la citta' incantata (2001)

Un'opera di straordinaria bellezza, che non ha bisogno di ulteriori elogi. Per me è un film imprescindibile, uno di quelli che continuano a incantarmi anche dopo la cinquantesima visione. Uno di quelli che vorrei non finissero mai. Mai!

ottima animazione, fotografia e regia. Con poco ritmo e moltissimi cenni al mondo degli dei giapponesi(molto mi dev'essere sfuggito) il film appare come un viaggio,(del ottimo personaggio principale) molto più normale di come appare.

Piccolo Capolavoro nipponico. Difficile non restare estasiasti di fronte a tanta meraviglia. Meritatissimo l'Oscar come miglior film. Ci sono delle sequenze da antologia. Assolutamente imperdibile.

Fra i lavori più gettonati di Hayao Miyazaki figura "La città incantata" di inizio nuovo millennio.

La curiosità e l'interesse circa questo lavoro sono legittimi nell'animo dello spettatore.

"La città incantata" , tuttavia, come quasi tutte le produzioni orientali, mantiene nel suo disegno artistico una mole di assurdità e bizzarrie varie. La durata sesquipedale del film permette poi alla regia di potersi ulteriormente divertire con un contenuto random figlio di un perverso esercizio stilistico, quasi fine a se stesso.

Sebbene il film sia costruito su un discreto tecnicismo e su un'immagine gradevole, resta un prodotto privo di sceneggiatura. E' lo stesso Hayao Miyazaki ad aver affermato che "La città incantata", sia nato senza una precisa spina dorsale. Prima le immagini, poi si improvvisa ... Si cerca di inventare al momento. Ai nostri occhi il tutto perde di credibilità. Insomma si salvano solo i minuti iniziali e dunque l'inizio della messinscena.

Questa incredibile mancanza "filologica" rende il film un ambaradan di presunti schizzi artistici ove il simbolismo (anche autobiografico) detta i tempi di un gioco sconquassato e fin troppo pretenzioso.

Annullata ben presto la logica e la linearità, "La città incantata", si muove senza un criterio e annega in una ripetitività stucchevole per quanto concerne lo sviluppo della cosa. Le due ore certamente aiutano poco; il prodotto già dopo mezz'ora sembra aver esaurito le cartucce. Segnaliamo in maniera encomiastica le sole atmosfere/location e il bellissimo personaggio principale, la giovane Chihiro.

Il film nasconde, in maniera velata, alcuni messaggi circa la società, fra capitalismo e schiavismo (apprezziamo la cosa) e sentimenti di umanità quasi tutti riscontrabili nella piccola bambina. Dunque non manca la ricerca (ossessiva) del simbolismo e alcune situazioni di chiaro ordine/cultura orientale.

"La città incantata", tuttavia, resta un prodotto pasticciato e di seconda fascia per quanto concerne la qualità del concetto: molti i personaggi contraddittori e scarsamente inquadrati. Questa confusione è da segnalare, comunque, nel mancato lavoro di sceneggiatura che rende tutte le situazioni improvvisate e poco attendibili.

Pasticceria di dolciumi scaduti.

JOKER1926

Primo film di Miyazaki che visiono. "La città incantata" è una pellicola tecnicamente ineccepibile. Il mondo ricreato è splendido e i personaggi principali ben caratterizzati. I colori sono stupendi, vivi, quasi tangibili e avresti quasi voglia di tuffarti all'interno di quell'universo e farne parte. La storia è carina e pone l'accento sui buoni sentimenti e sani principi della piccola e pura Chihiro che vanno a contrapporsi all'avidità e al materialismo del mondo umano. Film pieno zeppo di temi (oltre a quello dell'avidità umana appunto) tra cui anche quello ecologico e ambientalista (poi riproposto dal regista giapponese in "Principessa Mononoke - che ho recuperato dopo aver visto questo) o quello del capitalismo, per esempio.
Un film d'animazione sopraffino che tratta temi profondi con una delicatezza incredibile.

Bel film del maestro Miyazaki; animazione sicuramente molto fine, prettamente rivolta ad un pubblico adulto.
Le qualità dell'animazione e la potenza immaginifica qui è tra le migliori in assoluto.

La storia segue un filo logico di percorso di crescita personale della piccola protagonista, Chihiro/Sen, che si trova catapultata casualmente nel mondo degli spiriti giapponesi insieme ai genitori. I genitori, probabilmente persa la capacità istintiva dei bambini di capire di trovarsi in un mondo speciale, cadono vittime della loro stessa ingordigia e vengono trasformati in maiali. Così è la piccola Chihiro a doversela cavare da sola. Per sopravvivere è costretta ad accettare un lavoro nel palazzo della strega Yubaba e ha rinunciare al suo nome, una sorta di metafora della crescita delle persone, assunzione delle proprie responsabilità e distacco dai sogni e fantasia fanciullesche.

Da questo punto in poi del film, diciamo tolta la prima metà, il filo logico della storia viene un po' meno. Chihiro vive una serie di avventure ed episodi, tutti in qualche modo evocativi di un qualche messaggio: l'episodio con il mostro puzzolente al cui interno viene liberato lo spirito di un fiume è legato all'ambientalismo, tema sempre importante per Miyazaki; l'episodio dello spirito senza faccia mi ha dato l'idea di essere una critica alla società consumistica dove tutto si può comprare tranne l'affetto e l'amore delle persone; e così via le altre avventure che vive, tutte con una sorta di insegnamento.
Tuttavia questi episodi mancano di un filo che li leghi per bene; sono sicuramente passi di una sorta di percorso di iniziazione e maturazione della protagonista, ma lo sono in maniera eterogenea, senza un'organicità totale. Tanto che si ha l'impressione che alcune sottotrame così create si disperdano un po' nel nulla.

In conclusione ho apprezzato moltissimo la qualità tecnica e la potenza evocativa dell'animazione, ma al livello di scrittura ho trovato che soprattutto nella seconda parte ci sia poco collante tra i vari episodi, che risultano invece dispersivi e paradossalmente poco approfonditi e lasciati un po' a sè stessi.

