mad max: fury road (2015)

Ammiro la fantasia e la vistosità in genere ma qui siamo di fronte ad una cafonata senza capo ne coda, ridicola, chiassosa e stupida.
Chitarre che sputano fuoco, travestimenti osceni da rockstar(o meglio da metallaro), mitologia scandinava e un cattivo gusto costante.

Nulla a che vedere con l'atmosfera e il fascino dell'originale.

caspita ma un minimo di trama potevano buttarcela dentro!!

Premio soprattutto gli effetti, ma alla fine la storia non mi ha appassionato tantissimo.

Un giro in giostra di due ore. Non un capolavoro ma decisamente trascinante dal primo all'ultimo minuto. Miller ha rivoluzionato lo scenario apocalittico a cavallo fra gli anni '70 e '80. Ora a distanza di 30 anni lo rivoluziona nuovamente.
Divertente e visionario e con una fotografia con i controcazz.i. da non perdere

Il nuovo Max Rockatansky non ha il fascino del Mel Gibson che fu, ma sul carisma se la gioca senza patemi, nonostante sia costretto a grugnire o poco più per tutta la durata del film. Tom Hardy, perfetto nell'ingombrante ruolo d'azione, viene chiamato a riesumare l'iconico guerriero della strada 34 anni dopo il leggendario primo capitolo; non si tratta però di un reboot o un sequel, gli agganci con la precedente trilogia sono minimi tanto da permettere una comprensione totale a chi fosse all'oscuro dei precedenti film.
Anche perchè la sceneggiatura è talmente minimale da far quasi tenerezza. Pochissime divagazioni dal nocciolo della questione, ovvero un inseguimento attraverso lande desertiche, rocciose o fangose, dove un autocisterna zeppa di carburante e latte, ma anche di avvenenti spose/concubine sottratte al tiranno Immortan Joe ( Hugh Keans Byrne, già villain del primo film), fugge verso un non meglio specificato Eden. A guidare il mostruoso mezzo blindato ovviamente Max, ma soprattutto l'Imperatrice Furiosa, ovvero una Charlize Theron rasata quasi a zero, monca, pesta e impolverata, eppure sempre affascinante come non mai nei panni di fenomenale driver e grintosa guerriera, tanto da oscurare la figura del compagno di set spesso relegato alla figura di principale gregario.
Lo script ridotto all'osso una volta tanto non è da intendersi negativamente, "Mad Max: Fury Road" funziona infatti alla grande, la visione funerea di un mondo fatto di benzina, motori e acqua, bastano e avanzano per giustificare il rutilante on the road, una goduria per gli occhi eccitati da mille trovate messe in scena a velocità folli.
Il meccanismo narrativo è quindi semplice ma efficacissimo, oliato a dovere, privato di ogni orpello superfluo ed impreziosito da scenari mozzafiato e costumi fantastici da atelier apocalittico. Oltre a ciò si percepisce potente uno sguardo raro nel cinema action: Max e il redento Nux sono gli unici uomini ammessi in un microcosmo decadente in cui è positivamente preponderante la presenza femminile. Attorno a loro un mondo dalle coordinate geografiche primitive con tribù d'ogni genere pronte all'assalto tra culti norreni e devozioni motoristiche.
Miller ha il grande merito di trasformare uno spettacolo in fin dei conti basato su stereotipi di varia natura in qualcosa di assordante, esteticamente allucinato e dinamico sino all'eccesso, qualcosa in grado di soggiogare con la sua energica semplicità e sbatacchiare lo spettatore come un fantoccio di pezza per quasi due ore senza che ciò alimenti il minimo fastidio o il più piccolo accenno di noia.

Dopo un inizio frettoloso ma dal plot incoraggiante, ci sono solo fughe e inseguimenti. Che c'è d'altro? Una noia vigile forse.. Theron brava, ma non credo che abbia fatto troppa fatica. Il fatto che ci sia anche Megan Gale tra gli attori la dice tutta (piuttosto, che fine aveva fatto?) . Hardy non granchè (colpa sua o del personaggio?). Se volete passare due ore a vedere un'unica continua, stancante scena d'azione accomodatevi. Discreto, ma decisamente "leggero", monotono e sopravvalutato. Mezza delusione. Media troppo alta.

Fate un bel respiro, trattenete il fiato e buttatevi nell'azione che dura per tutto il film ma che, nonostante ciò, riesce a tenere sempre viva l'attenzione.

Semplicemente un Mad Max senza Mad Max...Tom Hardy non ha il carisma del buon vecchio Mel Gibson e la presenza poi di un'immensa Charlize Theron che riempie totalmente lo schermo,lo delimita ulteriormente,rendendolo semplicemente funzionale alla storia se non anche inutile.Detto questo il film ha una resa visiva di straordinario impatto, si resta a bocca aperta per tutto il tempo catturati da susseguirsi di scene andrenaliniche e inseguimenti folli; due ore volano senza rendersene conto. Promosso

Semplicemente inguardabile, solo effetti speciali, due ore di corse e sparatorie senza senso, storia inesistente, UNA NOIA MORTALE!!

Si sente un pò la nostalgia di Mel Gibson, film molto adrenalico, 2 ore di pura azione e di inseguimenti. Però a mio avviso manca di qualcosa rispetto ai nostalgici mad max del passato. Ovviamente lo consiglio. Da vedere e conservare.

Miller è stato il creatore di Mad Max e chi più di lui poteva ricostruire dalle fondamenta un reboot di questo livello. Non che metta in disparte i tre capitoli precedenti, anzi prende il meglio di quei film e li ripropone in maniera tale da non essere eccessivamente nostalgico, ma tenendo bene i piedi saldamente in due staffe: la nostalgia della saga Mad Max ed aggiornata da una ricchezza e varietà visiva da applausi, senza che quest'ultima fagociti tutto il film. La storia è semplicissima, quasi banale ma ti tiene con il fiato sospeso per due ore. Non c'è un attimo di respiro in mezzo a delle trovate spettacolari, inseguimenti come non se ne vedevano da anni ed in più il personaggio della Theron, una spanna sopra gli altri, persino ad un buon Hardy nei panni di Max, quasi una "spalla" alla Furiosa della strada. Miller dopo anni di anonimato è ritornato alla grande con un film che deve essere, aldilà delle tante tamarrate a volte eccessive, teso ed adrenalico, non concedere sosta e rilanciare l'azione quando è possibile. Mi sono veramente divertito.

Se Mad max era eccessivo per i suoi anni, Miller decide di essere eccessivo al giorno d'oggi. Pensavo prendesse un altra strada, più tranquilla, invece il vecchiaccio fa sue tutte le tecniche possibili per costruire adrenalina pura. Non esiste tranquillità, tanto che arrivare a metà film, c'è una sorta di calo di monotonia fracassosa. Poi il ritorno si riprende l'attenzione e la pazzia di questa giornata straordinaria. L'introduzione del personaggio di Furiosa è valore aggiunto senza eguali (spero Hollywood non metta mani su questo personaggio, e a ditruggerlo con qualche uscita tipo Furiosa se la gratta 1, 2, 3 Furiosa incinta 4). Uscito dalla sala cinematografica ero sbalordito, non so se positivamente o negativamente, ma sbalordito. È uno dei pochi film che riesce ad essere se stesso, senza dover per forza compiacere lo spettatore. È un grandissimo punto a favore. Per certi versi mi ha annoiato, per altri è sorprendentemente unico, contienendo delle perle uniche e scene memorabili. Dopo mesi mi rimane una gran voglia di rivederlo, e fra poco uscirà in dvd, quindi saprò che fare. Rimane un film d'azione come da anni non se ne vedevano. Do un 8, eccezionale più che magnifico, ma non perdetelo, perchè la sua visione la merita assolutamente.

adrenalinico e visivamente magnifico e un film d'azione di razza(cè quasi solo azione). i punti forti sono la fotografia magnifica, gli inseguimenti frenetici, Charlize Theron nel ruolo di Furiosa(che eclissa mad max e ne prende il posto da protagonista). pecca un po in atmosfera(tanti inseguimenti tolgono spazio alla descrizione della citta e della vita del dopo apocalisse cosa molto presente negli altri mad max) ed alcuni personaggi sono solo carne da macello(come in tutti i mad max). la trama è semplice ma adatta.

buon film , per gli amanti del genere imperdibile, molti effetti speciali, poca recitazione e veicoli, apoteosi di veicoli. potrebbero rivendicare il ruolo di protagonisti, comlplice la scialba recitazione di quasi tt il cast.
secondo me si salva giusto la Theron , Il manichino che interpreta MAx non pervenuto, il resto sono comprimari.

