incubi notturni regia di Basil Dearden, Charles Crichton, Alberto Cavalcanti, Robert Hamer Gran Bretagna 1945
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incubi notturni (1945)

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locandina del film INCUBI NOTTURNI

Titolo Originale: DEAD OF NIGHT

RegiaBasil Dearden, Charles Crichton, Alberto Cavalcanti, Robert Hamer

InterpretiMervyn Johns, Roland Culver, Mary Merrall, Googie Withers, Michael Redgrave

Durata: h 1.42
NazionalitàGran Bretagna 1945
Generehorror
Al cinema nel Giugno 1945

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Trama del film Incubi notturni

Un architetto arriva in una casa di campagna che deve ammodernare e ha la sensazione di averla già vista in un incubo ricorrente di cui ha dimenticato il finale. All'ora del tè cinque degli ospiti raccontano esperienze soprannaturali. Verso il tramonto, rimasto solo con lo psicanalista Van Straaten, l'architetto tenta di strangolarlo. È il finale tremendo di un sogno dal quale si sveglia. Ma una telefonata lo convoca in una casa di campagna: è la stessa del sogno, e vi ritrova le medesime persone.

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Voto Visitatori:   7,68 / 10 (19 voti)7,68Grafico
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Voti e commenti su Incubi notturni, 19 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  15/01/2020 00:09:08
   6½ / 10
Uno stile di film ripreso centinaia di volte in futuro, in particolare per il genere horror, ma questo "incubi notturni" è considerato il capostipite di tale genere e per questo va' comunque sottolineato.
La trama principale, molto suggestiva, racchiude 5 storie piu' o meno riuscite. Un episodio comico come quello di Crichton e l'episodio piu' tetro e meglio riuscito, quello con la marionetta protagonista.
Gli altri risultano piuttosto dimenticabili ma non pessimi.

topsecret  @  13/08/2019 14:34:12
   6 / 10
Abbastanza intrigante per come inizia, poi diventa un po' stopposo nello sviluppo, alternando episodi discreti con altri decisamente fiacchi e deboli.
Cast in buona evidenza, regia limpida ma ritmo zoppicante.
Si guarda, lo si apprezza quanto basta per una sufficienza piena, ma lo si dimentica piuttosto velocemente.
E da qui a definirlo un horror ce ne passa...

dagon  @  01/01/2018 20:16:05
   7½ / 10
Super classicone, precursore dei film in stile "le 5 chiavi del terrore " e simili. Ha il fascino delle pellicole vecchie (o della serie originale di "ai confini della realtà"), e, anche se per gli standard odierni può fare un po' sorridere, è un film anche di una certa classe, nel genere. L'episodio dello specchio e del ventriloquo superano abbondantemente il resto.

alex94  @  29/06/2016 13:30:53
   7½ / 10
Altra gran bella pellicola horror degli anni 40,una delle prime pellicole di questo genere ad episodi,oltre che una delle più riuscite di sempre.
I primi due episodi non sono particolarmente originali,simpatici certo ma a parte una buona atmosfera da ghost story non lasciano molto,risultano un po troppo prevedibili,molto più convincente ed interessante invece il terzo,una specie di dramma-horror che nonostante per forza di cose non riesca a spaventare merita di essere ricordato in quanto è stato uno dei primi a trattare un argomento che troverà molto fortuna nel cinema degli anni successivi.
Piuttosto fuori luogo il quarto episodio,quasi una parodia...
E arriviamo all'ultimo e miglior episodio dell'antologia,l'episodio che è stato precursore di una figura che ha avuto molto successo nel cinema dell'orrore,e cioè il burattino assassino.....ne viene fuori un segmento alquanto inquietante,in grado di regalare allo spettatore un finale assolutamente da brividi.
Di ottimo livello anche l'episodio di contorno,piuttosto originale per l'epoca.
Assolutamente consigliato all'amante del genere,un pezzo della storia del cinema (horror).