E' proprio agli inizi del millennio, quando la sperimentazione del cinema onirico attraversa trasversalmente tutti i continenti ed è in pieno fermento, che trova spazio nel mondo SEN TO CHIHIRO NO KAMIKAKUSHI (La Città Incantata), secondo indizio di uno stile nascente di Hayao Miyazaki, una narrazione più sensoriale che materiale, il tipico trip mentale pre-costruito che però segue delle logiche emotive chiarissime, una sorta di sogno-favola che più di ogni altra cosa rende il regista un autore post-moderno.
L'animazione è capace di elevare all'ennesima potenza questo genere di narrazione fantastica e surreale, ma Miyazaki con questo capolavoro crea un microcosmo a parte, dove ogni cosa è un'invenzione ed ogni secondo è una sorpresa.

Un'opera che non ha bisogno di commenti. Ancora oggi, dopo più visioni, mi rapisce letteralmente e mi trasporta nel suo mondo incantato e coloratissimo, purtroppo quando finisce si torna alla vita reale, ma per quelle due orette di durata è come vivere un sogno! Oltre al meritatissimo premio come miglior film d'animazione, si sarebbe meritato, secondo me, pure quello per la colonna sonora!

Ci si dispera, ci si emoziona e si cresce insieme alla piccola ma tenace Chihiro, prigioniera sua malgrado di una città incantata zeppa di avventure e strambi personaggi. Un grande intrattenimento firmato dal maestro Miyazaki il quale non ci fa mai mancare il ritmo del racconto e che poggia la storia sui temi cardine della sua produzione ( l'amicizia, l'ecologia, il piacere della scoperta ) arricchiti da un sacco di riferimenti alla cultura orientale senza dimenticare di strizzare l'occhio anche a quella occidentale. Mi manca qualche altro suo film cult ma per il momento reputo questo il suo meglio riuscito.

Uno dei motivi per cui ero intenzionato a guardare i film di Miyazaki è dettato proprio dai pareri su La Città Incantata, che non è un plagio verso Piedino, Denti Aguzzi e compagnia, quelli non centrano un ciufolo… Anche se forse il titolo italiano volle proprio acchiappare quella fetta d'utenza.
Infatti, varie persone mi dissero che questo film è un plagio… Tenetevi forte… Del TITANIC. Ora, non ho visto Titanic perché odio i film sentimentali, ma… Leggendo la trama, non mi pare che il film di Cameron sia così tanto identico a questo…

ATTENZIONE SPOILER!!!
Allora, dato che chiunque nel mio dannato comune considera sto film un plagio di qualunque cosa, vi faccio qua un elenco veloce così la facciamo finita:
- Gli abitanti del mondo ultraterreno sono spesso ispirati ai Pokemon, tra Politoad, Dragonair, Muk e Psyduck.
- La città di Yubaba è chiaramente ispirata a Blade Runner.
- Il treno è ovviamente un plagio di quello presente in Don Camillo.
- I maiali di sto film plagiano quelli della "Fattoria degli Animali" di Orwell.
- Yubaba usa i poteri di Goku e trasforma il falso bebè uguale a Majin Bu in Giorgio Vanni, prima che esso si splitti nelle tre teste.
E ora basta, non voglio più sentire frasi tipo "ah, copia questo e copia cosà", vi ho già esposto una lista più che attendibile, ora parliamo del film!

Ora, so che il voto è piuttosto basso se messo in rapporto alla media, ma lo ammetto: il film non mi ha emozionato praticamente per niente, ma qua posso capire che sono io quello bizzarro…
- Già normalmente è abbastanza difficile che mi emozioni guardando un film o una serie.
- In più, il film in questione ha un'impostazione molto delicata sul come emozionare lo spettatore: non è quel film che, presentando una scena drammatica, ti costringe a piangere. Se da una parte apprezzo il suo evitare espedienti da lacrima facile, d'altra parte la sua "rotondità" lo rende un film poco compatibile col sottoscritto, che apprezza prodotti più "squadrati".
Messe subito in avanti le mani, non posso negare che sia un film molto buono, ma a mio modesto parere ben lontano dalla bellezza della Principessa Mononoke, guarda caso più "squadrato" in violenza e scene intense.
A livello tecnico i disegni raggiungono un dettaglio mai visto prima dallo Studio Ghibli e pure l'uso della CGI è notevolmente migliorato, di sicuro la presentazione è una vera gioia per gli occhi.
La storia non è altri che un percorso di crescita di Chihiro che lavora nel villaggio della vecchia condor (ecco qua l'arcano mistero svelato) aiutando pure le palline otaku sostenitrici di Faluggi.
Tralasciando la questione "emozioni" c'è stata una cosa che non mi è andata particolarmente giù, specie per un regista che ha sempre dedicato i suoi tempi per lo sviluppo dei personaggi: è un film veramente troppo veloce per ciò che doveva raccontare, non mi sorprendo che il progetto, sulla carta, doveva durare un'ora in più, ed è un peccato perché le idee c'erano tutte: personaggi carismatici, specie le due vecchie condor molto simpatiche, la qualità tecnica è al top, la recitazione è ottima, il percorso di crescita è rappresentato molto bene (Chihiro all'inizio non è la classica ragazza viziata, ma semplicemente una molto timida e che non crede in sé stessa, elementi che svaniranno grazie all'aiuto che offre ad altre persone che la ringraziano, rendendola più forte e autodeterminata) e il film fila che è un piacere; il problema è che pare un film a cui gli manca un qualcosa che faccia da collante ai vari eventi. Io stesso ero molto curioso di sapere qualcosa in più sul messaggio ambientalista e vedere come l'inquinamento si metta in relazione con questo mondo: la scena dove viene pulito lo spirito del fiume dalle cianfrusaglie è veramente forte a livello visivo e molto fig.a, purtroppo rimane solo un appendice che inizia e finisce lì. Oppure, altra scena che non ho compreso fino in fondo, è quella dove Chihiro-Sen deve salvare i genitori per portarli nel mondo terreno scegliendo tra un gruppo di maiali: la risposta (ovvero che "non sono presenti lì") non capisco in base a quale logica l'abbia scelta; ho capito che Chihiro è maturata, semmai non capisco perché Yubaba debba ingannare la protagonista con un bluff.

