la conversazione regia di Francis Ford Coppola USA 1974
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la conversazione (1974)

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locandina del film LA CONVERSAZIONE

Titolo Originale: THE CONVERSATION

RegiaFrancis Ford Coppola

InterpretiGene Hackman, John Cazale, Allen Garfield, Frederic Forrest, Cindy Williams, Michael Higgins, Elizabeth MacRae, Teri Garr, Harrison Ford, Robert Shields, Robert Duvall

Durata: h 1.53
NazionalitàUSA 1974
Generegiallo
Al cinema nel Novembre 1974

•  Altri film di Francis Ford Coppola

Trama del film La conversazione

Harry Caul è un esperto internazionale di sorveglianza, ma ha tendenze paranoidi: viene indotto ad una crisi di coscienza quando inizia a sospettare che la coppia che sta spiando sia nel mirino di un killer…

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Voto Visitatori:   7,79 / 10 (63 voti)7,79Grafico
Gran premio del festival del cinema internazionale
VINCITORE DI 1 PREMIO AL FESTIVAL DI CANNES:
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Voti e commenti su La conversazione, 63 opinioni inserite

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DogDayAfternoon  @  02/01/2021 23:50:21
   7½ / 10
Non facile da vedere, né da giudicare. La raffinata ed elegante regia di Coppola, la presenza scenica di Hackman, le calzanti musiche di Shire mantengono vivo quell'interesse che soprattutto nella prima parte potrebbe non attecchire, specialmente ad uno spettatore distratto o non propenso a film dal ritmo carente. Potrebbe essere necessaria almeno una seconda visione per apprezzarlo in pieno, e soprattutto è richiesta una certa dose di pazienza in quanto le tessere che formano il puzzle della trama vengono rilasciate poco per volta.
John Cazale è un'ottima spalla, peccato nella sua tragica breve carriera abbia avuto sempre ruoli di secondo piano, mi sarebbe piaciuto (e credo di non essere l'unico) averlo potuto vedere protagonista in qualche pellicola. Piccole ma importanti parti anche per Harrison Ford e Robert Duvall.

Ultima mezz'ora davvero intensa, dove Coppola dà il meglio di sé.

ferzbox  @  20/02/2017 20:39:47
   7 / 10
Tutto si concentra principalmente sul personaggio interpretato da Gene Hackman, una spia rinomata americana alle prese con un'ennesimo lavoro di spionaggio, dove viene sorvegliata tramite cimici e pedinatori una coppietta che, camminando in una piazza, svolgono una conversazione apparentemente normale.
Tuttavia il bello arriverà quando l'ossessione paranoica di Harry Caul(Hackman) arriverà a temere per l'incolumità dei due giovani.
Si tratta di un film molto introspettivo, basato quasi esclusivamente sul mistero di questa "strana" conversazione, presente più volte durante la visione per via delle registrazioni effettuate durante l'operazione di spionaggio; qualcosa colpira la coscienza del protagonista,avvolto dai sensi di colpa e dall'ossessione di scoprire cosa si nasconda dietro quell'innocente coppia...
Non lo definirei un giallo come dice la scheda di Filmscoop, piuttosto direi che è più simile ad un noir, magistralmente diretto da Francis Ford Coppola che, nonostante non abbia arricchito la pellicola di un gran ritmo, riesce comunque a dimostrare un certo stile registico e narrativo.
Il finale è abbastanza spiazzante, per quanto mi sarei aspettato qualcosina di più....comunque discreto.

N.B. Interessante vedere Harrison Ford giovanissimo in un ruolo secondario ma comunque importante ai fini della trama....

Matteoxr6  @  05/10/2016 21:34:04
   4½ / 10
Un soggetto dalle tematiche molto interessanti, specie nel lontano '74, girato bene, ma sceneggiato veramente molto male: sta qui la differenza tra avere un'ottima intuizione e saperla condurre alla medesima altezza. Così non è, almeno per me. Mi ha dato l'impressione di non voler altro che giungere alla scena finale con il dito puntato. Avrei messo 4/5.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  14/05/2016 00:27:00
   5 / 10
Malgrado l'eccellente interpretazione di Hackman rimane un film di una noiosità insopportabile. Udire e riudire infinite volte la stessa conversazione è snervante. Nessuna azione, nessuna suspance, colonna sonora, quando c'è, noiosa allo stremo.
Irritante.

6 risposte al commento
Ultima risposta 18/05/2016 01.50.10
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fabio57  @  01/04/2016 15:03:34
   8½ / 10
Quando si parla di Coppola o dei lavori di questo geniale regista si trova sempre difficoltà a trovare le giuste parole. Questo , pur non essendo il migliore è comunque un'opera ragguardevole, di spessore,molto intrigante. Coadiuvato da un attore strepitoso come Hackman, fa il ritratto di un uomo solitario, paranoico, anaffettivo, ma capace poi di compiere grandi slanci eroici. Contestualizzando il film al periodo storico in cui fu girato, vedi Water-gate, fa molto riflettere su quanto gli statunitensi abbiano un culto per le intercettazioni. Peraltro è di pochi mesi fa la notizia che i servizi segreti americani spiassero le conversazioni private dei nostri governanti, almeno questo si è detto, in verità , non riesco a credere che potessero suscitare una qualsiasi forma di interesse da parte di chicchessia.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  05/11/2015 23:23:18
   8 / 10
Originale e coinvolgente fin dalla prima inquadratura, è un film dal montaggio eccezionale, una gran colonna sonora ed un Hackman davvero perfetto. Sfortunatamente è veramente molto lento e anche se funzionale all'ossessione del protagonista, l'ho trovato per questo un po'pesante. Però resta un gran film (e che finale!)

pak7  @  03/11/2015 18:43:47
   7 / 10
Non per tutti, la pellicola la possiamo paragonare a un 8, cioè che gira su sè stessa per quasi tutta la sua durata, non mi ha annoiato, ed ha anche e comunque un sua morale finale. Girato benissimo da Coppola e interpretato magistralmente dal grande Gene Hackman.

clint 85  @  21/05/2015 23:13:38
   5 / 10
Le interpretazioni, come la fotografia sono ottime, ma purtroppo il film piatto e privo di suspance, sfocia nell'inevitabile noia.