Fede67  @  10/03/2016 17:58:58
   8½ / 10
Il capostipite assoluto degli horror gotici, copiato e imitato da molti registi a venire; sceneggiatura geniale, un pò debole l'episodio del golf, inarrivabili quelli dello specchio e soprattutto del ventriloquo

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  24/12/2014 18:18:53
   7½ / 10
Film divenuto un classico del genere horror. Buon mix di orrore, humour e fantastico, un caposaldo del gotico inglese, più volte imitato. Bellissimo il finale.

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  25/12/2013 16:50:49
   7½ / 10
Siamo agli albori dell'horror britannico, che ancora pende su quello fine psicologico e si scoprirà poi anche oniristico, è un'opera a episodi costruita su una struttura a cornice, circolare, in modo tale che tutti gli episodi convergano proprio nell'epilogo, il binomio recitazione-doppiaggio non è dei migliori avvolte è irrita sentir anticipare la battuta di qualche secondo, ma non preclude la riuscita dell'opera. Degli episodi probabilmente l'ultimo di Cavalcanti è il migliore, perchè sa calibrare tutti gli elementi, dal grottesco, all'inquietudine, alla tematica del doppio (sopratutto sulla disanima schizofrenica del ventriloquo) e comica, Crichton che il meglio lo darà nella commedia, infatti il suo è quello più annacquato di comicità, ma tutto sommato una buonissima opera precursoria.

looking-glass  @  20/07/2013 19:23:00
   8 / 10
Gioiello horror seminale come pochi altri. Bellissime le atmosfere, la scelta dei protagonisti e il ciclo senza fine della trama in bilico tra incubo e realtà.
Le storie narrate sono tutte di buon livello e scorrono via veramente con piacere senza mai annoiare. Il modo in cui vengono raccontate dai personaggi nella casa di campagna, fa davvero sentire lo spettatore parte di loro quasi a voler essere li a raccontare la propria esperienza bevendo una tazza di tè.


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Lory_noir  @  28/03/2013 01:54:19
   7 / 10
Carino e originale, specialmente per quegli anni. Alcuni episodi sono migliori e più inquietanti di altri.

JOKER1926  @  24/03/2013 19:43:23
   7 / 10
La certezza che alberga nella produzione britannica dell'ormai lontanissimo 1945, "Incubi notturni", è quella inerente alla forza e all'innovazione di storia. Lo spaccato che propone la pluri regia è di grande fattura, di grande eleganza.
Persino agli occhi dello spettatore "moderno" il tutto può , ancora oggi, risultare stimolante e intrigante; figuriamoci negli anni quaranta!

La pellicola è suddivisa in episodi; si parte, comunque, da un episodio cornice che riallaccia i cinque fino ad un finale caotico e vibrante.
Sintetizzando al massimo la panoramica sui vari momenti del film possiamo estrapolare, per importanza e per lavorazione, il terzo episodio (quello dello specchio) e l'ultimo, quello legato alla marionetta.
Sono queste due parti del film del 1945 ad elevare il tutto. Insomma sono tutti qui gli spunti che porteranno poi altri registi a destreggiarsi in tematiche simili, ovvero nelle tematiche offerte da "Incubi notturni".

L'analisi sui due episodi cardini, essenziali.

Prima di addensarci nell'analisi di questi due è comunque importante dare un parere, seppur veloce, sugli altri.
Il primo episodio si sviluppa in una storia vertente in questioni del sesto senso ove le visioni premonitrici dettano salvezza.
Il secondo dei cinque forse è quello meno forte, la sceneggiatura poggia su dinamiche alquanto gotiche e indubbiamente oltrepassate (fantasmi e quant'altro).
Appena dopo il secondo, per scarsità, viene l'episodio dei golfisti focalizzato più su vicende di commedia nera.

Il terzo, invece, vede in scena una coppia alle prese con uno specchio "maledetto". La durata di questo episodio è ampia e di conseguenza l'interesse si edifica in modo migliore. I brividi salgono e la suggestione non può non appartenere allo spettatore.
Tecnicamente parlando l'episodio è impalcato su recitazioni buone e su una confezione tecnica di tutto rispetto. La sceneggiatura si avviluppa in temi macabri abbracciando situazioni di barcolli mentali.

