.S.T.D.E.D.  @  28/10/2006 01:01:58
   10 / 10
Tutto è perfetto.. le atmosfere, gli ambienti, le interpretazioni, i dialoghi…
Un’unica pellicola, una sola, per racchiudere in se tutto il fascino del poliziesco/noir anni ‘40, tutto quanto di più bello abbia questo genere.

Dick  @  17/06/2006 01:11:42
   8½ / 10
Film dalla trama un pò troppo controversa, ma che comunque non ne viene alla fine inficiato e che si lascia guardare risultando comunque godibile e riuscito.

Invia una mail all'autore del commento dylan181  @  02/04/2006 22:05:14
   10 / 10
Ho comprato il dvd in Norvegia. parlato inglese con sottotitoli in italiano, un film stupendo con la super coppia Bogart-Bacall. Non si può dare meno di dieci ad un film come questo. Imperdibile !!
Personalmente ho un debole per i film in bianco e nero.

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