A mio parere, il film si doveva chiamare "Furiosa Road" per essere più attinente al risultato: Max, infatti, è semplice ballerino di fila (complice un attore non proprio all'altezza, per non dire inadatto alla parte), quando invece è Furiosa a fare il bello e il cattivo tempo.
Interpretata da una Charlize Theron in formissima che sbaraglia ed asfalta anche recitativamente il cast intero (e qualunque altra che abbia tentato in altri film di farsi esponente del ruolo della "donna forte"), il suo personaggio è quello più definito di tutti, e penso che sia una cosa voluta. Tutto gira intorno a lei... e gira alla perfezione.
Per il resto, questo film è esplosivo e dirompente come doveva essere.
C'è di tutto e di più, senza un attimo di respiro, una lunga cavalcata di azione dall'inizio alla fine, girato perfettamente e senza alcun calo rilevato.
Era da molto tempo che non mi divertivo così tanto vedendo un film d'azione, ma soprattutto che non mi facevo coinvolgere così.
Il film migliore che ho visto quest'anno.

Ambientazione e storia di fondo buone,
recitazione della Charlize Theron ottima,
protagonista max..... INSULSO, nulla a che vedere con la trilogia di mad max che aveva un vero personaggio carismatico e non questa schifezza

Niente di così esaltante,il solito Tom Hardy che ha meno espressività di un semaforo spento e una brava Theron. L'azione cè ma non è che ti tenga così incollato allo schermo,forse ultimamente ci stiamo abituando ad un cinema mediocre per esaltare tanto un film del genere.

Non sono un amante del genere, ma devo dire che questo film mi ha davvero intrattenuto. Essendo l´unico scopo di questa pellicola direi che si merita un bel 10.

Il peggior film su Mad Max che io abbia mai visto.Attori pessimi,storia inesistente e stupida.L'unica cosa buona del film sono gli effetti speciali.Questo film non e' nemmeno degno come si dice di pulire le scarpe ai Mad Max con protagonista Mel Gibson.

Non conosco la saga di mad max con Gibson come protagonista, quindi mi è impossibile fare paragoni. Questo fury road interpretato da Hardy e dalla Theron mi è piaciuto. È un film adrenalinico, teso, con effetti visivi davvero notevoli.
Buon intrattenimento.

Non lo reputo assolutamente degno di una media così alta però devo dire che come reboot non é affatto male: scorrevole, divertente e di buona qualità. Peccato solo che il protagonista sia carismatico quanto una pietra e il livello di tamarraggine raggiunga picchi everestiani.

Mad Max – Fury Road, ovvero andare al cinema in compagnia dei fantasmi.

Inizio della fase propedeutica. * scorrere fino all'asterisco per saltarla

La Dakar, comunemente conosciuta come Parigi-Dakar, è più che una semplice gara di motori.
Il suo fondatore, Thierry Sabine, era un tipo con la passione per le corse nel deserto; una volta, nel '77, finì pure per smarrirsi in Libia. Chissà cosa deve aver passato durante quei momenti, quali pensieri abbiano albergato la mente del pilota francese e se questo si sia mai interrogato su problemi più grandi di una perdita d'olio o una frizione bruciata.
Alcune cose, però, devono essere successe; non saprei dire con esattezza cosa gli accadde, forse l'incontro con qualcuno o qualcosa, o molto più probabilmente solo pazzia (d'altronde l'acronimo della sua organizzazione, la Thierry Sabine Organization, era T.S.O.), ma l'esperienza lo spinse a creare quella che diventerà la più estrema e affascinante delle corse: è il 26 dicembre del 1978, la prima Parigi-Dakar prende il via.
"All'arrivo sulla spiaggia del lago ROSA sarà un altro uomo colui che lancerà in aria il suo casco",meno di venti parole per descrivere l'essenza della sua creazione, quella corsa mitica che è più di una semplice corsa.
Questa frase spiega tante cose, ora posso fantasticare: lo vedo, Sabine, smarrito nel deserto, solo con la sua scatola di latta a quattro ruote. La sua non è più una gara automobilistica, non ci sono medaglie in palio, Thierry non corre più contro il cronometro, bensì contro se stesso; le soste non sono più occasioni per rifornimenti e riparazioni, solitudine e riflessioni sulla vita le hanno rimpiazzate; il premio finale è solo uno, la REDENZIONE.
Poi si toglie il casco, lo lancia in aria ed è un altro uomo.
Muore nel 1986, quando durante l'edizione della Dakar precipita con un elicottero.
Nel deserto del Mali c'è una stele che ricorda Sabine, il pilota che ebbe un'illuminazione tra le dune.

Intervallo musicale.

Zdzislaw Beksinski è stato uno dei maggiori artisti polacchi della seconda metà del XX secolo, da molti critici è considerato il migliore in assoluto.
Persona timida e schiva, anche lui, come Thierry Sabine, venne visitato da un evento drammatico che ne cambiò l'arte e condivide con il pilota francese una tragica fine.
Nel 1971 rimane bloccato all'interno di un passaggio a livello incustodito, in piena campagna. Ne esce vivo per miracolo, passa attraverso tre settimane di coma e la sua convalescenza dura molti mesi.
Da lì in poi la sua arte cambia radicalmente, le raffigurazioni si fanno sempre più macabre e surreali. Non so se tutto questo sia da considerare un effetto dell'incidente, ma è come se Beksinski avesse iniziato a dipingere una serie di incubi. È vero che dopo l'incidente disse di aver visto l'inferno, forse aveva deciso di trasformarlo in un soggetto per le proprie opere.
Adoro i suoi dipinti, l'uomo(o ciò che ne rimane) e ogni sua creazione perennemente condannati all'interno di scenari post-apocalittici. Lui, stando alle sue parole, odiava la maggior parte delle sue creazioni, tant'è che ai quei quadri non diede mai un nome e una volta, nel 1977, bruciò un'intera selezione di opere.
Gli ultimi anni della sua vita sono stati caratterizzati da un destino tragico. Nel 1998, quando la sua fama è ormai planetaria, la moglie muore; poco più tardi, alla vigilia di natale del 1999, il figlio si toglie la vita. Bekskinski cade in depressione. Nel 2005, in seguito al rifiuto del pittore per un prestito di cento dollari, il figlio del maggiordomo lo uccide con diciassette pugnalate.

* Fine della fase propedeutica e considerazioni sul film.