SAPORIFERO, sbadigli garantiti!

Goldust  @  16/03/2015 16:46:39
   8 / 10
A piccoli passi, un gradino alla volta, si scende nell'angustiante incubo di un soggetto fortemente sociopatico ed estremamente geloso della propria privacy, un incubo fatto di tardivi scrupoli di coscienza per un lavoro che non fa prigionieri ed una lotta impari con i poteri forti di una non meglio precisata e risoluta azienda. La visione del tarlo che logora il professionista ( e l'uomo ) dal di dentro è molto affascinante ed anche la rappresentazione che ne viene proposta non può lasciare indifferenti ( la scena finale è sintomatica ), anche per merito di attori giusti al posto giusto. Tra questi mi piace ricordare John Cazale, qui forse nella parte più marginale della sua brevissima carriera eppure capace di donare al suo personaggio le vere sfumature dell'uomo qualunque.

Nic90  @  26/07/2014 11:54:43
   5 / 10
Lory_noir  @  12/07/2014 21:38:44
   5 / 10
Purtroppo, malgrado l'originalità del tema, non l'ho apprezzato. Ho trovato proprio difficile seguirlo dall'inizio alla fine ma mi sono sforzato. A parte qualche scena alla fine non mi ha proprio colpito.

Filman  @  30/06/2014 00:17:34
   9 / 10
Dalla raffinata tecnica di Francis Ford Coppola, immersa in uno sguardo Hitchcockiano, nasce THE CONVERSATION, un capolavoro del genere thriller singolarmente differenziato per genialità contestuale e originalità del complesso, decantante un raro ed eccezionale fascino, segno di un risorgimento filmico il cui stampo è legato ai decenni precedenti.
Composto con parsimoniosa intimità e cronometrica eleganza, il film regala una respirabile atmosfera fredda e pungente, navigante nella sensazione e nell'introspezione mentale del protagonista, pennellata da un'accurata direzione audiovisiva di carattere e spessore, che dipinge una sceneggiatura impregnata di tematiche psicoanalitiche accuratamente narrate, equilibrando armoniosamente la forma e il contenuto della pellicola.
Analizzando l'estraniazione sociale del protagonista, magnificamente recitato da Gene Hackman, la pellicola confluisce in una visione totale della sua paranoia e della sua evoluzione personale, nascente in modo inevitabile da una ramificazione della perizia spionaggistica e concludente con una doppia, folgorante e distruttiva epifania emotiva, pessimistica nella natura espressiva di quest'opera di Coppola.

Jack_Burton  @  16/06/2014 11:54:06
   6 / 10
Capisco l'autorialità e la sofisticatezza della regia, la grande caratterizzazione psicologica del personaggioe e l'altrettanto grande interpretazione di gene hackman...PERO' questo film è una mattonata nei c******i che prosciuga la pazienza e l'attenzione; al termine della visione mi sono sentito esausto, il che non è un grande indice di coinvolgimento direi...
Anche se la durata del film è inferiore alle 2 ore, mi è sembrato di stare davanti allo schermo per il doppio del tempo...non finiva più insomma.
Personalmente non lo consiglierei ad uno spettatore medio soprattutto se abitutato a guardarsi i film contemporanei...a meno che non si beva 2 o 3 caffè prima di mettersi a vederlo.
La sufficienza è di rispetto...ma non meritata, a meno dal mio punto di vista.

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Ultima risposta 16/06/2014 21.27.43
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Mic Hey  @  28/12/2013 01:04:30
   6 / 10
..Che pizza !
Sufficienza a malapena solo perchè da questo film è poi nato quel capolavoro più moderno di TonyScott "Nemico Pubblico" !

2 risposte al commento
Ultima risposta 31/12/2013 00.12.31
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david briar  @  27/12/2013 13:25:39
   8 / 10
In mezzo ai primi due capitoli del padrino Coppola miracolosamente riuscì a girare un altro prodotto di qualità,ottenendo candidature all'Oscar con entrambi i suoi film del 1974.

Per quello che voleva essere "La conversazione" è difficile trovargli un vero e proprio difetto.La regia è perfetta,dalla sequenza iniziale alla sequenza finale,riesce a mettere una tensione che sale quasi di nascosto,come se fossimo noi stessi ad accorgerci piano piano di essere spiati.L'apice forse è raggiunto nell'inquietante scena del sogno del protagonista,o in alcune scene che sembrano uscite direttamente da un film horror.
Il sonoro è importantissimo,forse più delle immagini,e la ripetizione della conversazione diventa a un certo punto disturbante.
Gene Hackman è impeccabile nell'interpretare il paranoico e freddo protagonista,personaggio che sembra cercare di intercettare le vite degli altri perché ha difficoltà nel vivere la sua dal punto di vista emotivo.Il resto del cast fa un discreto lavoro,bravo il povero John Cazale,ma a colpire sono le brevi apparizioni di Robert Duvall e Harrison Ford,senza dubbio lasciano il segno.
La sceneggiatura è precisa,anche se forse avrei gradito più approfondimento per il protagonista,che risulta un po' antipatico,ma va bene anche così.La pellicola si regge più che altro sulla regia e sul lato tecnico,le immagini e il sonoro,che sulla scrittura,e si nota soprattutto nella risoluzione dell'intrigo,che poteva essere più chiara e dettagliata.