Poi, ripeto, magari sono io quello che ha perso i "pezzi per strada" arrivando a una conclusione superficiale (considerate che l'ho visto a notte fonda con un sonno arretrato assurdo, mi spiace, non potevo guardarlo in altri momenti per colpa dei vicini molesti), ma, considerando le potenzialità dell'opera e la mole di contenuti non indifferente, un'ora in più era necessaria e forse, addirittura, avrebbe reso quest'opera ancora più bella.
Nonostante il voto poco incoraggiante, lo consiglio fortemente perché è il film principale di Hayao che esprime, più di tutti, le sue tematiche cardine (volo, ambientalismo, personaggi femminili carismatici e percorso di crescita); inoltre, come detto, non annoia mai, risultando appetibile anche a un pubblico poco avvezzo all'animazione giapponese.

Rivisto dopo tanto tempo, sempre il miglior film d'animazione di tutti i tempi. Una gioia per gli occhi e l'anima.

Capolavoro di Miyazaki. Vi si possono leggere molti temi, ma è soprattutto una coloratissima gioia per gli occhi. Una delle vette dell'animazione.

Buon film, bellissima animazione e mondo fantastico davvero affascinante.
Secondo me, tuttavia, non arriva all'8 perché tutti i punti positivi vanno a mascherare mancanze di trama e buchi di narrazione

Ovviamente faccio la voce fuori dal coro.
Ho visto il film, insieme ad altri miei amici, unicamente per i voti altissimi che ho trovato praticamente ovunque su internet.
Non sono amante del genere e effettivamente per me i cartoni sono sempre stati quelli della Disney.
Però cavoli, è di una noia mortale!!! Una storia a parer mio senza senso tra l'altro...e non sono stato l'unico a dirlo.
Saremo degli ignoranti incredibili, ma un film di questo tipo non può piacere a chi non è amante del genere.
Il mio voto sarà ovviamente basso per alcuni di voi ma rispecchia esattamente il parere della massa "ignorante" in materia.
Ora veramente la mia domanda finale: chi me lo spiega?

Bene, ho scoperto solo adesso, dopo la visione, che è di 16 anni fa!!! Cartone davvero profondo. Mi pento di non averlo visto prima. Se ne avete da consigliarmene altri belli cosi fatemi sapere ;)

con questo capolavoro di Miyazaki raggiungiamo vette altissime ed irraggiungibili.
L'apice della storia di formazione (tema molto caro allo studio ghibli), il percorso di una ragazzina svogliata e piagnucolona che dovrà affrontare i propri limiti che si impone da sola senza perdersi, per poter ritrovare così sé stessa finalmente maturata e pronta ad affrontare il mondo, un mondo sì parecchio insidioso ma anche pieno di cose splendide, che vanno ricercate grazie alla capacità di "guardare a fondo" che solo chi è riuscito a compiere un percorso può possedere.
Aggiungiamo un comparto artistico superbo, disegni, regia, fotografia e sfondi che imprimono in ogni fotogramma della pellicola una nostalgia unica, un particolare gusto del grottesco che rende il tutto ancora più unico, ma soprattutto tanto, ma TANTO amore per l'IMMAGINAZIONE

Ottavo film della luminosissima carriera di Hayao Miyazaki che con questa pellicola d'animazione fa notare come si distinguono gli ottimi lavori dai capolavori, posso dire sinceramente a tutti voi che non sono un grande conoscitore dei film d'animazione "Anime" Giapponesi di cui ho visto soltanto pochissimi lungometraggi quindi non posso fare confronti tra questo ed altri film dello stesso genere.

La città incantata credo di averlo visto la prima volta in televisione moltissimi anni fa in una serata estiva, poi dopo aver stilato il sondaggio sui migliori film d'animazione ho aggiunto giustamente questo ed altri compreso l'altro film di Miyazaki che ho visionato "Il mio vicino Totoro" e quindi ho deciso di rivederlo una seconda volta visto anche il fatto di non ricordare minimamente gli avvenimenti della trama e così da poter trarne un giudizio personale .

Bene dopo averlo visto posso dire con accuratezza che si tratta di uno dei migliori film d'animazione mai realizzati e visti in prima persona , sarebbe anche banale definirlo soltanto un film d'animazione perchè la cura con cui è stato realizzato nei minimi dettagli dalla scenografia agli effetti visivi , alla colonna sonora sino alla strutturizzazione dei personaggi sono un qualcosa di immenso è grandioso, trovo giusto quindi che Miyazaki sia considerato da tutti come il maestro dell'animazione Giapponese e di tutto il globo.