Ora posso parlare di Mad Max – Fury Road. Partendo dal presupposto che vidi la serie completa di Mad Max almeno una decina d'anni fa e poi non è più capitata una "seconda volta" con nessuno dei tre precedenti episodi (non guardo mai un film già visto, tranne per due titoli che non ho intenzione di svelarvi), mi ricordo che "Interceptor – Il guerriero della strada" era il mio preferito, quello più fantascientifico –nell'accezione più nobile del termine - e vicino ai miei gusti/interessi.
Quindi, dopo 30 anni tondi tondi, George Miller se ne esce con il quarto capitolo.
Questo "Fury Road" è sicuramente "action" all'ennesima potenza, un road-movie con tanti inseguimenti, o meglio, un unico lunghissimo inseguimento e una serie infinita di esplosioni, ma non solo; di carne al fuoco – carne umana s'intende – c'è n'è proprio tanta: dalla grande varietà di personaggi, tutti molto accattivanti ed alcuni davvero grotteschi, passando per la vasta gamma di veicoli e armi, fino agli stupendi scenari (fantastici quelli nel deserto, soprattutto durante i cambiamenti meteorologici).
La trama, va da sé in un film di questo tipo, è ridotta all'osso, semplicissima e lineare; i dialoghi, tranne in qualche sporadica occasione, si attestano su un livello di sufficienza.
Adrenalina, quella ce n'è davvero in abbondanza, tant'è che non si riesce a distogliere lo sguardo dallo schermo e rifiatare nemmeno per un attimo. Questo bombardamento potrebbe risultare eccessivo per chi come me è legato al filone noir-fantascientifico, ma la qualità è talmente elevata che si può chiudere un occhio.
Comunque, nonostante il film manchi di spessore nei dialoghi e punti forte sul dinamismo nell'azione, non è vero che sia privo di significati, tutt'altro, solo che questi vengono veicolati esclusivamente attraverso segni visivi (immagini) e piccoli particolari. Un esempio: omologazione, fanatismo e individualismo sfrenato dell'essere umano sono perfettamente rappresentati da quelle flebo con cui schiere di folli schiavi indottrinati (i figli di Guerra) si tengono in vita succhiando il sangue degli uomini liberi (ma incatenati). Davvero una delle trovate più belle del film.
Degna di nota anche la contrapposizione tra Furiosa, bellissima ma segnata dalla crudeltà di una terra sempre più disumanizzata, e la perfezione delle ancelle che tenterà di portare in salvo. Il braccio bionico e la menomazione non hanno nulla di Kitsch (qui non stiamo parlando delle baracconate per bambini in stile Tarantino-Rodriguez), tutt'altro, donano un'elevata dignità al personaggio della Theron, finalmente un'eroina Donna, senza super poteri, pronta a tutto pur di salvare quanto di più importante le rimane, il suo piccolo centimetro (semi cit.?) d'umanità. A questo scopo è perfetto anche il taglio di capelli e il trucco di Charlize, tutto è pensato per far risaltare l'infinità di emozioni celate dietro ai suoi magnifici occhi, un mondo dietro al mondo.
Lei è bellissima, il suo ruolo le sta cucito addosso alla perfezione, è talmente in palla e ha una potenza visiva tale che finisce per offuscare Tom Hardy. La Theron è la vera protagonista del film. ATTENZIONE: quando si trova in compagnia di Furiosa, Hardy, che ha la faccia e il fisico ideali per fare Max, è indubbiamente il numero due, ma questo è dovuto anche al suo personaggio ormai vecchio (parliamo di una saga iniziata quasi quarant'anni fa) ed estremamente borderline. Max, infatti, non parla molto ed è scontroso; si unisce a Furiosa, ma i due non stanno cercando la stessa cosa. Max è la rappresentazione di chi, ormai accerchiato dai demoni e assediato dal passato, si lancia in un'eterna fuga lontano da tutto e tutti, anche da se stesso.
C'è chi cerca la redenzione, chi una speranza e Max? Max va alla deriva, vaga tra le lande desolate e la libertà non gli serve proprio a nulla, se prima non trova l'agognata guarigione. Chissà cosa succederà nei prossimi capitoli.
In conclusione ritengo questo film molto bello e divertente. Il mio voto finale è 7.5, però potrebbe essere considerato un capolavoro da chi è più sintonizzato su questo tipo di fantascienza. Se poi penso a una sequenza in particolare, quella in cui ho visto Thierry Sabine avanzare verso la tempesta di sabbia nel deserto di Beksinski, allora diventa più forte la tentazione di dargli 8.

Quarta Zona, qui va tutto bene.

Buon film ma non certo un capolavoro per quanto mi riguarda, alle volte mi stupisco di come molti gridino con così facilità al capolavoro ma tant'è..

PRO:

+ La Theron alla sua miglior performance in carriera : magnetica e di grande impatto
+ La fotografia : riuscire a rendere spettacolare una location morta come quella del deserto non è da tutti
+ Il ritmo : il film vola nelle due ore
+ Regia ispirata

CONTRO
- Hardy : è evanescente per tutta la pellicola e il suo personaggio non è scritto benissimo a mio avviso
- Cliché di cui si poteva fare a meno

SPOILER
- Alcuni personaggi figurina

SPOILER
- Montaggio alle volte troppo schizzato che fa perdere la spettacolarità di alcune scene.




Nel complesso buono ma da qui a capolavoro ce ne passa, certo se paragonato alla monnezza Marvel/DC è un capolavoro..

...un rumore continuo, una rincorsa continua, una sparatoria continua. Mah!

Nel suo genere una gran...ficata..a me e' piaciuto e le due ore di film sono volate via...oddio ero un po fuori ma a prescindere...merita la visione

Dopo alcune settimane di lontananza non potevo che tornare a commentare scegliendo uno dei film che, negli ultimi mesi, è riuscito più di ogni altro a colpirmi e avere tutta la mia attenzione. La dimostrazione sta anche nei ricordi estremamente nitidi che ancora ho in mente malgrado il tempo trascorso dalla visione al cinema.

Partendo dal principio direi di essermi trovato dinanzi a un film fantastico nel suo genere. Un action come se ne vedono pochi (forse nessuno negli ultimi anni, e con ultimi intendo almeno una decina), frenetico, folle, estremo, ma con alle spalle un impianto di grande solidità, una trama essenziale e un comparto tecnico da capogiro. E soprattutto terribilmente realistico grazie anche alle scelte di Miller: su tutte una CGI ridotta all'osso e tutti gli oggetti di scena costruiti con materiali di recupero, compresi i veicoli e sì, anche il braccio meccanico di Furiosa. Dettagli, certo, ma che donano alla pellicola un realismo assoluto.

La storia! La vera storia è quella che c'è dietro a ogni personaggio, anche il più insignificante... una trama essenziale non significa automaticamente "inesistente", ed è proprio il caso di questo "Mad Max". Sono i protagonisti a raccontarla, i loro volti, i loro sguardi, i loro gesti... e ovviamente le azioni che compiono. A tal proposito direi che è emblematico il fatto che Miller abbia creato un archivio con un mucchio d'informazioni nascoste allo spettatore, dalla descrizione del mondo post-apocalittico alla storia dei personaggi... gli attori sapevano tutto del loro personaggio e credo che anche questo abbia influenzato notevolmente le loro interpretazioni e la profondità data al rispettivo alter-ego.

Cosa dire, poi, del comparto tecnico già citato? Superbo! Regia, fotografia, montaggio... regia e montaggio riescono a portare le scene d'azione a un livello appunto estremo, ma un estremo che in una pellicola del genere ci sta tutto. Il livello adrenalinico si mantiene su livelli talmente alti da rischiare l'inverosimile, ma non qui... e la fotografia ci getta letteralmente in quel mondo post-apocalittico pregno di polvere, rombo di motori e gas di scarico. Non ci si sente spettatori, bensì parte integrante di quella folle quanto variegata carovana in fuga verso la speranza.
E la straripante potenza di certe immagini? Spesso è la loro forza, la loro bellezza ad alimentare la trama... non servono parole, non servono dialoghi o sermoni che rischierebbero solo di sminuire la situazione, ma solo immagini. A tal proposito fantastica quella della blindocisterna che scorre davanti all'inquadratura, immersa nella semioscurità desolante della terra dei corvi... una sola scena, ma da brividi!! L'emblema di un'umanità oramai allo sbando, spezzata e vivente in un mondo carico di desolazione e privo di speranza.