Nel complesso,un film che sicuramente sarà ricordato nella storia del cinema e fra i migliori Coppola.Per una questione di gusti personali non riesco a dargli un voto più alto,soggettivamente preferisco pellicole più potenti dal punto di vista emotivo,ma comunque da vedere assolutamente,ha dato diverse ispirazioni per grandi film di questo tipo. A sorpresa,la migliore che io conosca è piuttosto recente,"Le vite degli altri", emozionante capolavoro che a mio parere supera "La conversazione". Be,come si suol dire,l'allievo ha superato il maestro...

deliver  @  28/11/2012 10:12:07
   6 / 10
Insomma,

certo la regia di Coppola non ha remore nè difetti, certo Hackman ha la fisionomia adatta del misantropo intercettatore, però il film se si esclude il tardivo finale, è molto molto noioso. Non a caso, nella versione italiana vennero tagliate molte parti "morte" (cosa che ho notato nella recente edizione in Blu ray dove compaiono in molti frangenti i sottotitoli). Che dire, se tecnicamente è ben fatto, la storia è statica, priva di mordente, priva di forti emozioni. Per dire, cinema di qualità non vuol dire produrre delle mattonate. Non sono nemmeno i tempi lenti il problema: il problema è che per buona parte della pellicola accadono cose davvero inutili e Coppola vira sulla malinconia del protagonista uscendo anche fuori tema, sbilanciandosi e di parecchio.

Un pò sopravvalutato..

dagon  @  26/11/2012 20:01:56
   8 / 10
Ottimo thriller "d'autore" del periodo d'oro di Coppola, con un Gene Hackman colossale. Considerato che il regista era all'apice della carriera, fu una scelta coraggiosa e non "facile", anche per l'approccio non effettistico ma introspettivo. Si può quasi considerare l'altra faccia de "i 3 giorni del condor". Film tutto sommato ancora attuale (forse oggi il protagonista non avrebbe scrupoli morali), con un montaggio ed uno studio del sonoro fondamentali. Sarò nostalgico, ma il cinema di un tempo era di tutt'altro spessore.

ste 10  @  09/01/2012 23:52:43
   7½ / 10
Molto intenso ed empatico, a tratti però affiora la noia; grande Gene Hackman

Oskarsson88  @  05/01/2012 15:06:23
   7½ / 10
Buona prova sfoggiata da Francisco, in uno stile asciutto e invecchiato, che sfocia piano piano in una realtà non pensata precedentemente. Un giallo sulle intercettazioni che vale la pena di veder.

PignaSystem  @  20/07/2011 22:39:36
   8½ / 10
Negli anni del Watergate,la teoria del complotto shocko'l'opinione pubblica,e di conseguenza letteratura e cinema ne vennero influenzati notevolmente:non c'era thriller,all'epoca,che non risentisse di echi su intercettazioni,spionaggio e controllo su ignari personaggi.Meno male che allora era considerata una cosa preoccupante,oggi gente come Bush II dice bellamente che è giusta una forma di controllo alla "Grande fratello"(quello di Orwell,non la porcheria della tv).Dopo il trionfo straordinario del "Padrino",F.F.Coppola senti'la necessita'di realizzare un film piu'"piccolo",e cosi'nacque questo "La conversazione",thriller su un'ossessione paranoica,con un intercettatore dalla personalita'nascosta e nevrotica per protagonista.Geniale l'ultima parte del film,con un ribaltamento completo dell'ottica nostra e di Harry Caul,il protagonista,con la realta',o cio'che lui crede tale,che gli si sgretola davanti:grandissimo Gene Hackman in una delle sue piu'belle interpretazioni,un misto di indisponenza,timidezza e rimorso reso raffinatamente,forse meritevole di un Oscar.

Roger  @  29/03/2011 11:09:11
   9½ / 10
Film da vedere assolutamente. Un giallo fatto alla perfezione. Ottima interpretazione degli attori

guidox  @  24/01/2011 19:57:54
   8 / 10
questo film è la prova tangibile che una regia di indiscusso valore e un attore perfetto nel suo ruolo, riescono ad elevare anche una sceneggiatura non eccelsa e con diversi tempi morti.
perchè diciamocelo, il film pur essendo attuale ancor oggi per molti aspetti, è piuttosto lineare, la trama non ha mai grossi scossoni e si intuisce abbastanza presto dove si andrà a parare, ma ci sono inquadrature da delirio (da sola la scena iniziale, vale già la visione di questo film) e un Gene Hackman che ci trasmette tutte le paranoie, le debolezze, i quesiti morali del suo personaggio con una recitazione da applausi.
Le vite degli altri lo ricorda sicuramente per il tema trattato, ma sono due film che viaggiano su due binari paralleli, pur avendo in comune la stessa eccellenza.