Pellicola che per le emozioni a me trasmesse lo potrei paragonare ad esempio con i due capolavori della Pixar Wall-E e Alla ricerca di Nemo ma anche con il meno noto Il gigante di ferro film indipendente realizzato dal talentuoso regista Brad Bird di cui non mi stanco mai di menzionare in una rece di un lungometraggio animato aggettivo che per questi quattro lavori potrebbe sembrare un diminutivo.Il film è stato basato al romanzo "il meraviglioso paese dietro la nebbia" scritto nel 1987 dalla scrittice Kashiwaba Sashiko , romanzo che lo studio Ghibli e Miyazaki hanno trasformato in un capolavoro fantastico e poetico , in certi punti sembra di essere immersi in un thriller fantastico e teso , mentre in altre nella più sana delle commedie , tutto questo anche grazie ad una sceneggiatura scritta con il cuore ha reso La città fantastica il capolavoro che è, in molti lo hanno classificato come il miglior film d'animazione e non mai realizzato negli anni 2000 e forse ci hanno preso giusto, c'è da dire che nel campo dell'animazione prima di questo lavoro, non si era mai visto qualcosa del genere, in seguito poi ci ha pensato la Pixar con i suoi lavori di spicco precedentemente citati ad eguagliare il capolavoro NIpponico, ma questo ha senza dubbio il merito di essere uno dei lungometraggi animati più completi mai realizzati, un film adatto a tutti sia i grandi che i più piccoli, un film che può infondere la propria magia e la saggezza e le emozioni di Miyazaki in molteplici modi.Uno degli altri grandissimi pregi oltre alla spettacolare scenografia e fotografia degli ambienti della città incantata o degli spettri sono i personaggi, il quale il migliore risulta essere la protagonista Chihiro la quale è stata definita come il 27° miglior personaggio dei cartoni animati di sempre secondo l'Empire, e non poteva essere altrimenti perchè il suo personaggio e come un baco da seta che durante il suo tragitto fatto di dure prove da affrontare e con cui poter crescere interiormente ad un certo punto si trasforma in una bellissima farfalla che spicca il volo, come nella scena con il suo Haku trasformatosi in un drago e poco dopo aver ricordato il proprio nome, la trasformazione da una bambina piagnucolosa , timoroso e viziata nell'esatto opposto ovvero una bambina piena di coraggio e di forza di volontà con il solo scopo di salvare i suoi due genitori trasformati in due maiali.

Gli altri personaggi che resteranno nella mia memoria sono principalmente due, Kamaji un essere che ha molti potrebbe risultare rivoltante per il suo ambiguo aspetto e che assomiglia molto ad un ragno, un essere che sotto la sua maschera severa risulta essere un personaggio dal cuore buono e che in più occasioni lo dimostra come nella scena in cui una Chihiro infreddolita dorma vicino a lui e agli omini di fuliggine e lui la ricopre con una copertina, ma soprattutto nel momento in cui gli dona il biglietto del treno conservato gelosamente da 40 anni per salvare la vita ad Haku ferito quasi a morte e aiutato a calmarsi mangiando il dono offerto dal dio del fiume alla Chihiro stessa poco tempo prima.

Il secondo personaggio non lo so a voi, ma ha me è piaciuto moltissimo il personaggio del senza volto, un essere che si attacca morbosamente a Chihiro la quale ogni volta disdice i suoi benevoli doni d'amicizia, le scene tratte proprio con questi due personaggi sono secondo me le più belle realizzate nel lavoro di Miyazaki, su tutte la scena nel trano dove la bambina indica la senza volta di sedersi e fare il bravo quella secondo me è il piano sequenza animato principe della pellicola Nipponica, mi sarebbe piaciuto per esempio una scena tra lei e l'essere con una specie di addio, cosa non avvenuta e che forse avrebbe fatto strappare più di qualche lacrima, ciò non toglie che abbiamo di fronte dei personaggi che farebbero invidia a qualsiasi cast di Hollywood.Una pellicola animata che si pone come uno dei pilastri portanti di questo fantastico e glorioso genere, che a me ha saputo dare tantissime soddisfazioni, in questo caso molteplici emozioni, mi ha regalato dei personaggi indimenticabili, delle scene toccanti, strazianti, divertenti, tese in poche parole fantastiche, una delle migliori colonne sonore di sempre per un lungometraggio animato curate da Joe Hisaishi e da Yuomi Kimura , una scenografia allo steso tempo colorata e vivace ed allo stesso tempo tetra e lucubre ed infine una sceneggiatura di rilievo, alla fine tutti questi fattori fanno si che La Città Incantata è uno dei capolavori di Miyazaki e dell'industria mondiale dell'animazione.

Secondo me il miglior film del maestro giapponese. Una storia di formazione e di scoperta delle proprie risorse. Personaggi indimenticabili.

Il film d'animazione più bello del maestro ma anche probabilmente il più bello che sia mai stato fatto. é una storia che va oltre il " cartone animato " e che infatti tocca tantissimi temi importanti. Miyazaki punta ancora una volta sull' immaginazione dello spettatore che riesce a trasformare l'animazione in realtà. Perchè in fondo questo film è realtà. Colonna sonora da brividi

In assoluto il miglior film del maestro Miyazaki. Una storia che racchiude tutto lo splendore e il fascino della cultura Giapponese e della spiritualita'. Bellissime ambientazioni e disegni sublimi.

Bellissimo film che ai tempi lanciò con un premio oscar Hayao Miyazaki nell olimpo dei cineasti a livello mondiale , sconfinandolo anche se tardi dal sol levante.
Animazione eccezionale , disegni e personaggi bellissimi , la padrona della città è uno di quei character che ti restano dannatamente impressi nella memoria .
Regia magistrale e colonna sonora sui titoli di coda strappalacrime. E' un film indicato sia ai piccini che ai grandi , che vuole esaltare temi come la fanciullezza attraverso la protagonista e la sua crescita e cambiamento che la porterà ad assumersi le proprie responsabilità.

Primo film di Miyazaki che vedo ed è subito amore!

Un grande film, in pieno stile Hayao. Un mix di inquietante paura, curiosità, esseri strani e orripilanti, simpatiche creature a cui finisci per affezionarti, un mondo magico in cui la fantasia regna sovrana.

Probabilmente il film che ho rivisto più volte, meraviglioso, ti fa sorridere e piangere, un'opera che quando la guardi ti rimane nel cuore per molto tempo. Il film più riuscito del Maestro H.M

Un capolavoro di animazione che racconta metaforicamente la formazione di una ragazzina che deve affrontare le proprie paure. La trama è ricca di sfumature e piena di misteri che affascinano lo spettatore, lasciando al finale, come solito nei film di Miyazaki, spunti di riflessione. E' la nuova Alice nel paese delle meraviglie sulla via della crescita e della maturità che però mischia nella sua complessità, culture diverse.

un film magico, suggestivo e potente

molto bello nel suo genere

Grandissimo film d'animazione tutto targato Miyazaki. Già detto tutto qua sotto, film meraviglioso e poetico. Anche questo per tutte le età, da non perdere.