Ai personaggi ho già accennato prima, ma credo sia doveroso non parlare unicamente dei due protagonisti. Tutti hanno qualcosa da dire per i motivi già spiegati, ma più di tutti direi le mogli di Immortal Joe e Nux. Le prime, quel gruppo di ragazze/donne che nulla sembra avere a che fare con il mondo che le circonda sono interpretate da un manipolo di attrici alle prime armi; e parliamoci chiaro, le rispettive performance non sono nulla di che, eppure ognuna esterna benissimo quella voglia di fuga dalla vita riservata loro da un triste destino; un desiderio di libertà che, da effimero, diviene via via sempre più concreto. E il gruppo risulta anche ottimamente amalgamato e in possesso di una notevole unione.
Nux, però, è quello che più mi ha stupito. Direi un Nicholas Hoult notevole, oltre che irriconoscibile... la sua trasformazione non ha niente di forzato e ha quella naturalezza utile a dare ancor più incisività al suo personaggio.
Per arrivare, infine, ai due protagonisti indiscussi del film, anche se per quanto mi riguarda "il protagonista" indiscusso è solo uno. La scelta di Max cade su Tom Hardy, attore tutt'altro che sconosciuto e senza dubbio superiore a colui che interpretava il Max originale. La sua performance poco appariscente è perfettamente funzionale alla storia e al ruolo a lui riservato... funzionale, non deludente come sostengono molti; ovviamente a mio modesto parere!
La scena, però, va tutta a Charlize e alla sua "Furiosa"... in un ruolo che mai avrei pensato potesse calzarle a pennello tira fuori probabilmente una delle sue migliori interpretazioni della carriera... e paradossalmente lo fa pronunciando una quantità di dialoghi davvero limitata. E' il suo sguardo a parlare, la disperazione unità alla volontà di un cambiamento che si legge nei suoi splendidi occhi; un passato che la tormenta ma del quale non ci è dato sapere tutto... e la decisione, il coraggio di certe scelte, la grinta. Insomma, un'eroina coi fiocchi, la vera protagonista di questa roboante pellicola d'azione.
E quello sguardo con cui si congeda da Max mentre questi si sta allontanando tra la folla... nella sua ambiguità conclude più che degnamente un film sul quale avevo scommesso poco, ma che è riuscito a farmi ricredere oltre ogni aspettativa.
E questa è la sorpresa migliore che possa riservarmi una pellicola!!!

Una potenza visiva rara.

A bocca aperta davanti a tale estasi immaginifica.

Non capisco le lamentele sulla mancanza di trama. La trama c'è, certo è semplicissima e lineare, ma è sorretta da un impianto solido, da un mondo credibile e da personaggi carismatici.
Anche la sceneggiatura è essenziale. E allora? Qui parlano le immagini. E' cinema, va bene anche così. O, forse, va bene soprattutto così.

non mi ha annoiato, ma nemmeno entusiasmato, memore dei vecchi mad max ,pensavo a una storia più profonda miscelata ad azione, invece è tutta una corsa frenetica e continua, si poteva fare meglio, decisamente

Una palla colossale insulsa e banale.
Ha un senso guardarlo solo per lo spettacolo visivo che offre,per il resto è davvero poca cosa, come tutta la precedente saga del resto.

Mad max all'ennesima potenza!!!
George Miller ora più maturo e con un buon budget è riuscito a dar nuova vita alla sua creatura...
Dopo una miriade di remake senza anima e approssimativi , questo film mi ha davvero sorpreso!!!!

be' dai, in fondo è stato tutto già scritto, trama inesistente "cit. da caccia alle streghe " . per il resto fotografia superspettacolare , movimento puro questo film che spacca dall'inizio alla fine con una rivisitazione discreta della serie originale. Di fatto mi è mancato parecchio il buon Gibson ma anche la faccia di Tom Hardy è " bella sporca" e può adempiere al ruolo..
Insomma per una serata adrenalinica e per amanti del genere , chi ha amato max non può nn vederlo..

Un film pazzo come il titolo stesso suggerisce , impregnato di azione , ogni singola scena anche la più quieta e tranquilla apparentemente , viene mutata dal regista in uno squarcio di attività frenetica , con il perenne incombere di guai ed imprevisti. Il caste di attori seppur scarno di nomi illustri adempie perfettamente al compito assegnatogli , in primis , spicca la superba prova recitativa di Charlize Theron , che , nonostante il ruolo difficile e delicato per una donna, sfodera la sua piena grinta rinvilendosi un secondo protagonista del film , impreziosendosi da momenti di perdita interiore e fragilità che si contrappongono antiteticamente alla furiosa caccia alle streghe che assale i protagonisti. Il tutto sarebbe divenuto un capolavoro da 9 se ci fosse stata una trama più solida che tuttavia , lo spettacolare movimento della regia , maschera impedendo allo spettatore di sentirne la mancanza.

Busigna ammettere che vale la visione, se non per una sceneggiatura ai minimi termini, sicuramente per lo spettacolo visivo che offre e di cui ci si deve inchinare col naso fino a terra.
Bellissime le scene d'azione e gli effetti speciali, altro non si doveva chiedere a questo film, è solamente un passatempo a cervello lobotomizzato (quindi in italia non poteva che essere un gran successo).
Piaciut!

Difficile fare un altro grande film sull'apocalittico Max, ma Miller ci è riuscito! Buon film davvero, grande action, sempre il solito Max! Curato in ogni minimo dettaglio, esagerato e fracassone. Altro? Tutto è perfetto, avrei gradito solo una trama più complicata del solito road movie... tutti avanti e poi indietro. Aspettiamo un altro Max adesso, stavolta come sempre inferiore....

Che dire, di solito film di questo genere non mi attirano, diciamo che sono più propenso ai dialoghi piuttosto che a scene totalmente dedicate all'azione, ma c'è anche da dire che la rappresentazione di personaggi fuori dall'ordinario e totalmente folli mi ha convinto nel considerare questo film un bellissimo viaggio all'interno di questo apocalittico mondo.

Le battute sono ridotte veramente al lumicino, max si sente veramente poco e questo per me è un peccato, visto che il personaggio interpretato da gibson è stato veramente caratterizzato bene, grazie anche ad hardy, attore che apprezzo molto, quindi a farla da padrone, oltre gli scontri i diversi mezzi è sicuramente l'interpretazione della theron, bravissima in un ruolo non semplice.

Come detto le scene d'azione sono spettacolari, purtroppo non ho visto la pellicola al cinema e ho perso un qualcosa, ho trovato inoltre molto bella la colonna sonora delle varie battaglie, oltre al grandioso chitarrista.

Per me rimane un grande film d'azione, con una storia non banale come si potrebbe pensare, con grandi scontri, personaggi ben caratterizzati, anche se sinceramente avrei reso un pochino più coriacei i vari antagonisti.

Ambientazioni alla "Ken il Guerriero",tipi folli,che scorrazzano nel deserto con auto e moto truccate alla ricerca di ogni bene...altrui-Tolto questo,nè rimane una pellicola davvero povera,la trama è al quanto banale,e a tratti noiosa.Mi aspettavo molto,ma molto di più da questo Mad Max,gli attori son tutti molto bravi,è la storia che secondo me,è surclassata ed eclissata da una fotografia di brutale impatto visivo-Resta comunque un valido film,consigliato-

che show

Che dire... geniale!!! solo il padre creatore di Mad Max poteva fare una rivisitazione della saga cosi eccellente!!!

Noioso, ripetitivo, insulso. In sala non vedevo l'ora che finisse.

Mah, è un buon film ma uno straccio in più di trama non guasterebbe. Prima metà, si rompono macchine in una direzione. Seconda metà: nell'altra.

Gran bel film da vedere assolutamente.
Scene mozzafiato, inseguimenti epici con evoluzioni al limite della fisica, trovate geniali che rimarranno impresse nella mente dello spettatore, insomma una goduria per gli occhi e per le orecchie.
Gli attori sono azzeccati e calati molto bene nella parte.
Non capisco i commenti di chi condanna la sceneggiatura scarna, in fin dei conti molti altri film sono stati elevati a cult con storie ben più elementari.
Prendiamo per esempio duel di Spielberg che non si discosta molto dal prodotto in oggetto e ha il suo punto di forza sul montaggio sfrenato e la tensione creata grazie dalla maestria del regista.
Tale prodotto non può essere paragonato alla prima trilogia in quanto il divario tecnico dei mezzi a disposizione è incolmabile.
Che dire ottimo e da non perdere

il film è una gioia per gli occhi , vero cinema, spettacolare, adrenalitico, visionario. Miller riprende in mano la sua vecchia creatura e forma un cast, perfetto, per dare nuova anima e corpo ai sopravvisuti dell'umanità post tutto.Hardy non è Gibson, , però funziona. dialoghi praticamente inesistenti e trama scritta in 10 minuti. la messa in scena però è spettacolare, facendo vedere che ancora si può fare film senza tanti effetti speciali. onore e gloria agli stuntman e al reparto costumi, ho gioito come non mai, specialmente con il chitarrista

Nulla da aggiungere che non sia già stato detto in precedenza. Regia mastodontica.