7219415  @  19/11/2010 11:54:39
   8 / 10
Invia una mail all'autore del commento IL MITO.  @  21/10/2010 14:59:03
   8½ / 10
Francis Ford Coppola regala al cinema questa perla che senza di lui probabilmente sarebbe finita nel dimenticatoio, la sceneggiatura infatti sembrerebbe portare a un film senza lodi e senza infamia, ma invece Coppola riesce a portare avanti la narrazione in maniera incredibile rendendo il film veramente avvincente e stupendo.
Superlativo Gene Hackman in questo ruolo e ottimi anche gli attori non protagonisti soprattutto Cazale e Ford. Peccato che il grandissimo Robert Duvall (sempre presente nei capolavori di Coppola) reciti soltanto una piccolissima parte nel film; avrebbe meritato di più durante la sua carriera secondo me.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  18/10/2010 17:16:07
   8 / 10
Uno dei capolavori assoluti del regista, realizzato a cavallo tra "Il Padrino" e "Il Padrino parte 2", e proprio per questo motivo, poco conosciuto al grande pubblico. Un'opera claustrofobica e angosciante, geniale nel costruire la suspence man mano che la storia procede, e girata magistralmente da un Coppola ispirato e tecnicamente innovativo (mitica la sequenza iniziale ripresa dall'alto e quella finale stile videocamera di sorveglianza). Forse l'intreccio, verso meta' pellicola, diventa abbastanza prevedibile (credo intenzionalmente), e il ritmo, a tratti, cala un pochettino (anche se la tensione rimane): ma non fa molta differenza, perche' la carta vincente del film, sta nella magnifica, ossessiva e maniacale interpretazione del grandissimo Gene Hackman, numero 1 nel campo delle intercettazioni (e per questo invidiato dai colleghi), solitario per scelta e gelosissimo della propria privacy, che finira' sia per avere una crisi di coscienza quando capira' che il materiale che ha per le mani potrebbe compromettere le vite di una giovane coppia, sia succube della paranoia piu' totale quando scoprira' di essere a sua volta spiato e controllato dai suoi stessi mandanti. Un personaggio fantastico e analizzato a tutto tondo, a cui Hackman, con la sua bravura e la sua fisicita', dona una caratterizzazione semplicemente perfetta, naturale, e di un realismo sbalorditivo. Un classico assoluto del cinema anni 70, un concentrato di pazzia e paranoia inimitabile (vedere per credere la bellissima scena in cui Harry ascolta e riascolta il nastro della conversazione) da recuperare e rivalutare al piu' presto.

Piccole parti per Harrison Ford e Robert Duvall (quest'ultimo non accreditato). John Cazale non ha invece lo spazio che si merita, e la sua ottima interpretazione viene purtroppo messa in ombra da quella del collega protagonista.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  05/10/2010 18:38:52
   9 / 10
Gli anni '70 sono per Coppola i migliori della sua carriera...dopo "il Padrino" e prima di "il padrino parte II" e "apocalypse now" riesce a sfornare un altro capolavoro magari meno conosciuto ma non inferiore a quelli gia' citati!
Il lavoro che diventa un ossessione a causa anche di un peso sulla coscienza che non si riesce a dimenticare,la paura di fare gli stessi errori del passato...A incarnare questo personaggio sull'orlo della follia è un bravissimo Gene Hackman!
Finale imperdibile

marco86  @  03/10/2010 03:28:08
   8½ / 10
negli anni '70, F.F. Coppola ha girato Il padrino, Il padrino parte II, Apocalipse Now e La conversazione... 4 film cult, ognuno capostipite nel proprio genere.

La conversazione è un superbo thriller incentrato sulla figura del protagonista (interpretato magistralmente da Hackman), personaggio paranoico un pò per predisposizione caratteriale, un pò per esperienze passate di vita, un pò per deformazione professionale.
ma questa sua paranoia lo porta ad assumere il ruolo di una fredda macchina, costretto a tenere la sua parte emotiva sempre sotto controllo e a non intrecciare dunque relazioni profonde con altri esseri umani.

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in sostanza, più che lo svolgersi degli eventi, è centrale la caratterizzazione del protagonista, attualissimo a distanza di quasi 40 anni nell'epoca contemporanea del terrorismo internazionale.

la scena finale è eccezionale, uno dei punti più alti raggiunti da Coppola, capace di racchiudere l'essenza di un intero film in pochi spezzoni di immagini privi di parole.

JOKER1926  @  17/09/2010 17:20:01
   6½ / 10
La tecnologia usata per spiare le sorti altrui è meschina, in questo stravagante meccanismo di distruzione della famigerata e sacrosanta Privacy, non esistono dominatori bensì schegge impazzite che a turno vengono "silenziosamente" fregate, tutto attraverso un gioco assai sofisticato ma sostanzialmente ingiusto, sporco.

Potrebbe essere questo concetto esposto sopra una compatta sintesi dell'importante e raffinato film di Francis Ford Coppola "La conversazione".
Coppola crea una pellicola di rilievo, per carità, non mancano difetti (alcuni consistenti) ma in linea di massima i pregi (non pochi) prevalgono alla fine.
Pregi rappresentati da un sostanzioso lavoro circa la fotografia, gli attori come Gene Hackman in una prova di passione; segue su larga scala la musica abbastanza caratteristica e tutto il lavoro delle varie e bellissime inquadrature di regia.

Però qualche critica per "La conversazione" bisogna muoverla, insomma il film è difficile da seguire, gran parte della pellicola è accompagnata da un ritmo troppo basso, certo la regia allega costantemente ad ogni scena un significato e uno scenario sublime con tecnica cinematografica a servizio di ogni singola sequenza ma comunque in parole abbastanza povere il film fa fatica a decollare.
La situazione cambia solo nel finale ove il ritmo sale oggettivamente e inoltre lo spettatore assisterà ad un buon colpo di scena con alcune trovate della regia davvero di spessore come quella del protagonista che per la paura e la desolazione affossa nelle lenzuola cercando di estraniarsi e vivere il vuoto e il silenzio.
Infatti quella di Harry Caul è una figura asociale, introversa e paranoica che vive solo per attuare il proprio lavoro sinonimo di interesse e di entusiasmo, fino ad un certo punto.

"La conversazione" regala il meglio nelle sequenze finali, difficili da dimenticare, con un lavoro tecnico (le inquadrature) da manuale.