Nel suo genere un capolavoro. Da brivido alcune scene, e splendida la storia d'insieme. Molte immagini e simboli sfuggono a chi (come me) non é pienamente familiare con la cultura figurativa e spirituale giapponese, ma non importa… L'arte non ha bisogno di spiegazioni e di comprensione razionale!

Altro film d'animazione stupendo realizzato dal maestro Miyazaki.
Ormai è stato già detto tutto,non faccio altro che ribadire,che è un film assolutamente stupendo dal punto di vista estetico,direi quasi perfetto.
Stupenda anche la trama,molto fantasiosa e poetica.
Un capolavoro,assolutamente imperdibile.

Non ho parole: una meraviglia.

Il mio primo approccio a Miyazaki mi lascia perplesso sul giudizio opportuno da dare,viste le numerose qualità assolutamente degne delle lodi ricevute ma anche qualche problema per me evidente nel ritmo e nella scrittura.

Le animazioni sicuramente sono stupende e ci dimostrano che certi risultati si possono ottenere in maniera credibile solo con questi prodotti.Si assiste ad una galleria di personaggi e ambienti a tratti stupefacente,con un uso di metafore e simbolismi che rende il film adatto a tutti,sia bambini che adulti.Figure come quella del uomo-ragno laborioso e preciso,il bebè gigante,lo spirito senza volto e lo spirito del fiume che va a lavarsi dalla sporcizia umana esprimono significati importanti e meritevoli di approfondimento.E' evidente la critica all'avidità umana che toglie il rispetto per la natura,ma anche,in modo ipocrita, per se stessi e per gli altri.La protagonista è adorabile,sia nel disegno con le guance costantemente arrossate,che nella sua nobiltà d'animo e perseveranza nel voler salvare i genitori.Si ricordano anche personaggi più marginali innegabilmente simpatici per la loro animazione,come le palline di carbone e lo spirito del ravanello.

Detto questo,il film è abbastanza coinvolgente per merito della fantasia del realizzatore,ma a volte annoia con qualche lungaggine,e in generale non c'è molto ritmo a scandire la storia.Fra l'altro,i rapporti fra i personaggi sono spesso buonisti e spicci,sembrano affezionarsi subito fra di loro,senza riuscire a regalare quell'emozione sincera come riesce a fare la Pixar.E magari a qualcuno questa sembrerà una bestemmia,ma film come "Wall-e","Monsters e co","Alla ricerca di nemo" e la saga di Toy Story costruiscono,per quanto mi riguarda,rapporti molto più intensi in maniera semplice e toccante,caratteristica che decisamente manca a "La città incantata".Non mi sono annoiato,ma non è riuscito a prendermi del tutto e a creare un vero e proprio trasporto verso questa vicenda,raccontata forse in modo un po' dispersivo.

Certo,è un film che ha delle qualità oggettive straordinarie,ma mi ha un po' deluso,spero non sia il meglio di Miyazaki come dicono molti,comunque un regista interessantissimo e pieno di fantasia che ho intenzione di approfondire ulteriormente.
In ogni caso,è un pezzo importante del cinema d'animazione,e nel complesso mi è piaciuto,fra alti e bassi,ma senza sospetti di capolavoro come credevo fosse..

Non avevo mai visto un film di Miyazaki prima d'ora. Preso dalla curiosità e dalle positivissime recensioni, ho deciso di vedermi La Città Incantata, l'opera che molti ritengono il capolavoro del regista, forte anche di un Oscar.
Sono partito con aspettative molto alte, le quali sono ahimè state in gran parte tradite.
I temi sono anche trattati bene (soprattutto il tema dell'amore, esplicitato in primis dal ragno gigante in una scena verso la conclusione del film, e che trova il suo fulcro nel rapporto tra Haku e il ragazzo), ma ci sono diversi fattori per cui il film non mi è piaciuto e reputo non sia adatto a tutti.

Per prima cosa, la storia. Se la prima parte si lascia seguire e il ritmo lento e il senso di mistero sembra presagire uno sviluppo accattivante, la seconda parte si presenta come un dilatatissimo e particolarmente noioso svolgimento della trama, dall'effetto quasi soporifero.
Sì, è vero, in un film come questo non si deve cercare necessariamente l'azione o il ritmo frenetico, ma esistono tanti film basati su un dialogo efficace e che tiene incollati alla sedia senza l'utilizzo alcuna scena d'azione. La Città Incantata invece non riesce in questo, a meno che magari si sia sfegatati amanti del genere e di Miyazaki. Si può far riflettere su molti temi anche intrattenendo, e il cinema dovrebbe effettivamente essere anche una forma d'intrattenimento.

I personaggi. Ok, forse sono solo io, ma ho trovato i disegni dei vari personaggi davvero orrendi (non tanto come fattura, quanto come aspetto, davvero spaventosi). Penso che La Città Incantata sia un film (quasi) solo per adulti. Penso che un bambino ne rimarrebbe traumatizzato. Non solo i personaggi orripilanti, ma anche il sangue, teste che ballano, spiriti che mangiano le persone, ecc.
Comunque rimane sicuramente molto più educativo di certi programmi che trasmettono in televisione.

L'oscar. L'ambita statuetta nelle mani di Miyazaki la posso comprendere per il fatto che il regista abbia proposto un tipo di animazione molto insolita e innovativa rispetto agli standard hollywoodiani. Tuttavia, trovo che questo sia l'unico motivo, perché quell'anno L'Era Glaciale sarebbe dovuto essere il reale vincitore, essendo un film bello, tenero, commovente e divertentissimo, ma soprattutto carico di significato, il quale, a differenza de La Città Incantata, può essere colto da tutti senza che manchi il fattore essenziale dell'intrattenimento.