Visto in 3D e...mi sono divertito! Come già segnalato la storia é a tratti ridicola, e nella seconda parte quasi demenziale. La ricostruzione del parco, gli effetti visivi e le citazioni del primo film lo rendono però un giocattolone efficace. Nella prima parte la tensione non manca. Da vedere!

Questo film è destinato a diventare un vero e proprio cult. pur con trama molto "semplice" e dialoghi ridotti all'osso, ha una potenza espressiva da far accapponare la pelle, e riesce a trasmettere tutto quello che è necessario. Spettacoloso, non annoia mai, ma stranamente riesce ad essere profondo e a farti appassionare ai personaggi nonostante, appunto, la carenza di dialoghi o narrazioni.
Aggiungo che gli effetti speciali computerizzati sono ridotti all'osso, è un film "vero", che fa uso di moltissimi fantastici stunt. Sembra un film semplice, ma in realtà è strapieno di idee visionarie!
Godibile SPECIALMENTE al cinema.

Albini kamikaze, assaltatori metronomi, macchine porcospino, vecchie femministe in motocicletta e tante altre chicche, la trama la poteva scrivere il mio gatto ma tutto il resto è eccellente e con poca roba aggiunta con il computer, Non metto 10 perché è pur sempre il 4° capitolo di una saga ma il nove se lo merita tutto.

Mad Max è imprigionato da un orrendo dittatore e fugge aggregandosi ad una Charlize Theron versione soldato Jane, circondato da celebri top model e inseguito da orridi albini.
Il film va preso per quello che è: una roboante americanata tutta spari ed esplosioni con pochi dialoghi ed effetti speciali da brivido.
Una volta accettato ciò si può godere di questa storia rumorosa e adrenalinica senza stare a pensare ad un messaggio di fondo o ad una morale.

Voto 2 "Veramente brutto, dimenticalo".
Coincide a pennello con quel che penso di questo film.
A dimenticarlo non penso di metterci molto.
La trama è insulsa: le scene si susseguono una dopo l'altra spiattellando qua e la degli spunti che non vengono approfonditi. Una specie di zapping.
I personaggi primari e secondari sono tutti buttati sulla scena senza nessuno spessore e questa è una cosa che detesto ma per fortuna i film così banali sono pochi.
L'unica cosa decente è la fotografia e i soliti effetti speciali.
Davvero troppo troppo troppo poco.

Nel suo genere, un film potente.

Un buon film d'azione,trascinante,in grado di far scorrere il tempo con leggerezza;punta tutto sul ritmo sostenuto,si fatica a prendere aria mentre lo si guarda eppure qualcosina manca: i personaggi sono caratterizzati a dovere ma non riescono (nessuno purtroppo) nell'intento di diventare immortali,scolpiti indelebilmente in memoria.Inoltre la storia essenziale funziona ma non può suscitare emozioni tali da innalzare questa pellicola a pietra miliare.
Tutto sommato è un bel pugno allo stomaco,ci si rialza e non si ricorda bene neanche il perchè è successo,se non che il dolore è ancora li.
Da vedere,sopratutto se si è amanti del genere.

Un film di una noia abissale. Un'autocisterna che corre all'infinito nel deserto con tizi armati fino ai denti che la inseguono e le sparano addosso. Il film va avanti tutto così, senza sosta e senza nessuna pietà per i malcapitati spettatori

Uno dei film più belli che abbia mai visto dal punto di vista dell'azione pura, dell'adrenalina, tecnicamente è fantastico, poca computer grafica e tutto è curato nei minimi dettagli.
Il contro è che c'è davvero poca storia, la trama è praticamente nulla, quasi 120 minuti di inseguimento e tensione altissima, bisogna sopportare tutto questo e godersi semplicemente le scene di azione che sono fantastiche.
Consigliato a chi ama il genere.

Ho fatto più manovre io alla patente di guida che il protagonista in questo film!
L'anonimo Max e il suo camion fanno infatti solo tre manovre ovvero vanno dritti, poi curvano, poi vanno ancora dritti! Tutto il resto sono evoluzioni da circo Togni con personaggi che cercando lo stile Ken Shiro in realtà si avvicinano più a quello di Rob Zombie.
I vecchi film con Mel Gibson mi pare di ricordare avessero un altro spessore, quello della VHS...Riposa in Pace, piccolo Mad Max...

La faccenda si poteva condire meglio, ma rimane comunque un buon film d'azione, senza pause, senza sbavature.
Theron molto brava.
Spazio per un sequel

Non ho visto la serie MAD MAX, ma quel che ho visto al cinema mi ha lasciato col fiato sospeso, e' un film di azione, un remake del primo MAD MAX, chiunque vada a vederlo rimarra soddisfatto!!!!

Da grande amante di Mad Max non ho potuto fare altro che andare a vedere questo remake....non l'avessi mai fatto.
Non so se la colpa è del fatto che sto diventando sempre più vecchio e certe cose non riesco proprio ad apprezzarle, forse è così.
Ci è voluta una mente perversa per partorire questo "gioiello"e se i film di adesso sono questi io preferisco quelli di una volta, con una trama, con dei dialoghi con un senso. In questo film manca tutto ciò. In compenso c'è uno che suona la chitarra elettrica sopra un camion durante tutto l'inseguimento e lo fa anche bene xD
Lontano anni luce da ciò che è il vero Mad Max.
De gustibus.

Inseguimento epico per un Tom Hardy bravo ma superato da una fantasmagorica Theron. Rivisitazione di un cult a parecchi anni di distanza. A me e'piaciuto parecchio, soprattutto perche' non ti lascia respiro. Promosso con ottimi voti

Raramente un film mi ha fatto cosi' vomitare... Praticamente è un pippone post-apocalittico tamarro... A parte la demenzialità della cosa in sè, manca totalmente una trama (o meglio, è appena abbozzata, ma il 90% è occupato da inseguimenti in auto in mezzo al deserto, quindi non c'è tempo per la trama). Praticamente un Michael Bay per palati fini.

Due ore di inseguimento, la trama è tutta qui, però... Che inseguimento!

Panorami desertici mozzafiato, colonna sonora da urlo, effetti speciali bellissimi, e tanta azione, mai un attimo di noia.

Tom Hardy sarà anche monoespressivo, ma in questo film doveva essere un ex poliziotto che viaggia da solo nel deserto perché non si fida più del prossimo, secondo me si cala piuttosto bene nel personaggio.

Charlize è bella anche senza un braccio e con i capelli rasati, e soprattutto dimostra di essere un personaggio tosto, e per la maggior parte del film è lei a fare la differenza.

I "cattivi" sono poco approfonditi, ma questa va in secondo piano, la fotografia e le inquadrature del film possono sopperire in questo caso.

Menzione d'onore per il chitarrista che spara fiamme dalla chitarra: non mi piacciono molte le scene tamarre, ma questa merita!

Attenzione spoiler.
Tamarrata chiassona, due ore di inseguimenti e poco altro.
Si, per carità, fatti benissimo, con mezzi e cattivi cazzuti, con una tempesta di sabbia e tornadi che è uno spettacolo per gli occhi, ma poi? Poi basta, questo è il film. La storia è un po' come quella dei film porno, un mero pretesto per mostrare qualcos'altro.
Quando riparte l'inseguimento al contrario inizi ad annoiarti perché i personaggi han già detto tutto, l'epilogo è chiaro, si tratta solo di aspettare un paio di esplosioni.

Comunque, grazie al ritmo, all'ottima fotografia e tutto sommato all'uso moderato della CGI, il film si fa guardare, una prima volta almeno, una seconda non credo di reggerla.