Coppola dimostra ancora il suo grande lavoro, film da gradire specie per la confezione tecnica, per la raffinatezza, certo la trama non offre voluminosi intrecci e spasmodici passaggi narrativi ma il finale cambia le carte in gioco.

rapture  @  06/05/2010 23:38:42
   5½ / 10
Trama ridicola, un uomo che vende da una vita i segreti della gente e all'improvviso teme di mettere la loro vita in pericolo (o davvero??). L'unica parte DAVVERO interessante è la mezzora finale, in cui finalmente il protagonista diventa meno teso e coinvolge lo spettatore, contrariamente alla prima ora in cui è rigido come uno stoccafisso. Buona la regia e memorabile la colonna sonora.

BrundleFly  @  22/03/2010 23:29:06
   5 / 10
Guardo la media su IMDB e mi dico: "Uao...devo assolutamente recuperarlo questo film del grande Coppola" (8.1 e nella top 250 del sito).
Leggo la trama e la recensione sul Mereghetti e penso: "è il momento che cominci a cercarlo" (votazione massima e trama degna di un grande giallo/thriller).
Vedo la media su Filmscoop con relativi commenti e ne ho la conferma: "stasera mi guardo questo".

Mezz'ora e non succede niente. Un'ora e non succede niente. Un'ora e mezza...comincia ad accadere qualcosa....ah no mi sbagliavo. Due ore..."oh mamma cosa succede?? Ah...è finito! Mah!!!" -.-
Noioso, lento e inconcludente.
Le uniche cose positive sono la regia, l'interpretazione di Hackman e la fotografia del grande Walter Murch.
I casi sono 2: o è il film più sopravvalutato di tutti i tempi, o io non l'ho capito. In quest'ultimo caso è gradito qualunque chiarimento.

8 risposte al commento
Ultima risposta 28/12/2013 01.08.36
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Dr.Orgasmatron  @  14/01/2010 02:39:21
   9 / 10
Un thriller per palati fini che anticipa nettamente i tempi e la società del futuro. Molto raffinato, è uno dei miei preferiti di Coppola anche se purtroppo non ha avuto un decimo del successo di suoi altri capolavori. Palma d'oro a Cannes strameritata. Grandioso Gene Hackman

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  12/12/2009 17:58:34
   8½ / 10
Questa pellicola di Coppola ha l'unico difetto,che poi difetto non è,di essere uscito a cavallo tra due suoi capolavori e di averlo reso un film meno conosciuto di questi. Peccato davvero perché La conversazione è un film particolare,lentissimo certamente e forse per questo può risultare un pò ostico ma che regala emozioni come solo pochi film gialli del genere riescono a fare. Hackman non mi è mai piaciuto ma qui è veramente molto bravo,costruisce il proagonista del film in maniera magistrale e lo rende via via sempre più "umano". Per non parlare dei temi trattati nel film oggi pù che mai di grande attualità ma la privacy è solamente la punta dell'iceberg nel film di Coppola.
La morale del protagonista è il vero fulcro della pellicola oltre che naturalmente la famosa conversazione iniziale.
La conversazione regala momenti inquietanti,quasi fastidiosi e per tutta la sua durata sentiamo il senso dell'ambiguità che pervade il film.
La colonna sonora è famosissima (chi ha visto Il senso della vita di Bonolis in tv la conosce di sicuro)e c'è da segnalare una delle (purtroppo)poche prestazioni di John Cazale. D'accordissimo su di lui con il commento precedente.
Bellissimo film,in cui il giallo lascia strada al thriller psicologico ma rimane una pellicola comunque non facile per chi è abituato a certi ritmi filmici.


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alex25  @  01/11/2009 09:01:48
   8 / 10
Gran bel film, Hackman decisamente bravo e la regia di Coppola è una garanzia.
Storia originale e districata molto bene, i tempi sono giusti. L'ho visto in lingua originale e mi ha preso parecchio, anche le musiche sono ok.
Con questo ho visto tutti e cinque i film di Cazale, un grandissimo attore ragazzi...

StranzCronenber  @  01/10/2009 12:34:16
   9 / 10
Gene Hackman non è il mio attore preferito, eppure, in questo straordinario film, offre un'interpretazione incredibile, risultando affascinante ed enigmatico.
Il senso di angoscia e di alienazione che si prova sin dall'inizio del racconto è spiazzante, e l'ansia di carpire il senso della "conversazione" stringe in una morsa di impazienza ed ansia.
E' un'opera cupa, fatta di suoni e dissonanze, privi di significato, che lentamente vengono sostituiti da parole e suoni intellegibili.
Cosa prova chi si intromette nella vita altrui, di fronte all'amara realtà della propria solitudine?
La dolorosità di una simile condizione si riversa sulla psiche del protagonista con la stessa spietata violenza con cui egli invade l'intimità delle sue "vittime".
Il film pone una serie di interrogativi che investono innanzitutto gli aspetti sociali dell'era della tecnologia, in cui la privacy è sostanzialmente annullata. Ma non solo.
L'interrogativo su cui tutta la vicenda ruota è di tipo più strettamente etico: quali sono le responsabilità di cui l'individuo deve farsi carico? Le conseguenze delle proprie azioni, anche se indirette, devono considerarsi come frutto della proprie scelte?
In altri termini, colui che fornisce consapevolmente il motivo che scatenerà la violenza, si macchia di un peccato alla stregua di chi quella violenza la commetterà materialmente.
E' una assunzione di responsabilità radicale, un'accusa feroce verso tutti gli uomini e le donne che fanno parte di questa società.
Nessuno può ritenersi illibato.
Il film è costellato da inquadrature e sequenze memorabili, da mozzare il fiato.