Ultima parte di "Incubi notturni" è affidata ad un ventriloquo schiavo del suo pupazzo. Le vicende si accaparrano le lodi del pubblico. Si respira un'area di innovazione (che poi ha ispirato) e di tragicità.
I ritmi sono elevati fino ad un epilogo superbo , copiato poi, (parzialmente) dal (presunto) mago Alfred Hitchcock in "Psyco".

I livelli raggiunti qui sono altissimi, "Incubi notturni" è un calderone di grandi cose ed è degno di qualsiasi apprezzamento.

2 risposte al commento
Ultima risposta 03/04/2013 20.58.44
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deadkennedys  @  18/03/2012 12:43:46
   8½ / 10
Un opera che definire seminale è poco. Pioneristica, scorre via fluida nonostante l'età avanzata.

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  19/03/2011 20:41:20
   8 / 10
Poco altro da aggiungere ai commenti positivi descritti sotto, rimane senza ombra di dubbio una pellicola seminale su tutto ciò che è venuto dopo riguardante il paranormale e sulla struttura a episodi, evidenzio, inoltre, sfumature surrealiste durante le scene di collegamento che si svolgono nella room dove sono coinvolti tutti i protagonisti. Notevole

phemt  @  08/02/2011 13:16:43
   7½ / 10
Antologia horror divenuta con gli anni un classico del genere, formata da cinque episodi più o uno che fa da raccordo alle storie ma che fondamentalmente è una storia a sé stante…

Il primo episodio è una sorta di puntata de Ai Confini della Realtà in netto anticipo sui tempi… Ma l'eccellente idea di base non viene sfruttata nella giusta maniera...

Il secondo è una banalotta ghost story prevedibile e fiacca addirittura se rapportata al 45…

Ci si risolleva con il terzo episodio, discreto dramma orrorifico caratterizzato da una solida sceneggiatura…

Fuori luogo il quarto, tentativo di spezzare la tensione con un episodio più da commedia e che all'interno del film c'entra poco o nulla…

Ma Dead of Night da il meglio di sé nell'ultima parte…
Buono l'ultimo episodio (sicuramente il più valido) seminale e storicamente molto importante… E' di fatto il capostipite di tutti gli horror con protagonisti i burattini e vive su un ottima idea di base sviluppata indubbiamente bene che si chiude con un finale abbastanza inquietante e al limite del weird…
Ottimo anche il finale della storia di raccordo che mostra come in realtà il povero protagonista sia bloccato in un loop temporale… Idea questa ora banale e stra-abusata ma al tempo innovativa e anche coraggiosa!

Nel complesso un opera invecchiata si maluccio ma che nell'ultima parte si dimostra pellicola dal gran livello qualitativo… Peccato per qualche episodio un po' fiacco e per una inevitabile discontinuità qualitativa dovuta alla presenza di ben quattro registi all'opera…

Chricton qui all'esordio con l'episodio sul golf chiuderà al sua carriera oltre quarant'anni dopo con il grande successo de Un pesce di nome Wanda…
Cavalcanti (regista del secondo e del quinto episodio) malgrado una carriera vastissima non passerà mai alla storia pur lavorando in giro per il mondo…
Discorso simile per Basil Dearden (regista della prima storia e del contorno narrativo) mentre Robert Hammer che qui esordisce con il terzo episodio qualche anno dopo firmerà Sangue Blu una delle più celebri commedie nere inglesi…

pinhead88  @  21/09/2010 12:28:37
   9 / 10
Vero gioiellino dell'horror. Cinque episodi uno più bello e affascinante dell'altro, tranne quello di Crichton che è preso da un soggetto di H. G. Wells, troppo stupido per riuscire a trovarsi in sintonia con gli altri splendidi episodi. Ad ogni modo veramente un capolavoro di alta classe per quanto riguarda l'horror vecchio stampo. Atmosfere stranianti, musiche meravigliose e onirismo mescolati perfettamente.