Due parole su Tom Hardy. Inesistente, monoespressivo.
Ok, è un duro, parla a grugniti, ma a cosa serve se anche quando deve sparare cicca e ci deve pensare la Theron? Di fatto non recita, all'inizio la sua voce è fuori campo e ci sta bene per introdurre il personaggio, ma poi la cosa capita ancora anche quando è in scena con la Theron, lui parla e inquadrano qualcos'altro. Mentre la Theron è sempre convicente, solida, mi è piaciuta.

Un film di una potenza visiva eccezionale.
Vedere questo film è come essere colpiti da una saetta, un'esperienza elettrica fulminante.
Azione a gogò, che lega fotogrammi con le splendide immagini dei posti in cui è stato girato, Namibia, Sudafrica ed Australia.
Vederlo è come se Salvador Dalì dipingesse paesaggi surrealisti di deserti, di fuoco e motori non sulla tela, ma direttamente nel cervello dello spettatore, non con un pennello ma con una pistola ad impulsi che sputa immagini stimolando adrenalina nei neuroni.
Forse Mad Max - Fury Road non ha il fascino anni '80 del vecchio film…ma sicuramente questo reboot della saga (sì, io spero proprio sia un reboot!) è riuscito a coglierne a pieno il significato, riproponendo la stessa tematica a distanza di trent'anni, ma con la migliore grafica ed il miglior sonoro possibili.
La coppia di attori non ha bisogno di elogi - la Theron è perfetta (come sempre del resto), Tom Hardy pure - anche se, ad onor del vero, non ha quel carisma invasivo e un po' ruffiano del vecchio Mel Gibson…anche se, forse, questo è dovuto al cambiamento dei tempi: il vero protagonista del film odierno non è infatti Mad Max, bensì Furiosa, segno di un cambiamento dei tempi in cui è la donna a trainare la carretta…
perciò, Tom Hardy rappresenta la figura del duro, ma è fondamentalmente un comprimario, un cane sciolto che non ruba troppo il campo a lei, la vera eroina del film, Furiosa. Diciamo che il carisma di Tom Hardy è più passivo e meno invadente, è più funzionale alla sua battaglia personale – che non è alimentata dalla speranza come quella di Furiosa, bensì dalla rabbia e dal rimorso.
L'ambientazione post atomica e cyberpunk è strepitosa. Omoni cattivi, combattenti deformi, maschere di teschi e quant'altro.
Immortan Joe è un cattivo che spacca.
Fury Road è una lunga fuga su una futuristica auto-cisterna, inseguiti da un esercito di pazzi scatenati, lungo il deserto, verso la speranza.
Fantastico.
Sicuramente ci sarà chi demolirà il film con la solita, ecumenica cantilena riservata ad ogni Blockbuster di elevatissimo budget e di altrettanto grande successo.
Ma la verità è che questo è un prodotto eccezionale e raro, merita una visione, fatevi un regalo!

Da vedere x i fan della saga e anche x tutti quelli cui piacciono i film d'azione in generale.

COMMENTO SPOILEROSO

Il tempo, i soldi, la tecnologia... tutto questo non poteva far altro che giovare a un prodotto come Mad Max.
Un folle inseguimento su terre aride. La sabbia che rispecchia e sputa un acceso giallo/arancio al giorno e un bellissimo grigio/blu la notte. Che sia acqua, carburante, casa, speranza o redenzione quello che cerchi, lo puoi trovare solo attraversando il deserto, solo soffrendo nel mondo di Miller.
Il regista australiano sfrutta alla grande i notevoli mezzi finalmente concessogli, creando un gioiello per il genere action, bellissimo, anche se credo poteva esserlo ancor di più. Al di là della trama molto semplice, le potenzialità di creazione in Mad Max sono vastissime, come testimoniano i personaggi, le tribù, le ambientazioni, i veicoli presenti nella saga, quando poi all'inizio ho visto la lucertola a due teste mi ero già immaginato di vedere un gruppo di mutanti. Tra l'altro mi sembra di aver notato un errore di sceneggiatura banalotto che però nessuno nomina, probabilmente mi sbaglio allora...
Poco importa, Immortal Joe, Furiosa e le spettacolari scene d'azione dove tutto sembra vero, si sono sposate benissimo con alcuni ben dosati momenti più intimi e poetici, come il grido in ginocchio della stessa Furiosa, i geniali Larry e Barry, o quello che ho apprezzato di più, l'anziana ferita a morte che cerca con la mano la borsa dei semi. C'è persino una netta maturazione di Miller con l'utilizzo delle musiche, la colonna sonora qua è veramente importante e azzeccata, e questo non lo si può dire dei film del secolo scorso. Stessa cosa riguardo al finale, gli sguardi che ci regalano i 2 paladini e il perdersi tra la folla di Max, parlano molto più dei pessimi monologhi sentiti nei capitoli 2 e 3. Facendo forza su questo vado controcorrente riguardo a chi sostiene che la figura del protagonista sia stata minimizzata; eccezion fatta per il primo film, Max non è mai stato messo proprio al centro della storia, Miller lo ha utilizzato come un ospite, un osservatore, un testimone, anche un eroe si, ma all'interno di vicende che non lo riguardavano. Max ha vagato nel deserto e aiutato diversi popoli, un po' come in questa riproposizione, forse leggermente oscurato dal portentoso personaggio della Theron. I finali con terze persone che parlano al suo posto lo dimostrano, e il suo ripartire dopo la sfrenata corsa nella Fury Road promette che il suo viaggio non è concluso. Ci sarà qualcun'altro da soccorrere e liberare.
La presenza di Furiosa non è affatto certa, quella di Max si.

Sono passati almeno 20 anni dall'ultima volta che ho visto la trilogia di Mad Max con Mel Gibson e dopo l'avvento di questo quarto capitolo la voglia di rivedermi quei vecchi film mi è ritornata; ho solo qualche flash e penso che presto me li rivedrò,anche solo per curiosità....
Il motivo per cui ho visto "Mad Max fury road" è legato ad una casualità; come altre volte non sapevo cosa andare a vedere al cinema,così,considerando anche i votoni di questo sito,ho voluto levarmi lo sfizio di scoprire cosa avesse di tanto spettacolare questo nuovo capitolo della saga di George Miller,dato che mi sorprendeva vedere che un Blockbuster del genere(con tutto rispetto per il mondo di Miller) avesse avuto un riscontro talmente positivo...
Sicuramente il mondo di Mad Max è affascinante,abbellito ancora di più rispetto ai precedenti lavori degli anni 80; la fotografia molto ben realizzata,i costumi e gli effetti speciali,nonchè le varie mutazioni genetiche sono stupefacenti; il livello di action non da tregua,le varie battaglie e scorribande tra Max e i predatori della cittadella creano un atmosfera "On the road" ultra adrenalinica,con un montaggio,una regia ed un ritmo da cardiopalma che non lasciano tempo di prender fiato allo spettatore,creando di fatto un film che procede come una locomotiva a vapore inarrestabile,valorizzando addirittura i momenti di quiete che arrivano,forse,ancora più dirompenti di quelli dinamici.
In pratica "Mad Max fury road" è una montagna russa su pellicola,da stimare senz'altro per tutti questi incredibili punti,probabilmente estasianti per tutti i fan della serie che fino a questo film non avevano mai vissuto le vicissitudini di questo mondo con così tanta potenza scenica....per questi fattori il film è realizzato senz'altro bene,tanto di cappello e non posso dire nulla di negativo al riguardo....
Ma i dialoghi?....dove diavolo sono i dialoghi?
Non voglio smontare nulla,anche perchè ripeto che la pellicola ha degli elementi notevoli,ma sono dell'idea che non si può dare 10 o 9 ad un film che parla di un gruppo di personaggi che devono andare dal punto A al punto B mentre sono inseguiti,per poi andare dal punto B al punto A mentre sono ancora inseguiti,riempendo il tutto con SPETTACOLARI scene d'azione a quattro ruote,esplosioni e gente che si suicida per poter raggiungere il Valhalla e così via.....
Miller ha voluto tirar fuori tutta l'adrenalina del mondo di Mad Max in modo dirompente,raggiungendo un risultato estremamente ammirevole,ma sacrificando,a mio avviso,una corposità narrativa che ha ben poco da raccontare; se si va a stringere e si analizza scrupolosamente la sceneggiatura,ci si accorge che probabilmente il copione era composto da al massimo 50 pagine e che tutto il film si reggeva più che altro su uno storyboard che probabilmente doveva risultare un fumettone megagalattico.
Ora,non voglio dire che la pellicola non meriti....io stesso sono rimasto sorpreso dell'incredibile cura tecnica adottata nel realizzarlo...ma ripeto,dare 10 o 9 ad un film dove i dialoghi sono così ridotti all'osso e dove quei pochi che ci stanno sono pure piuttosto semplici(perchè la storia è semplicissima su,non ditemi di no) è un esagerazione....
Un bel film....ma non certo un capolavoro.....ha tantissimo da una parte e pochissimo dall'altra....