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Eccezionale.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  16/09/2009 18:10:31
   9 / 10
E’ certo che i temi trattati dal film di Coppola siano tra le questioni più attuali del terzo millennio. Il senso di persecuzione, e la mortificazione della propria intimità e della privacy, sono inquietudini esponenzialmente accresciute parimenti con le conquiste tecnologiche e delle telecomunicazioni. Bisogna riconoscerlo, il secolo scorso, il Novecento, è stato sicuramente quello che più ha subito trasformazioni (ambientali, storiche, delle abitudini); e se da un lato ciò ha giovato al confort, al benessere, alla medicina, all’informazione, al dinamismo - virtù (soprattutto quest’ultima) tanto osannate dai Futuristi d’inizio secolo, che ancora non ne avevano intuito i risvolti negativi - dall’altro ha innescato una serie di nuove complicazioni, sociali ma soprattutto individuali, più ancora difficili da arginare proprio perché “veloci” a progredire, e denunciate in primo luogo dall’arte (gli artisti sono sempre gli individui più vulnerabili e ricettivi, i primi ad accusare gli iniziali sintomi delle nuove epidemie), e da Kafka specialmente, che ebbe tra i tanti il grande merito di gettare un primo sguardo preoccupato sulle nevrosi del nostro millennio.
L’essere sorvegliati, pedinati, spiati, origliati - sensazioni che possono sfiorare il voyeurismo, e mettere talvolta in dubbio la parola “pudore” - hanno recluso l’uomo in una nuova ragnatela dell’incomunicabilità, fatta di obiettivi, d’antenne, di cavi telefonici, di microfoni, strumenti concepiti proprio per favorire le comunicazioni, e finiti viceversa per annichilirle.

Una conversazione equivoca, tra due amanti, in cui si presagisce forse un omicidio, suscita in Harry Caul, professionista delle intercettazioni, una serie di ravvedimenti sulla propria vita e il proprio mestiere; e la cognizione di potere essere complice e responsabile di un delitto, oppure di scongiurarlo. Ma l’intercettatore - il migliore sulla piazza - scoprirà a sua volta d’essere intercettato, e che esiste un ente imperscrutabile al di sopra di lui che dispone di mezzi inimmaginabili.
Kafkiano, ma d’una eleganza e sensualità tutte Coppoliane, accumula tensione durante le lunghe pause, inquieta, seduce, provoca vertigini, terrorizza, ossessiona. Fa riflettere sulla convivenza con i primi veri alieni approdati sul nostro pianeta: la radio, la televisione, il telefono, internet.

Invia una mail all'autore del commento BIONDO  @  21/08/2009 21:45:44
   9 / 10
mezzo voto in piu' perche' tecnicamente il film e' d'altissimi livelli,gene hackman nella sua migliore interpretazione,musiche molto belle,regia perfetta. certe volte c'è talmente suspence che sembra un film horror,mi sembrava che da un momento all'altro sbucava fuori qualche mostro. cmnq un film molto poetico,malinconico,triste,alcune sequenze sono da antologia del cinema,l'unica pecca come del resto tutti i film di coppola è il ritmo.

edmond90  @  21/06/2009 10:28:09
   10 / 10
Uno dei film piu audaci e sperimentali di coppola(da manuale tutta la sequenza iniziale),la conversazione e'uno straordinario viaggio introspettivo nella solitudine di un uomo ormai ridotto al nulla,la cui unica pulsione di vita viene paradossalmente dal proprio lavoro che consiste nell'insinuarsi quasi morbosamente nelle esistenze altrui...e'un film che ti entra dentro e il drammatico finale e'uno dei piu'intensi e struggenti che io abbia mai visto.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  22/03/2009 14:35:11
   9 / 10
Un uomo solo pone in contrasto il suo lavoro con i suoi principi etici e si ritrova in un incubo terribile senza via di scampo, dove solo un pò di musica potrà alleviarne il dolore.
Le vite degli altri per Harry sono lo strumento che lo fanno sentire vivo e poco importa se l'unica vita che non riesce a controllare è proprio la sua.

Bellissimo film di Coppola, il suo lavoro più intimista, un'analisi umana perfetta senza mai allontanarsi dal suo obiettivo e senza mai cercare inutili patetismi.

Hackman superlativo.

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Ultima risposta 25/03/2009 16.06.38
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Invia una mail all'autore del commento wega  @  18/03/2009 12:33:29
   10 / 10
"That's terrible...Oh God" "That's terrible...Oh God" "That's terrible...Oh God" "That's terrible...Oh God" "That's terrible...Oh God" "That's terrible...Oh God" "That's terrible...Oh God" "That's terrible...Oh God" "That's terrible...Oh God" "That's terrible...Oh God" "That's terrible...Oh God" "That's terrible...Oh God" "That's terrible...Oh God" "That's terrible...Oh God" "That's terrible...Oh God" "That's terrible...Oh God" "That's terrible...Oh God" "That's terrible...Oh God" "That's terrible...Oh God" "That's terrible...Oh God" "That's terrible...Oh God" "That's terrible...Oh God" "That's terrible...Oh God" "That's terrible...Oh God""That's terrible...Oh God" "That's terrible...Oh God".
Mai provato nulla del genere. TASSATIVA LA VISIONE IN LINGUA ORIGINALE.

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paolino77  @  07/02/2009 14:17:02
   9 / 10
A qualcuno potrebbe risultare noioso, ma la confezione che ci regala Coppola è questa, con l'obiettivo di entrare pian piano nell'intimità fino a sfociare nel delitto. Bello e sottovalutato

gabbo  @  23/01/2009 14:04:17
   6 / 10
Buona l'idea, ma veramente soporifero...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  18/01/2009 13:31:08
   7½ / 10
Sicuramente un film lento da seguire, ma se non fosse stato pensato così non avrebbe trasmesso il messaggio claustrofobico che il film manda attraverso i segnali del bravissimo Gene Hackman che interpreta un personaggio complicato e difficile. Bene, non mi aspettavo questo tipo di pellicola ma è evidente che il sig. Coppola mi ha stupito e non poco. Affascinante la trama e recitata benissimo, il punto forte de "la conversazione" sta proprio qui. Interessante anche la piccola parte di Harrison ford che non stona.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  13/01/2009 01:30:33
   7 / 10
Film sicuramente sperimentale e intimista con il giallo a poco a che fare, la trama è mero pretesto per un viaggio nella paranoia del protagonista.
Sulla stessa linea viaggerà quel considerato capolavoro "le vite degli altri".
Qui certamente la partentesi thriller rende il tutto più interessante, gli spunti sono notevoli nello stesso tempo però è un film molto pesante.