Finalmente ho conosciuto anch'io il grande Maestro Hayao Miyazaki e i suoi cartoni. Purtroppo qui in Italia non è tanto conosciuto e questo è un vero peccato perchè i suoi cartoni meritano moltissimo." La città incantata" per me è un capolavoro, e anche il migliore cartone del Maestro. Mi è piaciuto tantissimo, i disegni sono quelli classici dei cartoni giapponesi, quindi va bene così, io personalmente li trovo buoni ma non mi fanno impazzire (es. mi piacciono di più i disegni della Disney). Però la storia è stupenda. Sono rimasta ipnotizzata dall'inizio alla fine, e anche se dura 2 ore non mi sono annoiata nemmeno un secondo. A parte che io impazzisco letteralmente per le storie dove c'è una bambina, o bambino, che entra in un mondo dei sogni, o incantato, (infatti Alice nel paese delle meraviglie è stupendo), poi io adoro il Giappone, hanno una tradizione favolosa, quindi vedere nel cartone le case tradizionali, che dormono nei futon, che si tolgono le scarpe per entrare in casa, i vestiti tradizionali, i kimono, le terme che sono molto famose da loro, e gli spiriti giapponesi sono molto interessanti. Io amo le storie e tutto quello che riguarda gli spiriti in generale, trovo che sia un argomento molto affascinante ed interessante (anche se ovviamente non ci credo) ma la fantasia è bella per questo, immaginare una cosa che non esiste. In questo cartone ho visto un sacco di colori, ci sono un sacco di particolari che saranno costati molta fatica nel disegnarli tutti, dato che sono cartoni fatti ancora col disegno a mano (io li preferisco a quelli con la computer grafica). Molto belle anche le musiche.

SPOILER
So che nei cartoni del Maestro ci sono delle metafore, ma io già faccio fatica a capire le metafore occidentali figuriamoci quelle Giapponesi, andrò ad informarmi, cmq anche se non ho colto tutte le metafore penso che questo cartone sia un capolavoro. Poi a me piace vedere le tradizioni di un popolo. So che il Giappone, negli ultimi anni, si è molto occidentalizzato e questo mi dispiace parecchio. Stiamo diventano tutti uguali, che noia.

Una parola per questo cartone? MAGIA.

Ps: Una cosa che mi sento di dire è che secondo me questo cartone è più per adulti che per bambini. Di solito è il contrario, quindi questo, secondo me, fa del regista giapponese un Maestro. Infatti lo stesso Miyazaki, ha dichiarato in un intervista che questo cartone è pensato e realizzato «per coloro che hanno avuto dieci anni e per quelli che devono ancora compierli»
Esatto. Infatti in occidente non ho capito perché i cartoni li devono vedere SOLO i bambini. Ma questa è una boiata. Li devono vedere anche gli adulti. Anche gli anziani. TUTTI. Io sono rimasta un po' fanciulla e me ne vanto.
Meritatissimo l'Oscar.

Assurdo..

Premio oscar come miglior film d'animazione.
E il riconoscimento è ampiamente meritato: una storia di colori, amore e fantasia che nonostante le due ore di durata scorre via in maniera gradevolissima e senza incertezze, il tutto visivamente appagante grazie ad una grafica eccellente, come sempre nei lavori di Miyazaki.
Una specie di Alice nel paese delle meraviglie che trasporta lo spettatore in un magico mondo animato da personaggi strani e magnetici, capaci di instillare in chi guarda quella sana dose di spensieratezza e buoni sentimenti che fanno tornare bambini, beandosi di tanta fantasia e vivacità.
Un film per tutte le età.

Un film che non dimentichi facilmente, questa pellicola di Miyazaki è un sogno di due ore all'interno di mondo fatato. Disegni eccezionali, sceneggiatura stupenda, a volte anche commovente.
Un film d'animazione per tutte le età.
Capolavoro.

Chihiro non è contenta di andare a vivere in una nuova città ed in una nuova casa.
I genitori della bambina sbagliano strada e si trovano davanti ad una costruzione stravagante in cartapesta. Vogliono dare un'occhiata per curiosità, ma la bimba in un primo momento si rifiuta intimorita. Ma i suoi genitori sono entrati. non resta che seguirli.
Eh, i bambini posseggono un sesto senso.
La piccola imparerà un'infinità di cose, attraverserà mille esperienze e capirà quanto siano profond, seri ed insostituibili il senso dell'amicizia, il coraggio, la forza dell'amore e la lealtà.
"Sento puzza di umani". Credo che davvero puzziamo per la nostra cupidigia e mancanza di generosità.
Non dimentichiamo mai il nostro nome, ci identifica.

E' il caso di dire che non solo la città è incantata, ma che il film è incantevole.
Che fantasia, che violenza, che dolcezza e che candore.
Bellissimo.

SPOILER

Definire film d'animazione quest'opera è riduttivo.
Non si limita all'intrattenimento ma possiede numerosi significati nascosti, presenta una straordinaria caratterizzazione dei personaggi e allieta tutte le fasce d'età senza risultare stucchevole.
Stupendi i disegni e l'atmosfera sognatrice, delicata, tipica del maestro Miyazaki.
La definizione corretta è capolavoro.

Bellissimo film di Miyazaki. uno dei suoi migliori, assolutamente da vedere x le persone a cui piace il genere dei film dello studio Ghibli.

Eccezionale. Uno dei più belli dello Studio Ghibli.

Meraviglioso veramente un capolavoro..è poesia allo stato puro..da vedere soprattutto se siete grandi..;)

La scena che più mi ha entusiasmato di questo film è stata la visione dello spirito del fiume, insozzato da biciclette ed altri residui metallici e non, che cerca di ripulirsi con una seduta monstre alle terme: un'immagine nauseabonda ma potentissima per rappresentare questo tema ambientalista. Per il resto la storia è assai piacevole da seguire, ma conoscendo Miyazaki non ci soprendiamo mai più di tanto per quel che succede. E anche la ricostruzione degli scenari e dei personaggi delle terme non appare immaginifica e sorprendente come accade in altri suoi film.