Ultimo appunto strettamente personale....Mel Gibson nel ruolo di Mad Max ci stava decisamente meglio....

Va bene devo premettere che non e' il mio genere ma devo ammettere mio malgrado che questo film e' grande. Per 120 minuti riempie gli occhi e le orecchie di pura azione e adrenalina. La Theron una volta di piu' dimostra di essere una bravissima attrice al di la' della sua innegabile bellezza. Da vedere per passare due ore diverse.

Quarto episodio per la saga di Mad Max ,iniziata nel lontano 1979 da un giovane George Miller che ha diretto tutti i capitoli compreso questo reboot/seguito ad alto tasso d'adrenalina.
Questo nuovo appuntamento col mondo postapocalittico di Mad Max è quanto di più tamarro e trash possiate immaginare , un concentrato di azione e sparatorie lungo due ore che intrattengono alla grande senza annoiare nemmeno un attimo.

Miller,a 70 anni suonati, realizza il capitolo più esplosivo e spettacolare della serie,eliminando del tutto il nichilismo e i temi (non tanti ma comunque accennati e presenti) dei film precedenti dando spazio totale al divertimento e alla scossa propulsiva delle immagini. Infatti dialoghi,la sceneggiatura e i personaggi sono lasciati sullo sfondo ,per premiare il comparto visivo e sonoro che sono al top degli ultimi anni. Lo stesso Max ,malgrado non sfiguri nel confronto con l'originale protagonista, non è carismatico quanto quest'ultimo e perde anche la sfida con la controparte femminile interpretata dalla Theron.

Dunque un prodotto che sotto il profilo dell'intrattenimento è fra i migliori titoli disponibili, ma che prova eccessivamente a prescindere da trama,contenuti e personaggi per soddisfare al 100%.

SPOILERS******non posso che dare 10 dopo averlo visto 3 volte , e giuro alla terza ancora non mi stancava e notavo cose nuove.. come ha scritto qualcuno un esperienza sensoriale , visiva e acustica , uno dei film dove vorresti sentire l'odore della sabbia mentro lo guardi , della benzina bruciata mentre guidi al posto di nux , dove senti l'odore di pelle cadente e morte di fianco al finestrino di immortan joe , no l'odore della **** della theron non si sente forse l'unico..bella e brava anche lei , dove la terza volta che lo vedo inizio a colmare i buchi della caratterizzazione del nuovo max , dove rimani folgorato dalle poche scene cgi che ci sono ( l'esplosione umana nella tempesta di sabbia è da sola un mini video da urlo ) , quando rivedi per la terza volta l'inseguimento di Immortan Joe con il salto al rallenty del Gigahorse tra un esplosione di moto e l'altra , davanti alla cisterna da guerra di furiosa e il capottamento

non so..
si puo' parlare di quanto sbomba il chitarrista metal che suona e spruzza fiamme...( ma che faccia ha).. o di quanto sembra tutto un caos casuale e quanto è stato scelto tutto per dare un impronta immortale a questo caos di benzina e fuoco colorato di diavoli
o dell'adrenalina chiusa nella maschera di max mentre fugge all'inizio .. o del montaggio delle riprese .. o di altre fatiche e di un interpretazione da urlo di hult ..
dei fuochi d'artificio di colore .. puf.. silenzio.. a ricordare che stiamo guardando qualcosa di mortale girato montato recitato con la stessa furia del film , noi comodi , dall'alto del cielo e dal basso delle nostre sedioline da cinema a 10euro ..

si puo' parlare di un sacco di cose in questo film
non ho parlato di tante cose , che ancora mi godo senza tregua dopo averlo visto per la III volta ...

10..

Un film d'azione così spettacolare e adrenalinico che mozza il fiato allo spettatore, che non può fare a meno di sentirsi coinvolto nel più grandioso inseguimento della storia del cinema.
Tecnicamente perfetto: effetti speciali credibili e quasi mai computerizzati, uno dei migliori 3D mai visti, location grandiose (ma un pò ripetitive), musiche epiche e cast all'altezza della situazione.
Purtroppo il mondo distopico sa molto di déjà vu, soprattutto per chi è cresciuto a pane e Ken Shiro. Stessa storia per gli uomoni deformi, già visti in "Dune". Inoltre si sente la necessità di qualche minuto in meno di azione, a favore di un maggiore approfondimento sui personaggi (soprattutto del protagonista).

Capolavoro! veramente un film spettacolare! rimpiango solo di non averlo visto all'Arcadia di Melzo in Sala Energia per i suoi effetti sonori!
Comunque bello tutto non solo gli effetti, non bnale, ti tiene incollato alla poltrona.

Film pazzesco. Pronti via voce fuori campo metallizzata, paesaggio post apocalittico, poi comincia la giostra ed è subito delirio. Ti prende e ti spazza via come gli autoarticolati nel deserto. Fotografia e colori abbaglianti, ritmo da tachicardia per tutti i 120 minuti che sono un inseguimento infinito, acquacola, latte di madre, chitarristi metal che suonano sulla giostra, imperatori immortali alla megaloman invecchiati con la bombola d'ossigeno,kamikaze post nucleari che chiedono ammirazione prima di lanciarsi nell'oblio.Effetti speciali cazzuti. Maestosa ed epica follia. Non è il mio genere, ma sti *****, questo film è una bomba ad orologeria.

Chiassoso, frenetico, instancabile, violento, devastante, apocalittico, visionario, infernale, colossale, angosciante.
Non mi vengono altri aggettivi per definire un film che attendevo da tempo, da grande appassionano della saga di Mad Max (scoperta per caso qualche anno fa sfogliando il Mereghetti). Ma non c'è niente in comune con la prima trilogia, quella originale interpretata da un giovanissimo Mel Gibson. Qui domina soltanto la frenesia, l'azione e la rabbia. Le scene iniziali ti catapultano nell'azione senza spiegare nulla, così la trama diventa quasi inesistente ed è solo un puro pretesto per sfoggiare effetti speciali, inseguimenti, sparatorie e tutto ciò che si potrebbe trovare in un film d'azione a tutto tondo.
Per carità, affascinante il paesaggio, ottima la fotografia, geniali i costumi (specialmente il tipo con la chitarra). Ma per un quarto d'ora abbondante, forse più, la macchina sfreccia e si parla ben poco. Trama ridotta all'osso e Mad Max messo addirittura in secondo piano (a favore di Furiosa, una bellissima e bravissima Charlize Theron).
Sicuramente George Miller si è superato e ha capito che oggi le potenzialità di Mad Max sono queste: la spettacolarità più che la linearità della trama. Ovviamente all'epoca della prima trilogia certi mezzi non c'erano, per cui quello che non è stato fatto negli anni Ottanta è stato oggi portato all'eccesso.
Eccessivo, lo definirei.
Ma resta un bel film, tutto sommato. C'è molto di peggio.
Però, come ho letto in un commento, prima di dare un giudizio su questo, sarebbe bene guardarsi i primi tre. D'altronde anche lì il regista era George Miller, per cui un confronto servirebbe soprattutto per capire in che misura c'è stato un mutamento di stile nella sceneggiatura e nella scenografia.
Due ore molto piacevoli. Ma il secondo e il terzo Mad Max sono di un altro livello, rapportati all'epoca (e soprattutto considerando l'influenza che avevano avuto su altre opere post-apocalittiche, prime fra tutti "Ken il guerriero").