La lentezza esasperante sopratutto iniziale rende ardua la visione a un pubblico non preparato, all'inizio non si sa niente e prima che "ingrani" bisognerà aspettare quasi un'ora.
Insomma non di facile visione ma sicuramente interessante, un Coppola quasi d'essai che sperimenta.

A conclusione della visione si può formulare un giudizio e qui c'è maestria cinematografica, dimostrazione che un grande regista che sa lavorare anche su film "piccoli".
Nel contempo però sarei bugiardo se non dicessi che ho faticato a vederlo per un ritmo decisamente lento e per una storia troppo diluita

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  01/10/2008 22:37:02
   10 / 10
Ci sono certi film che ti catturano, ti penetrano, ti entrano nelle viscere e non sai spiegartelo. Mi è successo raramente, e "La conversazione" di Francis Ford Coppola fa sicuramente parte di quello sparuto gruppo di opere cinematografiche che ha avuto su di me questo effetto, perchè mi ha illuminato su una verità incontrovertibile: che la realtà è, invero, molto più complicata, articolata e sfaccettata di come si presenta superficialmente ai nostri occhi.
Detto ciò, preferisco fermarmi qua e non aggiungere altre parole che, per quanto mi riguarda, risulterebbero soltanto superflue.


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Ultima risposta 18/03/2009 12.38.34
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Invia una mail all'autore del commento Clint Eastwood  @  17/08/2008 10:48:09
   8 / 10
Non grido al capolavoro forse anche perchè è datato (ai quei tempi si cominciò ad evidenziare il tema dello spionaggio, intercettazioni, ecc. - esempio Il Braccio Violento della Legge di Friedkin - la New Holywood), ma che ci vuoi fare è Coppola.

Il film ha sceneggiatura davvero solida, e Coppola ... non mi ha impressionato tanto come ne Il Padrino, probabilmente perchè si parla di un argomento che non mi sta tanto al cuore, ma decisamente ottimo ((ho notato delle scene troppo lunghe come quella che in cui Caul entra nella camera 773, ma dico io ci voleva cosi tanto con tutte quelle inquadrature secondo me inutili)

Parlando di Hackman - per niente male, si è calato perfettamente nei panni del personaggio assai complesso, introverso. Il spione nr.1 (il miglior intercettatore della Costa Occidentale), un professionale nel suo mestiere, che "pedina" gli altri, ma non ama d'essere "pedinato" per via del suo carattere chiuso.

In tutto il film è di alta qualità artistica, tipico di F.F.C. - tutti gli attori sono stati all'altezza.

Max78  @  21/07/2008 15:08:10
   9 / 10
Finchè siamo noi a spiare va tutto bene o quasi(la finestra sul cortile),

ma cosa succede quando qualcuno scava nell'intimità ,
sorvegliandoci a nostra insaputa,e non alla "grande fratello" per intenderci....

e cosa accade quando un uomo del calibro di Harry Caul esperto internazionale di intercettazzioni numero 1 del settore,spione per eccellenza viene spogliato e messo a nudo nel suo lavoro,e della sua banale e vuota esistenza.

Grandissimo Thriller appassionante diretto da Coppola con un Hackman davvero intenso,
stupende le musiche.


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

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Ultima risposta 24/07/2008 15.37.45
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vitocortesi  @  15/07/2008 00:21:30
   9 / 10
E' un vero capolavoro questo film di Coppola ed uno dei più grandi thriller di sempre

xxxgabryxxx0840  @  05/03/2008 12:47:03
   9 / 10
Grande film con un Hackman mai così bravo

3 risposte al commento
Ultima risposta 05/03/2008 16.37.45
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The Monia 84  @  25/01/2008 11:44:31
   9 / 10
Un film incredibile: un crescendo di tensione alla quale non si può rinuciare tanto incuriosisce lo spettatore quanto il protagonista volto a risolvere l'enigma della conversazione tra i due amanti.La verità è peggio di quella che sembra essere...non c'è piu sicurezza neanche per il protagonista.
Unitamente alle megalitiche opere de "Il Padrino", parte prima e seconda, e "Apocalypse Now", "La Conversazione" compone un poker di capolavori unico (ed insuperabile).
Gene Hackman, poi, è un altro grandioso simbolo degli anni 70.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  07/12/2007 21:49:41
   9 / 10
Ennesimo capolavoro di Coppola,nonche uno dei migliori film degli anni 70...tecnicamente perfetto,interpretato da un superlativo Gene Hackman,con un finale duro,spietato e disilluso.

addicted  @  18/09/2007 19:16:00
   9 / 10
Questo film emana su di me un fascino irresistibile.
E' un coacervo di emozioni: solitudine, suspance, claustrofobia...
Ci crediate o no, a volte ho proprio BISOGNO di vederlo. Forse fa questo effetto solo su di me. Non lo so. Misteri del cinema!!!
Non voglio togliere nulla ai più famosi capolavori di Coppola, ma secondo me questo film è una delle sue opere migliori.
Da vedere!!!