Strano che non l'avessi ancora votato.
Pura magia di Miyazaki: adorabile, coinvolgente, commovente. Un film d'animazione assolutamente imperdibile.

Capolavoro vero..

SPOILER

Cosa c'è ancora da aggiungere dopo più di 400 commenti?
Abbiamo davanti agli occhi qualcosa che va ben oltre l'animazione, un capolavoro colmo di significati, sapere, cultura e molto più. Un'immensa opera d'arte, infintamente magica e incantata.

IL capolavoro dell'animazione per eccellenza, prefetto e incredibilmente magico. Non c'è film nell'intero universo che possa competere con questo…

Il migliore che ho visto fino ad oggi di questo strepitoso e visionario artista. I suoi film sono sempre un tuffo nella fantasia. Rivedo sotto alcuni aspetti "alice nel paesedelle meraviglie"

Un film straordinario x la magnificenza bellezza dei paesaggi e dei personaggi.
Una storia ricca di poesia ke mantiene l'interesse delllo spettatore fino all'ultimo secondo perche sono varie le interpretazioni che posso essere date agli eventi nel corso film. PERFETTO.

Adesso non mi vengono molte parole per descrivere dettagliamente questo film,ma posso assicurare che è un CAPOLAVORO!!!!

Assoluto capolavoro,splendido sotto tantissimi punti di vista!!Nonostante la fotografia sia nettamente inferiore a quella di Howl,l'animazione raggiunge comunque livelli eccellenti!Tutto è stupendo,dal primo all'ultimo personaggio disegnato(simpaticissimi il topo e l'uccellino nero) fino agli ambienti e gli elementi di contorno..tutto ciò insegna cosa significa sul serio avere fantasia,creatività e passione e a saper creare quella magia visionaria che nella storia dell'animazione solo la Disney ha concesso.Il film è anche una bellissima fiaba..anche per adulti...ci narra piccole belle cose della vita di tutti i giorni, tipo la voglia di lavorare,perchè si è consci di averne il dovere;e,come consuetidine,non manca nemmeno di emozionare in molti momenti.Insomma..vedetelo..e applaudite!!

Non amo particolarmente questo film. Se proprio voglio vedermi un Lynch animato mi guardo Paprika.

Dopo aver visto Il Castello errante di Howl pensavo fosse difficile equiparare un lavoro di tanta bellezza e incredibile immaginazione. Ebbene sono stato presto smentito da quest'altro capolavoro d'animazione che mi impone di inchinarmi (virtualmente) ancora una volta di fronte a questo genio di nome Hayao Miyazaki.

Io non so come Miyazaki faccia a sfornare di questi capolavori, so solo che ogni suo film che io abbia visto, mi da un inspiegabile senso di nodo alla gola. Tanto mi basta. Capolavori d'arte visiva ed emotiva come questi sono perle rare. Eccellente.

Hayao Miyazaki si sa..quando fa un film d'animazione è sempre una grande opera visiva,tecnica e artistica....
La città incantata presenta una versione speculare" made in Japan" di Alice nel paese delle meraviglie.. e lo fa con classe....
Una poesia fatta cartone...come ci si aspetta dal grande maestro...
Meraviglioso ed evocativo si aggiunge ai capolavori di animazione giapponese senza alcun dubbio...
Da vedere e amare...

Una fiaba di una fantasia ed un potere visivo unici, un vero capolavoro dell'animazione pieno di sentimento, che non si limita ad essere un'anime adatto a quasi tutte le età, ma si rivela "uno specchio" di molte cose tristemente vere; il tutto accompagnato da dei disegni fantastici ed una dolce colonna sonora che condisce il tutto. Protagonisti fantastici. Fantasia al top, idee sensazionali e finale commoventissimo. Magico.

sarà che in 5 giorni è il terzo film di miyazaki,ma paradossalmente è quello che mi è piaciuto di meno...tra le cose che non mi hanno colpito ci sono:la durata(un pò troppo eccessiva),i personaggi che hanno questa doppia faccia sfalsata,ovvero prima appaiono in un modo poi magicamente nell'opposto,una trama che non si sviluppa mai linearmente ma che inserisce sempre qualcosa di nuovo facendoti un pò annoiare e chiedere se si chiuderà mai.tra le cose da annoverare ci sono sempre la genuinità dei protagonisti e la fantasia che caratterizza l'opera.però assolutamente non al livello del "castello errante di Howl".mi dispiace abbassare la media,ma mi aspettavo molto di più esendo considerata il migliore dei film di miyazaki

Dìo benedica Hayao Miyazaki per averci regalato uno dei più bei film della storia del cinema.
La meraviglia continua, le invenzioni visive, la trama che rinuncia al "cattivo" totale in favore dell'ambiguità (uno dei tratti per cui apprezzo di più questo maestro dell'animazione)... ma in questo caso ogni parola sarebbe fin troppo riduttiva. A me è mancato il fiato dal quinto minuto in poi, e in alcuni casi ho avuto la sensazione che il cuore mi si fermasse, specie nelle scene dell'ultima mezz'ora.
Fatevi un regalo e guardatevelo se non l'avete ancora fatto, che l'animazione vi piaccia o la detestiate. Io non ho proprio altro da dire.