"Quando tutti gli archetipi irrompono senza decenza, si raggiungono profondità omeriche. Due cliché fanno ridere, cento commuovono. Perché si avverte oscuramente che i cliché stanno parlando tra di loro e celebrano una festa di ritrovamento". Pensiero di Umberto Eco riferito a CASABLANCA che m'è sempre rimasto in mente e che ho voluto rubacchiare per la celebrazione del ritorno di Mad Max. Si perché il film contiene un enormità di eccessi su ogni livello che molti film d'azione recenti si sognano. Lo dico più che un fan della trilogia postatomica inaugurata nel '79 sono un fervente cultore, da sempre affascinato dalla V8 Interceptor, dall'eroe solitario con la divisa nera, dagli inseguimenti mozzafiato, dal suggestivo deserto australiano, dalla violenza attutita dalla stravaganza, dai cattivi originali. Alla fine del film al cinema, un ragazzo dietro di me ha esclamato: "il prossimo che dice che F&F è un' americanata....", infatti ho voluto inserire la frase di Eco all'inizio proprio per questo, un action-movie con qualche truzzata è nella normalità, un action-movie pieno di spavalderie è magnifico. Dalle ambientazioni e dallo sviluppo della trama ricorda molto il 2° e il 3° capitolo con qualche reminiscenza del 1° (i ricordi di Max con le presenze fantasmagoriche dei suoi familiari, anche se mi par di rammentare che non ci fosse nessun aborigeno nel 1° film....), soltanto che viene spinto tutto al limite in una folle baraonda fatta di chiasso, montaggio frenetico e fotografia sfavillante, un bombardamento continuo agli occhi degli spettatori, un vero bene che il progetto sia stato portato avanti dallo stesso Miller; MAD MAX: FURY ROAD è un giocattolone da godersi con giubilo. Hardy non ha l'autorità di Gibson ma è adeguato, recita quasi di sottrazione, d'altronde per quasi tutta la prima parte indossa una maschera e per il resto non parla molto come di poca loquacità è Imperatrice Furiosa della divina Charlize Theron co-protagonista guerriera che "scippa" un po' la presenza a Hardy, a proposito delle poche chiacchiere c'è da dire che i dialoghi sono sempre stati un non-punto di forza della serie rendendo anche più fighi i personaggi ma soprattutto dando maggiormente importanza alle immagini, il vero segreto della saga. Tra le scenografie da segnalare le affascinanti distese sabbiose del Namib. Le musiche di Brian May erano tutt'altra cosa rispetto a quest'ultime di Junkie XL, quelle passate davano parecchio fomento, però fanno strada alle sequenze in modo egregio. Hugh Keays-Byrne che in INTERCEPTOR era il capo dei motociclisti che uccidono la famiglia di Max Rockatansky, è ancora il cattivo principale nel ruolo di Immortan Joe, una mezza sorta di Predator sbiadito incrociato con un grosso sorcio fuggito da DETECTIVE STONE. Un capolavoro andate a vederlo subito; se al cinema è meglio.

Il film tecnicamente è ben fatto, ma per chi come me conosce la saga fin dal primo Interceptor, non può che storcere il naso. Lo spessore del protagonista Max Rockatansky interpretato da un grande Mel Gibson, non ha niente a che vedere con questo interpretato da Tom Hardy. Consiglio vivamente a chi è piaciuta la pellicola e non conosce i capitoli precedenti, di procurarseli e visionarli.

Estremo,esagerato,potente e visivamente di enorme impatto. Unico neo, per cui non ho dato il 10 é per il protagonista. Secondo me assolutamente insignificante, anche perchè la scena gli è stata rubata dalla superba e "Furiosa" Charlize, la vera ed unica protagonista del film. Nonostante il taglio mascolino e la menomazione al braccio rimane splendida, sia esteticamente che in chiave recitativa. Senza di lei sarebbe stato un buon film, con tanta adrenalina ed azione, ma nulla di più. Ha saputo dare senso al dolore, alla ricerca di riscatto e di speranza che permea la pellicola dall'inizio alla fine. Veramente fantastica. Da vedere assolutamente.

Ottimo ritorno di Max. Questo film è un fumettone distopico visivamente molto bello: a parte la fotografia, proprio alcune trovate sono da applauso (una su tutte l'auto con la chitarra e i tamburi)
La storia è ridotta all'osso ma è funzionale al contorno - che in fondo è la cosa più importante, questo molti sembrano non averlo capito.
Ottima la regia di Miller, anche nelle scene d'azione che però forse sono davvero un po' troppe come mole - ok all'inizio, ma tutta la parte finale l'ho trovata un bel po' più faticosa. Cmq un buon prodotto di intrattenimento.

Ignoranza a fiumi, un'esperienza sensoriale assurda, cinema tamarro e intrattenimento allo stato puro.. Tutto questo è Mad Max, ambientato in un mondo post-apocalittico in cui la trama viene messa in secondo piano perché alla fin fine non è la cosa più importante. Ambientazione meravigliosa, fotografia ancora di più, un grazie speciale a George Miller

SPOILER

E ci voleva un 70enne per insegnare a nuove generazioni di cialtroni digitali e a ricordare a vecchi leoni parimenti convertitisi alla oscena computer grafica semitotale cosa sia realizzare un film VERO. La CG è ridotta al minimo indispensabile (e, quando c'è, si nota subito) ed il film è un trionfo di coreografie e stunt di livello assoluto. Le macchine sono vere, solide e, soprattutto pesanti (il non rendere in maniera realistica il peso è uno dei limiti maggiori della CG, che fa sembrare tutto "disegnato").
Per certi versi può considerarsi una sorta di equivalente postatomico di Gravity , nel senso che la storia è quasi assente ed il film è da intendersi solo come una grande esperienza sensoriale. Questo è un film che va visto al cinema. Fine. Miller sfrutta mirabilmente le location reali ed utilzza benissimo anche il 3D. Se devo trovare una pecca è nel fatto che, constando in sostanza di una serie di inseguimenti per 2 ore, alla lunga è un po' ripetitivo, oltre al fatto che il personaggio di Max è forse quello caratterizzato peggio.

Alla fine della visione ho pensato "ma che cacchio ho visto?". Non è un film "normale", non è nulla di paragonabile alla trilogia cult con Mel Gibson, non c'è una trama ben definita, non ci sono dialoghi veri e propri. Un inseguimento che dura quanto la pellicola. Già, solo questo e nulla più. Perché 8 allora? Perché non ho mai visto nulla di così folle e geniale allo stesso tempo. Uno spettacolo adrenalinico incessante ed appagante. Se proprio devo trovare un difetto reale in questo non-film, turbinio di emozioni e frangenti onirici, è la inadeguata caratterizzazione del personaggio principale, Max, sminuito quasi ai livelli di un qualsiasi altro interprete. Peccato perché il talentuoso Hardy era perfetto nel ruolo.

In due parole: TAMARRATA galattica.Da vedere una volta e basta.

George Miller ha dato vita ad un immaginario.

Al pari di altri classici di genere, che siano Star Wars, o vari universi cinematografici altrettanto famosi, Mad Max s'è creato il suo palco e i suoi spettatori e, a decenni di distanza dall'ultima uscita, si ripropone con questo "Fury Road".
Violento, eccitante, esaltante ed a ritmi elevatissimi, è una macchina che funziona perfettamente, dove tutti gli ingranaggi stanno al loro posto e girano nel modo giusto, in totale simbiosi.
Tutto è al posto giusto, senza bisogno di una solida trama, di una grandissima sceneggiatura, di incredibili prove attoriali.
Miller fa il suo lavoro e sforna un capolavoro di genere.
Da qui in poi, se si pensa ad un film d'azione, si pensa a Mad Max.