DarkRareMirko  @  03/04/2010 20:59:44
   9 / 10
Uno tra i primi film horror ad episodi, ed uno tra i meglio riusciti in assoluto.
I 5 capitoli son tutti ok, ma spiccano su tutti l'episodio del burattino (molto weird) e quello dello specchio malefico.

Gli altri o sono troppo ironici (anche se son sceneggiati dal grande scrittore H. G. Wells!) o troppo poco originali (difatti trattan fondamentalmente di morti che riappaino ai vivi detto in poche parole), seppur mantengano e sappiano trasmetttere sempre e comunque una certa dose di inquietudine.

Il Charles Crichton coregista, incredibilmente, è proprio quello di Un pesce di nome Wanda (e purtroppo oltre questi due ottimi lungometraggi non ha fatto molto altro).

Regia molto buona, bravi interpreti, doppio finale riuscito anche se la butta troppo sulla spiegazione logica e razionale a tutti i costi.

Un cult solo apparentemente ingenuo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  08/12/2009 00:22:13
   8 / 10
La struttura ad episodi non influisce negativamente sulla pellicola, anzi il filo conduttore si sposa con un crescendo inquietante, solo apparentemente smorzato dallo humor nero del Golfista.
L'episodio del pupazzo del ventriloquo è un vero gioiello che vale la pena vedere e certamente fonte di ispirazione per il Magic di Richard Attenborough.

7 risposte al commento
Ultima risposta 21/09/2010 13.34.33
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Someone  @  14/05/2009 13:43:51
   8 / 10
Bellissimo esempio di horror britannico. Memorabile l'episodio del ventriloquo, veramente inquietante e ben girato. Consigliato agli amanti del cinema vintage e weird.

USELESS  @  08/05/2009 23:34:52
   5 / 10
Sembra un' episodio allungato in brodo di "Ai confini della realtà".
Mediocre.

Gruppo COLLABORATORI Marco Iafrate  @  25/11/2008 22:32:55
   10 / 10
Non è sufficiente il calo di tensione che si avverte nell'episodio dei due amici giocatori di golf e rivali in amore a far si che non si possa considerare "Dead of night" un vero e proprio gioiello. Un'opera dalla struttura intrecciata e complessa dove a risaltare sono i fantasmi che popolano l'inconscio, le ossessioni, le sensazioni disturbanti che seguono la vicenda mano mano che il sogno del protagonista, l'architetto Walter Graig, si trasforma in un incubo.
Non lasciatevi ingannare dalla struttura ad episodi, è ben congeniata; ognuno deriva dal racconto che ogni ospite della casa dove Graig si trova per motivi di lavoro è invitato a narrare. L'architetto confessa di rivivere un sogno ricorrente ai limiti del soprannaturale dove sono coinvolti gli stessi personaggi che popolano la casa, prendendo spunto da questo gli altri ospiti rievocano alcune proprie inquietanti esperienze che a noi vengono mostrate in flashback.
Alle storie come quella del fantasma di un bambino ucciso secoli prima dalla sorellina; di un antico specchio stregato che, reiterando un delitto avvenuto in una stanza nella quale era appeso in un altro secolo, quasi costringe l'uomo al quale è stato regalato, a commettere un omicidio; dell'incredibile fantastica avventura capitata a due amici golfisti; del ventriloquo che diviene vittima del suo malefico fantoccio Hugo ( l'episodio più bello e inquietante ), fa da cornice la vicenda principale dell'architetto Graig che come un incubo circolare si ripresenta così come era cominciata.
Film dalla grande potenza visiva con virtuosismi eccellenti; la fotografia, le luci, le angolazioni, richiamano qualcosa del cinema espressionista, un lavoro di squadra perfetto, non facile dal momento che la casa produttrice Ealing lo ha affidato a più registi. Molti dei film horror ad episodi degli anni '50 e '60 devono tantissimo a questa autentica perla del passato difficilmente eguagliabile nel suo genere ma che purtroppo in Italia è poco conosciuta e che, a parere mio, non ha ottenuto il successo che avrebbe meritato.

4 risposte al commento
Ultima risposta 01/12/2008 08.29.11
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