Capolavoro che rasenta la perfezione...una opera magica, da vedere assolutamente

Un film pieno di magia!
Il lato tecnico è perfetto: disegni fantastici e colori semplicemente stupendi (i più belli che abbia mai visto in un film d'animazione).
La storia è buona e tutti i personaggi sono tutti molto simpatici anche se qualcuno potrebbe non comprendere completamente i rimandi alle varie leggende e tradizioni orientali. Se proprio devo trovare un difetto è che, come fatto notare da Testu prima di me, mi ha un po' infastidito il fatto che la sorella della strega all'inizio sembra il grande cattivone del film e invece si rivela alla fine il personaggio più benevolo di tutti.
Un capolavoro direi, ma a mio avviso non il più bello tra i film di Miyazaki.

l'opera che ha permesso un lento sdoganamento ghibli nel nostro artisticamente regredito paese. Non il mio preferito ma comunque tra i miei preferiti del sigor Miya, dopo Porco Rosso e Laputa.
Chihiro è tenera, i character restanti ottimi e l'ambientazione semi-spiritica ha fascino, purtroppo oscar o meno i limiti ci sono. Alcuni elementi sono meno chiari per un occidentale, ad esempio il dono purificatore, alcune entità e magari alcuni simbolismi o cambi fonetici negli ideogrammi dei nomi rubati. Poi è oggettivamente un difetto il modo in cui hanno reso la sorella della direttrice da apparentemente cattiva a praticamente turchina zucchero e miele, inoltre il timbro non mostra nulla e di senza volto si sarebbe voluto sapere di più anche per le sue capacità nascoste e il suo girovagare. Comunque nel complesso rimane solido, contrariamente al bel capitolo di Howl.

Meraviglioso film di Miyazaki, uno dei migliori del regista.
Un film che ti cattura nella sua atmosfera per tutta la sua durata senza mai annoiare.
Fantasioso. Imperdibile. Magico

Come diavolo gli vengono certe idee a questi giapponesi non lo so... Tanta fantasia in questo film, anche se bisogna rassegnarsi a non capirci troppo!

Una goduria per gli occhi. Agli occhi dello spettatore ogni illogicità passa per logica...un pò come in Almodovar?!?

Qui ci troviamo di fronte al più bel film d'animazione mai concepito, un capolavoro senza paragoni, e non poteva essere di nessun altro se non del maestro Miyazaki, un genio assoluto in questa materia, con il suo studio ghibli che sforna periodicamente animazioni di rarissima qualità e bellezza... Questo film è meraviglioso, possiede un atmosfera surreale che ti cattura e ti trasporta dentro, in un intreccio meraviglioso di sfumature e colpi di genio... Davvero stupendo in tutto! E' un capolavoro e io gli do il voto che secondo me merita, il massimo!

Un capolavoro inarrivabile. Un'opera d'arte. Resterà nella storia per l'eternità. Grande Miyazaki. Nessun voto riesce ad esprimere quanto sia un capolavoro.

fantastico. tradizione e innovazione. poetico ma non banale.
i film di miyazaki, anche quando finiscono bene, non è mai un bene disneyano, utopico, è quel bene malinconico.
meraviglioso...

grandissimo film di animazione, dove tutto è perfetto, partendo dalle tematiche, passando per la caratterizzazione dei personaggi e finendo agli splendidi disegni.
uno stile unico e originale che ti fa rimanere imbambolato a guardare gli avvenimenti.
c'è un unico difetto per me (ed è esclusivamente un fatto personale), ossia quello che talvolta perdo un po' il filo logico e quindi mi sembra un po' troppo forzato in alcuni passaggi di trama.
però un fascino del genere lo crea solo un capolavoro.

visto almeno 3 volte. Storiaappassionante, disegni superbi, messaggio di fondo cristallino. Un movie non banale per adulti e piccini. Un po' di filosofia fa sempre bene: resta il migliore di Miyazaki

Sono desolato ma questo non è il mio genere di film...è sicuramente guardabile però mi dice poco o niente...probabilmente è destinato ad un gruppo di persone di età inferiore o semplicementi agli amanti dell'animazione...

bellissimo questo capolavoro di Miyazaki, tra i suoi film questo direi che è quello che preferisco maggiormente, straordinaria la ricchezza dei dettagli, una trama scorrevole sebbene articolata, il risultato di fantasia, genio e grandi doti artistiche. assolutamente consigliato.

magia e poesia fatte a pellicola! :D secondo me filmscoop dovrebbe introdurre anche la votazione 10 e lode perchè un semplice 10 è troppo poco...

bellissimo, consiglio a tutti di vederlo

Fantasia senza fondo.

Capolavoro che fa sognare! Il mio film d'animazione preferito!! Non lo consiglio, LO ORDINO!

Mi è piaciuto di più il castello do Howl. Questo è carino, ma la storia non mi ha preso più di tanto e non ho amato particolarmente i personaggi.

Stupendo! Uno dei migliori di Miyazaki!

Meritato premio oscar per il geniale artista Miyazaki, che con "La città incantata" firma l'ennesimo capolavoro di una carriera davvero straordinaria; ogni cosa gira a dovere ed è davvero arduo definire l'opera un semplice cartoon, siamo, invece, dinanzi a vere e proprie opere d'arte, in cui ognuno di noi, adulto o piccino, può soltanto immedesimarso per un viaggio davvero "incantato" nelle vicende che coinvolgono la ingenua ma coraggiosa Chihiro, i suoi genitori, trasformati in ingordi maiali e l'insperato aiuto che la fanciulla trova in Haku. Come in ogni favola, non può mancare il lieto fine, ma stavolta Miyazaki ci fa davvero penare parecchio.

Senza parole, dalla prima volta che lo vidi me ne innamorai. Il migliore in questo ambito.

Le opere di Miyazaki sono inspiegabilmente avvolte da una magia che le rende inarrivabili, quando ci si addentra in una delle sue opere tutto quello che c'è attorno sparisce, dalla primissima scena fino all'ultima la mente e il corpo sono immersi in questo "altro-mondo" fantasioso e incomprensibilmente affascinante. Lo so, sembra quasi impossibile, ma è quello che ho provato svariate volta a visionare le sue opere. Non è come guardare un "normale" film d'animazione, Miyazaki è un'altra cosa, le sue opere sono un'altra cosa.. Difficilmente si può spiegare a parole le sensazioni che questi film fanno provare, ma forse è questo il segreto del maestro..