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  @  07/09/2007 10:53:53
   8½ / 10
Thriller intimo ed angosciante dai connotati insoliti.
La metodica solitudine di Harry Caul, il protagonista, è invasa dalle parole di una coppia di amanti, un continuo tormento che lo porterà a riconsiderare la propria professione e, con essa, la propria vita; Coppola ed Hackman (straordinario) rendono con intensa partecipazione il dramma di Harry, trascinando con sè anche le certezze dello spettatore ed amplificando così la potenza del bel finale.

5 risposte al commento
Ultima risposta 07/09/2007 13.39.54
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  04/09/2007 01:57:23
   8 / 10
"La conversazione", a detta di molti uno dei punti più alti del cinema di Coppola, secondo il mio parere è il suo film tecnicamente più geniale e coraggioso. La sua perfezione stilistica e tecnica (che sarà un modello per molti) finisce però per intaccare il plauso incondizionato che "non" provo per questo film, che non riesco a sentire affettivamente "mio" come altri dello stesso autore.
E' un congegno pressochè inimitabile, con un Hackman strepitoso (e magari anche un profetico monito verso l'uso dei media di cui Cronenberg Carpenter e Lumet faranno proseliti) ma non riesce tuttavia ad empatizzare con lo spettatore. Ribadisco l'8 per la sua rilevante importanza, comunque.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  15/06/2007 21:16:36
   8½ / 10
Ottimo film di un Coppola assolutamente anomalo, che tenta di allontanarsi da quel capolavoro, che è il Padrino, sfornato solo due anni prima, ma che centra nuovamente il segno, con una pellicola di grande classe e capacità.

Coppola è un grande regista e, a mio parere, lo dimostra anche l'eccellente prova di Gene Hackman, attore che non amo particolarmente, ma che in questo film sfoggia una magnifica interpretazione, calandosi completamente nel personaggio nevrotico, ossesso, impaurito.
Film veramente di grande livello che dimostra come gli anni 70 furono per Coppola gli anni di grazia ( '72 Il Padrino, '74 La Conversazione e Il Padrino 2, '79 Apocalipse Now).
Un giallo costruito con maestria che risulta estremamente attento al dettaglio della storia ma che contemporaneamente non tralascia di trattare l'uomo. La descrizione psicologica di Harry è veramente da manuale del cinema e come tutti i gialli che si rispettino il colpo di scena finale è veramente straordinario.
Per terminare è da sottolineare la splendida fotografia e una colonna sonora che veramente bella. Un film assolutamente consigliato agli amanti del giallo, di Coppola e del grande Cinema

Dick  @  03/06/2007 03:11:52
   8 / 10
Bel film sulla vita dello spionaggio sonoro tra le quattro mura con Hackman che viene più volte fregato e il cui quilibrio viene messo a dura prova fino a che non crolla.

Pink Floyd  @  01/06/2007 14:56:48
   4 / 10
Questa volta Coppola sforna una pellicola soporifera: 'La conversazione' è un giallo davvero piatto! Privo di suspance e qualsiasi colpo di scena, risulta essere da ritmi insostenibili: è veramente di una lentezza esacerbante! Le musiche sono splendide, e soprattutto il finale è da spettacolo ma non basta a salvare due interminabili ore di descrizione di un uomo che riascolta una conversazione di pochi minuti dalla prima all'ultima scena e della sua relativa precipatazione sull'orlo di una psicosi (mi sembra anche logico, LOL!)
Sarebbe potuto essere un discreto prodotto se sviluppato in maniera più dinamica. Peccato.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  14/04/2007 02:24:38
   10 / 10
E' uno dei miei film preferiti. E' un meccanismo ad orologeria praticamente perfetto. Un thriller psicologico che è il capolavoro di Coppola (insieme ad Apocalypse Now), raccontato dalla visuale soggettiva del protagonista interpretato da Gene Hackman, con le sue paure e le sue ossessioni. A mio modesto parere, Hackman ha offerto con questo film la migliore interpretazione della sua carriera.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  24/09/2006 14:37:25
   4½ / 10
Commentando "Blow out" di De Palma ho letto un commento che faceva riferimento a questo film. Io l'ho trovato di una lentezza e noia impressionante. Anche lo stesso finale un pò a sopresa (ripreso in "La promessa") decade di fronte a un ritmo così lento. Ultima cosa: non è nè un giallo nè un thriller (la tensione è sotto lo zero): è un film drammatico che magari ai tempi poteva essere innovativo ma ai giorni nostri risulta datato. Non mi è proprio piaciuto!

1 risposta al commento
Ultima risposta 09/03/2008 15.13.41
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  20/08/2006 09:32:50
   8½ / 10
Veramente un film da vedere. Coppola riesce a coniugare perfettamente cinema americano ed europeo; in questa pellicola è chiaro il riferimento a Blow-up di Antonioni. Qui sono i suoni che interpretano la realtà ad essere amplificati e filtrati. Ottimo Hackman. Meritata la palma d'oro a Cannes.

blindo  @  05/04/2006 12:10:51
   7½ / 10
niente male,il buon vecchio gene è superlativo nella parte del fissato e il film lascia parecchi interrogativi non lo giudico un capolavoro ma per l'epoca era molto avanti

giax-tommy  @  15/02/2006 17:56:51
   9 / 10
mi ritrovo con requiem!è per certi aspetti paranoico e per altri critico e disilluso!però manca l'essenza del thriller....la tensione!in ogni caso è un bellissimo film

benzo24  @  27/05/2005 18:38:34
   8 / 10
Potrebbe essere l'alter ego di Blow-Up ma secondo me è decisamente meglio di Antonioni.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  07/12/2004 11:44:22
   10 / 10
Capolavoro di Francis Ford Coppola, che si allontana dagli alti Budget di "Il Padrino" per questo thriller, drammatico, che racconta la storia di questo uomo paranoico.
La conversazione è uno dei migliori film del regista, e il finale, disilluso e disperato, è indimenticabile, veramente da antologia.

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